ITFO970005A1

ITFO970005A1 - Sistema di azionamento elettromeccanico dei pressori negli strettoi pe r il montaggio dei mobili.

Info

Publication number: ITFO970005A1
Application number: IT97FO000005A
Authority: IT
Inventors: Nadza Bonacin
Original assignee: Nadza Bonacin
Priority date: 1997-03-11
Filing date: 1997-03-11
Publication date: 1998-09-11
Also published as: ES2161103B1; ITFO970005A0; DE19810574A1; DE19810574B4; IT1295776B1; ES2161103A1

Description

DESCRIZIONE

Negli attuali mobilifici industriali, tutti i singoli componenti dei mobili vengono prodotti in serie lungo linee di produzione automatizzate che confluiscono ai reparti di montaggio dove, dopo un preassemblaggio di massima dei pannelli, i mobili giungono agli strettoi che, automaticamente, completano il montaggio, quasi sempre basato sull'inserimento di spine, rendendo le unioni sicure e geometricamente perfette trattandosi di presse che operano secondo due direzioni ortogonali.

Vi sono attualmente diversi tipi di strettoi, ciascuno con proprie prerogative ed anche limiti.

Tra questi, anche se rumorosi, i piu' diffusi sono quelli idraulici o pneumatici in quanto consentono una produzione oraria accettabile e soprattutto perche' sono inseribili in linee di produzione interamente automatizzate essendo passanti e quasi sempre corredati di un nastro trasportatore.

Ma la presenza dei martinetti rende questi strettoi talmente ingombranti da doverli smontare per consentirne il trasferimento in containers.

Va inoltre considerato che l'incastellatura degli strettoi idraulici o pneumatici, a causa delle notevoli sollecitazioni a cui e' sottoposta dalla reazione dei martinetti in spinta sui pressori, necessita di una rigidità' e di una robustezza che ovviamente incidono sul peso e sul costo di produzione di tali macchine.

Piu' silenziosi, piu' economici e meno ingombranti risultano essere gli attuali strettoi elettromeccanici a cremagliera oppure a vite senza fine con chiocciola, ma il loro ciclo lavorativo e' piu' lento di quelli idraulici o pneumatici e soprattutto, non essendo passanti, interrompono la continuità' di una linea di produzione automatizzata a cui deve sopperire, con ulteriore aggravio dei costi, un maggiore impiego di mano d'opera.

Lo scopo del presente trovato e' quello di riunire, in un'unica macchina di nuova concezione, le prerogative dei diversi strettoi noti e di cui attualmente e' possibile fruire solo in parte a seconda del tipo di strettoio adottato.

Pertanto, grazie al sistema di azionamento escogitato, il nuovo strettoio sara' passante, d'ingrombro limitato, interamente elettromeccanico e silenzioso, nonché' piu' celere e piu' economico di qualsiasi altro tipo attualmente in uso.

In sintesi, i mobili che attraversano lo strettoio su un apposito nastro trasportatore, sostano nella zona di pressatura per subire il serraggio, secondo due direzioni ortogonali, ad opera di due pressori azionati ciascuno da un proprio motoriduttore elettrico e per mezzo di un particolare sistema a cinghie o catene che, avvalendosi di pulegge fisse e carrucole mobili come nei paranchi, dimezza lo sforzo del motore occorrendo una potenza pari a meta' della resistenza.

Tutto ciò’ e' di seguito descritto piu' compiutamente attraverso un esempio di strettoio congegnato secondo il trovato e qui rappresentato, a solo titolo indicativo e non limitativo, in tre tavole di disegno comprendenti:

- la FIG. 1 che mostra, schematicamente, una vista assonometrica dello strettoio nel suo insieme;

- la FIG. 2 che mostra, schematicamente, una vista assonometrica del solo gruppo di cinghie azionante il pressore a traslazione orizzontale;

- la FIG. 3 che mostra, schematicamente, una vista assonometrica del solo gruppo di cinghie azionante il pressore a traslazione verticale.

Con riferimento ai disegni allegati, l'incastellatura dello strettoio rappresentato e' del tipo a quattro colonne (4—5—6—7) e con il piano di lavoro ovviamente accessibile da tutti i lati.

