ITBS20130154A1 - Dispositivo di azionamento a leva per freni e/o frizioni, in particolare per motocicli - Google Patents

Dispositivo di azionamento a leva per freni e/o frizioni, in particolare per motocicli

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ITBS20130154A1
ITBS20130154A1 IT000154A ITBS20130154A ITBS20130154A1 IT BS20130154 A1 ITBS20130154 A1 IT BS20130154A1 IT 000154 A IT000154 A IT 000154A IT BS20130154 A ITBS20130154 A IT BS20130154A IT BS20130154 A1 ITBS20130154 A1 IT BS20130154A1
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IT
Italy
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stop
piston
actuation
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respect
Prior art date
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IT000154A
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English (en)
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Alessandro Esposito
Mauro Reolon
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Freni Brembo Spa
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    • B60T11/00Transmitting braking action from initiating means to ultimate brake actuator without power assistance or drive or where such assistance or drive is irrelevant
    • B60T11/10Transmitting braking action from initiating means to ultimate brake actuator without power assistance or drive or where such assistance or drive is irrelevant transmitting by fluid means, e.g. hydraulic
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    • B62K23/02Rider-operated controls specially adapted for cycles, i.e. means for initiating control operations, e.g. levers, grips hand actuated
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Description

DESCRIZIONE
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente invenzione riguarda un dispositivo di azionamento a leva per freni e/o frizioni, in particolare per motocicli.
STATO DELLA TECNICA
In particolare, nel settore dei motocicli, è noto realizzare dispositivi di azionamento meccanico e/o idraulico per l’azionamento di attuatori idraulici, quali ad esempio freni e/o frizioni.
Il dispositivo di azionamento comprende un corpo di dispositivo e una leva di azionamento che, tirata manualmente dall’utente, aziona il freno o la frizione. Tale azionamento è di tipo idraulico e prevede l’utilizzo di pompe munite di un pistone influenzato dal movimento della leva di azionamento. Usualmente il pistone è operativamente connesso ad un puntale che a sua volta si interfaccia con uno spintore di una leva di azionamento. La rotazione della leva di azionamento, grazie all’interposizione dello spintore e del puntale, consente di ottenere una traslazione del pistone e quindi l’azionamento, mediante il circuito idraulico, del freno e/o della frizione. Il pistone o flottante viene a sua volta influenzato elasticamente da una molla flottante che si comprime durante l’azione frenante e che, al cessare dell’azione manuale dell’utente sulla leva di azionamento, si distende riportando il pistone, e la stessa leva di azionamento, in condizione di riposo.
Nelle pompe moto è quindi necessario predisporre un fermo al movimento del pistone o flottante, che contrasti la forza della molla flottante; in particolare, il fermo serve a definire la posizione a riposo del flottante e a mantenere precaricata in compressione la molla del flottante.
PRESENTAZIONE DELL'INVENZIONE
Una soluzione di fermo dell’arte nota (figure 1-2) prevede la realizzazione di un anello elastico inserito in un’apposita sede disposta all’imbocco della sede cilindrica del corpo di dispositivo che alloggia il pistone, ossia in prossimità del punto in cui la leva di azionamento, mediante uno spintore e/o un puntale, si interfaccia con il pistone.
Tale soluzione, soprattutto se si utilizzano tecniche di stampaggio, risulta scomoda e costosa perché impone la realizzazione della sede sulla parete laterale cilindrica della sede di alloggiamento del pistone, nonché la previsione di un corrispondente anello elastico da inserire in detta sede.
E’ anche noto da WO 02/070315 A1, a nome della stessa richiedente della presente domanda di brevetto, prevedere un fermaglio o clip posizionato nuovamente in corrispondenza dell’ingresso del corpo di dispositivo, in prossimità della leva di azionamento, come nel caso della soluzione illustrata nelle figure 1-2.
Un ulteriore inconveniente legato all’arte nota è la difficoltà di isolare l’idraulica dallo sporco che può infiltrarsi passando attraverso l’interstizio tra la sede, il corpo di dispositivo e il flottante.
E’ quindi sentita l’esigenza di realizzare un dispositivo di azionamento per freni e/frizioni in cui il bloccaggio del flottante o pistone interno sia al tempo stesso economico da realizzare ed affidabile, senza correre il rischio di infiltrazioni di polvere o sporcizia all’interno della sede del flottante che comporterebbero l’inefficacia dell’azionamento del dispositivo.
