ITFO20010010A1 - Strumento monouso di cannula vaginale per veicolare contemporaneamente farmaci di forma molecolare diversa (gel e compresse)confezionati sep - Google Patents

Description

DE S C R I Z I ONE

annessa a domanda di breveto per INVENZIONE INDUSTRIALE

dal titolo:

“STRUMENTO MONOUSO DI CANNULA VAGINALE PER VEICOLARE CONTEMPORANEAMENTE FARMACI DI FORMA MOLECOLARE DIVERSA ( GEL E COMPRESSE) CONFEZIONATI SEPARATAMENTE NELLA STESSA CANNULA”.

RIASSUNTO

Uno strumento ( cannula vaginale) per inserire contemporaneamente in vagina farmaci in forme molecolari diverse, nella fatispecie deto strumento è ato a veicolare direttamente in vagina un farmaco in forma molecolare di gel ed un farmaco sotoforma di compressa .

Lo strumento in questione consta di una cannula vaginale (1) Fig.l TAV.l al cui interno e nella sua parte prossimale è allogato un separatore (3) fra le due sostanze da veicolare e che nel contempo funge, per la sua peculiare forma , anche da espulsore della compressa stessa(5).

Lo stantuffo (2) , inserito dalla parte distale fig.l comprimendo il gel(4) contenuto nella cannula ne permette la sua uscita attraversi i predisposti fori laterali (1C) Fig.l.Una ulteriore progressione dello stantuffo, inoltre, arrivato a contato del sistema separatore-espulsore(3), dopo aver espulso il gel, spinge il separatore contro la compressa allogata nell’estremità’ della cannula espellendola direttamente in vagina.

Deto strumento permete , pertanto, di veicolare con un solo movimento dello stantuffo , due sostanze che avendo forma molecolare diversa devono anche rimanere separate nello stesso dispositivo fino al momento del loro utilizzo.

DESCRIZIONE

Il presente trovato concerne di un originale strumento monouso , in materiale plastico atto all’uso, rivolto al mercato farmaceutico, che consente di poter veicolare in vagina , simultaneamente , due sostanze di forma molecolare diversa : nella fattispecie un gel ed ima compressa vaginale.

Altra particolarità del ritrovato consiste nel fatto che la cannula vaginale è stata studiata appositamente in modo che le due sostanze non vengano mai in contatto tra di loro durante il confezionamento del prodotto e durante tutto il periodo di stoccaggio ,al fine di evitare un deterioramento di una o di entrambe le sostanze, nel caso specifico la compressa vaginale che non deve reidratarsi prima di essere stata deposta in vagina , pena la perdita di efficacia terapeutica e delle caratteristiche organolettiche del prodotto.

Lo strumento inoltre, così studiato, permette , attraverso una semplice manovra, l’espulsione dei due prodotti direttamente in vagina in modo simultaneo dove produrranno , essendo venuti a contatto , il loro effetto terapeutico.

-La fig .1 tav.l mostra una visione laterale del dispositivo così come si presenta con il prodotto confezionato in sede .

-La fig.2 mostra una visione laterale della guaina copri cannula che funge da confezione del prodotto e , nel contempo, serve ad evitare che il gel fuoriesca dai fori di espulsione della cannula durante la fase di riempimento del dispositivo.

La fig. 1 TAV. 2 mostra,in visione assonometrica, l intero sistema : cannula vaginale (1), con inserito lo stantuffo (2), cilindro separatore-espulsore (3), , farmaco in gel (4) allogato all’interno della cannula, compressa vaginale (5) allogata nel tratto prossimale della cannula nel restringimento del cilindro, guaina di confezionamento (6).

Il sistema di cannula vaginale (1 ) TAV.l Fig.l risulta essere così composto:

-cannula vaginale (1 ) di forma cilindrica, lunga 12 cm ed avente diametro di 13 mm (tali dimensioni non sono tuttavia vincolanti essendo suscettibili di variazioni a seconda della quantità e qualità del materiale da veicolare, gel e compressa vaginale, e/o da altre esigenze) avente all’estremità distale delle alette (1 A) per consentire di maneggiare lo strumento alla stregua di una siringa; e terminante all’estremità prossimale in un restringimento del cilindro fornito di due piccoli rilievi contrapposti (1B) che faranno da aggancio, per mantenerla in sede ,alla compressa (5) da veicolare che vi verrà allogata.

La cannula ha al suo terzo prossimale (TAV .1 Fig.l )una serie di fori (1 C) , disposti in maniera circolare attorno alla cannula , atti a permettere la fuoriuscita del gel contenuto nella cannula ,che avverrà sotto la spinta dello stantuffo. (2 )

Un’altra serie di fori , presente al terzo medio della cannula (1 D), ha lo scopo di permettere la fuoriuscita dell’aria dalla cannula durante la fase di riempimento della cannula stessa con il farmaco in gel; in tal modo lo stantuffo (2 ) potrà scorrere sino ad arrivare a contatto con il gel senza il frapporsi dell’aria che ne impedirebbe la progressione.

