ITGE20080078A1 - Dispositivo di sgancio rapido di zavorre per attrezzature subacquee - Google Patents

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ITGE20080078A1
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IT
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IT000078A
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Roberto Garziera
Gianpaolo Vaccaro
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Seacsub S P A
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    • B63SHIPS OR OTHER WATERBORNE VESSELS; RELATED EQUIPMENT
    • B63CLAUNCHING, HAULING-OUT, OR DRY-DOCKING OF VESSELS; LIFE-SAVING IN WATER; EQUIPMENT FOR DWELLING OR WORKING UNDER WATER; MEANS FOR SALVAGING OR SEARCHING FOR UNDERWATER OBJECTS
    • B63C11/00Equipment for dwelling or working underwater; Means for searching for underwater objects
    • B63C11/02Divers' equipment
    • B63C11/30Ballast

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  • Ocean & Marine Engineering (AREA)
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Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione Industriale dal titolo: "Dispositivo di sgancio rapido di zavorre per attrezzature subacquee"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di sgancio rapido di zavorre per attrezzature subacquee, in particolare per giubbetti ad assetto variabile, cinture porta-piombi o mute.
Molte attrezzature ad uso subacqueo o per lo svolgimento di attività di apnea, ad esempio giubbetti equilibratori o giubbetti ad assetto variabile, denominati GAV, comprendono solitamente accessori atti all'applicazione a dette attrezzature di pesi e zavorre, con lo scopo di controllare il galleggiamento contrastando la spinta dell'acqua.
Generalmente i giubbetti per subacquei sono provvisti di tasche atte a contenere pesi per favorire l'immersione, contenuti all'interno di contenitori o astucci. L'astuccio viene inserito nella tasca e fissato con un dispositivo di connessione reversibile, che da un lato deve impedire la perdita accidentale dei pesi e dall'altro deve garantire una facile estrazione della zavorra, soprattutto in acqua, quando necessario.
In molti casi, solitamente relativi a situazioni di emergenza, si rende necessario liberarsi della zavorra per consentire una risalita in superficie più rapida, rimuovendo tutti o in parte i pesi applicati all'attrezzatura. Date le condizioni particolarmente disagevoli in cui il subacqueo spesso si trova, è importante che detta rimozione avvenga in modo semplice e sicuro.
Sono noti dispositivi di sgancio rapido di zavorre per attrezzature subacquee o per attrezzature da apnea.
Il brevetto italiano GE2000A000021 descrive un giubbetto equilibratore con mezzi di accoppiamento complementari reciprocamente amovibili disposti sulla parete laterale del giubbetto e sul contenitore di zavorra. Detti mezzi sono costituiti da un cursore previsto sulla parete del contenitore di zavorra ed una guida prevista sulla parete del giubbetto.
Un perno previsto sul giubbetto è impegnato in fori presenti su una porzione o corpo del contenitore della zavorra. Il disassamento dei due fori blocca il perno e la zavorra è stabilmente collegata al giubbetto. Per separare la zavorra dal giubbetto, il subacqueo deve, agendo su un pulsante, riallineate i fori in modo da permettere al perno di fuoriuscire dai medesimi, sollevare il corpo e ruotarlo verso l'esterno rispetto al perno ed infine trascinare la zavorra per disimpegnare il cursore dalla guida. E' evidente che questa sequenza di operazioni può richiedere tempo ed anche una certa esperienza da parte dell'utilizzatore del giubbetto. L'utilizzo di questo dispositivo non è intuitivo in quanto richiede che il subacqueo conosca perfettamente la posizione e il funzionamento di tutte le parti del dispositivo, per poter compiere tutte le operazioni di aggancio e sgancio della zavorra nella giusta sequenza.
Il brevetto americano US 4,887,932 descrive un giubbetto equilibratore provvisto di un contenitore di materiale di zavorra fissato in maniera amovibile ai due lembi addominali del giubbetto tramite un inserto che viene inserito in un corrispondente foro presente sia su ciascun lembo addominale del giubbotto sia sul contenitore di zavorra.
Detto contenitore di zavorra è provvisto di mezzi per bloccare l'inserto all'interno del foro previsto sul contenitore della zavorra: agendo su pulsanti previsti su detto contenitore è possibile liberare l'inserto e ottenere lo sgancio del contenitore di zavorra.
Questo brevetto descrive un semplice sistema di zavorra adattabile al giubbetto che non prevede il tradizionali mezzi di supporto come cinture o simili, ma la forma della zavorra è strettamente dipendente dalla forma della parte di giubbetto destinata ad alloggiare il peso ed inoltre, la forma e le dimensioni dell'inserto lo rendono poco maneggevole.
Il brevetto europeo EP 1520780 rivendica un dispositivo di sgancio di tasche porta pesi costituito da un nastrò flessibile fissato, da un lato, alla tasca porta-pesi e, dall'altro, nel mezzo di un elemento a lama rigido con una estremità affilata per consentirne l'inserimento nella fibbia fissata sui lati del giubbetto equilibratore. L'elemento a lama presenta sull'opposta estremità una maniglia per facilitarne la presa.
La fibbia sul giubbetto è costituita da una leva eccentrica mobile che in posizione di chiusura, grazie a dentelli presenti sull'elemento a lama, consente di fissare le tasche all'interno di contenitori predisposti sui fianchi del giubbetto. Dette tasche presentano inoltre una placca sufficientemente rigida e leggermente più lunga della tasca stessa che consente di mantenere le tasche in una corretta posizione all'interno del giubbetto.
Tirando verso l'esterno e in avanti l'impugnatura fissata alle tasche porta piombi la leva della fibbia si solleva, l'elemento a lama scorre nella fibbia e consente di sfilare le tasche dal giubbetto.
Considerando che la necessità di togliere ed eventualmente reinserire rapidamente i pesi avviene sott'acqua, e che le tasche sono posizionate fuori dal campo visivo del subacqueo, un dispositivo di sgancio sopra descritto, facilita lo sgancio dei pesi ma rende praticamente impossibile il posizionamento dei pesi quando il giubbetto è indossato in quanto il subacqueo dovrebbe, senza poter vedere le tasche, tenere la leva della fibbia sollevata e centrare l'elemento a lama nella fibbia fissata sui lati del giubbetto equilibratore.
Il brevetto francese FR 2813767 descrive un sistema per l'apertura della fibbia di una cintura porta piombi. La fibbia è costituita da un corpo principale ed una placca ruotabile intorno ad una estremità disdetto corpo principale. La placca è tenuta in posizione di chiusura e bloccaggio di una prima estremità della cintura contro l'azione di una molla prevista all'estremità di collegamento tra corpo principale e la placca, grazie ad una staffa di bloccaggio. Una seconda estremità della cintura è fissata al corpo principale della fibbia e a detta staffa di bloccaggio, che in posizione di chiusura della fibbia rimane inserita in un canale presente sulla superficie della placca della fibbia. Detta staffa di bloccaggio può essere fatta ruotare in modo tale da essere disinserita dal canale presente sulla superficie della placca e consentire la rotazione della placca e la conseguente apertura della fibbia, grazie all'azione della molla.
Questi dispositivi di sgancio hanno lo svantaggio di richiedere generalmente azioni di una certa entità, o più di un'azione per lo sgancio, e che la forza sia applicata secondo direzioni predefinite.
Sono altresì noti dispositivi di sgancio rapido per zavorra o pesi realizzati utilizzando chiusure compatte, di tipo a fibbia, simili a quelle utilizzate per altre applicazioni, quali chiusure di zaini e sacche, imbracature per uso sportivo o professionale .
La domanda di brevetto europeo EP 1864586 descrive un dispositivo per la connessione reversibile di un astuccio porta-pesi ad una tasca di un giubbetto subacqueo. Detto dispositivo comprende un elemento femmina a guisa di guaina fissata all'interno della -tasca in cui è impegnato a scatto un elemento maschio costituito da un cappuccio ed un chiavistello. L'astuccio porta-pesi è solidale al chiavistello tramite una fettuccia. Operando una trazione, tramite una fettuccia ed una maniglia sul cappuccio si ottiene una flessione dei bracci del chiavistello, consentendo lo sfilamento dell'elemento maschio dalla guaina e il conseguente sfilamento dei pesi dalla tasca.
