ITBZ980029A1 - Dispositivo per mantenere in una posizione ottimale per saldare e per contemporaneamente saldare due lamiere. - Google Patents

Dispositivo per mantenere in una posizione ottimale per saldare e per contemporaneamente saldare due lamiere. Download PDF

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ITBZ980029A1
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Franco Ronzani
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Meccanica Ronzani Di Ronzani A
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    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23KSOLDERING OR UNSOLDERING; WELDING; CLADDING OR PLATING BY SOLDERING OR WELDING; CUTTING BY APPLYING HEAT LOCALLY, e.g. FLAME CUTTING; WORKING BY LASER BEAM
    • B23K37/00Auxiliary devices or processes, not specially adapted to a procedure covered by only one of the preceding main groups
    • B23K37/04Auxiliary devices or processes, not specially adapted to a procedure covered by only one of the preceding main groups for holding or positioning work
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Description

DESCRIZIONE
"DISPOSITIVO PER MANTENERE IN UNA POSIZIONE OTTIMALE PER SALDARE E PER CONTEMPORANEAMENTE SALDARE DUE LAMIERE"
DESCRIZIONE
L'invenzione riguarda un dispositivo per mantenere in una posizione ottimale per saldare e per contemporaneamente saldare due lamiere, comprendente un elemento di appoggio, sul cui piano di appoggio appoggiano le lamiere durante l'operazione di saldatura, e una torcia di saldatura, supportata su un gruppo di supporto sul quale agiscono, spostandolo, mezzi di avvicinamento e allontanamento per portare la torcia di saldatura in una posizione ravvicinata alle lamiere nella quale avviene la saldatura, tra la torcia di saldatura e le lamiere avendosi un movimento reciproco.
Un tale dispositivo è noto dalla pratica e viene usato in macchine per saldare.
Due lamiere possono essere saldate disponendole principalmente in tre diverse maniere: accostate, sovrapposte con perimetri coincidenti, sovrapposte parzialmente. La scelta di una di queste diverse disposizioni dipende dal successivo utilizzo al quale vengono destinate le lamiere saldate insieme. In tutti e tre i casi però è fondamentale mantenere in posizione ottimale le lamiere, dato che sia durante la saldatura sia durante il successivo raffreddamento le lamiere tendono a deformarsi, a causa delle escursioni termiche cui sono sottoposte. Tali deformazioni debbono essere contrastate per evitare che le due lamiere da saldare effettuino dei movimenti reciproci tali da pregiudicare la posizione ottimale.
Considerando che la saldatura di due lamiere non avviene contemporaneamente lungo tutta la linea di contatto reciproco da saldare, bensì procedendo mano mano con la saldatura lungo questa linea, risulta che le tensioni che nascono nella parte di linea di contatto già saldata si trasmettono nel materiale alla successiva parte della linea di contatto ancora da saldare, creando distorsoni che portano al distacco o al sollevamento difforme dei lembi ancora da saldare. Per evitare ciò è necessario tenere in modo forzato in posizione le due lamiere nella zona in cui avviene la saldatura. Tanto più vicino al punto ove agisce la torcia di saldatura vengono tenute le lamiere, tanto minori saranno i problemi di qualità della saldatura dovuti alle distorsioni.
A tale scopo il dispositivo noto comprende in aggiunta ceppi di bloccaggio, che vengono premuti sulle lamiere e le tengono ferme per impedire tali movimenti asimmetrici. I ceppi si estendono reciprocamente paralleli e definiscono tra loro una striscia di materiale lungo la quale viene mosssa la torcia di saldatura per effettuare la saldatura.
Questo noto dispositivo presenta però diversi inconvenienti .
Un inconveniente è dato dal fatto che la lunghezza del dispositivo deve essere almeno pari alla lunghezza delle lamiere da saldare, ne risulta che per saldare lamiere molto lunghe la macchina per saldare che presenta questo dipositivo noto deve essere anche essa molto lunga e presentare ceppi di bloccaggio altrettanto lunghi, per cui la macchina oltre ad essere costosa è anche molto ingombrante .
Inoltre, a causa della conformazione rettilinea dei ceppi di bloccaggio, con tale dispositivo è possibile effettuare solamente saldature aventi una direzione rettilinea concidente con quella definita dai ceppi di bloccaggio .
Infine un ulteriore inconveniente consiste nel fatto che le lamiere da saldare debbono essere assolutamente piane, perchè diversamente non potrebbero essere appoggiati su di esse i ceppi di bloccaggio.
