ITGO970010A1 - Procedimento di trattamento fumi e relativo dispositivo - Google Patents

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ITGO970010A1
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expansion
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burners
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Alfredo Poloni
Matteo Vittorio Losciale
Milorad Pavlicevic
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Danieli Off Mecc
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"PROCEDIMENTO DI TRATTAMENTO FUMI E RELATIVO DISPOSITIVO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forma oggetto del presente trovato un procedimento di trattamento fumi ed il dispositivo che realizza tale procedimento come espressi nelle rispettive rivendicazioni principali.
Il trovato si applica in campo siderurgico per eseguire un preliminare trattamento dei fumi evacuati dai forni fusori prima dell'invio agli impianti di filtraggio, depurazione ed evacuazione in atmosfera.
Il trovato trova particolare, anche se non esclusiva, applicazione nel trattamento dei fumi utilizzati per il preriscaldo dei rottami da caricare nei forni fusori.
Il trovato consente di ottimizzare la combustione del CO e delle sostanze volatili ed aromatiche contenute nei fumi di evacuazione, ciò rendendo meno oneroso il lavoro degli impianti di depurazione finale ed evacuazione in atmosfera.
Il trovato può essere utilizzato sia in impianti di trattamento fumi completamente nuovi, appositamente predisposti, che in impianti preesistenti tramite implementazione diretta.
STATO DELLA TECNICA
'Sono noti nella tecnica gli impianti siderurgici che prevedono il caricamento dei forni fusori con rottami preriscaldati con il calore dei fumi evacuati dai forni stessi durante i cicli di fusione, attraverso l'apertura, o quarto foro, presente sulla volta del forno.
Tra i vari sistemi di preriscaldo è noto quello che prevede il convogliamento dei fumi evacuati dal forno direttamente all'interno delle ceste di caricamento a mezzo di opportune tubazioni che si connettono da un lato al quarto foro del forno e dall'altro cooperano con una apertura di entrata ricavata nella struttura di dette ceste o nella loro copertura. Dette ceste sono altresì dotate di almeno una apertura di uscita attraverso la quale i fumi vengono evacuati e convogliati agli impianti di depurazione ed espulsione in atmosfera.
Un primo inconveniente di questo procedimento è dato dal fatto che i fumi uscenti da dette ceste di caricamento, o direttamente dal forno se non è previsto il preriscaldo dei rottami, presentano una elevatissima velocità.
Tale velocità dei fumi comporta una ridotta efficienza degli impianti di depurazione ed evacuazione in atmosfera, e quindi un limitato trattenimento e filtraggio delle polveri, delle particelle e delle altre sostanze inquinanti contenute in detti fumi. L'elevata velocità dei fumi porta inoltre ad una precoce usura dei componenti, in particolare dei mezzi di filtraggio e dei mezzi di raffreddamento delle tubazioni, previsti in detti impianti di depurazione ed evacuazione fumi.
Ancora, l'elevata velocità dei fumi determina una scarsa efficienza dei processi di post-combustione che possono essere previsti a monte degli impianti di depurazione e trattamento.
Va considerato che, nel caso in cui sia previsto il preriscaldo dei rottami, i fumi uscenti dai forni fusori, già di per sé altamente inquinanti, si caricano ulteriormente di polveri e di altre sostanze nocive ed inquinanti durante il passaggio attraverso i rottami contenuti nelle ceste.
Di conseguenza, i mezzi di filtraggio degli impianti di depurazione ed evacuazione fumi lavorano sempre in condizioni limite e necessitano di frequente pulizia, manutenzione e/o sostituzione, ciò comportando numerose e prolungate interruzioni nei cicli di fusione del forno e quindi una minore produttività dell'intero impianto siderurgico.
Allo scopo di limitare la velocità dei fumi prima del loro invio agli impianti di depurazione ed espulsione in atmosfera, sono state proposte diverse soluzioni dimostratesi però poco funzionali e/o molto costose e/o presentanti bassi rendimenti.