Tale esigenza è soddisfatta da un dispositivo in accordo con la rivendicazione 1.
In particolare, tale esigenza è soddisfatta da un dispositivo di azionamento per l’azionamento di un attuatore idraulico quale un freno e/o una frizione, DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente comprensibili dalla descrizione di seguito riportata di suoi esempi preferiti e non limitativi di realizzazione, in cui: le figure 1-2 rappresentano viste in sezione, da differenti angolazioni, di un dispositivo di azionamento a leva secondo una forma di realizzazione dell’arte nota;
la figura 3 rappresenta una vista prospettica, a parti separate, di un dispositivo di azionamento a leva secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;
la figura 4 rappresenta una vista laterale del dispositivo di figura 3, dal lato della freccia IV di figura 3;
le figure 5a-5b rappresentano viste in sezione, secondo differenti forme di realizzazione, del dispositivo di figura 3, lungo il piano di sezione V-V di figura 4; la figura 6 rappresenta una vista dall’alto di un particolare del dispositivo di figura 3, dal lato della freccia VI di figura 4;
la figura 7 rappresenta una vista prospettica di alcuni componenti del dispositivo di figura 3;
le figure 8-9 rappresentano viste in sezione, da differenti angolazioni, di un dispositivo di azionamento a leva secondo la presente invenzione; le figure 10a-10b rappresentano viste schematiche di successive fasi di montaggio di componenti di un dispositivo di azionamento in accordo con la presente invenzione.
Gli elementi o parti di elementi in comune tra le forme di realizzazione descritte nel seguito saranno indicati con medesimi riferimenti numerici.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con riferimento alle suddette figure, con 4 si è globalmente indicato un dispositivo di azionamento per freni e/o frizioni, in particolare per motocicli in genere. Tipicamente si tratta di un dispositivo di azionamento a leva disposto sul manubrio del motociclo che può essere impiegato per l’azionamento di un attuatore idraulico quale un freno, ad esempio anteriore disposto sul lato destro del manubrio, o una frizione, disposta ad esempio sul lato sinistro del manubrio.
Il dispositivo di azionamento può essere anche del tipo a pedale, tipicamente utilizzato nel settore dei motocicli per l’azionamento del freno posteriore.
Nel seguito della descrizione si farà riferimento ad un generico dispositivo di azionamento a leva, intendendo con tale definizione sia un dispositivo di azionamento munito di una leva impugnabile ed azionabile manualmente, ad esempio montato sul manubrio di un motociclo, sia un dispositivo di azionamento munito di una leva o pedale azionabile tramite pressione del piede dell’utente, ad esempio fissato al telaio di un motociclo.
Il dispositivo di azionamento 4 comprende un corpo di dispositivo 8 collegabile ad una struttura portante, quale ad esempio un manubrio di motociclo o il telaio di un motociclo (non illustrati), in maniera nota.
Secondo una forma di realizzazione, il corpo di dispositivo 8 è munito di un serbatoio di liquido 12 che contiene il liquido di azionamento del circuito idraulico di azionamento dell’attuatore. Il serbatoio di liquido 12 può essere separato rispetto al corpo di dispositivo 8 o può essere realizzato di pezzo con il corpo di dispositivo 8 medesimo.
Il corpo di dispositivo 8 delimita una sede di alloggiamento 16 per almeno un pistone 20 per mettere detto liquido in pressione all’interno di un associabile circuito idraulico dell’attuatore. La sede di alloggiamento 16 è ad esempio munita di un fondo sede 18.
Detto associabile circuito idraulico comprende ad esempio un condotto di mandata a sua volta fluidicamente connesso all’attuatore quale freno o frizione.
Secondo una forma di realizzazione, la sede di alloggiamento 16 ha un’estensione prevalente che definisce una direzione di azionamento X-X del pistone 20; la sede di alloggiamento 16 è inoltre in collegamento fluidico con il serbatoio di liquido 12, come meglio descritto nel seguito.
Secondo una forma di realizzazione, il corpo di dispositivo 8 supporta almeno una leva di azionamento manuale o pedale (non illustrati), adatta ad influenzare in azionamento detto pistone 20 secondo una corsa di lavoro 28 parallela alla direzione di azionamento X-X.
