ITBO990293A1 - Metodo di controllo di banconote . - Google Patents

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ITBO990293A1
ITBO990293A1 IT1999BO000293A ITBO990293A ITBO990293A1 IT BO990293 A1 ITBO990293 A1 IT BO990293A1 IT 1999BO000293 A IT1999BO000293 A IT 1999BO000293A IT BO990293 A ITBO990293 A IT BO990293A IT BO990293 A1 ITBO990293 A1 IT BO990293A1
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Inventor
Armando Neri
Stefano Chini
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Gd Spa
Currency System Internat Inc
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    • GPHYSICS
    • G07CHECKING-DEVICES
    • G07DHANDLING OF COINS OR VALUABLE PAPERS, e.g. TESTING, SORTING BY DENOMINATIONS, COUNTING, DISPENSING, CHANGING OR DEPOSITING
    • G07D7/00Testing specially adapted to determine the identity or genuineness of valuable papers or for segregating those which are unacceptable, e.g. banknotes that are alien to a currency
    • G07D7/20Testing patterns thereon
    • GPHYSICS
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    • G07D7/00Testing specially adapted to determine the identity or genuineness of valuable papers or for segregating those which are unacceptable, e.g. banknotes that are alien to a currency
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione è relativa ad un metodo di controllo di banconote.
Come è noto, le banconote vengono realizzate a partire da un foglio,che comprende delle regioni in filigrana e/o delle bandelle metalliche e presenta dimensioni tali da contenere una pluralità di banconote finite. Tali fogli vengono avanzati lungo un percorso determinato, lungo il quale sono sottoposti a diverse fasi di stampa,ciascuna delle quali è realizzata con tecniche differenti fra loro.
Le fasi di stampa più comuni sono la stampa in offset, con la quale sono stampate le immagini che solitamente rappresentano uno sfondo colorato; la stampa ad intaglio o calcografia, con la quale sono stampati 1 volti di personaggi celebri ed i numeri che rappresentano il valore della banconota; e la stampa del numeri di serie. La stampa in offset viene realizzata su entrambe le facce del foglio e viene eseguita in modo non allineato al bordo del foglio stesso; di conseguenza il bordo del foglio non può essere assunto come riferimento per l'acquisizione delle coordinate dei particolari stampati in offset.
La stampa ad intaglio viene effettuata ad alta pressione per mezzo di un calco, determina una deformazione della carta, la quale può causare una inclinazione del calco rispetto ai particolari stampati in offset, e può risultare sfalsata rispetto alla stampa in offset. La stampa ad intaglio viene effettuata in alternativa solo su una faccia del foglio o su entrambe le facce e può comprendere successive fasi di stampa, ognuna delle quali può risultare sfalsata rispetto alle altre stampe ad intaglio ed alla stampa in offset.
L'eventuale scostamento delle varie stampe successive comJ prende una traslazione secondo un asse X, una traslazione secondo un asse Y ortogonale all'asse X,ed una rotazione.
Tali scostamenti sono anche imputabili, come accennato in precedenza, alla deformazione del foglio sottoposto alle fasi d1 stampa che vengono effettuate con pressioni diverse.
Una volta ultimate la stampa In offset e la stampa ad Intaglio, il foglio stampato viene sottoposto ad un controllo di qualità volto ad individuare se gli scostamenti fra le stampe successive sono accettabili e per associare a ciascuna banconota un segnale di accettazione. Successivamente, i numeri di serie vengono stampati sulle rispettive banconote accettate ed i fogli vengono tagliati per separare le banconote le une dalle altre.
Il controllo di qualità, viene sovente eseguito manualmente tramite un addetto, e consiste nel controllare visivamente che, da un lato, le stampe in offset e ad intaglio non presentino uno scostamento eccessivo rispetto ad un valore ideale e che,d'altro lato, non vi siano errori di coloritura, ossia delle zone con eccesso o con mancanza di inchiostro oppure delle sbavature di inchiostro.