La domanda di brevetto americano US 2003/015088 descrive un dispositivo analogo, con un elemento femmina a guisa di tasca ed un elemento maschio a fibbia, collegato ad una serie di piombi, e caratterizzato da un dente destinato ad impegnarsi in una corrispondente fessura presente su una parete della tasca.
I dispositivi descritti nei sopra citati brevetti presentano lo svantaggio di rendere l'operazione di aggancio complessa ed insicura. In questi dispositivi, infatti, la fibbia presenta normalmente una forma tale da riempire una cavità ricavata nella staffa, in modo da aderire alle pareti, così che non vi siano eccessivi giochi meccanici tra i due componenti. Di conseguenza, questi dispositivi richiedono di infilare, l'uno nell'altro, due elementi aventi forma e dimensioni per lo più oblunghe e simili tra loro, e quindi una notevole precisione nel trovare la giusta posizione ed il giusto orientamento.
Anche il brevetto americano US 6,487,761 descrive una fibbia a sgancio rapido costituita da un elemento femmina e un elemento maschio con una o più porzioni deformabili e inseribili in una o più fessure dell'elemento femmina. Un elemento allungato, quale un cordino, con funzione di tirante è fissato alle porzioni deformabili dell'elemento maschile e, se tirato, le deforma e ne consente il disincastro dalle fessure dell'elemento femmina.
In alternativa l'elemento allungato è fissato all'elemento femmina che presenta una fessura trasversale nella quale va ad incastrarsi un dente presente sull'elemento maschio. Tirando l'elemento a nastro o simili, collegato all'elemento femmina, si consente il disimpegno del dente dalla fessura con la conseguente apertura della fibbia e sgancio dei pesi. Lo svantaggio di detto dispositivo è rappresentato dal fatto che l'elemento a nastro agisce direttamente su una delle due componenti, maschile o femminile della fibbia, di conseguenza l'urto accidentale del nastro con un ostacolo può comportare la perdita della zavorra.
La domanda di brevetto US 2005/0074295 rivendica una fibbia a sgancio rapido costituita da un elemento maschio fissato sulla patta di chiusura del contenitore della tasca porta pesi sui fianchi del giubbotto, un elemento femmina fissata esternamente al giubbotto ed un organo di attivazione/disattivazione, definito "stopper", che scorre nell'elemento femmina e consente di mantenere la fibbia chiusa ossia le porzioni deformabili dell'elemento maschio impegnate in fessure laterali dell'elemento femmina. Un nastro è direttamente fissato al peso da inserire nel giubbetto ed è di lunghezza tale da fuoriuscire dal contenitore del giubbetto ed interporsi tra i due elementi della fibbia che tengono chiusa la tasca, in particolare tra l'elemento femmina e detto stopper. Eseguendo una trazione diretta sui pesi mediante l'elemento a nastro si fa^scorrere lo stopper verso l'apertura della tasca. In questo modo le due alette laterali deformabili dell'elemento maschio, non più mantenute in posizione "aperta" dallo stopper, si disimpegnano dalle fessure laterali dell'elemento femmina. Le due alette e tutto l'elemento maschio scorrono in guide laterali dell'elemento femmina, consentendo l'apertura della fibbia. A differenza delle soluzioni precedenti la domanda di brevetto americano descrive un organo di attivazione/disattivazione che non è comandato direttamente dall'utilizzatore in quanto il nastro che può essere impugnato e tirato dal subacqueo è direttamente collegato ai pesi e deve essere inserito in una specifica posizione tra elemento maschio ed elemento femmina per consentire il rilascio della zavorra. Questo significa che il posizionamento della zavorra nella posizione corretta all'interno delle tasche, quando il campo visivo è limitato, ad esempio quando la maschera è indossata, non è agevole, considerando non tanto la complessità costruttiva dell'elemento di attivazione/disattivazione, quanto il posizionamento relativo tra nastro e componenti della fibbia.
Scopo della presente invenzione è pertanto di perfezionare, grazie a mezzi semplici e poco costosi, il dispositivo di sgancio rapido della zavorra, migliorando la facilità di aggancio e posizionamento della zavorra, consentendo al contempo una rapida eliminazione dei pesi ed aumentando il grado di sicurezza, ossia evitando lo sgancio accidentale, rispetto ai dispositivi attualmente noti.
L'invenzione consegue i suddetti scopi grazie ad una fibbia a sgancio rapido costituita da un primo elemento femmina solidale al contenitore di zavorra e provvisto di una sede per l'accoppiamento amovibile di una sporgenza di aggancio prevista su un secondo elemento maschio solidale all'attrezzatura e di mezzi di bloccaggio della detta sporgenza di aggancio dell'elemento maschio nella detta sede di aggancio.
I mezzi di bloccaggio sono mantenuti stabilmente in posizione di bloccaggio della sporgenza di aggancio dell'elemento maschio nella sede dell'elemento femmina da mezzi elastici e detti mezzi sono spostabili contro l'azione di detti mezzi elastici in posizione di sbloccaggio della detta sporgenza di aggancio dell'elemento maschio nella sede di aggancio dell'elemento femmina tramite un terzo elemento di attivazione/disattivazione di detto aggancio .
Il terzo elemento di attivazione/disattivazione è impegnato a scatto in maniera scorrevole su detto elemento femmina e presenta organi cooperanti con detti mezzi di bloccaggio per lo spostamento di questi dalla posizione di bloccaggio della sporgenza di aggancio dell'elemento maschio nella sede di aggancio dell'elemento femmina alla detta posizione di sbloccaggio quando il detto terzo elemento di attivazione/disattivazione viene spostato nella posizione corrispondente a quella di sbloccaggio della sporgenza di aggancio dell'elemento maschio dalla sede di aggancio dell'elemento femmina, mediante trazione su un organo di afferramento in modo tale da ottenere il disaccoppiamento dell'elemento maschio da detto elemento femmina.
I mezzi di bloccaggio sono costituiti da una aletta oscillante la cui elasticità intrinseca la trattiene, in modo spostabile, in posizione di chiusura della sede di aggancio della sporgenza di aggancio dell'elemento maschio.
Gli organi del terzo elemento di attivazione/disattivazione cooperanti con l'aletta oscillante sono costituiti da denti di compressione i quali consentono l'oscillazione della aletta nella posizione di sbloccaggio della sporgenza di aggancio dell'elemento maschio dalla sede di aggancio dell'elemento femmina.
Il terzo elemento di attivazione/disattivazione ha una forma tale da poter essere accoppiato all'elemento femmina, in modo tale da formare un elemento a guisa di scatola con una apertura di introduzione nella sede di aggancio che consentirà lo scorrimento della sporgenza dell'elemento maschio al suo interno.
In particolare il terzo elemento di attivazione/disattivazione è a forma di piastrina impegnata a scatto in maniera scorrevole sull'elemento femmina da una posizione di bloccaggio di detta sporgenza di aggancio dell'elemento maschio nella sede di aggancio dell'elemento femmina ad una posizione di sbloccaggio di detta sporgenza.
Detta piastrina del terzo elemento di attivazione/disattivazione presenta nella zona centrale in corrispondenza della sede di aggancio del primo elemento femmina un incavo che si prolunga e si apre in corrispondenza di un suo bordo laterale trasversale alla direzione di scorrimento dell'elemento di attivazione/disattivazione sull'elemento femmina.
Detto incavo presenta quindi una forma in pianta a C.
L'elemento maschio può essere costituito da una piastra su una delle cui facce è fissata una sporgenza di aggancio, rivolta verso l'esterno rispetto al corpo del subacqueo.
Detta sporgenza può essere costituita da un perno con testa allargata, eventualmente di forma in pianta arrotondata, e corpo di forma cilindrica, il quale perno è accoppiabile/disaccoppiabile all'elemento femmina mediante azione di scorrimento attraverso un'apertura di introduzione della sede di aggancio dell'elemento femmina.
Detta piastra, al centro della quale è posizionato la sporgenza a perno presenta in prossimità dei bordi due o più fori per consentire il fissaggio di detto elemento maschio, ad esempio tramite rivetti, all'attrezzatura in modo tale che detta sporgenza di aggancio risulti rivolta verso l'esterno rispetto al corpo del subacqueo.
