ITBO20130171A1 - Unita' per la realizzazione di imbottiture assorbenti per pannolini. - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

"Unità per la realizzazione di imbottiture assorbenti per pannolini."

La presente invenzione à ̈ relativa ad una unità per la realizzazione di imbottiture assorbenti per pannolini.

Secondo quanto noto, i pannolini comprendono uno strato impermeabile, ad esempio di polietilene, uno strato di tessuto non tessuto, permeabile ai liquidi, ed una imbottitura assorbente racchiusa fra di essi.

Inoltre, i pannolini comprendono uno strato di acquisizione dei liquidi interposto tra l’imbottitura assorbente e lo strato permeabile di tessuto non tessuto, al fine di favorire la diffusione dei liquidi nell’imbottitura assorbente.

Le imbottiture assorbenti sono prevalentemente composte da particelle fibrose naturali (“fluff†) omogeneamente miscelate a particelle di materiale polimerico superassorbente (“SAP†).

Negli ultimi anni al fine di aumentare la capacità assorbente delle imbottiture si sono sviluppate imbottiture assorbenti comprendenti uno o più strati assorbenti discreti prevalentemente composti da particelle di materiale polimerico superassorbente (“SAP†).

È nota un’unità per la realizzazione di imbottiture assorbenti per pannolini comprendente un tamburo, rotante attorno ad un proprio asse di rotazione, sulla cui superficie cilindrica periferica sono disposte una pluralità di alloggiamenti o sedi aspiranti entro le quali si formano rispettive imbottiture assorbenti.

L’unità comprende inoltre una cappa di alimentazione delle particelle di “fluff†miscelate alle particelle di “SAP†disposta per un tratto di ampiezza determinata al di sopra della superficie cilindrica periferica del tamburo e delle corrispondenti sedi aspiranti.

Una volta che una sede aspirante del tamburo viene riempita di “fluff†miscelato al “SAP†, alimentati dalla cappa, si ottiene una rispettiva imbottitura assorbente finita.

Durante la formazione dell’imbottitura assorbente all’interno delle sedi aspiranti, il condotto di alimentazione alimenta in maniera intermittente il “SAP†direttamente nelle sedi aspiranti del tamburo, definendo i citati strati assorbenti discreti.

Tuttavia si à ̈ riscontrato che, durante l’erogazione del “SAP†nelle sedi aspiranti, il “SAP†non si deposita sul fluff†miscelato al “SAP†già depositato nella sede aspirante del tamburo, ma penetra al suo interno, determinando così il deterioramento dell’imbottitura assorbente in formazione nella citata sede e compromettendo la qualità delle imbottiture assorbenti finite.

Scopo della presente invenzione à ̈ di fornire una unità per la realizzazione di imbottiture assorbenti per pannolini che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.

La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo in cui:

- la figura 1 illustra in una vista frontale schematica una unità per la realizzazione di imbottiture assorbenti per pannolini secondo la presente invenzione;

- la figura 2 illustra in scala maggiorata una cappa di alimentazione un materiale assorbente ed un tamburo di formazione di imbottiture assorbenti illustrati nell’unità di figura 1 con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;

- la figura 3 illustra la cappa ed il tamburo di figura 2 durante il loro funzionamento;

- la figura 4 illustra in una vista frontale schematica una forma realizzativa alternativa dell’unità secondo la presente invenzione. Con riferimento alla figura 1, con 1 à ̈ indicata nel suo complesso una unità per la realizzazione di imbottiture assorbenti 2 per pannolini.

In generale, i pannolini comprendono un foglio di materiale permeabile ed un foglio di materiale impermeabile tra i quali à ̈ racchiusa un’imbottitura assorbente 2 che costituisce la parte del pannolino adibita all’assorbimento dei liquidi.

Per assolvere a tale scopo, l’imbottitura assorbente 2 à ̈ composta maggiormente da materiale fibroso naturale (fluff) 8 omogeneamente miscelato a materiale polimerico superassorbente (“SAP†) 9.

Preferibilmente, il materiale superassorbente impiegato à ̈ materiale polimerico superassorbente in granuli.

Inoltre, per incrementare la capacità assorbente dell’imbottitura 2 essa comprende almeno uno strato assorbente discreto composto prevalentemente da materiale polimerico superassorbente (“SAP†) 9.

