ITBO970541A1 - Dispositivo per regolazione del meccanismo di scatto di una serratura. - Google Patents

Description

Titolo: "DISPOSITIVO PER LA REGOLAZIONE DEL MECCANISMO DI

SCATTO DI UNA SERRATURA ELETTRICA

Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo per la regolazione del meccanismo di scatto di una serratura elettrica.

Com'è noto le serrature elettriche sono provviste di uno scrocco e di un cosidetto pistone di ricarica dotato di un codolo guidato in un'asola di un elemento scorrevole (cursore) all'interno della scatola della serratura e bloccabile tramite un meccanismo di scatto comprendente un arpionismo comandato da un gruppo elettromagnetico. il pistone di ricarica è accoppiato operativamente al cursore tramite una molla che rimane compressa quando il pistone di ricarica, in posizione di chiusura della porta, riscontra sullo stipite, mentre l'arpionismo tiene bloccato il cursore.

Quando l'arpionismo viene sbloccato attivando--il gruppo elettromagnetico, la molla compressa agisce sul cursore che, nel suo movimento, trascina con sè Lo scrocco all'interno della scatola, permettendo in tal modo l'apertura della porta. Se si desidera aprire manualmente una serratura elettrica, tramite una maniglia o chiave si interviene sull'arpionismo sbloccando il cursore e provocando il rientro dello scrocco indirettamente tramite la molla compressa del pistone di ricarica , esattamente come avviene con comando elettromagnetico.

É stato constatato che il perfetto funzionamento della serratura è spesso compromesso dal fatto che, lungo la linea elettrica che porta la tensione al gruppo elettromagnetico, si verificano considerevoli cadute di tensione per cui la tensione ai capi del gruppo elettromagnatico non è più sufficiente per attivare il meccanismo di scatto. Analoghe carenze si sono manifestate a causa delle tolleranze di fabbricazione dei componenti meccanici ed elettrici della serratura che rendono insicuro il funzionamento del meccanismo di scatto. Il compito tecnico del presente trovato è ora quello di proporre un dispositivo di regolazione che intervenendo sul meccanismo di scatto di una serratura elettrica consente di ovviare agli inconvenienti sopralamentati.

Nell'ambito di tale compito costituisce uno scopo della presente invenzione la realizzazione di un dispositivo di facile installazione all'interno della serratura e regolabile con semplici manovre anche da personale non esperto.

Tale compito viene raggiunto con un ?dispositivo per la regolazione del meccanismo di scatto di una serratura elettrica comprendente uno scrocco ed un pistone di ricarica, detto meccanismo comprendendo un elettromagnete composto da almeno una bobina, definente una sede all'interno della quale è guidato un nucleo ferromagnetico, sollecitato da una molla contro un'ancorina fulcrata a bilanciere ed un arpionismo di comando di detto scrocco caratterizzato dal fatto che comprende un perno supportato girevole all'interno di detta serratura e dotato di una camma associata operativamente a detta ancorina in modo da regolarne la posizione rispetto a detto arpionismo.

Ulteriori particolarità del presente trovato risulteranno meglio dalla descrizione che segue di una forma di esecuzione preferita, illustrata a scopo esemplificativo negli uniti disegni in cui:

la fig.l mostra una vista dell'interno di una serratura elettrica dotata del dispositivo secondo 1’invenzione;

la fig. 2 è una vista del dispositivo di regolazione secondo il piano II-II di figura 1; la fig. 3 è una vista simile a quella di figura 2, ma con il dispositivo in fase di montaggio;

la figura 4 è una vista secondo il piano IV-IV di figura 1;

la figura 5 è una vista secondo il pioano V-V di figura

le figure 6 e 7 sono la zona di aggancio fra ancorina e arpionismo in due diverse posizioni di regolazione del dispositivo.

Facendo riferimento alle citate figure con 1 è indicata la scatola della serratura elettrica composta da un fondo 2 circoscritto da una parete 3 che delimita il vano 4 di contenimento degli organi di azionamento della serratura che non vengono descritti nei minimi dettagli perchè del tutto tradizionali.

