ITBO970078A1 - Gruppo di sterzatura per veicoli. - Google Patents

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ITBO970078A1
ITBO970078A1 IT97BO000078D ITBO970078D ITBO970078A1 IT BO970078 A1 ITBO970078 A1 IT BO970078A1 IT 97BO000078 D IT97BO000078 D IT 97BO000078D IT BO970078 D ITBO970078 D IT BO970078D IT BO970078 A1 ITBO970078 A1 IT BO970078A1
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IT
Italy
Prior art keywords
plate
axis
steering unit
stroke
hinged
Prior art date
Application number
IT97BO000078D
Other languages
English (en)
Inventor
Piero Cavazzoni
Original Assignee
Pertex S R L
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Filing date
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Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62DMOTOR VEHICLES; TRAILERS
    • B62D1/00Steering controls, i.e. means for initiating a change of direction of the vehicle
    • B62D1/02Steering controls, i.e. means for initiating a change of direction of the vehicle vehicle-mounted
    • B62D1/16Steering columns
    • B62D1/18Steering columns yieldable or adjustable, e.g. tiltable
    • B62D1/184Mechanisms for locking columns at selected positions

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Combustion & Propulsion (AREA)
  • Transportation (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Steering-Linkage Mechanisms And Four-Wheel Steering (AREA)
  • Polyesters Or Polycarbonates (AREA)

Description

D E S C R I Z I O N E
del brevetto per invenzione industriale
La presente invenzione è relativa ad un gruppo di sterzatura per veicoli.
Come è noto, attualmente i gruppi di sterzatura per veicoli comprendono un volante, un organo noto denominato "idroguida", ed un piantone di guida, il quale comprende, a sua volta, un corpo tubolare fissato alla scocca del veicolo, ed un albero di trasmissione girevole all'interno del corpo tubolare ed atto a collegare il volante all'idroguida.
Per permettere agli utenti di adeguare la posizione del volante alle proprie misure corporee, il piantone di guida viene realizzato in due porzioni incernierate fra loro: una prima porzione viene fissata alla scocca, mentre una seconda porzione supportante il volante viene incernierata alla prima porzione. In questo modo ciascun utente può regolare la posizione del volante lungo un arco di circonferenza, il cui centro è definito sull'asse di incernieramento fra le due porzioni del piantone. Inoltre, per permettere all'utente di regolare in altezza la posizione del volante, la seconda porzione del piantone di guida è, a sua volta, suddivisa in due parti, una supportante il volante e l'altra incernierata alla prima porzione del piantone. Tali parti della seconda porzione sono accoppiate fra loro in modo telescopico e sono mobili assialmente una rispetto all'altra .
Il piantone di guida comprende un dispositivo di bloccaggio, il quale è atto a bloccare contemporaneamente la rotazione della seconda porzione del piantone di guida rispetto alla prima, e lo spostamento delle due parti di tale seconda porzione; il dispositivo di bloccaggio essendo disabilitato al bloccaggio dall'azionamento di una leva.
In uso una volta disabilitato il dispositivo di bloccaggio, l'utente deve manualmente regolare sia l'inclinazione del piantone o meglio della sua seconda porzione e sia l'altezza del volante. Questa operazione risulta però complessa per l'utente in quanto spesso la deve eseguire con una sola mano perché l'altra sta impugnando la leva d'azionamento del dispositivo di bloccaggio. Inoltre l'utente non sempre riesce a coordinarsi correttamente per effettuare con precisione le due regolazioni.
Scopo della presente invenzione è realizzare un gruppo di sterzatura per veicoli che comprenda un dispositivo che consenta con facilità e rapidità una precisa regolazione dell'inclinazione e dell'altezza rispetto alla scocca.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un gruppo di sterzatura per veicoli comprendente un piantone presentante una prima porzione solidale ad una struttura di un veicolo, una seconda porzione incernierata su un asse di incernieramento tramite un giunto alla detta prima porzione e definita da un primo corpo incernierato tramite il detto giunto alla detta prima porzione ed un secondo corpo che impegna in modo telescopico il detto primo corpo ed è mobile assialmente rispetto al detto primo corpo, caratterizzato dal fatto di comprendere:
un primo dispositivo di comando della rotazione della detta seconda porzione rispetto alla detta prima porzione attorno al detto asse di incernieramento fra una prima posizione angolare di fine corsa ed una seconda posizione angolare di fine corsa;
un secondo dispositivo di comando della traslazione del detto secondo corpo rispetto al detto primo corpo lungo un asse longitudinale del detto secondo corpo fra una posizione di massima ritrazione ed una posizione di massima estrazione dal detto primo corpo; ed
un organo di controllo dei detti dispositivi.
