ITFI20110104A1 - Macchina per levigare gli spigoli di semilavorati - Google Patents

Macchina per levigare gli spigoli di semilavorati Download PDF

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ITFI20110104A1
ITFI20110104A1 IT000104A ITFI20110104A ITFI20110104A1 IT FI20110104 A1 ITFI20110104 A1 IT FI20110104A1 IT 000104 A IT000104 A IT 000104A IT FI20110104 A ITFI20110104 A IT FI20110104A IT FI20110104 A1 ITFI20110104 A1 IT FI20110104A1
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IT000104A
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Nerio Corsi
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Makor S R L Unipersonale
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Description

DESCRIZIONE
“MACCHINA PER LEVIGARE SPIGOLI DI SEMILAVORATIâ€
La presente invenzione ha per oggetto una macchina per levigare spigoli di semilavorati. In particolare, tali semilavorati possono essere pannelli preferibilmente in legno, aventi forme e spessori diversi.
I pannelli possono essere sottoposti a tale lavorazione dopo essere stati tagliati, in modo da renderli idonei ad essere assemblati fra loro per realizzare dei mobili o parti di essi, serramenti, porte o altro ancora. La macchina secondo la presente invenzione à ̈ concepita per la lavorazione del legno, tuttavia può essere impiegata con qualsiasi materiale levigabile.
Sono note macchine per levigare spigoli di semilavorati, per esempio pannelli, che comprendono un telaio a cui sono collegati mezzi di movimentazione in grado di far avanzare il pannello lungo una direzione orizzontale di avanzamento. In particolare, i mezzi di movimentazione possono comprendere, ad esempio, un nastro trasportatore disposto lungo la direzione orizzontale di avanzamento del pannello.
Al telaio à ̈ inoltre collegato un utensile abrasivo in grado di levigare uno spigolo verticale del pannello. In particolare, l’utensile si mantiene in una posizione predefinita rispetto al pannello. Inoltre l’utensile agisce sul pannello per effettuare la lavorazione mentre esso si muove lungo una direzione di avanzamento del nastro trasportatore.
In altre parole, l’utensile trasla parallelamente al nastro trasportatore durante l’esecuzione della lavorazione, mantenendo una velocità uguale a quella del pannello. In particolare, l’utensile si muove lungo una guida disposta parallelamente rispetto al nastro trasportatore e, una volta completata la lavorazione su un pannello e giunto in una posizione di fine corsa, deve ripercorrere tutta la guida in senso contrario fino a riportarsi ad una posizione iniziale per ricominciare la lavorazione su un pannello successivo.
Le macchine per levigare spigoli come quelle sopra descritte presentano importanti svantaggi. Tali macchine sono ingombranti, in quanto richiedono guide molto lunghe per poter completare la lavorazione senza dover ridurre eccessivamente la velocità di avanzamento del pannello.
Inoltre risulta necessario attendere il ritorno dell’utensile dalla posizione di fine corsa alla posizione iniziale fra la lavorazione di un pannello e quella del pannello successivo. Questo riduce la produttività della macchina.
Prendendo come riferimento la direzione di avanzamento del nastro trasportatore, il pannello da levigare presenta degli spigoli anteriori (o frontali) che sono quelli che per primi entrano nella zona di lavorazione e degli spigoli posteriori, cioà ̈ quelli appartenenti alle superfici del pannello che per ultime entrano nella zona di lavorazione.
Svantaggiosamente le macchine note non sono in grado di lavorare gli spigoli posteriori del pannello. Infatti l’utensile abrasivo come precedentemente descritto riesce ad operare solo sugli spigoli anteriori non avendo lo spazio necessario a levigare anche i posteriori, a meno di allungare ulteriormente la guida di sostegno dell’utensile stesso oppure raddoppiare le stazioni di levigatura entrambe comprendenti le suddette guide molto ingombranti.
