ITBO970214A1 - Distributore automatico per confezioni impilate. - Google Patents

Distributore automatico per confezioni impilate. Download PDF

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ITBO970214A1
ITBO970214A1 IT97BO000214A ITBO970214A ITBO970214A1 IT BO970214 A1 ITBO970214 A1 IT BO970214A1 IT 97BO000214 A IT97BO000214 A IT 97BO000214A IT BO970214 A ITBO970214 A IT BO970214A IT BO970214 A1 ITBO970214 A1 IT BO970214A1
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IT97BO000214A
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Giovanni Tattoli
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Overtec S R L
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    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
    • B65G59/00De-stacking of articles
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Description

DISTRIBUTORE AUTOMATICO PER CONFEZIONI IMPILATE
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un distributore automatico di confezioni disposte impilate entro appositi magazzini, che trova particolare impiego nell'automatizzazione delle operazioni di distribuzione di tali confezioni o in importanti punti di vendita al dettaglio.
Nei distributori attualmente impiegati per espletare le funzioni sopra descritte, le confezioni vengono impilate in verticale all'interno di canalizzazioni disposte lungo file affiancate, tra le quale scorrono uno o più nastri trasportatori.
Dispositivi di espulsione, ad azionamento singolo oppure con movimentazione comune, provvedono a sfilare dal fondo delle pile gli articoli che devono essere consegnati al punto vendita, articoli che cadono su un nastro trasportatore che provvede a convogliarli fino alla testata del distributore dove è stato preventivamente predisposto un contenitore di raccolta.
Un distributore di questo tipo, descritto nella pubblicazione brevettuale EP-A-0.383.000, comprende un magazzino modulare costituito da una traversa e da pareti verticali ad essa amovibilmente fissate secondo distanze che corrispondono alle diverse larghezze delle confezioni. Per ogni magazzino modulare è previsto un espulsore, disposto in corrispondenza del fondo per espellere, a seguito di un opportuno comando, la confezione situata alla base della relativa pila.
La movimentazione degli espulsori viene ottenuta mediante un unico meccanismo a camma disposto in corrispondenza della testata del distributore ed agente su un'asta che si estende longitudinalmente lungo il magazzino modulare.
Altri simili distributori sono inoltre descritti nei Brevetti EP-A-0.037.989, DE-C-1.001.813, EP-A-0.192.206, FR-A-2.248 .217 e US-A-3.631.992.
In generale i distributori accennati in precedenza presentano vari inconvenienti di costruzione, di operatività, di cambio formato delle confezioni, di manutenzione, nonché di dimensioni di ingombro assai ingenti. Tali inconvenienti sono dovuti principalmente alle caratteristiche costruttive ed al posizionamento degli organi in movimento, nonché alle operazioni di assemblaggio, di registrazione, di cambio formato e di manutenzione che risultano complesse e dispendiose.
Un ulteriore distributore del tipo menzionato in precedenza, descritto nella pubblicazione europea EP-A-0 611 265, comprende due file contrapposte di canali verticali inclinati convergenti verso l'alto, per l 'impilamento delle confezioni, mezzi espulsori di singole confezioni, e mezzi azionatori dei mezzi espulsori.
Le bocche di scarico dei canali verticali sfociano verso l'interno del distributore, dove si trova collocato un convogliatore che trasporta le confezioni espulse verso una testata del distributore.
I mezzi espulsori comprendono delle aste scorrevoli trasversalmente e movimentate rispetto allo sviluppo longitudinale del distributore mediante un sistema comune azionato con un meccanismo a camma collocato in corrispondenza di una testata del distributore. Elementi trattenitori , costituiti da una serie di magneti permanenti, arrestano gli elementi espulsori mentre elementi attivatori, costituiti da elettromagneti, portano, su comando, gli elementi espulsori in stato operativo.
Pur superando molti degli inconvenienti citati con riferimento ai modelli di distributore descritti in precedenza, quest'ultimo distributore ha però l'inconveniente di una scarsa stabilità degli espulsori.
In pratica, le vibrazioni a volte elevate della struttura possono determinare il rilascio di uno o più elementi d’espulsione, provocando l'intempestiva uscita di una o più confezioni.
