ITFI20000079A1 - Macchina ribobinatrice e metodo di di avvolgimento di rotoli di materiale nastriforme su mandrini estraibili - Google Patents

Description

"MACCHINA RIBOBINATRICE E METODO DI AVVOLGIMENTO DI ROTO-LI DI MATERIALE NASTRIFORME SU MANDRINI ESTRAIBILI"

DESCRIZIONE

Campo tecnico

L'invenzione riguarda una macchina ribobinatrice, cioè una macchina per la produzione di rotoli di materiale nastriforme, ad esempio - ma non esclusivamente - rotoli di carta, carta "tissue" od altro per la successiva produzione di rotolini di carta igienica, carta asciugatutto od altri prodotti in rotolo.

Più in particolare la presente invenzione riguarda una macchina ribobinatrice preferibilmente del tipo cosiddetto periferico o superficiale, cioè dove il rotolo in fase di formazione viene mantenuto in rotazione tramite il contatto con organi avvolgitori periferici, come rulli, cinghie od elementi equivalenti. Inoltre, la presente invenzione si riferisce ad una macchina ribobinatrice a mandrini estraibili, cioè in cui al termine dell'avvolgimento i mandrini vengono estratti per ottenere un rotolo senza mandrino od anima di avvolgimento centrale.

L'invenzione riguarda anche un metodo di avvolgimento per la produzione di rotoli di materiale nastriforme, tipicamente - ma non esclusivamente - rotoli di carta, di carta "tissue" o simile.

Stato della Tecnica

In numerosi settori industriali, ed in particolare nell'industria per la trasformazione della carta, è frequentemente necessario produrre rotoli di materiale nastriforme avvolto, ad esempio rotoli di carta, di carta "tissue" od altro; in altri settori tecnologici si presenta la necessità di produrre rotoli di film plastico, di tessuto, di tessuto-non-tessuto ed altri materiali in nastro.

In particolare nel settore della produzione di manufatti di carta cosiddetta "tissue", come rotoli di carta igienica, carta asciugatutto o prodotti analoghi, a partire da bobine di largo diametro, prodotti in cartiera, vengono realizzati rotoli o log di diametro pari al diametro del prodotto destinato al consumo finale e di lunghezze assiali superiori a quelle del prodotto finito. Questi rotoli o log vengono successivamente tagliati ortogonalmente al proprio asse per realizzare i rotolini destinati al consumo.

Per la produzione di rotoli di questo tipo vengono comunemente utilizzate macchine ribobinatrici cosiddette periferiche, dove il rotolo in formazione viene tenuto in rotazione ed il materiale nastriforme viene alimentato tramite organi ruotanti o comunque organi mobili che si trovano in contatto superficiale con l'esterno del rotolo in formazione. Esempi di macchina ribobinatrici sono descritti ed illustrati in US-A-4723724, US-A-4856725, US-A-4828195, US-A-4962897, US-A-4487377, US-A-4931130, US-A-5248106, US-A-5368252, GB-A-2105688, WO-A-9421545.

Secondo un'aatra tecnologia i rotoli vengono avvolti su mandrini motorizzati. Si parla in questo caso di avvolgimento centrale. Esempi di questa tecnologia sono descritti in US-RE-28353, US-A-3430881, US-A-3532572, US-A-3552670.

Normalmente i rotoli vengono realizzati su un'anima tubolare di cartone che rimane poi stabilmente all'interno del rotolo e viene tagliata insieme al materiale nastriforme avvolto, così che nei singoli rotolini destinati al consumo finale rimane uno spezzone di anima tubolare.

Esistono anche metodi particolari per l'avvolgimento di rotoli senza anima centrale, dove il rotolo finito assume l'aspetto di un cilindro compatto e completamente riempito di materiale nastriforme. Macchine ribobinatrici che lavorano secondo questo principio sono descritte in US-A-5,639,046, US-A-5 ,690,296, US-A-5,839,680, US-A-5,538,199.

Sono stati anche studiati sistemi di avvolgimento in cui il materiale nastriforme viene avvolto su un'anima o mandrino centrale per formare il rotolo dal quale il mandrino viene successivamente estratto e riciclato. Questo sistema consente di lavorare con principi di avvolgimento sostanzialmente simili a quelli utilizzati per avvolgimento su anime di cartone, ma elimina la necessità di produrre e consumare anime tubolari di cartone, con un conseguente risparmio in materiali ed una riduzione di ingombro degli impianti, in quanto viene a mancare la necessità delle cosiddette tubiere, cioè le macchine che producono le anime di cartone a partire da strisce di cartone. I mandrini estratti dai rotoli finiti vengono riciclati dalla zona di estrazione, posta a valle della ribobinatrice, verso l'ingresso della ribobinatrice.

