ITFI20130218A1 - Una unita' di raccolta rifiuti differenziati di tipo domestico - Google Patents

Una unita' di raccolta rifiuti differenziati di tipo domestico

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ITFI20130218A1
ITFI20130218A1 IT000218A ITFI20130218A ITFI20130218A1 IT FI20130218 A1 ITFI20130218 A1 IT FI20130218A1 IT 000218 A IT000218 A IT 000218A IT FI20130218 A ITFI20130218 A IT FI20130218A IT FI20130218 A1 ITFI20130218 A1 IT FI20130218A1
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Da Silva Fernando Gomes
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Description

Descrizione a corredo della domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
UNA UNITA’ DI RACCOLTA RIFIUTI DIFFERENZIATI DI TIPO
DOMESTICO
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione concerne il settore tecnico relativo alla raccolta dei rifiuti.
In particolare l’invenzione si riferisce ad un innovativo dispositivo di raccolta dei rifiuti di tipo domestico, ovvero incassabile e di dimensioni similari ai comuni elettrodomestici in uso nelle abitazioni.
Brevi cenni alla tecnica nota
La raccolta differenziata dei rifiuti è sempre più praticata in vari comuni in quanto, ovviamente, contribuisce non poco al benessere dell’ambiente poiché le varie materie separate possono successivamente essere trattate in modo specifico ed eventualmente possono essere riutilizzate.
Allo stato attuale della tecnica, per lo meno a livello domestico, non sono noti dispositivi in grado di trattare il materiale differenziato ne, tanto meno, a semplificare l’operazione di differenziazione.
In molti casi l’utente differenzia predisponendo dei sacchetti di raccolta in appositi contenitori rudimentali e ognuno destinato alla raccolta di uno specifico tipo di materiale (vetro, plastica, organico ecc..). Ovviamente non solo tale tipo di sistema di raccolta è poco comodo ma, oltretutto, non incentiva la raccolta differenziata stessa.
Il risultato è dunque quello di non riuscire a diffondere una cultura di corretta differenziazione del rifiuto con ovvi impatti ambientali negativi su larga scala.
Sintesi dell’invenzione
È quindi scopo della presente invenzione fornire un dispositivo per la raccolta differenziata dei rifiuti che risolva tali problemi tecnici.
In particolare è scopo della presente invenzione fornire un dispositivo di raccolta dei rifiuti di tipo domestico che faciliti la raccolta e il trattamento dei rifiuti e che, al contempo, incentivi tale raccolta differenziata.
Questi e altri scopi sono dunque ottenuti con il presente dispositivo per la raccolta differenziata dei rifiuti in accordo alla rivendicazione 1.
Il dispositivo, oggetto dell’invenzione, comprende: − Un dispositivo (110) girevole, formante due o più settori (116) adibiti alla raccolta del rifiuto.
La rotazione del settore consente di selezionare il settore prescelto.
− Un ingresso (16) per immettere il rifiuto nel sottostante settore (116) e;
− Un dispositivo di pesatura (120) per rilevare il peso del rifiuto immesso.
In questo modo, in maniera agevole, si può ruotare il dispositivo girevole in corrispondenza del settore prescelto (adibito alla raccolta specifica di uno specifico rifiuto) e si può facilmente inserire il rifiuto al suo interno. Il dispositivo di pesatura rileverà un peso e tale informazione è molto utile non solo per capire quanto materiale si differenzia nella raccolta ma anche per fornire tale dato al sito ricevente. Tale informazione, per il sito ricevente, è importante per una corretta gestione della successiva lavorazione del materiale ricevuto.
Vantaggiosamente il dispositivo girevole (110) può essere, in una possibile soluzione, in forma di un albero girevole.
In tal caso, vantaggiosamente, possono essere previste una o più aste (117) poste a raggiera intorno all’albero girevole in modo tale da formare detti settori, almeno un’asta di ogni settore (116) essendo dotata di detto dispositivo di pesatura (120).
In questo modo si riesce a rilevare il peso di ogni singolo contenitore formato dal settore (116) specifico.
Vantaggiosamente le aste (117) sono configurate in modo tale da potervi fissare, in modo amovibile, un sacchetto per la raccolta del rifiuto. In tal maniera può essere predisposto un sacchetto per ogni settore (116).
In questo modo, in maniera agevole, ogni settore risulta formato da un sacchetto il quale può facilmente essere rimosso dalle due aste 117 a cui è vincolato in modo amovibile, per poi essere rimosso dall’intero dispositivo, ad esempio attraverso l’apertura frontale 15.