E' nota anche una seconda macchina per saldare. In essa non è prevista la presenza di una torcia di saldatura, dato che il procedimento di saldatura in essa utilizzata è quello della saldatura a resistenza. Tale procedimento è usato per saldare lamiere sovrapposte e prevede di applicare su ciascuna faccia delle due facce che risultano sovrapponendo due lamiere un elettrodo, sottoponendo poi le lamiere ad un flusso di corrente. La saldatura avviene per il fatto che le lamiere, che fungono da resistenza, si scaldano.
Nella macchina nota gli elettrodi sono costituiti da ruote in apposito materiale elettroconducente, le quali rotolano sulle lamiere e fungono inoltre da elementi pressori che comprimono, facendole reciprocamente aderire e mantenendole in posizione, le lamiere che vengono mosse tra di loro.
Anche questa seconda nota macchina presenta però inconvenienti.
Essa, poiché utilizza il procedimento di saldatura a resistenza, è adatta a saldare in modo soddisfacente solo lamiere di ridotto spessore, dato che solo per queste è possibile raggiungere una temperatura di fusione nel materiale in profondità .
Inol tre , la dire z ione di saldatura ot tenibi le è obbligatoriamente o circolare piana, quando le lamiere vengono disposte su un elemento di appoggio che ruota, oppure rettilinea piana , quando le lamiere vengono disposte su un elemento di appoggio che le fa traslare . Scopo essenziale della presente invenzione é quello di ovviare agli inconvenienti sopra citati mettendo a disposizione un dispositivo della fattispecie indicata all ' inizio , con il quale si possano saldare insieme lamiere di qualsiasi lunghezza e spessore, effettuando contemporaneamente saldature di grande qualità che coinvolgono il materiale in profondità e uniscono uniformemente le due lamiere . Un ulteriore scopo è quello di realizzare un dispositivo che permetta di tenere in posizione le lamiere agendo il più vicino possibile al punto ove avviene la saldatura, indipendentemente dalle dimensioni della torcia di saldatura usata .
Inoltre un ulteriore scopo è quello di realizzare un dispositivo che permetta di effettuare saldature anche su lamiere curvate o di effettuare saldature ad andamento non rettilineo.
Questi ed altri scopi ancora vengono raggiunti dal dispositivo della fattispecie indicata all ' inizio per il fatto che esso secondo l'invenzione comprende inoltre almeno una ruota, supportata sul gruppo di supporto in modo da essere mossa rigidamente insieme al gruppo di supporto quando i mezzi di avvicinamento e allontanamento lo spostano per far assumere alla torcia di saldatura detta posizione ravvicinata, nella quale la ruota rotola sulle lamiere premendole contemporaneamente contro l'elemento di appoggio, la ruota essendo inoltre supportata su detto gruppo di supporto anche in modo girevole attorno ad un primo asse di rotazione parallelo al piano di appoggio.
Secondo la rivendicazione 3 è inoltre previsto che la ruota sia supportata su detto gruppo di supporto anche in modo traslabile lungo una prima direzione di traslazione, parallela al piano di appoggio e perpendicolare a detto primo asse di rotazione, in modo da essere avvicinabile alla o allontanabil e dalla torcia di saldatura di una distanza di entità a scelta.
Le caratteristiche indicate in queste due rivendicazioni concorrono entrambe a rendere possibile la minimizzazione in modo ottimale della distanza tra il punto ove agisce la torcia di saldatura e il punto ove le lamiere vengono tenute in posizione dalla ruota, indipendentemente dall'ingombro presentato dalla torcia di saldatura. Infatti con le caratteristiche secondo l'invenzione si può ruotare la ruota e/o avvicinarla alla torcia in modo da rispecchiarne la particolare conformazione, più stretta nella parte inferiore, senza essere quindi condizionati dalla parte più ingombrante di essa, cioè la parte superiore.
Inoltre le lamiere vengono tenute solo ove è necessario, cioè in prossimità del punto di saldatura, dato che la ruote si sposta lungo le lamiere insieme alla torcia di saldatura in dipendenza del movimento che viene trasmesso loro dai mezzi di avvicinamento e allontanamento per mezzo del gruppo di supporto. La ruota e la sua azione efficace sono totalmente indipendenti dalla lunghezza delle lamiere da saldare.
Le caratteristiche della rivendicazione 2 rendono ottimali i vantaggi che si ottengono ruotando la ruota. Le caratteristiche della rivendicazione 4 si adattano perfettamente ad una particolare situazione di saldatura che si viene a creare quando due lamiere sono solo parzialmente sovrapposte e si desidera saldare sul fianco del bordo di contatto. Infatti grazie alla possibilità di spostamento della torcia di saldatura prevista secondo l'invenzione è possibile ridurre al minimo la distanza tra il punto in cui le lamiere vengono tenute in posizione e il punto ove la torcia di saldatura fonde localmente le lamiere.