Detto piano e' interamente percorso dal nastro trasportatore 2 che, come negli strettoi passanti noti, e' mosso da un proprio motoriduttore elettrico 3 comandato da una centralina elettronica avente il compito di gestire il ciclo di lavoro dell'intera macchina secondo un determinato programma ed in relazione alle dimensioni rilevate in ciascun mobile per mezzo di fotocellule e sensori. Pertanto il nastro trasportatore 2, che potrebbe anche protendersi a prelevare i mobili direttamente dalla zona di preassemblaggio, provvede al posizionamento automatico del singolo mobile 1 nella zona di pressatura, ovvero quasi a ridosso dei traversini orizzontali 14 e 15 il cui posizionamento in altezza, lungo apposite guide delle colonne 6 e 7 dell'incastellatura, e' anche questo elettromeccanico e comandato dalla centralina.

Sia le traslazioni orizzontali del pressore 8 con i traversini 12 e 13, come quelle verticali del pressore 10, sono realizzate da due rispettivi gruppi di azionamento a cinghie A e B, con pulegge fisse P e carrucole mobili C, agenti ciascuno in prossimità' dei quattro angoli del relativo pressore e con altrettante unita' operative, tra loro identiche, mosse in sincronia, nonché' a velocita' variabile secondo il ciclo operativo programmato, da un unico motoriduttore elettrico 9 o 11 ad esse collegato mediante rinvìi angolari R ed alberi di trasmissione T opportunamente disposti.

Ciò' si rileva piu' chiaramente dalle FIGG. 2 e 3 che mostrano separati, in quanto autonomi, il gruppo di azionamento per la traslazione orizzontale del pressore 8 (FIG. 2) e quello per la traslazione verticale del pressore 10 (FIG. 3).

In linea di massima, ciascuna unita' operativa dei due gruppi di azionamento consiste in una cinghia dentata (A o B) avente i capi fissati in due opposti lati dell'incastellatura ed in prossimità' dei supporti delle due pulegge dentate P, a ciascuna delle quali la cinghia giunge, dal vicino capo, passando per una delle due carrucole di rinvio C imperniate nel pressore (8 o 10). Essendo le pulegge P connesse all'incastellatura dello strettoio ed essendo quindi costante la lunghezza del tratto di cinghia traente, ovvero del tratto sotteso dalle due pulegge, la rotazione di queste ad opera del motoriduttore elettrico (9 o 11) costringe la cinghia a ridurre i tratti in rinvio su una delle due carrucole C a vantaggio di quelli in rinvio sull'altra che, costretta a traslare insieme alla prima, mantiene in tensione l'intera cinghia (A o B) assicurandone la necessaria presa sulle pulegge dentate P.

Questo modo di azionare i pressori, consistente nel richiamare quello verticale 8 verso le colonne 6 e 7 dell'incastellatura e quello orizzontale 10 verso il piano di lavoro coperto dal nastro trasportatore 2, evita all'incastellatura quelle sollecitazioni che invece si verificano soprattutto negli strettoi idraulici e pneumatici dove l'incastellatura deve sopportare la spinta di reazione degli organi agenti sui pressori.

Ciò' consente di limitare la parte superiore dell'incastellatura ai soli traversi 16 e 17 che, di sezione ridotta e sufficienti a definire le due spalle dello strettoio, collegano rispettivamente la colonna 4 alla 5 e la colonna 6 alla 7.

Sempre in virtù' di quanto esposto, l'unico collegamento rigido tra dette spalle, nella parte alta di queste, e' costituito dai due alberi di trasmissione T che, orizzontali e paralleli al nastro 2, sono disposti a collegare uno le pulegge supportate nelle colonne 4 e 7 e l'altro le pulegge supportate nelle colonne 5 e 6, fungendo entrambi da guida per il pressore 8 che attraversano in apposite boccole lineari a strisciamento.

