ITMC20090046A1 - Struttura verticale estraibile, per mobili a colonna, di impostazione modulare. - Google Patents

Struttura verticale estraibile, per mobili a colonna, di impostazione modulare. Download PDF

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ITMC20090046A1
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Paolo Balducci
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Sige S P A
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B88/00Drawers for tables, cabinets or like furniture; Guides for drawers
    • A47B88/40Sliding drawers; Slides or guides therefor
    • A47B88/42Vertically-oriented drawers, i.e. drawers where the height exceeds the width

Description

“STRUTTURA VERTICALE ESTRAIBILE, PER MOBILI A COLONNA, DI IMPOSTAZIONE MODULARE†.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto una struttura verticale estraibile per mobili a colonna, atta ad alloggiare suppellettili di vario genere.
Come à ̈ noto nell’ambito delle cucine componibili viene fatto largo uso di mobili a colonna, stretti ed alti, destinati ad alloggiare una struttura portante destinata al contenimento di generi alimentari, pentole o simili.
Generalmente queste strutture portanti sono di tipo estraibile, in quanto capaci di scorrere dall’interno all’esterno del rispettivo mobile, al fine di assicurare all’utente condizioni d’impiego più comode ed efficaci, con particolar riferimento alle operazioni di prelievo o di deposito delle anzidette suppellettili.
Fino ad ora le più comuni di tali strutture verticali estraibili utilizzano, quali elementi portanti, una coppia di montanti collegati inferiormente e superiormente da due traverse.
In tal modo si realizza un telaio sostanzialmente “a cornice†, all’interno del quale (in realtà in posizione intermedia tra l’uno e l’altro montante) vengono montati orizzontalmente i ripiani e/o i cestelli destinati al contenimento degli oggetti.
Ebbene una simile tradizionale struttura portante estraibile va collocata al centro del vano interno del rispettivo mobile a colonna, in un assetto per cui gli anzidetti montanti del suo anzidetto telaio “a cornice†si dispongano, l’uno in direzione della schiena del mobile e l’altro in direzione dell’apertura frontale dello stesso.
Considerando che una simile struttura deve poter essere estratta dal rispettivo mobile, à ̈ previsto che quest’ultimo adotti, in corrispondenza della parete orizzontale inferiore e della parete orizzontale superiore, rispettive guide rettilinee di supporto e scorrimento, con le quali possono accoppiarsi le traverse dell’anzidetto telaio “a cornice†.
Una semplice forza di trazione esercitata manualmente dall’utente à ̈ così sufficiente a provocare lo scorrimento di una simile struttura verticale dall’interno verso l’esterno del mobile, così come un’analoga spinta in direzione contraria consente di reinserire la medesima struttura entro il mobile a colonna.
Questa consolidata tecnologia, pur nella sua grande diffusione, non manca di mostrare alcuni inconvenienti, legati in particolare alle modalità di realizzazione delle anzidette strutture estraibili per mobili a colonna ed alla loro scarsa versatilità.
Dal punto di vista costruttivo, infatti, si impone un’operazione di montaggio alquanto macchinosa, che richiede dapprima di eseguire il collegamento dei quattro componenti (montanti e traverse) dell’anzidetto tipico telaio “a cornice†e successivamente l’installazione dei ripiani o cestelli all’interno di quest’ultimo.
Oltre a ciò à ̈ previsto che un fabbricante di simili strutture portante debba avere una varia dotazione degli anzidetti montanti adibiti alla realizzazione dell’anzidetto telaio “a cornice†, in funzione delle possibili differenti altezze dei mobili a colonna destinati ad ospitare le strutture verticali estraibili.
Ebbene proprio partendo da queste ultime considerazioni critiche, si à ̈ pensato di introdurre una nuova logica costruttiva per le strutture estraibili verticali per mobili a colonna, con lo specifico intendimento di conferire alle stesse modalità di montaggio estremamente semplici e veloci, nonché di renderle facilmente ed immediatamente adattabili alle possibili differenti altezze dei rispettivi mobili a colonna.
Più precisamente l’idea alla base della presente invenzione à ̈ quella di introdurre sostanzialmente una nuova filosofia costruttiva delle anzidette strutture verticali estraibili, superando la logica tradizionale secondo cui il telaio “a cornice†deve essere considerato come il solo elemento portante ed i suoi ripiani come semplici accessori.
Nell’ambito del presente trovato, infatti, i ripiani ed i montanti si trovano per la prima volta a cooperare a pieno titolo alla composizione della desiderata struttura verticale, entrambi come elementi ugualmente irrinunciabili.
Gli uni e gli altri meritano infatti di essere considerati come autentici moduli reciprocamente componibili, da utilizzare nel numero di esemplari di volta in volta desiderato, in funzione della specifica configurazione da attribuire alla struttura medesima, con particolare riferimento alla sua altezza complessiva ed al numero di ripiani adottati.