La rivendicazione 5 riguarda una possibile opportuna e semplice conformazione dell'articolazione della torcia di saldatura al gruppo di supporto.
La caratteristica secondo la rivendicazione 6 conferisce alla torcia di saldatura, a scopo di regolazione, una possibilità di movimento autonoma rispetto agli altri componenti supportati sul gruppo di supporto del dispositivo. Ciò è necessario per posizionare la torcia di saldatura ad una giusta distanza dalle lamiere affinché si inneschi il processo di saldatura.
La rivendicazione 7 ha come oggetto una seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione. Secondo ciò il dispositivo comprende una seconda ruota disposta da parte opposta della prima ruota rispetto alla torcia di saldatura, la quale seconda ruota è supportata sul gruppo di supporto in modo da essere mossa rigidamente insieme al gruppo di supporto quando i mezzi di avvicinamento e allontanamento lo spostano per far assumere alla torcia di saldatura detta posizione ravvicinata, nella quale la ruota rotola sulle lamiere premendole contemporaneamente contro l'elemento di appoggio, la seconda ruota essendo inoltre supportata sul gruppo di supporto anche in modo girevole attorno ad un secondo asse di rotazione parallelo a detto primo asse di rotazione.
Secondo la rivendicazione 8 può inoltre essere previsto che la seconda ruota sia supportata sul gruppo di supporto in modo traslabile lungo detta prima direzione di traslazione, in modo da essere avvicinabile alla o allontanabile dalla torcia di saldatura di una distanza di entità a scelta.
Questa seconda forma di realizzazione rispecchia nelle sue caratteristiche principali appena richiamate, i principi innovativi già illustrati con riferimento alla prima forma di realizzazione delle rivendicazioni 1 e 2. Essa si adatta in modo formidabile alla situazione che si presenta, quando due lamiere accostate oppure due lamiere sovrapposte o anche parzialmenete sovrapposte devono essere saldate sulle loro superiici.
La caratteristica della rivendicazione 9 permette un avvicinamento differenziato delle due ruote al piano di appoggio, ed è particolarmente adatta per quelle situazioni ove per tenere in posizione le lamiere una ruota rotola sulle due lamiere sovrapposte e l'altra solo sulla lamiera più grande.
Con la caratteristica della rivendicazione 10 la torcia di saldatura può effetuare anche in questa seconda forma di realizzazione autonomi movimenti di avvicinamento o allontanamento dalle lamiere, per regolare la distanza ottimale affinchè si inneschi il processo di saldatura.
La rivendicazione il riguarda il gruppo di supporto sul quale agiscono i mezzi di avvicinamento e allontanamento. La loro forma di realizzazione, la quale rientra nella comune conoscenza del tecnico medio, deve essere tale da rispecchiare le caratteristiche funzionali della rivendicazione 12. In tal modo con il dispositivo secondo l'invenzione è possibile effettuare saldature il cui andamento non deve necessariamente essere estremamente regolare, cioè circolare piano o rettilineo piano, dato che il gruppo di supporto e la torcia di saldatura come pure la o le ruote si muovono insieme lungo le lamiere in conseguenza del movimento a loro imposto dai mezzi di avvicinamento e allontanamento. E" ipotizzabile ad esempio la saldatura di lamiere curvate, se secondo la rivendicazione 13 l'elemento di appoggio presenta una superficie di appoggio curvata e i mezzi di allontanamento e avvicinamento sono stati programmati in modo adatto a far percorrere al gruppo di supporto una superficie parallela a questa superficie curva.
La rivendicazione 14 trova applicazione nel caso le lamiere siano molto lunghe, in modo che esse possano scorrere sotto alla torcia di saldatura.
La rivendicazione 15 delimita le posizioni ruotate ottimali che possono assumere le ruote.
La rivendicazione 16 riguarda una particolare vantaggiosa conformazione della o delle ruota/ruote.