Un altro inconveniente è rappresentato dal fatto che le aste di movimentazione dei mezzi d'espulsione assumono lunghezze notevoli, e quindi dovendo essere spostate trasversalmente con elevate velocità, esse risultano soggette a sollecitazioni di flessione considerevoli, ove non siano adeguatamente guidate.
Ne consegue una notevole complicazione costruttiva ed un incremento delle vibrazioni che, come detto in precedenza, determinano effetti indesiderati sui mezzi d'espulsione .
In ogni caso, le aste subiscono tante e tali sollecitazioni a flessione, da dover essere sostituite dopo breve tempo.
Infine, un ulteriore inconveniente di quest'ultimo distributore consiste nella lunghezza aggiuntiva necessaria per il sistema di movimentazione delle aste, in corrispondenza di una testata dell'apparecchiatura.
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di eliminare gli inconvenienti menzionati in precedenza proponendo un distributore del tipo suddetto perfezionato in modo che le confezioni vengano rilasciate in modo corretto dai magazzini, senza movimenti indesiderati degli organi espulsori e sollecitazioni o vibrazioni eccessive.
Un altro scopo dell'invenzione è quello di proporre perfezionamenti per il distributore descritto in precedenza tali da rendere minimi gli ingombri che non possono essere sfruttati per la collocazione di prodotti da distribuire .
I vantaggi ottenuti con la presente invenzione consistono essenzialmente nel fatto che gli organi in movimento per l'espulsione delle confezioni sono indipendenti per ciascuno dei magazzini e quindi non necessitano di sistemi di movimentazione collocati in corrispondenza della testata del distributore, né di organi di trasmissione del moto aventi lunghezza pari alla lunghezza dell'intera apparecchiatura, eliminando quindi fenomeni oscillatori indesiderati.
Gli organi di movimentazione di ciascun magazzino si presentano affidabili nel loro funzionamento, semplici nella sostituzione e nel loro adattamento ai diversi formati delle confezioni da distribuire.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione, risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue di una sua preferita forma di realizzazione, con scopo puramente esemplificativo e non limitativo, e con riferimento alle figure dei disegni allegati nei quali:
- la figura 1 rappresenta una vista frontale schematica e generale del distributore;
- la figura 2 rappresenta in vista ingrandita il particolare A di figura 1, comprendente la zona di espulsione;
- la figura 3 rappresenta una vista laterale schematica e parziale del distributore;
- la figura 4 rappresenta una vista in sezione lungo la linea IV-IV di figura 3;
- le figure 5 e 6 rappresentano viste rispettivamente frontale e laterale di un particolare di figura 3;
- la figura 7 illustra un gruppo estrattore adottato sul presente distributore, mentre la figura 8 rappresenta una vista del medesimo gruppo estrattore visto secondo la sezione VIII-VIII di figura 7.
Con riferimento alla figura 1, il distributore consiste genericamente in una struttura che partendo da una base di sezione ampia si restringe sviluppandosi verso l'alto, se considerata in sezione trasversale rispetto al suo sviluppo orizzontale, secondo una configurazione nota nel settore.
Sui due lati contrapposti e convergenti verso l'alto della struttura sono disposti i magazzini verticali, o canali di impilamento, allineati secondo lo sviluppo longitudinale della struttura.
I canali d1impilamento sono addossati, secondo una configurazione nota, ad una serie di longheroni tubolari 5 paralleli situati a diverse altezze, non visibili in figura 1, che uniscono longitudinalmente le colonne inclinate 2, 3, della struttura, unite alla base ed alla sommità da traverse 4.
Uno dei longheroni 5 è illustrato in sezione in figura 2.
A ciascuno dei longheroni 5 sono resi solidali uno o due profilati a "C" 15 rivolti verso l'esterno della struttura.
I canali d1impilamento sono ottenuti mediante una serie di pareti verticali 6, vedasi in particolare figure 3 e 4, ciascuna delle quali ha forma rettangolare con un piano trasversalmente applicato in corrispondenza di una testata, in modo che i due semipiani 6a,6b si protendono da parti opposte di uno dei lati minori (figura 4) dando luogo ad una conformazione a "T".
Secondo una tecnica nota, le pareti 6 vengono collocate con i semipiani 6a,6b complanari in appoggio sui longheroni tubolari 5 e ad essi fissate mediante viti, non illustrate, che le attraversano secondo la loro estensione trasversale di maggiore lunghezza.
