ITBO20140032U1 - Dispositivo per il trattamento di materiale filtrante per articoli da fumo. - Google Patents

Dispositivo per il trattamento di materiale filtrante per articoli da fumo.

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ITBO20140032U1
ITBO20140032U1 ITBO2014U000032U ITBO20140032U ITBO20140032U1 IT BO20140032 U1 ITBO20140032 U1 IT BO20140032U1 IT BO2014U000032 U ITBO2014U000032 U IT BO2014U000032U IT BO20140032 U ITBO20140032 U IT BO20140032U IT BO20140032 U1 ITBO20140032 U1 IT BO20140032U1
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Italy
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ITBO2014U000032U
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Inventor
Massimo Sartoni
Michele Ferioli
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Gd Spa
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Description

D E S C R I Z I O N E
dell'invenzione industriale dal titolo: “Dispositivo per il trattamento di materiale filtrante per articoli da fumo”
La presente invenzione è relativa ad un dispositivo per il trattamento di materiale filtrante per articoli da fumo, in particolare nell’ambito di una macchina per la produzione di filtri per sigarette.
Secondo quanto noto, la realizzazione di filtri per sigarette prevede la lavorazione di un materiale filtrante costituito da una striscia continua, ad esempio di acetato di cellulosa, nota anche con il nome di “tow”, ricavata da una balla di materiale filtrante compresso.
La striscia viene fatta avanzare lungo un percorso determinato attraverso stazioni di lavorazione, in corrispondenza delle quali viene sottoposta ad operazioni di stiratura longitudinale e di apertura trasversale e quindi impregnato con additivi plasticizzanti. Secondo quanto noto, la fase di impregnare la striscia avviene in corrispondenza di appositi dispositivi applicatori atti ad investire la striscia con un flusso di materiale plasticizzante, in particolare triacetina, la quale alla temperatura ed alla pressione ordinaria di funzionamento di tali dispositivi è allo stato liquido.
La striscia viene pertanto investita da un flusso di particelle di liquido, in quantità e dimensioni prefissate, in modo da assorbire la quantità desiderata di triacetina.
A valle della stazione di applicazione della triacetina è prevista una stazione in corrispondenza della quale operano mezzi formatori di un cordone cilindrico continuo di materiale filtrante che, in corrispondenza di una stazione di incarto, viene progressivamente avvolto in una striscia continua di materiale cartaceo per la formazione di un baco continuo di filtro. Un dispositivo di taglio rotante provvede infine a separare il baco continuo in singoli spezzoni di filtro.
Secondo quanto noto, il dispositivo applicatore di triacetina comprende, lungo il percorso della striscia e al di sotto di questa, una vasca contenente una quantità determinata di triacetina, alimentata da un serbatoio tramite una pompa.
I dispositivi applicatori noti presentano, internamente alla vasca e parzialmente immersa nella triacetina, una spazzola rotante che rotando a regime produce un flusso di gocce di liquido in grado di investire dal basso la striscia di acetato di cellulosa.
In ulteriori dispositivi è noto l’impiego di ugelli, i quali irrorano dal basso la striscia in avanzamento prelevando la triacetina direttamente dalla vasca.
Ulteriormente i dispositivi di tipo noto possono trattare più di una striscia alla volta, generalmente due strisce che solitamente avanzano lungo due percorsi paralleli in una medesima macchina . In questo caso ciascuna striscia riceve la triacetina da rispettive proprie spazzole o ugelli.
In questo caso, inoltre, è noto di dotare il coperchio di chiusura della vasca di una parete superiore inclinata verso il basso, da monte a valle con riferimento alla direzione di avanzamento delle strisce. Tale parete superiore è provvista di una leggera nervatura, o di una appendice definita da un piccolo risalto, la quale è disposta centralmente, ossia su di un piano di mezzeria della vasca, in modo da indirizzare la triacetina depositatasi sulla superficie interna del coperchio verso una zona di recupero in una direzione longitudinale, ossia nel verso di avanzamento delle strisce.
