ITBS20070159A1 - Dispositivo di selezione di sottoaghi - Google Patents

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ITBS20070159A1
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Franco Caliari
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Sys Tec S R L
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    • DTEXTILES; PAPER
    • D04BRAIDING; LACE-MAKING; KNITTING; TRIMMINGS; NON-WOVEN FABRICS
    • D04BKNITTING
    • D04B15/00Details of, or auxiliary devices incorporated in, weft knitting machines, restricted to machines of this kind
    • D04B15/66Devices for determining or controlling patterns ; Programme-control arrangements
    • D04B15/68Devices for determining or controlling patterns ; Programme-control arrangements characterised by the knitting instruments used
    • D04B15/78Electrical devices

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  • Textile Engineering (AREA)
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  • Massaging Devices (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Forma oggetto della presente invenzione un dispositivo di selezione di sottoaghi di una macchina per maglieria.
Nell'ambito di tali macchine, è richiesto di riprodurre su maglia disegni sempre più complessi, quindi di magliare tra di loro un elevato numero di filati di colori diversi.
Come è noto, in una macchina per maglieria, i filati vengono lavorati da una pluralità di aghi disposti in relative scanalature di un cilindro (nel caso di una macchina circolare) o di un letto di aghi (nel caso di una macchina rettilinea). Per ottenere particolari lavorazioni, come disegnare con più colori, o per ottenere particolari effetti di maglieria, gli aghi interessati al lavoro vengono selezionati meccanicamente tramite corrispondenti sottoaghi, detti anche Jacks, dotati di un dentino, detto anche tallone.
Il sottoago, opportunamente selezionato, permette al relativo ago di salire in una ben determinata posizione della macchina dove aggancerà un filato proveniente da una rocca e messo in posizione da un guidafilo. Successivamente l'ago viene abbassato da una opportuna camma in modo che il filo agganciato venga magliato con un altro filo.
A sua volta, ogni sottoago viene selezionato da un dispositivo di selezione comprendente una pluralità di punte di selezione sovrapposte in altezza che agiscono su rispettivi talloni di sottoaghi ad opera di mezzi attuatori comandati, ad esempio, da un calcolatore in cui è memorizzato il disegno o la lavorazione da effettuare.
Come verrà meglio spiegato oltre, tutti i dispositivi di selezione attualmente utilizzati hanno dei limiti tecnici. Il principale è la velocità di attuazione, che è determinata dal tempo che serve alla punta di selezione per entrare e selezionare il sottoago corrispondente al punto di colore o magliatura voluto e dal tempo che serve per uscire quando la selezione del sottoago non è richiesta.
Questo tempo può variare, a secondo delle varie soluzioni elettriche utilizzate, dai 5/6 ms a 10/15 ms.
Come è noto, ci sono due modi lavoro per ottenere la selezione dell'ago: selezione per alzata e selezione per schiacciata.
Nella selezione per alzata, il sottoago viene fisicamente alzato, durante la movimentazione del cilindro o del letto di aghi, in una cui scanalatura verticale è inserito e guidato, da una apposita punta di selezione, detta anche levetta di selezione, appositamente sagomata con un piano inclinato su cui sale il tallone del sottoago, in modo che il corrispondente ago, salendo, possa agganciare il filo.
Nella selezione per schiacciata, il sottoago viene schiacciato nella scanalatura in cui si trova alloggiato da una apposita levetta o punta di selezione. Gli aghi che non vengono schiacciati, quindi non selezionati, vengono fatti salire da una apposita camma fissa in modo che possano agganciare il filo.
Per permettere alle punte di selezione di entrare e di uscire tra un sottoago e l'altro, cioè tra i talloni sporgenti dei sottoaghi, tutti i talloni di un sottoago non allineati alla rispettiva punta di selezione vengono tolti dal sottoago per non interferire con le punte superiori o inferiori del gruppo di selezione.
Il numero di punte di selezione di un dispositivo di selezione è scelto in funzione della velocità della macchina di maglieria, del numero di aghi posti sul cilindro o su letto di aghi (finezza), e del tempo di eccitazione necessario per poter permettere alla punta di selezione di poter entrare od uscire tra i talloni di due sottoaghi adiacenti.
Per meglio comprendere il carattere innovativo del dispositivo di selezione secondo la presente invenzione ed apprezzarne i vantaggi, verrà ora brevemente illustrata una panoramica delle principali soluzioni di dispositivi di selezione attualmente impiegate, ad esempio nel caso di macchine circolari.
Una prima di tipologia di dispositivi di selezione è quella dei dispositivi meccanici. Sono composti da rotelle o tamburini che ruotano in modo sincrono con il cilindro della macchina e in cui sono collocati dei pioli in funzione del disegno o del lavoro che deve essere ottenuto. Il piolo, se presente, schiaccia il relativo tallone del sottoago che effettua il ciclo di selezione maglia; se assente, il sottoago effettua il ciclo normale di magliatura.
Una seconda tipologia è quella dei dispositivi elettromagnetici. Sono utilizzati sia nei cicli di lavoro per schiacciata, in cui un elettromagnete abbassa o alza una rispettiva punta di selezione che andrà ad interferire con il tallone del sottoago, spingendolo nella scanalatura, sia nei cicli di lavoro per alzata, in cui l'elettromagnete sposta in avanti una punta molto inclinata pari alla corsa in alzata che deve fare il sotto ago, generalmente 5-6 mm.