L’unità 1 comprende una linea di avanzamento 3 lungo la quale avanzano le imbottiture assorbenti 2 finite.

L’unità 1 comprende un tamburo 4 di formatura delle imbottiture assorbenti 2.

Il tamburo 4 Ã ̈ sostanzialmente tangente alla linea di avanzamento 3 in corrispondenza di una stazione di rilascio 36.

Il tamburo 4 ha un proprio asse di rotazione R orizzontale e perpendicolare rispetto alla linea di avanzamento 3.

In particolare, come illustrato in figura 1, il tamburo 4 ruota attorno al proprio asse R in senso orario.

Il tamburo 4 presenta una superficie cilindrica periferica 4a la quale presenta almeno una sede 5 aspirante.

Nella forma di realizzazione illustrata la superficie periferica 4a presenta una pluralità di sedi 5 aspiranti angolarmente distrinuite lungo la sua superficie di rivoluzione.

Le sedi 5 aspiranti sono disposte sulla superficie periferica 4a del tamburo 4 secondo un passo P determinato.

L’unità 1 comprende una cappa 6 di alimentazione di almeno un materiale assorbente 7 la quale à ̈ disposta contrapposta perifericamente al tamburo 4 per almeno parte della superficie periferica 4a del tamburo 4.

Nella forma realizzativa preferita, la cappa 6 Ã ̈ disposta al di sopra del tamburo 4 ed il tamburo 4 risulta interposto tra la linea di avanzamento 3 e la cappa 6 di alimentazione.

La cappa 6 definisce con il tamburo 4 una camera chiusa di formazione delle imbottiture 2 entro le sedi 5.

La cappa 6 Ã ̈ delimitata da una parete frontale 21, una parete posteriore 22 e da due fianchi 23 e 24, o pareti laterali, ciascuno dei quali collegante la parete frontale 21 con la parete posteriore 22. Con riferimento al verso di rotazione del tamburo 4, il fianco indicato con 24 Ã ̈ il fianco sinistro ed il fianco indicato con 23 Ã ̈ il fianco destro della cappa 6.

Nella forma realizzativa preferita, la cappa 6 comprende un’appendice 25 definente un’estensione laterale della cappa 6.

In una variante non illustrata, la cappa 6 comprende due appendici 25 o estensioni laterali.

In un ulteriore variante non illustrata, la cappa 6 non presenta alcuna appendice 25.

In particolare, l’appendice 25 laterale si sviluppa lungo la superficie periferica 4a del tamburo 4.

L’appendice 25 à ̈ di forma allungata e presenta uno sviluppo sostanzialmente circonferenziale.

L’appendice 25 à ̈ delimitata da una rispettiva porzione di parete frontale 21, di parete posteriore 22 e di uno dei due fianchi 23, 24 della cappa 6. Nella forma realizzativa preferita, l’appendice à ̈ delimitata da una porzione del fianco destro 23 della cappa 6.

La cappa 6 presenta una bocca di ingresso 13 ed una bocca di alimentazione 11 che si affaccia alla superficie periferica 4a del tamburo 4.

La bocca di ingresso 13 à ̈ disposta in corrispondenza di una delle estremità della cappa 6, da parte opposta rispetto alla bocca di alimentazione 11.

Dalla bocca di ingresso 13 alla bocca di alimentazione 11, la cappa 6 ha uno sviluppo sezionale divergente.

La cappa 6 comprende una soffiante 12 di immissione in pressione del materiale fibroso “fluff†8 disposta in corrispondenza della bocca di ingresso 13.

L’unità 1 comprende un primo impianto 14 di dosaggio e di alimentazione del “SAP†9.

Il primo impianto 14 alimenta quantità determinate di materiale polimerico superassorbente 9 all’interno della cappa 6.

La cappa 6 comprende al suo interno una zona 10 di miscelazione e di trasporto del materiale fibroso naturale (fluff) 8 e del materiale superassorbente “SAP†9.

Il primo impianto 14 alimenta quantità determinate di materiale polimerico superassorbente 9 entro la zona 10 di miscelazione e trasporto della cappa 6.

Le dosi di “SAP†9 immesse dal primo impianto 14 nella zona 10 di miscelazione e trasporto della cappa 6 sono proporzionate alla quantità di materiale fibroso naturale (fluff) 8, immesse dalla soffiante 12, con la quale si miscela entro la cappa 6.

