ITFI980226A1 - Utensile discoidale di taglio, suo metodo di affilatura e macchinatroncatrice utilizzante detto utensile - Google Patents

Utensile discoidale di taglio, suo metodo di affilatura e macchinatroncatrice utilizzante detto utensile Download PDF

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ITFI980226A1
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IT
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cutting
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bevel
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IT1998FI000226A
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Perini Fabio Spa
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Description

Utensile discoidale di taglio, suo metodo di affilatura e macchina troncatrice utilizzante detto utensile
DESCRIZIONE
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda un utensile di taglio discoidale ruotante, del tipo presentante un filo di taglio circolare continuo, cioè non dentellato.
L'invenzione riguarda anche un metodo di affilatura di un utensile del tipo suddetto.
L’invenzione riguarda, inoltre, una macchina troncatrice utilizzante un utensile del tipo suddetto, tipicamente una macchina troncatrice per il taglio di rotoli di materiale nastriforme avvolto, ad esempio carta, carta tissue, tessuto-non-tessuto, od altro materiale laminare.
Stato della tecnica
Nell'industria della trasformazione della carta ven-gono utilizzate macchine troncatrici aventi la funzione di tagliare rotoli di materiale nastriforme avvolto in rotolini di minori dimensioni assiali. I rotoli o logs di elevato sviluppo assiale, provenienti da una macchina ribobinatrice, vengono alimentati, con moto continuo od intermittente, alla macchina troncatrice che provvede a suddividerli in rotolini di sviluppo pari alla dimensione finale del prodotto, ad esempio carta igienica, carta asciugatutto o simili.
Un esempio di una macchina troncatrice di questo tipo è descritto ad esempio in US-A-5.315.907.
La macchina troncatrice è corredata di uno o più coltelli od utensili discoidali ruotanti ad alta velocità attorno al proprio asse e portati ciclicamente a penetrare nel materiale da tagliare. Attualmente l'utensile o gli utensili utilizzati per questi scopi hanno una forma bi-conica. Essi presentano, cioè, uno spessore maggiore in prossimità dell'asse e gradualmente decrescente dal-l'asse verso il bordo. Il filo tagliente è formato da un bisello simmetrico rispetto al piano mediano ortogonale all'asse dell'utensile.
L'utensile richiede frequenti affilature per ripristinare il filo tagliente in particolare venendo utiliz-zati per la sua costruzione acciai di limitata durezza, come acciai rapidi. A tale scopo sono utilizzate coppie di mole, motorizzate o più frequentemente trascinate dallo stesso moto dell'utensile, che agiscono in modo più o meno simmetrico sui due fianchi del bisello. Il diametro dell'utensile viene in questo modo gradualmente ridotto dalla dimensione originaria fino ad una dimensione diame-trale minima, oltre la quale si rende necessaria la sostituzione dell'utensile. L'usura ed il danneggiamento del filo tagliente sono piuttosto rapidi e questo richiede frequenti affilature e quindi un consumo diametrale relativamente rapido. Da ciò la necessità di utilizzare diametri iniziali elevati, allo scopo di ridurre il numero di sostituzioni necessarie e soprattutto di ammortizzare il costo del singolo utensile su una quantità suffi-ciente di prodotto tagliato.
La dimensione del prodotto da tagliare e del mozzo di supporto dell'utensile non consentono di scendere oltre una dimensione diametrale minima.
La forma bi-conica dell'utensile provoca la generazione di elevati attriti tra l’utensile ed il materiale da tagliare. Inoltre, per forgiare un utensile di forma biconica occorre una elevata quantità di materiale grezzo di partenza.
Scopi dell'invenzione
Scopo della presente invenzione è la realizzazione di un utensile discoidale di taglio a filo continuo che superi gli inconvenienti degli utensili tradizionali, nonché di una macchina troncatrice e di un metodo di af-filatura che superino i limiti delle macchine e dei metodi tradizionali.