La punta è in questo secondo caso più pesante, pertanto il ciclo di spostamento è più lento e richiede un elettromagnete più potente. Per mantenere le stesse velocità di lavoro della macchina, si incrementa il numero di punte in modo da avere più tempo per entrare a selezionare i sottoaghi e per uscire nelle condizioni di non lavoro.
II tempo di eccitazione dell'elettromagnete varia da 10 a 30 ms, esercitando una notevole forza necessaria al movimento meccanico.
Una terza tipologia è quella dei dispositivi di selezione piezoelettrici. Sono utilizzati esclusivamente nei cicli di lavoro per schiacciata, alzando o abbassando la punta di selezione che andrà ad interferire con il tallone del sottoago. Questi attuatori sono dotati di lamine piezoelettriche, ad esempio lamine ceramiche, che, a seconda della polarizzazione elettrica a cui sono sottoposte, si muovono in alto od in basso, spostando meccanicamente la punta di selezione, che è fulcrata su un perno che sopporta l'impatto meccanico con il sottoago.
La punta di selezione di questi dispositivi è più leggera in modo da poter essere mossa dalla lamina della ceramica piezoelettrica.
Il tempo di eccitazione della ceramica piezoelettrica è fino a 5 volte inferiore rispetto alla soluzione ad elettromagneti. Ad esempio, un ciclo ON/OFF dura circa 6 ms.
La velocità di attuazione della ceramica piezoelettrica permette di utilizzare un numero minore di punte, di aumentare la velocità di lavoro della macchine e di ridurre gli ingombri meccanici in altezza del cilindro, riducendo le masse in rotazione della macchina.
La macchina di maglieria richiede tuttavia delle lavorazioni meccaniche di precisione ed una meccanica più complicata.
Un'ulteriore tipologia di dispositivi di selezione è quella dei dispositivi mono-magnetici. Sono attuatori che effettuano la selezione del sottoago attirandone magneticamente il talloncino. Tutti i talloni dei sottoaghi sono sullo stesso livello e non è quindi richiesta l'eliminazione a scalare dei talloni.
Per ognuna delle tipologie di dispositivi di selezione ad azionamento elettrico sopra menzionate verranno ora riassunti i principali limiti o inconvenienti.
Gli attuatori elettromagnetici sono intrinsecamente lenti e richiedono quindi un numero elevato di punte di selezione per effettuare la selezione dei sottoaghi a pari velocità di rotazione del cilindro porta aghi.
Le bobine di pilotaggio assorbono elevate correnti con conseguenti consumi e calore generato.
Le schede elettroniche di pilotaggio sono costose in quanto richiedono dei finali di pilotaggio potenti in funzione dell'assorbimento. Inoltre, devono essere adatte a generare impulsi di sovratensione per accelerare e vincere l'inerzia meccanica iniziale dell'ancorina del magnete.
Il gruppo di selezione è soggetto ad un maggiore degrado strutturale rispetto alle altre soluzioni a causa delle forti sollecitazioni meccaniche e del deterioramento delle bobine magnetiche per l'elevato calore.
Negli attuatori piezoelettrici, la corsa per deformazione su stimolazione elettrica delle lamine piezoelettriche è limitata dalla struttura stessa della ceramica ed è direttamente proporzionale alla tensione di pilotaggio.
Le punte di selezione degli attuali dispositivi piezoelettrici possono effettuare corse di lmm con eccitazione positiva e di -1 mm con eccitazione negativa, rispetto ad una posizione di 0 centrale, in assenza di tensione.
Poiché gli attuatori devono effettuare tutta la corsa meccanica necessaria alla punta di selezione, una corsa così ristretta limita questa soluzione ad essere utilizzata solamente nella modalità di selezione per schiacciata.
Le punte di selezione devono essere estremamente sottili e leggere a causa della piccola forza di pochi grammi sviluppata dalle ceramiche piezoelettriche. Questo determina una precoce usura dei talloni di selezione.
La tensione in corrente continua di pilotaggio attuale utilizza un range di /- 50-100 V, quindi la ceramica piezoelettrica utilizza ai suoi capi un tensione di 100-200 V. Tensioni più basse limitano l'estensione della corsa della punta di selezione ed aumentano anche il tempo necessario per la commutazione, che può passare dai 3ms a 5ms. Tensioni più alte richiedono cavi e connettori opportuni per isolamento e sicurezza.
Nel caso di impiego di dispositivi mono-magnetici, le macchine di maglieria devono avere delle lavorazioni meccaniche estremamente precise e costose. Infatti, devono avere la massima efficienza meccanica in modo che tutto il campo magnetico generato sia concentrato il più possibile sul tallone del sottoago da selezionare.
La velocità della macchina è limitata principalmente dal ciclo di isteresi magnetica del tallone del sottoago.
Oltre alla velocità, influenzano il rendimento di queste macchine anche la massa dei sottoaghi e la finezza della macchina, cioè il numero di aghi per unità di lunghezza (più sono fitti, più è difficile discriminarli singolarmente).