La pari dignità tecnico-funzionale riconosciuta agli anzidetti ripiani rispetto ai montanti à ̈ peraltro testimoniata anche dal fatto che il compito di garantire e guidare le corse alterne dell’intera struttura estraibile secondo il trovato à ̈ direttamente affidato (pur con la necessaria cooperazione di apposite guide montate all’interno del mobile a colonna) ai ripiani disposti alla base e/o alla sommità della stessa.
In questa prospettiva si può dire altrimenti che ciascuno di questi ripiani “di estremità†finisce per funzionare alla stregua di una slitta capace di compiere corse assiali alternative rispetto alla parete di fondo del rispettivo mobile.
Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alla tavola di disegno allegata, avente solo valore illustrativo e non certo limitativo, in cui:
- la figura 1 Ã ̈ una rappresentazione assonometrica della struttura estraibile in questione;
- la figura 2 à ̈ la rappresentazione assonometrica dell’esemplare del ripiano adottato alla sommità della struttura di figura 1;
- la figura 3 à ̈ la rappresentazione assonometrica dell’esemplare del ripiano adottato alla base della struttura di figura 1;
- la figura 4 mostra un particolare ingrandito e sezionato del ripiano montato alla sommità della struttura di figura 1;
- la figura 5 Ã ̈ analoga alla figura 1, ma si riferisce ad una forma di realizzazione alternativa della struttura in questione.
Con riferimento alle figure allegate, la struttura modulare estraibile secondo il trovato (1) utilizza come primo modulo un particolare ripiano (2) dotato di una struttura scatolata, preferibilmente realizzato per stampaggio di materiali plastici.
La parete di fondo rettangolare (2a) di tale ripiano (2) risulta circoscritta da due coppie contrapposte di spondine (3, In particolare le due sponde trasversali (3) presentano un’altezza sensibilmente maggiore delle due sponde longitudinali (4), essendo all’uopo previsti, in corrispondenza delle rispettive estremità, opportuni fazzoletti longitudinali di raccordo (5), dotati di un profilo sostanzialmente triangolare.
Ciascuna delle sponde trasversali (3) reca superiormente un bordo concavo (3a), sostanzialmente dotato di un profilo ad “U†, al centro del quale – e dunque alla minima quota – à ̈ prevista l’imboccatura superiore (6a) di un foro verticale di sezione rettangolare (6) che attraversa per l’intera altezza la rispettiva sponda (3), sfociando in un’imboccatura inferiore (6b) dislocata in corrispondenza della faccia inferiore del ripiano in questione (2).
Con particolare riferimento alla figura 4, si precisa che ciascuno di tali fori verticali (6) presenta, all’incirca a metà della sua altezza, una paratia orizzontale (6c) che lo divide in due distinti tratti, l’uno superiore, accessibile attraverso l’anzidetta imboccatura superiore (6a), e l’altro inferiore, accessibile attraverso l’anzidetta imboccatura inferiore (6b).
Alla sommità di ciascuna delle sponde longitudinali (4) à ̈ invece realizzata una profonda scanalatura continua (7) che interessa, senza soluzione di continuità, anche i due adiacenti anzidetti fazzoletti di raccordo (5).
Il secondo modulo della struttura in questione (1) Ã ̈ costituito da una barra che reca una sezione rettangolare (8) tale da potersi accoppiare esattamente con gli anzidetti fori verticali (6) eseguiti in corrispondenza delle anzidette sponde traversali (3) del ripiano (2).
La figura 1 mostra in particolare come una coppia di esemplari di una simile barra (8) sia destinata ad essere interposta a due identici esemplari dell’anzidetto ripiano (2).
Il reciproco montaggio di tali moduli può essere eseguito facilmente prevedendo soltanto che l’estremità inferiore di ciascuna di tali barre (8) sia innestata in profondità, attraverso l’apposita anzidetta imboccatura superiore (6a), entro il tratto superiore del foro ad asse verticale (6) che attraversa la sponda traversale (3) dell’esemplare sottostante del ripiano (2).
Da parte sua l’estremità superiore di questa stessa barra (8) à ̈ destinata ad essere innestata in profondità, attraverso l’apposita anzidetta imboccatura inferiore (6b) entro il tratto inferiore del foro ad asse verticale (6) che attraversa la sponda trasversale (3) dell’esemplare sovrastante del medesimo ripiano (2).
Inutile dire che l’insediamento delle due estremità della barra (8), entro i rispettivi fori dei due ripiani (2) tra i quali essa si trova compresa, si arresta nel momento in cui le stesse giungano a battuta contro l’anzidetta paratia orizzontale (6c) che, nell’ambito di ciascun foro, ne separa i rispettivi tratti inferiore e superiore; al riguardo vedasi ancora la figura 4.
Le due scanalature (7) previste in corrispondenza delle sponde longitudinali (4) di ciascun ripiano (2) sono destinate ad accogliere, tramite un semplice innesto a forzamento dall’alto verso il basso, rispettive paretine verticali asportabili (9), eventualmente grigliate, atte ad aumentare la capacità di contenimento laterale del ripiano medesimo (2), così come mostrato in figura 3.