Tali organi comprendono il cosidetto pistone di ricarica 5 sul quale è associato scorrevolmente un cursore 6. Una molla 7 agisce fra un'aletta 6a del cursore ed uno spinotto 6b condotto attraverso unm'asola 6c del cursore.

Quando la porta su cui è applicata la serratura è in posizione di chiusura, il pistone di ricarica 5 è interno alla scatola perchè a riscontro del battente ed il cursore 6 è agganciato, tramite un dente 8 nella tacca 8a di una leva 9 fulcrata su un perno 10. La leva 9 forma con un gruppo elettromagnetico 11 un meccanismo di scatto riarmabile, atto a ritenere o rilasciare il cursore 6. Attivando il gruppo elettromagnetico 11, la leva 9 può ruotare, consentendo al dente 8 di sganciarsi dalla tacca 8a ed al cursore 6 di scorrere sul pistone di ricarica 5 e trascinare con sè, all'interno della serratura, lo scrocco 12 col quale è accoppiato nella direzione di scorrimento. Il rientro dello scrocco nella serratura determina la compressione della molla di rinvio 12a, più debole della molla 7, la quale, quando la porta è aperta, provvede a sospingere in fuori lo scrocco 12 ed il pistone di ricarica 5 e quindi a riarmare il meccanismo di scatto

Il gruppo elettromagnetico comprende un corpo 13, realizzato per stampaggio di materiale plastico e composto da una basetta 14 (figura 4) sostanzialmente rettangolare fissata sulla faccia interna della parete 3 della scatola e da una coppia di pareti 15,16 che si estendono perpendicolarmente alla basetta dai due lati longitudinali di quest'ultima.

Le pareti 15,16 hanno una forma a trapezio rettangolo con le basi maggiori sulla basetta ed i lati verticali collegati da una parete trasversale 17 che si estende fino ad una quota sottostante la sommità delle alette 15,16.

Dalla parete trasversale 17 si aggettano verso l'esterno due alette 18,19 sotto alle quali è sistemato un blocchetto dotato di morsetti 20 per il collegamento con i cavetti dell'alimentazione elettrica ed un passacavo 21.

Sulla faccia superiore della basetta è ricavata una spianatura per il posizionamento di una bobina cilindrica 22 di un elettromagnete, connessa ai morsetti 20.

La bobina 22 definisce una cavità 23 cilindrica nella quale è sistemato il nucleo 24 costituito da un cilindretto di materiale ferromagnetico ed una molla (non visibile) che sollecita il nucleo verso l'esterno della bobina 22 per agire sull'ancorina dell'elettromagnete.

Tale ancorina è costituita da una piastrina 2B sagomata in modo che l'estremità di un suo braccio 29 risulti associata operativamente al nucleo 24, mentre il braccio opposto 30 si trova in posizione di appoggio sulle alette 18,19.

La piastrina 28 è fulcrata a bilanciere nelle alette 15,16 del corpo 13. A questo scopo dai lati longitudinali della piastrina 27 si aggettano in fuori due appendici 31,32 che s'impegnano in recessi delle alette 15,16. L'ancorina 28 è atta ad assumere due posizioni: in una di tali posizioni essa impegna un dente 37 ricavato all'estremità della leva 9 così da impedirne la rotazione e assicurare l'impegno del dente 8 del cursore 6 nella tacca 8a della leva 9. Nell'altra posizione, determinata dall'attrazione elettromagnetica della bobina 22, l'ancorina 28 oscilla nella posizione di disimpegno del dente 37 dall'ancorina 28 consentendo la rotazione della leva 9 e lo scorrimento del cursore 6 che nella sua corsa trascina con se lo scrocco 12 in direzione di rientro nella serratura, consentendo l'apertura della porta. La bobina 22 si trova distanziata dalla parete trasversale 17, cosicché fra bobina e parete resta compreso uno spazio nel quale è prevista la collocazione di un elemento 33 ferromagnetico atto a formare un circuito preferenziale per le linee di forza del flusso magnetico generato dalla bobina 22.