Questa conformazione permette di trarre il massimo vantaggio dalla prevista possibilità di rotazione, dato che ciascuna ruota è già inclinata in una certa misura nella sua posizione normale, iniziale. Nel caso poi in cui questa inclinazione iniziale non fosse adatta alla torcia di saldatura utilizzata, inclinandola in misura minore rispetto al piano di appoggio è possibile mantenere minima la distanza tra il punto ove agisce la ruota e il punto ove avviene la saldatura.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue di un esempio di realizzazione, illustrato a puro titolo indicativo ma non limitativo negli uniti disegni, in cui:
- le figure la e lb mostrano rispettivamente una vista frontale di una prima forma di realizzazione del dispositivo secondo l ' invenzione presentante una sola ruota , essendo stata rappresentata tratteggiata la possibilità di ruotare rispettivamente traslare la ruota,
- le figure 2a e 2b mostrano rispettivamente una vista frontale del dispositivo di f igura 1 , la torcia di saldatura essendo stat a rappresentata nel la sua pos i z ione t ras l ata e ruotata ed essendo s tata rappresentata tratteggiata la possibilità di ruotare rispettivamente traslare la ruota,
- le figure 3a e 3b mostrano rispettivamente una vista frontale corrispondente a quelle delle figure la e lb, il dispositivo presentando però una ruota diversa da quella delle figure la e lb,
- le figura 4a e 4b mostrano una vista frontale corrispondente a quelle delle figure 2a e 2b, il dispositivo presentando però una ruota diversa da quelle delle figure 2a e 2b,
- la figura 5 mostra una vista laterale del dispositivo delle figure la,lb e 3a,3b nell'ipotesi di sostituire l'elemento di appoggio delle figure la,lb e 3a,3b con un elemento di appoggio diverso,
- le figure 6a e 6b mostrano rispettivamente una vista frontale di una seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo l invenzione presentante una coppia di ruote, essendo stata rappresentata tratteggiata la possibilità di ruotare rispettivamente traslare le ruote,
- le figure 7a e 7b mostrano rispettivamente una vista frontale corrispondente a quella delle figure 6a,6, il dispositivo presentando però una coppia di ruote diverse da quelle delle figure 6a,6b,
- la figura 8 mostra una vista laterale del dispositivo delle figure 6a,6b e 7a,7b, nell'ipotesi di sostituire l'elemento di appoggio delle figure 6a,6b e 7a,7b con un elemento di appoggio di conformazione diversa, - la figura 9 mostra una vista frontale della seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione in una situazione particolare di sovrapposizione delle lamiere,
- la figura 10 mostra una vista frontale della seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione nel caso di saldatura di due lamiere accostate ,
- la figura 11 mostra una vista frontale corrispondente a quella della figura 10, il dispositivo presentando però ruote diverse da quelle della figura 10,
- le figure da 12 a 15 mostrano, sulla base della prima forma di realizzazione e a titolo di esempio, in sequenza gli spostamenti che può effettuare una ruota affinchè le lamiere siano tenute in posizione il più vicino possibile al punto ove avviene la saldatura. Nelle figure è stato rappresentato un dispositivo per mantenere in una posizione ottimale per saldare e per contemporaneamente saldare due lamiere 1.
Esso comprende un elemento di appoggio 2 ed una torcia di saldatura 4 . Le lamiere 1 appoggiano sul piano di appoggio 3 durante l'operazione di saldatura.
A tale scopo la torcia di saldatura 4 viene avvicinata alle lamiere 1. Tra la torcia di saldatura 4 e le lamiere 1 vi è un movimento reciproco.
Tale movimento reciproco può avvenire per il fatto che la torcia di saldatura 4 è ferma e vengono mosse le lamiere l, come è stato rappresentato nelle figure 5 e 8, ove l'elemento di appoggio 2 è costituito da un rullo con il quale o sul quale vengono fatte scorrere le lamiere 1. Oppure, il movimento può avvenire per il fatto che è la torcia di saldatura 4 ad essere mossa lungo le lamiere 1, come è rappresentato nelle rimanenti figure ove l'elemento di appoggio 2 è costituito da un blocco.
La scelta di un tipo di elemento di appoggio 2 rispetto all'altro può dipendere ad esempio dalla lunghezza delle lamiere da saldare oppure dal tipo di saldatura da effettuare. Ad esempio in presenza di lamiere lunghe può essere opportuno farle scorrere sull'elemento di appoggio 2 conformato a rullo.
Secondo una prima forma di realizzazione dell'invenzione, rappresentata in particolare nelle figure da la a 5, per mantenere in posizione le lamiere 1 il dispositivo comprende almeno una ruota 5a.
La ruota 5a è supportata su un primo elemento di supporto 6a di un gruppo di supporto 6 in modo da essere mossa rigidamente insieme al gruppo di supporto 6 quando mezzi di avvicinamento e allontanamento 7, non rappresentati in dettaglio, lo spostano. In questa prima forma di realizzazione il gruppo di supporto 6 è costituito da una pluralità di componenti 6a ,6e,6f,6g,6h che verranno descritti nel seguito.
Il gruppo di supporto 6 viene spostato da una posizione distante dal piano di appoggio 3 (non rappresentata), di riposo, nella quale la ruota 5a non è a contatto con le lamiere 1 appoggiate sull'elemento di appoggio 2, ad una posizione ravvicinata al piano di appoggio 3, nella quale la ruota 5a rotola sulle lamiere 1, e viceversa.
