ITCN20080019A1 - Bacino mobile anfibio per l'alaggio e il varo delle imbarcazioni - Google Patents

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ITCN20080019A1
ITCN20080019A1 IT000019A ITCN20080019A ITCN20080019A1 IT CN20080019 A1 ITCN20080019 A1 IT CN20080019A1 IT 000019 A IT000019 A IT 000019A IT CN20080019 A ITCN20080019 A IT CN20080019A IT CN20080019 A1 ITCN20080019 A1 IT CN20080019A1
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Ferruccio Marino
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Boat Lift S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B63SHIPS OR OTHER WATERBORNE VESSELS; RELATED EQUIPMENT
    • B63CLAUNCHING, HAULING-OUT, OR DRY-DOCKING OF VESSELS; LIFE-SAVING IN WATER; EQUIPMENT FOR DWELLING OR WORKING UNDER WATER; MEANS FOR SALVAGING OR SEARCHING FOR UNDERWATER OBJECTS
    • B63C3/00Launching or hauling-out by landborne slipways; Slipways
    • B63C3/12Launching or hauling-out by landborne slipways; Slipways using cradles
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B63SHIPS OR OTHER WATERBORNE VESSELS; RELATED EQUIPMENT
    • B63CLAUNCHING, HAULING-OUT, OR DRY-DOCKING OF VESSELS; LIFE-SAVING IN WATER; EQUIPMENT FOR DWELLING OR WORKING UNDER WATER; MEANS FOR SALVAGING OR SEARCHING FOR UNDERWATER OBJECTS
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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Ocean & Marine Engineering (AREA)
  • Artificial Fish Reefs (AREA)

Description

TITOLO: “BACINO MOBILE ANFIBIO PER L’ALAGGIO E IL VARO DELLE IMBARCAZIONI "
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto una nuova concezione per la movimentazione e il sollevamento delle imbarcazioni.
Il trovato si pone nel campo dei cinematismi per l’alaggio e il varo dei natanti, con la peculiarità di risolvere il problema dell’assenza de ΙΓ infrastruttura di bacino o vasca indispensabile all’utilizzo di macchine per la movimentazione delle imbarcazioni quali Travel , carri motorizzati o semplicemente gru.
Compito precipuo del presente trovato à ̈ quello di realizzare, oltre che una macchina di sollevamento, un bacino mobile utilizzabile su qualunque tipo di terreno e in grado di rendere più rapide e semplificate le manovre di alaggio e di varo dei natanti in assenza di opportune aree attrezzate.
Allo stato deil’arte sono presenti dispositivi che consentono la movimentazione di natanti, quali Travel motorizzati per l’alaggio, gru, carrelli adibiti al trasporto delie imbarcazioni, mezzi anfibi sia motorizzati che trainati, macchine che rappresentano soluzioni meno integrabili nell<!>ambito della movimentazione delle imbarcazioni e non autosufficienti nell’eventualità in cui l’accesso all’acqua sia consentito dalla sola banchina naturale.
Il trovato permette di processare natanti senza deturpare l’ambiente con costruzioni invasive permanenti, con conseguente riduzione dei costi di investimento e assenza di impatto ambientale.
Inoltre la macchina à ̈ configurabile in diverse morfologie costruttive con leggere modifiche, rendendola atta a creare un bacino a dimensione variabile con una configurazione di tipo allargarle, o prevedendo una configurazione modulare, al fine di permettere così la movimentazione di natanti caratterizzati da varie tipologie di scafo con larghezze e lunghezze diversificate.
Ulteriore configurazione può riguardare la trasmissione del moto del trovato, configurabile come una macchina a carro cingolato o ad assali con ruote e una soluzione mista.
Ulteriore vantaggio del presente trovato à ̈ la possibilità di realizzare un mezzo anfibio che non prevede l’immersione degli elementi sensibili all’acqua, in quanto tutti disposti sulla parte superiore della struttura; nella parte inferiore restano solamente gli assali o i carri cingolati e parte del basamento, con travi atte a creare il pescante necessario alla presa del natante.
Sulla parte superiore à ̈ ricavata una passerella in grado di accedere ai singoli sfilanti di sollevamento con relative fasce per un’eventuale disposizione durante la fase di alaggio e una possibile ispezione dell’operatore su tutta la luce di carico.