In questo modo con un numero limitato di mandrini si può produrre in continuo ad elevate velocità.

Allo scopo di facilitare l’estrazione e di conseguire altri vantaggi in termini di riduzione degli ingombri e facilità di manipolazione, è stato suggerito di realizzare i mandrini estraibili in due parti, ciascuna delle quali viene estratta dalla relativa estremità del rotolo finito. Una macchina ed un metodo di questo tipo sono descritti in WO-A-9942393 .

Quando i rotoli vengono formati su mandrini estraibili devono essere usati accorgimenti opportuni per far sì che il lembo iniziale del materiale nastriforme rimanga adesso alla superficie esterna del mandrino di avvolgimento. Questi accorgimenti devono consentire un'agevole estrazione successiva del mandrino, una volta completato l'avvolgimento. A tale scopo possono essere usati sistemi pneumatici, soffi d'aria, cariche elettrostatiche od altro che attirano e trattengono il lembo libero sulla superficie del mandrino, cessando il loro effetto in una fase successiva del ciclo di avvolgimento.

Sono stati anche studiati sistemi in cui la superficie esterna del mandrino viene bagnata con acqua, la quale dovrebbe fornire una sufficiente azione di adesione per il lembo libero iniziale del materiale nastriforme che vi viene avvolto. L'acqua viene assorbita dal materiale nastriforme nella successiva fase di avvolgimento, consentendo così la successiva estrazione del mandrino a rotolo finito.

I sistemi attualmente utilizzati per ancorare il lembo libero iniziale del materiale nastriforme sul mandrino estraibile non sono sempre soddisfacenti, in quanto utilizzabili solo con alcuni tipi di materiale, o perché forniscono un effetto di adesione non sempre affidabile, in specie ad elevate velocità di produzione, per cui impongono una velocità ridotta.

Scopi e sommario dell'invenzione

Scopo della presente invenzione è la realizzazione di una macchina ribobinatrice e di un metodo di avvolgimento, in particolare e preferibilmente (ma non esclusivamente) di tipo periferico su mandrini di avvolgimento estraibili, che consenta di ottenere un'efficace ed affidabile ancoraggio del lembo libero del materiale nastriforme al mandrino, senza ostacolare o comunque offrire difficoltà nelle successive fasi di estrazione del mandrino dal rotolo finito.

Questo ed ulteriori scopi e vantaggi, che appariranno chiari agli esperti del ramo dalla lettura del testo che segue, sono ottenuti in sostanza con una macchina ribobinatrice per la produzione di rotoli di materiale nastriforme, comprendente: un sistema di avvolgimento su mandrini di avvolgimento per la formazione di detti rotoli; un estrattore per separare i mandrini dai rispettivi rotoli su di essi formati ed in cui è previsto almeno un dispositivo di lavaggio per lavare detti mandrini tra la separazione dai rotoli e l'inizio dell'avvolgimento.

Quando si usa una macchina ribobinatrice ad avvolgimento centrale, i mandrini vengono movimentati da una torretta ruotante od equivalente in varie stazioni, tra cui una stazione di applicazione del collante, una stazione di avvolgimento ed una stazione di sfilamento del rotolo o log dal mandrino. In questo caso i mezzi di lavaggio possono essere disposti in modo da operare lungo il percorso dei mandrini tra la stazione di sfilamento del rotolo e la stazione di applicazione del collante o in una di queste stazioni. Essi possono comprendere, ad esempio, spazzole, tamponi od altro che traslano lungo lo sviluppo assiale del mandrino. Oppure possono comprendere un manicotto di lavaggio a camera tubolare (eventualmente suddiviso in due parti) entro cui scorre il mandrino.

Preferibilmente, tuttavia, l’invenzione viene realizzata su una macchina ribobinatrice periferica. In tal caso, viene vantaggiosamente previsto un percorso di ricircolo dei mandrini tra un estrattore, che estrae i mandrini dai rotoli finiti, ed un introduttore, che li inserisce in una culla di avvolgimento. I mezzi di lavaggio sono disposti in una posizione opportuna lungo il percorso dei mandrini.

La previsione di un lavaggio dei mandrini estratti dai rotoli consente in primo luogo di eliminare dalla superfid e dei mandrini eventuali residui di carta od altro materiale che può rimanere aderente al mandrino dopo l'estrazione.