A tale scopo, nei lati minori delle pareti 6 sono realizzati fori passanti 7a,7b. Le viti vanno ad impegnarsi con blocchetti opportunamente forati e filettati, scorrevoli all'interno dei profilati a "C".
In questo modo, fra due pareti 6 contigue si forma un canale verticale leggermente inclinato verso l'interno del distributore, per l’impilamento di confezioni 11, il cui lato rivolto verso l'interno è definito da due semipiani 6a,6b delle due pareti 6, mentre il fianchi del medesimo canale sono definiti dai lati di maggiore estensione delle stesse due pareti 6.
Con questa struttura, il canale di impilamento può essere adattato per confezioni di varia larghezza mediante allontanamento od avvicinamento delle pareti 6 scorrevolmente posizionabili longitudinalmente rispetto al distributore lungo i longheroni 5.
I vari canali possono presentare larghezze tra loro anche diverse, in modo da poter alloggiare pile di confezioni di tipo diverso.
In tal senso, nella figura 3 è possibile rilevare la disposizione di tre pareti 6 in modo che i canali tra loro definiti abbiano larghezza diversa, ad esempio quello di destra 1,5 volte maggiore di quello di sinistra.
Come evidente nella stessa figura 3, il piano costituito dai semipiani 6a,6b viene interrotto, ad esempio mediante asportazione meccanica, prima di raggiungere la base delle pareti 6, in modo da lasciare una zona libera in fondo ai canali d'impilamento per permettere l'uscita dei prodotti a base della pila.
Al longherone tubolare 5, quello che è illustrato in figura 2, sono vincolate delle piastre asolate 9, visibili in figura 3, a cui è affidata la funzione di definire variabilmente l'altezza della zona libera per l'espulsione delle confezioni.
Il bordo inferiore di ciascuna piastra 9 è dotato di uno spazzolino 19 la cui funzione risulterà chiara nel seguito.
Le asole 10 hanno profilo tale da permettere la scomparsa delle viti 8 impiegate per fissare le piastre ai profilati a "C", in modo da non ostacolare lo spostamento verticale verso il basso delle confezioni 11 contenute nei canali d'impilamento.
Le viti 8 vanno ad impegnare dei blocchetti 12 opportunamente forati e filettati, scorrevoli all'interno dei profilati a "C", come evidente in figura 2.
Al piede di ciascuna parete 6 è vincolato, mediante mezzi noti, ad esempio viti non illustrate, un elemento sagomato 14, ad esempio di materia plastica stampata oppure metallico presso-fuso, illustrato in dettaglio nelle figure 5 e 6, e rilevabile nella sua posizione di montaggio nelle figure 2 e 3, il quale ha la funzione di definire il fondo di ciascun canale di impilamento.
L'elemento di fondo 14 comprende una base 24 di forma allungata, dalla quale si sviluppa verso l'alto un setto verticale 25 di larghezza minore, situato in prossimità di una delle estremità della base e destinato ad essere introdotto all'interno del fondo di una corrispondente parete 6. Dalla parte opposta rispetto all'estensione della base 24 non interessata dal setto 25, quest'ultimo presenta due prominenze 26 e 27 delle quali una, indicata con 26 nelle figure 5 e 6, si trova a livello della base 24, e l'altra, indicata con 27, si trova alla sommità del setto 25.
Entrambe le prominenze si estendono dalla parte opposta, rispetto alla parte libera della base 24, e lateralmente, come ben evidente in figura 6, dando così forma ad una forcella.
Nell'esempio illustrato nelle figure 5 e 6, la prominenza 28 situata in corrispondenza della base 24 è costituita da una porzione della medesima base 24, ma è evidente che essa può anche essere realizzata separata da tale base .
Le due prominenze sono anche interessate da corrispondenti fori passanti 28,29 che definiscono delle sedi atte a ricevere un elemento emettitore 31 ed un elemento ricevente 32 di segnali, ad esempio luminosi, infrarossi, o più semplicemente identificabili come una sorgente luminosa ed una fotocellula.
Lo scopo di questi due elementi, come evidente dalla loro posizione individuabile in figura 2, è quello di rilevare il passaggio delle confezioni quando vengono estratte dal canale di impilamento.