Tali soluzioni si basano sostanzialmente soltanto sull 'utilizzo di particolari conformazioni geometriche dei condotti di convogliamento fumi e quindi riescono ad ottenere risultati soddisfacenti solo a scapito di alte complessità e costi realizzativi, di gestione e di manutenzione.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota con una soluzione relativamente semplice, di basso costo e di alta resa ed efficienza, nonché per ottenere ulteriori vantaggi la proponente ha sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rispettive rivendicazioni principali.
Le rivendicazioni secondarie espongono varianti all’idea di soluzione principale.
Scopo del trovato è fornire un procedimento di trattamento dei fumi di scarico evacuati dai forni fusori negli impianti siderurgici che permetta di rendere meno oneroso e più efficace il lavoro degli impianti di depurazione e filtraggio.
Altro scopo è quello di diminuire l'usura e quindi la frequenza degli interventi di manutenzione su detti impianti di depurazione, riducendo la quantità di sostanze nocive ed inquinanti, solide e volatili, presenti nei fumi in evacuazione prima che detti fumi giungano ai sistemi di filtraggio degli impianti di depurazione ed evacuazione in atmosfera.
Il trovato prevede che i fumi evacuati dai forni fusori, eventualmente utilizzati per il preriscaldo dei rottami da caricare in detti forni, prima di giungere agli impianti di depurazione ed evacuazione in atmosfera, vengano rallentati all'interno di almeno una camera di espansione e quindi sottoposti ad un processo di post-combustione ad alta efficienza. Tale processo di post-combustione, utilizzante almeno un bruciatore, permette di bruciare ed abbattere almeno parte dei residui inquinanti e dei composti nocivi contenuti in detti fumi.
Secondo il trovato, la camera di espansione presenta, almeno in corrispondenza dell'ingresso, mezzi di deflessione aventi la funzione di provocare, con l'impatto, una drastica perdita dell'energia cinetica posseduta dai fumi, determinandone un forte rallentamento.
Tali mezzi di deflessione hanno anche la funzione di determinare una espansione regolare dei fumi sull'intero volume della prima camera di espansione, nonché di indirizzare i fumi nella direzione dei bruciatori in modo da massimizzare l'efficacia del processo di post-combustione.
La combinazione del transito nella camera di espansione, della presenza dei mezzi di deflessione all'entrata e del processo di post-combustione determina un drastico rallentamento dei fumi da una velocità di entrata nell'intorno di 20+50 m/s ad una velocità di uscita, dalla camera di espansione, nell'intorno di 5+12 m/s.
Per garantire la corretta efficacia di trattamento, il trovato prevede che i fumi siano sottoposti a post-combustione per almeno 1 secondo all'interno di detta camera di espansione.
Secondo una variante, al fine di aumentare i tempi di combustione dei fumi e rendere più efficace l'abbattimento delle sostanze nocive ed inquinanti, la turbolenza di detti fumi viene aumentata disponendo i bruciatori di post-combustione sulla parete della camera di espansione in modo da creare una circolazione ciclonica di detti fumi.
Tale circolazione ciclonica, oltre a rallentare ulteriormente i fumi, favorisce il miscelamento dei vari componenti nella zona di combustione, ciò aumentando la velocità della combustione stessa e favorendo il completamento della reazione.
A tale scopo, secondo il trovato, i bruciatori vengono disposti, sostanzialmente su un piano orizzontale, angolati rispetto alla retta ortogonale alla parete di detta camera di espansione.
Secondo un'ulteriore variante, i bruciatori assumono, uno rispetto all'altro, una disposizione ad inseguimento affinchè cadaun bruciatore cooperi con il bruciatore subito adiacente ad accentuare la circolazione ciclonica dei fumi all'interno della camera di espansione/combustione.
Ciò determina un ulteriore rallentamento della velocità di transito dei fumi, aumentandone ì tempi di permanenza in corrispondenza della zona soggetta all'azione dei suddetti bruciatori.
In una soluzione del trovato, i bruciatori sono almeno tre, disposti sostanzialmente alla stessa quota, angolati rispetto alla retta ortogonale alla parete della camera di espansione e simmetricamente distribuiti sul perimetro di quest'ultima.