La presenza del sistema di lavaggio consente, come particolare vantaggio, di poter utilizzare un collante per far aderire in modo affidabile e rapido il lembo libero iniziale del materiale nastriforme sul mandrino all'inizio dell'avvolgimento di ciascun rotolo. Infatti, l'eventuale residuo di collante sul mandrino estratto e riciclato può essere rimosso tramite il sistema di lavaggio.

Il sistema di lavaggio consente di usare mandrini estraibili in una ribobinatrice tradizionale, cioè progettata per lavorare con ànime tubolari di cartone e l'uso di collante. E' così possibile trasformare le macchine esistenti con pochi interventi di modifica. E' anche possibile realizzare macchine che possono lavorare indifferentemente con mandrini estraibili o con anime tubolari di cartone (od altro materiale) destinate a rimanere nel prodotto finito.

Ciò non è possibile in assenza di un sistema di lavaggio, in quanto in tal caso si avrebbe un accumulo di detriti sui mandrini estraibili.

Non è, peraltro, necessario che i mandrini vengano lavati ad ogni ciclo di avvolgimento. Si potrebbe ad esempio prevedere un lavaggio ogni "N" cicli di avvolgimento, dove "N" dipende ad esempio dalla natura del collante e del materiale nastriforme.

Il lavaggio può avvenire con un fluido di lavaggio, ad esempio acqua, acqua con aggiunta di detergenti, od anche con un vapore, ad esempio vapore d'acqua saturo, o con qualunque altro fluido (liquido o gassoso) appropriato.

Il collante è di preferenza applicato sul mandrino prima del suo inserimento nella zona dove esso entra in contatto con il materiale nastriforme. Tuttavia, non si esclude la possibilità che il collante sia applicato al materiale nastriforme nella zona di esso destinata ad entrare in contatto con il mandrino di avvolgimento.

Il dispositivo di lavaggio può essere realizzato in vari modi. Ad esempio, si può prevedere di scaricare i mandrini in una vasca contenente un liquido di lavaggio, ad esempio anche semplice acqua, con l'eventuale aggiunta di un detergente o di un solvente. Un agitatore può essere previsto per provocare il movimento dei mandrini nella vasca e facilitare la rimozione dei detriti e dei residui di collante. In alternativa possono essere previsti mezzi a spazzola od altri mezzi meccanici che agiscono sulla superficie dei mandrini disposti nella vasca. Da qui i mandrini possono essere estratti e portati nella zona di avvolgimento, con o senza una precedente fase di asciugatura.

In generale, i mandrini possono essere realizzati in un unico pezzo o in due pezzi accoppiabili e disaccoppiabili. Il lavaggio può essere effettuato tanto sui mandrini in un unico pezzo, quanto su mandrini in due pezzi, od eventualmente sui due pezzi separati che poi vengono accoppiati od accostati (dopo il lavaggio) per formare il mandrino. Non si esclude che i mandrini siano realizzati in più.di due pezzi. Quando i pezzi in cui è suddiviso il mandrino vengono lavati separatamente, possono essere previsti due dispositivi di lavaggio od anche un solo dispositivo di lavaggio in cui convergono le varie parti in cui sono suddivisi i mandrini per essere lavate.

Secondo una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa dell'invenzione, il dispositivo di lavaggio comprende almeno una camera tubolare di lavaggio attraverso la quale vengono fatti passare i mandrini o parti di essi ed in cui sono disposti organi di lavaggio. Questi organi di lavaggio possono essere di vario tipo e sono di preferenza disposti con una disposizione circolare per agire su tutta la superficie dei mandrini o di parti di mandrino che attraversano la camera tubolare. Ad esempio, possono essere previste spazzole o tamponi di lavaggio a forma anulare, eventualmente associate ad erogatori di un liquido od altro fluido di lavaggio disposti a monte o nella stessa posizione delle spazzole o dei tamponi. Di preferenza, tuttavia, gli organi di lavaggio sono realizzati in modo tale da non toccare meccanicamente la superficie dei mandrini o delle parti di mandrino. In una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa essi comprendono una serie di ugelli che spruzzano un liquido in pressione o soffiano un mezzo gassoso. In questo modo non si esercita sui mandrini o sulle parti di mandrino alcuna forza di attrito che potrebbe rendere difficoltoso il loro avanzamento. Gli ugelli possono, anzi essere orientati in modo tale che il getto da essi generato contribuisca alla spinta in avanti dei mandrini o delle loro parti. Non si esclude la possibilità che i mezzi di lavaggio siano di tipo a contatto, ma dotati di un sistema di movimentazione, in modo tale da generare una spinta nel verso di avanzamento dei mandrini. Tuttavia una soluzione di questo tipo appare più complessa e meno efficiente da un punto di vista della rimozione dei detriti dalla superficie dei mandrini.