Ciascuna delle estensioni della base 24, assieme ad una contrapposta estensione delle base di un elemento di fondo 14 contiguo, definisce un piano d'appoggio di fondo della pila di confezioni 11 contenuta nel corrispondente canale d'impilamento, piano d'appoggio che non è pertanto continuo ma è interrotto lungo la zona mediana, allo scopo che risulterà chiaro da quanto detto nel seguito .
Al di sotto di ciascuna serie di longheroni 5 è disposta una coppia di longheroni tubolari 16,23. Questi due ultimi longheroni sono disposti su un piano perpendicolare rispetto alle colonne 2,3, ed il longherone 23 più esterno rispetto alla struttura, è provvisto di almeno un profilato a "C" 22 rivolto verso l'esterno.
Mediante mezzi noti, quali viti 17 che impegnano blocchetti forati e filettati scorrevoli entro il profilato a "C" 22, i gruppi estrattori 33, presenti in numero almeno uguale al numero dei canali d'impilamento formati, vengono fissati al longherone esterno 23 rimanendo in appoggio con l'estremità più interna sul longherone più interno 16.
Ciascun gruppo estrattore 33, visibile in dettaglio nelle figure 7 e 8, è realizzato come unità modulare, e comprende un involucro esterno 34 con un'apertura 35 realizzata alla sua sommità con sviluppo longitudinale sostanzialmente uguale allo sviluppo longitudinale dell'involucro 34.
La parte più alta della superficie interna dell'involucro 34 è interessata da una sede allargata 36 che definisce una guida longitudinale per una slitta 37, costituita da un corpo sostanzialmente parallelepipedo, che può così spostarsi longitudinalmente rispetto all’involucro secondo versi opposti HI e H2 (figura 8).
Ovviamente la forma del corpo che costituisce la slitta può essere qualunque, e non è limitata alla forma parailelepipeda .
La parte superiore della slitta 37 presenta un'estensione verticale 37a che si inserisce scorrevolmente nell'apertura 35 dell'involucro 34.
La parte inferiore della slitta 37 è interessata da una scanalatura trasversale 38 della cui funzione si parlerà nel seguito.
In prossimità di un'estremità longitudinale dell'involucro 34, è collocato un motore 39, eventualmente corredato di un idoneo riduttore di velocità 40. Il motore è supportato mediante una piastra oblunga 21 che è fissata alla testata superiore del motore 39 e che si inserisce con le opposte estremità entro due scanalature orizzontali 22a,22b realizzate nelle pareti interne dell'involucro 34. In questo modo è possibile regolare la posizione orizzontale del motore agendo su di esso con organi a vite non illustrati.
L’asse d'uscita del gruppo motoriduttore 39-40 è verticale e reca calettato su di esso un primo ingranaggio 41 che è collegato, mediante una catena 44 con un secondo ingranaggio 42 portato da un supporto verticale 43 in prossimità dell'altra estremità longitudinale dell'involucro 34.
Ovviamente, la catena può essere sostituita da una cinghia sostituendo opportunamente anche gli ingranaggi ,con corrispondenti pulegge.
Alla catena 44 è reso solidale un perno 45 che porta un rullino 46 folle che può girare attorno ad un asse verticale.
Il rullino 46 si trova ad essere inserito entro la scanalatura trasversale 38.
L'attivazione del motore 39 determina la rotazione della catena 44 che trascina la slitta 37 lungo la sede allargata 36, ad esempio nel senso HI (fig.8).
Quando il perno 45 con il rullino 46 sono giunti in corrispondenza della zona di rinvio della catena 44, cioè in corrispondenza del secondo ingranaggio 42, la variazione di direzione del perno 45, determina lo scorrimento del rullino 46 all'interno della scanalatura trasversale 38 nel verso K1.
Quindi, il perno ed il rullino seguono la traiettoria contraria, spostando la slitta 37 nel verso H2 fino all'altro punto di rinvio della catena, in corrispondenza del primo ingranaggio 41, dove il rullino si sposta nel verso contrario K2.
All'estensione verticale 37a della slitta 37 è reso solidale, ad esempio mediante una vite 47, un segmento spintore 48 che presenta un'estensione verticale 48a rivolta verso il basso ed inserita nell'apertura 35 rimanendo in appoggio sull'estensione verticale 37a della slitta 37.