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione à ̈ proporre una macchina per levigare spigoli di semilavorati che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare à ̈ scopo della presente invenzione mettere a disposizione una macchina in grado di levigare gli spigoli posteriori di un semilavorato rapidamente ed efficacemente.
Ulteriore scopo della presente invenzione mettere a disposizione una macchina per levigare sia spigoli anteriori che posteriori di semilavorati in un unico passaggio.
Ulteriore scopo della presente invenzione mettere a disposizione una macchina per levigare spigoli di semilavorati presentante ingombri ridotti.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ proporre una macchina per levigare spigoli di semilavorati avente elevata produttività.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da una macchina per levigare spigoli di semilavorati comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di una macchina per levigare spigoli di semilavorati, come illustrato negli uniti disegni in cui:
- la figura 1 Ã ̈ una vista prospettica di una macchina secondo la presente invenzione in una prima fase operativa;
- la figura 2 Ã ̈ una vista prospettica di una macchina secondo la presente invenzione in una seconda fase operativa;
- le figure 3 Ã ̈ una vista dall'alto di una macchina secondo il presente trovato e
- la figura 4 Ã ̈ una ulteriore vista in prospettiva di una macchina secondo il presente trovato.
Con riferimento alle unite figure, con 1 Ã ̈ stata indicata complessivamente una macchina per levigare parti di perimetro, in particolare spigoli 2, 102 di semilavorati 3. A titolo di esempio, tali semilavorati 3 possono essere pannelli in legno.
Tale macchina 1 comprende un telaio 4 a cui sono associati mezzi di movimentazione 5 di un semilavorato 3, che hanno la funzione di muovere il semilavorato 3 lungo una direzione di avanzamento “A†preferibilmente orizzontale.
In particolare, il semilavorato 3 presenta un primo spigolo 2 posto frontalmente alla direzione di avanzamento “A†e disposto trasversalmente alla direzione di avanzamento “A†stessa e comprende un secondo spigolo 102, opposto al primo spigolo 2, in posizione posteriore rispetto alla menzionata direzione di avanzamento “A†e anch’esso disposto trasversalmente rispetto alla direzione di avanzamento “A†.
Nella forma realizzativa illustrata, gli spigoli 2,102 sono verticali.
Con riferimento in figura 1, il semilavorato 3 à ̈ disposto sui mezzi di movimentazione 5 in modo tale che una sua porzione comprendente gli spigoli 2, 102 da levigare sporga dai mezzi di movimentazione 5 stessi. In particolare, come visibile in figura 1, i mezzi di movimentazione 5 comprendono una nastro trasportatore 25 disposto lungo la direzione di avanzamento “A†del semilavorato 3.
Si noti che, vantaggiosamente, il semilavorato 3 Ã ̈ disposto sul nastro trasportatore 25 in modo tale che gli spigoli 2, 102 da levigare siano sostanzialmente perpendicolari ad un piano di lavoro su cui giace il nastro trasportatore 25.
Questo non esclude la possibilità che il semilavorato 3 possa assumere diverse posizioni angolari rispetto alla verticale, ovvero posizioni non prettamente perpendicolari ma inclinate.
La macchina 1 comprende almeno un primo utensile abrasivo 106 collegato al telaio 4 per realizzare un’asportazione di materiale dal secondo spigolo 102 del semilavorato 3. Il primo utensile abrasivo 106 à ̈ illustrato in figura 2 in posizione distanziata dal telaio 4.
La macchina 1 comprende inoltre mezzi pneumatici 111 attivi tra il telaio 4 e il primo utensile abrasivo 106 per movimentare attivamente il primo utensile abrasivo 106 in spinta contro il secondo spigolo 102 in modo tale da operare sul secondo spigolo 102 per inseguimento lungo la direzione di avanzamento “A†del semilavorato 3, seguendo una traiettoria curvilinea rotazionale rispetto all'asse "B".