Benché in linea di principio sia possibile introdurre i mandrini lavati nella macchina ribobinatrice anche senza asciugarli, in particolare quando il fluido di lavaggio è un liquido, secondo una forma di attuazione preferita dell'invenzione sono previsti sistemi di asciugatura che possono essere disposti ad esempio all'interno della camera entro cui transitano i mandrini o le loro parti. Il sistema di asciugatura può comprendere organi meccanici, ad esempio in materiale assorbente, che toccano la superficie dei mandrini o delle loro parti. Preferibilmente, tuttavia, anche per l'asciugatura si preferisce un sistema che non tocchi la superficie dei mandrini, ad esempio un organo aspirante agente sulla superficie dei mandrini o parti di mandrini in transito attraverso la camera di lavaggio.

Ulteriori vantaggiose possibili caratteristiche della macchina e del metodo secondo 1'invenzione sono indicate nelle allegate rivendicazioni e verranno descritte in dettaglio con riferimento ad una possibile forma di attuazione.

Breve descrizione dei disegni

Il trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: la

Fig.l mostra una vista laterale schematica di una macchina ribobinatrice secondo l'invenzione; la

Fig.2 mostra una vista in pianta secondo II-II della Fig.l; la

Fig.3 mostra una vista laterale locale secondo III-III di Fig.l del sistema di estrazione di una porzione di mandrino; le

Figg.4A e 4B mostrano una vista locale ingrandita secondo IV-IV di Fig.l; la

Fig.5 mostra una sezione secondo V-V di Fig.4; la Fig.6 mostra una vista laterale di uno dei due sisterni di lavaggio dei mandrini; la

Fig.7 mostra una vista frontale secondo VII-VII di Fig.6; e la

Fig.8 mostra una sezione longitudinale secondo VIII-VIII di Fig.7.

Descrizione dettagliata di una forma di attuazione preferita dell'invenzione

Le Figg.1 e 2 mostrano genericamente e schematicamente una ribobinatrice secondo l'invenzione, limitatamente alle parti generali della macchina. Gli organi di avvolgimento sono rappresentati in modo indicativo, e limitatamente a quanto necessario per la comprensione dell'invenzione. Più in particolare nella forma di attuazione illustrata gli organi di avvolgimento sono del tipo periferico con tre rulli di avvolgimento indicati con 1, 3 e 5. I rulli 1, 3 e 5 definiscono una zona di avvolgimento dove vengono formati i rotoli o log R. Il rullo avvolgitore 5 è montato su un braccio 7 fulcrato in 9 e oscillante per seguire l'accrescimento del rotolo R in fase di formazione. Fra i rulli avvolgitori 1 e 3 viene definita una gola attraverso la quale passa il materiale nastriforme che si avvolge sul rotolo R quando questo si trova in contatto con la terna di rulli 1, 3 e 5. Il materiale nastriforme, indicata con N, viene alimentato attorno al primo rullo avvolgitore 1.

Davanti alla gola formata dai rulli avvolgitori 1 e 3 è disposta una superficie di rotolamento 11 formata da una struttura a pettine e definente, insieme alla superficie cilindrica del rullo avvolgitore 1, un canale di inserimento ed avanzamento dei mandrini di avvolgimento. Al di sotto della superficie di rotolamento 11 si trova un mezzo di interruzione 13 del materiale nastriforme, che ruota in istanti opportuni attorno al proprio asse secondo la freccia fl3 per effettuare l'interruzione del materiale nastriforme e creare il lembo finale del rotolo R ed il lembo iniziale che va ad aderire al mandrino di avvolgimento successivo che viene inserito nella macchina.

I mandrini di avvolgimento sono introdotti nella macchina tramite un introduttore ruotante 15 il cui movimento è sincronizzato con quello del mezzo di interruzione 13, a sua volta sincronizzato con il movimento di un gruppo perforatore 17, in modo tale che il materiale nastriforme venga interrotto in corrispondenza di una delle linee di perforazione generate dal perforatore 17.