L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano alcuni esempi di attuazione non limitativi, in cui:
- le figure 1 e 2 sono viste laterali in elevazione di un gruppo di sterzatura realizzato secondo i dettami della presente invenzione;
- la figura 3 è una vista in sezione del gruppo di sterzatura di figura 1;
- la figura 4 è una vista in sezione ed in scala ingrandita di un particolare del gruppo di sterzatura di figura 1; e
- la figura 5 è una vista in sezione ed in scala ingrandita di un componente del gruppo di sterzatura di figura 1.
Nelle figure 1, 2 e 3, con 1 è indicato, nel suo complesso, un gruppo di sterzatura per veicoli che comprende un volante 2, una idroguida (nota e non illustrata) , ed un piantone 3 di guida, il quale è atto contemporaneamente a supportare il volante 2 ed a collegare meccanicamente il volante 2 stesso all'idroguida, nota e non illustrata, per trasmettere all'idroguida stessa gli spostamenti angolari del volante 2. Il piantone 3 è suddiviso in due porzioni 4 e 5 allungate incernierate fra loro e selettivamente mobili una rispetto all'altra. La porzione 4 si estende lungo un asse 8 e comprende una piastra 10 di fissaggio, perpendicolare all'asse 8, la quale è atta ad essere montata solidale ad un telaio (noto e non illustrato) di un veicolo (noto e non illustrato). La porzione 4 comprende, inoltre, un corpo tubolare 7 estendentesi verso l'alto dalla piastra 10 in modo coassiale con l'asse 8, ed un. albero di trasmissione 9 montato all'interno del corpo tubolare 7 e girevole liberamente attorno all'asse 8.
Il corpo tubolare 7 presenta una forcella 11, la quale è solidale ad una estremità del corpo 7 opposta alla piastra 10. La forcella 11 è definita da due pareti laterali 14 estendentesi verso l'alto. Le pareti 14 sono parallele fra loro ed equidistanti rispetto all'asse 8. La piastra 10 di fissaggio presenta un foro passante coassiale all'asse 8, attraverso il quale l'albero di trasmissione 9 è montato girevole; una estremità inferiore dell'albero di trasmissione 9 sporgendo verso il basso dalla piastra 10 per essere collegata meccanicamente alla citata idroguida (nota e non illustrata) .
La porzione 5 si estende lungo un asse 17 complanare all'asse 8 e comprende, a sua volta, due corpi tubolari 15 e 16, dei quali il corpo 16 è coassiale all'asse 17 ed il corpo 15 è coassiale ad un asse 17a parallelo all'asse 17 (figura 1). I corpi 15 e 16 sono montati in modo telescopico il secondo interno del primo. In particolare, il corpo tubolare 16 presenta un tratto 19 di estremità alloggiato in un tratto 18 di estremità del corpo tubolare 15 in modo assialmente scorrevole. Il tratto 19 è mobile assialmente all'interno del corrispondente tratto 18 tra una posizione ritratta, in cui l'intero tratto 19 è contenuto all'interno del tratto 18, ed una posizione estratta, in cui il tratto 19 è disposto parzialmente all'interno del tratto 18.
Il corpo tubolare 15 comprende una forcella 20, la quale è solidale ad una estremità del corpo 15 opposta al tratto 18 di estremità. La forcella 20 è definita da due pareti laterali 23 affacciate fra loro e che si estendono verso il basso parallelamente all'asse Π . Le pareti 23 della forcella 20 sono incernierate alle pareti 14 della forcella 11 in modo tale che le porzioni 4 e 5 possano oscillare attorno ad un asse 24, il quale è perpendicolare agli assi 8 e 17, ed interseca l'asse 8 nello stesso punto in cui l'asse 7 interseca l'asse 8 stesso.