I fine corsa dei mezzi pneumatici 111, sono regolati dall'operatore mediante appositi dispositivi di regolazione, ad esempio viti di regolazione filettate 120.
Questa regolazione dei fine corsa permette di determinare in modo preciso l'angolo spazzato dall'utensile 106 durante la lavorazione del semilavorato 3.
In particolare, il primo utensile abrasivo 106 à ̈ girevole rispetto al telaio 4. Nella forma realizzativa illustrata, il primo utensile abrasivo 106 à ̈ girevole attorno ad un asse sostanzialmente verticale. Più in generale, vantaggiosamente, il primo utensile abrasivo 106 à ̈ girevole attorno ad un asse sostanzialmente parallelo allo spigolo di lavorazione. In altre parole il primo utensile abrasivo 106 mostra un grado di libertà rotazionale che permette l’avvicinamento/allontanamento dell’utensile dal semilavorato 3.
Il primo utensile abrasivo 106 comprende una porzione di lavorazione 106a disposta lungo la direzione di avanzamento “A†del semilavorato 3.
La porzione di lavorazione 106a à ̈ atta ad interferire con la traiettoria di avanzamento dello spigolo 102, la quale à ̈ parallela alla direzione di avanzamento “A†del semilavorato 3.
Vantaggiosamente, i mezzi pneumatici 111 ruotano attivamente il primo utensile abrasivo 106 per mettere la porzione di lavorazione 106a in contatto con il secondo spigolo 102.
Il primo utensile abrasivo 106 presenta un asse di oscillazione “B†disposto su un proprio lato opposto rispetto alla porzione di lavorazione 106a e, quindi, opposto rispetto ai mezzi di movimentazione 5. Tale asse di oscillazione “B†à ̈ sostanzialmente parallelo al secondo spigolo 102.
In altre parole, l’asse di oscillazione “B†à ̈ sostanzialmente perpendicolare al piano di lavoro.
Nel dettaglio, il primo utensile abrasivo 106 comprende un supporto 107 collegato al telaio 4. Il supporto 107 Ã ̈ girevole rispetto al telaio 4, in modo da permettere la movimentazione del primo utensile abrasivo 106.
Più nel dettaglio, il primo utensile abrasivo 106 comprende nella sua porzione di lavorazione 106a un elemento abrasivo 108 collegato al supporto 107. Tale elemento abrasivo 108 à ̈ in grado di asportare del materiale dal secondo spigolo 102 per levigarlo.
Nella forma realizzativa illustrata, l’elemento abrasivo 108 comprende un nastro abrasivo 109.
In particolare, il nastro 109 à ̈ disposto lungo un percorso chiuso che giace su un piano parallelo al piano di lavoro e presenta una superficie esterna 109a abrasiva. Con maggior dettaglio, il primo utensile abrasivo 106 comprende una pluralità di rulli di guida 110, dei quali almeno uno motorizzato, girevolmente collegati al supporto 107 per realizzare detto percorso chiuso.
Nella forma realizzativa preferita, tre rulli 110 sono girevolmente collegati al supporto 107 e presentano rispettivi assi di rotazione perpendicolari al piano di lavoro. Il nastro 109 Ã ̈ teso dai rulli di guida 110 lungo il percorso chiuso precedentemente citato, che assume quindi una forma sostanzialmente triangolare.
Vantaggiosamente, un motore di azionamento 119 à ̈ collegato al supporto 107, ed à ̈ attivo su uno dei rulli 110 in modo tale da farlo ruotare attorno al proprio asse di rotazione e, di conseguenza, muovere il nastro 109 lungo il percorso chiuso.
Si fa notare che, in una soluzione realizzativa preferita, il motore 119 aziona il nastro 109 mentre i citati mezzi pneumatici 111 movimentano l’intero primo utensile abrasivo 106 per l’avvicinamento/allontanamento dell’utensile abrasivo 106 dal semilavorato 3.
