ITFI960235A1 - Dispositivo antitorsione per macchine circolari da maglieria con mezzi per impedire la formazione e/0 per rimuovere accumuli di cascame - Google Patents

Description

"DISPOSITIVO ANTITORSIONE PER MACCHINE CIRCOLARI DA MAGLIERIA CON MEZZI PER IMPEDIRE LA FORMAZIONE E/O PER RIMUOVERE ACCUMULI DI CASCAME"

Descrizione

Le macchine circolari per la tessitura a maglia di manufatti tubolari come calze, collant e simili generalmente comprendono un congegno antitorsione per evitare che il manufatto - che ruota con il cilindro durante la sua tessitura e che è generalmente mantenuto in tensione da una corrente d'aria generata da una sorgente di aspirazione - si attorcigli andando a contatto con parti non ruotanti della macchina. Tali congegni generalmente comprendono un elemento tubolare almeno parzialmente forellato, direttamente sottostante e coassiale al cilindro, ruotante con esso e disposto internamente ad un tubo ad esso coassiale ma fisso; detto tubo fisso è munito di una presa d'aria laterale. Durante la tessitura della calza, attraverso un gioco di valvole ed opportuni sistemi di tenuta fra l'elemento forellato e detto tubo esterno, una sorgente di aspirazione è mantenuta in collegamento con detta presa laterale, in modo tale per cui un flusso di aria proveniente dal cilindro degli aghi attraversi centrifugamente la forellatura di detto elemento tubolare. In tal modo la corrente d'aria aspirata, che nel cilindro mantiene teso il tessuto, fa sì che il manufatto sia trattenuto in detto elemento forellato ruotante, via via che il tessuto viene formato, evitandogli di attorcigliarsi. Al termine della tessitura, mediante il detto gioco di valvole la presa laterale viene chiusa e viene aperta la comunicazione fra detta sorgente di aspirazione ed una presa assiale posta alla base del congegno, per estrarre il manufatto assialmente dall'elemento tubolare forellato e scaricarlo dalla macchina.

Avviene frequentemente, durante la tessitura, che il manufatto subisca una interruzione della sua lavorazione; le cause sono molteplici ed inerenti ai filati utilizzati o ad eventuali guasti meccanici. Al verificarsi della situazione sopra citata è necessario intervenire per ripristinare il ciclo produttivo e predisporre la macchina ad iniziarne uno nuovo. Questa operazione richiede di espellere il manufatto interrotto con conseguente caduta di capi o fili non tessuti (definito in gergo "scarto"). Durante questa fase uno o più di uno di questi capi non tessuti può infilarsi in uno dei fori dell'elemento tubolare parzialmente forellato. Si crea così una base di appoggio per altri capi, il che favorisce la formazione di una vera e propria ostruzione capace di ridurre anche sensibilmente la sezione del tubo forellato. Questo può avvenire anche a macchina con cilindro non in rotazione. Tale fenomeno comporta notevoli inconvenienti, fra cui in specie :

1) viene inibito o risulta precario il passaggio del manufatto all'interno del tubo forellato, impedendone talvolta l'espulsione;

2) viene ridotta sensibilmente la quantità ottimale del flusso d'aria che mantiene teso il tessuto del manufatto successivo, pregiudicandone la qualità;

3) durante l'espulsione, l'agganciamento tra la parziale otturazione e le fibre del manufatto pregiudicano la qualità del tessuto (in gergo si verificano "fili tirati").

Altro frequente fenomeno negativo è il seguente. Durante la tessitura del manufatto, la forellatura dell'elemento tubolare viene attraversata dalla corrente d'aria che mantiene in tensione il manufatto; tale corrente trasporta anche piccoli cascami del filato di lavorazione del manufatto, particelle di olio, polveri ed altre impurità. Questi materiali tendono almeno in parte ad aderire ài fori della forellatura e, col tempo, ad intasarli, rendendo progressivamente sempre più irregolare il funzionamento. E' quindi necessaria una pulizia manuale periodica con smontaggio almeno parziale del dispositivo.