Con riferimento alla figura 3, la porzione 5 comprende, inoltre, due alberi di trasmissione 27 e 28, il primo dei quali è coassiale all'asse 17 ed è montato girevole attorno all'asse 17 stesso all'interno del corpo tubolare 15, ed il secondo dei quali è coassiale all'asse 17 ed è montato all'interno di un tratto 29 di estremità del corpo tubolare 16 opposto al tratto 19. All'interno del corpo tubolare 16, i due alberi di trasmissione 27 e 28 sono accoppiati tra loro in modo assialmente scorrevole ed angolarmente fisso tramite rispettivi tratti di estremità 30 e 31 definenti fra loro un giunto scanalato 32. L'albero di trasmissione 28 presenta, inoltre, un tratto 33 dì estremità che è opposto al tratto 31, e che sporge superiormente dal corpo tubolare 16 per definire un attacco per il volante 2. La porzione 5 del piantone 3 comprende, infine, un giunto cardanico 34, il quale è disposto tra le pareti laterali 14 e 23 delle forcelle 11 e 20 in corrispondenza del punto di intersezione degli assi 8, 17 e 24, ed è atto a collegare una estremità dell'albero di trasmissione 27 ad una corrispondente estremità dell'albero di trasmissione 9 in modo tale da rendere gli alberi di trasmissione 9 e 27 angolarmente solidali fra loro.
Con riferimento alle figure 1, 2 e 3, il piantone 3 comprende:
un dispositivo 41 atto ad imprimere una rotazione della porzione 5 rispetto alla porzione 4 attorno all'asse 24 fra una prima posizione angolare di fine corsa ed una seconda posizione angolare di fine corsa; un dispositivo 42 atto ad imprimere una traslazione del corpo tubolare 16 rispetto al corpo tubolare 15 lungo l'asse 17 fra la suddetta posizione ritratta e la suddetta posizione estratta; ed
un organo 43 di comando dei dispositivi 41 e 42.
Nella forma di attuazione illustrata il dispositivo 41 è costituito da una molla a gas 51 di tipo noto una cui prima estremità assiale è incernierata ad un perno 52 portato da due appendici 53 estendentesi solidalmente dalle pareti 23, ed una cui seconda estremità assiale è incernierata ad un perno 54 portato da due appendici 55 estendentesi solidalmente dal corpo tubolare 7.
Con riferimento alla figura 5, la molla a gas 51 comprende :
un cilindro 56 incernierato ad una propria estremità al perno 52;
uno stelo 57 mobile lungo una guida 57a, in asse con il cilindro 56 ed incernierato ad una propria estremità al perno 54;
un pistone 58 portato dallo stelo 57 all'interno del cilindro 56;
due camere 59 e 60 definite all'interno del cilindro 56; ed
un perno di arresto 61 scorrevole lungo un foro assiale passante 62 ricavato lungo lo stelo 57 ed atto ad arrestare la corsa del pistone 58.
La camera 59 è delimitata assialmente da una parete di fondo del cilindro 56 e da un piattello 63 a tenuta installato nel cilindro 56, mentre la camera 60 è delimitata assialmente dal piattello 63 e da una guida anulare 64 portata dal cilindro 56 all'estremità apposta della suddetta parete di fondo. La camera 60 è suddivisa dal pistone 58 in due zone 60a e 60b comunicanti idraulicamente fra loro tramite un foro radiale 57b ricavato nella guida 57a, un taglio 65 ricavato nello stelo 57, il tratto del foro 62 prossimo al pistone 58, ed un foro passante 58a ricavato nel pistone 58 coassialmente al foro 62. Nella camera 59 è presente gas in pressione, mentre la camera 60 è completamente piena di olio di lubrificazione. E' da notare che la superficie del pistone 58 che delimita la zona 60a è di maggiore estensione di quella che delimita la zona 60b. Il perno di arresto 61 è atto ad assumere, per l'azione esercitata da una molla 61a, una posizione assiale di massima ritrazione nel cilindro 56 in cui chiude la comunicazione idraulica fra le zone 60a e 60b della camera 60, ed una posizione assiale di minima ritrazione nel cilindro 56 in cui, contro l'azione della molla 61a, permette la comunicazione idraulica fra le zone 60a e 60b.
