ITFI20130289A1 - Contenitore per piante da vivaio e suo uso - Google Patents

Description

CONTENITORE PER PIANTE DA VIVAIO

E SUO USO

Campo dell'invenzione

La presente invenzione riguarda il campo del florovivaismo, e più specificatamente essa ha per oggetto un contenitore per piante da vivaio, particolarmente adatto al trasporto, stoccaggio e mantenimento delle piante durante una collocazione temporanea; l'invenzione riguarda inoltre l'uso di tale contenitore.

Stato dell'arte

Durante il trasporto e lo stazionamento nei vivai, le piante possono essere collocate nei più diversi tipi di vaso o imballaggio, a seconda del tipo di pianta, delle sue dimensioni o anche semplicemente della disponibilità momentanea di un certo tipo di contenitore piuttosto che di un altro.

Le piccole piante sono ad esempio in generale trasportate e mantenute in vivaio all'interno di vasi in plastica, di dimensioni adatte a contenere il loro piccolo pane di terra; è all'interno di questi vasi che le piante vengono esposte per la vendita nel vivaio, trasportate, e stoccate in magazzini. Via via che le dimensioni della pianta aumentano, è più frequente che la pianta venga confezionata con la zolla di terra e le radici in esso racchiuse all'interno di reti o tessuti, come la juta; oppure la pianta viene collocata in grossi vasi/mastelli in plastica o in casse di legno.

Per motivi diversi, nessuno di questi sistemi rappresenta tuttavia un modo ottimale di collocare le piante, ad esempio a causa della poca compatibilità ambientale del materiale usato. E' il caso dei contenitori in plastica che, se da una parte hanno una discreta praticità d'uso (leggerezza del contenitore, facilità di trasporto, capacità di esposizione della pianta in posizione stabile, ecc.), dall'altra vanno ad aumentare la quantità di plastica prodotta, di cui si fa un uso solo temporaneo e che deve poi essere smaltita; si tratta inoltre di contenitori che non aiutano in generale la crescita della pianta, al contrario possono danneggiarla, ad esempio a causa della poca aerazione delle radici.

Anche gli imballaggi in rete o in tessuto, tipo juta, presentano degli inconvenienti: non sono infatti molto resistenti né durevoli nel tempo, non sono pratici per l'esposizione della pianta perché non riescono a mantenerla stabilmente in posizione verticale, e non trattengono l'acqua o i trattamenti liquidi somministrati alla pianta.

E' pertanto tuttora sentita nel settore l'esigenza di disporre di contenitori per piante da vivaio che siano adatti al confezionamento della zolla di terra con le radici in tutte le fasi di trasporto, stoccaggio, esposizione, coltivazione per la crescita, ma anche nella messa a dimora della pianta, rendendo più pratiche tutte le operazioni, senza nuocere alla pianta ed avendo il minor impatto ambientale possibile.

Sommario dell'Invenzione

La Richiedente ha ora trovato un contenitore per piante da vivaio in grado di superare gli inconvenienti messi in luce sopra per i sistemi noti che, oltre ad avere una grande praticità d'uso in tutte le fasi di trasporto, coltivazione, stoccaggio ed esposizione della pianta, ne può inoltre facilitare la crescita sia durante l’uso corrente sia una volta che la pianta sarà messa a dimora.

In particolare, la Richiedente ha trovato un contenitore in cui uno scheletro interno rigido in metallo dà al contenitore la necessaria stabilità durante tutte le operazioni in cui questa è richiesta, ad esempio durante l'esposizione in vendita della pianta, ed un rivestimento esterno in materiale plastico termoretraibile contiene efficacemente la zolla di terra/terriccio con le radici, potendo essere poi facilmente rimosso quando necessario, ad esempio per la messa a dimora della pianta.

Questo tipo di contenitore, oltre ad avere costi di produzione ridotti, si è dimostrato dotato di grande praticità in tutte le fasi di trasporto e di permanenza in vivaio delle piante e, rispetto ai tradizionali vasi in plastica, ha un ridotto impatto ambientale, grazie all'utilizzo di quantità molto minori di plastica a parità di dimensioni del contenitore. Inoltre, il presente contenitore non solo non nuoce al benessere della pianta, ma può addirittura trasformarsi, come spiegato in dettaglio più avanti, in un mezzo fertilizzante che aiuta la crescita sana della pianta.