Il macchinario oggetto di questa trattazione à ̈ così composto :
- un basamento su cui sono alloggiati i carri cingolati o gli assali con ruote;
- una piattaforma per consentire l’accesso ai carrelli motorizzati; - quattro o più colonne telescopiche, ancorate al basamento, per il tensionamento delle fasce, il sollevamento dei natante e il livellamento dello stesso;
- quattro o più rulli di rinvio alloggiati sulla parte superiore delle colonne telescopiche su cui scorrono le fasce di sollevamento; - due o più fasce di sollevamento;
- passerelle di camminamento alloggiate al piano superiore del trovato;
- motori, impianti elettrici e pulpito di comando disposti al piano superiore del trovato;
- scalette di comunicazione per il raggiungimento del piano superiore;
- dispositivi ottici o telecamere per la visione subacquea in fase di posizionamento del natante.
I dispositivi di trasmissione dei moto sono azionati da uno o più motori endotermici, in grado di garantire una ridondanza dei dispositivi di trasmissione. Tali gruppi sono inoltre dotati di sistema di sollevamento idraulico atto a garantire un’altezza da terra variabile del bacino mobile, permettendo inoltre di modificare la quota da terra dello sbalzo anteriore o posteriore causato da eventuali disliveìli del terreno.
Un’ulteriore peculiarità realizzata col sollevamento degli assali à ̈ la garanzia di un’equa ripartizione dei carichi con conseguente trasferimento di un’egual azione motrice a terra realizzata attraverso la gestione delle pressioni dei cilindri sui gruppi di sollevamento.
Sulle colonne sono presenti degli sfilanti livellanti, che scorrono all’interno delle colonne comandati da attuatoli idraulici, a mezzo dei quali si garantisce sia sollevamento del natante che il livellamento in posizione orizzontale indipendentemente dall'inclinazione del basamento; la parte terminale dello sfilo riporta invece il rullo di rinvio per lo scorrimento delle fasce di imbragatura, portate in tensione da un secondo attuato re idraulico, garantendo l’avvolgimento sulle diverse sezioni dello scafo.
La struttura à ̈ inoltre dotata di pianali di appoggio posizionati sul basamento atti a permettere l’ingresso all’interno del bacino di carrelli semoventi al fine di prelevare e rimessare l’imbarcazione.
Caratteristica della macchina in esame à ̈ Γ immersione in acqua della stessa fino al livello del pescante dell’imbarcazione senza che sia coinvolto il piano superiore della struttura, dove trovano alloggiamento le passerelle e tutti i dispositivi di comando e controllo, motori e impianti, organi meccanici ed elettrici che risultano difficilmente compatibili in macchine anfibie.
Viene ora descritta l’invenzione del brevetto in questione, sulla base delle Tavole ed illustrazioni allegate.
Tale illustrazioni mettono in evidenza:
1. vista isometrica della macchina (Tav.1 ).
2. viste principali della macchina in esame (Tav. 2).
3. vista in sezione del gruppo telescopico livellante (Tav. 3).
4. vista isometrica della configurazione modulare (Tav. 4).
5. vista isometrica del gruppo modulare di smontaggio (Tav. 5). Il trovato ( Tav.1) à ̈ costituito da un basamento (1 Tav.1) in tubolare o presso-piegato al quale vengono vincolate delle colonne portanti (6 Tav.1) in cui trovano sede degli sfilanti livellanti (7 Tav.1) azionati da attuatori idraulici. Nella parte terminale degli sfilanti (7 Tav.1) à ̈ ricavato l’alloggiamento dei rulli di rinvio (10 Tav.1) sui quali scorrono le fasce (8 Tav.1) per il sollevamento dell'imbarcazione. Queste ultime vengono portate in trazione a mezzo di attuatori idraulici disposti all’interno delle colonne telescopiche (6 Tav.1 ).
Posto sopra il basamento (1 Tav.1) si trova il pianale di appoggio (2 Tav.1) per l’accesso dei carrelli motorizzati.
Ai lati del basamento (1 Tav.1) sono alloggiati i gruppi per la movimentazione (4 Tav.1) dell’intero dispositivo, caratterizzati o da carri cingolati o da assali con ruote a seconda della configurazione.