La cannula (1 ) ha , inoltre , all’interno del cilindro, un piccolo rilievo nella parte distale che adattandosi alla relativa depressione presente nello stantuffo (2) mantiene in sede lo stantuffo stesso prima del suo uso; altro piccolo rilievo è presente nel tratto prossimale della cannula ed adattandosi al corrispondente incavo del sistema separatore-espulsore ( 3) TAV. 1 Fig. 1 permette a questo di mantenersi in sede fino al momento in cui , preso contatto con lo stantuffo verrà da questo spinto contro la spalletta del cilindro contenitore della compressa vaginale( 5 ) , spingendo la stessa fuori dalla sua sede e depositandola in vagina.

--Lo stantuffo (2 ) TAV.l Fig.l fatto di materiale plastico atto all’uso, presenta la sua parte prossimale di forma cilindrica chiusa ,come quella di una comune siringa. ed aderisce perfettamente alla cannula cilindrica in modo tale che la sua progressione sospingerà il gel, contenuto nella cannula, all’esterno attraverso i fori a tal scopo predisposti ( 1C).

Quando lo stantuffo avrà sospinto il gel completamente all’esterno della cannula, lo stantuffo si troverà a contatto con il sistema separatore-espulsore (3) TAV.l-Fig.l; una ulteriore pressione sullo stantuffo rimuove dalla sua sede il sistema separatore-espulsore che, progredendo ulteriormente , andrà ad espellere dalla sua sede, inserendosi con la sua parte cilindrica più piccola all’interno del cilindro più piccolo della cannula, la compressa vaginale (5) facendola depositare in vagina. A questo punto lo stantuffo sarà completamente all’interno della cannula e non sarà possibile una ulteriore progressione dello stesso. Nella sua parte intermedia lo stantuffo (2 ) presenta un piccolo incavo che permette, adattandosi al rispettivo rilievo della cannula , la sua tenuta in sede fino al momento dell’uso.

—Il sistema separatore-espulsore (3) TAV.l Fig.l è costituito da un cilindro la cui parte più interna aderisce alla cannula e ne permette la separazione dal gel mentre la parte più esterna, più piccola va ad adattarsi, quando lo stantuffo arriva a fine corsa, all’interno del restringimento della cannula stessa dove è allogata la compressa vaginale (5 ) . L’escursione del sistema separatore-espulsore sarà pari alla lunghezza del cilindro piccolo della cannula, in tal modo l’ulteriore progressione dello stantuffo , una volta giunto a contatto col sistema separatore, spingerà fuori dalla sua sede la compressa depositandola in vagina. La spalletta che si viene a determinare a causa dei due diametri diversi della cannula (1) viene ad assumere una importanza rilevante nel sistema in quanto si pone come un blocco al sistema separatore-espulsore impedendo, in tal modo, che questi possa progredire ulteriormente cadendo in vagina. Pertanto il sistema separatore-espulsore si trova prima del suo uso situato in una posizione più arretrata, come evidenziato nella Fig. 1 TAV.l. La fig. 3 TAV. 1 evidenzia il sistema dopo l’uso: il sistema separatore -espulsore (3) sotto la spinta dello stantuffo (2) spinge fuori dalla sua sede la compressa (5) e va a bloccarsi contro la spalletta del cilindro piccolo della cannula (1).

Una piccola depressione è presente nella parte più larga del cilindro separatore-espulsore (3 ), e va ad incastrarsi nel corrispondente rilievo della cannula ,in tal modo il cilindro separatore viene mantenuto in sede, favorendo il corretto riempimento della cannula durante la fase industriale di confezionamento; solo una più decisa pressione da parte dello stantuffo permetterà la progressione del sistema separatoreespulsore che andrà ad inserirsi, con il suo cilindro più piccolo, nel cilindro piccolo della cannula favorendo in tal modo l’espulsione della compressa vaginale (5 ) colà allogata.

-La guaina copri cannula TAV. 1 Fig.2 di forma cilindrica va a coprire la cannula (1 ) fino al termine dei fori predisposti per la fuoriuscita del gel (1 C) .

In tal modo il cilindro copri cannula viene ad assumere due funzioni importanti: una quella di confezionamento e protezione della compressa vaginale, la seconda è quella di permettere, durante la fase di riempimento della cannula con il gel , l obliterazione dei fori di uscita del gel impedendo in tal modo che questi esca dalla sua sede durante la fase di confezionamento del prodotto. La guaina copri-cannula va rimossa dalla sua sede immediatamente prima dell’uso dello strumento in modo da rendere pervi i fori (1C) di uscita del farmaco gel.