L'elemento 33 è costituito da una piastrina di materiale ferromagnetico piegata in modo da presentare un primo tratto 34 fissato sulla basetta 14 ed estendentesi fra la bobina 22 e la parete 17, un secondo tratto 35 che si estende perpendicolarmente al primo tratto in adiacenza alla parete trasversale 17 ed un terzo tratto 36 che dalla estremità del secondo tratto si estende verso la bobina sotto l'ancorina 28. Sostanzialmente quindi l'elemento 33 ha una conformazione ad U coricata sulla basetta 14.

Il funzionamento della serratura è del tutto tradizionale. In posizione di chiusura della porta gli organi della serratura si trovano nella posizione indicata in figura 1 a meno del pistone di ricarica 5 il quale, trovandosi a riscontro dello stipite della porta, si deve supporre interno alla scatola 1. In tale posizione la molla 7 risulta compressa fra lo spinotto 6b e l'aletta 6a del cursore 6.

É evidente che l'azionamento del dispositivo di scatto della serratura è grandemente influenzato dalla posizione dell'ancorina 28 rispetto al dente 37. Infatti se l'impegno fra ancorina 28 e dente 37 è come quello rappresentato in figura 6, la forza di sgancio richiesta all'elettromagnete per disimpegnare l'ancorina 28 è inferiore a quella, che viene richiesta da un impegno come quello di figura 7, per cui lo sganciamneto dell'ancorina nel caso della figura 6 può avvenire con una tensione inferiore.

Per correggere la posizione dell'ancorina 28 rispetto al dente 37 e compensare le variazioni della tensione di alimentazione dell'elettromagnete o anche tolleranze di lavorazione che, come detto, possono rendere critico lo sgancio dell'ancorine 2B dal dente 37, la presente invenzione propone un dispositivo di regolazione consistente in un perno 39 supportato girevole in fori 40,41 delle alette 18,19.

Nell'estremità del perno 39 supportata girevole nell'aletta 18, è ricavata una fessura diametrale 42 nella quale s'impegnano due denti contrapposti 43 ricavati internamente ad un anello 44 applicato sul perno 39.

L'anello 44 è dotato dì una camma radiale 45 che si sviluppa angolarmente con raggio crescente.

L'estremità del perno 39 che s'impegna nel foro 41 dell'aletta 19 conforma una testa 46 presentante una zigrinatura composta da dentelli assiali equidistanziati, atti ad accoppiarsi con dentelli complementari ricavati nella parete del foro 41. L'impegno dei dentelli della testa 46 fra quelli del foro 41 determina il bloccaggio rotatorio del perno 39 e quindi della camma 44.

Per ritenere assialmente il perno 39 nei fori 40,41 è previsto un arresto consistente in una coppia di linguette elastiche 47,48 che si aggettano da posizioni diametrali del perno 39 e sono separate dalla testa zigrinata 46 da rispettivi smamchi 49,50 del perno 39.

Le linguette 47,48 sono conformate a gancio in modo che esse, restringendosi durante la fase di inserimento del perno nei fori 40,41 delle alette 18,19, possono trovare posto negli smanchi 49,50. Quando il perno 39 è stato inserito fino a bloccare l'anello 44 sotto l'aletta 18, le alette 47,48 si aprono sopra l'aletta 19 impedendo al perno 39 di sfilarsi. Il diametro della camma 44 è tale che il profilo della stessa sporge all'esterno del piano passante per i bordi delle alette 18,19 rivolti verso l'ancorina 28. In tal modo l'ancorina 28, per effetto della spinta del nucleo 24 su cui agisce la molla di rinvio interna alla bobina 22, anziché appoggiare sui bordi delle alette 18,19 rimane in appoggio sulla periferia della camma 44 e, a seconda dell'orientamento angolare di quest'ultima, assume una posizione in cui la sua estremità 29 è più o meno distante dalla bobina 22, secondo quanto illustrato nelle figure 6,7.