Gli assali ( 4 Tav.1) sono basculanti a mezzo del perno (18 Tav.1) ed elevabili attraverso un sistema a pantografo costituito da bracci ( 3 Tav.1) e attuatorì idraulici (5 Tav.1).
Nella parte superiore della struttura su entrambi i lati compaiono le passerelle (17 Tav.1) per garantire l’accesso degli operatori (15 Tav.1) alla zona centrale del piano rialzato dove sono allocati i motori, gli impianti , i quadri video (12,13,14 Tav.1) e le postazioni di comando (11 Tav.1).
La macchina à ̈ inoltre dotata di impianti di visione (16 Tav.1) disposti sui punti non visibili durante l’alaggio o il varo, mentre l’accesso alla parte superiore del trovato à ̈ garantito da scalette di comunicazione ( 9 Tav.1) tra il piano terra e il piano superiore.
Nella tavola numero due vengono rappresentate le tre viste principali del dispositivo oggetto di questa trattazione : vista superiore ( 1 Tav.2) ; vista laterale ( 2 Tav.2) ; frontale ( 3 Tav.2).
Nella tavola numero tre à ̈ rappresentato il gruppo colonna sfilante (7 Tav.1), dove si evidenzia la posizione degli attuatorì idraulici atti al sollevamento (1 Tav.3) e al tiro fasce (2 Tav.3).
Il movimento dello sfilante (4 Tav.3) à ̈ comandato da un cilindro idraulico a doppio effetto (1 Tav.3) ancorato nella parte bassa alla colonna fissa (3 Tav.3) e nella parte alta allo sfilante mobile (4 Tav.3). Ad un secondo cilindro idraulico (2 Tav.3) posizionato sempre all'interno della colonna (3 Tav.3) ma solidale con lo sfilante (4 Tav.3) à ̈ affidato il tiraggio delle fasce di sollevamento (7 Tav. 3) che vengono rinviate sui rulli (5 Tav.3) montati sull’estremità superiore dello sfilante.
in tavoia quattro à ̈ rappresentata una possibile configurazione modulare della macchina, dove si evidenzia il dispositivo di connessione per eventuali moduli (1 Tav. 4) fissato al basamento della struttura (2 Tav. 4) e atto a prevedere il collegamento di un secondo bacino mobile (3 Tav. 4) al fine di garantire la movimentazione di imbarcazioni caratterizzate da maggiori lunghezze.
Per la tipologia costruttiva del presente trovato, anche se di dimensioni imponenti, Ã ̈ possibile inoltre prevedere uno smontaggio a moduli, con la caratteristica di prevedere un gruppo carro-colonne telescopiche (Tav. 5) autonomo, per facilitare il trasporto su rete viaria.
Il macchinario così configurato e descritto permette di avere notevoli vantaggi e flessibilità nelle operazioni di varo e alaggio delle imbarcazioni ;
- Ã ̈ facilmente adattabile alle diverse misure e masse a seconda della tipologia di imbarcazione;
permette l’utilizzo in zone differenti, senza richiedere la costruzione di opere ad alto impatto ambientale ed enormemente costose;
- assenza di deturpamento ambientale, in quanto la macchina non à ̈ un’opera statica ed à ̈ di conseguenza rimessabile in altre strutture non limitrofe al lido.