Il primo utensile abrasivo 106 può comprendere inoltre una piastra di copertura atta a proteggere i rulli 110 ed il nastro 109.
Il primo utensile abrasivo 106 Ã ̈ mobile lungo una direzione di traslazione curvilinea.
In particolare, la macchina 1 comprende almeno una prima guida 112 sulla quale scorre almeno un primo carrello 113, a cui à ̈ collegato il citato supporto 107. Con maggior dettaglio, il supporto 107 à ̈ incernierato al carrello 113, in modo da poter eseguire il movimento di rotazione descritto in precedenza. La prima guida 112, com’à ̈ visibile in figura 1, à ̈ preferibilmente perpendicolare alla direzione di avanzamento “A†del semilavorato 3, ed à ̈ orientata secondo la direzione di traslazione del primo utensile abrasivo 106.
La macchina 1 comprende inoltre uno snodo rotazionale 118 a sgancio rapido posto tra il telaio 4 e il primo utensile abrasivo 106 per realizzare uno sgancio automatico dell’utensile abrasivo 106 dal telaio 4 in caso di inceppamento della macchina 1. In particolare, tale snodo rotazionale 118 à ̈ posto tra la prima guida 112 e il primo carrello 113.
Lo snodo rotazionale 118 ha la funzione di svincolare automaticamente il primo utensile abrasivo 106 nel caso in cui questo impatti contro il primo spigolo frontale 2 del semilavorato 3 del pannello successivo al pannello appena lavorato. Infatti il primo utensile abrasivo 106 potrebbe occupare ancora l’area di lavoro mentre sopraggiunge il pannello successivo, magari mal posizionato sui mezzi di movimentazione 5. Lo snodo rotazionale 118 svincola il primo utensile abrasivo 106 evitando che si danneggi non solo, l’utensile 106, ma anche il semilavorato 3 sopraggiungente.
La macchina 1 comprende inoltre un’unità di controllo 115 per determinare una legge di moto del primo utensile abrasivo 106 attorno all’asse di oscillazione “B†in base alla lunghezza 3a del semilavorato 3 e alla velocità di avanzamento del semilavorato 3. Tale lunghezza 3a à ̈ misurata lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione di avanzamento “A†del semilavorato 3. In altre parole l’unità di controllo 115 lavora in “loop aperto†per cui i parametri di controllo sono introdotti a priori nell’unità di controllo 115. In questo modo la gestione del primo utensile abrasivo 106 risulta essere facile ed economica.
In una forma realizzativa alternativa l’unità di controllo 115 può operare in “loop chiuso†, cioà ̈ in anello di retroazione, in cui i summenzionati parametri di lunghezza 3a e velocità di avanzamento vengono costantemente monitorati da sensori (non illustrati) appositamente posizionati lungo i mezzi di movimentazione 5. In questa forma realizzativa la macchina 1 à ̈ in grado di garantire un elevato tasso di ripetibilità e precisione della lavorazione svolta dal secondo utensile abrasivo 106.
In una forma realizzativa preferita, come visibile nelle figure 3 e 4, la macchina 1 comprende inoltre un secondo utensile abrasivo 6 collegato al telaio 4, in grado di asportare del materiale dal primo spigolo 2 per levigarlo. In particolare, il secondo utensile abrasivo 6 à ̈ girevole rispetto al telaio 4, e presenta una porzione di lavorazione 6a disposta lungo la direzione di avanzamento “A†del semilavorato 3. Più in dettaglio, la porzione di lavorazione 6a à ̈ disposta lungo una traiettoria di avanzamento dello spigolo 2 parallela alla direzione di avanzamento “A†del semilavorato 3. In tal modo, il secondo utensile abrasivo 6 à ̈ ingaggiabile dal primo spigolo 2 del semilavorato 3 in avanzamento in corrispondenza della porzione di lavorazione 6a e, di conseguenza, il semilavorato 3 può esercitare una spinta sul secondo utensile abrasivo 6 in modo da farlo ruotare attorno al primo spigolo 2.