Secondo una variante, sono presenti più gruppi di bruciatori disposti su più livelli lungo l'estensione longitudinale di detta camera di espansione. La circolazione ciclonica dei fumi determinata dall'azione dei bruciatori favorisce anche l'abbattimento e la separazione delle sostanze inquinanti solide, quali polveri e corpuscoli, presenti in sospensione in detti fumi e risultanti come prodotto della post-combustione.
Secondo una variante, a valle di detta camera di espansione/combustione è presente almeno una seconda camera di espansione in cui i fumi vengono fatti transitare prima di essere inviati ai sistemi di depurazione ed al camino.
Secondo il trovato, la o le camere di espansione cooperano con almeno una zona di raccolta e deposito delle sostanze inquinanti solide abbattute.
Secondo una formulazione, detta almeno una zona di raccolta e deposito coopera con mezzi di estrazione delle sostanze inquinanti solide ivi depositatesi. Secondo un'ulteriore variante, detti mezzi di estrazione sono ad azionamento automatico.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Le figure allegate sono fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, ed illustrano alcune soluzioni preferenziali del trovato.
Nelle tavole abbiamo che:
- la fig. 1 illustra, con una vista laterale, un dispositivo realizzante il procedimento secondo il trovato in un sistema che prevede il preriscaldo dei rottami caricati a mezzo ceste;
- la fig. 2 illustra una prima soluzione del trovato;
- la fig. 3 illustra una sezione longitudinale del dispositivo utilizzato nel sistema di fig. 1;
- la fig. 4 illustra la sezione A-A di fig. 3;
- la fig. 5 illustra uno schema funzionale di fig.
3.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
In fig. 1 è illustrato un forno fusorio 10, nel caso di specie ad arco elettrico, la cui volta IOa presenta un'apertura 11, o quarto foro, utilizzata per l'evacuazione dei fumi prodotti all'interno del forno 10 durante i cicli di fusione.
La descrizione che segue è relativa al caso in cui è previsto il preriscaldo dei rottami da caricare nel forno utilizzando i fumi uscenti dal forno 10; è inteso che il trovato è applicabile anche ai casi in cui detta procedura di preriscaldo non è prevista. Nel caso di specie, i fumi evacuati dal quarto foro 11 vengono convogliati, tramite un condotto 12, entro una cesta 13 carica di rottami per eseguire il preriscaldo dei rottami.
Detti fumi, dopo aver investito i rottami contenuti nella cesta 13 ed aver ceduto loro almeno parte dell'energia termica posseduta, vengono evacuati da detta cesta 13, nel caso di specie dal fondo, ed inviati, attraverso un condotto raffreddato 14, all'interno del dispositivo 15 realizzante il procedimento di trattamento fumi secondo il trovato.
Detto dispositivo 15 è associato in uscita ad un condotto 16 cooperante con l'impianto di depurazione finale 24 dei fumi a sua volta associato al camino per l'espulsione in atmosfera.
Nelle soluzioni delle figg. 1 e 3, il dispositivo 15 è costituito da due camere di espansione, rispettivamente prima camera 15a e seconda camera 15b, poste in sequenza e collegate da un condotto 19. In fig. 2 è prevista una sola camera di espansione 15a.
I fumi 17 che escono dalla cesta di caricamento 13 attraverso il condotto 14 presentano una alta velocità che può arrivare fino a 20÷50 m/s.
La prima camera di espansione 15a presenta in ingresso, nel caso di specie, un allargamento di sezione 215a cooperante centralmente con un elemento di deflessione 18.
Detto elemento di deflessione 18 presenta, nel caso di specie, una superficie superiore 18a di conformazione sostanzialmente conica con vertice rivolto ed affacciato all'apertura di ingresso fumi 17 ed una superficie inferiore 18b di conformazione tronco-conica con base minore rivolta verso 1'interno della prima camera di espansione 15a.
Nella soluzione di fig. 2, detta superficie superiore 18a sostanzialmente conica è ampiamente raccordata per favorire lo scorrimento dei fumi 17 sulle facce dell'elemento di deflessione 18.