In sostituzione al controllo manuale è oggigiorno possibile effettuare un controllo automatico tramite una telecamera che associa a ciascun pixel un valore di luminanza caratteristico di una determinata superficie della banconota corrispondente al pixel stesso, e confronta ciascun valore di luminanza con un rispettivo intervallo di accettabilità. Il controllo automatico è reso complesso da una molteplicità di fattori, il principale dei quali consiste nel determinare degli Intervalli di accettabilità in grado di consentire un controllo preciso sia della coloritura che degli scostamenti relativi. Inoltre, la determinazione degli intervalli di accettabilità è resa complessa dal fatto che il valore di luminanza di ciascun pixel dipende da una pluralità di fattori quali, ad esempio, l'occupazione parziale della superficie corrispondente al citato pixel da parte della zona stampata, il tipo di inchiostro impiegato per la stampa ed il tipo di carta.
La determinazione di tali intervalli di accettabilità risulta ancora più complessa per il fatto che, da un lato, sono considerati accettabili degli scostamenti relativi fra le diverse stampe fino ad un valore di un millimetro e, d'altro lato, per effettuare un buon controllo della coloritura è necessario impiegare delle telecamere con una risoluzione tale che a ciascun pixel corrisponda una porzione di banconota pari a 0.125 x 0.125 millimetri quadrati . Uno scostamento ammissibile pari ad un millimetro rapportato al lato della superficie associata ad un pixel determina che 11 valore di luminanza associato allo stesso pixel può variare in un Intervallo molto ampio. Infatti , la superficie corrispondente ad uno stesso pixel può essere totalmente ricoperta di inchiostro o totalmente priva di Inchiostro, in particolare quando la porzione di superficie in esame si trova in corrispondenza di un bordo di una figura o di una cifra. Per questo motivo gli intervalli di accettabil ità dovrebbero essere molto ampi, ma, in questo modo, si correrebbe il rischio di accettare delle banconote che in realtà non dovrebbero essere accettate, ed il controllo risulterebbe Inutile.
Lo scopo della presente invenzione consiste nel realizzare un metodo di controllo delle banconote in grado di ovviare agli Inconvenienti precedentemente descritti .
Secondo la presente invenzione viene fornito un metodo di controllo di banconote comprendenti una prima stampa ed una seconda stampa, le dette prima e seconda stampa essendo realizzate in fasi distinte, il metodo comprendendo le fasi di acquisire una prima immagine della banconota; confrontare la detta prima immagine con una seconda indagine, determinare uno scostamento relativo fra la prima stampa e la seconda stampa della detta banconota; emettere un segnale di errore quando la prima immagine presenta dei valori di luminanza che non rientrano in rispettivi primi interval li di accettabilità dei valori di luminanza della seconda immagine o il detto scostamento relativo non rientra in un secondo intervallo di accettabilità, il detto metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere le ulteriori fasi di determinare la deformazione della banconota; e di formare la detta seconda immagine in funzione del lo scostamento relativo, della deformazione, di una terza immagine di riferimento della prima stampa e di una quarta immagine di riferimento della seconda stampa.
Il metodo secondo la presente invenzione risulta essere particolarmente vantaggioso in quanto consente di realizzare il controllo del la coloritura delle banconote senza gli errori determinati dagli scostamenti relativi fra la prima stampa e la seconda stampa e la deformazione della banconota.
La presente Invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi , che illustrano una forma di attuazione non limitativa del dispositivo oggetto dell'invenzione, in cui:
- la figura 1 è una vista schematica,con parti asportate per chiarezza, di un dispositivo per l'attuazione del metodo oggetto dell'invenzione;
- le figure da 2 a 4 sono delle viste di immagini impiegate per l'attuazione delmetodo oggetto dell'invenzione;
- le figure da 5 a 7 sono delle viste, in scala ingrandita, di porzioni delle rispettive figure da 2 a 4;
- la figura 8 è una vista di un schema a blocchi del metodo oggetto della presente invenzione;
- la figura 9 è una vista d1 una Immagine impiegata nell'attuazione del metodo oggetto della presente invenzione; e - la figura 10 è una vista, in scala ingrandita, di una porzione dell'Immagine della figura 9.