In particolare, il secondo utensile abrasivo 6 presenta un rispettivo asse di oscillazione “B†disposto su un proprio lato opposto rispetto alla porzione di lavorazione 6a.
Più precisamente, l’asse di oscillazione “B†à ̈ disposto su un lato del secondo utensile abrasivo 6 opposto rispetto ai mezzi di movimentazione 5. Tale asse di oscillazione “B†à ̈ sostanzialmente parallelo al primo spigolo 2.
In altre parole, l’asse di oscillazione “B†à ̈ sostanzialmente perpendicolare al piano di lavoro.
Nel dettaglio, il secondo utensile abrasivo 6 comprende un rispettivo supporto 7 collegato al telaio 4. Il supporto 7 Ã ̈ girevole rispetto al telaio 4, in modo da permettere la movimentazione del secondo utensile abrasivo 6.
Nel dettaglio, il secondo utensile abrasivo 6 comprende nella sua porzione di lavorazione 6a un elemento abrasivo 8 collegato al supporto 7. Tale elemento abrasivo 8 Ã ̈ in grado di asportare del materiale dal primo spigolo 2 per levigarlo.
Con maggior dettaglio, il secondo utensile abrasivo 6 à ̈ direttamente movimentabile dal semilavorato 3 per ruotare, in contatto con il primo spigolo 2, e passare da una configurazione di inizio lavorazione in cui la porzione di lavorazione 6a à ̈ ingaggiata dal primo spigolo 2 del semilavorato 3 ad una configurazione di fine lavorazione in cui la porzione di lavorazione 6a viene distaccata dal semilavorato 3.
In altre parole, il semilavorato 3 entra in contatto con l’elemento abrasivo 8 posto sulla porzione di lavorazione 6a e, spingendo su di esso, fa ruotare il secondo utensile abrasivo 6 attorno al citato asse di oscillazione “B†.
In questo modo, il secondo utensile 6 passa dalla configurazione di inizio lavorazione alla configurazione di fine lavorazione mantenendo il primo spigolo 2 a contatto con l’elemento abrasivo 8. Di conseguenza, l’elemento abrasivo 8 del secondo utensile 6 à ̈ mobile rispetto al telaio 4 lungo una traiettoria curva, in modo tale da levigare il primo spigolo 2.
Più nel dettaglio, la rotazione del supporto 7 consente all’elemento abrasivo 8 di ruotare attorno al primo spigolo 2 mantenendosi in contatto con esso per levigarlo. La pressione del semilavorato 3 sull’elemento abrasivo 8, conseguenza dell’avanzamento del semilavorato 3, consente all’elemento abrasivo 8 di asportare del materiale dal semilavorato 3.
Nella forma realizzativa illustrata nelle figure allegate, l’elemento abrasivo 8 comprende un nastro abrasivo 9.
In particolare, il nastro abrasivo 9 à ̈ disposto lungo un percorso chiuso che giace parallelamente al piano di lavoro e presenta un lato esterno 9a abrasivo. Con maggior dettaglio, il secondo utensile abrasivo 6 comprende una pluralità di rulli 10, dei quali almeno uno motorizzato, girevolmente collegati al supporto 7. Nella forma realizzativa preferita, tre rulli 10 sono girevolmente collegati al supporto 7 e presentano un asse di rotazione perpendicolare al piano di lavoro. Il nastro 9 à ̈ teso dai rulli 10 lungo il percorso chiuso precedentemente citato, che assume quindi una forma sostanzialmente triangolare.
Vantaggiosamente, il secondo utensile abrasivo 6 comprende un motore di azionamento 11 collegato al supporto 7 ed attivo su uno dei rulli 10 in modo tale da farlo ruotare attorno al proprio asse di rotazione e, di conseguenza, muovere il nastro 9 lungo il percorso chiuso.