Tutte le figure fanno riferimento a tale posizione, nella quale la ruota 5a preme le lamiere 1 contro l'elemento di appoggio 2.
Per lo spostamento il gruppo di supporto 6 presenta un membro di supporto 6e sul quale agiscono i mezzi di allontanamento e avvicinamento 7. Questi ultimi sono atti ad avvicinare al o ad allontanare dal piano di appoggio 3 il membro di supporto 6e, a traslare il membro di supporto 6e parallelamente al piano di appoggio 3 come pure a far effettuare al membro di supporto 6e una combinazione di questi movimenti. La loro conformazione è nota e appartiene al campo degli attuatori e non verrà ulteriormente illustrata. Nelle figure la loro presenza è stata indicata accennando agli spostamenti che essi fanno eseguire al gruppo di supporto 6.
Le figure la,lb,2a,2b si riferiscono ad una prima possibile conformazione della ruota 5a. La ruota 5a può essere ruotata attorno al un primo asse di rotazione RI, da una posizione iniziale, perpendicolare al piano di appoggio 3, ad una posizione ruotata a scelta e inclinata rispetto al piano di appoggio 3, e viceversa. A tratteggio è stata indicata nelle figure la, 2a tale possibilità di rotazione.
Le figure 3a,3b,4a,4b si riferiscono invece ad una seconda possibile vantaggiosa conformazione della ruota 5a. Secondo ciò la ruota 5a presenta una porzione di estremità 8 di forma troncoconica, con la quale essa rotola sulle lamiere 1. Anche in questo caso la ruota 5a può essere ruotata attorno a detto primo asse di rotazione RI. Diversamente però dalla ruota 5a cilindrica, rappresentata nelle figure la-2b, essa può essere inclinata da una posizione iniziale, già inclinata rispetto al piano di appoggio 3, ad una posizione finale, inclinata in misura minore di quella iniziale, e viceversa. A tratteggio è stata indicata nelle figure 3a,4a tale possibilità di rotazione.
In particolare detto primo asse di rotazione RI può anche essere perpendicolare alla direzione di movimento reciproco tra la ruota 5a e le lamiere 1, ±1-che rende Ottimali i vantaggi ottenuti ruotando la ruota 5a.
La ruota 5a è supportata su detto primo elemento di supporto 6a anche in modo traslabile lungo una prima direzione di traslazione TI. Questa direzione è parallela al piano di appoggio 3 e perpendicolare a detto primo asse di rotazione RI. In tal modo la ruota 5a è avvicinabile alla o allontanabile dalla torcia di saldatura 4 di una distanza di entità a scelta. Questa possibilità di traslazione è stata rappresentata a tratteggio nelle figure lb,2b nel caso di prevedere una ruota Sa cilindrica e nelle figure 3b,4b nel caso di prevedere una ruota Sa con porzione di estremità troncoconica 8.
Per quanto riguarda la torcia di saldatura 4, essa è supportata su un corpo di supporto 6f del gruppo di supporto 6 in modo da essere anche essa mossa rigidamente insieme al gruppo di supporto 6 quando questo viene spostato dai mezzi di avvicinamento e allontanamento 7. In detta posizione distante dal piano di appoggio 3 la torcia di saldatura 4 si trova in posizione inattiva e in detta posizione ravvicinata al piano di appoggio 3, alla quale si riferiscono tutte le figure, la torcia di saldatura 4 si trova in posizione operativa di saldatura. La torcia di saldatura 4 è inoltre supportata anche in modo traslabile lungo una seconda direzione di traslazione T2, parallela a detto piano di appoggio 3 e perpendicolare a detto primo asse di rotazione RI. In tal modo essa è avvicinabile alla o allontanabile dalla ruota 5a di una distanza di entità a scelta.
La torcia di saldatura 4 è inoltre supportata anche in modo girevole attorno ad un terzo asse di rotazione R3, parallelo a detto primo asse di rotazione Ri. Essa può essere ruotata da una posizione iniziale, nella quale essa è disposta perpendicolare al piano di appoggio 3, ad una posizione ruotata di un angolo a scelta, nella quale la torcia di saldatura 4 è disposta inclinata rispetto al piano di appoggio 3, e viceversa. Tale situazione è stata rappresentata nelle figure 2a,2b e 4a,4b.