Vantaggiosamente, in una soluzione alternativa, può essere previsto un unico contenitore girevole intorno ad un asse di rotazione (110) e suddiviso in settori (116) ed in cui è previsto un solo dispositivo di pesatura (120) predisposto per rilevare il peso complessivo del contenitore.
Questa soluzione è strutturalmente più semplice e vantaggiosa nel caso sia sufficiente risalire ad un peso complessivo di materiale riciclato.
Vantaggiosamente può anche essere previsto ulteriormente:
− Un pannello di controllo (10) attraverso cui poter selezionare il rifiuto da immettere nel dispositivo;
− Un processore elettronico che comanda la rotazione del dispositivo girevole (110) in funzione del rifiuto selezionato.
In tal maniera, vantaggiosamente, si riesce a portare automaticamente il settore corrispondente (116) selezionato in corrispondenza dell’ingresso (16).
Ciò rende molto agevole l’operazione di scarico del rifiuto all’interno del corretto settore entro il dispositivo. L’utente non ha che da aprire l’apertura 16 e gettare all’interno il rifiuto il quale cadrà nel settore selezionato.
Vantaggiosamente può essere previsto un lettore (12) di una carta magnetica, il lettore memorizzando sulla carta magnetica introdotta uno o più dati relativi al rifiuto riciclato, ad esempio il peso rilevato.
In questo modo si riescono a memorizzare elettronicamente uno o più dati relativi al rifiuto raccolto, dati che possono essere di grande utilità per il sito di stoccaggio ricevente. Ad esempio la conoscenza del peso esatto del rifiuto entrante aiuta a comprendere come meglio lavorarlo e/o gestirlo. In sostanza il dispositivo pesa e registra su una scheda elettronica i rifiuti differenziati che sono stati cestinati nel dispositivo in questione.
Vantaggiosamente può anche essere prevista ulteriormente una sezione (50) di triturazione del rifiuto.
Vantaggiosamente la sezione di triturazione è posta al di sopra del dispositivo girevole (110) e prevede una apertura per far cadere per gravita il rifiuto triturato entro il sottostante settore (116) che viene selezionato.
In questa maniera si può dunque prevedere una prelavorazione del rifiuto che renderà più semplice e dunque economica la successiva lavorazione al sito di stoccaggio ricevente, ad esempio la frantumazione del vetro.
Vantaggiosamente può essere prevista una sezione (21) di lavaggio per il rifiuto.
Anche questa sezione contribuisce non poco ad una facilitazione delle lavorazioni successive del prodotto al sito ricevente. Ad esempio il lavaggio di bottiglie in vetro da impurità derivanti dal prodotto contenuto originariamente nella bottiglia rendono il prodotto più idoneo ad un riciclaggio senza grossi ulteriori interventi da parte del sito ricevente.
Tale sezione di lavaggio può essere prevista in combinazione con la sede di triturazione o da sola (ovvero dispositivo privo di triturazione e viceversa).
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e i vantaggi del presente dispositivo di raccolta rifiuti differenziati, secondo l’invenzione, risulteranno più chiaramente con la descrizione che segue di alcune sue forme realizzative, fatte a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:
− La figura 1 mostra una vista esterna complessiva, di tipo assonometrico, del presente dispositivo;
− La figura 2 è una vista frontale ed evidenzia le tre sezioni A-A’,B-B’ e C-C’ riportate nelle successive figure 4, 5 e 6;
− La figura 3 rappresenta un pannello di controllo il quale, oltre a riportare i vari comandi per il trattamento del materiale introdotto, riporta l’accesso per una card elettronica di registrazione dati;
− Le figure 4, 5 e 6, come su detto, rappresentano varie sezioni;
− La figura 7 è sempre una sezione che evidenzia il sistema di supporto per i sacchetti ed un sistema di pesatura integrato;
− La figura 8 è una vista dall’alto sempre relativa al cestello di raccolta centrale sezionato in figura 7;
− La figura 9 è una variante della soluzione di figura 7; − La figura 10 è una ulteriore vista dall’alto del presente dispositivo in accordo alla soluzione di figura 9;
− La figura 11 mostra in successione, sempre con un riferimento alla sezione A-A’, tre fasi successive di lavorazione del materiale quando introdotto in un apposito trituratore.