Allo scopo di eliminare o ridurre gli inconvenienti suddetti e/o la necessità di interventi manuali, la presente invenzione prevede - in un dispositivo antitorsione per macchine cicolari da maglieria, comprendente un tubo forato ruotante insieme al cilindro degli aghi della macchina da maglieria ed un tubo fisso esterno definente con detto tubo forato una intercapedine - almeno un elemento pulente disposto in detta intercapedine ed associato ad un mezzo attuatore che porta l'elemento pulente a contatto con la superficie esterna di detto tubo forato.

In periodi predeterminabili del ciclo di funzionamento della macchina circolare, il mezzo attuatore sposta radialmente l'elemento pulente, costituito ad esempio da una spazzola, per portarlo a contatto con la superficie esterna del tubo forato. Le setole della spazzola, od altri organi equivalenti, ad esempio una pluralità di lamelle, un rivestimento deformabile od altro, penetrano almeno parzialmente nei fori del tubo forato interno ed effettuano la rimozione degli eventuali detriti accumulatisi. L'azione dell'elemento pulente può essere opportunamente sincronizzato per agire ad esempio quando nel tubo forato non si trova alcun manufatto, evitando così il rischio di un danneggiamento del manufatto.

L'elemento pulente può avere uno sviluppo rettilineo, circa parallelo all'asse del tubo forato. Il suo sviluppo può essere pari all'intero sviluppo del tubo forato stesso, oppure pari ad una frazione di esso. Nell'intercapedine possono essere disposti uno o più elementi pulenti, sfalsati in direzione circonferenziale e/o anche in direzione assiale. Si può ad esempio prevedere due o più spazzole disposte ad uno stesso livello, in modo che sia sufficiente una rotazione anche di una frazione di angolo giro del tubo per ottenerne una pulizia su tutto lo sviluppo circonferenziale. Una disposizione sfalsata in direzione assiale di due o più spazzole può consentire la pulizia dell'intera superficie del tubo con spazzole di lunghezza limitata.

Il trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica forma di attuazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno la

Fig.l mostra schematicamente una vista parziale di una macchina circolare per calze, sezionata secondo un piano assiale al cilindro e con applicato un congegno antitorsione corredato del dispositivo secondo l 'invenzione; la

Fig.2 mostra un particolare ingrandito della Fig.l comprendente detto dispositivo antitorsione; e la Fig.3 mostra una sezione secondo un piano orizzontale di traccia III-III di Fig.l.

In una macchina circolare per calze il cilindro degli aghi 1 (Fig.l) è calettato su di un portacilindro 3 che è portato girevolmente, mediante cuscinetti 5, dalla struttura fissa della macchina, in particolare dalla piastra di base 7. Al portacilindro 3 sono calettate anche una ruota dentata 9, che prende il movimento di rotazione da un motore - per mezzo di una trasmissione non mostrata - per far ruotare il cilindro 1, ed una boccola 11 coassiale al cilindro e la cui parte terminale inferiore si affaccia verso il basso da un'apertura centrale di un carter 13 fissato inferiormente alla piastra base 7.

Inferiormente al carter 13 è disposto un congegno antitorsione 15. Detto congegno comprende un tubo esterno 15A (Fig.2) coassiale al cilindro degli aghi 1. Alle estremità del tubo 15A sono fissate rispettivamente, mediante incollaggio od altro, una flangia superiore 15B ed una flangia inferiore 15C; quest'ultima presenta un'apertura centrale assiale munita inferiormente di un primo corto boccaglio 15X. Il tubo 15A presenta in prossimità della flangia inferiore 15C una presa laterale 15D in forma di un secondo corto boccaglio. L'uno o l'altro boccaglio 15X, 15D può essere connesso ad un sistema di aspirazione d'aria. Internamente al tubo 15A il congegno comprende un tubo parzialmente forellato 15E che presenta l'estremità inferiore calettata, tramite una boccola 15F, in un cuscinetto 15H inserito nella flangia inferiore 15C; l'estremità superiore del tubo forellato 15E è calettata nell'estremità inferiore della boccola 11 e presenta (Fig.3) tre rigonfiamenti 15K radiali verso l'esterno, che sono alloggiati in rispettive scanalature interne della boccola 11 stessa; così il cilindro degli aghi 1 tramite detta boccola 11 trascina in rotazione il tubo forellato 15E. La forellatura del tubo interno 15E è sviluppata per lo più per tutta l'estensione del tubo 15A stesso tranne che nella zona affacciata alla presa laterale 15D.

