ITBS960039A1 - Sistema di termostazione del cilindro anilox nelle macchine da stampa particolarmente su cartone cartone ondulato e simili - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

del BREVETTO PER INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:

"SISTEMA DI TERMOSTATAZIONE DEL CILINDRO ANILOX NELLE MACCHINE DA STAMPA PARTICOLARMENTE SU CARTONE

ONDULATO"

Il presente trovato si riferisce al settore della stampa flessografica e riguarda in particolare un sistema per ottimizzare il rapporto viscosità-densità ottica in macchine da stampa su cartone ondulato.

Nella stampa diretta, di qualità, su cartone ondulato gli inchiostri svolgono un ruolo di primaria importanza. La loro evoluzione, negli ultimi tempi, ha permesso un notevole incremento qualitativo dei risultati. Essi, per molto tempo, sono stati sottovalutati non attribuendogli il giusto peso nel processo, ma la qualità degli inchiostri,nonché la cultura tecnica e la professionalità dell'operatore che ne conosce a fondo le caratteristiche, i metodi di intervento, controllo ed ottimizzazione, permettono di ottenere risultati superiori.

La preparazione e l'uso dell'inchiostro dipendono da molte variabili.

La principale è rappresentata dalla viscosità, da cui dipende la giusta reazione di stampa. La viscosità è la resistenza che un fluido (l'inchiostro) oppone allo scorrimento. E' importantissimo quindi, stabilire ed impostare la giusta viscosità di lavoro per eliminare o limitare molti problemi. Non esiste un livello di viscosità ideale uguale per tutti e per tutto; deve essere determinato in funzione dei cilindri anilox impiegati, del sistema d'inchiostrazione, del tipo di clichè, del supporto di stampa e dai grafismi che si devono riportare.

All'aumento della viscosità corrisponde un incremento dello spessore e della concentrazione del film d'inchiostro che ricopre il cilindro anilox e che sullo stampato resta in superficie, conferendo alla stampa un aspetto pieno e brillante.

Ma una viscosità elevata significa maggior quantità d'inchiostro e minor capacità di scorrimento dello stesso, condizioni che potrebbero provocare l'impastamento del clichè inficiando il risultato di stampa. Basse viscosità di lavoro permettono una miglior reazione di stampa dovuta alla minor resistenza allo scorrimento (stampa più pulita e nitida) ma provocano un peggioramento del livello di intensità ottica e di coprenza (colori, chiari, sbiaditi, morti), causa la minor concentrazione del film d'inchiostro.

La viscosità dell'inchiostro può essere variata mediante diluizione con solventi idonei, quali acqua o miscele di acqua-alcool, sino ad ottenere la viscosità di lavoro considerata ottimale per reazione di stampa. Tuttavia la quantità di diluente introdotto nell'inchiostro influisce direttamente non solo sulla viscosità ma anche, naturalmente, sulla concentrazione dello stesso e quindi sull'intensità del colore stampato, anche se vi è da sottolineare il fatto che gli inchiostri di qualità moderni hanno intensità piuttosto elevate permettendo l'ottenimento di buoni risultati anche con viscosità di lavore relativamente basse ossia con livelli di diluizione abbastanza elevati.

Comunque, la viscosità deve essere controllata non solo prima di iniziare il lavoro, ma anche durante lo svolgimento dello stesso in quanto, nel tempo in cui l'inchiostro resta in circolo, possono intervenire fattori che alterano la viscosità impostata. Tali fattori sono indipendenti dalla variabile diluizione e possono modificare, anche in modo considerevole, la viscosità e quindi le reazioni di stampa. Di questi fattori il più difficilmente controllabile e di maggiore influenza è la temperatura di utilizzo.

In effetti, la viscosità dell'inchiostro viene notevolmente influenzata dalla temperatura di utilizzo, aumentando con l'abbassarsi della temperatura, con un incremento superiore al di sotto dei 18-20°C .

Ciò può portare all'insorgere di seri problemi al variare delle stagioni e quindi della temperatura ambiente. Se in estate sul luogo di lavoro si possono raggiungere anche i 30°C, in inverno anche in ambienti ben riscaldati difficilmente si superano i 15-16°C (e quella dell'inchiostro è anche inferiore). Di conseguenza lo stesso inchiostro utilizzato ad esempio alla temperatura di 25°C e diluito fino a raggiungere la viscosità voluta, in inverno (e quindi con temperature più basse) abbisognerà di una quantità superiore di diluizione per ottenere pari viscosità risultando però in stampa, con tonalità diversa, più chiaro, causa la minor densità di pigmento presente nel film d'inchiostro dovuta alla maggior diluizione. Per tale motivo si possono presentare difficoltà per lavori ripetitivi con colore a campione (specialmente se vi sono parti estese di stampa) eseguiti nei diversi periodi dell'anno.

Il problema sopra esposto può essere superato con la .termostatazione dell'inchiostro per mantenerlo alla temperatura ottimale di utilizzo e garantire un risultato qualitativo in qualsiasi periodo dell'anno.