In generale, uno scopo del presente trovato è la realizzazione di un utensile che consenta di semplificare il gruppo di affilatura e di ridurne il costo, aumentandone anche l'affidabilità.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è la realizzazione di un utensile e di un metodo di affilatura che consentano di ridurre gli interventi di affilatura e di limitare le usure dell'utensile.
Ancora uno scopo della presente invenzione è la realizzazione di un utensile che risulti più efficiente e più idoneo all'impiego nel taglio di rotoli di materiale nastriforme, in specie rotoli di carta, carta tissue, tessuto-non-tessuto ed altro materiale laminare.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è la realizzazione di un utensile di minore costo, massa ri-dotta e minori dimensioni.
Ancora un ulteriore scopo dell'invenzione è la realizzazione di un utensile di più facile affilatura.
L'invenzione ha anche lo scopo di realizzare una macchina troncatrice che risulti più efficiente delle macchine tradizionali.
Sommario dell'invenzione
Questi ed ulteriori scopi e vantaggi, che appariranno chiari agli esperti del ramo dalla lettura del testo che segue, sono ottenuti in sostanza con un utensile di taglio discoidale comprendente un filo tagliente circonferenziale continuo, cioè non dentellato, caratterizzato dal fatto che detto filo di taglio è formato da un bisello definito da due fianchi asimmetrici, uno a sviluppo maggiore e l'altro a sviluppo minore, il fianco a sviluppo maggiore essendo superficialmente indurito. Si intende che la dimensione dei due biselli (l’una maggiore dell'altra) è riferita all'utensile nuovo, cioè prima della affilatura iniziale. Il successivo uso e la successiva usura ed affilatura comportano, come verrà chiarito in seguito, la riduzione del bisello originariamente di sviluppo maggiore fino a divenire minore dell'altro.
Questo utensile può essere affilato con una sola mola agente sul fianco minore (cioè sul fianco di minore sviluppo quando l'utensile è nuovo). Si è rilevato che un utensile di questo tipo presenta una usura del filo tagliente molto minore, con una riduzione di almeno trenta volte del numero di interventi di affilatura ed una conseguente durata molto maggiore dell'utensile.
Deriva da ciò una molteplicità di vantaggi. In primo luogo un costo minore dovuto al minore consumo di utensili. Inoltre, il diametro iniziale dell'utensile può essere minore rispetto ai diametri tradizionalmente usati per i coltelli discoidali di taglio impiegati sulle troncatrici. L'utensile secondo l'invenzione può presentare un diametro esterno iniziale (cioè prima dell'affilatura iniziale) da 510 a 530 non, contro un diametro di 610 mm normalmente utilizzato per questi impieghi.
L'impiego di un utensile di diametro minore comporta ulteriori vantaggi. La massa dell'utensile è ridotta e quindi vengono ridotte anche le inerzie. Ciò è particolarmente importante quando l'utensile è disposto su una piastra che è dotata di un moto non continuo. Esistono, infatti, troncatrici in cui l'utensile di taglio è montato con il proprio asse su una piastra oscillante, soggetta quindi ad accelerazioni angolari attorno all'asse di oscillazione. In questo caso una minore massa del coltello riduce le sollecitazioni dinamiche. In altri casi, co-me ad esempio in US-A-5.315.907, il coltello è montato su una piastra dotata di un moto rettilineo alternativo lungo la direzione di avanzamento dei rotoli da tagliare. Anche in questo caso la riduzione della massa del coltello comporta una riduzione delle inerzie in gioco.
Inoltre, un utensile di taglio di minore diametro rimane impegnato nel materiale da tagliare per un tempo minore. Conseguentemente si possono realizzare macchine troncatrici con maggiori velocità di produzione, in quanto può essere aumentata la velocità del movimento di avanzamento dei rotoli.