Descrizione di alcune forme realizzative preferite Con riferimento alla figura 1 è descritto esternamente il dispositivo 1 oggetto della presente invenzione.
Esso comprende un telaio esterno similare a quello di altri elettrodomestici, quali ad esempio lavatrici e lavastoviglie. In tal senso è incassabile in appositi spazi domestici esattamente come gli altri comuni elettrodomestici e le sue dimensioni possono ad esempio essere assimilate a quelle di una lavatrice domestica, lavastoviglie e similari.
Esso prevede dunque una parete frontale 2, una parete posteriore 3, destinata ad esempio a poter andare a battuta contro la parete muraria ove collocare il dispositivo, e due pareti laterali 4 e 5. Ovviamente sarà poi possibile prevedere una parete superiore 6 (la quale potrebbe anche essere omessa) ed una base 7 a cui si possono collegare uno o più piedini 8 di sollevamento dal suolo del dispositivo.
La base 7, ovviamente, sostiene la componentistica interna di seguito descritta.
La figura 2 mostra, in una vista frontale, i vari sportelli di accesso alle sezioni interne come di seguito descritto.
In particolare è evidenziato un pannello di comando 10 il quale riporta i pulsanti di comando 11 che consentono di controllare le varie operazioni di seguito descritte.
La figura 3 mostra in vista ingrandita tale pannello di comando ed evidenzia a titolo di esempio, con la numerazione 11, uno dei pulsanti di comando, ovvero quello di gestione del vetro.
E’ poi prevista una sede ricevente 12 entro cui poter inserire una scheda elettronica la cui funzionalità verrà di seguito dettagliata.
Uno schermo 13, di tipo digitale, serve ad evidenziare dati ulteriori relativi al rifiuto trattato, ad esempio data, ora, tipologia di rifiuto scaricato e peso dello stesso.
L’area 14 consente di controllare ulteriori operazioni che consento di azionare, come chiarito nel seguito, trituratore, schiacciatore e lavaggio.
Il presente macchinario è dunque dotato di apposita elettronica di gestione, ad esempio un processore opportunamente programmato, che gestisce i comandi che derivano dall’utente attraverso il pannello di controllo mostrato in figura 3.
Continuando nella descrizione strutturale dell’invenzione, la figura 2 evidenzia come detto la parete frontale 2 e dunque tutti gli sportelli di accesso alla componentistica interna del dispositivo.
In particolare è mostrato uno sportello 15 (visibile anche in figura 1) e che da accesso all’interno del dispositivo in prossimità del cestello di raccolta interno dei materiali differenziati, descritto in seguito. Lo sportello serve dunque per poter rimuovere i sacchetti o l’intero contenitore dei rifiuti raccolti. Come descritto nel seguito il cestello di raccolta (sia esso in forma di sacchetti amovibili che di cestello unico) è girevole.
Al di sopra di esso, con la numerazione 16, è stato indicato lo sportello attraverso cui immettere i rifiuti direttamente nel cestello interno di raccolta sottostante o avere accesso ad un trituratore.
Ulteriormente, come chiarito nel seguito, sono previsti altri vani accessori di raccolta e i cui accessi sono gestiti da appositi ulteriori sportelli.
Ad esempio lo sportello 17 è destinato per la raccolta di olii esausti, gli sportelli 18 e 22 per pile e medicinali, mentre con la numerazione 21 si è indicata una lavastoviglie.
In teoria gli sportelli accessori (quelli descritti con la numerazione 17, 18, 19, 20) non sono intesi come limitativi ne nel numero complessivo ne, tantomeno, nella tipologia di materiale destinati a raccogliere. Gli sportelli non sono dunque essenziali e potrebbero essere omessi. Tuttavia materiali quali gli olii o le batterie hanno una “frequenza di raccolta domestica” molto inferiore rispetto a materiali derivanti dal cibo quotidiano. In tal senso si preferisce poter realizzare appositi raccoglitori “fissi” separati dal cestello girevole anche allo scopo di poter aumentare le dimensioni dei raccoglitori integrati nel cestello girevole.
Lo sportello 21 dà dunque accesso ad un vano “lavatrice” in cui trovano alloggiamento uno o più spruzzatori i quali, connessi alla rete idrica domestica, prevedono dei getti d’acqua a pressione. In questo modo è possibile effettuare una pulizia dei rifiuti prima che questi vengano gettati nell’apposito contenitore.
In particolare sono plausibili due soluzioni.
