ITGE20120072A1 - Impianto dentale - Google Patents

Description

Descrizione a corredo di una domanda di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo “Impianto dentaleâ€

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente invenzione tratta di un impianto dentale. Sono già noti diversi tipi di impianti dentali di forme diverse tra loro, ad esempio, a connessione protesica e corpo cilindrico o conico. Gli impianti maggiormente utilizzati sono quelli endossei che hanno superato una serie di test clinici effettuati seguendo appositi protocolli intemazionali. Il materiale generalmente utilizzato per detti impianti à ̈ il titanio, materiale che à ̈ in grado di realizzare con una certa facilità l’unione tra rimpianto stesso e l’osso (osteointegrazione).

Più precisamente, per osteointegrazione, deve intendersi l’unione stabile e duratura tra osso ed impianto che sia in grado di consentire la funzione masticatoria senza complicazioni di sorta. Qualora, invece, non si realizzi l’ osteointegrazione, deve parlarsi di fibrointegrazione che può comportare un totale insuccesso, per cui non si crea da subito alcuna stabile unione osso impianto oppure un insuccesso parziale per cui rimpianto funziona senza creare problemi solo per un certo periodo di tempo.

Tra i problemi più diffusi che si possono verificare utilizzando gli impianti noti, vi à ̈ la periimplantite ovvero un’infiammazione della zona che circonda limpianto, per cui si forma un tessuto di difesa (c.d. tessuto di granulazione) in caso di contaminazione batterica della superficie impiantare. Questo tessuto, nei casi più gravi, può arrivare addirittura a sostituire l’osso e provocare un’osteomielite con conseguente perdita dell’impianto in poche settimane. Gli impianti che perdono l’osteointegrazione per cause infettive presentano una microflora costituita da spirochete, fuso batteri e bastoncelli Gram negativi ed hanno un’eziopatogenesi strettamente correlata alla morfostruttura anatomica ed istologica specifica degli stessi tessuti coinvolti nell’integrazione, alla morfologia superficiale delle fixture ed alla precisione di accoppiamento dei componenti implantari. Tali particolari condizioni del sito impiantare fanno sì che il principale fattore eziologico della malattia perimplantare sia proprio quello infettivo.

Le ricerche microbiologiche e cliniche hanno dimostrato che un’efficace controllo della placca batterica riduce la possibilità di malattia perimplantare così come per la malattia paradontale. Fino ad oggi, gli studi per superare tali problemi si sono concentrati sulla superficie esterna degli impianti utilizzando particolari rivestimenti in grado di contrastare, almeno in parte, il prodursi di infezioni batteriche precoci e tardive, ma a tutt’oggi à ̈ necessario affiancare una terapia farmacologica per via generale e locale a quella chirurgica.

Oggetto della presente invenzione à ̈ la realizzazione di un impianto costruito secondo i criteri conosciuti, ma che al suo interno ha uno spazio vuoto, di dimensione e forma variabili, identificabile anche come prolungamento della sede ricettiva della vite di chiusura o di fissazione delle sovrastrutture oppure in sede più apicale o coronale, creato allo scopo, definibile come serbatoio od alloggiamento, che comunica attraverso uno o più fori di vario diametro con la superficie esterna dell’ impianto stesso in corrispondenza di qualsiasi area della superficie liscia o ruvida (parte apicale, parte coronale, parte filettata o comunque qualunque porzione a contatto con la superfìcie ossea, mucosa o di interfaccia con la sovrastruttura). La comunicazione del serbatoio suddetto con l’ambiente perimplantare può anche realizzarsi per capillarità attraverso la filettatura interna all’impianto corrispondente alla sede di inserimento della vite sovrastrutturale, con possibile diffusione capillare della sostanza inserita direttamente nella zona di emergenza impiantare. All’interno del suddetto serbatoio, si posiziona una “pastiglia†composta da un disinfettante/antisettico e/o un antinfiammatorio e/o un antibiotico/chemioterapico e/o un fattore stimolante la rigenerazione ossea e/o qualsivoglia medicamento o derivato ( ad esempio sali d’argento) adatto a favorire l’osteointegrazione ed a contrastare l’infezione precoce e tardiva. Tale sostanza può essere rivestita da un involucro che ne determina un rilascio controllato. La presente invenzione à ̈ quindi un impianto in grado di risolvere in modo significativo le problematiche sopra indicate mediante prevenzione e cura delle infezioni, mediante rilascio del medicinale dall’ interno dell’impianto medesimo. In tal modo, il rilascio di un disinfettante e/o antimicrobico à ̈ in grado di contrastare la contaminazione batterica e la reazione infiammatoria. Può, inoltre, essere utilizzato un fattore di crescita per accelerare il procedimento di osteointegrazione.

Il trovato viene ulteriormente chiarito mediante illustrazione della soluzione esemplare nelle allegate tavole di disegno, in cui:

la Figura 1 illustra una vista laterale dell’impianto oggetto della presente invenzione secondo una prima soluzione esemplare;

la Figura 2 illustra una sezione centrale dell’impianto della Figura 1 ;

La Figura 3 illustra una vista laterale dell’impianto oggetto della presente invenzione secondo una ulteriore soluzione esemplare;

La Figura 4 illustra una sezione centrale dell’impianto della Figura 3.

L’impianto dentale di cui alla presente invenzione comprende un albero filettato avente filettature esterne 1 dotato di un canale centrale 2, con una porzione interna 3, anch’essa filettata, una vite di chiusura 5, complementare a detta porzione interna filettata, comprendente una sezione troncoconico/cilindrica conformata per ricevere, su di essa, una corona dentale o un attacco 6.