Con riferimento alla figura 1,con 1 è indicato un dispositivo di controllo di banconote 2, le quali sono stampate su un foglio 3. Il dispositivo 1 di controllo comprende una telecamera 4, la quale inquadra una banconota 2 alla volta e genera un segnale di tipo televisivo in toni di grigio,che è discreto e digitalizzato e viene trasmesso ad una memoria immagini 5. La memoria immagini 5 memorizza le Immagini delle banconote 2 come matrici di punti, comunemente chiamati pixel P, a ciascuno dei quali è associato un valore Vb correlato al livello di grigio, ossia alla luminanza riflessa da una superficie corrispondente al pixel P stesso. Ciascun pixel P corrisponde ad un quadrato di banconota 2 con un lato di 0.125 mm, ed il valore Vb rappresenta un valore medio della luminanza del quadrato corrispondente.
La memoria immagini 5 è col legata ad una unità di elaborazione 6, che comprende una sezione di elaborazione di immagini , ossia un processore di immagini , ed una sezione logica. L'unità di elaborazione 6 elabora l Immagine della banconota 2, e confronta l ' immagine della banconota 2 con una banconota campione BC determinata. A tale scopo l 'unità di elaborazione 6 è collegata ad una memoria campioni 7, la cui struttura è variabile a seconda della metodologia di generazione di una o di più banconote campione BC, come sarà meglio spiegato in seguito. L'unità di elaborazione 6 presenta inoltre un ingresso 8, attraverso il quale l 'unità di elaborazione 6 è in grado di ricevere comandi e dati esterni , ed una uscita 9, attraverso la quale l 'unità di elaborazione 6 fornisce un segnale S di accettazione o di rifiuto della banconota 2 controllata.
La banconota 2 viene realizzata secondo una metodologia di tipo noto che comprende le fasi di avanzare il c itato foglio 3, il quale presenta dimensioni tali da contenere una plural ità di banconote 2, di stampare, in una singola fase di stampa, la parte della grafica del l ' immagine raffigurata su ciascuna banconota 2, che rappresenta lo sfondo e viene comunemente chiamata la stampa in offset 0;di stampare, in
una singola fase di stampa, l'immagine in scuro e le cifre rappresentative del valore di ciascuna banconota 2, che
viene comunemente chiamata stampa ad intaglio I o calcografia;di effettuare un controllo di qualità della stampa; di stampare i numeri di serie sulle rispettive banconote 2 accettate;e di separare le citate banconote 2 dal foglio 3.
Il dispositivo 1, oltre ad acquisire le immagini delle banconote 2 che presentano la stampa completa, ossia la stampa
in offset 0 e la stampa ad intaglio I, acquisisce, prima di iniziare le operazioni di controllo,una immagine 10 di riferimento della stampa in offset 0 senza la stampa ad inta2f glio I, Illustrata nella figura 2,ed una immagine 11 di ) riferimento della stampa I ad intaglio senza la stampa in offset 0, illustrata nella figura 3,e memorizza i valori
VOp e Vip di luminanza caratteristici di tutti i pixel P
delle rispettive immagini 10 e 11, nella memoria campioni 7.
Con riferimento alla figura 2, l'immagine 10 è rapportata ad
un sistema di riferimento 12 cartesiano comprendente un asse
X ed un asse Y ed è suddivisa in otto zone 13, 14, 15, 16,
17, 18, 19 e 20. Con riferimento alla figura 3, l immagine
11 è rapportata al sistema di riferimento 12 cartesiano ed è suddivisa in otto zone 21, 22, 23, 24,25, 26, 27 e 28, le quali corrispondono sostanzialmente a rispettive zone 13,
14, 15, 16, 17, 18, 19 e 20 dell ' immagine 10.
Con riferimento alla figura 4, con 29 è Indicata una Immagine, la quale rappresenta una banconota 2, è riferita al sistema di riferimento cartesiano 12, ed è suddivisa in otto zone 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36 e 37, le quali sostanzialmente corrispondono a rispettive zone 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19 e 20 dell ' immagine 10, e a rispettive zone 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27 e 28 dell ' immagine 11.