Inoltre, dopo svariati cicli di polarizzazione anche i sottoaghi possono rimanere in parte loro stessi polarizzati, diventando magnetizzati e quindi più difficilmente selezionabili. Pertanto, il materiale utilizzato per i sottoaghi deve avere particolari caratteriste di permeabilità magnetica che lo rendono più costoso oltre ad essere più usurabile dei normali sottoaghi, che sono in acciaio opportunamente trattato per resistere all'usura e alle sollecitazioni meccaniche.
Scopo della presente invenzione è quello di proporre un dispositivo di selezione per sottoaghi che consenta di ovviare almeno parzialmente agli inconvenienti sopra lamentati a proposito dei dispositivi di selezione noti.
Tale scopo è raggiunto mediante un dispositivo di selezione in accordo con la rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del dispositivo secondo l'invenzione risulteranno dalla descrizione di seguito riportata di esempi preferiti di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle annesse figure, in cui:
- la figura 1 illustra schematicamente uno spaccato del dispositivo di selezione secondo l'invenzione, in una prima forma di realizzazione e in fase di interazione con i sottoaghi di un cilindro;
- la figura 2, 2a e 2b illustrano viste di fianco di una sola punta di selezione del dispositivo, nelle due posizioni di lavoro e di non lavoro;
- le figure 2c-2e illustrano schematicamente due punte di selezione disposte in sequenza, nelle situazioni di disabilitazione di entrambe, abilitazione soltanto della prima, abilitazione di entrambe, rispettivamente;
- la figura 3 illustra una vista in pianta della punta di selezione;
- le figure 4 e 4a illustrano schematicamente viste in pianta di parte di un dispositivo secondo l'invenzione, in una seconda forma di realizzazione, e con una punta di selezione nelle due posizioni di lavoro e di non lavoro;
- le figure 5, 5a e 5b mostrano altrettante viste di un mezzo di riscontro associato al dispositivo della figura 4;
- le figure 6 e 6a illustrano schematicamente una vista in pianta e in sezione longitudinale di un elemento del dispositivo di selezione in fase di interazione con un sottoago;
- le figure 7 e 7a illustrano schematicamente una vista in pianta e in sezione longitudinale di un elemento di un dispositivo di selezione in un'ulteriore forma di realizzazione, in fase di interazione con un sottoago e nella condizione di non lavoro;
- le figure 8 e 8a illustrano schematicamente una vista in pianta e in sezione longitudinale di un elemento del dispositivo di selezione in fase di interazione con un sottoago e nella condizione di lavoro; e
- le figure 9 e 9a illustrano schematicamente una vista in pianta di un elemento di un dispositivo di selezione in un'ulteriore forma di realizzazione, in due diverse posizioni della punta di selezione.
La descrizione che segue fa riferimento per semplicità di esposizione solamente a macchine circolari per maglieria. Tuttavia, è chiaro che il dispositivo di selezione di sottoaghi proposto può essere ugualmente e vantaggiosamente applicato anche a macchine rettilinee in cui il supporto degli aghi e dei sottoaghi, anziché essere un cilindro, è un dispositivo noto come letto di aghi.
Con riferimento alla figura, con 1 è stato indicato schematicamente un cilindro di una macchina circolare di maglieria. Il cilindro 1 porta lungo la circonferenza, alloggiati in apposite scanalature 1' parallele alle direttrici del cilindro, una pluralità di aghi - non rappresentati - al di sotto di ognuno dei quali è posto un sottoago 2. Ogni sottoago è munito di un dente, o tallone 4, che sporge dalla scanalatura del cilindro per essere impegnato da un dispositivo di selezione dei sottoaghi, indicato nel suo complesso con 10, che forma oggetto della presente invenzione.
Il dispositivo di selezione 10 comprende una pluralità di punte di selezione 20; 40; 60; 80, ognuna avente un profilo di contatto 21; 41; 61; 81 adatto ad interagire con un corrispondente tallone 4 di un sottoago 2 per effettuarne la selezione. Le punte di selezione sono allineate verticalmente, ovvero parallelamente all'asse del cilindro 1, in modo da formare un gruppo di punte conformato a "pettine".
I sottoaghi, pertanto, presentano i rispettivi talloni 4 ad altezze diverse, ogni tallone essendo posizionato ad un'altezza pari all'altezza di una corrispondente punta di selezione del gruppo di punte.
Ad ogni punta di selezione 20; 40; 60; 80 è associato almeno un rispettivo mezzo di riscontro 22; 42; 62; 82 fungente da battuta meccanica di appoggio per la rispettiva punta, come verrà meglio illustrato in seguito.
II dispositivo di selezione 10 comprende inoltre mezzi attuatori 30 adatti a muovere almeno uno tra detta punta di selezione e detto mezzo di riscontro tra una posizione di non lavoro in cui almeno uno tra detta punta di selezione e detto mezzo di riscontro è in una posizione di non-interferenza con il tallone del sottoago durante la rotazione del cilindro, ed una posizione di lavoro in cui la punta di selezione è suscettibile di essere premuta dal tallone in appoggio al mezzo di riscontro, il sottoago essendo costretto a seguire il profilo di contatto della punta di selezione a seguito di tale interferenza tra punta e mezzo di riscontro.
In altre parole, i mezzi attuatori vengono utilizzati non per effettuare lo spostamento totale della punte di selezione, necessario a provocare lo spostamento del sottoago, ma esclusivamente come "consenso" per effettuare la selezione stessa, mentre il lavoro meccanico di spostamento del sottoago viene svolto direttamente dal sottoago stesso a contatto con la punta di selezione.