Nei dispositivi noti, accade che la striscia non intercetti completamente il flusso. Questa parte del flusso oltrepassa il piano di avanzamento della striscia andando a ricadere poi, dall’alto, sulla striscia stessa.
Tuttavia, i dispositivi noti, in grado di assolvere al problema, presentano il notevole svantaggio di limitare il funzionamento del dispositivo stesso ad un solo ed unico formato della striscia di materiale filtrante da trattare.
In altre parole, non risulta possibile utilizzare lo stesso dispositivo per il trattamento di diversi formati di strisce di materiale filtrante. In questo contesto, scopo della presente invenzione è pertanto quello di realizzare un dispositivo per il trattamento di materiale filtrante per articoli da fumo che sia esente dagli inconvenienti descritti con riferimento alla tecnica nota.
Il compito tecnico e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo per il trattamento di materiale filtrante per articoli da fumo comprendente le caratteristiche tecniche indicate in una o più delle annesse rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo per il trattamento di materiale filtrante per articoli da fumo come illustrato negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra, schematicamente, una macchina confezionatrice di filtri per articoli da fumo comprendente un dispositivo in accordo con l'invenzione;
- la figura 2 mostra, in vista laterale schematica, una prima variante realizzativa del dispositivo in accordo con la presente invenzione;
- la figura 3 mostra, in vista laterale schematica, una seconda variante realizzativa del dispositivo in accordo con la presente invenzione;
- la figura 4 mostra, in vista prospettica e con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre, una prima forma di realizzazione del dispositivo;
- la figura 5 mostra, in vista prospettica e con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre, una seconda forma di realizzazione del dispositivo;
- la figura 6 mostra, in vista prospettica e con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre, una terza forma di realizzazione del dispositivo;
- la figura 7 mostra, in vista prospettica e con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre, una quarta forma di realizzazione del dispositivo;
- la figura 8 mostra, in vista prospettica, un particolare del dispositivo secondo la presente invenzione;
- la figura 9 mostra, in vista prospettica, una seconda variante del particolare di figura 8;
- la figura 10 mostra, in vista prospettica, una terza variante del particolare di figura 8;
- la figura 11 mostra una fase di realizzazione del particolare di figura 8;
- la figura 12 mostra una fase di realizzazione del particolare di figura 9;
- la figura 13 mostra una fase di realizzazione del particolare di figura 10;
- la figura 14 mostra, in vista prospettica e con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre, un secondo particolare del dispositivo secondo la presente invenzione;
- la figura 15 mostra un particolare A di figura 11 ingrandito.
Con riferimento alle unite figure, con 1 è stato complessivamente indicato un dispositivo per il trattamento di materiale filtrante per articoli da fumo in accordo con la presente invenzione.
Il dispositivo 1 è impiegato in macchine 2 per la produzione di filtri per articoli da fumo, in particolare sigarette, sostanzialmente del tipo illustrato in figura 1.
Tali macchine 2 comprendono un magazzino 4 di materiale filtrante, nel quale sono contenute due masse 6 di materiale filtrante, di cui solo una illustrata in figura 1. Dalle masse 6 vengono svolti rispettivi stoppini 8 i quali vengono avanzati, mediante dispositivi di guida di tipo noto, verso una stazione di lavorazione 10 del materiale filtrante.
In dettaglio, la stazione di lavorazione 10 del materiale filtrante comprende almeno un dispositivo soffiatore 12 di tipo noto, atto ad allargare trasversalmente gli stoppini 8 trasformandoli in filoni 14 continui di larghezza determinata. Preferibilmente, la stazione di lavorazione 10 comprende tre dispositivi soffiatori 12, dislocati lungo linee 16 di alimentazione secondo quanto illustrato nella figura 1. La stazione di lavorazione 10 comprende, inoltre, un dispositivo 1 di trattamento del materiale filtrante in accordo con l'invenzione, situato a valle dei dispositivi soffiatori 12 e ricevente in ingresso i citati filoni 14 continui, per provvedere alla plastificazione dei citati filoni 14 continui mediante apporto di un fluido plasticizzante.