Con riferimento alle figure 5, 6 e 7, le zone 13, 21 e 30 delle rispettive immagini 10, 11 e 29 sono Ingrandite. Sulla zona 13 sono Individuati tre elementi 38, 39 e 40 caratteristici e distinguibili della stampa in offset 0 e vengono calcolate le rispettive coordinate caratteristiche X01, Y01, X02, Y02, X03 e Y03 rispetto al sistema di riferimento 12, mentre sulla zona 21 sono individuati tre elementi 41, 42 e 43 caratteristici e distinguibil i della stampa ad intaglio I, e vengono calcolate le rispettive coordinate caratteristiche XII, YI1, XI2, YI2, XI3 e YI3 rispetto al sistema di riferimento 12. In pratica, l ' individuazione di tre elementi caratteristici della stampa in offset 0 viene effettuata per ciascuna zona 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19 e 20 dell ' immagine 10 e per ciascuna zona 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37 del l ‘ immagine 29 e l ' individuazione di tre elementi caratteristici del la stampa ad intaglio I viene effettuata per ciascuna zona 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27 e 28 del l ' immagine 11 e per ciascuna zona 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37 dell immagine 29. Per motivi di brevità di descrizione, la descrizione stessa viene limitata alle zone 13, 21 e 30. Le fasi di controllo della banconote 2 sono schematizzate nello schema a blocchi della figura 8. In dettaglio, il controllo ha inizio nel blocco 44, il quale rappresenta la fase di acquisizione dell ' immagine 29 di una banconota 2. Durante la fase di acquisizione, la telecamera 4 invia alla memoria Immagini 5, per ciascun pixel P, i valori Xp ed Yp delle rispettive coordinate rispetto al sistema di riferimento 12 ed il valore Vb caratteristico d1 luminanza del pixel P stesso.
Nel successivo blocco 45, l ' immagine 29 come rappresentata nella figura 4 viene suddivisa nelle otto zone 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36 e 37. Di fatto, tale suddivisione consiste nel determinare otto gruppi di elementi caratteristici. Ciascun gruppo comprende i tre elementi caratteristici della stampa in offset 0 ed i tre elementi caratteristici della stampa ad intaglio I. La fase di suddivisione comprende l ' acquisizione dei valori delle coordinate di tutti gl i elementi caratteristici . In particolare, con riferimento al la figura 7, per quanto riguarda la zona 30 vengono acquisiti i valori XOlb, YOlb, X02b, Y02b, X03b e Y03b del le coordinate degli elementi 38, 39 e 40 caratteristici della stampa in offset 0 ed i valori Xllb, Yllb, XI2b, YI2b, XI3b e YI3b delle coordinate degli elementi 41,42 e 43 caratteristici della stampa ad intaglio 1.
Nel blocco 46, per ciascuna zona vengono determinati gli scostamenti fra tutti gli elementi caratteristici della stampa in offset 0 dell'immagine 29 e la stampa in offset 0 dell'immagine 10. Analogamente, vengono determinati gli scostamenti di tutti gli elementi caratteristici della stampa ad intaglio I dell'immagine 29 e la stampa ad intaglio Idell'Immagine 10. In pratica, per quanto riguarda le zone 13 e 30 vengono effettuate le operazioni seguenti:
DX01 = X01 - XOlb (elemento 38)
DY01 = Y01 - YOlb (elemento 38)
DX02 = X02 - X02b (elemento 39)
0Y02 = Y02 - Y02b (elemento 39)
DX03 = X03 - X03b (elemento 40)
DY03 = Y03 - Y03b (elemento 40)
In funzione delle coordinate sopra elencate vengono anche calcolati gli scostamenti angolari della stampa in offset 0 sotto forma di coefficienti angolari:
DB012 - (X02-X01)/(Y02-Y01) - (X02b-X01b)/(Y02b-Y01b) DB013 = (X03-X01)/(Y03-Y01) - (X03b-X01b)/(Y03b-Y01b) DB023 = (X03-X02)/(Y03-Y02) - (X03b-X02b)/(Y03b-Y02b) Per quanto riguarda la stampa ad intaglio I e con riferimento alle zone 21 e 30 vengono effettuate le seguenti operazioni:
DXI1 = XII - Xllb (elemento 41)
DYI1 = YI1 - Yllb (elemento 41)
DXI2 = XI2 - XI2b (elemento 42)
DYI2 = YI2 - YI2b (elemento 42)
DXI3 = XI3 - XI3b (elemento 43)
DYI3 = YI3 - YI3b (elemento 43)
DBI12 = (XI2-XI1)/(YI2-YII) - (XI2b-XIlb)/(YI2b-YIlb)
DB113 = (XI3-XI1)/(YI3-YI1) - (XI3b-XIlb)/(YI3b-YIlb)
DB123 = (XI3—XI2)/(YI3-YI2) - (XI3b-XI2b)/(YI3b-YI2b) Nei blocco 47 vengono calcolati gli scostamenti relativi DXR, DYR e DBR fra la stampa in offset 0 e la stampa ad intaglio I della banconota 2 in funzione degli scostamenti assoluti sopra riportati. Oltre agli scostamenti relativi DXR, DYR e DBR, nel blocco 47 viene calcolata anche la deformazione DDR della zona 30 in funzione di tutti gli scostamenti assoluti sopra riportati secondo una funzione d1 tipo noto e non riportata nelle presente trattazione.