La corsa di lavoro è diretta, parallelamente alla direzione di azionamento X-X, in modo da comprimere il liquido all’interno del circuito di azionamento, in modo da avvicinare il pistone 20 verso il fondo sede 18 e quindi verso il corrispondente attuatore.
Ad esempio la leva di azionamento può essere supportata girevolmente tramite una coppia di orecchie 32.
Il pistone 20 comprende uno stelo 36 che si estende tra un’estremità di azionamento 40, in corrispondenza della quale si interfaccia con la leva di azionamento e una testa di spinta 44 adatta a mettere in pressione il liquido nel circuito idraulico dell’attuatore.
Il pistone 20 è influenzato elasticamente da mezzi elastici 48 in contrasto all’azione della leva di azionamento, adatti ad influenzare il pistone 20 secondo una corsa di scarico 52, parallela alla direzione di azionamento X-X ed opposta alla corsa di lavoro 28, in modo da ridurre la pressione idraulica nel circuito idraulico quando la leva di azionamento non viene azionata. Detti mezzi elastici 48 comprendono ad esempio un molla a spirale disposta a valle della testa di spinta 44 del pistone 20, da parte opposta all’estremità di azionamento 40. Ad esempio i mezzi elastici 48 si attestano in battuta contro detto fondo sede 18.
Il dispositivo di azionamento 4 comprende almeno un fermo 56 adatto a determinare la posizione a riposo del pistone 20, detto fermo 56 realizzando un fine corsa o arresto alla corsa di scarico 52 del pistone 20 sotto la spinta dei mezzi elastici 48.
In altre parole, in assenza di azione dell’utente sulla leva di azionamento, i mezzi elastici 48 agiscono sul pistone 20 imponendogli la corsa di scarico 52 in modo da ridurre la pressione nel circuito idraulico; detta corsa di scarico 52 viene limitata dal fine corsa imposto al pistone dal fermo 56.
Vantaggiosamente, il fermo 56 è almeno parzialmente inserito all’interno del serbatoio di liquido 12, e comprende almeno un ramo 60 che attraversa almeno parzialmente la sede di alloggiamento 16 del pistone 20 attraverso almeno un foro di inserimento 64, il ramo comprendendo una battuta 68 che intercetta una porzione del pistone 20, realizzando l’arresto alla corsa di scarico 52.
Il fermo 56 è conformato in modo da non interferire con il pistone 20 durante il montaggio e l’azionamento del dispositivo 4, e da intercettare il pistone 20 solo al raggiungimento del fine corsa di scarico 52.
Secondo una possibile forma di realizzazione, il fermo 56 comprende almeno un ramo 60 che intercetta lo stelo 36, lo stelo 36 avendo almeno una rientranza 72 rispetto alla testa di spinta 44, in modo da realizzare un appoggio e un sottosquadro per detto ramo 60, lungo la direzione di azionamento X-X, e un riscontro di fine corsa per la corsa di scarico 52.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione, il fermo 56 comprende una coppia di rami 60 che intercettano lo stelo 36 in corrispondenza di rispettive rientranze 72 rispetto alla testa di spinta 44, in modo da realizzare appoggi e sottosquadri per detti rami 60 e un riscontro di fine corsa per la corsa di scarico 52.
Secondo una forma di realizzazione, il fermo 56 ha una configurazione a forcella in modo da disporre detti rami 60 a cavaliere dello stelo 36 del pistone 20, in configurazione di assemblaggio.
Preferibilmente, detti rami 60 presentano bordi esterni 76 affacciati e controsagomati rispetto ad una parete laterale interna 80 che delimita la sede di alloggiamento 16 del pistone 20. Preferibilmente detti bordi esterni 76 dei rami 60 sono controsagomati rispetto alla parete laterale interna 80 della sede di alloggiamento 16 in modo da realizzare un appoggio e un migliore fissaggio del fermo 56 rispetto al serbatoio 12 e al corpo di dispositivo 8.
E’ da notare che i bordi esterni 76 dei rami 60 si attestano contro una parete fissa: in questo modo da un lato si migliora, come visto, il fissaggio del fermo 56, e dall’altro non si interferisce in alcun modo con il normale funzionamento e scorrimento del pistone 20. Preferibilmente, il fermo 56 comprende una porzione di presa 88 che si aggetta almeno parzialmente all’interno di detto serbatoio di liquido 12 in modo da consentire la presa del fermo 56, ad esempio nelle fasi di montaggio/smontaggio.
