ITBO960229A1

ITBO960229A1 - Macchiana per la realizzazione di contenitori a cassetta di resina sintetica

Info

Publication number: ITBO960229A1
Application number: IT96BO000229A
Authority: IT
Inventors: Dante Valenti
Original assignee: Studio Vame Srl
Priority date: 1996-04-30
Filing date: 1996-04-30
Publication date: 1997-10-30
Also published as: ES2160939T3; EP0904193A1; WO1997040977A1; IT1285913B1; ITBO960229A0; EP0904193B1; DE69705836D1

Description

"MACCHINA PER LA REALIZZAZIONE DI CONTENITORI A CASSETTA DI RESINA SINTETICA".

DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE

La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico concernente la realizzazione di contenitori a cassetta a partire da un elemento fustellato di resina sintetica. Com'è noto, è diffuso attualmente l'impiego di contenitori aperti del tipo a cassetta ottenuti da un elemento fustellato, in configurazione appiattita, interessato da idonee cordonature longitudinali e trasversali che definiscono altrettante linee di piegatura per la formazione del contenitore stesso. In particolare tali cordonature definiscono il fondo, le fiancate e le testate di un relativo contenitore a cassetta e individuano altresì quattro patte collegate a coppie alle citate testate mediante relative cordonature longitudinali, destinate a formare in corrispondenza degli spigoli del contenitore rispettivi organi tubolari di irrigidimento, a sezione triangolare, atti a conferire una adeguata resistenza allo schiacciamento.

Solitamente ciascuno di tali organi di irrigidimento è costituito da tre falde consecutive angolarmente disposte tra loro, ottenute mediante ulteriori cordonature longitudinali praticate sulle suddette patte. Ad esempio, in una realizzazione nota, la falda interna è adiacente a una fiancata, mentre la falda esterna è piegata da parte opposta rispetto al relativo spigolo ed è resa solidale alla corrispondente testata del contenitore. Le macchine note per la realizzazione dei citati contenitori provvedono a prelevare a intermittenza i fustellati da un magazzino e a trasferirli successivamente attraverso una serie di stazioni intermedie, nelle quali sono collocati una pluralità di organi piegatori; i fustellati pervengono in tal modo a una stazione finale di formatura, dotata di ulteriori organi piegatori, nella quale viene completata la realizzazione del contenitore a cassetta.

I suddetti organi piegatori provvedono a definire, in idonea relazione di fase, le fiancate e le testate del contenitore, nonché i citati organi tubolari di irrigidimento. Nella configurazione finale, alcune porzioni del fustellato risultano sovrapposte e vengono fissate mutuamente, per consentire allo stesso contenitore di conservare la forma voluta.

Tale fissaggio solitamente si ottiene tramite l'incollaggio delle superfici da unire. Ciò comporta tuttavia alcuni inconvenienti. E' noto infatti che l'attivazione del collante richiede un tempo prefissato, il che obbliga a diminuire la velocità di traslazione del fustellato attraverso le stazioni di lavoro della macchina, a scapito della produttività.

Inoltre l'utilizzo del collante può rendere difficoltoso il completo riciclaggio del contenitore dopo l'uso. Ciò risulta particolarmente svantaggioso nel caso di contenitori realizzati con materiali plastici, quali ad esempio resine sintetiche. Infatti uno dei vantaggi derivanti dall'uso dei suddetti materiali plastici è la possibilità di un totale riciclaggio dei contenitori, che da un lato ne limita l'impatto ambientale e dall'.altro li rende economicamente più convenienti.

E' altresì noto, nel caso dei contenitori di resina sintetica, il fissaggio mediante termosaldatura, realizzata ad esempio mediante dispositivi operanti a ultrasuoni. Tale tecnica presenta tuttavia lo svantaggio di conferire al contenitore un aspetto poco gradevole.

Per ovviare agli inconvenienti citati, è stato proposto un metodo per il mutuo fissaggio di elementi di resina sintetica descritto nel brevetto PCT/IB96/00069, a nome del medesimo Richiedente. Tale metodo prevede di accostare alle facciate da unire idonei mezzi riscaldatori, atti a riscaldare uniformemente tali facciate a una temperatura prefissata; di accostare quindi mutuamente le menzionate facciate e di applicare infine, esternamente ad esse, mezzi pressori atti a esercitare una pressione uniforme sulle citate facciate, per un periodo di tempo prefissato, per consentire la termosaldatura delle medesime .