I filoni 14 continui trattati sono successivamente avanzati verso un dispositivo 18 di trasporto a rulli, atto a ricevere in ingresso i citati filoni 14 continui e convogliarli verso rispettivi filoni o nastri 22 di carta precedentemente gommata. In corrispondenza della zona in cui i filoni 14 raggiungono i nastri 22, i filoni 14 vengono raccolti in cordoni da rispettivi convogliatori conici per assumere, in modo noto, una conformazione sostanzialmente cilindrica.
Dopo aver assunto la suddetta conformazione sostanzialmente cilindrica, i cordoni ottenuti dai filoni 14 risultano fra loro paralleli e vengono avvolti con i nastri 22 di carta gommata per ottenere rispettivi bachi 24 di materiale filtrante, fra loro paralleli.
I bachi 24 così ottenuti vengono alimentati a un dispositivo 26 di controllo della qualità dei bachi 24, e successivamente ad una testa 28 di taglio, la quale è atta a tagliare trasversalmente i bachi 24 per ottenere rispettive successioni di spezzoni non illustrati.
Verrà ora descritto nel dettaglio il dispositivo 1 applicatore per il trattamento di materiale filtrante per articoli da fumo secondo la presente invenzione, in accordo con una forma realizzativa preferita ed illustrata in figura 2.
Il dispositivo 1 comprende una vasca 30, presentante un fondo 32 ed una apertura superiore 34, di contenimento di un prodotto fluido plasticizzante, in particolare triacetina.
Almeno una striscia continua 36, definita dal citato filone 14 continuo di materiale filtrante viene fatta avanzare lungo una rispettiva linea di lavorazione e confezionamento 16 di filtri. La striscia 36 viene fatta avanzare in corrispondenza dell’apertura superiore 34 della vasca 30.
In particolare la striscia 36 viene fatta avanzare al di sopra dell’apertura superiore 34 della vasca 30.
Il dispositivo 1 comprende, inoltre, dei mezzi generatori 38 di un flusso di fluido plasticizzante diretto verso la striscia 36 continua di materiale filtrante.
I mezzi generatori 38 del flusso comprendono, secondo una prima variante realizzativa preferita, illustrata in figura 2, una spazzola rotante 40 dotata di setole 42.
La spazzola 40 è inserita all’interno della vasca di contenimento 30 ed è parzialmente immersa nella triacetina. Con la rotazione della spazzola 40, le setole 42 raccolgono triacetina e tramite un riscontro, non illustrato in figura, cui le setole 42 parzialmente interferiscono durante la rotazione, irrorano la triacetina verso la striscia continua 36.
In una variante realizzativa ulteriore, rappresentata in figura 3, i mezzi generatori 38 comprendo una batteria di ugelli 44 connessi alla vasca di contenimento 30. Mediante un pompa, non illustrata, la triacetina viene irrorata, attraverso la batteria di ugelli 44, verso la striscia continua 36 di materiale filtrante.
In particolare, il dispositivo 1 comprende mezzi schermanti 46 dell’apertura superiore 34 della vasca 30. I mezzi schermanti 46 definiscono una finestra di esposizione 48 della striscia 36 al flusso di fluido plasticizzante.
La finestra 48 presenta dimensioni fisse ed inferiori alle dimensioni dell’apertura superiore 34 della vasca 30. Inoltre, la larghezza della finestra 48 è sostanzialmente uguale alla larghezza della striscia 36.
Preferibilmente si realizza una finestra 48 di larghezza eccedente per eccesso la larghezza della striscia 36, in modo da garantire un corretto apporto di triacetina, in particolare sui bordi laterali 110 della striscia 36, in caso di eventuali disallineamenti cui la striscia 36 può essere soggetta durante l’avanzamento.
Particolarmente, si fa riferimento a disallineamenti che la striscia 36 può essere soggetta in una direzione sostanzialmente trasversale alla direzione di avanzamento D della stessa.
Tali mezzi schermanti 46 risultano sostituibili a formato, ossia in funzione della larghezza della striscia 36 di materiale filtrante da trattare.
I mezzi schermanti 46 presentano diverse forme di realizzazione, tutte rientranti nel contesto della presente invenzione.