Per quanto concerne i traversini orizzontali 12 e 13, situati sul lato di pressatura del pressore 8 e regolabili lungo apposite guide del medesimo, trattasi di elementi per i quali, come in altri strettoi noti, sono previsti due diversi tipi di regolazione. Pertanto il traversino superiore 12, vincolato scorrevolmente in due guide verticali del pressore 8 ed anche in due guide orizzontali del pressore 10, e' costretto meccanicamente ad assecondare le traslazioni di ciascuno di questi scorrendo nelle guide dell'altro. Diversamente, il traversino inferiore 13 trasla in altezza elettromeccanicamente e su comando della centralina elettronica che, secondo il programma inserito, gestisce l’intero ciclo di lavoro dello strettoio.

E' ovvio che la semplicità' costruttiva, la versatilità' e gli altri numerosi vantaggi del sistema di azionamento in oggetto, lo rendono particolarmente idoneo anche per altre forme di realizzazione che, indipendentemente da modifiche o varianti eventualmente apportate in relazione all'articolo da montare (serramenti, antine od altro), sono da ritenersi comunque comprese nel presente ambito brevettuale.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) "SISTEMA DI AZIONAMENTO ELETTROMECCANICO DEI PRESSORI NEGLI STRETTOI PER IL MONTAGGIO DEI MOBI-LI", consistente in un sistema che, destinata principalmente a strettoi passanti, ovvero con il piano di lavoro percorso da un nastro trasportatore motorizzato per il posizionamento del mobile da sottoporre a pressatura secondo due direzioni ortogonali, e' caratterizzato in via principale dall'avere i due pressori azionati ciascuno da un proprio motoriduttore elettrico e per mezzo di un particolare sistema a cinghie o catene che, avvalendosi di pulegge supportate nell'incastellatura e carrucole folli imperniate nei pressori, analogamente ai paranchi riduce lo sforzo del motore occorrendo una potenza inferiore alla resistenza. 2) "SISTEMA DI AZIONAMENTO... ", come alla precedente rivendicazione, caratterizzato dal fatto che, in strettoi quale quello rappresentato, le traslazioni orizzontali del pressore 8 e quelle verticali del pressore 10 sono realizzate da due rispettivi gruppi di azionamento a cinghie o catene A e B agenti ciascuno in prossimità' dei quattro angoli del relativo pressore e comprendenti altrettante unita' operative tra loro identiche e mosse, in sincronia nonché' a velocita' variabile secondo il ciclo operativo gestito da una centralina, da un unico motoriduttore elettrico 9 o 11 ad esse collegato mediante rinvìi angolari R ed alberi di trasmissione T opportunamente disposti. 3) "SISTEMA DI AZIONAMENTO...", come alle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che ciascuna unita' operativa del gruppo di azionamento di ogni singolo pressore consiste in una cinghia dentata (A o B) avente i capi fissati in due opposti lati dell'incastellatura ed in prossimità' dei supporti delle due pulegge dentate P, a ciascuna delle quali la cinghia giunge, dal vicino capo, passando per una delle due carrucole di rinvio C imperniate nel pressore (8 o 10). 4) "SISTEMA DI AZIONAMENTO...", come alle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che, in ciascuna unita' operativa, essendo le pulegge P connesse all'incastellatura dello strettoio ed essendo quindi costante la lunghezza del tratto di cinghia traente, ovvero del tratto sotteso dalle due pulegge, la rotazione di queste ad opera del motoriduttore elettrico (9 o 11) costringe la cinghia a ridurre i tratti in rinvio su una delle due carrucole C a vantaggio di quelli in rinvio sull'altra che, costretta a traslare insieme alla prima, mantiene in tensione l'intera cinghia (A o B) assicurandone la necessaria presa sulle pulegge dentate P. 5) "SISTEMA DI AZIONAMENTO ELETTROMECCANICO DEI PRESSORI NEGLI STRETTOI PER IL MONTAGGIO DEI MOBI-LI", come a tutte le precedenti rivendicazioni, sostanzialmente come illustrato e descritto per gli scopi specificati ed indipendentemente da quelle modifiche o varianti che, senza esulare dal presente ambito brevettuale, potrebbero rendersi opportune o necessarie per la realizzazione di strettoi destinati alla pressatura di montaggio di serramenti, antine od altri articoli diversi.