In altri termini ancora, la punta di selezione e/o il rispettivo mezzo di riscontro vengono mossi solo di quel tanto che basta per posizionarli nel raggio di azione del tallone, in modo che interferiscano con esso al momento del passaggio del tallone in corrispondenza al dispositivo di selezione.
Una tale interferenza della punta di selezione o del mezzo di riscontro con il tallone ha come effetto di mandare la punta in appoggio al mezzo di riscontro, dopo di che è la stessa rotazione del cilindro che obbliga il sottoago a seguire il profilo della punta di selezione.
I mezzi attuatori sono quindi chiamati ad imporre alla punta di selezione o al mezzo di riscontro uno spostamento minimo, dell'ordine di pochi decimi di millimetro, ad esempio pari a 0.1 - 0.3 mm, a secondo del tipo di applicazione. Si ottiene pertanto un tempo di attuazione di circa 1 ms.
In virtù dei piccoli spostamenti in gioco, questa soluzione innovativa permette di utilizzare la ceramica piezoelettrica non solo per attuatori che lavorano per schiacciata del sottoago, ma per realizzare anche nuovi attuatori che lavorano per alzata, come verrà ora descritto.
Da notare che, nel corso della descrizione, la condizione di interferenza con il tallone del sottoago è associata ad una posizione di lavoro della punta di selezione o del mezzo di riscontro, in quanto, solitamente, questa condizione comporta una selezione di un ago e quindi un agganciamento di un filato. Tuttavia, la meccanica della macchina per maglieria può anche essere realizzata per ottenere un effetto opposto, cioè in modo tale che una selezione di un sottoago data da un'interferenza del suo tallone con una punta di selezione impedisca una selezione del rispettivo ago.
In accordo con una forma di realizzazione, il posizionamento della punta di selezione o del mezzo di riscontro al di fuori o in interferenza con la normale corsa del tallone del sottoago è ottenuto con una movimentazione della punta e/o del mezzo di riscontro in un piano ortogonale rispetto al piano in cui ruota il tallone del sottoago.
In accordo con una forma di realizzazione del dispositivo illustrata nelle figure 1-3, corrispondente ad una modalità di selezione per alzata dei sottoaghi, la punta di selezione 20 ha un profilo 21 di contatto con il tallone di guida comprendente un piano inclinato adatto a provocare una traslazione in altezza del sottoago 2.
In tale forma di realizzazione, la punta di selezione 20 è movibile tra una posizione sollevata di non lavoro, in cui il tallone 4 del sottoago 2 passa sotto a detta punta senza interferirvi, ed una posizione abbassata di lavoro, in cui il tallone 4 intercetta il profilo di contatto 21 della punta 20, spinge questa contro il proprio mezzo di riscontro 22 e prosegue nella sua salita lungo il profilo 21.
In accordo con una forma vantaggiosa di realizzazione, dall'estremità superiore del piano inclinato 21 della punta di selezione 20 si estende un ulteriore piano inclinato 24 di una camma fissa 25, adatto a sollevare il sottoago ad un'altezza desiderata.
In una forma preferita di realizzazione, la punta di selezione 20 è oscillante ad opera dei mezzi attuatori 30 attorno ad un asse di rotazione X che si estende in corrispondenza all'estremità opposta rispetto all'estremità inferiore del profilo a piano inclinato 21.
Nell'esempio rappresentato nelle figure, la punta 20 reca un primo foro centrale 26 per l'accoppiamento ad un'astina di estremità 31 dei mezzi attuatori 30, ed un secondo foro laterale 27 in cui è inserito il perno 27' per l'oscillazione della punta 20 attorno all'asse X.
Nella figura 1, la freccia FI indica il verso di rotazione del cilindro 1 rispetto al dispositivo di selezione 10, la freccia F2 indica la direzione della corsa effettuata dal tallone 4 mentre sale sul piano inclinato 21 della punta 20 e sull'eventuale secondo piano inclinato 24, e con le frecce F3 sono indicate le direzioni in cui oscilla la punta di selezione 20.
In questa forma di realizzazione, quindi, lo spostamento fisico della punta di selezione 20 viene effettuato dal tallone 4 del sottoago 2 che, nel corso della rotazione del cilindro 1, trova nel suo percorso la punta di selezione 20 abbassata quel tanto che basta da obbligarlo a salire sul piano inclinato 21. In questo modo, la punta 20 riceve una forza sufficiente a farla appoggiare sul suo mezzo di riscontro 22, che diventa il punto di ancoraggio meccanico.
Il sottoago 2 nel corso della rotazione continua a salire seguendo l'inclinazione del piano inclinato 21, al termine del quale, se richiesto, troverà una ulteriore camma fissa 25, che lo alzerà ulteriormente fino all'altezza utile per effettuare la selezione.
Spostando la punta 20 verso l'alto per il tramite dei mezzi attuatori 30, si ritorna nella condizione di fuori lavoro, in cui il tallone 4 ruota nella sua posizione standard di non lavoro, passando sotto la punta 20.