I mezzi di avvolgimento, di introduzione dei mandrini di avvolgimento e di interruzione del materiale nastriforme qui sommariamente descritti sono sostanzialmente equivalenti a quelli descritti in maggiore dettaglio in WO-A-9421545, a cui si rimanda per maggiori dettagli sul funzionamento dei mezzi di avvolgimento, di interruzione del materiale nastriforme e di perforazione. La struttura dei mezzi di avvolgimento può, chiaramente, essere diversa da quella sommariamente descritta in precedenza, in quanto in linea generale la presente invenzione può essere attuata con qualunque sistema di avvolgimento periferico su anima o mandrino tubolare di avvolgimento.

I mandrini di avvolgimento, indicati con M, vengono provvisti di punti di incollaggio tramite ugelli o pistole di applicazione del collante indicati con 19 e disposti in una serie lungo lo sviluppo trasversale della macchina, così che sull'intero sviluppo assiale di ciascun mandrino M che viene presentato per l'introduzione nella zona di avvolgimento si distribuisce una quantità sufficiente di collante per far aderire il lembo libero iniziale del materiale nastriforme per iniziare così l'avvolgimento di un rotolo. Il collante può essere applicato in modo continuo od anche a zone od a punti.

I rotoli R formati nella zona di avvolgimento sopra descritta vengono fatti rotolare su uno scivolo 21 fino ad arrivare in una stazione di estrazione, genericamente indicata con 23, dove i singoli mandrini M vengono estratti tramite organi estrattori che verranno descritti in maggior dettaglio con riferimento alla Fig.3.

I mandrini sono realizzati, in modo di per sé noto (cfr. WO-A-9942393 ), in due porzioni che sono accoppiate prima di iniziare su di esse l'avvolgimento e che vengono poi estratte ciascuna da una estremità del rotolo R nella stazione di estrazione 23 per essere riciclati nella zona di inserimento.

Come visibile nella vista in pianta di Fig.2, la stazione di estrazione presenta due estrattori 25A e 25B disposti sui due lati della macchina, che estraggono le due porzioni MA ed MB di cui sono costituiti i mandrini di avvolgimento M. Le due porzioni MA e MB dei mandrini vengono poi prelevate dalla stazione di estrazione 23 tramite due convogliatori a catena 27A e 27B (vedasi in particolare Fig.l) che trasferiscono le singole porzioni di mandrino verso una zona di lavaggio e riaccoppiamento dei mandrini, indicata con 31 e disposta a monte dei mezzi di avvolgimento 1,3 e 5.

I convogliatori 27A e 27B, che nell'esempio illustrato sono formati da catene portanti culle opportunamente sagomate per trattenere porzioni di mandrino MA, MB di varie dimensioni, possono essere sostituiti da altri mezzi di ricircolo dei mandrini, ad esempio scivoli o superfici di rotolamento sviluppantisi lateralmente alla macchina ribobinatrice.

I due estrattori 25A e 25B che provvedono alla estrazione dal rotolo finito delle due porzioni di mandrino MA ed MB hanno struttura simmetrica ed uno solo di essi verrà descritto in maggiore dettaglio con riferimento alla Fig.3. L'estrattore presenta un supporto 33 con una guida di scorrimento orizzontale 35, lungo la quale si muove una slitta 37, il cui movimento alternato secondo la doppia freccia f37 è comandato da una motorizzazione 39 tramite organi di trasmissione opportuni, rappresentati nell'esempio del disegno da una cinghia 41 vincolata in una posizione intermedia alla slitta 37.

La posizione della guida di scorrimento 35 può essere registrata in direzione verticale secondo f35 per adattarsi alle varie dimensioni di rotoli che possono essere prodotti dalla macchina ribobinatrice.

La slitta 37 porta, montata a sbalzo, una ganascia 43 che impegna le porzioni MA, MB costituenti i mandrini M in corrispondenza della rispettiva estremità di esse sporgenti dal rotolo R. La ganascia 43 presenta due organi di espansione 45 che si impegnano in.risalti anulari MR realizzati all'interno della superficie cilindrica dei mandrini M.

Tramite opportuni mezzi di comando gli organi di espansione 45 possono essere divaricati e avvicinati per impegnarsi e disimpegnarsi sulla porzione MA o MB del mandrino M. Quando la ganascia 43 è impegnata alla porzione MA o MB del mandrino M su cui è formato il rotolo R, il movimento da sinistra verso destra in Fig.3 della slitta 37 provoca l'estrazione della porzione MB di mandrino dal rotolo R, quest'ultimo venendo trattenuto in una posizione assiale tramite una battuta 49 prevista nella zona di estrazione 23.