Nella parte terminale della porzione interna filettata vi à ̈ un alloggiamento 7, di qualsiasi forma (ad esempio troncoconica rovesciata, cilindrica, sferica), che à ̈ collegato con la parte esterna dell’impianto medesimo a contatto con l’osso, ove si possono formare i focolai infettivi, mediante uno o più canalicoli di collegamento 8.

All’interno dell’alloggiamento 7, viene inserito un prodotto medicinale, ad esempio, sotto forma di una pastiglia 9, che può essere un disinfettante od un antinfiammatorio oppure un antibiotico/chemioterapico ed, ancora, un farmaco stimolante la rigenerazione ossea o qualsiasi medicamento o derivato adatto a favorire l’osteointegrazione ed a contrastare l’infezione perimplantare precoce o tardiva.

Detta pastiglia può essere rivestita da un involucro in modo da determinarne un rilascio controllato.

Detti canalicoli possono essere di qualsiasi conveniente conformazione rispetto all’asse dell’impianto in modo da favorire la conduzione del medicinale, ove necessario.

Qualora la pastiglia sia totalmente consumata oppure sia necessario sostituire la sostanza medicinale, à ̈ possibile svitare la vite di chiusura 5 ed inserire nell’alloggiamento il medicamento più opportuno e/o il fattore di crescita o qualsiasi altro utile prodotto in quanto l’alloggiamento à ̈ accessibile tramite il detto canale centrale 2.

I vantaggi di questo sistema sono molteplici :

- contestualmente all’inserimento dell’ impianto possiamo ottenere il rilascio di un disinfettante e/o di un antimicrobico in grado di contrastare la contaminazione batterica e la reazione infiammatoria e/o di un fattore di crescita per accelerare l’osteointegrazione;

- in un qualsiasi momento successivo, dopo avere svitato la sovrastruttura dell’impianto stesso, si può inserire nel serbatoio il medicamento o il fattore di crescita o qualsiasi materiale utile;

- non si modifica la procedura chirurgica dell’inserimento dell’impianto; - con la presenza della “pastiglia†si interviene preventivamente sulle possibili complicanze prima dell evidenziazione di un quadro clinico radiologico con il risultato di un più facile controllo di un’infezione/infiammazione mediante una minor quantità di principio attivo;

- si riducono i tempi di attesa per l’osteointegrazione, contemporaneamente si riducono i rischi connessi con il carico immediato e si favorisce la stabilità secondaria (stabilità nel medio/lungo termine);

- non c’à ̈ l’inconveniente del deterioramento quali-quantitativo del principio attivo durante linserimento dell’impianto nell’osso;

- la resistenza meccanica dell’impianto non viene compromessa;

- non si altera la superficie esterna dell’impianto, qualunque essa sia;

-non si cambia in modo significativo, a livello industriale, la metodica di produzione dell’impianto stesso, potendo i fori essere eseguiti con innumerevoli tecniche.

In una soluzione alternativa illustrata nelle Figure 3 e 4, l’alloggiamento 7 contenente la pastiglia medicinale 9 à ̈ separato ed indipendente dal canale centrale 2. In tal caso, la pastiglia contenente il principio attivo viene inserita all’interno dell’impianto all’atto della sua realizzazione oppure attraverso i canalicoli di collegamento 8, prima dell’inserimento dell’impianto stesso nel tessuto.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto dentale comprendente un albero filettato avente filettature esterne (1) ed un canale centrale (2) dotato di una porzione interna filettata (3), una vite di fissaggio (5), complementare ad essa, che supporta una corona dentale od un qualsiasi tipo di attacco (6) su di essa, caratterizzato dal fatto che nella parte terminale del canale centrale (2) vi à ̈ un alloggiamento (7) atto a contenere un prodotto medicinale.
2. 2. Impianto dentale secondo la rivendicazione 1, in cui detto alloggiamento (7) Ã ̈ di forma troncoconica rovesciata.
3. 3. Impianto dentale secondo le rivendicazioni 1 e 2, in cui detto alloggiamento (7) presenta uno o più canalicoli di collegamento (8) dell’ alloggiamento (7) con la parte esterna dell’impianto medesimo.
4. 4. Impianto dentale secondo la rivendicazione 3, in cui i canalicoli di collegamento (8) con la parte esterna dell’impianto medesimo sono longitudinali rispetto all’asse verticale dell’impianto.
5. 5. Impianto dentale secondo la rivendicazione 3, in cui i canalicoli di collegamento (8) con la parte esterna dell’impianto sono discendenti dall’alloggiamento (7) verso la parte esterna dell’impianto medesimo.
6. 6. Impianto dentale secondo le precedenti rivendicazioni, in cui viene inserita nell’alloggiamento (7) una pastiglia di medicinale (9) anti -infettivo e/o antiinfiammatorio e/o anti-batterico e/o stimolante la rigenerazione tissutale.
7. 7. Impianto dentale secondo le rivendicazioni precedenti, in cui viene inserita nell’alloggiamento (7) una pastiglia contenente una sostanza che favorisce la crescita dell’osso.
8. 8. Impianto dentale secondo le rivendicazioni 6 e 7, in cui la pastiglia (9) Ã ̈ rivestita da un involucro atto a favorire un rilascio controllato del medicinale e/o della sostanza fattore di crescita dell'osso.
9. 9. Impianto dentale secondo le precedenti rivendicazione, in cui l' alloggiamento (7) contenente la pastiglia medicinale (9) Ã ̈ separato dal canale centrale (2).