In accordo con una forma vantaggiosa del dispositivo di selezione 10 (figure 2c-2e), in serie alla punta di selezione 20, ed eventualmente alla camma fissa 25, è prevista una seconda punta di selezione 20 a cui sono associati rispettivi mezzi attuatori 30 e avente il rispettivo piano inclinato 21 in prosecuzione del piano inclinato della prima punta e dell'eventuale piano inclinato 24 della camma fissa 25.
Questa soluzione permette di ottenere con un unico dispositivo di selezione 10 la possibilità di disporre di due punte 20 che lavorano direttamente e contemporaneamente in sequenza sullo stesso tallone permettendo di effettuare due alzate: una prima alzata con la prima punta abilitata e la seconda punta disabilitata, e una seconda alzata con entrambe le punte abilitate.
E' quindi possibile ottenere quella che in gergo tecnico viene chiamata "selezione per tre vie tecniche", in quanto è possibile avere tre altezze diverse del tallone del sottoago: altezza pari a zero, con tutte e due le punte di selezione disabilitate (figura 2c); una prima altezza data dalla prima punta abilitata con la seconda punta disabilitata (figura 2d); e una seconda altezza data dalla somma delle altezze delle due punte abilitate (figura 2e).
L'utilizzo del dispositivo di selezione secondo l'invenzione apporta alla modalità di selezione per alzata i seguenti vantaggi.
- Maggiore velocità di selezione con incremento della produzione;
- minor numero di punte di selezione necessarie, con conseguente riduzione in altezza del dispositivo di selezione e del cilindro della macchina;
- maggiore affidabilità e durata del dispositivo, in quanto gli organi in movimento sono più leggeri e meno sollecitati, dato che il lavoro fisico di spostamento del sottoago viene svolto utilizzando il sottoago stesso, mentre gli elementi del dispositivo di selezione sono fissi;
- maggiore affidabilità meccanica della macchina, derivante da minori vibrazioni e maggior stabilità;
- minori scarti di produzione;
- minori rotture di aghi e sottoaghi;
- minore usura e maggiore durata degli organi di selezione, quali i sottoaghi;
- risparmio energetico;
- in virtù dei minori ingombri, possibilità di produrre capi di maglieria particolarmente tecnici, ad esempio per lavorazioni di maglia, quali traforato, scarto dell'ago, nuovi colori per disegni bidimensionali, selezioni per disegni tridimensionali.
Inoltre, dal punto di vista del prodotto finito, questa soluzione è in grado di adattare la produzione a sempre nuove richieste del mercato e degli stilisti, ad esempio per la possibilità di aumentare il numero di cadute e di colori ottenibili sullo stesso giro di maglia.
In una forma di realizzazione del dispositivo di selezione illustrata nelle figure 4-9, corrispondente alla modalità di selezione per schiacciata, la punta di selezione 40; 60; 80 ha un profilo di contatto 41; 61; 81 con il tallone 4, adatto a provocare un'oscillazione del sottoago 2 verso l'interno del cilindro 1.
Più in dettaglio, la punta di selezione 40; 60; 80 è suscettibile di essere spostata in un piano ortogonale all'asse del cilindro, ovvero orizzontalmente, tra una posizione arretrata di non lavoro, in cui è distante dal cilindro, ed una posizione avanzata di lavoro, in cui il profilo di contatto è sostanzialmente tangente al cilindro.
In questa forma realizzativa, il mezzo di riscontro 42; 62; 82 è movibile ad opera dei mezzi attuatori 30 tra una posizione inattiva in cui non interferisce con la rispettiva punta di selezione 40; 60; 80 ed una posizione attiva in cui interferisce con la punta di selezione obbligando quest'ultima a rimanere in posizione avanzata di lavoro.
In accordo con una forma preferita di realizzazione, il dispositivo di selezione comprende inoltre mezzi di posizionamento 90 che influenzano la punta di selezione 40; 60 a rimanere normalmente in posizione avanzata di lavoro.
Da notare che detti mezzi di posizionamento 90 esercitano sulla punta di selezione una forza inferiore rispetto a quella esercitabile sulla punta stessa dal tallone 4 del sottoago 2 durante la rotazione del cilindro. In tal modo, infatti, quando il mezzo di riscontro 42; 62 è in posizione inattiva, la punta è spostata in posizione arretrata dal sottoago stesso, che vince la forza esercitata dai mezzi di posizionamento.
In accordo con una forma di realizzazione, la punta di selezione 40; 60; 80 è fulcrata ad una sua estremità, in modo da essere oscillante attorno ad un asse Y verticale, ovvero parallelo all'asse del cilindro 1.
In modo del tutto innovativo, va notato che in questo caso la punta di selezione 40; 60; 80 è completamente scollegata dall'organo attuatore 30 che provoca invece lo spostamento del mezzi di riscontro 42; 62; 82; ad esempio la punta è semplicemente supportata da una struttura fissa 84 del dispositivo di selezione.
In una variante di realizzazione, la punta di selezione è guidata a traslare radialmente rispetto al cilindro .
In una forma di realizzazione illustrata nelle figure 4-6a, il mezzo di riscontro 42 è nella forma di una spina o perno ad asse sostanzialmente verticale. Ad esempio, detto perno o spina 42 presenta un foro trasversale 43 per essere innestato su un'astina di estremità 31 dei mezzi attuatori 30.