La molla a gas 51 presenta una prima posizione di lavoro di fine corsa nella quale lo stelo 57 è in una posizione di minima estrazione dal cilindro 56 e nella quale la porzione 5 assume la suddetta prima posizione angolare di fine corsa, una seconda posizione di lavoro di fine corsa nella quale lo stelo 57 è in una posizione di massima estrazione dal cilindro 56 e nella quale la porzione 5 assume la suddetta posizione angolare di fine corsa, e posizioni di lavoro intermedie nelle quali lo stelo 57 assume una rispettiva posizione intermedia fra le posizioni di minima e massima estrazione dal cilindro 56 e nella quale la porzione 5 assume una rispettiva posizione angolare intermedia fra le suddette posizioni angolari di fine corsa.
In uso per caricare la molla a gas 51 si parte dalla posizione di massima estrazione dello stelo 57 e dapprima si porta, contro l'azione della molla 61a, il perno di arresto 61 nella posizione di minima ritrazione in modo da aprire la comunicazione idraulica fra le zone 60a e 60b. Poi si preme manualmente lo stelo 57 verso la posizione di massima ritrazione fino a raggiungere tale posizione, ed infine si lascia libera la molla 61a di portare il perno di arresto 61 nella posizione di massima ritrazione. In tale configurazione della molla gas 51 il pistone 58 e quindi lo stelo 57 rimane nella posizione di massima ritrazione in quanto la pressione esercitata dal gas sul pistone 58 tramite il piattello 63 è controbilanciata dall'olio presente nella zona 60b. Ora portando il perno di arresto 61 nella posizione di minima ritrazione si apre la comunicazione idraulica fra le zone 60a e 60b e, per la differenza di estensione fra le superfici del pistone 58 che delimitano tali zone 60a e 60b, la pressione esercitata dal gas sul piattello 63 determina una corsa del pistone 58 e dello stelo 57 verso la posizione-di massima estrazione mentre l'olio dalla zona 60b fluisce nella zona 60a. Tale corsa si interrompe quando si lascia libera la molla 61a di portare il perno di arresto 61 nella posizione di minima estrazione in cui chiude la comunicazione idraulica fra le zone 60a e 60b.
Con<" >riferimento alla figura 3, nella forma di attuazione illustrata il dispositivo 42 è costituito da una molla elicoidale precaricata 66 avvolta attorno al tratto 19 del corpo 16 tra una parete 22 definita nel tratto 18 del corpo 15 ed uno spallamento anulare 67 portato dal tratto 19 del corpo 16.
Con riferimento alla figura 4 , l'organo 43 comprende una piastra 71 definita su un piano parallelo all'asse 17, alloggiata (figura 3) all'interno del tratto 18 del corpo 15 a lato del tratto 19 del corpo 16, e scorrevole lungo una guida 72 di asse parallelo all'asse 17 e ricavata all'interno del tratto 18 del corpo 15. La piastra 71 è mobile fra una posizione di fine corsa superiore ed una posizione di fine corsa inferiore. Come si vedrà meglio in seguito quando la piastra 71 assume la posizione di fine corsa superiore si verifica un vincolo assiale fra i corpi tubolari 15 e 16, mentre quando la piastra 71 assume la posizione di fine corsa inferiore il corpo tubolare 16 è spinto verso la propria posizione estratta. La piastra 71 presenta un primo bordo laterale definito lungo una retta parallela all'asse 17 ed un secondo bordo laterale, opposto al primo, definito da più segmenti. Dal basso verso l'alto la piastra 71 comprende in successione un primo tratto 73 di larghezza prefissata, un secondo tratto 74 di lunghezza maggiore di quella del tratto 73 e di larghezza costante ed inferiore a quella del tratto 73 in modo da definire lungo il secondo bordo laterale una rientranza 75 a profilo rettangolare, un terzo tratto 76 di pari larghezza del tratto 73, ed un quarto tratto 77 di larghezza inferiore a quella del tratto 76 in modo da definire lungo il suddetto secondo bordo laterale una rientranza 78. In particolare la larghezza della rientranza 78 cresce dal basso verso l'alto.