Il secondo utensile abrasivo 6 comprende una piastra di copertura 24 sovrapposta al supporto 7. La piastra di copertura 24 ha la funzione di proteggere i rulli 10 ed il nastro 9.
Il secondo utensile abrasivo 6 à ̈ mobile lungo una rispettiva direzione di traslazione. Tale direzione di traslazione à ̈ trasversale alla direzione di avanzamento “A†del semilavorato 3, ed à ̈ preferibilmente perpendicolare ad essa.
La macchina 1 comprende una seconda guida 12 sulla quale scorre un secondo carrello 13, a cui à ̈ collegato il citato supporto 7. Con maggior dettaglio, il supporto 7 à ̈ incernierato al secondo carrello 13, in modo da poter eseguire il movimento di rotazione descritto in precedenza. La seconda guida 12, come à ̈ visibile in figura 3, à ̈ preferibilmente perpendicolare alla direzione di avanzamento “A†del semilavorato 3, ed à ̈ orientata secondo la direzione di traslazione del secondo utensile abrasivo 6.
Si noti, inoltre, che il secondo utensile abrasivo 6 comprende un pistone 26 collegato al secondo carrello 13 e preferibilmente di tipo pneumatico, la cui funzione à ̈ quella di avvicinare il secondo carrello 13 al semilavorato 3.
Una volta terminata la lavorazione, cioà ̈ quando il secondo utensile abrasivo 6 à ̈ nella configurazione di fine lavorazione, il pistone 26 muove il secondo carrello 13 in allontanamento dal semilavorato 3. Questo consente di distaccare l’elemento abrasivo 8 dal semilavorato 3. Il semilavorato 3 à ̈ quindi in grado di proseguire lungo la direzione di avanzamento “A†.
La macchina 1 comprende dei mezzi di richiamo 14 del secondo utensile abrasivo 6 collegati ad esso in modo tale da richiamarlo dalla configurazione di fine lavorazione alla configurazione di inizio lavorazione. Tali mezzi di richiamo 14 comprendono una o più molle pneumatiche 15, 16. Vantaggiosamente, questo permette ai mezzi di richiamo 14 di esercitare una forza sul semilavorato 3 durante la lavorazione, in modo tale da mantenere il contatto con il citato semilavorato 3 e quindi facilitare l’operazione di levigatura, permettendo il disimpegno del secondo utensile abrasivo 6 nella posizione programmata.
Questo consente di definire precisamente la porzione di perimetro da levigare del semilavorato 3.
Più nel dettaglio, i mezzi di richiamo 14 comprendono un cilindro 15 in cui à ̈ inserito un pistone 16. Com’à ̈ visibile in figura 3, il cilindro 15 à ̈ collegato al telaio 4, mentre il pistone 16 à ̈ collegato al supporto 7.
Preferibilmente, il cilindro 15 Ã ̈ incernierato al secondo carrello 13. Il cilindro 15 definisce, assieme al pistone 16, una camera (non illustrata) avente volume variabile e preferibilmente a tenuta. Il cilindro 15 ed il pistone 16 cooperano, in modo tale da funzionare come una molla pneumatica.
Quando il semilavorato 3 ingaggia il secondo utensile abrasivo 6, si verifica un impatto potenzialmente in grado di danneggiare il semilavorato 3 e la macchina 1. Per assorbire l’impatto del semilavorato 3, la macchina 1 comprende un dispositivo di ammortizzazione 17 collegato al secondo utensile abrasivo 6.
In particolare, il dispositivo di ammortizzazione 17 à ̈ mobile fra una prima posizione in cui copre il secondo utensile abrasivo 6 ed una seconda posizione in cui scopre il secondo utensile abrasivo 6. In altre parole, nella prima posizione il dispositivo di ammortizzazione 17 à ̈ interposto fra il semilavorato 3 e l’elemento abrasivo 8, mentre nella seconda posizione il dispositivo di ammortizzazione 17 permette il contatto fra il semilavorato 3 e l’elemento abrasivo 8. In particolare, il dispositivo di ammortizzazione 17 si muove su una traiettoria ad arco di circonferenza.