In Fig.3 è mostrata a tratteggio ed indicata con 43X la posizione finale che assume la ganascia 43 quando la porzione MB di mandrino è completamente sfilata dal rotolo R. In questa posizione gli organi ad espansione 45 sono stati svincolati dalla porzione MB di mandrino, che risulta così appoggiata su due supporti intermedi 51 e svincolata dalla ganascia 43.

Una volta abbandonata sul supporto 51 la porzione di mandrino MB può essere prelevata dalle culle previste sul rispettivo convogliatore 27 per essere riportata nella zona di lavaggio e riaccoppiamento 31.

La zona di lavaggio e riaccoppiamento 31 è illustrata in dettaglio nelle Figg.2 e 4 ad 8. In.questa zona sono previsti movimentatori esemplificativamente in forma di quattro convogliatori, realizzati nell’esempio illustrato da altrettanti nastri trasportatori allineati, indicati con 53A, 55A e 53B, 55B. I nastri trasportatori 53A, 55A e 53B, 55B sono disposti simmetricamente rispetto ad un piano verticale di simmetria della linea di produzione. Essi sono comandati da un motore comune 57 tramite una puleggia 59 ed una cinghia 61. Con una opportuna disposizione di pulegge e cinghie di rinvio, indicate genericamente con 63A e 63B il motore 57 comanda il movimento dei nastri trasportatori 53A e 55A secondo la freceia fA ed in verso opposto, secondo la freccia fB, i nastri convogliatori 53B e 55B.

Con questa disposizione le porzioni di mandrino MA ed MB che vengono scaricate dai convogliatori 27A e 27B sui nastri convogliatori 53A e 53B vengono avvicinate assialmente le une alle altre e portate a battuta contro una coppia di profilati 71A, 71B posti in posizione centrale rispetto ai nastri convogliatori 53A, 53B e 55A, 55B. Da qui le due porzioni di mandrino MA ed MB vengono scaricate, grazie alla curvatura dei profilati 71A e 71B e fatte rotolare su barre inclinate 73 fino a battuta contro le catene 77 di un convogliatore.

Da qui le singole porzioni MA, MB di mandrino vengono prelevate tramite un convogliatore a catena 77 che porta organi di prelievo 79 per essere trasferite secondo la freccia f77 verso gli ugelli applicatori di collante 19 (vedasi Fig.l).

In una posizione intermedia lungo il percorso delle porzioni di mandrino MA, MB, dai nastri convogliatori 53A, 55A e 53B, 55B verso gli ugelli 19 vengono previsti mezzi di spinta assiale che provocano il riaccoppiamento delle porzioni MA ed MB per formare un mandrino completo M che viene successivamente inserito nella zona di avvolgimento della macchina ribobinatrice. Questi mezzi di accoppiamento possono essere costituiti ad esempio da cilindri pneumatici, oleodinamici od altro, ad esempio da sponde laterali sagomate convergenti contro le quali vengono forzate le estremità esterne delle porzioni MA, MB dei mandrini durante il loro avanzamento. La spinta esercitata dalle sponde laterali provoca l'avvicinamento e l'accoppiamento assiale delle due porzioni di mandrino. In modo di per sé noto, le estremità delle porzioni di mandrino, destinate ad essere accoppiate, possono essere opportunamente sagomate, ad esempio con superfici di accoppiamento a maschio e femmina, di forma troncoconica od altro. Si può anche prevedere che le due porzioni siano solo accostate l'una all'altra.

Come visibile in particolare nelle Figg.2 e 4, fra i nastri convogliatori 53A e 55A da un lato e fra i convogliatóri 53B e 55B dall'altro sono disposti due gruppi di lavaggio indicati con 81A ed 81B.

I due gruppi di lavaggio 81A ed 81B sono sostanzialmente simmetrici e nel seguito verrà descritto esclusivamente il gruppo 81A, illustrato in maggior dettaglio in Fig.8. Esso presenta una camera tubolare 83, cioè una camera con una apertura assiale passante. La camera 83 è definita da una prima porzione 83A delimitata da un collare 85 lungo il cui sviluppo anulare sono disposti ugelli erogatori di un liquido di lavaggio.