Inoltre, verrà fatto riferimento ad un dispositivo 1 per il trattamento simultaneo di due strisce continue 36 di materiale filtrante. Non è per questo da escludere la possibilità di impiego del dispositivo 1, secondo la presente invenzione, per una sola ed unica striscia continua 36 di materiale filtrante.
Secondo una prima variante realizzativa, illustrata in figure 4, 6 e 8, i mezzi schermanti 46 sono definiti da una pluralità di elementi 50 fra loro separati. Ciascun elemento 50 presenta rispettive pareti superiori 52, le quali sono fra loro sostanzialmente complanari. Le pareti 52 sono inoltre sostanzialmente parallele, o leggermente inclinate, rispetto un piano di giacitura della striscia 36 in avanzamento.
Secondo una seconda variante di figura 5, 7, 9 e 10, i mezzi schermanti 46 sono, invece, definiti da una pluralità di elementi 50, che risultano fra loro collegati. Anche in questo caso, ciascun elemento 50 presenta rispettive pareti superiori 52, fra loro sostanzialmente complanari.
Gli elementi 50 sono sottoforma di una lastra piana 54.
L’elemento 50 è realizzato, come rappresentato nelle figure 8 e 11, a partire da una lastra piana 54 sostanzialmente rettangolare che viene ripiegata in corrispondenza di proprie estremità 56 lungo rispettive linee di piegatura 58.
L’elemento 50 quindi, una volta ripiegato, comprende la citata parete superiore 52, e due pareti laterali 60 definite dalla piegatura delle suddette estremità 56.
Secondo una prima forma di realizzazione, illustrata in figura 4, i mezzi schermanti 46 comprendono un primo 62 ed un secondo 64 elemento laterale, ed un terzo 66 elemento posto in posizione sostanzialmente centrale della vasca 30.
In questo modo, tra il primo elemento 62 ed il terzo elemento 66, e corrispondentemente tra il secondo elemento 64 ed il terzo elemento 66, vengono a definirsi rispettive finestre 48 di esposizione di ciascuna striscia 36 al flusso di fluido plasticizzante. Più precisamente, tra il primo elemento 62 ed il terzo elemento 66 è definita una prima finestra di esposizione 68 di una prima striscia continua 36a; mentre tra il secondo elemento 64 ed il terzo elemento 66 è definita una seconda finestra di esposizione 70 di una seconda striscia continua 36b.
In questa prima forma realizzativa, ciascuna finestra 68, 70 è da intendersi come la porzione di piano compreso fra due elementi 50 adiacenti e rispetto il quale le pareti superiori 52 di ciascun elemento 50 sono fra loro complanari.
In una seconda forma di realizzazione i mezzi schermanti 46 si presentano, invece, sottoforma di una unica lastra piana 54 presentante almeno un intaglio chiuso 72.
Come illustrato in figure 9, 10, 12 e 13, la lastra piana 54 presenta un intaglio chiuso 72 per ciascuna delle strisce continue 36. In altre parole ciascun intaglio chiuso 72 definisce un’apertura 74, la quale a sua volta definisce la finestra di esposizione 48, della rispettiva striscia 36, al flusso di fluido plasticizzante.
Gli intagli 72 sono di forma sostanzialmente rettangolare ed uguali fra loro.
In questa seconda forma di realizzazione gli elementi 50, in quanto collegati fra loro, sono individuabili come porzioni della lastra piana 54. Ad esempio, con particolare riferimento alle figure 9 e 12, nella lastra 54 sono individuabili una prima 76 ed una seconda 78 porzione laterale ed una terza porzione centrale 80, corrispondenti, rispettivamente, al primo 62 ed al secondo 64 elemento laterale ed al terzo elemento centrale 66.
Le pareti laterali 60 sono qui definite da due bande longitudinali 82 della lastra piana 54, individuate dalle rispettive linee di piegatura 58, che vengono ripiegate definendo, per l’appunto, le pareti laterali 60 degli elementi 50. Le pareti laterali 60 risultano in questo caso unite fra loro dal materiale della lastra 54.