L'elemento femmina è costituito da una piastrina provvista di una sede di aggancio per l'inserimento della sporgenza dell'elemento maschio e di almeno un foro per consentirne il fissaggio al contenitore di zavorra o all'astuccio porta-pesi tramite rivetti o simili .
Per consentire l'accoppiamento della sopra descritta sporgenza a perno, la sede di aggancio dell'elemento femmina è costituita da una tasca di inserimento della testa allargata del perno di aggancio dell'elemento maschio.
La tasca presenta un'apertura di introduzione sul bordo periferico affacciato verso il lato di testa della aletta oscillante ed una apertura a guisa di asola su una parete parallela alla piastra e trasversale all'asse del corpo cilindrico del perno di aggancio la quale apertura si prolunga fino alla apertura di inserimento e presenta una larghezza in direzione trasversale, perpendicolare alla direzione di inserimento che è lievemente maggiore di quella del corrispondente diametro del perno e lievemente minore del corrispondente diametro della testa allargata in modo tale che detta testa allargata può rimanere impegnata al di sotto di una parete con forma in pianta ad D in condizione di aggancio della zavorra.
In corrispondenza della tasca di inserimento la piastrina che forma l'elemento femmina può presentare un foro passante per l'alloggiamento della testa allargata del perno di aggancio dell'elemento maschio .
Inoltre detta piastrina presenta almeno un foro per il fissaggio della stessa al contenitore di zavorra tramite rivetti o simili.
Quando il dispositivo a sgancio rapido è montato, l'elemento femmina e l'elemento di attivazione/disattivazione sono impegnati a scatto l'uno sull'altro in modo tale che la faccia concava dell'incavo a C della piastrina che costituisce l'elemento di attivazione/disattivazione sia a battuta contro la faccia convessa della parete a U della tasca di inserimento presente sull'elemento femmina .
Con una azione successiva la zavorra, collegata all'elemento maschio, è accoppiata all'attrezzatura, facendo scorrere il perno all'interno della tasca di inserimento attraverso l'apertura di introduzione.
Sono inoltre previsti mezzi di fine corsa di inserimento del detto perno di aggancio nella tasca di inserimento in modo tale che il lato posteriore della testa allargata sia posizionato esattamente con riferimento alla direzione di sfilamento, davanti al lato di testa della aletta oscillante.
La testa allargata del perno è mantenuta a battuta contro le pareti interne della tasca grazie alla presenza dell<1,>aletta oscillante, collegata in maniera oscillatile alla piastrina dell'elemento femmina.
Detta aletta oscillante è fissata lungo un suo bordo alla superficie della piastrina dell'elemento femmina in modo tale da poter oscillare all'interno di una fessura complementare ricavata sulla superficie di detta piastrina mentre sul lato opposto, in prossimità dell'apertura di introduzione, ai lati della tasca di inserimento, detta aletta presenta due prolungamenti laterali inclinati verso la superficie della piastrina dell'elemento femmina.
Questi prolungamenti laterali hanno una inclinazione corrispondente e contrapposta a quella dei denti di compressione previsti sull'elemento di attivazione/disattivazione e detti prolungamenti laterali sono previsti sulla piastrina dell'elemento femmina in posizione tale da essere coincidenti con due denti di compressione in modo tale da permettere una oscillazione della aletta all'interno della corrispondente fessura e, di conseguenza consentire il disaccoppiamento del perno dalla sede di aggancio presente sull'elemento fémmina.
In particolare quando la piastrina che costituisce, ^ .il terzo elemento di attivazione/disattivazione viene spostata in modo scorrevole lungo la piastrina dell'elemento femmina nella posizione corrispondente a quella di sbloccaggio della sporgenza di aggancio dell'elemento maschio dalla sede di aggancio dell'elemento femmina mediante trazione su un organo di afferramento, i denti di compressione scorrono sopra ai detti prolungamenti laterali in modo tale da far oscillare l'aletta e liberare l'apertura di introduzione della tasca di inserimento per consentire il disaccoppiamento dell'elemento maschio da detto elemento femmina mediante lo scorrimento del perno di aggancio al di fuori della tasca di inserimento.
Detti denti di compressione sono previsti ai lati del prolungamento dell'incavo presente sulla piastrina dell'elemento di attivazione/disattivazione e presentano rispettivi bordi inclinati simmetricamente e rivolti verso la piastrina.
Quando la zavorra è fissata all'attrezzatura, detto elemento di attivazione/disattivazione non è azionato, ossia non è fatto scorrere sull'elemento femmina, e dette superfici inclinate dei denti di compressione risultano posizionate di fronte alle superfici inclinate di prolungamenti laterali dell'aletta oscillante.
Al contrario, quando è necessario liberarsi della zavorra azionando l'elemento di attivazione/disattivazione, facendolo scorrere sull'elemento femmina mediante trazione eseguita tramite una fettuccia collegata ad una maniglia, i denti scorrono sui pròlugamenti a provocare una oscillazione di detta aletta oscillante nella corrispondente fessura. L'oscillazione dell'aletta permette di liberare l'apertura di introduzione, attraverso la quale è avvenuto l'inserimento per scorrimento del perno fino a battuta del lato anteriore della testa allargata contro la parete interna della tasca di inserimento in modo tale da consentire il disaccoppiamento dell'elemento femmina dal perno.
La testa allargata può essere a guisa di disco con un lato posteriore di forma arcuata e rastremato conicamente.
In una forma esecutiva il lato di testa dell'aletta oscillante è incurvato in modo concavo corrispondentemente all'arcuatura del detto lato posteriore della testa allargata e lungo il lato arcuato in modo concavo del lato di testa dell'aletta oscillante la detta aletta è rastremata sul lato inferiore, ossia sulla faccia opposta a quella in cui è presente la tasca di inserimento, in modo da formare un'unghia di impegno con il lato arrotondato posteriore rastremato conicamente della testa allargata, in condizione di accoppiamento dei due elementi maschio e femmina quando l'elemento di attivazione/disattivazione non è azionato.
Quando l'elemento di attivazione/disattivazione è fatto scorrere in modo tale che i denti di compressione possano cooperare con i corrispondenti prolungamenti laterali presenti sull'elemento femmina, per far oscillare l'aletta, l'unghia non è più a battuta contro il lato posteriore della testa allargata del perno e l'elemento maschio è disaccoppiabile dall'elemento femmina mediante scorrimento attraverso l'apertura di introduzione della tasca di inserimento in direzione parallela alla direzione di scorrimento degli elementi femmina e di attivazione/disattivazione.
Come accennato in precedenza l'elemento di attivazione/disattivazione può essere fatto scorrere sull'elemento femmina, in una direzione parallela alla piastrina di detto elemento femmina, grazie alla presenza di almeno un dente di impegno, impegnabile a scatto e scorrevole in una rispettiva guida di incastro presente sull'elemento femmina.
Detto dente di impegno presenta uno spessore tale da consentirne l'impegno a scatto all'interno didetta guida di incastro ed una lunghezza minore rispetto alla lunghezza di detta guida di incastro in modo tale che l'unico movimento relativo consentito tra i due elementi sia quello di scorrimento lungo una direzione sostanzialmente parallela a quella di detta guida ad incastro.
In particolare sulla piastrina dell'elemento femmina, in prossimità della sede di aggancio, è presente almeno una coppia di scanalature, una su ciascun lato della sede, che presentano almeno un tratto intermedio passante da una faccia all' altra della piastrina. Detti tratti intermedi passanti formano le guide di incastro per l'inserimento a scatto dei denti di impegno dell'elemento di attivazione/disattivazione e consentono lo scorrimento di detti denti in dette guide.
I denti di impegno possono sporgere da una cornice presente lungo il bordo esterno della piastrina dell'elemento di attivazione/disattivazione .
Detto elemento di cornice con forma in pianta ad U, in particolare i bracci di detta cornice, sono destinati ad impegnarsi in maniera scorrevole in corrispondenti scanalature presenti sulla piastrina dell 'elemento femmina .
Lo scorrimento dell'elemento di attivazione/disattivazione è ottenuto tramite la trazione di una fettuccia o di una cinghia che può essere fatta passare all'interno di un'asola passante prevista sulla piastrina di detto elemento di attivazione/disattivazione .