L'organo 43 comprende una piastrina 81 definita su un piano parallelo all'asse 17, a.sviluppo rettangolare, ed alloggiata all'interno della rientranza 75. La piastrina 81 è mobile lungo l'asse longitudinale della rientranza 75 che, insieme ad una parte di una faccia della guida 72, costituisce quindi una guida per la traslazione della piastrina 81 stessa. In particolare la piastrina 81 presenta una posizione centrale neutra nella quale è in appoggio sul tratto 73, una posizione inferiore nella quale trascina verso il basso la piastra 71 contro l'azione di una molla precaricata 89 installata fra la piastra 71 e la parete 22, ed una posizione superiore nella quale si avvicina al tratto 76 mantenendo inalterata la posizione della piastra 71. Una prima estremità di un tirante 82 attraverso il tratto 73 è resa solidale alla piastrina 81; una seconda estremità del tirante 82 essendo resa solidale al perno di arresto 61 della molla a gas 51.
L'organo 43 comprende inoltre un corpo anulare 83 elasticamente deformabile presentante una porzione anulare 83a tagliata e due appendici 83b che si estendono radialmente dalle estremità longitudinali della porzione anulare 83a. La porzione anulare 83a è alloggiata in una sede semianulare 84 ricavata all'estremità superiore del <' >tratto 18 del corpo 15 in modo che il corpo anulare 83 sia vincolato al corpo tubolare 15. Tale porzione anulare 83a è coassiale al tratto 19 del corpo 16 ed in una sua posizione operativa abbraccia con forza tale tratto 19 per rendere meccanicamente solidali fra loro i corpi 15 e 16. Le appendici 83b si estendono all'interno della rientranza 78 e presentano una distanza fra loro variabile in funzione della posizione assiale della piastra 71. Una prima delle appendici 83b risulta a contatto con la faccia del tratto 77 che delimita la rientranza 78 mentre la seconda appendice 83b risulta a contatto con una parte della suddetta faccia della guida 72. In particolare la prima appendice 83b presenta una prima faccia laterale definita su un piano parallelo all'asse 17 ed una seconda faccia, a contatto con la suddetta faccia del tratto 77, definita su un piano inclinato rispetto all'asse 17 in modo che lo spessore della prima appendice 83b sia crescente dal basso verso l'alto. Il corpo anulare 83 in assenza di vincoli tende per la sua elasticità ad incrementare la distanza fra le appendici 83b e quindi a lasciare libero il corpo tubolare 16 a traslare verso la suddetta posizione estratta. La piastra 71 nella propria posizione di fine corsa superiore per la conformazione della rientranza 78 e della prima appendice 83b determina la chiusura del corpo 83 e quindi la distanza minima fra le appendici 83b in modo che la porzione anulare 83a abbracci con forza il tratto 19 rendendo assialmente vincolati i corpi tubolari 15 e 16. La traslazione verso il basso della piastra 71 fa sì che le appendici 83b vengano a trovarsi in una zona di maggiore larghezza ella rientranza 78 per cui per l'elasticità del corpo 83 si incrementa la distanza fra le appendici 83b lasciando libero il corpo 16 a traslare verso la propria posizione estratta.
L'organo 43 comprende infine una leva 91 di tipo noto conformata sostanzialmente a "L" e presentante una prima porzione 92 esterna al corpo 15 e sulla quale è applicata una impugnatura 93, ed una seconda porzione 94 che si estende all'interno della porzione 5 (figura 3) e che con una propria estremità impegna .un foro 95 realizzato nella piastrina 81 (figura 4). La leva 91 può assumere una posizione neutra e per la quale la piastrina 81 assume la suddetta propria posizione neutra, una prima posizione di lavoro nella quale la porzione 92 è ruotata verso il corpo 15 e nella quale la porzione 94 trascina verso il basso la piastrina 81 e con questa la piastra 71, ed una seconda posizione di lavoro nella quale la porzione 92 è ruotata in senso contrario a quello della prima posizione di lavoro e nella quale la porzione 94 trascina verso l'alto la piastrina 81. La leva 91 è infine provvista di mezzi a molla 96 che mantengono la posizione neutra della leva 91 e che si oppongono alla rotazione della leva 91 verso le suddette posizioni di lavoro.