Lo scopo della presente invenzione è quello di proporre una macchina nella quale la realizzazione di contenitori a cassetta, a partire da un fustellato di resina sintetica, avvenga senza l'apporto di materiali estranei, in particolare per ottenere in modo semplice e funzionale gli organi di irrigidimento degli stessi contenitori, raggiungendo al contempo una elevata produttività e con dimensioni di ingombro ridotte.

Lo scopo citato viene ottenuto in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni.

Le caratteristiche dell'invenzione sono evidenziate nel seguito, con particolare riferimento alle unite tavole di disegno, nelle quali:

- la fig.l illustra una vista in pianta di un elemento fustellato di resina sintetica in configurazione appiattita, dal quale è ottenibile un contenitore a cassetta; - la fig.la illustra una vista prospettica di un organo tubolare di irrigidimento del suddetto contenitore a cassetta;

- la fig.2 illustra una vista in pianta schematica della macchina proposta,·

- la fig.3 illustra schematicamente una vista frontale di primi organi riscaldatori disposti in una prima stazione di formatura di detta macchina;

- la fig.4 illustra una corrispondente vista laterale di detti primi organi riscaldatori;

- la fig.5 illustra una vista prospettica di una zona di detta prima stazione di formatura disposta a valle dei suddetti primi organi riscaldatori;

- la fig.6 illustra una vista in sezione longitudinale di un particolare dei detti organi riscaldatori;

- le figg.7 e 8 illustrano, rispettivamente in una vista frontale e laterale, una diversa forma realizzativa dei detti primi organi riscaldatori;

- le figg.9 e 10 illustrano corrispondenti viste frontale e laterale di secondi organi riscaldatori disposti in una seconda stazione di formatura della macchina;

- la fig.ll illustra una vista prospettica parziale di una stazione di formatura finale del contenitore a cassetta nella macchina in oggetto;

- la fig.12 illustra una corrispondente vista prospettica di una diversa forma realizzativa di detta stazione di formatura finale;

- la fig. 13 illustra in pianta un ulteriore elemento fustellato di resina sintetica in configurazione appiattita dal quale è ottenibile un contenitore a cassetta; - la fig. 14 illustra una vista prospettica di un organo tubolare di ingrandimento di un contenitore a cassetta ottenuto con il fustellato di fig. 13.

Con riferimento dapprima alle figure 1 e la, con 10 è stato indicato un elemento fustellato piano, in configurazione appiattita, realizzato con un foglio di resina sintetica, pieno o alveolato. Tale fustellato è interessato da cordonature longitudinali e trasversali 2, 3 e da fenditure trasversali 4 che individuano il fondo 5, le fiancate 6 e le testate 7 di un relativo contenitore a cassetta.

I prolungamenti 2a delle cordonature longitudinali 2, definenti gli spigoli 8 del contenitore a cassetta, individuano quattro patte 9 collegate a coppie alle citate testate 7. Ciascuna patta 9 è interessata da due cordonature longitudinali 2b, 2c definenti tre falde consecutive Ila, llb e Ile, rispettivamente interna, centrale ed esterna.

La falda interna Ila, come evidenziato nel seguito, viene piegata attorno alla relativa cordonatura 2a, ad angolo retto rispetto alla relativa testata 7.

La falda centrale llb viene piegata attorno alla cordonatura 2b in modo da individuare un angolo acuto rispetto alla falda interna Ila.

La falda esterna Ile viene piegata attorno alla cordonatura 2c, preferibilmente da parte opposta rispetto allo spigolo 8. Tale falda Ile viene bloccata, come precisato nel seguito, alla relativa testata 7, in modo da definire un organo tubolare di irrigidimento, contrassegnato con il riferimento 20.

Alla falda interna Ila viene bloccata, come precisato nel seguito, la relativa fiancata 6. Tale fiancata 6 presenta opportunamente, in corrispondenza del margine esterno, un'apertura 6a.

Con riferimento alla figura 2, con 12 è stato indicato un magazzino contenente un pacco P di detti fustellati 10 in posizione pressoché verticale; di tale magazzino 12 non sono stati illustrati i noti organi elastici che supportano il pacco P e consentono il prelievo del fustellato posto alla base del pacco medesimo.

Di fronte alla suddetta base è prevista una coppia di dispositivi di presa 13a, 13b, atti ad essere attivati in idonea mutua relazione di fase.