Ogni elemento 50 presenta dimensioni precise ed impostate. In questo modo, una volta che gli elementi 50 sono montati sulla vasca di contenimento 30, ciascuna finestra di esposizione 48 presenta dimensioni precise.
Ulteriormente, per questo motivo, le dimensioni della finestra 48 risultano fisse e non regolabili.
Quando i mezzi schermanti 46 sono definiti da elementi 50 collegati fra loro, e quindi ottenuti da un’unica lastra 54, è invece l’intaglio chiuso 72 che viene opportunamente dimensionato a seconda della larghezza della striscia continua 36 da trattare. Anche in questo caso quindi, con il montaggio degli elementi 50, le dimensioni della finestra 48 non possono variare e risultano perciò fisse.
Ulteriormente, nel caso in cui i mezzi generatori 38 del flusso presentino la spazzola rotante 40, il dispositivo 1 comprende una traversa centrale 86 di sostegno della spazzola rotante 40. La traversa 86 sostiene centralmente la spazzola 40 mediante un appendice 88, la quale presenta un foro 90 di passaggio della spazzola 40 stessa (figure 6 e 7).
In figura 6 viene illustrata una terza forma realizzativa dei mezzi schermanti 46, i quali comprendono il primo elemento laterale 62 ed il secondo elemento laterale 64, e centralmente il terzo elemento centrale 66 ed un quarto elemento centrale 92. Il terzo elemento 66 è posto fra la prima striscia 36a e la traversa centrale 86, mentre il quarto elemento 92 è posto fra la traversa centrale 86 e la seconda striscia 36b.
Analogamente alla seconda forma di realizzazione, in figura 7 è rappresentata una quarta forma di realizzazione dei mezzi schermanti 46 in cui ciascuna finestra di esposizione 48 è definita da un rispettivo intaglio chiuso 72 della lastra piana 54.
In questo caso, data la presenza della traversa 86 di sostegno della spazzola 40, i mezzi schermanti 46 comprendono il primo elemento laterale 62 ed il terzo elemento centrale 66 collegati fra loro tramite le rispettive pareti laterali 60, ed il secondo elemento laterale 64 ed il quarto elemento centrale 92 anch’essi collegati fra loro tramite le rispettive pareti laterali 60.
Precisamente, con riferimento anche alle figure 10 e 13, i mezzi schermanti sono realizzati a partire da due lastre piane 54, presentanti ciascuna un solo intaglio chiuso 72 e corrispondenti a due soli elementi 50 collegati fra loro.
La vasca di contenimento 30 comprende, inoltre, mezzi di supporto inferiori 94 dei mezzi schermanti 46.
In particolare i mezzi di supporto 94 interagiscono con le pareti laterali 60 degli elementi 50 dei mezzi schermanti 46.
Secondo una prima variante realizzativa preferita, illustrata in figure 2 e 3, i mezzi di supporto 94 sono definiti da un condotto 96, posto internamente alla vasca di contenimento 30 e presentante una prima 98 ed una seconda 100 parete laterale.
Precisamente il flusso di fluido plasticizzante scorre all’interno del condotto 96 in direzione della striscia continua 36 di materiale filtrante in avanzamento.
La prima 98 e la seconda 100 pareti laterali sono preferibilmente inclinate per meglio accompagnare il flusso di fluido plasticizzante. Le pareti inclinate 98, 100 permettono anche di delimitare il flusso di fluido per meglio indirizzarlo verso ciascuna striscia 36 in avanzamento.
Il condotto 96 presenta una bocca inferiore 102 ed una bocca superiore 104. Preferibilmente, il condotto 96 presenta una sezione che diverge dalla bocca inferiore 102 alla bocca superiore 104. La bocca inferiore 102 è affacciata ai mezzi generatori 38 del flusso di un fluido plasticizzante, mentre la bocca superiore 104 è affacciata alla striscia 36 di materiale filtrante in avanzamento.