In un'ulteriore forma esecutiva nella piastrina o su bordi laterali di estensione di detta piastrina 5 dell'elemento femmina è ricavata un'asola passante per il passaggio di una seconda cinghia o fettuccia che favorisce l'impugnatura ed il sollevamento della zavorra .
In condizione di impegno tra l'elemento di 10 attivazione/disattivazione e 1'elemento femmina , 1' asola presente sull'elemento di attivazione/disattivazione e l'asola presente sull'elemento femmina sono adiacenti e parallele tra di loro in modo tale da consentire l'accoppiamento, 15 ad esempio tramite cuciture o rivetti, tra la cinghia solidale all'elemento femmina e la cinghia di trazione dell'elemento di attivazione/disattivazione .
In questo modo impugnando e tirando una maniglia collegata alla cinghia di trazione, si ottiene lo 20 scorrimento dell'elemento di attivazione/disattivazione e il successivo scorrimento in direzione di allontanamento dell'elemento femmina dal perno dell'elemento maschio con il conseguente disaccoppiamento della zavorra - 25 dall'attrezzatura.
Come sopra descritto l'elemento femmina può essere applicato al contenitore di zavorra o all'astuccio porta-pesi mentre l'elemento maschio è applicato all'attrezzatura, in particolare 30 all'interno delle tasche di un giubbetto. L'elemento di attivazione/disattivazione, scorrevole come un cursore, è interposto tra gli elementi maschio e femmina.
II dispositivo permette un aggancio sicuro ed affidabile della zavorra. In particolare il dispositivo consente di avere:
la possibilità di agganciare la zavorra in modo semplice ed intuitivo, grazie alla semplicità costruttiva degli elementi che lo compongono;
- la possibilità di agganciare la zavorra utilizzando una sola mano e con un movimento naturale della mano;
la possibilità di agganciare la zavorra in modo affidabile senza prestare particolare attenzione, in quando la forma dell'elemento femmina, in particolare, le superfici inclinate della tasca in corrispondenza dell'apertura di introduzione favoriscono lo scorrimento del perno all'interno di detta apertura;
l'affidabilità e sicurezza, in particolare per quanto riguarda lo sgancio involontario, in quando è necessario applicare prima una trazione sull'elemento di attivazione/disattivazione per consentirne lo scorrimento, ed un seconda trazione per sfilare l'elemento femmina dal perno e la zavorra dalle tasche del gibbetto;
- un'elevata semplicità costruttiva e di montaggio.
Queste ed altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno più chiaramente dalla seguente descrizione di alcuni esempi esecutivi illustrati nei disegni allegati in cui:
la fig.l è una vista prospettica del dispositivo di sgancio rapido con l'elemento maschio inserito nell'elemento femmina,
la fig.2 illustra una vista prospettica dell'elemento di attivazione/disattivazione del dispositivo secondo la presente invenzione,
la fig.3 illustra una vista prospettica dell'elemento maschio del dispositivo secondo la presente invenzione,
la fig.4 illustra una vista prospettica dell'elemento femmina del dispositivo secondo la presente invenzione,
la fig.5 illustra una sezione trasversale del dispositivo secondo l'invenzione in posizione agganciata con l'elemento maschio inserito nell'elemento femmina,
la fig.6 illustra una sezione trasversale del dispositivo secondo l'invenzione in posizione di sgancio,
la fig.7 illustra una vista prospettica di una ulteriore forma esecutiva dell'elemento femmina del dispositivo secondo la presente invenzione,
la fig.8 illustra una vista prospettica dell'elemento femmina del dispositivo secondo la presente invenzione sul lato affacciato al contenitore porta zavorra,
la fig.9 illustra una sezione trasversale del dispositivo secondo l'invenzione in posizione agganciata,
la fig.10 illustra una vista schematica in elevazione frontale di un giubbetto ed un contenitore porta zavorra provvisto di un dispositivo secondo la presente invenzione.
Con riferimento alle figure il dispositivo oggetto della presente invenzione è costituito un elemento maschio genericamente indicato con 3 destinato ad essere fissato all'attrezzatura subacquea o da apnea. In particolare l'elemento maschio 3 può essere applicato alla parete interna delle tasche laterali porta-zavorra 401 previste sui lembi addominali di un giubbetto equilibratore 4.
Come illustrato in figura 10 detto elemento maschio 3 è accoppiabile reversibilmente mediante ima 5 sporgenza di aggancio 302 in una sede di aggancio 205 prevista sull'elemento femmina oggetto della presente invenzione.
Detto elemento femmina, indicato genericamente con 2 e destinato ad essere fissato sul contenitore IO della zavorra o sull'astuccio porta pesi alloggiabile nella tasca 401 del giubbetto 4 o su una cintura porta piombi, presenta mezzi 206 di bloccaggio della sporgenza di aggancio 302 dell'elemento maschio 3 nella sede di aggancio 205 prevista su detto elemento 15 femmina 2.
L'elemento femmina 2 è impegnato scorrevolmente a scatto ad un elemento di attivazione/ disattivazione dell'aggancio tra elemento maschio 3 e detto elemento femmina 2, indicato genericamente con 20 1.
L'elemento maschio 3 è costituito da una piastra 301 su una delle cui facce è fissata una sporgenza di aggancio, in particolare un perno 302 con testa allargata 312, eventualmente di forma in pianta - 25 arrotondata, e corpo 322 di forma cilindrica, il quale perno è accoppiabile/disaccoppiabile ad una sede di aggancio prevista sull'elemento femmina 2 mediante azione di scorrimento attraverso una apertura di introduzione 225 di detta sede di 30 aggancio 205 dell'elemento femmina 2.
Come illustrato in figura 3 l'elemento maschio 3 è costituito da una piastra 301 su cui è fissato un perno a guisa di fungo 302 con testa allargata a disco 312 e corpo 322 di forma cilindrica.
La piastra 301, al centro della quale è posizionata la sporgenza di aggancio a perno 302, presenta in prossimità dei bordi due o più fori 303 per consentire il fissaggio di detto elemento maschio 3, ad esempio tramite rivetti, all'attrezzatura i modo tale che detto perno a fungo 302 risulti rivolto verso l'esterno rispetto al corpo del subacqueo.
In una forma esecutiva preferita la piastra di supporto 301 della sporgenza a perno 302 è fissata al tessuto della parete interna di una tasca 401 porta piombi ricavata nel giubbetto 4.
La testa allargata 312 del perno di aggancio 302 presenta un lato anteriore di inserimento 342 ed un lato posteriore 332 destinato a cooperare con i mezzi di bloccaggio della detta sporgenza di aggancio a perno 302 dell'elemento maschio 3 nella sede di aggancio 205 prevista sull'elemento femmina 2.
In una forma esecutiva preferita la testa allargata 312 è a guisa di disco con il lato posteriore 332 dì forma arcuata e detto lato posteriore 332 è realizzato rastremato conicamente per favorire il bloccaggio della sporgenza di aggancio 302 nella sede di inserimento 205 e quindi per garantire l'accoppiamento tra l'elemento maschio 3 e l'elemento femmina 2.
E' possibile prevedere che detta testa allargata 312 presenti altre forme, ad esempio sia di forma quadrata o rettangolare e che possa inserirsi in una sede di aggancio di forma corrispondente.
Come illustrato in figura 2 l'elemento di attivazione/disattivazione 1, impegnabile a scatto in maniera scorrevole sull'elemento femmina 2 da una posizione di bloccaggio di detta sporgenza di aggancio 302 dell'elemento maschio 3 nella sede di aggancio 205 dell'elemento femmina 2 ad una posizione di sbloccaggio di detta sporgenza 302, è a guisa di piastrina 101 e presenta nella zona centrale in corrispondenza della sede di aggancio 205 un incavo 104 che si prolunga e si apre in corrispondenza di un suo bordo laterale trasversale alla direzione di scorrimento dell'elemento di attivazione/disattivazione 1 sull'elemento femmina 2.