I dispositivi di presa 13a, 13b prevedono rispettivamente mezzi aspiranti 14 a ventosa portati da relativi organi attuatori 15, ad esempio costituiti da martinetti pneumatici. Gli organi attuatori 15 sono atti a operare la traslazione delle ventose 14 fra una posizione di presa del fustellato di base del pacco P, rappresentata con linea tratteggiata in figura 2, e una posizione di prelievo, in corrispondenza di una stazione Z nella quale lo stesso fustellato è mantenuto perfettamente verticale tramite idonei organi di riscontro, non rappresentati .

In tale stazione di prelievo Z, il fustellato 10 viene agganciato da idonei organi a pinza 16, atti a operarne la traslazione nel verso H.

Mediante primi, secondi e terzi organi di trascinamento 30, 40 e 50, cooperanti tra loro in idonea relazione di fase, il fustellato 10 viene trasferito, sempre mantenuto in posizione verticale, in una stazione finale di formatura 100. Durante tale trasferimento, il fustellato 10 transita in successione attraverso una prima e una seconda stazione di formatura intermedia SI, S2 nelle quali, come evidenziato nel seguito, si ha la definizione degli organi di irrigidimento 20 del contenitore a cassetta; la formatura definitiva del contenitore a cassetta, indicato con 100, è realizzata nella stazione finale 90.

I primi organi di trascinamento 30 sono costituiti da una catena 31 av olgentesi ad anello chiuso su rispettive ruote 32 ad assi verticali. A tale catena 31 sono fissati i citati organi a pinza 16, di tipo noto, la cui attivazione in apertura e chiusura è attuata secondo tecniche note.

La movimentazione della catena 31 è attuata in relazione di fase con il posizionamento di un fustellato nella stazione Z; in particolare gli organi a pinza 16 vengono attivati allorché si trovano in corrispondenza del bordo frontale del fustellato, allo scopo di agganciare il bordo medesimo.

I secondi organi di trasferimento 40 sono costituiti da una coppia di catene 41 uguali, disposte bilateralmente rispetto alla catena 31 dei primi organi 30 e movimentate con velocità uguale alla velocità della suddetta catena 31.

Le catene 41 si avvolgono ad anello chiuso su rispettive ruote 42 ad assi verticali, di cui quelle posteriori risultano coassiali alla corrispondente ruota 32 della catena 31 dei primi organi 30, e hanno uno sviluppo longitudinale notevolmente superiore a quello della suddetta catena 31 dei primi organi 30.

Alle catene 41 sono vincolati rispettivi mezzi.spintori non rappresentati, operanti sul medesimo piano verticale e posizionati, relativamente agli organi a pinza 16, in modo da intercettare il bordo posteriore del fustellato 10.

In corrispondenza della testata anteriore della catena 31, gli organi a pinza 16 vengono disattivati, per cui a partire da questo punto la traslazione del fustellato 10 è imposta dall'azione di spinta esercitata dagli spintori citati sul fustellato medesimo.

I terzi organi di trascinamento 50 sono costituiti da mezzi a slitta 51 provvisti di almeno uno spintore 52 e resi mobili, in maniera nota non illustrata, tra una stazione arretrata e una stazione avanzata. I mezzi a slitta 51 sono azionati in relazione di fase con i citati secondi organi di trascinamento 40, in maniera da sospingere il fustellato 10 nella stazione finale di formatura 90.

A lato delle catene 41, in corrispondenza delle stazioni SI e S2, sono disposte rispettivamente ulteriori coppie di catene 44, av olgentisi ad anello chiuso su relative ruote 45 ad assi verticali,- tali ulteriori catene 44 sono movimentate con velocità uguali alla velocità delle citate catene 31, 41 dei primi e secondi organi di trascinamento 30, 40.

Alle catene 44 sono vincolati organi manipolatori 46, visibili in figura 5, atti a piegare le falde Ila, llb e Ile delle patte 9 in modo da ottenere gli organi tubolari di irrigidimento 20, come descritto e illustrato nelle domande B092A 000170, B092A 000302 depositate a nome della Richiedente.

Come illustrato in dettaglio nelle figure 3 e 4, la stazione SI prevede una coppia di primi organi riscaldatori 60 destinati a operare il riscaldamento, a una temperatura prefissata, delle falde Ile e di corrispondenti zone delle testate 7, per consentire successivamente la termosaldatura delle medesime.

Tali primi organi riscaldatori 60 prevedono rispettivamente un corpo riscaldante 61 atto a fornire un flusso di aria calda; il corpo riscaldante 61 è collegato a un braccio tubolare 62, piegato sostanzialmente ad U, dotato alle estremità di una coppia di ugelli 63, 64 atti all'emissione del suddetto flusso di aria. Gli ugelli 63, 64 hanno forma corrispondente in sostanza a quella delle zone da riscaldare, in particolare allungata secondo la conformazione delle falde ile.