Vantaggiosamente, il mezzo di riscontro 42 presenta una superficie di contatto con la punta avente una porzione superiore 42' ed una porzione inferiore 42" rastremate in direzione opposta. La punta 40 presenta a sua volta una superficie di contatto 40', rivolta dalla parte opposta rispetto al profilo 41, ovvero rivolta posteriormente, configurata preferibilmente in modo complementare rispetto alla superficie di contatto del mezzo di riscontro. In tal modo, infatti, a seconda che la punta impegni la porzione superiore o inferiore della superficie di contatto del mezzo di riscontro, quest'ultimo viene rispettivamente ulteriormente respinto verso il basso o spinto in alto dalla punta stessa, che quindi agevola il movimento dei mezzi attuatori 30.
Pertanto, anche in questo caso, lo spostamento che i mezzi attuatori 30 devono impartire al mezzo di riscontro 42 per farlo interferire o meno con la punta di selezione 40 è uno spostamento minimo, solamente necessario a posizionare il mezzo di riscontro 42 appena sopra o appena sotto al piano orizzontale su cui si muove la punta di selezione 40.
In una forma di realizzazione illustrata nelle figure 7-8, il mezzo di riscontro 62 è nella forma di una spina o perno ad asse sostanzialmente orizzontale, ovvero che si estende in direzione radiale rispetto a cilindro. Tale spina o perno 62 ha una testa 62' adatta ad interferire con una corrispondente testa di battuta 64 ricavata nella punta di selezione 60 e rivolta posteriormente, verso il perno 62. La punta 60 si differenzia pertanto dalla punta 40 precedentemente descritta solo per il fatto di avere la testa di battuta 64 in luogo della superficie posteriore di contatto 40'.
Vantaggiosamente, il dispositivo in quest'ultima forma di realizzazione è ancora più compatto in altezza, grazie all'estensione orizzontale del perno o spina 62.
Le figure 7 e 7a illustrano schematicamente il perno 62 mantenuto in posizione abbassata dai mezzi attuatori 30, in modo tale da non interferire con la testa 64 della punta di selezione 60. La freccia F3 in figura 8a indica l'oscillazione impartita dai mezzi attuatori 30 sul perno 62.
Nella figure 8 e 8a il perno 62 è fatto oscillare (freccia F3) in posizione sostanzialmente orizzontale così da intercettare la testa 64 della punta 60 e impedire un suo spostamento in posizione arretrata ad opera del tallone 4. In questo caso, come si nota dalla figura 9 (freccia F2) il tallone 4 viene schiacciato dalla punta 60 verso l'interno del cilindro.
In accordo con una forma di realizzazione, i mezzi di posizionamento 90 della punta di selezione 40; 60 comprendono mezzi elastici.
In alternativa, come rappresentato nei disegni, detti mezzi comprendono magneti 91 posti sulla punta e sulla struttura di supporto in modo da generare un campo magnetico, ad esempio di repulsione, che tende ad allontanare la punta 40; 60 dal supporto su cui è imperniata.
In accordo con un'ulteriore variante realizzativa illustrata nelle figure 9 e 9a, la punta di selezione 80 assume la forma di una ruota dentata libera di ruotare attorno ad un asse Y parallelo all'asse del cilindro. I denti 80' della ruota dentata 80 costituiscono le vere e proprie punte di selezione che interagiscono da un lato (profilo 81) con i talloni 4 e dal lato opposto con il mezzo di riscontro 82. Quest'ultimo può assumere la forma del perno ad asse verticale 42 o del perno o spina orizzontale 62 precedentemente descritti.
In questa forma di realizzazione, la ruota dentata 80 viene fatta ruotare dai talloni dei sottoaghi durante il loro passaggio, alla stessa velocità di rotazione della macchina.
Anche in questo caso l'attivazione dei mezzi attuatori provoca l'abilitazione del mezzo di riscontro 82, che interferisce con un dente 80' della ruota impedendo a questa di ruotare. Di conseguenza, il tallone è costretto a seguire il profilo del dente adiacente della ruota, e viene quindi schiacciato nella sua sede (figura 9).
Questa forma di realizzazione è vantaggiosa in quanto non richiede la presenza dei mezzi di posizionamento 90: i denti 80', che costituiscono le punte di selezione, sono infatti mossi in posizione avanzata di contatto con i talloni dai talloni stessi che fanno girare la ruota dentata.
In accordo con una forma preferita di realizzazione, i mezzi attuatori 30 comprendono una lamina piezoelettrica, ad esempio in ceramica, adatta a far oscillare una sua estremità portante o agente sulla punta di selezione o sul mezzo di riscontro.
La nuova soluzione di dispositivo per effettuare la selezione per schiacciata non consiste più nel muovere la punta di selezione in alto o in basso, come nella tecnica nota, dove la punta è vincolata ai mezzi attuatori.
Inusitatamente, la soluzione di dispositivo proposta prevede di permettere uno spostamento in avanti e indietro (rispetto al cilindro) della punta stessa, e di utilizzare i mezzi attuatori per fornire un consenso per interrompere questo ciclo.
La punta di selezione non è più vincolata meccanicamente al dispositivo di attuazione per effettuare il suo spostamento, ma scorre longitudinalmente guidata o fulcrata lateralmente.
La punta viene spinta in avanti in modo costante, fino a sfiorare il contatto con il cilindro, per mezzo di una molla o di un campo magnetico.