Anche le superfici laterali di detto elemento di deflessione 18 sono ampiamente raccordate.
La cooperazione tra detto allargamento di sezione 215a e l'elemento di deflessione 18 determina un drastico rallentamento ed una espansione regolare dei fumi 17 su tutto il volume di detta prima camera di espansione 15a.
La velocità dei fumi 17 viene rallentata, secondo il trovato, da un valore di 20÷50 m/s ad un valore compreso fra 5 e 12 m/s.
La conformazione di detto elemento di deflessione 18 determina anche un aumento della turbolenza di detti fumi 17, ciò garantendo un ulteriore rallentamento della velocità ed una efficace miscelazione dei componenti.
Secondo il trovato, al dì sotto di detto elemento di deflessione 18 è presente un primo gruppo di bruciatori 20 disposti sostanzialmente sullo stesso piano orizzontale a definire un primo livello 21a. Nel caso illustrato in fig. 4, i bruciatori 20 sono quattro e sono disposti angolati rispetto all'ortogonale alla parete della prima camera di espansione 15a. Nel caso di specie, i bruciatori 20 sono disposti inclinati verso il basso in equicorrente rispetto all'andamento dei fumi 17, ciò favorendo la separazione e la rimozione delle sostanze solide 22 che si raccolgono sul fondo 115a della prima camera di espansione 15a.
Al di sotto di detto primo livello 21a è presente, nelle soluzioni illustrate, un secondo livello 21b di bruciatori 20.
Secondo una variante non illustrata, sono presenti tre o più livelli 21 di bruciatori 20 disposti lungo l'altezza della prima camera di espansione 15a.
Secondo il trovato, la disposizione angolata di detti bruciatori 20 conferisce ed accentua la circolazione ciclonica e turbolenta dei fumi 17, ciò rallentando ulteriormente la velocità di transito di detti fumi 17.
Tale rallentamento ha il duplice vantaggio di aumentare il tempo di permanenza dei fumi 17 stessi all'azione dei bruciatori 20 e di ridurre la forza d'impatto dei fumi sui sistemi di depurazione e filtraggio 24 posti a valle, riducendone l'usura ed aumentandone il rendimento.
Detta circolazione ciclonica favorisce inoltre il miscelamento dei vari componenti nella zona di combustione, ciò aumentando la velocità della combustione stessa e favorendo il completamento della reazione.
La circolazione ciclonica dei fumi determina un migliorato abbattimento e sedimentazione delle sostanze inquinanti solide 22, ad esempio polveri o corpuscoli, presenti in sospensione in detti fumi 17 e risultanti come prodotto della post-combustione. Nel caso di specie, detti inquinanti solidi 22 si raccolgono sul fondo 115a della prima camera di espansione 15a.
Il rallentamento dei fumi derivante dall'azione combinata dell'allargamento di sezione 215a, dell'elemento di deflessione 18 e dei bruciatori 20 determina un tempo di permanenza dei fumi 17 nella prima camera di espansione 15a di almeno un secondo.
Tale tempo di permanenza consente ai bruciatori 20 un ottimale processo di post-combustione che va ad interessare la quasi totalità delle sostanze nocive ed inquinanti contenute in detti fumi 17.
Secondo la fig. 3, i fumi 17 vengono sottoposti a post-combustione e rallentamento da parte di bruciatori, rispettivamente 20a, 20b e 20c, disposti già attorno all'entrata di detta camera di espansione 15a. Cadaun bruciatore 20a, 20b e 20c è orientato in modo che la sua azione vada ad interessare rispettive zone A, B e C disposte sostanzialmente tangenti alla zona mediana D in cui i fumi 17 vengono introdotti dal condotto raffreddato 14 (fig.5).
Tale disposizione dei bruciatori 20a, 20b e 20c fa sì che i fumi 17 assumano, fin dall'ingresso nella prima camera di combustione 15a, un andamento ciclonico rimanendo sostanzialmente intrappolati in detta zona centrale D e permettendo alla combustione di arrivare ad un grado di completamento molto elevato.