Si noti, inoltre, che il dispositivo di ammortizzazione 17 à ̈ movimentabile dal semilavorato 3 per passare dalla prima alla seconda posizione. In particolare, il dispositivo di ammortizzazione 17 può ruotare attorno al secondo utensile abrasivo 6 per commutare reversibilmente fra la prima e la seconda posizione.
Più nel dettaglio, al telaio 4 sono collegati dei mezzi di ritorno 18 del dispositivo di ammortizzazione 17, in grado di richiamarlo dalla seconda alla prima posizione. Più nel dettaglio, il dispositivo di ammortizzazione 17 comprende un rullo di riscontro 19, liberamente ruotabile e collegato al supporto 7 da una piastrina di collegamento 20.
Con maggior dettaglio, il rullo di riscontro 19 presenta il proprio asse di rotazione perpendicolare alla piastrina di collegamento 20. In particolare, la piastrina di collegamento 20 giace sul piano di lavoro, ed à ̈ incernierata al supporto 7.
I mezzi di ritorno 18 del dispositivo di ammortizzazione 17 comprendono una molla pneumatica 21, 22. Nella forma realizzativa preferita, i mezzi di ritorno 18 del dispositivo di ammortizzazione 17 comprendono un cilindro 21 collegato al supporto 7 ed un pistone 22 inserito nel cilindro 21, che definiscono la molla pneumatica 21, 22 precedentemente citata. Il pistone à ̈ collegato alla piastrina di collegamento 20 attraverso un braccio snodato 23.
I mezzi di ritorno 18 del dispositivo di ammortizzazione 17 funzionano quindi in modo analogo ai mezzi di richiamo 14 del secondo utensile abrasivo 6, e permettono al dispositivo di ammortizzazione 17 di ritornare dalla seconda posizione alla prima posizione una volta che il supporto 7 Ã ̈ stato allontanato dal semilavorato 3.
La sequenza di intervento del primo 106 e secondo 6 utensile abrasivo sul semilavorato 3 non influisce sul risultato finale.
Il primo 106 e il secondo utensile abrasivo 6 possono essere vantaggiosamente sagomati in funzione della rispettiva sagoma del primo 102 e del secondo profilo 2 da levigare. Questo permette di effettuare levigature sia su profili piani che sagomati, semplicemente modificando la sagoma del primo 106 e del secondo utensile abrasivo 6.
Una soluzione realizzativa preferita comprende il nastro 108,8 non abrasivo, il quale assolve soltanto una funzione di alimentazione del rullo 110,10 che diventa l'effettivo elemento abrasivo, assumendo una sagoma predeterminata in funzione della sagoma del profilo 102,2 da levigare.
L’invenzione raggiunge gli scopi proposti. La macchina permette di lavorare gli spigoli posteriori di semilavorati in maniera efficace e precisa. L’unità di controllo della macchina permette di realizzare attivamente la lavorazione ottenendo un alto grado di precisione e ripetibilità del processo di lavorazione. La macchina comprendente il primo e il secondo utensile abrasivo à ̈ in grado di lavorare sia gli spigoli frontali che quelli posteriori con un unico passaggio del semilavorato, aumentando sensibilmente la produttività. Inoltre, una volta terminata la lavorazione di un primo semilavorato sia il primo che il secondo utensile sono in grado di ritornare nella configurazione di inizio lavorazione in brevissimo tempo. In questo modo l’utensile à ̈ disponibile per un tempo maggiore, aumentando oltremodo la produttività complessiva della macchina.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per levigare spigoli (2,102) di semilavorati (3) comprendente: - un telaio (4) di supporto; - mezzi di movimentazione (5) di un semilavorato (3) associati al telaio (4) per muovere detto semilavorato (3) lungo una direzione di avanzamento (A), detto semilavorato (3) presentando un primo spigolo (2) posto frontalmente alla direzione di avanzamento (A) e disposto trasversalmente alla direzione di avanzamento (A), e un secondo spigolo (102) opposto al primo spigolo (2) in posizione posteriore rispetto a detta direzione di avanzamento (A) e trasversale rispetto a detta direzione di avanzamento (A); caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un primo utensile abrasivo (106) collegato al telaio (4) per realizzare un’asportazione di materiale da detto secondo spigolo (102) del semilavorato (3), in cui detta macchina comprende mezzi pneumatici (111) attivi tra il telaio (4) e detto utensile abrasivo (106) per movimentare attivamente detto utensile abrasivo (106) in spinta contro detto secondo spigolo (102) in modo tale da operare su detto secondo spigolo (102) per inseguimento lungo la direzione di avanzamento (A) del semilavorato (3), lungo una traiettoria curvilinea.