Il congegno antitorsione 15 è collegato, mediante tubi ed un sistema di valvole non mostrati, ad una sorgente di aspirazione, come un elettroaspiratore facente parte della macchina circolare stessa od una linea di aspirazione centralizzata della sala macchine del calzificio; in particolare detti tubi fanno capo ai boccagli 15X e 15D del dispositivo. Durante la tessitura della calza, tramite detto sistema di valvole viene aperto il collegamento con la sorgente di aspirazione tramite la presa laterale 15D, in modo che il flusso d'aria aspirata entrando dal cilindro 1 passi attraverso la forellatura del tubo 15E verso l'intercapedine fra il tubo 15A e l'elemento forellato 15E. Così il tessuto a maglia che via via si forma internamente al cilindro viene tenuto in tensione e tende ad aderire alla superficie interna e ad accumularsi entro il tubo forellato ruotante 15A senza entrare in contatto con parti non ruotanti ed evitando così di attorcigliarsi. Terminato e distaccato dagli aghi il manufatto, viene interrotto il collegamento con la sorgente di depressione attraverso la presa d'aria laterale 15D e viene attivato il collegamento con la stessa sorgente attraverso il boccaglio inferiore 15X, per estrarre il manufatto dalla macchina per trasporto pneumatico.

Nella parte inferiore del dispositivo al tubo esterno 15A è associata una staffa di supporto 41 a cui è fissato un attuatore cilindro-pistone 43 esterno al tubo 15A. All'asta 43A dell'attuatore cilindro-pistone 43 è fissato un organo a spazzola 45 a sviluppo rettilineo parallelo alle generatrici del tubo parzialmente forellato 15E. La spazzola 45 può essere accostata alla superficie esterna del tubo forellato 15E con un movimento secondo la freccia f45 comandato dall'attuatore 43. Quando la spazzola 45 è in contatto con il tubo 15E essa provvede ad effettuare una pulizia dello stesso, con eliminazione degli eventuali accumuli di cascame od altre impurezze. Una conformazione opportuna dei fori, ad esempio con uno sviluppo allungato in direzione circonferenziale come illustrato schematicamente per una porzione del tubo in Fig.2, si può ottenere una più efficace azione della spazzola 45.

L'accostamento della spazzola può essere comandato in momenti opportuni del ciclo operativo, anche allo scopo di evitare il danneggiamento ad opera delle setole della spazzola 45 del manufatto in lavorazione che aderisce alla parete interna del tubo 15E.

La spazzola 45 può avere anche una lunghezza diversa da quella rappresentata in disegno e può svilupparsi anche per l'intera altezza del tubo 15E.

Anziché una spazzola può essere usato un elemento raschiante di opportuna morbidezza.

Per una pulizia più efficiente in tempi più rapidi si possono disporre più spazzole attorno all'asse del tubo 15E.

E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo antitorsione per macchine cicolari da maglieria, comprendente un tubo forato (15E) ruotante insieme al cilindro (1) degli aghi della macchina da maglieria ed un tubo fisso (15A) esterno e sostanzialmente coassiale a detto tubo forato (15E), entro il quale viene generata una depressione mendiante una presa d'aria laterale (15D), una intercapedine essendo definita tra detto tubo forato (15E) e detto tubo esterno (15A) caratterizzato dal fatto di comprendere, in detta intercapedine, almeno un elemento pulente (45) associato ad un mezzo attuatore (43) che porta detto elemento pulente a contatto con la superficie esterna di detto tubo forato (15E).
2. 2. Dispositivo come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento pulente è una spazzola.
3. 3. Dispositivo come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento pulente presenta uno sviluppo sostanzialmente rettilineo e parallelo all'asse del tubo forato (15E).
4. 4. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto tubo forato (15E) presenta fori allungati circonferenzialmente, almeno nella zona di azione di detto elemento pulente.
5. 5. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto mezzo attuatore (43) è costituito da un attuatore cilindro-pistone disposto esternamente a detto tubo esterno (15A) ed ortogonalmente all'asse di quest'ultimo.
6. 6. Dispositivo antitorsione per macchine circolari da maglieria con mezzi per impedire la formazione e/o per rimuovere accumuli di cascame; il tutto come descritto e rappresentato per esemplificazione nell'annesso disegno.