I mezzi schermanti 46 sono inseriti internamente al condotto 96. Più precisamente, le pareti laterali 60 di ciascun elemento 50 sono conformate in maniera tale da adeguarsi all’inclinazione delle pareti 98, 100 del condotto 96. In tal modo, con l’inserimento gli elementi 50, e quindi i mezzi schermanti 46 in generale, sono sostenuti dalle pareti laterali 98,100 del condotto 96. In particolare, ciascun elemento 50, sostenuto dalle pareti 98,100 del condotto 96, raggiunge una posizione di collocamento stabile all’interno del condotto 96 stesso.
Gli elementi 50 raggiungono tale posizione di collocamento, al di sotto di ciascuna striscia continua 36.
Quindi, più precisamente, secondo questa variante realizzativa, i mezzi di supporto inferiori 94 sono definiti dalle pareti laterali 60 degli elementi 50 dei mezzi schermanti 46 e dalle pareti laterali 98,100 inclinate del condotto 96.
Secondo una seconda variante, non illustrata, la vasca di contenimento 30 comprende dei riscontri, posti sulle pareti laterali della vasca 30 stessa o sulle pareti laterali 98,100 del condotto 96. Anche in questo caso, le pareti laterali 60 degli elementi 50 dei mezzi schermanti 46 interagiscono, ad esempio per appoggio, con questi riscontri. Gli elementi 50 raggiungono, anche in questo caso, una posizione di collocamento stabile all’interno del condotto 96, garantendo una ottimale schermatura del flusso di fluido plasticizzante.
Un aspetto vantaggioso di queste varianti realizzative è rappresentato dalla facilità di posizionamento e montaggio degli elementi 50 e quindi dei mezzi schermanti 46 in sé.
La sostituzione, in caso di cambio formato della striscia continua 36 di nastro filtrante, ovvero nel caso vari la larghezza della striscia 36 da trattare, risulta essere vantaggiosamente veloce e semplice, permettendo inoltre una riduzione dei tempi di cambio formato data la semplicità di esecuzione.
Il dispositivo 1 comprende, inoltre, dei mezzi di allineamento 106 della striscia 36 in avanzamento con la detta finestra di esposizione 48 (figure 4-7).
Tali mezzi di allineamento 106 sono definiti da una pluralità di perni 108 sostanzialmente perpendicolari al piano di giacitura della striscia 36a,36b.
Precisamente i mezzi di allineamento 106 sono da definiti da una pluralità di perni 108 posti in corrispondenza dell’ingresso del dispositivo 1.
I mezzi di allineamento 106 sono ulteriormente definiti anche da una pluralità di perni 108 posti in corrispondenza dell’uscita del dispositivo 1 stesso.
I perni 108 hanno il compito di compensare possibili disallineamenti della striscia 36 che potrebbero verificarsi durante l’avanzamento. Questi disallineamenti potrebbero infatti, come già detto, impedire alla striscia 36 di intercettare correttamente il flusso di fluido plasticizzante creando quindi sulla striscia 36 stessa delle zone prive di fluido plasticizzante.
Ciascuna striscia 36 da trattare, è mantenuta in allineamento, tramite almeno una coppia di perni 108, i quali compensano gli eventuali disallineamenti, attraverso il contatto con i bordi laterali 110 della striscia 36 stessa.
Ciascuna striscia 36 è mantenuta in allineamento, in ingresso al dispositivo 1, mediante il contatto dei propri bordi laterali 110, da una prima coppia 112 di perni 108.
Allo stesso modo, ciascuna striscia 36 è mantenuta in allineamento, all’uscita del dispositivo 1, mediante il contatto dei propri bordi laterali 110 con una seconda coppia 114 di perni 108. I perni 108 risultano mobili lungo una direzione trasversale alla direzione D di avanzamento della striscia 36. Questo permette di registrare l’allineamento, precisamente, con la finestra di esposizione 48 in funzione del formato della striscia 36.
I perni 108 sono parzialmente inseriti in una rispettiva guida 116 e, nel caso di cambio formato della striscia 36, i perni 108 di ciascuna coppia 112,114 vengono movimentati lungo questa guida 116 per regolarne la distanza in funzione della larghezza della striscia 36 da trattare.