Oggetto della presente invenzione è pertanto un contenitore per una pianta da vivaio comprendente uno scheletro rigido costituito da barre metalliche connesse tra loro, adatto a contenere al proprio interno una zolla di terra con le radici di detta pianta, detto contenitore comprendendo inoltre almeno uno strato di materiale plastico termoretraibile che riveste detto scheletro rigido formando pareti laterali e fondo di detto contenitore.

Ulteriore oggetto dell'invenzione è l'uso del suddetto contenitore per il trasporto, lo stoccaggio, l'esposizione e/o la messa a dimora di piante da vivaio.

Ancora un ulteriore oggetto dell’invenzione è un processo per la produzione del suddetto contenitore.

Altre caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno più chiaramente dalla descrizione dettagliata che segue, con riferimento al disegno annesso.

Descrizione dettagliata dell'Invenzione

In figura 1 è mostrata una vista in prospettiva di una forma di realizzazione particolare dello scheletro metallico rigido del presente contenitore, in cui le barre metalliche che lo costituiscono sono saldate, inchiodate o imbullonate tra loro in modo da creare un’armatura interna che conferisce al contenitore la forma troncoconica del vaso tradizionale. Altre forme sono possibili, ad esempio quella di un cubo, di un cilindro o di un parallelepipedo, che vengono imposte dallo scheletro metallico al contenitore finale, il rivestimento andando semplicemente ad aderire allo scheletro ed assumendone così la forma.

Con riferimento alla figura 1, uno scheletro metallico 1 è costituito da barre circolari 11 e da barre rettilinee 12, in cui più barre circolari di diametro crescente (11a, 11b, 11c) sono disposte parallelamente e in posizione orizzontale, mantenute ad una determinata distanza l’una dall’altra grazie alle barre rettilinee 12 collocate perpendicolarmente alle barre circolari 11 e ad esse fissate, ad esempio mediante saldatura o applicazione di chiodi o viti, in modo da conferire allo scheletro la rigidità costruttiva voluta. Tale configurazione delle barre è tale che le due barre circolari 11a e 11c di diametro rispettivamente minore e maggiore, danno forma rispettivamente al fondo del contenitore e all’apertura superiore per l’inserimento della pianta e, insieme alle altre barre, formano la superficie laterale della figura troncoconica che, insieme al fondo, sarà rivestita dal materiale plastico.

La forma realizzativa illustrata in figura 1 rappresenta una forma preferita del contenitore dell’invenzione, che si intende comunque rivolta ad altre forme di realizzazione, in cui la forma, la posizione o il numero di barre è diverso. Nel caso di contenitori per piante di maggiori dimensioni, ad esempio, lo scheletro potrà prevedere un numero maggiore sia di barre circolari 11 sia di barre rettilinee 12 che potranno essere aggiunte per rendere il contenitore più robusto e adatto a sopportare un carico maggiore. Anche lo spessore delle barre può essere diverso, così come la loro sezione; si potranno utilizzare ad esempio barre piatte o tubolari, a sezione circolare o ellittica, a seconda della disponibilità o delle caratteristiche che si vuole conferire al contenitore.

Il contenitore dell'invenzione è particolarmente utile durante le fasi di trasporto, stoccaggio, esposizione, e più in generale durante tutte le fasi di movimentazione e stazionamento delle piante in vivaio, nonché per il loro trasporto ed anche una volta che la pianta è messa a dimora. Esso consente infatti di mantenere la pianta stabilmente in posizione verticale, ne contiene i liquidi di trattamento e innaffiatura, è leggero, pratico da trasportare ed il rivestimento esterno in plastica può essere facilmente rimosso a mano semplicemente rompendone un lembo, o tagliandolo, e strappando via il rivestimento dallo scheletro sottostante; una volta rimosso, la pianta può essere messa a dimora con lo scheletro metallico che, nel terreno, si consumerà rilasciando metalli preziosi per la fertilizzazione della pianta, e favorendone la crescita sana. Il contenitore dell’invenzione può essere prodotto in qualsiasi forma e dimensione, utilizzando scheletri metallici della forma e della dimensione voluta. Preferita è la forma troncoconica, che richiama la forma del vaso tradizionale, anche se altre forme sono possibili, ad esempio la forma a parallelepipedo.