Come illustrato nelle figure la piastrina con incavo in pianta ad D è formata da una flangia nella quale è ricavata un'asola passante 102 per il passaggio di una cinghia o fettuccia di trazione 5, e da una coppia di bracci 103 tra di loro paralleli ed estendentisi dalla flangia dalla parte opposta all'asola 102. In particolare i due bracci 103 si estendono su un piano sostanzialmente parallelo a quello della flangia 101 e delimitano 1'incavo 104 a U. Come illustrato nelle figure detti bracci 103, possono presentare degli angoli smussati, in particolare arrotondati lungo l'incavo 104, in modo tale da favorire, come verrà descritto in seguito, lo scorrimento della sporgenza di aggancio a perno 302 dell'elemento maschio 3 attraverso l'apertura di introduzione 225 nella sede di aggancio 205 dell'elemento femmina 2.
Detta piastrina 101 presenta, lungo i bordi laterali paralleli alla direzione di inserimento, denti di impegno 106 inseriti a scatto in guide di incastro 202 previste sull'elemento femmina 2 in modo tale da consentire lo scorrimento di una piastrina 101 sulla seconda piastrina 203 dell'elemento femmina 2.
Ovviamente è possibile prevedere che le guide di incastro 202 siano previste sull'elemento di attivazione/disattivazione 1 e viceversa i denti di impegno 106 siano previsti sui bordi laterali dell'elemento femmina 2.
Lungo il bordo esterno della piastrina 101 può essere presente una cornice 105 giacente su un piano sostanzialmente perpendicolare a quello di detta piastrina 101. Detto elemento di cornice 105 con forma in pianta ad U, in particolare la porzione di cornice 105 presente sui bracci 103 che delimitano l'incavo, è destinata ad impegnarsi in maniera scorrevole in corrispondenti scanalature 201 presenti sull'elemento femmina 2.
Lungo la porzione di cornice 105 presente sui bracci 103 possono essere presenti i denti di impegno 106 impegnabili a scatto in rispettive guide di inserimento 202, di forma allungata, presenti sull'elemento femmina 2 per l'impegno scorrevole dell'elemento di attivazione/disattivazione 1 sull'elemento femmina 2.
L'elemento di attivazione/disattivazione 1 presenta organi cooperanti con i mezzi di bloccaggio 206 per lo spostamento di questi dalla posizione di bloccaggio della sporgenza di aggancio 302 dell'elemento maschio 3 nella sede di aggancio 205 dell'elemento femmina 2 alla posizione di sbloccaggio quando il detto terzo elemento di attivazione/disattivazione 1 viene spostato nella posizione corrispondente a quella di sbloccaggio della sporgenza di aggancio 302 dell'elemento maschio 3 dalla sede di aggancio 205 dell'elemento femmina 2 mediante trazione su un organo di afferramento 5 in modo tale da ottenere il disaccoppiamento dell'elemento maschio 3 da detto elemento femmina 2.
I mezzi di bloccaggio 206 sono mantenuti stabilmente in posizione di bloccaggio della sporgenza di aggancio 302 dell'elemento maschio 3 nella sede 205 dell'elemento femmina 2 da mezzi elastici. Detti mezzi di bloccaggio 206 sono spostabili contro l'azione di detti mezzi elastici in posizione di sbloccaggio della detta sporgenza di aggancio 302 dell'elemento maschio 3 nella sede di aggancio 205 dell'elemento femmina 2 per mezzo degli organi del terzo elemento di attivazione/disattivazione 1.
I mezzi di bloccaggio sono costituiti da una aletta oscillante 206 la cui elasticità intrinseca la trattiene in modo spostabile in posizione di chiusura della sede di aggancio 205 della sporgenza di aggancio 302 dell'elemento maschio.
Gli organi dell'elemento di attivazione/disattivazione 1 sono costituiti da denti di compressione 107 dell'aletta oscillante 206 nella posizione di sbloccaggio della sporgenza di aggancio 302 dell'elemento maschio 3 dalla sede di aggancio 205 dell'elemento femmina 2.
In particolare sulla superficie dei bracci 103 da cui sporgono i denti di impegno 106, è presente per ciascun braccio 103 un dente di compressione 107 posizionato all'incirca all'estremità del braccio 103 opposta alla flangia.
Detti denti di compressione 107 presentano rispettivi bordi 117 inclinati simmetricamente e rivolti verso la flangia.
Come illustrato nelle figure 4 ed 8 l'elemento femmina 2 è costituito da una piastrina 203 provvista di una sede di aggancio 205 per la sporgenza a perno 302 dell'elemento maschio 3.
La sede di aggancio 205 è costituita da una tasca di inserimento 215 della testa allargata 312 del perno di aggancio 302 dell'elemento maschio 3 e detta tasca 215 presenta una apertura di introduzione 225 sul bordo periferico affacciato verso il lato di testa 236 della aletta oscillante 206 ed una apertura a guisa di asola 235 su una parete parallela alla piastra e trasversale all'asse del corpo cilindrico 322 del perno di aggancio 302 la quale apertura 235 si prolunga fino alla apertura di introduzione 225 e presenta una larghezza lievemente maggiore del diametro del perno 302 e minore del diametro o della larghezza della testa allargata 312, essendo la detta larghezza definita come la dimensione trasversale alla direzione di inserimento del perno di aggancio nella detta tasca 312 attraverso 1'apertura di inserimento in modo tale che detta testa allargata 312 rimane impegnata al di sotto di una parete con forma in pianta ad U.
Possono essere inoltre previsti mezzi di fine corsa di inserimento del detto perno di aggancio 302 nella tasca di inserimento 215 in modo tale che il lato posteriore 332 della testa allargata 312 si posizioni esattamente con riferimento alla direzione di sfilamento, davanti al lato di testa 236 della aletta oscillante 206.
Come illustrato nelle figure in corrispondenza della tasca di inserimento 215 la piastrina 203 che forma l'elemento femmina 2 può presentare una foro passante 211 per l'alloggiamento della testa 5 allargata 312 del perno di aggancio 302 dell'elemento maschio 3.
E' previsto almeno un foro 207 per il fissaggio della piastrina dell'elemento femmina 2 al contenitore di zavorra tramite rivetti o simili.
IO La tasca di inserimento 215, con forma in pianta a ferro di cavallo, presenta una sezione trasversale alla direzione di inserimento ad L con concavità orientata verso il centro della sede di aggancio 205.
Le facce interne delle pareti 224 e 234 che 15 costituiscono la tasca di inserimento 215 fungono da superficie di appoggio e di riscontro per il lato anteriore di inserimento 342 della testa 312 del perno 302 dell'elemento maschio 3 in condizione di aggancio della zavorra al dispositivo di sgancio 20 rapido oggetto dell'invenzione.
Detta tasca 215 è presente sulla faccia interna della piastrina 203 rivolta verso l'elemento di attivazione/disattivazione 1, ossia sulla faccia opposta a quella che verrà messa in contatto con il
- 25 contenitore di zavorra.
Come illustrato in figura 4 la parete 234 presenta, alle sue due estremità in corrispondenza dell'apertura di introduzione 225, bordi 254 inclinati simmetricamente rivolti verso il centro 30 della sede di aggancio 205, in modo tale da favorire l'inserimento tramite scorrimento della sporgenza 302 nella detta sede di aggancio 205 e di conseguenza l'accoppiamento tra l'elemento maschio 3 e l'elemento femmina 2. In particolare i bordi inclinati 254 favoriscono l'inserimento della zavorra all'interno della tasca 401 del giubbetto 4: il subacqueo può con una sola mano prendere il contenitore della zavorra 5 fissato all'elemento femmina 2 e al dispositivo di attivazione/disattivazione 1 e spingerlo, secondo una direzione guidata da detti bordi inclinati 254, all'interno della tasca 401 in modo tale che la sede di aggancio 205 dell'elemento femmina 2 vada ad 10 accoppiarsi con la sporgenza 302 dell'elemento maschio 3, senza che quindi il subacqueo debba presentare particolare attenzione all'operazione di aggancio.
In prossimità dell'apertura di introduzione 225 15 della sede di aggancio 205 è prevista l'aletta 206 oscillante. L'elasticità intrinseca di detta aletta 206 permette che sia mantenuta in modo spostabile in posizione di chiusura della sede di aggancio 205 della sporgenza di aggancio 302 dell'elemento 20 maschio.
In una forma esecutiva preferita l'aletta oscillante 206 presenta due prolungamenti 216 laterali rispetto alla tasca di inserimento 215 anch'essi inclinati.