I gruppi estrattori 33 vengono montati in corrispondenza dei canali d’impilamento con le estensioni delle basi allargate 24 degli elementi di fondo 14 affiancati inserite nella zona più stretta dell'involucro 34 che si trova compresa tra il segmento spintore 48 ed il blocco parallelepipedo 37, cioè in corrispondenza dell'apertura 35.
All'involucro 34, nella zona destinata a rimanere esterna rispetto al canale d'impilamento, sono fissati due elementi di blocco 49 registrabili longitudinalmente rispetto all'involucro stesso, vale a dire rispetto alla direzione di movimento del segmento spintore 48, i quali hanno la funzione, come vedremo, di impedire l'uscita di confezioni 11 verso l'esterno della struttura durante il movimento di ritorno del segmento spintore 48.
Con riferimento alle figure 1 e 2, in prossimità della bocca di scarico delle confezioni 11 dai canali d'impilamento, ad un livello leggermente più basso del piano inferiore di estrazione determinato dalle basi degli elementi di fondo 14, per ciascuna fila di canali di impilamento, è disposto un piano inclinato 67a,67b, eventualmente in appoggio sul longherone interno 23, adibito ad indirizzare le confezioni espulse verso un convogliatore 69, quest'ultimo preposto al trasporto delle medesime confezioni dall'interno del distributore verso una zona di raccolta situata ad una testata del distributore .
Le confezioni 11 vengono dapprima caricate nei canali d'impilamento- L'inclinazione verso l'interno della struttura rende inutili le pareti di trattenimento verso l'esterno facilitando così le operazioni di caricamento. L'altezza delle piastre 9, visibili in figura 3, viene registrata per ciascun condotto di impilamento, determinando così l'altezza della bocca di scarico di ogni singola pila di confezioni 11. Lo spazzolino 19 deve trovarsi a quota di poco inferiore allo spessore di una rispettiva confezione, in modo da trattenere l'ultima confezione presente nel canale, in condizioni normali, senza tuttavia impedirne l'estrazione.
I segmenti 48 vengono montati con formato corrispondente alle dimensioni della confezione che devono estrarre, come mostrato a titolo esemplificativo, e non limitativo, in figura 3.
Se lo spessore è eccessivamente maggiore del formato più grande dei segmenti 48, è possibile disporne due o più impilati l'uno sull'altro, come pure è possibile disporre due, o più, gruppi estrattori 33 in corrispondenza un solo canale d 'impilamento se le confezioni fossero eccessivamente larghe.
I vari gruppi d'estrazione 33 sono gestiti mediante un'unità di controllo computerizzata, non illustrato in quanto di tipo noto, che decide la sequenza ed il numero di interventi dei vari gruppi 33 in funzione degli ordini ricevuti tramite tastiera oppure altri mezzi di immissione dati, quali dischi magnetici, reti di trasmissione dati, ecc.
II comando di estrazione è costituito in sostanza dall'attivazione del motore 39 per un tempo sufficiente a che la catena 44 compia un giro completo.
In questo modo, il segmento spintore 48 compie uno spostamento verso l'interno della struttura, estraendo una confezione 11 dal fondo della pila. La confezione uscendo piega lo spazzolino 19, mentre la piastra 9 evita che altre confezioni sovrastanti siano trascinate ed estratte.
Appena la confezione 11 è stata espulsa, la pila di confezioni, sovrastante si abbassa portandosi in appoggio sul segmento spintore 48.
Durante la fase di ritorno del segmento spintore 48, l'elemento di blocco 49 opportunamente posizionato, impedisce l'estrazione della confezione precedentemente sovrastante a quella appena estratta.
Il convogliatore 69 rimane sempre attivato in modo da raccogliere le confezioni ad esso portate dai piani inclinati 67a e 67b, e trasportarle al punto di raccolta dove vengono prelevate oppure introdotte in appositi contenitori .
Ciascuna confezione durante la fase d'estrazione passa attraverso i due rami della forcella costituita dalle prominenze 26 e 27, interrompendo il flusso luminoso tra la sorgente di luce 31 e la fotocellula 32, e determinando in tal modo l'aggiornamento del conteggio e la verifica della corretta estrazione delle confezioni. Nel caso in cui sia richiesta l'espulsione consecutiva di "n" confezioni dalla medesima pila allora il motore 39 verrà mantenuto attivo per il tempo necessario alla catena 44 per effettuare "n" giri completi.