Nella figura 6 è illustrata una possibile forma di realizzazione del suddetto corpo riscaldante 61. Tale corpo riscaldante 61 è costituito da un involucro 65, ad esempio cilindrico, che definisce all'interno un percorso labirintico 66 per il passaggio dell'aria da riscaldare, immessa tramite un condotto assiale 67; all'interno dell'involucro 65 è disposta una resistenza elettrica 68 atta ad essere attraversata dal flusso di aria. L'aria riscaldata è immessa nel braccio tubolare 62, solidale trasversalmente alla testata anteriore dell1involucro 65.

A valle dei primi organi riscaldatori 60, nella stazione SI, operano i suddetti organi manipolatori 46, in modo da accostare mutuamente le menzionate falde Ile alle corrispondenti zone riscaldate delle testate 7. Con gli organi manipolatori 46 cooperano organi pressori 70 costituiti da una serie di rullini 71 atti ad essere intercettati dal transito del fustellato (si veda la figura 5). Tali rullini 71 sono atti a esercitare una pressione uniforme sulle citate falde Ile accostate alle testate 7, per un periodo di tempo prefissato, per consentire la termosaldatura delle medesime.

In alternativa è possibile prevedere che i suddetti primi organi riscaldatori 60 siano costituiti da un unico corpo riscaldante 61, atto ad alimentare, tramite un braccio tubolare 62 conformato a T, una coppia di ugelli 69 bilaterali, come illustrato nelle figure 7 e 8. Gli ugelli 69 bilaterali sono atti a riscaldare simultaneamente le falde esterne Ile e le corrispondenti zone delle testate 7, per consentire successivamente la termosaldatura delle medesime; le falde Ile sono ripiegate in modo da risultare contraffacciate alle suddette testate 7.

In pratica in questo caso si opera dapprima il ripiegamento a squadro delle falde llb, Ile rispetto alle falde interne Ila e delle stesse falde interne ila perpendicolarmente al piano del fustellato 10. In tal modo le falde esterne Ile risultano contraffacciate alle .suddette testate 7. La piegatura delle falde llb, Ile per la realizzazione dei citati organi tubolari 20 viene completata dopo la suddetta fase di riscaldamento.

Gli organi riscaldatori 60 sono opportunamente disposti in questo caso in corrispondenza della posizione indicata con la linea tratteggiata 60a in figura 2, spostata a valle rispetto al caso precedente, in modo da consentire le preventive fasi di piegatura citate.

Come illustrato nelle figure 9 e 10, la stazione S2 prevede secondi organi riscaldatori 80 destinati a operare il riscaldamento, a una temperatura prefissata, delle falde Ila e di corrispondenti zone delle fiancate 6, per consentire successivamente la termosaldatura delle medesime. Preferibilmente sono previsti quattro organi riscaldatori 80 disposti simmetricamente in modo da operare su corrispondenti zone angolari del fustellato, ovvero per operare la termosaldatura dei relativi organi di irrigidimento 20.

Tali secondi organi riscaldatori 80 prevedono rispettivamente un corpo riscaldante 81 atto a fornire un flusso di aria calda, del tipo di quello previsto nei primi organi riscaldatori 60; il corpo riscaldante 81 è collegato a un braccio tubolare 82 che alimenta una coppia di ugelli 83, 84 disposti a squadro, atti all'emissione del suddetto flusso di aria. In particolare gli ugelli 83 sono atti a riscaldare le falde Ila precedentemente piegate, mentre gli ugelli 84 operano su relative zone laterali delle fiancate 6 ancora disposte in configurazione appiattita rispetto al fondo 5 del fustellato.

Nella stazione di formatura finale 90 opera un organo estrattore 91 che è atto ad agire sul fondo 5 del fustellato 10, in modo da operare l'introduzione del medesimo fustellato all'interno di una sorta di tramoggia di piegatura 92, per la formatura del contenitore a casset -ta 100.

Con riferimento alla figura il, l'organo estrattore 91 prevede opportuni listelli profilati 93 atti a fungere da riscontro alle testate 7 durante la fase di piegatura, operata mediante riscontri fissi 94 della suddetta tramoggia di piegatura 92; tali listelli profilati 93 presentano un tratto angolato in modo da fungere da appoggio agli organi tubolari di irrigidimento 20. La tramoggia 92 prevede ulteriori riscontri fissi 95 atti a operare la piegatura delle fiancate 6 del fustellato; le fiancate 6 vanno a riscontro dei listelli profilati 93, in modo da accostare le zone laterali riscaldate alle falde Ila degli organi tubolari 20, per consentire la termosaldatura delle medesime.