L'uso del gruppo di sterzatura 1 verrà ora descritto a partire da una condizione di funzionamento in cui il corpo tubolare 16 è nella suddetta posizione ritratta ed in cui la porzione 5 è nella suddetta prima posizione angolare di fine corsa rispetto alla porzione 4. Quando il corpo tubolare 16 è nella posizione ritratta il corpo 83 realizza un vincolo assiale fra i corpi tubolari 15 e 16. Quando la porzione 5 è nella propria prima posizione angolare di fine corsa lo stelo 57 della molla a gas 51 è nella propria posizione di minima estrazione. Ora, partendo dalla suddetta propria posizione neutra, ruotando la leva 91, contro l'azione dei suddetti mezzi a molla 96, verso la propria prima posizione di lavoro si comanda la traslazione verso il basso della piastrina 81 e della piastra 71 contro l'azione della molla 89. La traslazione verso il basso della piastra 71 determina lo svincolo assiale fra i corpi tubolari 15 e 16 e quindi libera l' azione della ' molla 61 che determina la traslazione del corpo 16 verso la propria posizione estratta. Riportando la leva 91 nella propria posizione neutra si comanda la traslazione verso l'alto della piastra 71 per l'azione della molla 89, traslazione che determina una chiusura fra le appendici 83b e quindi un abbraccio forzato della porzione 83a sul tratto 19 vincolando assialmente i corpi 15 e 16 e quindi interrompendo la traslazione del corpo 16 verso la posizione estratta di fine corsa. Per riportare il corpo 16 nella posizione ritratta di fine corsa è sufficiente svincolare assialmente fra loro, tramite la leva 91, i corpi 15 e 16 e contemporaneamente premere verso il basso, contro l'azione della molla 61, il corpo 16 e successivamente riportare la leva 91 in posizione neutra .
Per determinare la rotazione della porzione 5 attorno all'asse 23 partendo dalla suddetta prima posizione angolare di fine corsa, si porta la leva 91 nella suddetta seconda posizione di lavoro per la quale si verifica una traslazione verso l'alto della piastrina 81 che realizza, tramite una tensione del tirante 82, il tiro del perno di arresto 61 della molla a gas 51. Il tiro del perno di arresto 61 come già descritto noto determina la corsa verso la posizione di massima estrazione dello stelo 57. Per effetto della corsa dello stelo 57 varia la distanza fra i due punti di incernieramento della molla a gas 51 e ciò comporta una rotazione della porzione 5 attorno all'asse 23 verso la suddetta seconda posizione angolare di fine corsa. Appena si riporta la leva 91 nella propria posizione neutra il perno di arresto 61 blocca la corsa dello stelo 57 e quindi si blocca la rotazione della porzione 5 verso la propria seconda posizione angolare di fine corsa. Per poi riportare la porzione 5 nella propria prima posizione angolare di fine corsa è necessario far assumere alla leva 91 la suddetta seconda posizione di lavoro e contemporaneamente spingere la porzione 5 verso la suddetta prima posizione angolare di fine corsa.
Risulta infine chiaro che al gruppo di sterzatura 1 qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito protettivo della presente invenzione.