In particolare quando la tensione di eccitazione dell'elettromagnete è bassa, ad esempio a causa di una caduta di tensione della linea di alimentazione, l'ancorina 28 verrà orientata in modo che la punta 51 del dente 37 appoggi sull'estremità del braccio 29 (figura 6). In tal modo la forza di attrazione dell'elettromagnete dovrà essere sufficiente per superare solo la forza di attrito fra dente e ancorina.

Opportunamente il fianco 52 del dente 37 destinato ad andare in appoggio sull'ancorina 28 forma un angolo acuto a (alfa) con la perpendicolare all'ancorina. Pertanto fra la punta 51 e l'ancorina 28 si forma un piccolo sottosquadro il cui superamento richiede un impercettibile sollevamento della leva 9 e quindi una maggiore forza di attrazione dell'elettromagnete.

Da quanto esposto risulta evidente che se la serratura viene alimentata con una tensione entro la norma, la camma 44 verrà regolata in modo da posizionare l'ancorina 28 rispetto al dente 37 secondo la figura 7.

Per contro, se la serratura viene alimentata con tensione inferiore alla norma, la camma 44 verrà regolata in modo da portare l'ancorina 28 nella posizione di figura 6 per garantire 1'attivamente del meccanismo di scatto.

É da notare che il ritegno angolare della camma 44 è assicurato dall'incastro fra i denti della zigrinatura della testa 46 e quelli del foro 41. Per effettuare la regolazione della camma 44 nella posizione angolare desiderata, è previsto l'impiego di un cacciavite il quale, inserito nella fessura 42 e ruotato, determina la rotazione a scatti della testa 46 nel foro 41.

Vantaggiosamente la testa 46 presenta un taglio diametrale che individua due metà avvicinabili fra di loro per rendere più cedevole l'accoppiamento fra i denti della testa 46 e quelli del foro 41.

Claims (6)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo per la regolazione del meccanismo di scatto di una serratura elettrica comprendente uno scrocco ed un pistone di ricarica, detto meccanismo comprendendo un elettromagnete composto da almeno una bobina, definente una sede all'interno della quale è guidato un nucleo ferromagnetico, sollecitato da una molla contro un'ancorina fulcrata a bilanciere ed un arpionismo di comando di detto scrocco caratterizzato dal fatto che comprende un perno supportato girevole all'interno di detta serratura e dotato di una camma associata operativamente a detta ancorina in modo da regolarne la posizione rispetto a detto arpionismo.
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto perno è supportato girevole in fori di una coppia di alette aggettantisi da un corpo di supporto della bobina, in una estremità del detto perno essendo ricavata una fessura diametrale nella quale s'impegnano due denti contrapposti ricavati internamente ad un anello applicato sul perno e dotato di una camma radiale che si sviluppa angolarmente con raggio crescente.
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che l'estremità del detto perno opposta a quella dotata di detta fessura conforma una testa presentante una zigrinatura composta da dentelli assiali equidistanziati, atti ad accoppiarsi con dentelli complementari ricavati nella parete del foro di supporto di detta estremità in modo da determinare il bloccaggio rotatorio del detto perno e quindi della detta camma.
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che, per ritenere assialmente il perno nei detti fori di supporto, è previsto un arresto consistente in una coppia di linguette elastiche che si aggettano da posizioni diametrali del perno e sono separate dalla testa zigrinata da rispettivi smanchi del perno, dette linguette essendo conformate a gancio in modo che esse, durante la fase di inserimento del perno nei detti fori, trovano posto nei detti smanchi, mentre, quando il perno è stato inserito, dette linguette si aprono per impegnarsi su una rispettiva aletta di supporto del detto perno ed impedire a quest'ultimo di sfilarsi.
5. 5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 3,4 caratterizzato dal fatto che detta testa presenta un taglio diametrale atto ad individuare due metà avvicinabili fra di loro.
6. 6. Dispositivo per la regolazione del meccanismo di scatto di una serratura elettrica secondo quanto desumibile dalla descrizione che precede e dai disegni allegati.