Nel blocco 48 gli scostamenti relativi DXR,DYR e DBR sono confrontati con dei rispettivi intervalli LR e BR di accettabilità. In pratica, gli scostamenti relativi DXR e DYR sono confrontati con un intervallo limite LR, normalmente pari ad un millimetro, e lo scostamento relativo angolare DBR è confrontato con l'Intervallo limite BR, il quale è espresso sotto forma di coefficiente angolare. Se tutti i valori DXR,DYR e DBR rientrano all'interno dei rispettivi intervalli LR e BR viene emesso il segnale S = SI. Se, al contrario, almeno uno dei valori DXR e DYR è esterno ad un rispettivo intervallo degli intervalli limite LR e BR viene emesso il segnale S = NO. Il segnale S = NO significa che la banconota 2 in esame deve essere scartata poiché presenta almeno una caratteristica che la rende non accettabile ed il ciclo di controllo riprende dal blocco 44 per controllare una banconota 2 successiva,mentre 11 segnale S = SI significa che la banconota 2 in esame è accettabile per quanto riguarda lo scostamento e la deformazione ed il controllo viene proseguito nel blocco 49 per analizzare altri parametri.
Nel blocco 49, vengono formate delle immagini virtuali che, in pratica, sono otto zone campione 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56 e 57, le quali quando vengono raggruppate secondo un ordine prestabilito corrispondono alle rispettive otto zone 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36 e 37 dell'immagine 29 della banconota 2,e,di fatto definiscono l'immagine 58 virtuale della banconota campione BC della figura 9.
Con riferimento alla figura 10, la zona 50, che corrisponde alla zona 30 dell*immagine 29, viene formata in funzione dei valori di luminanza dei pixel P delle rispettive zone 13 e 20 della stampa dell'offset 0 e dell'intaglio I ed in funzione degli scostamenti relativi DXR, DYR,e DBR e della deformazione relativa DDR. In questo modo,per ciascun pixel P la zona 50 presenta degli scostamenti fra la stampa in offset 0 e la stampa ad intaglio I pari agli scostamenti presenti nella zona 30 corrispondente dell'immagine 29 della banconota 2. Nel blocco 49 tale operazione viene effettuata per ciascuna zona 50, 51, 52 , 53, 54, 55, 56 e 57 in funzione delle rispettivi zone 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19 e 20 dell<1>immagine della stampa in offset 0, delle rispettive zone 21, 22, 23, 24, 25, 26,27 e 28 dalla stampa ad intaglio T e dei rispettivi scostamenti e deformazioni relativi. In pratica, a ciascun pixel P della zona 50 virtuale viene assegnato un valore Vp d1 luminanza funzione del valori di luminanza VOp e Vip, i quali sono sommati tenendo conto degli scostamenti relativi DXR,DYR,DBR e della deformazione DDR.
Nel blocco 59, le zone 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36 e 37 sono confrontate con le rispettive zone 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56 e 57. Di fatto, tale confronto consiste nell‘accertare se per pixel P corrispondenti la differenza fra i valori di luminanza Vb e Vp è all'interno di rispettivi Intervalli R di accettabilità. Se tale condizione viene confermata per tutti 1 pixel P di tutte le zone 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36 e 37, la banconota 2 è considerata accettabile. Se, al contrario, almeno una delle differenze è all'esterno del rispettivo intervallo di accettabilità R, la banconota 2 viene scartata.
A questo punto le operazioni di control lo sono terminate e si torna al blocco 44 per effettuare il controllo sulla banconota 2 successiva.