Ad esempio la porzione di presa 88 ha una conformazione ad ‘U’ in modo da collegare tra loro una coppia di rami 60.
Secondo una forma di realizzazione, nella zona di contatto tra il fermo 56 e il corpo di dispositivo e tra il fermo 56 e il pistone 20, il fermo 56 è sufficientemente rigido in modo da garantire un posizionamento preciso del pistone 20 a fine corsa di scarico 52. Preferibilmente, il fermo 56 è elastico nella porzione di presa 88 che collega tra loro i rami 60: in questo modo, si facilita il montaggio del fermo 56 e in particolare il passaggio dei rami 60 attraverso i rispettivi fori di inserimento 64, in quanto i rami, di per sé rigidi, possono flettere rispetto alla porzione di presa in modo da attraversare con facilità i fori di inserimento 64. A seguito del passaggio dei rami 60 il fermo 56 può recuperare elasticamente la sua geometria in modo da garantire che i rami 60 possano assicurare il posizionamento preciso del pistone 20 a fine corsa di scarico 52.
In altre parole, il fermo 56 è realizzato con geometria tale da agevolarne il montaggio sfruttando una zona flessibile, ossia la zona della porzione di presa 88 che collega i rami 60 tra loro.
Le fasi del montaggio del fermo 56, e in particolare del passaggio dei rami 60 attraverso i fori di inserimento 64, sono ad esempio illustrate nelle figure 10a e 10b. In particolare in figura 10a si illustra la flessione elastica dei rami 60 rispetto alla porzione di presa 88 per facilitarne l’inserimento attraverso i fori di inserimento 64 e in figura 10b si illustra il ritorno elastico dei rami 60 a contatto contro la parete laterale interna 80 che delimita la sede di alloggiamento 16 del pistone 20.
Secondo una forma di realizzazione, la porzione di presa 88 è ripiegata rispetto alla battuta 68 di fine corsa dell’almeno un ramo 60.
Secondo una forma di realizzazione, la porzione di presa 88 e la battuta 68 sono ripiegate in modo da formare un angolo retto, la battuta 68 essendo disposta lungo una direzione radiale R-R, perpendicolare alla direzione di azionamento X-X, e la porzione di presa 88 essendo disposta lungo la direzione di azionamento X-X, in modo da risultare ripiegata su una parete di fondo 92 del serbatoio di liquido 12.
Secondo una forma di realizzazione, almeno un ramo 60 del fermo 56 è inserito con interferenza in detto foro di inserimento 64. L’accoppiamento con interferenza migliora il fissaggio del fermo 56 sul corpo di dispositivo 8.
Il fermo 56 comprende una coppia di riscontri 100 che realizzano dei sottosquadri rispetto ai rami 60 in modo da attestarsi, in configurazione di montaggio, contro corrispondenti mensole 102 ricavate in prossimità dei fori di inserimento 64. Il contatto tra i riscontri 100 del fermo 56 e le mensole 102 garantisce ulteriore stabilità al fissaggio del fermo sul corpo di dispositivo 8.
Secondo una possibile forma di realizzazione, almeno un foro di inserimento 64 realizza un collegamento fluidico tra il serbatoio di liquido 12 e la sede di alloggiamento 16 in modo da consentire il deflusso di liquido dal serbatoio 12 in detta sede di alloggiamento 16. L’accoppiamento tra il foro di inserimento 64 e il relativo ramo 60 può realizzare contemporaneamente sia il bloccaggio meccanico del fermo 56 che il collegamento fluidico: ad esempio è possibile prevedere che l’inserimento forzato del ramo avvenga in corrispondenza di un restringimento del foro di inserimento 64; in questo modo si consente il passaggio di liquido e al tempo stesso si fissa il fermo 56.
Preferibilmente, il foro di inserimento 64 è disposto sul serbatoio di liquido 12 in modo da risultare compreso, lungo la direzione di azionamento X-X, tra l’estremità di azionamento 40 e la testa di spinta 44. In questo modo il volume racchiuso all’interno della sede di alloggiamento 16 tra l’estremità di azionamento 40 e la testa di spinta 44 è sempre riempito di liquido.
Secondo una possibile forma di realizzazione, il serbatoio di liquido 12 comprende un foro o canale di compensazione 94,96 che mette ulteriormente in collegamento fluidico il serbatoio 12 con la sede di alloggiamento 16 del pistone 20, detto foro o canale di compensazione 94,96 sfociando a valle della testa di spinta 44 del pistone 20 rispetto alla corsa di lavoro 28; inoltre il foro o canale di compensazione 94,96 è occluso dalla testa di spinta 44 durante la corsa di lavoro 28 ed è libero quando il pistone 20 è in condizione di riposo.