Il materiale fibroso naturale (fluff) 8 omogeneamente miscelato al materiale polimerico superassorbente (“SAP†) 9 definisce il materiale assorbente 7 sopra citato.

In una forma realizzativa alternativa, il materiale assorbente 7 comprende unicamente materiale fibroso naturale (fluff) 8.

Essendo il “fluff†ed il “SAP†alimentati in prossimità della bocca di ingresso 13, la loro miscelazione, e la conseguente formazione del materiale assorbente 7, avviene durante il loro contemporaneo trasposto verso la bocca di alimentazione 11.

La bocca di alimentazione 11 eroga il materiale assorbente 7 che si deposita entro le sedi 5 aspiranti del tamburo 4 riempiendole gradualmente fintanto che esse risultano disposte, a seguito della rotazione del tamburo 4, affacciate alla cappa 6 medesima.

Con riferimento al senso di rotazione del tamburo 4, una volta che la superficie periferica 4a del tamburo 4 contrapposta alla cappa 6 esce dalla zona di azione della bocca di alimentazione 11 della cappa 6, le sedi 5 aspiranti alloggiano rispettive imbottiture 2 assorbenti finite che vengono rilasciate dal tamburo 4 alla linea 3 di avanzamento in corrispondenza della stazione di rilascio 36.

Al fine di realizzare nell’imbottitura 2 assorbente i citati strati assorbenti discreti costituiti prevalentemente dal materiale superassorbente “SAP†9, l’unità 1 comprende un condotto 15 di alimentazione di dosi di “SAP†9.

Il condotto 15 Ã ̈ disposto in corrispondenza della cappa 6.

In particolare, il condotto 15 sfocia nella cappa 6.

Nella forma realizzativa preferita, il condotto 15 sfocia nell’appendice 25.

Con il termine sfociare si vuole intendere che preferibilmente il condotto 15 termina in corrispondenza di almeno una delle pareti della cappa 6 senza estendersi ulteriormente all’interno della cappa 6 stessa. Più precisamente, in corrispondenza del fianco destro 23 della cappa 6.

In particolare, il condotto 15 di alimentazione à ̈ saldamente connesso alla cappa 6.

La bocca alimentazione 11 della cappa 6 alimenta nelle sedi aspiranti 5 del tamburo 4 il materiale assorbente 7, formato nella zona 10 di miscelazione e trasporto, ed il materiale superassorbente “SAP†9 erogato dal condotto 15 di alimentazione.

A tale scopo, l’unità 1 comprende un secondo impianto 18 di dosaggio e di alimentazione di materiale superassorbente (SAP) 9 comprendente il citato condotto 15 di alimentazione.

Si noti che nella forma realizzativa descritta, il materiale superassorbente 9 dosato ed alimentato dal primo e secondo impianto 14 e 18 Ã ̈ il medesimo.

Alternativamente, il materiale superassorbente 9 dosato ed alimentato dal primo impianto 14 Ã ̈ differente rispetto a quello dosato ed alimentato dal secondo impianto 18.

Il condotto 15 di alimentazione presenta un’estremità di ingresso direttamente collegata a mezzi valvolari 19 di alimentazione intermittente del materiale superassorbente ed una bocca di erogazione 17 sfociante entro la cappa 6.

Preferibilmente, la bocca di erogazione 17 risulta complanare con una delle pareti della cappa 6. Più precisamente, con il fianco destro 23 della cappa 6.

I mezzi valvolari 19 consentono il passaggio del “SAP†9 nel condotto 15 di alimentazione in maniera intermittente, in modo tale che il condotto 15 stesso alimenti il “SAP†nel corso del passaggio di ciascuna sede 5 aspirante del tamburo 4 al di sotto della bocca di erogazione 17.

Più precisamente, la bocca di erogazione 17 si affaccia alla superficie periferica 4a del tamburo 4.

Secondo la presente invenzione, il condotto 15 di alimentazione à ̈ configurato in modo tale che il flusso di materiale superassorbente 9 alimentato all’interno della cappa 6 si espanda fino a raggiungere un’estensione corrispondente all’estensione longitudinale dell’almeno strato discreto dell’imbottitura assorbente 2.

Vantaggiosamente, l’appendice 25 definisce una zona 26 di diffusione ed espansione del materiale superassorbente 9.