In pratica l'avanzamento dell'organo estrattore 91 determina il ripiegamento delle testate 7 del fustellato, precedentemente dotate degli organi tubolari di irrigidimento 20, rispetto al fondo 5; e successivamente il ripiegamento delle fiancate 6, in maniera da accostare le falde interne ila degli organi tubolari 20 alle suddette zone laterali delle fiancate 6, in precedenza riscaldate dai secondi organi riscaldatori 80.

Si realizza in tal modo la termosaldatura delle fiancate 6 alle menzionate falde interne Ila degli organi tubolari 20 del contenitore a cassetta.

In alternativa è possibile prevedere che i suddetti secondi organi riscaldatori 80 siano mobili in direzione longitudinale alla macchina, in modo da impegnare detta stazione di formatura finale 90, in idonea relazione di fase con detto organo estrattore 91, come illustrato in figura 12; gli organi riscaldatori 80 sono mobili fra una posizione avanzata di lavoro e una posizione arretrata di disimpegno dalla stazione 90.

Gli organi riscaldatori 80 prevedono in tal caso una coppia di ugelli 85, 86 disposti angolati, in pratica secondo la medesima angolazione definita dai riscontri fissi 95. In particolare gli ugelli 85 sono atti a riscaldare le falde Ila precedentemente piegate, mentre gli ugelli 86 operano su relative zone laterali delle fiancate 6 portate a riscontro dei riscontri 95 dall'attivazione dell'organo estrattore 91.

Nell'elemento fustellato di cui alla fig. 13, a ciascuna testata 7 è articolata, mediante relativa linea di cordonatura trasversale 7a, una patta 107 alle cui estremità sono articolate, mediante cordonature longitudinali 107a situate all'altezza delle cordonature longitudinali 2a, relative alette 108.

Successivamente alla definizione degli organi tubolari di irrigidimento 20, in idonea relazione di fase le patte 107 vengono ruotate verso l'interno (freccia K, fig.14) e le alette 108 ruotate verso il basso sino a combaciare con le porzioni superiori Z delle corrispondenti falde esterne Ila.

Le piegature di cui sopra vengono realizzate nella stazione di formatura finale 90 in idonea relazione di fase con la definizione del contenitore a cassetta. Prima di tali piegature idonei organi riscaldatori (non illustrati) , similmente a quanto già detto in precedenza, provvedono a riscaldare le alette 108 e le citate porzioni Z in corrispondenza delle superfici di tali alette e porzioni destinate a combaciare.

Il combaciamento a pressione di tali superfici, imposto con idonei piegatori (non illustrati) determina la termosaldatura mutua tra dette alette 108 e le suddette porzioni Z.

Come già precisato precedentemente, il riscaldamento può essere attuato a monte della stazione di formatura finale 90 o in corrispondenza di quest'ultima.

La macchina proposta consente di realizzare in maniera ottimale, a partire da un fustellato di resina sintetica, contenitori a cassetta dotati di opportuni organi di irrigidimento angolari.

La realizzazione dei contenitori a cassetta avviene senza l'apporto di materiali estranei, quali collanti e simili, con un considerevole vantaggio per quanto riguarda la facilità e la convenienza del riciclaggio. Ciò porta come conseguenza una maggiore economicità di produzione degli stessi contenitori, nonché un miglioramento delle loro caratteristiche estetiche. Inoltre l'uniforme e intima unione delle parti termosaldate fa aumentare ulteriormente la robustezza complessiva dei contenitori.

Una importante prerogativa della macchina è di raggiungere al contempo una elevata produttività e di avere dimensioni di ingombro ridotte.