In altre parole, il pistone 14, in condizione a riposo, è sempre arretrato rispetto al foro o canale di compensazione 94,96 in modo da consentire al fluido idraulico di compensare sempre la quantità di fluido che, a seguito di una frenata e del relativo consumo di pastiglie deve necessariamente essere introdotta all’interno del circuito idraulico per evitare la creazione di depressioni. Inoltre la compensazione serve anche per compensare le variazioni volumetriche del fluido dovute alla variazione di temperatura.
Nel caso di applicazione per frizioni, a seguito dell’usura della frizione, il fluido va dal circuito al serbatoio. In generale, per compensare le usure di pastiglie freno o dischi frizione, è necessario un collegamento fluidico (tramite foro o canale) tra circuito e serbatoio quando il pistone è a riposo.
La corsa che deve compiere il pistone 20 per occludere il foro o canale di compensazione 94,96 è detta corsa a vuoto CV; infatti durante la corsa a vuoto il fluido nel circuito idraulico non viene messo in pressione; solo nel momento in cui il foro o canale di compensazione 94,96 è occluso completamente, il fluido dell’impianto viene messo in pressione e si può quindi azionare i dispositivi a questo collegati, quali ad esempio un freno o una frizione.
Come si può apprezzare da quanto descritto, il dispositivo di azionamento secondo l’invenzione consente di superare gli inconvenienti presentati nella tecnica nota.
In particolare, la presente invenzione semplifica la realizzazione del corpo di dispositivo; infatti non occorre realizzare sedi o gole che creano sottosquadri che complicano la predisposizione degli stampi.
Il ritegno è disposto all’interno del serbatoio e quindi non modifica in alcun modo le sedi per l’alloggiamento del pistone: in questo modo non si aumentano i rischi di ingresso di polvere e sporcizia all’interno delle sedi stesse.
Il ritegno è estremamente affidabile e non interferisce in alcun modo con il funzionamento idraulico del pistone.
Inoltre, è possibile utilizzare i fori di inserimento del ritegno come aperture o fori di comunicazione tra il serbatoio di liquido e la sede di alloggiamento del pistone. Pertanto non sono necessari fori aggiuntivi: i medesimi fori da un lato consentono il fissaggio del ritegno per il pistone e, dall’altro, consentono il collegamento fluidico tra il serbatoio e la sede del pistone stesso.
Un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche e varianti ai dispositivi sopra descritti, tutte peraltro contenute nell’ambito dell’invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di azionamento (4) per l’azionamento di un attuatore idraulico quale un freno e/o una frizione, in particolare per motocicli, il dispositivo (4) comprendendo: - un corpo di dispositivo (8) munito di un serbatoio di liquido (12), il corpo di dispositivo (8) delimitando una sede di alloggiamento (16) per almeno un pistone (20) per mettere detto liquido in pressione all’interno di un associabile circuito idraulico dell’attuatore, la sede di alloggiamento (16) avendo estensione prevalente che definisce una direzione di azionamento (X-X) del pistone (20), la sede di alloggiamento (16) essendo in collegamento fluidico con il serbatoio di liquido (12), - il corpo di dispositivo (8) supportando almeno una leva di azionamento, adatta ad influenzare in azionamento il pistone (20) secondo una corsa di lavoro (28) parallela alla direzione di azionamento (X-X), - il pistone (20) comprendendo uno stelo (36) che si estende tra un’estremità di azionamento (40), in corrispondenza della quale si interfaccia con la leva di azionamento e una testa di spinta (44) adatta a mettere in pressione il liquido nel circuito idraulico dell’attuatore, - in cui il pistone (20) è influenzato elasticamente da mezzi elastici (48) in contrasto all’azione della leva di azionamento, adatti ad influenzare il pistone (20) secondo una corsa di scarico (52), opposta alla corsa di lavoro (28), - in cui il dispositivo (4) comprende almeno un fermo (56) adatto a determinare la posizione a riposo del pistone (20), detto fermo (56) realizzando un fine corsa o arresto alla corsa di scarico (52) del pistone (20) sotto la spinta dei mezzi elastici (48), caratterizzato dal fatto che - il fermo (56) è almeno parzialmente inserito all’interno del serbatoio di liquido (12), e comprende almeno un ramo (60) che attraversa almeno parzialmente la sede di alloggiamento (16) del pistone (20) attraverso almeno un foro di inserimento (64), il ramo (60) comprendendo una battuta (68) che intercetta una porzione del pistone (20), realizzando l’arresto alla corsa di scarico (52). - in cui il fermo (56) comprende almeno un ramo (60) che intercetta lo stelo (36), lo stelo (36) avendo almeno una rientranza (72) rispetto alla testa di spinta (44), in modo da realizzare un appoggio e un sottosquadro per detto ramo (60), lungo la direzione di azionamento (X-X), e un riscontro di fine corsa per la corsa di scarico (52).