La punta è quindi spinta indietro direttamente dal tallone del sottoago durante la sua rotazione, che vince la forza costante diretta in avanti sulla punta stessa.
La selezione viene effettuata per mezzo di un dispositivo meccanico (il mezzo di riscontro 42; 62) che, una volta abilitato, interferisce con la punta impedendone l'arretramento. Vantaggiosamente, lo spostamento del mezzo di riscontro è agevolato dallo spostamento e dalla forza della punta stessa che si auto aggancia e completa la corsa necessaria per arrivare al suo punto di appoggio.
A seguito di tale appoggio, la punta, non potendo più arretrare, schiaccia il tallone 4 all'interno della sua scanalatura
Riassumendo la selezione viene effettuata per interferenza, cioè interponendo un impedimento meccanico in modo da impedire alla punta di selezione di arretrare per opera del sottoago, che di conseguenza viene schiacciato.
Il tempo di attuazione, cioè dello spostamento del mezzo di riscontro, è pari a circa 1 ms ed è effettuato quando la leva è nella sua condizione tipica di riposo, cioè avanti tutta contro il cilindro della macchina.
La velocità di selezione che ne deriva non è più determinata dai tempi di spostamento o di attuazione della punta, ma è determinata direttamente dalla velocità di rotazione della macchina stessa.
Oltre ai vantaggi già descritti a proposito della modalità di selezione per alzata, nel caso della modalità per schiacciata se ne aggiungono di ulteriori.
La velocità di selezione non più determinata dal tempo di attuazione dei mezzi attuatori, ma è determinata dal tempo richiesto per abilitare il solo consenso.
Il movimento orizzontale della punta di selezione occupa circa metà dello spazio necessario alle punte di selezione che lavorano in verticale, permettendo di ottenere attuatori estremamente bassi e con un minor numero di punte.
Non vi è più alcun vincolo di altezza tra punta e punta: non è più necessario distanziare le punte in altezza per evitare il tallone, lasciando uno spazio pari a due volte lo spessore della punta più una tolleranza di sicurezza.
Dispositivi di selezione più bassi permettono cilindri porta aghi più bassi, macchine più compatte con minore inerzia e minor dispendio energetico.
La punta può anche essere più pesante in quanto non influisce più nel tempo di attuazione; può quindi avere uno spessore più elevato permettendo un migliore lavoro ed una minore usura del sottoago.
La punta può avere il profilo di contatto con il tallone più ripido e quindi essere meno larga, permettendo di costruire dispositivi di selezione più stretti .
Dispositivi più stretti permettono di posizionare più attuatori attorno al cilindro consentendo l'impiego di più colori, più cadute e più lavorazioni con la maglia.
In sintesi, il dispositivo di selezione qui proposto non richiede che l'estremità dei mezzi attuatori portante la punta di selezione effettui tutta la corsa necessaria allo spostamento del sottoago, come negli attuali dispositivi, ma solo un piccolo spostamento che viene utilizzato come consenso alla selezione.
Questo piccolo spostamento consente di attivare la selezione completando lo spostamento necessario per mezzo del tallone stesso del sottoago che, durante sua corsa, muove la punta di selezione portandola fino al suo appoggio meccanico.
Questo lavoro svolto meccanicamente dal tallone del sottoago, attualmente è fornito utilizzando sistemi di potenza appropriati, dimensionati in funzione del peso della punta, della corsa totale necessaria per la selezione, e del tempo minimo richiesto. Queste tre variabili sono collegate tra loro in quanto aumentando il peso aumenta il tempo necessario per lo spostamento e viene richiesta quindi più energia per effettuare tale spostamento nello stesso tempo di attuazione. Analogamente, aumentando la corsa si richiede più tempo per effettuare lo spostamento e quindi si richiede una punta più leggera, o più energia per mantenere costante il tempo. In ogni caso è il tempo necessario allo spostamento della punta che determina la velocità di selezione e quindi la produttività della macchina.
Con il dispositivo di selezione proposto, le tre variabili peso, corsa, tempo non sono più influenzabili tra di loro in quanto lo spostamento (la corsa) è il minimo necessario per poter innescare il lavoro vero e proprio che viene effettuato dal tallone del sottoago.
In altre parole, il dispositivo secondo l'invenzione non risente del tempo minimo richiesto, in quanto è lui stesso con la sua specifica velocità a determinare il ciclo di lavoro, della corsa necessaria per la selezione, in quanto è il tallone a far effettuare alla punta la corsa di cui ha bisogno per essere selezionato, e del peso o della forma della punta di selezione, in quanto il lavoro o l'energia richiesta per muovere la punta stessa nel suo intervallo di lavoro/non lavoro è la stessa che nuove la meccanica della macchina e non quella specifica che servirebbe per attuare la punta stessa.
Alle forme di realizzazione del dispositivo sopra descritte, un tecnico del ramo, per soddisfare esigenze contingenti, potrà apportare modifiche, adattamenti e sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza uscire dall'ambito delle seguenti rivendicazioni.
Ad esempio, per effettuare, come consenso o abilitazione, il piccolo spostamento della punta di selezione, oltre alle lamine piezoelettriche possono essere utilizzate tutte le soluzioni attualmente possibili in grado di generare una forza sufficiente necessaria per tale scopo, quali, ad esempio,una forza meccanica data da una molla, una forza elettromagnetica, una forza magnetica per attrazione o per repulsione, polimeri EAP ( Electroactive Polymer), forze derivate da sintesi biologica.