Si intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono rientranti nell'ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come sopra descritta e nel seguito rivendicata.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Macchina per la realizzazione di contenitori a cassetta di resina sintetica, ottenibili a partire da un elemento fustellato 10 di resina sintetica, in configurazione appiattita, interessato da cordonature longitudinali 2 e trasversali 3 e da fenditure trasversali 4 definenti il fondo 5, le fiancate 6 e le testate 7 di un relativo contenitore a cassetta 100, e individuanti altresì quattro patte 9 collegate a coppie alle citate testate 7 mediante relative cordonature longitudinali 2a, con ciascuna patta 9 interessata da due cordonature longitudinali 2b, 2c definenti tre falde consecutive Ila, llb e Ile, rispettivamente interna, centrale ed esterna,- detta macchina essendo caratterizzata dal fatto di comprendere: un magazzino 12 contenente un pacco P di detti fustellati 10; mezzi di presa 13a, 13b per il trasferimento intermittente del fustellato 10 di base di detto pacco P in una stazione di prelievo Z; mezzi di trascinamento 30, 40, 50 per il trasferimento di detto fustellato 10 da detta stazione di prelievo Z a una stazione di formatura finale 90, con transito attraverso almeno una prima stazione intermedia SI; primi mezzi riscaldatori 60, operanti in detta stazione intermedia SI, atti a operare il riscaldamento, a una temperatura prefissata, di dette falde esterne Ile di dette patte 9 e di corrispondenti zone di dette testate 7 del fustellato 10; mezzi manipolatori 46, corrispondentemente operanti in detta stazione intermedia SI, per la piegatura di dette falde Ila, llb e Ile di dette patte 9 attorno alle relative cordonature longitudinali 2a, 2b e 2c, con dette falde esterne Ile accostate a dette corrispondenti zone di dette testate 7, per definire relativi organi tubolari di irrigidimento 20; organi pressori 70 atti a cooperare con detti mezzi manipolatori 46 per esercitare una pressione costante su dette falde esterne Ile accostate a dette corrispondenti zone di dette testate 7, per consentire la termosaldatura delle medesime.
2) Macchina secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che detti primi organi riscaldatori 60 prevedono rispettivamente un corpo riscaldante 61 atto a fornire un flusso di aria calda, con detto corpo riscaldante 61 collegato a un braccio tubolare 62 dotato di almeno una coppia di ugelli 63, 64 di forma sostanzialmente corrispondente alle zone da riscaldare, atti all'emissione del suddetto flusso di aria.
3) Macchina secondo la riv.2, caratterizzata dal fatto che detto corpo riscaldante 61 prevede un involucro 65 presentante internamente un percorso labirintico 66 per il passaggio dell'aria da riscaldare e dotato all'interno di una resistenza elettrica 68 atta ad essere attraversata dal detto flusso di aria.
4) Macchina secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che detti primi organi riscaldatori 60 prevedono rispettivamente un corpo riscaldante 61 atto a fornire un flusso di aria calda, con detto corpo riscaldante 61 collegato a un braccio tubolare 62 dotato di una coppia di ugelli 69 bilaterali, atti all'emissione del suddetto flusso di aria per riscaldare simultaneamente dette falde esterne Ile ripiegate in modo da risultare contraffacciate alle suddette testate 7.
5) Macchina secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che comprende secondi mezzi riscaldatori 80, operanti in una seconda stazione intermedia S2 disposta a valle di detta prima stazione SI, atti a operare il riscaldamento, a una temperatura prefissata, di dette falde interne Ila e di corrispondenti zone laterali di dette fiancate 6 del fustellato 10.
6) Macchina secondo la riv.5, caratterizzata dal fatto che detti secondi organi riscaldatori 80 prevedono rispettivamente un corpo riscaldante 81 atto a fornire un flusso di aria calda, con detto corpo riscaldante 81 collegato a un braccio tubolare 82 dotato di una coppia di ugelli 83, 84 disposti a squadro, atti all'emissione del suddetto flusso di aria in corrispondenza di una relativa falda interna Ila, precedentemente piegata, e di una relativa zona laterale di detta fiancata 6, disposta in configurazione appiattita rispetto al detto fondo 5 del fustellato 10.
7) Macchina secondo la riv.5, caratterizzata dal fatto che detti secondi organi riscaldatori 80 sono mobili in direzione longitudinale fra una posizione avanzata di lavoro in corrispondenza di una stazione di formatura finale 90 e una posizione arretrata di disimpegno da detta stazione 90, con detti organi riscaldatori 80 dotati ‘di una coppia di ugelli 85, 86 atti all'emissione di un flusso di aria calda e disposti angolati per riscaldare rispettivamente dette falde interne Ila precedentemente piegate e dette zone laterali delle dette fiancate 6 portate a riscontro di mezzi di riscontro 95 dall'attivazione di un organo estrattore 91 operante in detta stazione 90.
8) Macchina secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che detti organi pressori 70 prevedono una serie di rullini 71 atti ad essere intercettati dal transito del detto fustellato 10.