Una volta raggiunto il posizionamento corretto, i perni 108 vengono bloccati in tale posizione mediante dei mezzi di serraggio, non illustrati.
I perni 108 hanno una forma sostanzialmente cilindrica. Dato che i perni 108 vengono a contatto con i bordi laterali 110 della striscia 36, i perni 108 sono costituiti da un materiale avente un basso coefficiente di attrito in modo tale da evitare la rovina della striscia 36 per sfregamento durante l’avanzamento della stessa. Altresì i perni 108 possono essere montati liberamente girevoli nelle rispettive guide 116, in modo da accompagnare, con la propria rotazione, l’avanzamento della striscia 36.
Anche la regolazione di ciascuna coppia 112,114 di perni 108 risulta essere molto semplice, e perciò anch’essi permettono una più rapida esecuzione in caso di cambio formato.
Il dispositivo 1 comprende, ulteriormente, un coperchio 118 di chiusura della vasca di contenimento 30.
Secondo quanto rappresentato in figura 14, il coperchio 118 è posto al di sopra della vasca 30 e fra le prime 112 e le seconde 114 coppie di perni 108.
Preferibilmente, la vasca di contenimento 30 presenta, parallelamente alla direzione D di avanzamento delle strisce 36, una rispettiva bandella di appoggio 120 del coperchio 118. La bandella 120, in particolare, mantiene il coperchio 118 ad una certa distanza dal piano di giacitura della striscia 36, in modo da consentire lo scorrimento libero della striscia 36 stessa.
Il coperchio 118 presenta internamente, in corrispondenza della propria superficie interna 118a, almeno un elemento di deflusso 122 per un eventuale deposito di fluido plasticizzante.
Il coperchio 118 presenta anche una superficie superiore 124 inclinata, tale da rendere la sezione del coperchio 118 convergente lungo la direzione D di avanzamento della striscia 36, in modo da meglio favorire il deflusso del fluido depositato.
Durante la generazione del flusso, può capitare che parte del fluido plasticizzante, alimentato verso la striscia 36 in avanzamento, possa oltrepassare il piano di giacitura della striscia 36 stessa e quindi depositarsi sulla superficie interna 118a del coperchio 118. Onde evitare possibili ricadute di particelle di fluido sulla striscia 36, che quindi definirebbero un apporto di fluido superiore a quello necessario, il coperchio 118 presenta sulla superficie interna 118a il detto elemento di deflusso 122.
Come rappresentato in figura 15, l’elemento di deflusso 122 è costituito da almeno una nervatura o appendice 126, giacente su un piano parallelo alla direzione D di avanzamento della striscia 36, in grado di recuperare ed indirizzare le particelle di fluido depositatosi sulla superficie interna 118a del coperchio 118, verso una zona di recupero Z del fluido.
Preferibilmente il coperchio 118 è dotato di una pluralità di nervature o appendici 126 fra loro parallele, in modo da indirizzare nel modo ottimale la triacetina depositatasi sulla superficie interna del coperchio verso la zona di recupero Z.
Diversamente, l’elemento di deflusso 122 può essere costituito da una pluralità di gole 128, ricavate sulla superficie interna 118a del coperchio 118, e tali anch’esse di recuperare e indirizzare le particelle di fluido verso la zona di recupero Z.
La zona di recupero Z è situata, secondo quanto deducibile dalle figure 2 e 3, in corrispondenza della parte anteriore della vasca di contenimento 30, in prossimità dei perni 108 anteriori.
In corrispondenza di tale zona Z, la vasca 30 presenta almeno una superficie di scolo 130, inclinata in direzione dei mezzi generatori 38 del flusso di fluido plasticizzante.
In particolare, nel caso vengano trattate più strisce 36 alla volta, è preferibile associare a ciascuna striscia 36 rispettive superfici di scolo 130 del fluido recuperato, come illustrato nelle figure da 4 a 7.
Tali superfici di scolo 130 ricevono le particelle recuperate dall’elemento di deflusso 122 e le riversano nella vasca 30 in direzione dei mezzi generatori 38 del flusso di fluido.