- 25 Detti prolungamenti laterali 216 hanno una inclinazione corrispondente e contrapposta a quella dei denti di compressione 107 previsti sull'elemento di attivazione/disattivazione 1, in particolare sono simmetricamente inclinati verso la superficie della 30 piastra 203.
Detti prolungamenti laterali 216 sono posizionati ai lati della sede di aggancio 205 in prossimità dei bordi inclinati 254 della parete 234 della tasca di inserimento 215.
Detti prolungamenti 216 laterali sono previsti sulla piastrina 203 dell'elemento femmina 2 in posizione tale da essere coincidenti con due denti di compressione 107 in modo tale che quando la piastrina 101 che costituisce il terzo elemento di attivazione/disattivazione 1 viene spostata in modo scorrevole lungo la piastrina 203 dell'elemento femmina 2 nella posizione corrispondente a quella di sbloccaggio della sporgenza di aggancio 302 dell'elemento maschio 3 dalla sede di aggancio 205 dell'elemento femmina 2 mediante trazione su un organo di afferramento 5, i denti di compressione 107 scorrono, da una posizione in cui non cooperano con detti prolungamenti laterali 216, sopra ai detti prolungamenti laterali 216, come illustrato in figura 5,in modo tale da far oscillare l'aletta 206 all'interno di una fessura complementare ricavata sulla piastrina 203 dell'elemento femmina 2 e liberare l'apertura di introduzione 225 della tasca di inserimento 215 per consentire il disaccoppiamento dell'elemento maschio 3 da detto elemento femmina 2 mediante lo scorrimento, in direzione parallela alla direzione di scorrimento dei due elementi a piastrina 101, 203, del perno di aggancio 302 al di fuori della tasca di inserimento 215.
Come illustrato in figura 8 detta aletta flessibile 206 è fissata lungo un suo bordo alla superficie della piastra 203 in modo tale da poter oscillare all'interno di una fessura complementare ricavata sulla superficie di detta piastra 203. Sul lato opposto, in prossimità dell'apertura di introduzione 215, il lato di testa 236 dell'aletta 206 è incurvato in modo concavo corrispondentemente all'arcuatura del detto lato posteriore 332 della testa allargata 312.
In una forma esecutiva preferita sul lato arcuato in modo concavo la detta aletta oscillante 2 06 è rastremata sul lato inferiore in modo da formare un'unghia 226 di impegno con il lato arrotondato posteriore 332 rastremato conicamente della testa allargata 312 del perno 302 in condizione di accoppiamento dei due elementi maschio 3 e femmina 2 del dispositivo oggetto dell'invenzione.
Sulla piastra 203 dell'elemento femmina 2, in prossimità della sede di aggancio 205, è presente una coppia di scanalature 201, una su ciascun lato della sede di aggancio 205, che presentano almeno un tratto intermedio 202 passante da una faccia all'altra della piastra 203.
Detti tratti intermedi passanti 202 formano le guide di incastro 202 per l'inserimento a scatto dei denti di impegno 106 dell'elemento di attivazione/disattivazione 1.
In una forma esecutiva l'elemento femmina 2 del dispositivo è costituito da una piastra 203 di forma quadrata o rettangolare con una sede di aggancio 205 del perno 302 dell'elemento maschio 3 in posizione centrale ed una coppia di scanalature 201 posizionate in prossimità di due bordi della piastra 203. Agli angoli di detta piastra 203 sono presenti fori 207 per il fissaggio dell'elemento femmina 2 al contenitore di zavorra tramite rivetti o simili.
Come illustrato nelle figure 2 e 4 secondo una forma esecutiva preferita lungo il bordo di ciascun braccio 103 dell'elemento di attivazione/disattivazione 1 sono presenti due denti di impegno 106 inseribili nelle quattro rispettive guide di incastro 202 presenti sull'elemento femmina 2.
Lo spessore di detti denti di impegno 106 è tale da consentirne l'impegno a scatto all'interno di dette guide di incastro 202, ma la lunghezza di detti denti di impegno 106 è minore rispetto alla lunghezza di dette guide di incastro 202 e di conseguenza l'unico movimento relativo consentito tra i due elementi 2 e 1 è quello di scorrimento lungo una direzione sostanzialmente parallela a quella di dette guide 202.
Essendo dette guide di incastro 202 delle aperture passanti, di forma allungata chiuse alle estremità, detto movimento di scorrimento risulta di lunghezza finita, non essendo quindi possibile separare detto elemento di attivazione/disattivazione 1 da detto elemento femmina 2 nemmeno sfilandolo lungo la direzione di scorrimento relativo tra detti elementi 2 e 1. L'insieme ricavato accoppiando detto elemento di attivazione/disattivazione 1 con elemento femmina 2 verrà applicato al contenitore della zavorra o all'astuccio porta-piombi , ad esempio tramite rivetti passanti attraverso i fori 207.
Come illustrato in figura 7 detta piastra 203 può presentare dei bordi laterali 208 che ne estendono la superficie di contatto con il contenitore di zavorra e può presentare nervature di rinforzo 209.
In un'ulteriore forma esecutiva detto elemento femmina 2 presenta almeno una porzione flessibile di contatto con il contenitore di zavorra o l'astuccio porta-pesi, in modo da adattarsi alla forma dell'attrezzatura alla quale viene fissata.
Come illustrato in figura 6 l'impegno a scatto tra l'elemento femmina 2 e l'elemento di attivazione/disattivazione 1 avviene sovrapponendo i due elementi 1,2 in modo tale che la parete della porzione rotondeggiante dell'incavo 104 possa fungere da superficie di battuta per la faccia esterna della parete 224 della tasca 215 dell'elemento femmina 2. Di conseguenza l'apertura dell'incavo 104 a C dell'elemento di attivazione/disattivazione 1, in condizione montata sull'elemento femmina 2, viene a trovarsi in corrispondenza della aletta oscillante 206.
Come illustrato in figura 1 l'elemento femmina 2 e l'elemento di attivazione/disattivazione 1 costituiscono due semigusci di una scatola di forma quadrata o rettangolare che potrà essere fissata al contenitore di zavorra o all'astuccio porta-pesi per consentirne l'aggancio sul componente previsto sull'attrezzatura indossata dal subacqueo ossia sull'elemento maschio a perno 3 previsto sulla cintura porta-pesi o all'interno delle tasche 401 di un giubbetto equilibratore 4.
L'altezza dell'elemento di cornice a U 105 impegnato in maniera scorrevole in corrispondenti scanalature 201 presenti sull'elemento femmina 2, e l'altezza del corpo cilindrico 322 del perno 302 sono tali da consentire, durante la fase di aggancio dei pesi, lo scorrimento del perno 302 attraverso l'apertura di introduzione 225, e l'inserimento della testa allargata 312 nella tasca di inserimento 215 in modo tale che il lato anteriore 342 della testa allargata 312 sia a battuta con la faccia interna delle pareti 224,234 della tasca di inserimento 215.
Come illustrato in figura 7 nella piastra 203 o nei bordi laterali 208 di estensione di detta piastra 203 è ricavata un'asola passante 210 per il passaggio di una cinghia o fettuccia 6 per favorire l'impugnatura ed il sollevamento della zavorra.
Secondo mia forma esecutiva preferita come illustrato in figura 1, in condizione di impegno tra l'elemento di attivazione/disattivazione 1 e l'elemento femmina 2, l'asola 102 presente sull'elemento di attivazione/disattivazione 1 e l'asola 210 presente sull'elemento femmina 2 sono adiacenti e parallele tra di loro in modo tale da consentire l'accoppiamento, ad esempio tramite cuciture o rivetti, tra le due rispettive cinghie o fettuccie 6 e 5. L'accoppiamento tra la cinghia 6 solidale all'elemento femmina 2, e quindi al contenitore di zavorra, con la cinghia 5 del dell'elemento di attivazione/disattivazione 1 permette di sorreggere la zavorra evitando che tutto il peso di quest'ultima agisca direttamente sull'elemento di attivazione/disattivazione 1 del dispositivo a sgancio rapido oggetto della presente invenzione. La fettuccia di trazione 5 può terminare con una maniglia in modo tale da favorire l'impugnatura del contenitore di zavorra. In questo modo impugnando la maniglia e tirando in direzione di allentamento della zavorra dalle tasche 401, si ottiene lo scorrimento, tipo cursore, dell'elemento di attivazione/disattivazione 1 sull'elemento femmina 2. In questo modo, l'aletta oscillante 206, si abbassa, l'apertura di introduzione non è più ostacolata da detta aletta 206 e il perno 302 diventa disaccoppiabile dalla sede di aggancio 205. Considerando che la cinghia di trazione può essere collegata ad una seconda cinghia 6 solidale con l'elemento femmina 2, e quindi alla zavorra, continuando con il movimento di trazione sempre nella stessa direzione, si mette in trazione anche la seconda cinghia 6 e si ottiene, non solo lo scorrimento dell'elemento di attivazione/disattivazione 1 sull'elemento femmina 2 ma anche l'allontanamento del contenitore di zavorra dalla rispettiva tasca 401 o cintura.