La minore frequenza delle operazioni di affilatura comporta l'ulteriore vantaggio di ridurre i rischi di in-cendio derivanti dalla generazione di scintille durante l'affilatura. Negli ambienti in cui le troncatrici si trovano ad operare vi è un elevato rischio di incendio dovuto alla presenza di polvere di carta spesso imbevuta di olio lubrificante. La sostanziale riduzione del numero di affilature riduce in modo corrispondente la percentuale di rischio di incendio.
I due fianchi possono formare un bisello con un'apertura angolare di circa 15-30° e l'angolo che ciascun fianco forma con un piano ortogonale all'asse di rotazione dell'utensile può variare ad esempio tra 0 e 15° e in particolare tra 0 e 10°. Ciò significa che uno dei due fianchi (tipicamente il fianco di maggiore sviluppo) può trovarsi sul piano ortogonale all'asse di rotazione dell'utensile, mentre l'altro fianco è inclinato.
Le inclinazioni dei due fianchi dell'utensile di taglio possono essere tra loro diverse, ma secondo una forma di attuazione preferita i due fianchi hanno la stessa inclinazione, preferibilmente compresa tra 6° e 9° rispetto ad un piano ortogonale all'asse di rotazione dell'utensile e preferibilmente pari a circa 8°. Più in generale, la differenza tra gli angoli che i due fianchi formano con un piano ortogonale all’asse di rotazione dell'utensile è ad esempio tra 0 e 10° ma è preferibil-mente contenuta e normalmente compresa tra 0 e 3°.
L'utensile può essere di forma bi-conica, ma secondo una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa dell'invenzione esso avrà uno sviluppo cilindrico, cioè sarà delimitato da due superfici piane e parallele distanziate di un'entità pari allo spessore assiale dell'utensile che, in questo caso, sarà costante per tutto lo sviluppo radiale di esso. In questo modo si può ottenere un utensile di peso ancora minore ed il cui spessore di bordo non varia durante l'uso a causa dell'affilatura, come accade negli utensili tradizionali. L'assenza di una superficie frontale conica, e quindi inclinata rispetto al piano mediano dell'utensile, riduce sostanzialmente le spinte che il materiale da tagliare e l'utensile si scambiano durante il taglio, con la conseguenza di ridurre gli sforzi sull'utensile e sui supporti del suo asse e di migliorare la qualità del taglio. Ciò consente di realizzare un utensile di spessore limitato, tipicamente compreso tra 2 e 4 mm e preferibilmente tra 2,5 e 3,5 non e più in particolare tra 2,8 e 3 mm. Si ottiene così un utensile di peso e costo molto contenuti, la cui costruzione è sostanzialmente più economica rispetto a quella di un utensile tradizionale di forma bi-conica.
Inoltre, poiché lo spessore di bordo dell'utensile non cambia al diminuire del diametro provocato dall'affi-latura, quando l'intero fianco indurito dell'utensile è stato consumato e quindi l’utensile non può più essere impiegato sulla troncatrice, esso può comunque venire riciclato per altri impieghi, per i quali siano sufficienti diametri minori.
L'utensile di forma cilindrica e di diametro ridotto presenta una massa inferiore alla metà rispetto ai tradizionali utensili di forma biconica, a parità di specifiche di impiego. Ad esempio un utensile per l'impiego in una troncatrice di rotolini di carta tissue ha mediamente una massa di circa 4 kg, mentre un utensile di uguale im-piego realizzato secondo l’invenzione ha una massa di 1,8-1,9 kg. Ciò comporta notevoli vantaggi in termini di riduzione dell'inerzia. Anche il costo dell'utensile è minore, in quanto il materiale di partenza necessario per la produzione di ciascun utensile è inferiore rispetto a quello usualmente utilizzato per gli utensili tradizionali. La riduzione in termini di quantità di materiale è tale da compensare anche il maggior costo per unità di peso del materiale utilizzato.