II dispositivo così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, i singoli particolari commerciali e le configurazioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (1)

  1. TITOLO: “BACINO MOBILE ANFIBIO PER L’ALAGGIO E IL VARO DELLE IMBARCAZIONI " RIVENDICAZIONI 1. Macchina a bacino mobile anfibio per l’alaggio e il varo di imbarcazioni caratterizzata dal fatto di comprendere ■ Almeno un basamento su cui alloggiano le colonne della struttura (1 Tav.1) ■ quattro o più colonne su cui alloggiano gli sfilanti (6 Tav.1) (3 Tav.2) ■ quattro o più gruppi di traslazione del dispositivo alloggiati sui basamento (4 Tav.1) caratterizzati da configurazione cingolata o a ruote ■ quattro o più assali di sollevamento, dove previsti, (3 Tav.1) con relativo cilindro di sollevamento (5 Tav.1) fissato al basamento del bacino ■ quattro o più fasce di sollevamento (8 Tav.1) connesse al cilindro idraulico interno allo sfilante (2 Tav.2) e scorrevoli su rulli (10 Tav.1) . ■ un pianale d’appoggio (2 Tav,1) alloggiato e vincolato sul basamento per garantire la movimentazione di carrelli semoventi all'intemo del bacino mobile ■ un attuato re lineare o cilindro previsto per ogni colonna atto alla traslazione dello sfilante livellante (1 Tav.2) ■ un attuatore lineare o cilindro previsto per ogni colonna atto alla traslazione e al tiraggio delle fasce di sollevamento (2 Tav.2) ■ una o più passerelle di camminamento (17 Tav.1) per entrambi i lati del bacino mobile al piano rialzato e ancorate alla struttura ■ telecamere fissate esternamente alla struttura per la visione subacquea in fase di imbragatura (16 Tav.1 ) ■ gruppi motori e impianti con pulpiti di comando allocati sul piano rialzato del bacino mobile (11-12-13-14 Tav.1) <■>scalette di comunicazione tra piano terra e piano rialzato ancorate alla struttura portante (9 Tav.1 ) ■ un possibile pianale regolabile (2 Tav.1) per il cambio formato ■ uno o più attacchi per configurazione modulabile (1 Tav.4) 2. Dispositivo secondo quanto rivendicato al punto 1 caratterizzato dal costituire un bacino mobile anfibio senza l'ausilio di infrastrutture e canaline mobili per l’alaggio e il varo delle imbarcazioni su banchine e litorali. 3. Dispositivo secondo una o più rivendicazioni precedenti caratterizzato dalla possibilità dì essere anfibio senza coinvolgere nell’immersione i componenti sensibili quali motore, impianti a bordo macchina e pannello di controllo. 4. Dispositivo secondo una o più rivendicazioni precedenti caratterizzato dall’essere composto da un’intelaiatura rigida formata da un basamento e da colonne dotate di sfilanti atta alla movimentazione e al sollevamento delle imbarcazioni. 5. Dispositivo secondo una o più rivendicazioni precedenti caratterizzato dalla peculiarità di permettere manovre di alaggio o varo dei natanti con la struttura portata direttamente in acqua. 6. Dispositivo secondo una o più rivendicazioni precedenti caratterizzato dalla possibilità di avere gruppi di movimentazione a terra dotati di cingoli o ruote. 7. Dispositivo secondo una o più rivendicazioni precedenti caratterizzato dall'applicazione di dispositivi telescopici con possibilità di livellamento rispetto al basamento. 8. Dispositivo secondo una ο più rivendicazioni precedenti caratterizzato dalia capacità di inglobare l'imbarcazione alfinterno del proprio bacino immergendosi in acqua fino al livello del pescante. 9. Dispositivo secondo una o più rivendicazioni precedenti caratterizzato dalla possibilità di essere dotato di assali di sollevamento indipendenti su ogni gruppo. 10. Dispositivo secondo una o più rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere un sistema di passerelle disposte al piano rialzato atte a garantire il collegamento con le zone dei dispositivi di comando. 11. Dispositivo secondo una o più rivendicazioni precedenti caratterizzato dalla possibilità di realizzare una configurazione a bacino allargarle per consentire l’adattamento della macchina ad imbarcazioni di dimensioni maggiori. 12. Dispositivo secondo una o più rivendicazioni precedenti caratterizzato dalla possibilità di scomposizione a modulo per il transito sulle reti viarie (Tav. 5). 13. Dispositivo secondo una o più rivendicazioni precedenti caratterizzato dalla possibilità di presentare una configurazione di tipo modulare prevedendo opportuni dispositivi di aggancio tra più bacini mobili (l Tav.4). 14. Dispositivo secondo una o più rivendicazioni precedenti caratterizzato da un pianale atto a consentire l’accesso ai carrelli semoventi motorizzati. 15. Dispositivo secondo una o più rivendicazioni precedenti caratterizzato dai comprendere una o più caratteristiche descritte e illustrate.
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GB2151560A (en) * 1983-12-23 1985-07-24 Rodriquez Cantiere Navale Soci Amphibious equipment for hauling ashore and launching of hydrofoil and small coastal crafts
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DE19749204A1 (de) * 1997-11-07 1999-05-12 Kappner Kurt Dipl Ing Fh Transportfahrzeug für Boote

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