Il trovato sopra descritto consente di ottenere un dispositivo per il trattamento di materiale filtrante per articoli da fumo che sia in grado di operare su diversi formati della striscia di materiale filtrante.
Inoltre, il trovato garantisce un’efficace protezione delle strisce e garantendo al contempo un corretto apporto di fluido plasticizzante.
Ulteriormente il trovato permette di ridurre i tempi di cambio formato, data la facilità di esecuzione nella sostituzione dei mezzi schermanti.
Il trovato così concepito è suscettibile di evidente applicazione industriale; può essere altresì oggetto di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; tutti i dettagli possono essere sostituiti, inoltre, da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per il trattamento di materiale filtrante per articoli da fumo, comprendente una vasca di contenimento (30) di un prodotto fluido plasticizzante presentante un fondo (32) ed una apertura superiore (34); almeno una striscia continua (36) di materiale filtrante avanzando lungo una rispettiva linea di lavorazione e confezionamento (16) di filtri per articoli da fumo in corrispondenza dell’apertura superiore (34) della vasca (30); il dispositivo comprendendo mezzi generatori (38) di un flusso di un fluido plasticizzante diretto verso la striscia continua (36) di materiale filtrante, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi schermanti (46) dell’apertura superiore (34) della vasca (30) definenti una finestra di esposizione (48) della striscia (36) al flusso del fluido plasticizzante, la finestra (48) presentando dimensioni fisse inferiori alle dimensioni dell’apertura superiore (34) della vasca (30) e di larghezza sostanzialmente uguale alla larghezza della striscia (36).
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i mezzi schermanti (46) sono sostituibili in funzione della larghezza della striscia (36) di materiale filtrante da trattare.
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzato dal fatto che i mezzi schermanti (46) sono definiti da una pluralità di elementi (50) fra loro separati e presentanti rispettive pareti superiori (52), fra loro sostanzialmente complanari.
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzato dal fatto che i mezzi schermanti (46) sono definiti da una pluralità di elementi (50) fra loro collegati e presentanti rispettive pareti superiori (52), fra loro sostanzialmente complanari.
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 3 o 4 caratterizzato dal fatto che ciascun elemento (50) è sottoforma di una lastra piana (54).
  6. 6) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la vasca (30) comprende mezzi di supporto inferiori (94) dei mezzi schermanti (46).
  7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto di comprendere un condotto (96), posto internamente alla vasca di contenimento (30) e presentante una prima (98) ed una seconda (100) parete laterale; i mezzi schermanti (46) essendo sostenuti dalle pareti laterali (98,100) del condotto (96).
  8. 8) Dispositivo secondo un qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di allineamento (106) della striscia (36) in avanzamento con la detta finestra di esposizione (48).
  9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che i mezzi di allineamento (106) sono definiti da una pluralità di perni (108) sostanzialmente perpendicolari al piano di giacitura della striscia (36).
  10. 10) Dispositivo secondo la rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che la striscia (36) è mantenuta in allineamento tramite almeno una rispettiva coppia (112,114) di perni (108); detti perni (108) definendo l’allineamento della striscia (36) tramite il contatto con i bordi laterali (110) della striscia (36).
  11. 11) Dispositivo secondo la rivendicazione 10 caratterizzato dal fatto che i perni (108) sono mobili lungo una direzione trasversale alla direzione (D) di avanzamento della striscia (36), per regolare l’allineamento con la finestra di esposizione (48) in funzione della larghezza della striscia (36).
  12. 12) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere un coperchio (118) di chiusura, il quale presenta, in corrispondenza della propria superficie interna (118a), almeno un elemento di deflusso (122) di fluido plasticizzante.
  13. 13) Dispositivo secondo la rivendicazione 12 caratterizzato dal fatto che l’elemento di deflusso (122) è sottoforma di almeno una nervatura o appendice (126).
  14. 14) Dispositivo secondo la rivendicazione 12 caratterizzato dal fatto che l’elemento di deflusso (122) è sottoforma di almeno una gola (128) ricavata sulla superficie interna (118a) del coperchio (118).
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