Nell'esempio illustrato in figura sono previsti cinque ugelli erogatori 85 disposti in modo uniforme lungo lo sviluppo anulare del dispositivo. Alla porzione 83A della camera tubolare segue una porzione 83B delimitata da un manicotto 87. La porzione 83B è collegata, tramite un'apertura nel manicotto 87, ad un condotto aspirante 89. Si forma così un vano aspirante che viene attraversato dalle porzioni di mandrino. La porzione MA di mandrino entra nella camera tubolare 83 secondo la freccia F indicata in Fig.8 ed esce dalla parte opposta avendo attraversato le due porzioni 83A ed 83B della camera tubolare 83. L'apertura di ingresso della camera tubolare 83 è delimitata da un anello 90, mentre l'apertura di uscita è delimitata da un anello 92.

Gli erogatori ad ugello 85 sono collegati tramite condotti flessibili non mostrati ad una pompa od altro mezzo di erogazione di liquido di lavaggio in pressione, mentre il condotto aspirante 89 è collegato ad una sorgente di vuoto. Con questa disposizione il passaggio delle porzioni di mandrino attraverso la camera tubolare 83 fa sì che tutta la superficie della porzione di mandrino venga investita durante il movimento secondo la freccia F dai getti di liquido di lavaggio generati dagli erogatori ad ugello 85. La superficie viene successivamente asciugata tramite l'aspirazione generata attraverso il condotto aspirante 89. Gli anelli 90, 92 forniscono una guida alle porzioni MA ed MB ed hanno una dimensione tale da consentire l'ingresso di aria che effettua l'asciugatura.

La macchina sin qui descritta funziona nel modo seguente.

Singoli mandrini M formati da porzioni MA ed MB accoppiate od accostate assialmente vengono introdotti in istanti opportuni nel canale definito dal primo rullo avvolgitore 1 e dalla superficie di rotolamento 11 dopo aver ricevuto sulla propria superficie una sufficiente quantità di collante applicato mediante gli ugelli spruzzatori 19 od in altro modo idoneo, ad esempio con dei tamponi, con dei rulli di pescaggio da una vasca od altro. Da questo momento fino al completamento dell'avvolgimento del singolo rotolo R sul mandrino M il funzionamento della macchina ribobinatrice è uguale a quello delle macchine ribobinatrici tradizionali ed in particolare (nell'esempio illustrato) al funzionamento descritto in WO-A-9421545.

I singoli rotoli formati R vengono scaricati nella stazione di estrazione 23 dove le due ganasce (una delle quale è illustrata in Fig.3 ed indicata ivi con 43) afferrano da lati opposti le estremità sporgenti delle porzioni MA ed MB formanti ciascun mandrino e ne provocano l'estrazione. Le due porzioni MA ed MB vengono portate dalle ganasce di estrazione 43 in corrispondenza dei due convogliatori laterali 27A e 27B che prelevano le porzioni MA ed MB di mandrino e le convogliano verso la zona di ingresso della macchina ribobinatrice fino a portarli sui nastri convogliatori 53A e 53B.

Qui, tramite movimento dei nastri convogliatori 53A, 55A e 53B, 55B ciascuna porzione MA, MB di mandrino viene fatta passare attraverso il rispettivo gruppo di lavaggio 81A, 81B. Grazie alla configurazione sopra descritta del gruppo di lavaggio 81A, 81B gli eventuali residui di collante od altre impurezze che si trovano sulla superficie cilindrica delle porzioni MA ed MB di mandrino vengono rimossi, così che sui nastri convogliatori 55A e 55B vengono a trovarsi le porzioni di mandrino MA ed MB completamente pulite ed asciugate. Da qui esse vengono convogliate nuovamente nella zona di ingresso del canale definito dal rullo avvolgitore 1 e dalla superficie di rotolamento 11, previo accoppiamento assiale reciproco, per iniziare un nuovo ciclo di avvolgimento.

E' inteso che il disegno non mostra che una semplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che