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto primo utensile abrasivo (106) comprende una porzione di lavorazione (106a) e che i mezzi pneumatici (111) ruotano attivamente l’utensile abrasivo (106) attorno ad un asse di oscillazione (B) per mettere detta porzione di lavorazione (106a) in contatto con il secondo spigolo (102).
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto di comprendere un’unità di controllo (115) per determinare una legge di moto di detto primo utensile abrasivo (106) in base ad una lunghezza (3a) del semilavorato (3) misurata lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione di avanzamento (A) del semilavorato (3) e ad una velocità di avanzamento del semilavorato (3) stesso.
  4. 4. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprende uno snodo rotazionale (118) a sgancio rapido posto tra il telaio (4) e l’utensile abrasivo (106) per realizzare uno sgancio automatico dell’utensile abrasivo (106) dal telaio (4) in caso di inceppamento della macchina.
  5. 5. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un secondo utensile abrasivo (6) presentante una porzione di lavorazione (6a) disposta lungo una traiettoria di avanzamento del primo spigolo (2) e ingaggiabile dal primo spigolo (2) del semilavorato (3) in avanzamento per realizzare un’asportazione di materiale da detto primo spigolo (2).
  6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto secondo utensile abrasivo (6) Ã ̈ assoggettato a mezzi di contrasto elastici attivi tra il telaio (4) e il secondo utensile abrasivo (6) per far ruotare passivamente il secondo utensile abrasivo (6) attorno al primo spigolo (2).
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto secondo utensile abrasivo (6) Ã ̈ movimentabile da detto semilavorato (3) per ruotare in contatto con il primo spigolo (2) e passare da una configurazione di inizio lavorazione in cui detta porzione di lavorazione (6a) Ã ̈ ingaggiata dal primo spigolo (2) del semilavorato (3) ed una configurazione di fine lavorazione in cui detta porzione di lavorazione (6a) viene distaccata da detto semilavorato (3).
  8. 8. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 5 alla 7, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di richiamo (14) del secondo utensile abrasivo (6) attivi tra detto telaio (4) e detto secondo utensile abrasivo (6) per richiamare detto secondo utensile (6) dalla configurazione di fine lavorazione alla configurazione di inizio lavorazione, preferibilmente detti mezzi di richiamo (14) comprendendo una o più molle pneumatiche (15, 16).
  9. 9. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 5 alla 8, caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo di ammortizzazione (17) collegato a detto secondo utensile abrasivo (6) per assorbire l’impatto del semilavorato (3).
  10. 10. Macchina secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di ammortizzazione (17) Ã ̈ mobile fra una prima posizione in cui copre detto secondo utensile abrasivo (6) ed una seconda posizione in cui detto dispositivo di ammortizzazione (17) scopre detto secondo utensile abrasivo (6).
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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EP0293341A2 (en) * 1987-05-22 1988-11-30 Tecnolegno S.R.L. Equipment for sanding the rounded corners of boards automatically

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