Questa supportazione girevole e traslabile della torcia di saldatura 4 può essere ottenuta infrapponendo tra il corpo di supporto 6f e la torcia di saldatura 4 un corpo intermedio di supporto 6g. Questo corpo intermedio di supporto 6g è supportato sul corpo di supporto 6f in modo traslabile lungo detta seconda direzione di traslazione T2 e su di esso la torcia di saldatura 4 è supportata in modo girevole attorno a detto terzo asse di rotazione R3. Il corpo di supporto 6f è poi supportato sul gruppo di supporto 6, in particolare su corpi di guida 6h del gruppo di supporto 6, in modo traslabile in allontanamento ed in avvicinamento al piano di appoggio 3. Ciò rende possibile far effetuare spostamenti di regolazione alla sola torcia di saldatura 4, una volta che la ruota 5a prema sulle lamiere 1.
La figura 5 mostra una vista laterale di questa prima forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione, avendo però sostituito l'elemento di appoggio 2 conformato a blocco con un elemento di appoggio 2 conformato a rullo. Su tale rullo possono essere fatte scorrere le lamiere 1 e a tale scopo il rullo può essere un rullo folle oppure<' >un rullo di azionamento. Il dispositivo permette in tal modo di saldare lamiere di qualsiasi lunghezza.
Una seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione, alla quale sono riferite in particolare le figure da 6a a 11, comprende una seconda ruota 5b disposta da parte opposta della prima ruota 5a rispetto alla torcia di saldatura 4. In questa seconda forma di realizzazione il gruppo di supporto 6 è leggermente diverso ed è costituito da una pluralità di componenti 6a, 6b, 6c, 6d, 6e , Gf , 6h che verranno descritti nel seguito.
Come si vede dalle figure in questa forma di realizzazione la torcia di saldatura 4 non è traslabile lungo detto secondo asse di traslazione T2 e non è girevole attorno a detto terzo asse di rotazione R3 .
Tale seconda ruota 5b è supportata su un secondo elemento di supporto 6b del gruppo di supporto 6 in modo da essere mossa rigidamente insieme al gruppo di supporto 6 quando i mezzi di avvicinamento e allontanamento 7 spostano il gruppo di supporto 6. Analogamente alla prima ruota 5a anche la seconda ruota 5b in detta posizione ravvicinata al piano di appoggio 3 rotola sulle lamiere 1 premendole contemporaneamente contro l'elemento di appoggio 2.
Le figure 6a,6b si riferiscono ad una prima possibile conformazione delle ruote. La ruota 5a rispettivamente 5b può essere ruotata attorno al primo Ri rispettivamente ad un secondo asse di rotazione R2, da una posizione iniziale, perpendicolare al piano di appoggio 3, ad una posizione ruotata a scelta e inclinata rispetto al piano di appoggio 3, e viceversa.
Le figure 7a,7b invece si riferiscono ad una seconda vantaggiosa conformazione delle ruote. Secondo ciò anche la ruota 5b presenta una porzione di estremità 8 di forma troncoconica, con la quale esse rotola sulle lamiere 1. La ruota 5a rispettivamente 5b può essere ruotata attorno a detto primo RI rispettivamente secondo asse di rotazione R2 da una posizione iniziale, già inclinata rispetto al piano di appoggio 3, ad una posizione finale, inclinata in misura minore di quella iniziale, e viceversa.
Nelle figure tale possibilità di rotazione è stata accennata a tratteggio.
La seconda ruota 5b è inoltre supportata sul secondo elemento di supporto 6b anche in modo girevole attorno ad un secondo asse di rotazione R2 parallelo a detto primo asse di rotazione Ri.
Inoltre essa è supportata sul secondo elemento di supporto 6b in modo traslabile lungo detta prima direzione di traslazione Tl. In tal modo la seconda ruota 5b è allontanabile dalla torcia di saldatura 4 di una distanza di entità a scelta.
Il primo 6a e il secondo elemento di supporto 6b sono supportati su un supporto comune 6c del gruppo di supporto 6. Tale elemento di supporto comune 6c è a sua volta supportato su un elemento intermedio di supporto 6d del gruppo di supporto 6 in modo girevole attorno ad un quarto asse di rotazione R4 parallelo a detti primo Ri e secondo asse di rotazione R2. Ciò permette di avere rotazioni comuni delle due ruote 5a,5b insieme, per adattare il dispositivo ad esempio alla situazione rappresentata nella figura 9.
La figura 8 mostra una vista laterale di questa seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione, avendo però sostituito l'elemento di appoggio 2 conformato a blocco con un elemento di appoggio 2 conformato a rullo. Su tale rullo possono essere fatte scorrere le lamiere 1 e a tale scopo il rullo può essere un rullo folle oppure un rullo di azionamento. Il dispositivo permette in tal modo di saldare lamiere di qualsiasi lunghezza.