Ognuna delle caratteristiche descritte come appartenente ad una possibile forma di realizzazione può essere realizzata indipendentemente dalle altre forme di realizzazione descritte.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) di selezione di sottoaghi di una macchina di maglieria, comprendente: una pluralità di punte di selezione, ognuna avente un profilo di contatto adatto ad interagire con un corrispondente tallone di guida di un sottoago per effettuarne la selezione, un mezzo di riscontro associato ad ogni punta di selezione; - mezzi attuatori adatti a muovere almeno uno tra detta punta di selezione e detto mezzo di riscontro tra una posizione di non lavoro, in cui almeno uno tra detta punta di selezione e detto mezzo di riscontro è in una posizione di noninterferenza con il tallone del sottoago durante il ciclo di lavoro della macchina, ed una posizione di lavoro in cui la punta di selezione è suscettibile di essere premuta dal tallone in appoggio al mezzo di riscontro, il sottoago essendo costretto a seguire il profilo di contatto della punta di selezione a seguito di tale interferenza tra punta e mezzo di riscontro.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi attuatori sono adatti a muovere almeno uno tra il mezzo di riscontro e la punta di selezione in un piano ortogonale rispetto al piano in cui si muove il tallone del sottoago.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la punta di selezione ha un profilo di contatto con il tallone di guida comprendente un piano inclinato adatto a provocare una traslazione in altezza del sottoago.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui la punta di selezione è movibile tra una posizione sollevata di non lavoro, in cui il tallone del sottoago passa sotto a detta punta senza interferirvi, ed una posizione abbassata di lavoro, in cui il tallone sale lungo il profilo di contatto della punta provocando l'appoggio di questa sul mezzo di riscontro.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui dall'estremità superiore del piano inclinato della punta di selezione si estende un ulteriore piano inclinato di una camma fissa, adatto a sollevare il sottoago ad un'altezza desiderata.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui, in serie ad una prima punta di selezione è prevista una seconda punta di selezione a cui sono associati rispettivi mezzi attuatori in modo da essere attivabile indipendentemente dalla prima e avente un rispettivo piano inclinato in prosecuzione del piano inclinato della prima punta.
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi rivendicazione 4-6, in cui la punta di selezione è oscillante ad opera dei mezzi attuatori attorno ad un asse di rotazione che si estende in corrispondenza all'estremità opposta rispetto all'estremità inferiore del profilo a piano inclinato .
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la punta di selezione ha un profilo di contatto con il tallone adatto a provocare un'oscillazione del sottoago verso l'interno della rispettiva sede.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, in cui la punta di selezione è suscettibile di essere spostata in un piano ortogonale all'asse di sviluppo dei sottoaghi tra una posizione arretrata di non lavoro, in cui è distante dal dispositivo porta aghi, ed una posizione avanzata di lavoro, in cui il profilo di contatto è sostanzialmente tangente a detto dispositivo porta aghi, e in cui il mezzo di riscontro è movibile ad opera dei mezzi attuatori tra una posizione inattiva in cui non interferisce con la punta di selezione ed una posizione attiva in cui interferisce con la punta di selezione obbligando quest' ultima a rimanere in posizione di lavoro .
  10. 10 . Dispositivo secondo la rivendicazione 9 comprendente mezzi di posizionamento che influenzano la punta di selezione a rimanere normalmente in posizione avanzata di lavoro.
  11. 11.Dispositivo secondo la rivendicazione 10, in cui detti mezzi di posizionamento esercitano sulla punta di selezione una forza inferiore rispetto a quella esercitabile sulla punta dal tallone del sottoago durante il movimento del dispositivo porta aghi, in modo tale che, quando il mezzo di riscontro è in posizione inattiva, la punta è spostata dal sottoago in posizione arretrata.
  12. 12.Dispositivo secondo la rivendicazione 11, in cui la punta di selezione è fulcrata ad una sua estremità.
  13. 13.Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 8-12, in cui il mezzo di riscontro è nella forma di una spina o perno ad asse sostanzialmente verticale.
  14. 14.Dispositivo secondo la rivendicazione 13, in cui le superfici di contatto tra la punta di selezione e detto perno o spina sono superfici a doppio cono contrapposto.
  15. 15.Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 9-13, in cui il mezzo di riscontro è nella forma di una spina o perno ad asse sostanzialmente orizzontale, detta spina o perno avendo una testa adatta ad interferire con una corrispondente porzione di battuta ricavata nella punta di selezione.
  16. 16.Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 9-15, in cui la punta di selezione è nella forma di una ruota dentata libera di ruotare ad opera dei talloni dei sottoaghi e suscettibile di essere bloccata dal mezzo di riscontro.
  17. 17.Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi attuatori comprendono una lamina piezoelettrica adatta a far oscillare una sua estremità agente sulla punta di selezione o sul mezzo di riscontro.
  18. 18.Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 10-17, in cui i mezzi di posizionamento della punta di selezione comprendono mezzi elastici.
  19. 19.Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 10-17, in cui i mezzi di posizionamento della punta di selezione comprendono un campo magnetico.
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