Nelle soluzioni delle figg. 1 e 3, i fumi 17, dalla prima camera di espansione 15a passano, attraverso il condotto 19, in una seconda camera di espansione 15b.
Detta seconda camera di espansione 15b, oltre a stabilizzare i fumi 17 prima del loro invio agli impianti di depurazione 24 ed espulsione in atmosfera, consente il recupero, sul proprio fondo 115b, delle sostanze inquinanti solide 22 non trattenute nella prima camera di espansione 15a ed ancora in sospensione nei fumi 17.
In detta seconda camera di espansione 15b, i fumi 17 presentano un senso di avanzamento inverso a quello assunto nella prima camera di espansione 15a. Tale inversione di direzione, ottenuta introducendo i fumi 17 dal basso nella seconda camera di espansione 15b mediante il condotto 19 e facendoli uscire dall'alto dalla conduttura 16, determina un'ulteriore riduzione della velocità dei fumi 17 che arrivano rallentati ai sistemi di depurazione 24 ed al camino posti a valle.
Secondo la fig. 3, anche in detta seconda camera di espansione 15b è presente, almeno ad un livello 21, almeno un bruciatore 20.
Il o i bruciatori 20 nella seconda camera di espansione 15b possono essere disposti inclinati in controcorrente rispetto alla direzione dei fumi 17, ciò facilitando anche la separazione e la rimozione delle polveri e delle sostanze solide 22.
Secondo una variante, i bruciatori 20 nella seconda camera di espansione 15b sono inclinati verso l'alto in equicorrente rispetto alla direzione dei
fumi 17 .
Nel caso di specie, i fondi 115a e 115b delle rispettive camere di espansione, prima 15a e seconda 15b, cooperano con mezzi di estrazione 23 e mezzi di contenimento 25, vantaggiosamente asserviti a sisterni di azionamento automatico, che consentono di espellere ed evacuare le sostanze inquinanti solide 22 ivi depositatesi.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Procedimento di trattamento fumi eseguito sui fumi evacuati direttamente dai forni (10) attraverso il quarto foro (11) o dalle ceste di caricamento (13) utilizzate per il preriscaldo dei rottami da caricare nel forno, detti fumi (17) venendo poi avviati agli impianti di depurazione (24) ed al camino, i fumi (17) uscenti dal forno (10) e/o dalle ceste di caricamento (13) attraverso un condotto raffreddato (14) venendo fatti transitare in almeno una prima camera in cui vengono sottoposti ad un processo di post-combustione prima di essere avviati ai sistemi di depurazione (24) ed al camino, caratterizzato dal fatto che i fumi in entrata nella prima camera di espansione (15a) si espandono in corrispondenza di un allargamento di sezione (215a) presente all'ingresso e subiscono una deflessione da parte di un elemento di deflessione (18) disposto sostanzialmente centrale in corrispondenza di detto allargamento di sezione (215a), detta espansione e detta deflessione determinando un rallentamento dei fumi da una velocità all’entrata posta nell’intorno di 20-1-50 m/s ad una velocità all'uscita posta nell'intorno di 5+12 m/s, essendo presente almeno un bruciatore (20) disposto sulle pareti di detta prima camera di espansione (15a) ed al di sotto di detto elemento di deflessione (18). 2 - Procedimento come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'elemento di deflessione (18) induce sui fumi una turbolenza. 3 - Procedimento come alle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che i fumi (17) transitanti in corrispondenza della zona dei bruciatori (20) vengono portati ad assumere un andamento turbolento e sostanzialmente ciclonico dalla disposizione angolata dei bruciatori (20) rispetto alla retta ortogonale alle pareti della prima camera di espansione (15a). 4 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i fumi (17) vengono fatti permanere nella zona ove sono presenti i bruciatori (20) per almeno 1 secondo. 5 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che prevede almeno due processi successivi di postcombustione generati da almeno due bruciatori (20) disposti su relativi livelli (21a, 21b) posti a diverse altezze lungo le pareti della prima camera di espansione (15a). 6 - Procedimento come ad una o l’altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che tra la prima camera di espansione (15a) e l'impianto di depurazione (24) è presente almeno una seconda camera di espansione (15b) con andamento dei fumi in contro corrente rispetto a detta prima camera di espansione (15a). 