La prima, la più semplice, è che il comparto di lavaggio 21 non è collegato al cestello sottostante e quindi il rifiuto si appoggia al suo interno, si lava, si rimuove manualmente e si getta normalmente nel cestello selezionato.
In una seconda variante è possibile che ci sia un collegamento inclinato tra il vano lavaggio sovrastante ed il cestello sottostante 100. Il cestello ruoterà automaticamente nella corretta posizione di raccolta, premendo lavaggio e selezionando il prodotto da lavare. A lavaggio ultimato si apre un setto che fa cadere per gravità il prodotto lavato sotto il contenitore sottostante in corrispondenza del settore di raccolta preposto.
Nel primo caso, pur essendo un lavaggio non automatizzato, si possono lavare prodotti diversi tra loro mentre nel secondo caso, posizionandosi automaticamente il cestello di raccolta in corrispondenza del settore richiesto, possono essere lavati una tipologia di prodotto solo per volta. In questo caso però si ha una automazione completa del processo.
La figura 4 mostra la sezione A-A’ di figura 2 ed evidenzia in vista dall’alto l’accesso al cestello 100 di raccolta dei rifiuti.
Come infatti mostrato nella sezione C-C’ di figura 5 è previsto un albero verticale 110 girevole.
L’albero viene ovviamente comandato in rotazione con un apposito motore elettrico non mostrato in figura per semplicità descrittiva.
L’albero supporta un contenitore cilindrico coassiale ad esso, o spicchi separati che si collegano all’albero, in modo tale da formare settori 116, come mostrato nella sezione B-B in figura 6, adibiti ognuno al contenimento di un sacchetto di raccolta di uno specifico prodotto.
In questo modo il sacchetto può facilmente essere prelevato e rimosso dal contenitore una volta colmo. L’accesso per la rimozione avviene attraverso lo sportello 16.
In una possibile variante realizzativa, come mostrato in figura 7 ed in figura 8, tali settori 116 possono essere ottenuti ad esempio collegando apposite aste di supporto 117 a raggiera rispetto all’asse 110 girevole in modo tale da formare gli spicchi 116. Le aste 117 possono essere applicate a raggiera superiormente ed inferiormente rispetto all’albero 110 in modo tale che, per ogni spicchio, un sacchetto 200 possa essere applicato tra due aste superiori ed inferiori definenti lo spicchio.
Ogni braccetto è connesso all’albero con un incastro amovibile, ad esempio tra la L formata all’estremità del braccetto ed un foro a misura ricavato nell’albero. Il braccetto si blocca dunque a scatto o incastro con sistemi rapidi di attacco ed in caso di rottura può facilmente essere sostituito.
Il braccetto è corredato di un dispositivo di pesatura 120 di tipo elettronico, ampiamente disponibile in commercio e schematizzato in figura 7. In questo modo il dispositivo di pesatura sente il peso applicato all’asta 117 attraverso il sacchetto che l’asta supporta e dunque rileva il peso di fatto del contenuto del sacchetto In una possibile soluzione, il sistema di connessione braccetti-sacchetti è similare al sistema delle tende ad igloo dove le bacchette entrano nelle asole di tessuto predisposte. Ad esempio si può prevedere un sacchetto con una pluralità di asole in successione su di un suo lato e il bastoncino che penetra tali asole. In alternativa il bastoncino può prevedere un intaglio lungo ove si inserisce e si fissa un bordo del sacchetto.
In alternativa può essere previsto un sacchetto dotato di velcro alla sua estremità oppure di bi-adesivo che consente di fissarlo in modo rapido all’asta 117.
Una volta predisposti tutti i sacchetti come da figura 8, in uso l’utilizzatore può selezionare il tipo di rifiuto che vuole introdurre nel dispositivo 1 attraverso il pannello di controllo di figura 3. Può ad esempio selezionare la voce “plastica” in quanto deve inserire un oggetto in tale materiale, ad esempio una bottiglia.
Come anticipato precedentemente, ovviamente, il dispositivo prevede una apposita elettronica opportunamente programmata per controllare le rotazioni del suddetto albero 110 (valida per tutte le configurazioni descritte). In sostanza attraverso il pannello di controllo l’utente seleziona il rifiuto da cestinare e l’elettronica provvede a ruotare l’albero 110 in modo tale che il settore si porti in corrispondenza dell’imboccatura 16.