E' possibile prevedere che il contenitore di zavorra possa essere applicato inserendolo in opportune tasche 401 laterali ricavate nel giubbetto 4 stesso.
Nella forma esecutiva sotto descritta l'elemento maschio 3 è applicato al giubbetto 4, mentre la combinazione dell'elemento femmina 2 e dell'elemento di attivazione/disattivazione 1 è applicato sul contenitore di zavorra.
Per applicare la zavorra all’attrezzatura, il subacqueo dovrà semplicemente avvicinare la zavorra alla tasca 401 del giubbetto 4, con l'insieme l'elemento femmina 2 e l'elemento di attivazione/disattivazione 1 rivolto verso il lato della tasca 401 in cui è applicato l'elemento maschio 3 provvisto del perno 302, facendo poi scivolare detta zavorra lungo la parete della tasca 401, finché la testa allargata 312 del perno 302, scorrendo lungo i bracci 103 dell'elemento di attivazione/disattivazione, oltrepassa l'apertura di introduzione 325 per inserirsi nella tasca 215.
L'aletta oscillante 206 è posizionata inclinata in modo che, in condizione di bloccaggio della sporgenza 302 nella sede di aggancio 205, ossia in assenza di forze di trazione sull'elemento di attivazione/disattivazione che ne provocano lo scorrimento sull'elemento femmina 2, la testa allargata 312 è bloccata dal lato di testa 236 dell'aletta oscillante 206 nell'apertura a guisa di asola 235 della tasca di inserimento 215.
Durante l'inserimento dell'elemento maschio 3, ossia durante lo scorrimento del perno 302 lungo i bracci 103 dell'elemento di attivazione/disattivazione 1 verso la tasca 215, la base della testa allargata 312 si trova a contrastare la superficie di detta aletta oscillante 206 mediante un'azione favorita dal lato posteriore rastremato conicamente 332, della testa allargata 312 del perno 302.
Avendo lato posteriore rastremato conicamente 332 forma complementare a quella dell'unghia 226 del lato di testa 236 dell'aletta oscillante 206, ad un certo punto della corsa di inserimento, quando la testa 312 è inserita nella tasca 215 in modo tale che il lato posteriore 332 della testa allargata 312, in particolare la superficie inferiore ad anello 342 e la parete di mantello 352, rastremata conicamente della testa 312, è a battuta contro l'unghia 226 della aletta oscillante 206, detta aletta oscillante 206, non essendo più contrastata dalla base della testa 312, tornerà nella posizione di riposo, illustrata nelle figure 5 e 9, e consentirà l'accoppiamento del perno 302 dell'elemento maschio 3 nella sede di aggancio 205 dell'elemento femmina 2. In questo modo l'insieme dell'elemento femmina 2 e dell'elemento di attivazione/disattivazione 1 si troverà vincolato al perno 302 dell'elemento maschile 3, non potendosi svincolare in senso radiale, rispetto al corpo cilindrico 322, in quanto la testa 312 del perno 302 è impegnata tra le pareti della tasca 215 e il lato di testa 236 della aletta oscillante 206, ed in senso assiale, in quanto la superficie interna ad anello 342 della testa 312 è a battuta contro la faccia interna 214 della parete 234 di detta tasca 215.
I bordi di invito 254 della parete 234 della tasca 215 in prossimità della apertura di introduzione 225, inclinati simmetricamente verso in centro della sede di aggancio 205, favoriscono l'entrata di detta porzione cilindrica 322 del perno 302, non essendo quindi necessario, da parte del subacqueo, prestare particolare attenzione nel1<1>operazione di aggancio.
L'azione di contrasto della aletta oscillante 206 non permette lo scorrimento accidentale tra detto secondo elemento maschio e detto primo elemento femmina 2, evitando quindi lo sgancio involontario della zavorra.
Per rimuovere la zavorra dall'attrezzatura, al subacqueo sarà sufficiente sfilare detta zavorra dalla tasca del GAV applicando una trazione alla cinghia 5, passante nell'asola 102 dell'elemento di attivazione/disattivazione. Così facendo, infatti, si otterrà lo scorrimento relativo, tipo cursore, tra detto elemento di attivazione/disattivazione 1 e l'elemento femmina 2 fino al punto in cui i denti di compressione 107 agendo sui prolungamenti laterali 216 della aletta 206 provocano la flessione.
Lo scorrimento reciproco tra le superfici inclinate dei denti di compressione 107 dell'elemento 5 di attivazione/disattivazione l e i prolungamenti laterali 216 dell'aletta 206 rende l’operazione di sgancio morbida e progressiva
Le forme esecutive sopra descritte per il dispositivo a sgancio rapido di zavorre possono 10 essere variate e/o modificate secondo la presente invenzione senza per questo uscire dall'ambito protettivo dell'invenzione medesima.
E' ad esempio possibile prevedere che l'elemento maschio 3 con il perno 302 sia sulla zavorra e 15 l'elemento femmina 2 con l'elemento di attivazione/disattivazione 1 sia posizionato sul giubbetto 4 o sulla cintura porta-pesi. In questo caso la trazione sulla cinghia 5 dell'elemento di attivazione/disattivazione 1 comporterà lo sgancio
20 del perno 302 e quindi il rilascio dei pesi.
Il dispositivo sopra descritto può essere applicato sia su attrezzature subacquea che su attrezzatura da apnea o nuoto, e in generale su qualsiasi tipo e modello di attrezzatura che richieda - 25 lo sgancio rapido di una componente, ad esempio, come sopra descritto, per favorire la galleggiabilità dell'utilizzatore.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di sgancio rapido di zavorre per attrezzature subacquee o da apnea comprendente un primo elemento femmina (2) solidale al contenitore di zavorra e provvisto di una sede (205) per 1'acoppi amento amovibile di una sporgenza di aggancio (302) prevista su un secondo elemento maschio (3) solidale all'attrezzatura e di mezzi (206) di bloccaggio della detta sporgenza di aggancio (302) dell'elemento maschio (3) nella detta sede di aggancio (205), i quali mezzi di bloccaggio(206) sono mantenuti stabilmente in posizione di bloccaggio della sporgenza di aggancio (302) dell'elemento maschio (3) nella sede (205) dell'elemento femmina (2) da mezzi elastici e i quali mezzi (206) sono spostabili contro l'azione di detti mezzi elastici in posizione di sbloccaggio della detta sporgenza di aggancio (302) dell'elemento maschio (3) nella sede di aggancio (205) dell'elemento femmina (2), essendo previsto un terzo elemento di attivazione/disattivazione (1) di detto aggancio caratterizzato dal fatto che detto terzo elemento di attivazione/disattivazione (1) è impegnato a scatto in maniera scorrevole su detto elemento femmina (2) e presenta organi cooperanti con detti mezzi di bloccaggio (206) per lo spostamento di questi dalla posizione di bloccaggio della sporgenza di aggancio (302) dell'elemento maschio (3) nella sede di aggancio (205) dell'elemento femmina (2) alla detta posizione di sbloccaggio quando il detto terzo elemento di attivazione/disattivazione (1) viene spostato nella posizione corrispondente a quella di sbloccaggio della sporgenza di aggancio (302) dell'elemento maschio (3) dalla sede di aggancio (205) dell'elemento femmina (2) mediante trazione su un organo di afferramento (5) in modo tale da ottenere il disaccoppiamento dell'elemento maschio (3) da detto elemento femmina (2).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che i mezzi di bloccaggio (206) sono costituiti da una aletta oscillante la cui elasticità intrinseca la trattiene in modo spostabile in posizione di chiusura della sede di aggancio (205) per sporgenza di aggancio (302) dell'elemento maschio (3) ed essendo gli organi del terzo elemento di attivazione/disattivazione (1) cooperanti con dei mezzi di bloccaggio (206) costituiti da denti di compressione (107) di detta aletta oscillante (206) nella posizione di sbloccaggio della sporgenza di aggancio (302) dell'elemento maschio (3) dalla sede di aggancio (205) dell'elemento femmina (2).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che il terzo elemento di attivazione/disattivazione (1) e il primo elemento femmina (2) sono a forma di piastrina, impegnate a scatto in maniera scorrévole l'una sull'altra da una posizione di bloccaggio di detta sporgenza di aggancio (302) dell'elemento maschio (3) nella sede di aggancio (205) dell'elemento femmina (2) ad una posizione di sbloccaggio di detta sporgenza (302), e detto terzo elemento di attivazione/disattivazione (1) presenta nella zona centrale in corrispondenza della sede di aggancio (205) un incavo (104) che si prolunga e si apre in corrispondenza di un suo bordo laterale trasversale alla direzione di scorrimento dell'elemento di attivazione/disattivazione {1) sull'elemento femmina (2).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che almeno un elemento a piastrina (1,2) presenta guide di incastro (202) di corrispondenti denti di impegno (106) in dette guide di incastro (202) in modo tale da consentire lo scorrimento di una piastrina (101) sulla seconda piastrina (203) e dette guide di incastro (202) con i corrispondenti denti di impegno (106) sono previsti lungo i bordi laterali degli elementi a piastrina (101,203) paralleli alla direzione di scorrimento.