Claims (1)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1.- Gruppo di sterzatura per veicoli comprendente un piantone (3) presentante una prima porzione (4) solidale ad una struttura di un veicolo, una seconda porzione (5) incernierata su un asse di incernieramento (24) tramite un giunto (11, 20, 34) alla detta prima porzione (4) e definita da un primo corpo (15) incernierato tramite il detto giunto (11, 20, 34) alla detta prima porzione (4) ed un secondo corpo (16) che impegna in modo telescopico il detto primo corpo (15) ed è mobile assialmente rispetto al detto primo corpo (15), caratterizzato dal fatto di comprendere: un primo dispositivo (41) di comando della rotazione della detta seconda porzione (5) rispetto alla detta prima porzione (4) attorno al detto asse di incernieramento (24) fra una prima posizione angolare di fine corsa ed una seconda posizione angolare di fine corsa; un secondo dispositivo (42) di comando della traslazione del detto secondo corpo (16) rispetto al detto primo corpo (15) lungo un asse longitudinale (17) del detto secondo corpo (16) fra una posizione di massima ritrazione ed una posizione di massima estrazione dal detto primo corpo (15); ed un organo (43) di controllo dei detti dispositivi (41 e 42). 2.- Gruppo di sterzatura secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto il detto primo dispositivo (41) comprende una molla a gas (51) una cui prima estremità assiale è incernierata ad un perno (52) portato dal detto primo corpo (15) ed una cui seconda estremità assiale è incernierata ad un perno (54) portato dalla detta prima porzione (4). 3.- Gruppo di sterzatura secondo la rivendicazione 1 e/o 2 caratterizzato dal fatto che il detto secondo dispositivo (42) comprende mezzi a molla precaricati (66) installati fra il detto primo corpo (15) ed il detto secondo corpo (16). 4.- Gruppo di sterzatura secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il detto organo (43) comprende: una piastra (71) definita su un piano parallelo al detto asse longitudinale (17) del detto secondo corpo (16) e scorrevole lungo una guida (72) di asse parallelo al detto asse longitudinale (17) fra due posizioni di fine corsa rispettivamente superiore ed inferiore; mezzi (83) per realizzare il vincolo assiale fra il detto primo corpo (15) ed il detto secondo corpo (16) quando la detta piastra (71) assume la posizione di fine corsa inferiore; una piastrina (81) definita su un piano parallelo al detto asse longitudinale (17) e mobile lungo una guida (75) ricavata nella detta piastra (71) fra una posizione centrale neutra, una posizione inferiore nella quale trascina verso il basso la detta piastra (71) contro l'azione di mezzi a molla (89), ed una posizione superiore; un tirante (82) una cui prima estremità è resa solidale alla detta piastrina (81) ed una cui seconda estremità è resa solidale ad un perno (61) di comando della detta molla a gas (51); una leva (91) presentante un primo tratto (92) sul quale è applicata una impugnatura (93), ed un tratto (94) che si estende all'interno della detta seconda porzione (5) e che con una propria estremità impegna un foro (95) realizzato nella detta piastrina (81), la detta leva (91) potendo assumere una posizione neutra per la quale la detta piastrina (81) assume la propria posizione neutra, una prima posizione di lavoro nella quale il detto primo tratto (92) è ruotato verso il detto primo corpo (15) e nella quale il detto secondo tratto (94) trascina verso il basso la detta piastrina (81) e con questa la detta piastra (71) per svincolare assialmente i detti primo e secondo corpi (15 e 16), ed una seconda posizione di lavoro nella quale il detto primo tratto {92) è ruotato in senso contrario a quello della prima posizione di lavoro e nella quale il detto secondo tratto (94) trascina verso l'alto la detta piastrina (81) per liberare tramite il tiro del detto tirante (82) l'azione della detta molla .a gas (51) 5.- Gruppo di sterzatura secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che i detti mezzi comprendono un corpo anulare (83) elasticamente deformabile presentante una porzione anulare (83a) tagliata e due appendici (83b) che si estendono radialmente dalle estremità longitudinali della detta porzione anulare (83a) vincolata assialmente al detto primo corpo (15); le dette appendici (83b) estendendosi all'interno di una rientranza (78) ricavata nella detta piastra (71) e presentando una distanza fra loro variabile in funzione della posizione assiale della detta piastra (71) in modo che quando la detta piastra (71) assume la posizione inferiore di fine corsa la detta porzione anulare (83a) abbracci con forza il detto secondo corpo (16) vincolando questo al detto primo corpo (15) e quando la detta piastra (71) assume la posizione superiore di fine corsa la detta porzione anulare (83a) lasci il contatto con il detto secondo corpo (16) e quindi questo possa traslare verso la detta posizione estratta.
IT97BO000078D 1997-02-20 1997-02-20 Gruppo di sterzatura per veicoli. IT1290690B1 (it)

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