Il compimento di ciascun giro completo da parte della catena viene verificato mediante idonei organi noti di rilevamento, ad esempio un sensore di fine corsa che rileva il passaggio di un elemento fissato alla catena 44, oppure inviando un determinato numero di impulsi al motore 39 in questo caso previsto del tipo a passi.
E' evidente come tutti gli scopi preposti siano stati raggiunti con la presente invenzione.
Con il distributore descritto le confezioni vengono rilasciate in modo sempre corretto dai canali d'impilamento, e non avvengano movimenti degli organi espulsori tali da provocare indesiderate sollecitazioni e vibrazioni eccessive, che possono portare a malfunzionamenti o al blocco dell'apparecchiatura.
Inoltre il distributore descritto in precedenza è in grado di contenere gli ingombri che non possono essere sfruttati per la collocazione di prodotti da distribuire, poiché non sono previsti organi comuni di movimentazione dei gruppi estrattori, collocati in corrispondenza delle testate.
In particolare, gli organi in movimento per l'espulsione delle confezioni sono indipendenti per ciascuno dei magazzini e quindi non necessitano di sistemi di movimentazione collocati in corrispondenza della testata del distributore, né di organi di trasmissione del moto aventi lunghezza pari alla lunghezza dell’intera apparecchiatura, eliminando quindi fenomeni oscillatori indesiderati .
Inoltre, gli organi di movimentazione di ciascun magazzino si presentano affidabili nel loro funzionamento, semplici nella sostituzione e nel loro adattamento ai diversi formati delle confezioni da distribuire.
Occorre in particolare evidenziare la semplicità e la rapidità di sostituzione dei gruppi estrattori, che vengono rimossi semplicemente togliendo la vite 17 ed estraendo l'unità modulare.
Non sono pertanto necessari interventi di smontaggio di altre parti della macchina, né la rimozione delle confezioni contenute nei canali, potendo così completare le operazioni di sostituzione, o di approntamento ad inizio del ciclo produttivo, in brevissimo tempo.
Ovviamente, è possibile disporre più livelli di file di gruppi estrattori sovrapposti, con ogni fila agente su una corrispondente fila di canali di impilamento opportunamente posizionate, secondo configurazioni note.
La descrizione del distributore fatta con riferimento alle figure dei disegni allegati è data a titolo puramente esemplificativo e non limitativo ed è pertanto evidente che ad esso possono esservi apportate tutte quelle modifiche o varianti suggerite dalla pratica o dall'utilizzazione od impiego e comunque nell'ambito della portata delle seguenti rivendicazioni.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Distributore automatico per confezioni del tipo comprendente dei canali verticali affiancati per l'impilamento delle confezioni, mezzi (estrattori, montati in corrispondenza del fondo di rispettivi canali d'impilamento per l'espulsione di almeno una singola confezione da rispettive pile di confezioni, e mezzi convogliatori per il convogllamento delle confezioni espulse in una zona di prelievo, caratterizzato dal fatto che detti mezzi estrattori comprendono: un supporto 34 provvisto di organi di guida longitudinale 36; una slitta 37 scorrevole, secondo versi opposti H1,H2, lungo detti organi di guida longitudinale 36 ed interessata su un sua superficie da una scanalatura 38 trasversale alla sua direzione di spostamento; un motore 39 collocato, con l'asse d'uscita verticale e portante un primo ingranaggio 41, in corrispondenza di un'estremità di detto supporto 34 ; un secondo ingranaggio 42 portato con asse di rotazione verticale in corrispondenza dell'altra estremità di detto supporto 34 ; una catena 44, avvolta su detti ingranaggi primo 41 e secondo 42, e recante un perno 45 scorrevole all'interno di detta scanalatura trasversale 38 di detta slitta 37 ; un segmento spintore 47 reso solidale a detta slitta 37 in modo da risultare collocato in corrispondenza del fondo di un rispettivo canale d1impilamento per andare a spingere su una testata della confezione 11 di base della pila in esso contenuta in seguito all'attivazione di detto motore 39.
  2. 2. Distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto supporto 34 è realizzato in forma di involucro esterno 34 con un'apertura 35 longitudinale realizzata alla sua sommità attraverso la quale transita un'estensione verticale 37a di detta slitta 37, alla quale si unisce detto segmento spintore 48.