I fianchi asimmetrici del bordo di taglio definisco-no un bisello che quando il coltello è nuovo non sì trova sul piano mediano dell'utensile, bensì spostato verso la faccia su cui è realizzato il fianco non indurito. Tipi-camente il bisello si trova (quando l’utensile è nuovo) in una posizione lungo lo sviluppo assiale dell'utensile stesso tale da dividerlo in una parte maggiore compresa tra 2/3 e 3/4 dello spessore complessivo dell'utensile.
ed una parte minore compresa tra 1/3 e 1/4 del detto spessore.
L'utensile è vantaggiosamente realizzato ad esempio in acciaio super-rapido od in acciaio sinterizzato da polveri, per ottenere una struttura a grana cristallina molto fine, che consente di ottenere un elevato grado di finitura ed un buon ancoraggio dei riporti di indurimento. L'indurimento può essere ottenuto con un deposito di uno o più strati di nitruri, ad esempio nitruri di titanio, di cromo, di alluminio od equivalenti e o con un deposito di cromo. Nel caso di indurimento stratificato, gli strati possono essere dello stesso materiale o di materiali diversi.
L'utensile secondo l'invenzione è particolarmente adatto al taglio di rotoli di materiale nastriforme avvolto, come in particolare carta, carta "tissue", tessuto-non-tessuto ed altro. Tuttavia, esso può trovare van-taggiosi impieghi anche nel taglio di altri tipi di materiale, ad esempio nel taglio continuo di materiali nastriformi, come ad esempio fogli di cartone, cartone on-dulato e simili, plastica, nel taglio delle pelli, della stoffa ed altro.
La presente invenzione riguarda anche una macchina troncatrice per rotoli di materiale nastriforme avvolto, comprendente uno o più utensili del tipo sopra descritto.
Poiché è sufficiente affilare il solo fianco non indurito, la macchina troncatrice può presentare un'unica mola o gruppo di mole di affilatura disposte in modo da agire su detto fianco, che sarà tipicamente quello opposto rispetto al lato di arrivo del materiale da tagliare.
Ulteriori vantaggiose caratteristiche dell'utensile e della macchina troncatrice secondo l'invenzione verranno descritte nel seguito e sono indicate nelle allegate rivendicazioni .
Breve descrizione dei disegni
Il trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: la
Fig.1 mostra la parte anteriore di una macchina troncatrice; la
Fig.2 mostra una sezione assiale dell'utensile in una forma di attuazione; la
Fig.3 mostra una vista frontale parziale secondo III-III di Fig.2; le
Figg.4A-4C mostrano la zona del bisello dell'utensile in fasi successive di utilizzo; e la
Fig.5 mostra un forte ingrandimento della zona del bisello.
Descrizione dettagliata di una forma di attuazione dellinvenzione
In Fig.1 è mostrato un esempio di una macchina troncatrice equipaggiata con ùn utensile secondo la presente invenzione. Come apparirà chiaro nel seguito, le caratteristiche specifiche della troncatrice non sono vincolanti ed i vantaggi dell’utensile secondo l'invenzione si possono ottenere anche con diverse configurazioni della macchina troncatrice.
Nell'esempio di Fig.1 la macchina troncatrice, genericamente indicata con 1, presenta uno o più canali C tra loro paralleli di avanzamento dei rotoli o log L. I log vengono tagliati in rotolini R tramite un utensile di ta-glio discoidale 3 ruotante attorno ad un proprio asse B-B. L'asse B-B è supportato da una piastra 5, ruotante attorno ad un asse A-A che, nell'esempio particolare, è parallelo all'asse B-B e parallelo alla direzione di avan-zamento F dei log L. La rotazione della piastra 5 attorno all'asse A-A porta l’utensile 3 ad impegnarsi ciclicamente nel materiale dei log L da tagliare. Con 7 è indicato un motore che, tramite una cinghia di trasmissione 8, porta in rotazione la piastra 5 attorno all'asse A-A, mentre con 9 è indicato un motore che porta in rotazione l'utensile 3.