Il materiale di cui è costituito lo scheletro metallico è preferibilmente il ferro, o altro metallo che nel terreno possa rilasciare ioni metallici in grado di fertilizzare il terreno e dare alle radici della pianta nutrimenti che ne facilitano il benessere e la crescita. Ciò avviene in particolare quando la pianta è messa a dimora, ma anche durante le altre fasi, quando è ancora presente il rivestimento di materiale plastico.

Il materiale plastico compreso nel contenitore dell’invenzione può essere scelto tra qualsiasi materiale plastico termoretraibile di spessore adeguato per creare un rivestimento resistente. Si tratta di materiali plastici che, quando vengono sottoposti a riscaldamento, si ritirano, diminuendo le proprie dimensioni fino a circa il 50% delle dimensioni di partenza, e mantengono le nuove dimensioni anche dopo il raffreddamento; inoltre, se avvolti attorno ad un oggetto, come può essere in questo caso lo scheletro metallico, quando sottoposti a trattamento termico, tali materiali, ritraendosi, aderiscono all’oggetto a cui erano stati avvolti, prendendone la forma, che poi viene mantenuta anche in seguito al raffreddamento del materiale.

Secondo una forma di realizzazione preferita del presente contenitore, il materiale plastico termoretraibile è microforato, in modo da favorire l’aerazione delle radici della pianta in esso contenuta. Materiali plastici termoretraibili preferiti per la realizzazione del contenitore sono scelti ad esempio tra cloruro di polivinile (PVC), polietilene (PE) e nylon. Preferibilmente, il materiale plastico termoretraibile è di colore scuro, ad esempio nero, in modo da assorbire maggiori quantità di calore durante l’irraggiamento con la luce solare e disperderne una quantità minore durante la notte, così che le radici della pianta possano beneficiare di questo calore che viene loro trasmesso all’interno del contenitore.

Il presente contenitore può essere prodotto formando prima lo scheletro metallico per connessione (ad esempio mediante saldatura) di barre metalliche di dimensione e forma adatte a creare lo scheletro desiderato, quindi applicandovi sopra uno strato di materiale plastico termoretraibile di dimensioni e forma adatte a rivestire lo scheletro così da formare il fondo e le pareti laterali del contenitore; per trattamento termico di riscaldamento, ad esempio con una fonte di aria calda, il materiale plastico va ad aderire perfettamente allo scheletro metallico, e suoi lembi superiori possono essere opportunamente ripiegati verso l'interno del contenitore e saldati per trattamento termico così da ricoprire il bordo superiore dello scheletro.

Il trattamento termico può essere ad esempio condotto in forno a temperatura di circa 170/180°C, oppure con fiamma libera a temperatura di circa 190/210°C. Secondo una particolare forma di realizzazione della presente invenzione, allo scheletro metallico possono essere applicati più strati di plastica sovrapposti.

Tale processo di applicazione del materiale plastico può essere utilizzato anche per ricostituire un contenitore dell'invenzione a partire da uno scheletro metallico con il quale una pianta è stata messa a dimora: quando si debba rimuovere la pianta dal terreno per il suo trasporto altrove o per l'esposizione in vendita, lo scheletro che contiene la zolla di terra con le radici, se non consumato ed ancora in grado di svolgere la sua funzione di sostegno rigido, può essere nuovamente rivestito con materiale plastico termoretraibile con il suddetto procedimento, ottenendo un nuovo contenitore adatto ad esempio a trasportare la pianta, o a collocarla nuovamente nell'ambiente di vendita.