La termostatazione dell'inchiostro, però, è più problematica di quanto potrebbe sembrare ad una prima analisi. Il problema principale è dovuto al fatto che l'inchiostro non sopporta temperature di contatto superiori ai 35-40°C circa. Quindi il riscaldamento diretto dell'inchiostro nel suo contenitore è difficilmente fattibile in quanto la parte riscaldante non potrebbe superare i 35°C di temperatura massima e di conseguenza l'innalzamento di temperatura richiesto dell'intero volume d'inchiostro necessiterebbe di molto tempo. Inoltre visto l'esiguo spessore d'inchiostro distribuito dal sistema d'inchiostrazione sulla superficie del cilindro anilox, vi sarebbe un raffreddamento immediato dell'inchiostro che non si comporterebbe come desiderato e bisognerebbe attendere che tutto il circuito d'inchiostrazione, cilindro anilox compreso, vengano riscaldati dall'inchiostro stesso, cosa che richiederebbe moltissimo tempo e dispendio di energia .

E' invece scopo della presente invenzione quello di ovviare effettivamente alle problematiche di cui sopra con un sistema di termostatazione indiretta dell'inchiostro fatta attraverso un riscaldamento almeno di un cilindro inchiostratore, quale il cilindro cosiddetto anilox, del gruppo stampa e con il vantaggio di non dover riscaldare tutto il volume d'inchiostro disponibile nella macchina.

Il sistema secondo l'invenzione è sostanzialmente conforme alla rivendicazione 1 e sarà qui descritto con più dettagli facendo riferimento all'allegato disegno schematico e puramente indicativo nel quale sono mostrati i rulli inchiostratori e porta-clichè di un gruppo di stampa.

Un gruppo di stampa, quale illustrato nel disegno comprende, in modo noto, un cilindro porta-clichè 11, un cilindro anilox 12 rotante a contatto del cilindro porta-clichè ed un cilindro gommato 13 che inchiostra, proporzionalmente alla sua pressione di contatto, con il cilindro anilox il quale trasferisce poi l'inchiostro al clichè per la stampa.

Il cilindro anilox 12 è usualmente ottenuto da un tubo in acciaio, quindi vuoto all'interno. La sua superficie esterna è indurita, cromata o ricoperta di materiale ceramico, comunque idonea a ricevere e trasferire l'inchiostro.

In accordo al trovato, all'interno del cilindro anilox, cavo, viene immessa, tramite un'appropriata canalizzazione 14, aria calda proveniente da un riscaldatore. L'aria è mantenuta alla giusta temperatura da un sistema elettronico di controllo che in breve tempo porta alla temperatura desiderata la superficie del cilindro.

Anche se l'inchiostro viene immesso freddo nel circuito d'inchiostrazione, quando viene a contatto e distribuito sull'anilox, esso si riscalda immediatamente e proprio nel momento di utilizzo. Se l'inchiostro non utilizzato e che ritorna al contenitore principale attraverso un circuito di recupero si raffredda,non ha importanza. Ciò che interessa è la sua temperatura al momento dell'utilizzo ossia quando viene prelevato dal clichè ed è in quel momento, come descritto che risulta in effetti alla temperatura ottimale.

Durante la produzione, con il passare del tempo, tutto il circuito d'inchiostrazione si riscalda facilitando il mantenimento della temperatura ottimale dell'inchiostro consentendo così un certo risparmio energetico, anche se ciò, dal punto di vista operativo, non costituisce condizione necessaria.

Pertanto, con il sistema non vi è bisogno che tutto il volume d'inchiostro e l'intero circuito e sistema d'inchiostrazione si riscaldino , in quanto viene garantito in breve tempo la temperatura ottimale della quantità d'inchiostro utilizzato per la stampa attraverso il riscaldamento della superficie del cilindro anilox.

In questo modo è possibile, anche in inverno, stampare con inchiostro a bassa viscosità (più fluido grazie al riscaldamento) ottenendo una elevata pulizia di stampa senza incorrere in problemi di bassa densità ottica o di coprenza.

Oltrettutto, stampando con inchiostro "caldo" viene favorita ed incrementata la rapidità di essiccazione, sia per penetrazione, che per evaporazione, consentendo un risparmio energetico nell'utilizzo dei forni di essiccazione (si può regolarli su tenmperature più basse) ed una maggiore velocità di produzione

Il sistema risulta quindi essere estremamente funzionale e razionale, di basso costo operativo, in grado di offrire e garantire condizioni ottimali di lavoro e risultati qualitativi elevati e costanti in qualsiasi condizione e periodo dell'anno.

Claims (4)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Sistema di termostatazione in gruppi stampa comprendenti- un cilindro inchiostratore detto anilox (12) destinato a ricevere l'inchiostro da un rullo gommato (13) ed a distribuirlo ad un rullo porta clichè (11), e dove detto cilindro anilox (12) ha un'anima vuota (14) ovvero cava, caratterizzato dal fatto che prevede il riscaldamento dell'inchiostro di stampa indirettamente attraverso detto cilindro anilox .
2. 2. Sistema di termostatazione in gruppi stampa secondo la rivendicazione 1, in cui l'interno cavo (14) del cilindro anilox (12) è collegato ad una sorgente di aria calda, l'aria calda apportata riscaldando il cilindro stesso e l'inchiostro sulla sua superficie inchiostrante.
3. 3. Sistema di termostatazione in gruppi stampa secondo la rivendicazione 2, in cui la temperatura del cilindro anilox (12) e dell'inchiostro sulla sua superficie è controllata con un sistema elettronico di sensori termici collegati ai mezzi di apporto dell'aria calda al cilindro stesso.
4. 4. Sistema di termostatazione del cilindro anilox nelle macchine da stampa particolarmente su cartone, cartone ondulato e simili come sostanzialmente sopra descritto, illustrato e rivendicato per gli scopi specificati.