I log L vengono fatti avanzare lungo i canali C tramite spintori 11 vincolati a catene o cinghie 13 trascinate da un motore 15. I motori 7 e 15 sono tra loro fasati tramite un'unità di controllo 19. L'avanzamento dei log L avviene con un moto continuo, ma a velocità preferibilmente variabile, e cioè più bassa nella fase in cui l'utensile 3 è impegnato nel materiale da tagliare e più alta quando l'utensile non è impegnato nel materiale. La piastra 5 è dotata corrispondentemente di un moto alternato rettilineo secondo la doppia freccia f5 per consen-tire all'utensile 3 di avanzare alla velocità dei log L durante il taglio.
La macchina sin qui descritta corrisponde sostanzialmente a quella descritta in US-A-5,315,907, a cui si rinvia per maggiori dettagli.
L'utensile 3 è illustrato in dettaglio nelle Figg.
2, 3 e 5. Esso presenta uno sviluppo circolare ed è definito da due superfici, frontale e tergale, piane parallele indicate con 3A e 3B in Fig.2. Lo spessore dell'utensile 3 è quindi uniforme - salvo che lungo il bordo circonferenziale dove è realizzato il bisello, descritto più avanti - ed è tipicamente compreso tra 2 e.4 mm e preferibilmente tra 2,8 e 3 mm.
Lungo il bordo l'utensile 3 presenta un bisello 3C definito da due fianchi asimmetrici FI ed F2, visibili in maggiore dettaglio in Fig. 5. L'inclinazione dei due fianchi rispetto ad un piano ortogonale all'asse di rotazione dell'utensile (indicato con A-A) è uguale:,entrambi formano nella sezione assiale un angolo di circa 8° con la superficie frontale dell'utensile (cfr. Fig.5) e quindi con un piano ortogonale all'asse di rotazione B-B. Tuttavia il fianco FI ha uno sviluppo maggiore nella direzione radiale dell'utensile ed interessa una porzione a corona circolare di larghezza D nella direzione radiale, mentre il fianco F2 interessa una fascia radiale di dimensione d. Il filo di taglio circolare definito dall'intersezione tra le due superfici tronco-coniche dei fianchi FI ed F2 si trova ad una distanza 11 dalla superficie 3A e ad una distanza 12 dalla superficie 3B dell'utensile. La lunghezza 11 è pari, nell'esempio illustrato, a circa 1/3 dello spessore complessivo S dell'utensile, mentre la lunghezza 12 è pari ai restanti 2/3. La posizione del filo di taglio può anche essere ulteriormente spostata verso la superficie 3A, ad esempio con ll=S/4.
La superficie definente il fianco FI è indurita, come schematicamente rappresentato dall’ombreggiatura nelle Figg. 2 e 5, con una stratificazione in nitruro di tita-nio od in altro materiale equivalente. L’indurimento in-teressa, nell'esempio illustrato, una fascia a corona circolare di sviluppo radiale pari ad X, maggiore dellosviluppo radiale D del fianco FI (Fig.5), ad esempio di 25 mm.
In assetto montato sulla macchina 1 il fianco indurito FI dell'utensile si trova sul lato di arrivo dei log L. In questo modo la superficie indurita dell'utensile risulta essere quella più sollecitata dalla forza di pressione generata dal materiale durante il taglio.
L'affilatura del bisello 3C avviene tramite una singola mola 21 che agisce sul fianco F2, cioè sul fianco non indurito/ del bisello 3C stesso. La mola 21 è disposta come mostrato in Fig.1, cioè sul lato opposto dell'utensile 3 rispetto al lato di arrivo dei log e può essere eventualmente una mola motorizzata, ad esempio tramite un motore pneumatico od in altro modo idoneo che l'esperto del ramo potrà selezionare sulla base delle proprie conoscenze. L'impiego di una mola motorizzata, anziché di una mola folle trascinata in rotazione per attrito con l'utensile, è consigliato dal fatto che la pressione tra mola ed utensile è preferibilmente molto modesta, mentre la mola è realizzata con grani molto duri e quindi molto aggressiva, e con un impasto relativamente morbido. La presenza di una motorizzazione sulla mola ga-rantisce che questa si trovi sempre in rotazione quando tocca l'utensile, sia pure a bassa velocità angolare, evitando così la formazione di gradini sulla superficie attiva della mola stessa.