  2. 2. Dispositivo di azionamento (4) secondo la rivendicazione 1, in cui il fermo (56) comprende una coppia di rami (60) che intercettano lo stelo (36) in corrispondenza di rispettive rientranze (72) rispetto alla testa di spinta (44), in modo da realizzare appoggi e sottosquadri per detti rami (60) e una riscontro di fine corsa per la corsa di scarico (52).
  3. 3. Dispositivo di azionamento (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto fermo (56) ha una configurazione a forcella in modo da disporre detti rami (60) a cavaliere dello stelo (36) del pistone (20), in configurazione di assemblaggio.
  4. 4. Dispositivo di azionamento (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti rami (60) presentano bordi esterni (76) affacciati e controsagomati rispetto ad una parete laterale interna (80) che delimita la sede di alloggiamento (16) del pistone (20).
  5. 5. Dispositivo di azionamento (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il fermo (56) comprende una porzione di presa (88) che si aggetta almeno parzialmente all’interno di detto serbatoio di liquido (12) in modo da consentire la presa del fermo (56).
  6. 6. Dispositivo di azionamento (4) secondo la rivendicazione 5, in cui detta porzione di presa (88) è ripiegata rispetto alla battuta (68) di fine corsa dell’almeno un ramo (60).
  7. 7. Dispositivo di azionamento (4) secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui la porzione di presa (88) e la battuta (68) sono ripiegate in modo da formare un angolo retto, la battuta (68) essendo disposta lungo una direzione radiale (R-R), perpendicolare alla direzione di azionamento (X-X), e la porzione di presa (88) essendo disposta lungo la direzione di azionamento (X-X), in modo da risultare ripiegata su una parete di fondo (92) del serbatoio di liquido (12).
  8. 8. Dispositivo di azionamento (4) secondo la rivendicazione 5, 6 o 7, in cui la porzione di presa (88) è conformata in modo da realizzare un sottosquadro per il fermo (56) rispetto all’almeno un foro di inserimento (64).
  9. 9. Dispositivo di azionamento (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 8, in cui il fermo (56) è elastico nella porzione di presa (88) che collega tra loro i rami (60), in modo da facilitare il passaggio dei rami (60) attraverso i rispettivi fori di inserimento (64), detti rami (60) flettendo rispetto alla porzione di presa (88) per attraversare i fori di inserimento (64) e recuperare elasticamente la geometria a contatto con il pistone (20).
  10. 10. Dispositivo di azionamento (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 9, in cui il fermo (56) comprende una coppia di riscontri (100) che realizzano dei sottosquadri rispetto ai rami (60) in modo da attestarsi, in configurazione di montaggio, contro corrispondenti mensole (102) ricavate in prossimità di fori di inserimento (64) per detti rami (60).
  11. 11. Dispositivo di azionamento (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno un ramo (60) del fermo (56) è inserito con interferenza in detto foro di inserimento (64).
  12. 12. Dispositivo di azionamento (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno un foro di inserimento (64) realizza un collegamento fluidico tra il serbatoio di liquido (12) e la sede di alloggiamento (16).
  13. 13. Dispositivo di azionamento (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il foro di inserimento (64) è disposto sul serbatoio di liquido (12) in modo da risultare compreso, lungo la direzione di azionamento (X-X), tra l’estremità di azionamento (40) e la testa di spinta (44).
  14. 14. Dispositivo di azionamento (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il fermo (56) è conformato in modo da non interferire con il pistone (20) durante il montaggio e l’azionamento del dispositivo (4) e da intercettare il pistone (20) solo al raggiungimento del fine corsa di scarico (52).
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