Per quanto rigurda la torcia di saldatura 4 essa è supportata sul corpo di supporto 6f, a sua volta supportato su corpi di guida 6h del gruppo di supporto 6 in modo traslabile in allontanamento ed in avvicinamento al piano di appoggio 3. Ciò rende possibile anche per questa seconda forma di realizzazione far effetuare spostamenti di regolazione alla sola torcia di saldatura 4, una volta che le ruote 5a,5b premano sulle lamiere 1. Infine il membro di supporto 6e del gruppo di supporto 6 è connesso con l'elemento intermedio di supporto 6d e con i corpi di guida 6h, per trasmettere ad essi il movimento che esso riceve dai mezzi di avvicinamento e allontanamento 7.
Le figure 10 e 11 mostrano come questa seconda forma di realizzazione sia perfettamente utilizzabile quando si devono saldare due lamiere accostate tra loro.
Il funzionamento del dispositivo secondo l'invenzione sarà illustrato nel seguito sulla base delle figure da 12 a 15 e con riferimento alla prima forma di realizzazione. Si intende che quanto illustrato nel seguito è valido anche per la seconda forma di realizzazione presentante una coppia di ruote 5a,5b.
Nella figura 12 è stata rappresentata la situazione che si verrebbe a creare quando una torcia di saldatura 4 presenta un ingombro maggiore della torcia di saldatura 4 usata precedentemente. In mancanza di possibilità di spostamento della ruota 5a la nuova torcia di saldatura 4, più grossa della precedente, non potrebbe essere utilizzata .
Per regolare la nuova posizione della ruota 5a rispetto alla torcia di saldatura 4, si procede come indicato nelle figure. La ruota 5a viene dapprima allontanata e assume la posizione tratteggiata nella figura 13. Successivamente la ruota 5a viene ruotata e assume la posizione tratteggiata nella figura 14. Per effetto di tale rotazione, che, come è già stato fatto notare, avviene in modo da ridurne l'inclinazione rispetto al piano di appoggio 3, essa può anche perdere contatto con le lamiere 1 se la rotazione è di una certa entità. In tal caso, il posizionamento della ruota 5a viene terminato avvicinando il gruppo di supporto 6 al piano di appoggio 3 e ottenendo la posizione finale rappresentata in figura 15. Adesso le lamiere 1 sono tenute nuovamente in modo ottimale e la torcia di saldatura 4 può provvedere alla saldatura.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per mantenere in una posizione ottimale per saldare e per contemporaneamente saldare due lamiere (1) , comprendente un elemento di appoggio (2) , sul cui piano di appoggio (3) appoggiano le lamiere (1) durante l'operazione di saldatura, e una torcia di saldatura (4) , supportata su un gruppo di supporto (6) sul quale agiscono, spostandolo, mezzi di avvicinamento e allontanamento (7) per portare la torcia di saldatura (4) in una posizione ravvicinata alle lamiere (1) nella quale avviene la saldatura, tra la torcia di saldatura (4) e le lamiere (1) avendosi un movimento reciproco, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre almeno una ruota (5a) , supportata sul gruppo di supporto (6) in modo da essere mossa rigidamente insieme al gruppo di supporto (6) quando i mezzi di avvicinamento e allontanamento (7) lo spostano per far assumere alla torcia di saldatura (4) detta posizione ravvicinata, nella quale la ruota (5a) rotola sulle lamiere (1) premendole contemporaneamente contro l'elemento di appoggio {2} , la ruota (5a) essendo inoltre supportata su detto gruppo di supporto (6) anche in modo girevole attorno ad un primo asse di rotazione (RI) parallelo al piano di appoggio (3) .
  2. 2 . Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto primo asse di rotazione (RI) è anche perpendicolare alla direzione di movimento reciproco tra la ruota (5a) e le lamiere (1).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la ruota (5a) è supportata su detto gruppo di supporto (6) anche in modo traslabile lungo una prima direzione di traslazione (Tl), parallela al piano di appoggio (3) e perpendicolare a detto primo asse di rotazione (RI), in modo da essere avvicinabile alla o allontanaton e dalla torcia di saldatura (4) di una distanza di entità a scelta.