Come nelle macchine tradizionali, anche nel caso presente la mola 21 è disposta su una slitta 23 portata dalla piastra 5 e periodicamente avvicinata all’asse B-B dell'utensile 3 per recuperare l'usura dell'utensile. Un attuatore può essere utilizzato, in modo di per sé noto, per portare periodicamente la mola 21 in contatto con il fianco F2 del bisello 3C.
In Fig.4 sono mostrate tre distinte fasi di usura dell'utensile 3 durante l'impiego, nonché la posizione reciproca tra l'utensile stesso e la mola 20. In Fig.4A l'utensile è nuovo, il bisello 3C è integro e presenta la forma mostrata anche in maggiore dettaglio nell'ingrandimento di Fig.5.
In Fig.4B è mostrata una fase di usura intermedia dell’utensile, in cui il filo di taglio si trova circa in corrispondenza della metà dello spessore dell'utensile 3. In Fig.4C l'utensile è pressoché del tutto usurato ed il filo di taglio si trova più vicino alla superficie 3B che alla superficie 3A dell'utensile.
In Fig.5 è accennata una curva 3D che rappresenta il profilo di una possibile incavatura realizzata sulla fac-cia dell'utensile corrispondente a quella del fianco minore (non indurito) F2. Questa cavità a sviluppo anulare, che può avere una profondità di uno o due decimi di mil-limetro e che può essere realizzata anche sulla faccia oposta, serve a ridurre l'attrito tra l'utensile ed il materiale da tagliare.
E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale ‘dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso.

Claims (24)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un utensile di taglio discoidale comprendente un filo tagliente circonférenziale continuo ed un asse di rotazione, caratterizzato dal fatto che detto filo di taglio è formato da un bisello definito da due fianchi asimmetrici, uno a sviluppo maggiore e l'altro a sviluppo minore, il fianco a sviluppo maggiore essendo superficialmente indurito.
  2. 2. Utensile di taglio come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i due fianchi definiscono un bisello con un angolo al vertice compreso tra 15 e 30°.
  3. 3. Utensile di taglio come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti due fianchi formano, con un piano ortogonale all’asse di rotazione dell’utensile, due angoli la cui differenza è compresa tra 0 e 10° e preferibilmente tra 0 e 3°.
  4. 4. Utensile di taglio come da rivendicazione 1 o 2 o 3, caratterizzato dal fatto che ciascuno dei due fianchi forma con un piano ortogonale all'asse di rotazione dell'utensile un angolo compreso tra 0 e 15° e preferi-bilmente tra 0 e 10° ed più preferibilmente tra 6 e 9°.
  5. 5. Utensile di taglio come da una o più delle ri-vendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti fianchi presentano una inclinazione uguale rispetto ad un piano di ortogonale all'asse di rotazione dell 'utensile.
  6. 6. Utensile di taglio come da una o più delle ri- i vendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere delimitato da due superfici piane e parallele.
  7. 7. Utensile di taglio come da rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il vertice di detto bisello è disposto, rispetto allo sviluppo assiale di detto utensile, in modo da dividerne lo spessore in una parte maggiore compresa tra 2/3 e 3/4 dello spessore complessivo dell'utensile, ed una parte minore compresa tra 1/3 e 1/4 del detto spessore.
  8. 8. Utensile di taglio come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di es-sere realizzato in acciaio super-rapido.
  9. 9. Utensile di taglio come da una o più delle rivendicazioni 1 a 7, caratterizzato dal fatto di essere realizzato in acciaio sinterizzato.