Osservando pertanto la Fig.l della Tav.2 risulta evidente il chiaro funzionamento del dispositivo oggetto del brevetto: “Strumento monouso di cannula vaginale per veicolare farmaci in forma molecolare diversa (gel e compressa) confezionati separatamente nella stessa cannula” dopo aver rimosso dalla sua sede la guaina copri-cannula (6), inserita la cannula in vagina la forza che agisce sullo stantuffo(2) lo fa scorrere nella cannula (1) comprimendo il farmaco-gel (4) che esce dai fori laterali della cannula(lC), espulso tutto il gel lo stantuffo si trova a contatto con il cilindro separatoreespulsore (3) che sotto una ulteriore spinta dello stantuffo progredisce ulteriormente inserendosi nel colletto della cannula dove è allogato il farmaco sottoforma di compressavaginale(5) che viene sospinta fuori dalla sua sede per essere depositata in vagina dove unendosi al farmaco-gel espleterà la sua azione terapeutica.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI “STRUMENTO MONOUSO DI CANNULA VAGINALE PER VEICOLARE CONTEMPORANEAMENTE FARMACI IN FORME MOLECOLARI DIVERSE (GEL E COMPRESSE) CONFEZIONATI SEPARATAMENTE NELLA STESSA CANNULA”: caraterizzato dal fato che deto strumento consente di veicolare contemporaneamente e direttamente in vagina due farmaci che hanno due forme molecolari diverse e precisamente gel e compressa ; che deto strumento consta TAV.l Fig.l: di una cannula (1) all’interno della quale scorre uno stantuffo (2) che comprimendo il farmaco- gel (4) lo spinge all’esterno tramite dei fori laterali(l C) presenti nel terzo prossimale della cannula, che lo stantuffo, una volta giunto a contato con il cilindro separatore-espulsore(3), presente nel trato prossimale della cannula, fa penetrare questo nel colleto della cannula (1) dove è allogato il farmaco sotoforma di compressa vaginale(5) che viene sospinta fuori dalla sua sede per essere depositata in vagina dove unendosi al farmaco-gel, espleterà la sua azione terapeutica. 1) Cannula (1) fornita di fori laterali(lC) nel suo terzo prossimale che permetono la fuoriuscita del farmaco-gel soto la spinta dello stantuffo(2). Cannula fornita al suo terzo medio(lD) da serie di fori studiati appositamente per permettere la fuoriuscita del’aria dalla cannula durante la fase industriale di riempimento della cannula stessa con il farmaco-gel, in tal modo lo stantuffo potrà scorrere sino ad arrivare a contatto con il gel per essere pronto all’uso, senza il frapporsi dell’aria che ne impedirebbe la progressione. Cannula fornita nel suo restringimento cilindrico di due piccoli rilievi contrapposti (1B) atti a mantenere in situ la compressa (5) prima del suo uso. Si rivendicano, inoltre, le variazioni di forma e di aggancio del tratto prossimale della cannula dove viene allogata la compressa che potrebbero essere adottate per allogare anche capsule , confetti , granuli o polveri ma che non modificano sostanzialmente il principio del sistema. Sistema separatore-espulsore(3) come alla rivendicazione 1 in quanto per la sua peculiare forma che assomiglia a due cilindri sovrapposti permette alla parte più grande di aderire perfettamente alla cannula e funzionare, quindi da elemento separatore tra due sostanze che per la loro forma molecolare diversa non devono venire a contatto ne’ durante la fase di confezionamento del prodotto ne’ durante lo stoccaggio, mentre assume la funzione di espulsore quando si procede all’applicazione vaginale dei farmaci in quanto spinto dallo stantuffo(2) va ad inserirsi nel cilindro piccolo della cannula (1) determinando in tal modo l’espulsione della compressa vaginale dalla sua sede. Sistema separatore-espulsore quale elemento fondamentale caratterizzante , specifico e determinante per il funzionamento dell’intero sistema sia nella fase industriale di allestimento del prodotto che del suo funzionamento. Si rivendicano, inoltre, variazioni di forma dell’espulsore che potrebbero essere adottate per espellere anche capsule , confetti granuli o polveri ma che non modificano il principio del sistema. La guaina copri cannula che, per la sua peculiare forma permette il confezionamento del prodotto facilitando la fase industriale di posizionamento della compressa (5) nel cilindro piccolo della cannula e la fase industriale di posizionamento del gel all’ interno della cannula avendo la funzione di obliterarne, fino al momento dell’uso dello strumento , i fori (1C) di espulsione del gel stesso. “ Strumento monouso di cannula vaginale per la veicolazione simultanea di farmaci di forma molecolare diversa (gel e compresse) confezionati separatamente nella stessa cannula”, come a tutte le precedenti rivendicazioni, sostanzialmente come illustrato e descritto per gli scopi specificati ed indipendentemente da quelle modifiche o varianti che , per diverse scelte realizzative, quali sostituzione della compressa con capsule , confetti, granuli o polveri, in pratica potrebbero essere apportate senza esulare dal presente ambito brevettuale.