informa il trovato stesso.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1. Una macchina ribobinatrice per la produzione di rotoli di materiale nastriforme, comprendente: - un sistema di avvolgimento, per avvolgere il materiale nastriforme su mandrini di avvolgimento; - un estrattore per separare i mandrini dai rispettivi rotoli su di essi formati; caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un dispositivo di lavaggio dei mandrini. 2. .Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto: che detto sistema di avvolgimento comprende una culla di avvolgimento periferico; che sono previsti un introduttore di mandrini di avvolgimento verso detta culla e un percorso di ricircolo per trasferire detti mandrini dall'estrattore all'introduttore, lungo il quale percorso di ricircolo è previsto detto almeno un dispositivo di lavaggio per lavare detti mandrini. 3. Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto di comprendere un applicatore di collante per applicare un collante per provocare l'adesione del materiale nastriforme su detti mandrini ed iniziare l'avvolgimento. 4. Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 1 o 2 o 3, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di lavaggio comprende almeno una camera tubolare di lavaggio attraverso la quale vengono fatti passare detti mandrini o parti di essi, in detta camera essendo disposti organi di lavaggio. 5. Macchina come da rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti organi di lavaggio comprendono erogatori di un fluido di lavaggio. 6. Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che a detta camera è associato un sistema di. asciugatura.. 7. Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 5 o 6, caratterizzata dal fatto che detti erogatori sono costituiti da ugelli spruzzatori disposti anularmente attorno ad una zona di transito di detti mandrini o parti di mandrini. 8. Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 6 o 7, caratterizzata dal fatto che detto sistema di asciugatura comprende un organo aspirante agente sulla superficie dei mandrini o parti di mandrini in transito attraverso detta camera. 9. Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detto organo aspirante è costituito da un vano aspirante attraverso il quale transitano detti mandrini o parti di mandrini. 10. Macchina ribobinatrice come da una o più delle rivendicazioni 4 a 9, caratterizzata dal fatto di comprendere un movimentatore per movimentare detti mandrini o parti di mandrini attraverso detta camera tubolare. 11. Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detto movimentatore comprende un convogliatore a monte ed un convogliatore a valle di detta camera tubolare. 12. Macchina ribobinatrice come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che: - detti mandrini sono suddivisi in due parti accoppiabili e disaccoppiabili; - detto estrattore estrae separatamente le due parti formanti ciascun mandrino da due estremità opposte del rispettivo rotolo; - detto percorso di ricircolo è doppio, per ricircolare separatamente le due parti costituenti ciascun mandrino; - il dispositivo di lavaggio è doppio, un dispositivo di lavaggio essendo previsto per ciascun percorso di ricircolo, attraverso ciascun dispositivo di lavaggio passando una delle due parti formanti ciascun mandrino, dette due parti venendo successivamente accostate per formare il mandrino. 13. Un metodo di avvolgimento per la produzione di rotoli di materiale nastriforme, comprendente le fasi di: - avvolgere un rotolo di materiale nastriforme su un mandrino di avvolgimento; - separare il mandrino dal rotolo formato; - avvolgere un successivo rotolo su detto mandrino, caratterizzato dal fatto di lavare detto mandrino prima dell'avvolgimento su di esso di detto successivo rotolo. 14. Metodo come da rivendicazione 13, caratterizzato dalle fasi di: - inserire in una culla di avvolgimento detto mandrino di avvolgimento; - completare l'avvolgimento di un rotolo di materiale nastriforme su detto mandrino; - scaricare il rotolo con il rispettivo mandrino dalla culla di avvolgimento; - estrarre detto mandrino dal rotolo; - riciclare il mandrino di avvolgimento verso la culla di avvolgimento per formare su di esso un rotolo successivo, - lavare detto mandrino di avvolgimento prima di reintrodurlo nella culla di avvolgimento. 15. Metodo come da rivendicazione 13 o 14, caratterizzato dal fatto di applicare un collante per ancorare su detto mandrino un lembo iniziale del materiale nastriforme per iniziare l'avvolgimento del rotolo, eventuali residui di collante essendo rimossi dal mandrino di avvolgimento tramite il lavaggio prima dell’inizio dell'avvolgimento del rotolo successivo. 16. Metodo come da rivendicazione 13 o 14 o 15, caratterizzato dal fatto di asciugare detto mandrino dopo il lavaggio. 17. Metodo come da rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto di asciugare detto mandrino tramite aspirazione di eventuale fluido di lavaggio residuo sulla sua superficie. 18. Metodo come da una o più delle rivendicazioni 14 a 17, caratterizzato dal fatto di prevedere almeno una camera tubolare di lavaggio attraverso la quale viene fatto passare detto mandrino od una parte di esso. 19. Metodo come da rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto di associare a detta camera tubolare un sistema di asciugatura. 20. Metodo come da rivendicazione 19, caratterizzato da fatto di prevedere in detta camera tubolare un vano aspirante, attraverso il quale viene fatto passare detto mandrino o parte di esso e asciugato per aspirazione. 21. Metodo come da una o più delle rivendicazioni 14 a 20, caratterizzato dal fatto di: - realizzare detto mandrino in due parti; - accoppiare dette due parti ed avvolgere il rotolo sul mandrino; - estrarre separatamente, da estremità opposte del rotolo, dette due parti; - lavare separatamente dette due parti; - accoppiare nuovamente dette due parti per avvolgere un rotolo successivo.