  10. 10. Utensile di taglio come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la superficie indurita di detto bisello presenta un indurimento ottenuto con riporto di uno o più materiali selezionati dal gruppo comprendente; cromo, nitruro di titanio, nitruro di cromo, nitruro di alluminio, e loro combinazioni.
  11. 11. Utensile di taglio come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di avere uno spessore sostanzialmente costante compreso tra 2 e 4 mm e preferibilmente tra 2,5 e 3>5 min ed ancora più preferibilmente tra 2,8 e 3 mm.
  12. 12. Utensile di taglio come da una o più delle ri-vendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che su almeno una delle facce dell'utensile è realizzata una incavatura anulare in prossimità del corrispondente fianco del bisello.
  13. 13. Utensile di taglio come da rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detta incavatura è realizza-ta sulla faccia dell'utensile corrispondente al fianco di minore sviluppo e non indurito.
  14. 14. Un metodo di affilatura di un utensile di taglio discoidale comprendente un filo tagliente circonferenziale continuo formato da un bisello definito da due fianchi, caratterizzato dal fatto di: prevedere detti due fianchi asimmetrici, uno a sviluppo maggiore e l'altro a sviluppo minore, il fianco a sviluppo maggiore essendo indurito; e di portare un organo di affilatura periodica-mente in contatto con il fianco non indurito definente detto bisello.
  15. 15. Metodo come da rivendicazione 14, caratterizza-to dal fatto di mantenere in rotazione detto organo di affilatura tramite un attuatore.
  16. 16. Una macchina troncatrice per il taglio di rotoli di materiale nastriforme avvolto, comprendente un utensile discoidale ruotante con un filo di taglio circonferenziale continuo ed un dispositivo di affilatura per detto utensile, caratterizzata dal fatto che il filo di taglio dell'utensile è formato da un bisello definito da due fianchi asimmetrici, uno a sviluppo maggiore e l'altro a sviluppo minore, il fianco a sviluppo maggiore essendo superficialmente indurito.
  17. 17. Macchina troncatrice come da rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di affilatura presenta almeno una mola agente sul solo fianco non indurito di detto utensile.
  18. 18. Macchina troncatrice come da rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che detta mola è motorizzata.
  19. 19. Macchina troncatrice come da una o più delle rivendicazioni 16 a 18, caratterizzata dal fatto che i fianchi dell'utensile formano con un piano ortogonale all'asse di rotazione dell'utensile angoli la cui differenza è compresa tra 0 e 10° e preferibilmente tra 0 e 3°.
  20. 20. Macchina troncatrice come da una o più delle rivendicazioni 16 a 19, caratterizzata dal fatto che ciascun fianco presenta una inclinazione rispetto ad un pia-no ortogonale all'asse di rotazione dell'utensile compresa tra 0 e 15° e preferibilmente tra 0 e 10° ed ancora più preferibilmente tra 6 e 9°.
  21. 21. Macchina troncatrice come una o più delle rivendicazioni 16 a 20, caratterizzata dal fatto che l'utensile di taglio è delimitato da due superfici piane e parallele.
  22. 22. Macchina troncatrice come da rivendicazione 21, caratterizzata dal fatto che il vertice del bisello del-l'utensile è disposto, rispetto allo sviluppo assiale di detto utensile, in modo da dividerne lo spessore in una parte maggiore compresa tra 2/3 e 3/4 dello spessore com-plessivo dell'utensile, ed una parte minore compresa tra 1/3 e 1/4 del detto spessore.
  23. 23. Macchina troncatrice come da una o più delle rivendicazioni 16 a 22, caratterizzata dal fatto che detto utensile ha uno spessore sostanzialmente costante compreso tra 2 e 4 mm e preferibilmente tra 2,8 e 3 mm.
  24. 24. Macchina troncatrice come da una o più delle rivendicazioni 16 a 23, caratterizzata dal fatto che det-to utensile presenta una incavatura anulare su almeno una delle due facce.
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