Il contenitore dell’invenzione, oltre ad avere costi ridotti e ridotto impatto ambientale almeno rispetto ai vasi in plastica di utilizzo comune, si è rivelato estremamente pratico in ogni fase dello stazionamento delle piante nei vivai, nonché durante il loro trasporto e anche dopo la messa a dimora. In particolare, il presente contenitore è dotato di tutte quelle caratteristiche di leggerezza, resistenza, compatibilità con la pianta e stabilità richieste dal settore di applicazione, ma non fornite dai sistemi in uso fino ad oggi. Grazie alla microforatura del materiale plastico di rivestimento e alla sua colorazione scura, il contenitore dell’invenzione consente inoltre un’adeguata aerazione delle radici ed un rilascio di calore benefico per la sopravvivenza della pianta anche nella stagione fredda, mantenendo nello stesso tempo al proprio interno i trattamenti somministrati alla pianta e proteggendo le radici da fattori esterni che potrebbero danneggiarle. Al momento della messa a dimora poi, il rivestimento di materiale plastico può essere rimosso con estrema facilità, lasciando uno scheletro metallico che può fornire al terreno micronutrienti importanti per la crescita sana della pianta.

La presente invenzione è stata fin qui descritta con riferimento ad una forma preferita di realizzazione. È da intendersi che possano esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, come definito dall’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un contenitore per il trasporto, lo stoccaggio, l'esposizione, la coltivazione per la crescita e/o la messa a dimora di una pianta da vivaio, comprendente uno scheletro rigido costituito da barre metalliche connesse tra loro, adatto a contenere al proprio interno una zolla di terra con le radici di detta pianta, detto contenitore comprendendo inoltre almeno uno strato di materiale plastico termoretraibile che riveste detto scheletro rigido formando pareti laterali e fondo di detto contenitore.
2. 2. Il contenitore secondo la rivendicazione 1, in cui dette barre metalliche sono realizzate in ferro.
3. 3. Il contenitore secondo la rivendicazione 1, in cui detto materiale plastico termoretraibile è scelto tra cloruro di polivinile (PVC), polietilene (PE), e nylon termoretraibili.
4. 4. Il contenitore secondo la rivendicazione 1, in cui detto materiale plastico è microforato.
5. 5. Il contenitore secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto contenitore ha forma troncoconica.
6. 6. Il contenitore secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto scheletro metallico rigido comprende barre circolari di diametro crescente (11a, 11b, 11c) collocate orizzontalmente e parallelamente tra loro, e barre rettilinee (12) collocate perpendicolarmente a dette barre circolari e ad esse fissate in modo da conferire rigidità a detto scheletro, detto scheletro avendo un fondo circolare delimitato da detta barra circolare (11a) ed una superficie laterale troncoconica, detto fondo e detta superficie laterale essendo rivestiti da detto materiale plastico termoretraibile.
7. 7. Processo per la preparazione del contenitore come definito nelle rivendicazioni 1-6, comprendente la connessione tra loro di barre metalliche di forma e dimensioni adatte a creare uno scheletro rigido di forma e dimensioni volute, seguita dall’applicazione di uno strato di materiale plastico termoretraibile su detto scheletro in modo da rivestirne il fondo e le pareti laterali, e dal suo trattamento termico con una adatta fonte di calore fino a far aderire detto materiale su detto scheletro.
8. 8. Uso del contenitore come definito nelle rivendicazioni 1-6, per il trasporto, lo stoccaggio, l'esposizione, la coltivazione per la crescita e/o la messa a dimora di piante da vivaio.
9. 9. L’uso del contenitore secondo la rivendicazione 8, in cui detto materiale plastico termoretraibile che riveste detto scheletro viene rimosso prima della messa a dimora della pianta, mentre detto scheletro metallico viene mantenuto intorno alla zolla di terra con le radici della pianta.
10. 10. L’uso del contenitore secondo la rivendicazione 9, in cui detto scheletro è costituito da ferro o altro metallo in grado di fornire micronutrienti che aiutano la crescita sana della pianta, migliorando le caratteristiche chimiche del terreno in cui la pianta viene messa a dimora.