A tal scopo possono essere previsti dei sensorilettori in modo tale che il motore comandi una rotazione dell’albero 110 affinché il sensore non riceve un segnale di raggiungimento della posizione in corrispondenza della apertura 16, da parte del settore selezionato.
A tal scopo, ad esempio, può essere previsto un lettore ottico che riceve un segnale da un emettitore. Può essere previsto un emettitore per settore del contenitore il quale segnale, per ogni emettitore, è diverso dagli altri. L’elettronica è programmata per interpretare tale segnale ricevuto dal lettore. Se ad esempio si seleziona la plastica, il motore viene comandato in rotazione sino a quando il lettore, posizionato nella posizione in corrispondenza della apertura 16, non riceve un segnale dal corrispondente emettitore applicato nel settore plastica. Il processore, durante la rotazione, analizza i segnali che vengono ricevuti e comanda un fermo quando riconosce che il segnale ricevuto corrisponde a quello emesso dall’emettitore applicato al settore selezionato dall’utente. Ricevuto il segnale questo viene interpretato come il raggiungimento della posizione ricercata e dunque il motore termina la rotazione dell’albero.
In una variante si possono prevedere un accoppiamento lettore-emettitore per ogni settore ed applicati a quote diverse. Quando si seleziona un settore, il processore mantiene in rotazione il motore sino a quando non riceve un segnale, attraverso il lettore, ricevuto dall’emettitore corrispondente. L’emettitore può essere registrato con un numero ed associato al settore corrispondente ed il processore è programmato per riconoscere quale è il segnale emesso da ogni emettitore.
In tutte le configurazioni il sensore ricevente è fisso mentre l’emettitore è ovviamente applicato sul cestello rotante.
Una volta introdotto il rifiuto, come mostrato in figura 3, il dispositivo di pesatura rileva il nuovo peso ed invia l’informazione al processore in modo tale che questa informazione venga visualizzata sullo schermo 13 e memorizzata sulla “Card” introdotta nella apposita apertura 12.
Come detto, prima dell’introduzione del rifiuto, è possibile scegliere preliminarmente l’operazione di lavaggio.
Il dispositivo, come mostrato in figura 3, prevede come detto un ingresso 12 per una carta elettronica la quale, di volta in volta, è in grado di memorizzare i dati dei rifiuti caricati nel dispositivo. Questa soluzione è particolarmente funzionale in quanto, attraverso la lettura della card, si può immediatamente risalire alla tipologia di prodotto e alla quantità in peso dello stesso che viene riciclato. In sostanza la card memorizza tutto lo storico relativo ai prodotti introdotti nel presente macchinario e questo può essere utile per le operazioni successive di smaltimento quando consegnato al sito ricevente.
In tal senso, queste informazioni sono di grande utilità per i siti di stoccaggio destinati ad accogliere e lavorare il materiale differenziato. Infatti il sito può risalire immediatamente ai quantitativi complessivi in arrivo.
Inoltre questa soluzione può essere un ulteriore incentivo se attraverso la card, una volta risaliti al quantitativo di prodotto differenziato, si prevede una conversione del quantitativo in sconti o promozioni in genere per l’utente.
La soluzione con il dispositivo di pesatura applicato ad ogni asta (o braccetto) 117 ha il vantaggio di consentire di pesare il contenuto di ogni singolo settore 116 e dunque di pesare singolarmente i vari prodotti differenziati.
Una variante dell’invenzione è invece mostrata in figura 9. In questo caso è prevista un’unica bilancia 220 predisposta alla base dell’albero rotativo. In questo caso, non essendo più necessari i singoli braccetti, i settori possono essere in forma di contenitori a spicchio in plastica rigida, come mostrato in figura 10. Essi poggiano su una base comune e il sensore di peso rileva il peso complessivo che giace su detta base.
Continuando nella descrizione strutturale dell’invenzione è poi previsto una sezione di triturazione 50.
Tale sezione è schematizzata in figura 4 la quale evidenzia una paletta girevole per favorire l’inserimento nel trituratore. Una ulteriore successione di figure rappresentante tale sezione è poi mostrata in figura 11.