  4. 4. Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni 4, caratterizzato dal fatto che la torcia di saldatura (4) è inoltre supportata sul gruppo di supporto (6) anche in modo traslabile lungo una seconda direzione di traslazione (T2), parallela a detto piano di appoggio (3) e perpendicolare a detto primo asse di rotazione (Ri), in modo da essere avvicinabile alla o allontanabile dalla ruota (5a) di una distanza di entità a scelta e che la torcia di saldatura (4) è inoltre supportata su detto gruppo di supporto (6) anche in modo girevole attorno ad un terzo asse di rotazione (R3), parallelo a detto primo asse di rotazione (RI), da una posizione iniziale, nella quale la torcia di saldatura (4) è disposta perpendicolare al piano di appoggio (3), ad una posizione ruotata di un angolo a scelta, nella quale la torcia di saldatura (4) è disposta inclinata rispetto al piano di appoggio (3), e viceversa.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la torcia di saldatura (4) è supportata in modo girevole e traslabile su un corpo di supporto (6f) del gruppo di supporto (6) , infrapponendo tra detto corpo di supporto (6f) e la torcia di saldatura (4) un corpo intermedio di supporto (6g), il quale è supportato sul corpo di supporto (6f) in modo traslabile lungo detta seconda direzione di traslazione (T2) e sul quale la torcia di saldatura (4) è supportata in modo girevole attorno a detto terzo asse di rotazione (R3).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 o 5, caratterizzato dal fatto che il corpo di supporto (6f) è supportato su corpi di guida (6h) del gruppo di supporto (6), in modo traslabile in allontanamento ed in avvicinamento al piano di appoggio (3).
  7. 7. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto di comprendere una seconda ruota (5b) disposta da parte opposta della prima ruota (5a) rispetto alla torcia di saldatura (4), la quale seconda ruota (5b) è supportata sul gruppo di supporto (6) in modo da essere mossa rigidamente insieme al gruppo di supporto (6) quando i mezzi di avvicinamento e allontanamento (7) lo spostano per far assumere alla torcia di saldatura (4) detta posizione ravvicinata, nella quale la ruota (5b) rotola sulle lamiere (1) premendole contemporaneamente contro 1 'elemento di appoggio (2), la seconda ruota (5b) essendo inoltre supportata sul gruppo di supporto (6) anche in modo girevole attorno ad un secondo asse di rotazione (R2) parallelo a detto primo asse di rotazione (RI).
  8. 8 . Dispositivo secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che la seconda ruota (5b) è supportata sul gruppo di supporto (6) in modo traslabile lungo detta prima direzione di traslazione (TI), in modo da essere avvicinabile alla o allontanabile dalla torcia di saldatura (4) di una distanza di entità a scelta.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 7 o 8 caratterizzato dal fatto che il gruppo di supporto (6) presenta un elemento di supporto comune (6c), sul quale sono direttamente o indirettamente supportate le ruote (5a,5b) e che il supporto comune (6c) è supportato su un elemento intermedio di supporto (6d) del gruppo di supporto (6) in modo girevole attorno ad un quarto asse di rotazione (R4) parallelo a detti primo (RI) e secondo asse di rotazione (R2).
  10. 10. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 7 a 9 o 5, caratterizzato dal fatto che il gruppo di supporto (6) presenta corpi di guida (6h), sui quali è supportata in modo traslabile in allontanamento ed in avvicinamento al piano di appoggio (3) la torcia di saldatura (4) per mezzo di un corpo di supporto (6f) del gruppo di supporto (6).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 o 10 caratterizzato dal fatto che il gruppo di supporto (6) presenta un membro di supporto (6e) sul quale agiscono i mezzi di avvicinamento e allontanamento (7) per spostare il gruppo di gruppo di supporto (6) nel suo complesso.
  12. 12. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che i mezzi di allontanamento e avvicinamento {7} sono atti ad avvicinare al o ad allontanare dal piano di appoggio (3) il gruppo supporto (6), a traslare il gruppo di supporto (6) parallelamente al piano di appoggio (3) come pure a far effettuare al gruppo di supporto (6) una combinazione di questi movimenti.
  13. 13. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che l'elemento di appoggio (2) presenta una superficie di appoggio curva.
  14. 14. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che l'elemento di appoggio (2) è un cilindro sul quale scorrono le lamiere (1).
  15. 15. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che la ruota (5a) rispettivamente le ruote (5a,5b) può/possono essere ruotata/ruotate attorno a detti primo (R1) rispettivamente secondo asse di rotazione (R2), da una posizione iniziale, perpendicolare al piano di appoggio (3), ad una posizione ruotata a scelta e inclinata rispetto al piano di appoggio (3), e viceversa.
  16. 16. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 1 a 12 caratterizzato dal fatto che la ruota (5a) rispettivamente le ruote (5a,5b) presenta/presentano una porzione di estremità (8) di forma troncoconica, con la quale essa rispettivamente esse rotola/rotolano sulle lamiere (1), e che essa rispettivamente esse può/possono essere ruotata/ruotate attorno a detti primo (R1) rispettivamente secondo asse di rotazione (R2) da una posizione iniziale, inclinata rispetto al piano di appoggio (3), ad una posizione finale, inclinata in misura minore di quella iniziale, e viceversa.
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