7 - Procedimento come alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che prevede almeno un processo di post-combustione realizzato nella seconda camera di espansione (15b). 8 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le sostanze inquinanti solide (22) presenti in sospensione nei fumi (17), abbattute e separate dal processo di post-combustione, vengono raccolte in corrispondenza dei fondi (115a,115b) della prima (15a) e/o della seconda (15b) camere di espansione ed evacuate mediante mezzi di estrazione. 9 - Dispositivo per il trattamento dei fumi uscenti dal quarto foro (11) di forni di fusione, detto dispositivo essendo interposto tra il condotto raffreddato (14) di convogliamento dei fumi uscenti dal forno (10) o da contenitori (13) di caricamento predisposti per il preriscaldo dei rottami e la conduttura (16) di invio dei fumi ai sistemi di depurazione (24) ed al camino, detto dispositivo comprendendo almeno una camera di transito attrezzata con bruciatori di post-combustione, caratterizzato dal fatto che la camera di transito è una camera di espansione (15a) dei fumi (17) e comprende in entrata un allargamento di sezione (215a) cooperante, in posizione sostanzialmente centrale, con un elemento di deflessione (18) disposto in posizione almeno parzialmente affacciata all'apertura di introduzione fumi (17) all'interno dì detta camera di espansione (15a), detto dispositivo comprendendo almeno un bruciatore (20) disposto sulle pareti di detta camera di espansione (15a) ed al di sotto dell'elemento di deflessione (18). 10 - Dispositivo come alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che l'elemento di deflessione (18) presenta la parte superiore (18a) di conformazione sostanzialmente conica con vertice rivolto verso l'apertura di entrata fumi (17) e la parte inferiore (18b) di forma sostanzialmente tronco-conica con base minore rivolta verso il fondo della prima camera di espansione (15a). 11 - Dispositivo come alle rivendicazioni 9 o 10, caratterizzato dal fatto che l'elemento di deflessione (18) presenta almeno il vertice superiore raccordato. 12 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 9 in poi, caratterizzato dal fatto che comprende una pluralità di bruciatori (20) disposti ad almeno un livello (21a) della prima camera di espansione (15a) al di sotto dell'elemento di deflessione (18) ed angolati rispetto all'ortogonale alla parete della prima camera di espansione (15a), detti bruciatori (20) definendo una configurazione ad inseguimento in cui la zona di influenza di un bruciatore (20) è sostanzialmente confinante con la zona di influenza del bruciatore (20) subito adiacente. 13 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 9 in poi, caratterizzato dal fatto che almeno un bruciatore (20) è disposto in cooperazione con la parete superiore della prima camera di espansione (15a). 14 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 9 in poi, caratterizzato dal fatto che comprende una seconda camera di espansione (15b) collegata alla prima camera di espansione (15a) mediante un condotto (19), detta seconda camera di espansione (15b) essendo connessa alla conduttura (16) di invio dei fumi (17) ai sistemi di depurazione (24) ed al camino. 15 - Dispositivo come alla rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che il condotto di collegamento (19) coopera con la parte bassa della seconda camera di espansione (15b) e la conduttura (16) coopera con la parte alta di detta seconda camera di espansione (15b). 16 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti da 9 in poi, caratterizzato dal fatto che presenta almeno un bruciatore (20) disposto in cooperazione con le pareti della seconda camera di espansione (15b). 17 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti da 9 in poi, caratterizzato dal fatto che sui fondi (115a,115b) della prima (15a) e/o della seconda (15b) camere di espansione sono presenti zone di raccolta e deposito sostanze inquinanti solide (22) cooperanti con mezzi di estrazione (23) e contenimento (25). 18 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che adotta i contenuti di cui alla descrizione ed ai disegni. 19 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 9 a 17, caratterizzato dal fatto che adotta i contenuti di cui alla descrizione ed ai disegni.
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