L’esemplare del medesimo ripiano (2) che in figura 1 risulta montato alla sommità della struttura estraibile in questione, risulta invece attrezzato con una semplice ringhierina (9a), formata in pratica da una cornice rettangolare realizzata in filo metallico, le cui estremità sono insediate da parti opposte entro quei tratti delle scanalature longitudinali (7) che risultano realizzati in corrispondenza degli anzidetti fazzoletti triangolari (5); vedasi al riguardo la figura 2.
Nella versione del trovato mostrata in figura 1 il ripiano (2) che occupa la posizione di sommità à ̈ corredato, in corrispondenza di entrambi i lati, di due guide allungabili (10) del tipo di quelle comunemente utilizzate per cassetti ed estraibili in genere, destinate come tali ad essere fissate sui fianchi interni di un mobile a colonna.
Grazie a questa dotazione il ripiano in questione (2) – e con esso l’intera struttura componibile secondo il trovato (1) – acquisisce la capacità di compiere corse alterne dall’interno all’esterno del rispettivo mobile, e viceversa.
A prescindere dallo specifico contenuto della suddetta figura 1, nulla vieta di prevedere in alternativa che un’analoga coppia di guide allungabili sia montata anche, o soltanto, in corrispondenza del ripiano che, nell’ambito della struttura secondo il trovato (1), occupa la posizione di base.
La figura 5 si riferisce infine ad una versione del trovato (100) destinata a mobili a colonna di notevole larghezza.
In questo caso à ̈ infatti previsto che il collegamento tra i ripiani (20), anch’essi dotati di una corrispondente maggiore larghezza, sia realizzato su ciascun lato per il tramite di una coppia di identiche barre montanti (8).
Inutile dire che l’innesto di tali barre (8) nei rispettivi ripiani (20) viene comunque previsto secondo modalità del tutto corrispondenti a quelle dettagliatamente descritte con riferimento alla struttura mostrata nelle figure da 1 a 4.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Struttura verticale per mobili a colonna, comprendente i seguenti moduli componibili: - un ripiano (2, 20) formato da una parete di fondo (2a) circoscritta da due coppie contrapposte di sponde scatolate (3, 4) ed altresì dotato, per l’intera altezza di ciascuna delle sue sponde trasversali (3), di uno o più fori ad asse verticale (6), ciascuno dei quali risulta accessibile da un’imboccatura superiore (6a), dislocata al di sopra della rispettiva sponda (3), e da un’imboccatura inferiore (6b), dislocata al di sotto della stessa, e risulta altresì dotato, a circa metà della sua altezza, di una paratia orizzontale interna (6c) che ne occupa l’intera sezione - una barra (8) in grado di innestarsi esattamente entro l’anzidetto foro ad asse verticale (6) del ripiano (2, 20), attraverso l’una o l’altra delle sue anzidette imboccature (6a, 6b), fino a portarsi a battuta contro la relativa paratia orizzontale mediana (6c); - struttura caratterizzata per il fatto che le due anzidette sponde trasversali (3) di ciascun ripiano (2, 20) recano in sommità un profilo concavo, sostanzialmente ad “U†, al centro del quale à ̈ ottenuta rimboccatura superiore (6a) degli anzidetti uno o più fori verticali interni (6).
  2. 2) Struttura verticale, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che l’anzidetto ripiano (2, 20) risulta dotato, per tutta la lunghezza di ciascuna delle sue sponde longitudinali (4), di una scanalatura di sommità (7) atta ad accogliere, con un inserimento dall’alto verso il basso, una rispettiva paretina verticale asportabile (9) o una rispettiva ringhierina asportabile (9a).
  3. 3) Struttura verticale secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto che, nell’ambito di ciascuno degli anzidetti ripiani (2, 20), le sponde trasversali (3) hanno un’altezza maggiore di quella delle sponde longitudinali (4), essendo previsto che le une e le altre siano raccordate, in corrispondenza delle rispettive estremità, per il tramite di fazzoletti longitudinali (5) di profilo sostanzialmente triangolare.
  4. 4) Struttura verticale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto che gli anzidetti uno o più fori verticali (6) eseguiti sulle sponde trasversali (3) di ciascuno degli anzidetti ripiani (2, 20) recano una sezione rettangolare.
  5. 5) Struttura verticale secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto che uno o più dei suoi anzidetti ripiani (2, 20) risulta corredato ai lati di due guide allungabili (10), ciascuna operante in un assetto parallelo a quello della rispettiva sponda longitudinale (4).
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Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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US5158187A (en) * 1991-03-15 1992-10-27 Taub Ronald H Tray of shelf-like structure
DE4224281A1 (de) * 1992-07-23 1994-01-27 Krause Robert Gmbh Co Kg Auszugsvorrichtung für Schrankauszüge

Patent Citations (2)

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