  3. Distributore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che gli involucri 34 di detti gruppi estrattori 33 vengono posizionati in appoggio su longheroni 16,23 fissato con orientamento orizzontale ad una struttura 2,3 di supporto di detti canali d 'impilamento, in modo da risultare collocati ciascuno al di sotto di un rispettivo canale d 'impilamento , e vengono amovibilmente fissati ad almeno uno di detti longheroni 16,23.
  4. 4. Distributore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto segmento spintore 48 presenta un'estensione verticale 48a che si introduce entro detta apertura longitudinale 35 di detto involucro esterno 34 rimanendo in appoggio su detta slitta 37.
  5. 5. Distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta slitta 37 ha forma parallelepipeda .
  6. 6. Distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti organi di guida 36 sono costituiti da una sede allargata 36 realizzata nella parte più alta della superficie interna dell'involucro 34.
  7. 7. Distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto perno 45 porta un rullino 46 girevole, che si introduce entro detta scanalatura trasversale 38 di detta slitta 37.
  8. 8. Distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascun canale d'impilamento è delimitato lateralmente da coppie di pareti 6 al fondo delle quali è vincolato un elemento sagomato 14 che definisce il fondo di ciascun canale di impilamento.
  9. 9. Distributore secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto elemento di fondo 14 comprende una base 24 di forma allungata, dalla quale si sviluppa verso l'alto un setto verticale 25 di minore larghezza e situato in prossimità di una delle estremità di detta base 24, destinato ad essere introdotto entro il fondo di una rispettiva parete 6.
  10. 10. Distributore secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto elemento di fondo 14 comprende due prominenze 26 e 27 situate dalla parte opposta rispetto all'estensione della base 24 non interessata dal setto 25, rispettivamente a livello della base 24 e della sommità del setto 25, e che dette prominenze si estendono dalla parte opposta, rispetto alla parte libera della base 24, e lateralmente dando forma ad una forcella . 12.
  11. Distributore secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la prominenza 28 situata in corrispondenza della base 24 è costituita da una porzione della medesima base 24.
  12. 12. Distributore secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che dette prominenze 26,27 sono interessate da corrispondenti fori passanti 28,29 che definiscono delle sedi atte a ricevere un elemento emettitore 31 ed un elemento ricevente 32 di segnali, atti a rilevare il passaggio delle confezioni 11 tra i rami di detta forcella quando esse vengono estratte dal rispettivo canale di impilamento.
  13. 13. Distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere due file di canali d'impilamento inclinate convergenti verso l'alto, con detti mezzi convogliatori situati tra dette file convergenti e costituiti da un convogliatore 69.
  14. 14. Distributore secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che dette pareti 6 hanno sezione rettangolare con semipiani 6a,6b estendentisi verso l'esterno dal lato di minore estensione, dette pareti essendo collocate in appoggio su longheroni longitudinali 5 in modo che i semipiani 6a,6b di pareti 6 contigue risultino complanari per definire un piano di contenimento interno per le confezioni 11 impilate.
  15. 15. Distributore secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detti semipiani 6a,6b sono interrotti in prossimità del fondo di dette pareti 6 in modo da lasciare una zona lìbera in fondo ai canali d'impilamento per permettere l'uscita delle confezioni 11 a base della pila.
  16. 16. Distributore secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto di comprendere piastre asolate 9 situate in corrispondenza di detta zona libera e fissate ad uno di detti longheroni, a ciascuna delle quali è affidata la funzione di definire variabilmente l'altezza effettiva della zona libera per l'espulsione delle confezioni.
  17. 17. Distributore secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che il bordo inferiore di ciascuna piastra 9 è dotato di uno spazzolino 19 atto a trattenere la confezione 11 ultima rimasta all'interno del canale d'impilamento senza impedirne l'estrazione.
  18. 18. Distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di prevedere dei piani inclinati 67a,67b che conducono verso detti mezzi convogliatori 69 .
  19. 19. Distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che per il rilevamento di ciascun giro completo da parte di detta catena 44 è previsto un sensore di fine corsa che rileva il passaggio di un elemento fissato alla medesima catena 44.
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