  5. 5. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che nell'elemento di attivazione/disattivazione (1) a piastrina è ricavata un'asola passante (102) per il passaggio di una cinghia o fettuccia (5) per azionamento del movimento di scorrimento dell'elemento di attivazione/disattivazione (1) su detto elemento femmina (2) e il conseguente disaccoppiamento dell'elemento maschio (3) dall'elemento femmina (2).
  6. 6. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che l'elemento maschio (3) è costituito da una piastra (301) su una delle cui facce è fissata una sporgenza a perno (302) con testa allargata (312), eventualmente di forma in pianta arrotondata, e corpo (322) di forma cilindrica, il quale perno è accoppiabile/disaccoppiabile mediante azione di scorrimento in direzione parallela alla direzione di scorrimento dei due elementi a piastrina (101,103) montati scorrevoli l'uno sull'altro, attraverso una apertura di introduzione (225) della sede di aggancio (205) dell'elemento femmina (2).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto che la piastra (301), al centro della quale è posizionato la sporgenza a perno (302), presenta in prossimità dei bordi due o più fori (303) per consentire il fissaggio di detto elemento maschio (3), ad esempio tramite rivetti, all'attrezzatura in modo tale che detto perno (302) risulti rivolto verso l'esterno rispetto al corpo del subacqueo .
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto che la testa allargata (312) del perno di aggancio (302) che presenta un lato anteriore (342) di inserimento ed un lato posteriore (332) destinato a cooperare con il contrapposto lato di testa (236) dell'aletta oscillante (206).
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che la testa allargata (312) è a guisa di disco con il lato posteriore (332) di forma arcuata e detto lato posteriore (332) è realizzato rastremato conicamente mentre il lato di testa (236) dell'aletta oscillante (206) è incurvato in modo concavo corrispondentemente all'arcuatura del detto lato posteriore (332) della testa allargata (312) e lungo il lato arcuato in modo concavo del lato di testa (236) dell'aletta oscillante (206) la detta aletta (206) è rastremata sul lato inferiore in modo da formare un'unghia (226) di impegno con il lato arrotondato posteriore rastremato conicamente della testa allargata (312).
  10. 10. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che la sede di aggancio (205) dell'elemento femmina (2) è costituita da una tasca di inserimento (215) della testa allargata (312) del perno di aggancio (302) dell'elemento maschio (3) la quale tasca (215) presenta una apertura di introduzione (225) sul bordo periferico affacciato verso il lato di testa (236) della aletta oscillante (206) ed una apertura a guisa di asola (235) su una parete parallela alla piastra e trasversale all'asse del corpo cilindrico (322) del perno di aggancio (302) la quale apertura si prolunga fino alla apertura di introduzione (225) e presenta una larghezza lievemente maggiore del diametro del perno e minore del diametro o della larghezza della testa allargata (312), essendo la detta larghezza definita come la dimensione trasversale alla direzione di inserimento del perno di aggancio nella detta tasca (312) attraverso l'apertura di inserimento in modo tale che detta testa allargata (312) rimane impegnata al di sotto di una parete con forma in pianta ad U.
  11. 11. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che sono previsti mezzi di fine corsa di inserimento del detto perno di aggancio (302) nella tasca di inserimento (215) in modo tale che il lato posteriore (332) della testa allargata (312) si posiziona esattamente con riferimento alla direzione di sfilamento, davanti al lato di testa (236) della aletta oscillante (206).
  12. 12. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che in corrispondenza della tasca di inserimento, (215) la piastrina che forma l'elemento femmina (2) presenta una foro passante (211) per l'alloggiamento della testa allargata (312) del perno di aggancio (302) dell'elemento maschio (3) e/o almeno un foro (207) per il fissaggio della piastrina dell'elemento femmina (2) al contenitore di zavorra tramite rivetti o simili.
  13. 13. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che l'aletta oscillante (206) presenta due prolungamenti (216) laterali, rispetto alla tasca di inserimento (215), anch/essi inclinati e detti prolungamenti laterali (216) hanno una inclinazione corrispondente e contrapposta a quella dei denti di compressione (107) previsti sull'elemento di attivazione/disattivazione (1) e detti prolungamenti (216) laterali sono previsti sulla piastrina (203) dell'elemento femmina (2) in posizione tale da essere coincidenti con due denti di compressione (107) in modo tale che quando la piastrina (101) che costituisce il terzo elemento di attivazione/disattivazione (1) viene spostata in modo scorrevole lungo la piastrina (203) dell'elemento femmina (2) nella posizione corrispondente a quella di sbloccaggio della sporgenza di aggancio (302) dell'elemento^maschio (3) dalla sede di aggancio (205) dell'elemento femmina (2) mediante trazione su un organo di afferramento (5), i denti di compressione (107) scorrono, da una posizione in cui non cooperano con detti prolungamenti laterali (216), sopra ai detti prolungamenti laterali (216)in modo tale da far oscillare l'aletta oscillante (206) all'interno di una fessura complementare ricavata sulla piastrina (203) dell'elemento femmina (2) e liberare l'apertura di introduzione (225) della tasca di inserimento (215) per consentire il disaccoppiamento dell'elemento maschio (3) da detto elemento femmina (2)mediante lo scorrimento del perno di aggancio (302) al di fuori della tasca di inserimento (215).
  14. 14. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che sulla piastrina (203) dell'elemento femmina (2), in prossimità della sede di aggancio (205), è presente almeno una coppia di scanalature (201), una su ciascun lato della sede di aggancio (205), che presentano almeno un tratto intermedio (202) passante da una faccia all'altra della piastrina (203) i quali tratti intermedi passanti (202) formano delle guide di incastro (202) per l'inserimento a scatto di corrispondenti denti di impegno (106) dell'elemento di attivazione/disattivazione (1) e per lo scorrimento di detti denti di impegno (106) in dette guide di incastro (202).
  15. 15. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che nella piastrina (203) o nei bordi laterali (208) di estensione di detta piastrina (203) dell'elemento femmina (2) è ricavata un'asola passante (210) per il passaggio di una cinghia o fettuccia (6) per favorire l'impugnatura ed il sollevamento della zavorra e, in condizione di accoppiamento tra l'elemento di attivazione/disattivazione (1) e 1'elemento femmina (2), l'asola (102) presente sull'elemento di attivazione/disattivazione (1) e l'asola (210) presente sull'elemento femmina (2) sono adiacenti e parallele tra di loro in modo tale da consentire 1'accoppiamento , ad esempio tramite cuciture o rivetti, tra la cinghia (6) solidale all'elemento femmina (2) e la cinghia (5) di trazione dell'elemento di attivazione/disattivazione (1).
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