Il vano cestelli rotante è separato orizzontalmente mediante un disco dal vano trituratore/ingresso rifiuto. Il disco di metallo presenta un foro; nella posizione non operativa del trituratore il foro del disco coincide con il cestello anteriore (quindi quando si butta il rifiuto esso cade nel sacchetto sottostante); quando invece si preme il pulsante relativo al trituratore, il disco ruota posizionandosi con la parte di piatto chiusa sopra al cestello (quindi quando si butta il rifiuto esso rimane sul piatto). Una volta accolto il rifiuto, una paletta fa ruotare il rifiuto all’interno di un comune trituratore ove viene triturato. Il trituratore può prevedere una o più lame girevoli e/o martelli per triturare parti e frantumare vetro. A triturazione terminata il disco ruota nella posizione in cui l’apertura coincide con il settore selezionato e la paletta ruota spingendo il prodotto a cadere nel sottostante contenitore.
In uso, dunque, si procede selezionando, come da figura 3, il prodotto da riciclare.
Se ad esempio bisogna riciclare delle bottiglie di vetro, si seleziona il pulsante 11 relativo al vetro. Questo farà ruotare il cestello nella posizione in cui, attraverso la bocchetta 16, si può far cadere direttamente il vetro nel contenitore sottostante. E’ possibile, precedentemente a tale selezione, effettuare il lavaggio introducendo il tutto entro la sezione 21 preposta al lavaggio. In alternativa il programma selezionato può dare all’utente la possibilità di avere in maniera automatica un lavaggio preliminare. In particolare il processore gestisce un programma di lavaggio idoneo al materiale selezionato e poi, a fine lavaggio, gestisce la rotazione del cestello per consentire all’utente di prelevare il prodotto dalla sezione 21 ed immetterlo manualmente nel settore specifico del cestello o farlo cadere direttamente nel settore se è prevista una comunicazione di passaggio tra le due parti (come sopra descritto).
Il materiale può anche essere triturato. Se ad esempio si introduce dell’organico, si può prevedere l’operazione di triturazione. In questo modo il trituratore effettua la triturazione e il materiale selezionato comanda la rotazione del cestello nella posizione a cui corrisponde il foro di caduta sovrastante dalla camera di triturazione verso il basso.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo per la raccolta differenziata di rifiuti e comprendente: − Un dispositivo (110) girevole, formante due o più settori (116) adibiti alla raccolta del rifiuto; − Un ingresso (16) per immettere il rifiuto nel sottostante settore (116); − Un dispositivo di pesatura (120) per rilevare il peso del rifiuto immesso.
  2. 2. Un dispositivo, secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo girevole (110) è un albero girevole.
  3. 3. Un dispositivo, secondo la rivendicazione 2, in cui sono previste una o più aste (117) poste a raggiera intorno all’albero girevole in modo tale da formare detti settori, almeno un asta di ogni settore (116) essendo dotata di detto dispositivo di pesatura (120).
  4. 4. Un dispositivo, secondo la rivendicazione 3, in cui le aste (117) sono configurate per potervi fissare, in modo amovibile, un sacchetto per la raccolta del rifiuto, essendo predisposto un sacchetto per ogni settore (116).
  5. 5. Un dispositivo, secondo la rivendicazione 1, in cui è previsto un unico contenitore girevole intorno ad un asse di rotazione (110) e suddiviso in settori (116) ed in cui è previsto un solo dispositivo di pesatura (120) predisposto per rilevare il peso complessivo del contenitore.
  6. 6. Un dispositivo, secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui è previsto ulteriormente: − Un pannello di controllo (10) attraverso cui poter selezionare il rifiuto; − Un processore elettronico che comanda la rotazione del dispositivo girevole (110) in funzione del rifiuto selezionato in modo tale da portare il settore corrispondente (116) in corrispondenza dell’ingresso (16).
  7. 7. Un dispositivo, secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui è previsto un lettore (12) di una carta magnetica, il lettore memorizzando sulla carta magnetica introdotta uno o più dati relativi al rifiuto riciclato, ad esempio il peso rilevato.
  8. 8. Un dispositivo, secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui è prevista ulteriormente una sezione (50) di triturazione del rifiuto.
  9. 9. Un dispositivo, secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui la sezione di triturazione è posta al di sopra del dispositivo girevole (110) e prevede una apertura per fare cadere per gravita il rifiuto triturato entro il sottostante settore (116) selezionato.
  10. 10. Un dispositivo, secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui è prevista ulteriormente una sezione (21) di lavaggio per il rifiuto.
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IT000218A ITFI20130218A1 (it) 2013-09-18 2013-09-18 Una unita' di raccolta rifiuti differenziati di tipo domestico

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EP2179944A1 (en) * 2008-10-24 2010-04-28 Andrea Piatelli Container for separate waste collection

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