Il metodo descritto permette di control lare separatamente lo scostamento fra la stampa in offset 0 e la stampa ad intaglio I e la coloritura o inchiostrazione senza che gli scostamenti e la deformazione influenzino il controllo della coloritura e viceversa. Inoltre, il metodo descritto è particolarmente preciso in quanto tiene in considerazione non solo gli scostamenti assial i ed angolari ma anche la deformazione del foglio 3. Il controllo della deformazione Impone da un lato di suddividere l immagine in zone per assumere che la deformazione al l ' interno di ciascuna zona sia lineare e, di conseguenza, per calcolare la deformazione su tutta la zona. Nel caso in cui la banconota 2 presenti delle dimensioni relativamente ridotte si può assumere che la deformazione sia lineare su tutta la banconota 2 e, pertanto, la suddivisione in zone perde di significato e l ' intera banconota 2 viene considerata come una unica zona.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Metodo di control lo di banconote comprendenti una prima stampa (0) ed una seconda stampa (I), le dette prima e seconda stampa (0, I) essendo realizzate in fasi distinte, il metodo comprendendo le fasi di acquisire una prima immagine (29) della banconota (2) ; confrontare la detta prima immagine (29) con una seconda immagine (58) , calcolare uno scostamento relativo (DXR,DYR,DBR) fra la prima stampa (0) e la seconda stampa (I) della detta banconota (2) ; emettere un segnale di errore quando la prima immagine (29) presenta dei valori di luminanza che non rientrano in rispettivi primi intervalli (R) di accettabi lità dei valori di luminanza della seconda immagine (58) o i l detto scostamento relativo (DXR,DYR,DBR) non rientra in un secondo interval lo (LR,BR) di accettabilità, il detto metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere le ulteriori fasi di calcolare la deformazione (DDR) della banconota (2); e di formare la detta seconda immagine (58) in funzione dello scostamento relativo (DXR,DYR,DBR) , del la deformazione (DDR) , di una terza immagine (10) di riferimento della prima stampa (0) e di una quarta immagine (11) di riferimento della seconda stampa (I) .
  2. 2) Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuna prima, seconda, terza e quarta immagine (29,58,10,11) comprendono almeno una rispettiva zona (30,50,13,21).
  3. 3) Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che le dette prima, seconda,terza e quarta immagine (29,58,10,11) comprendono una pluralità di rispettive zone (30,37,51,58, 13,20,21,28) corrispondenti.
  4. 4) Metodo secondo le rivendicazioni 2 o 3, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di rilevare la posizione di almeno tre elementi (38,39,40) caratteristici della prima stampa (0) di ciascuna zona (13,20) della terza immagine (10) rispetto ad un sistema (12) di riferimento, e di rilevare la posizione di almeno tre elementi (41,42,43) caratteristici della seconda stampa (I) per ciascuna zona (21,28) della quarta immagine (11) rispetto ad un sistema (12) di riferimento,di rilevare la posizione dei tre elementi (38,39,40) caratteristici della prima stampa (0) e dei tre elementi (41,42,43) caratteristici della seconda stampa (I) per ciascuna zona (30,37) della prima Immagine (29) e di calcolare gli scostamenti assoluti (DX01,DY03,DXI1, DYI3,DB012,DBI23) della prima stampa (0) e della seconda stampa (I) sulla prima immagine (29) facendo riferimento alla terza e quarta immagine (10, 11).
  5. 5) Metodo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto di calcolare per ciascuna zona (30,37) il detto scostamento relativo (DXR,DYR,DBR) 1n funzione dei detti scostamenti assoluti (DX01,DY03,DXI1,DYI3.DB012.DBI23), e di calcolare per ciascuna zona la detta deformazione (DDR) in funzione dei detti scostamenti assoluti (DX01,DY03,DXI1, DYI3,DB012,DBI23) .
  6. 6) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che la detta prima immagine (29) corrisponde ad una prima serie di valori (Vb), la seconda immagine (58) corrisponde ad una seconda serie di valori (Vp), la terza immagine (10) corrisponde ad una terza serie di valori (VOp) e che la quarta immagine (11) corrisponde ad una quarta serie di valori (Vip).
  7. 7) Metodo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che i valori (Vp) della seconda serie di valori (Vp) sono funzione della terza e della quarta serie di valori (VOp, Vip) , dello scostamento relativo (DXR,DYR,DBR) e della deformazione (DDR) e che i valori (Vb) della prima serie sono valori rilevati.
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