Più precisamente, il condotto 15 di alimentazione del materiale superassorbente 9 à ̈ configurato in modo tale che il flusso di materiali superassorbente presenta una prima velocità di ingresso ed una seconda velocità di uscita inferiore rispetto alla prima velocità di ingresso.

In altre parole, il condotto 15 di alimentazione à ̈ un condotto che presenta una conformazione sezionale divergente (sectional structure).

Il termine conformazione sezionale indica che se si esegue una sezione assiale simmetrica del condotto 15, esso presenta una configurazione che diverge man mano che si avvicina alla cappa 6. In questo modo, il materiale superassorbente 9 erogato dal condotto 15 di alimentazione si deposita entro le sedi 5 aspirante del tamburo 4 senza rimuovere il materiale assorbente 7 accumulatosi in precedenza.

La seconda velocità di uscita del materiale superassorbente 9 dal condotto 15 di alimentazione à ̈ tale per cui non viene perturbata dal flusso del primo materiale assorbente 7 trasportato verso la bocca di alimentazione 11 all’interno della cappa 6.

Vantaggiosamente, il condotto 15 di alimentazione presenta una lunghezza L definita dai mezzi valvolari 19 alla bocca di erogazione 17 compresa tra 100 e 400 mm.

Preferibilmente, la lunghezza L del condotto 15 di alimentazione à ̈ di 100 mm.

Vantaggiosamente, un condotto 15 di alimentazione relativamente corto consente di realizzare strati discreti di “SAP†9 aventi un’estensione definita e ripetibile.

Al fine di orientare correttamente il materiale superassorbente 9 in uscita dal condotto 15 rispetto alle sedi 5 aspiranti del tamburo 4, il condotto 15 di alimentazione si sviluppa principalmente lungo una direzione sostanzialmente ortogonale alla superficie cilindrica periferica 4a del tamburo 4.

L’appendice 25 presenta un’estremità in comunicazione con l’ambiente esterno, in particolare attraverso una griglia 27 di passaggio dell’aria esterna verso l’interno.

In questo modo, attraverso la griglia 27 si instaura un flusso d’aria dall’ambiente esterno verso l’interno della cappa 6, evitando così la formazione di vortici indesiderati entro la zona 26 di diffusione ed espansione.

Nella forma realizzativa preferita, il tamburo 4 comprende al suo interno una prima, una seconda ed una terza camera di aspirazione 28, 29 e 30, contrapposte alla bocca di alimentazione 11 della cappa 6.

La prima, la seconda e la terza camera 28, 29 e 30 sono disposte tra loro in successione e la seconda camera 29 Ã ̈ interposta tra la prima e la terza camera 28 e 30.

In particolare, la prima camera 28 Ã ̈ contrapposta alla zona 26 di diffusione ed espansione e la seconda camera 29 Ã ̈ contrapposta alla zona 10 di miscelazione e trasporto.

La terza camera 30 Ã ̈ contrapposta alla 10 zona di miscelazione e trasporto.

Le citate camere 28, 29 e 30 hanno rispettive pareti divisorie 31, 32, 33, 34 ed, in particolare, almeno una delle pareti 32, 33 in comune con la rispettiva camera adiacente.

La prima e la seconda camera 28 e 29 hanno una parete divisoria 32 comune. Vantaggiosamente, tale parete divisoria ha uno sviluppo a raggiera.

Ciò consente di convogliare prevalentemente il flusso del materiale assorbente 7 ed il materiale superassorbente “SAP†9, in uscita dal 15 condotto di alimentazione, rispettivamente verso la seconda e la prima camera 28 e 29 di aspirazione del tamburo 4, come illustrato in figura 3.

Si osservi che, la disposizione del condotto 15 di alimentazione influenza la posizione degli strati discreti di materiale assorbente all’interno dell’imbottitura assorbente 2.

Con riferimento alla figura 2, il condotto 15 di alimentazione può essere disposto a monte della zona 10 di miscelazione e trasporto del primo materiale assorbente 7, secondo il verso di rotazione del tamburo 4, in modo da depositare il materiale superassorbente 9, definente lo strato discreto di materiale assorbente, in prossimità del fondo della rispettiva sede 5 del tamburo 4.

In questo caso la zona di 26 di diffusione ed espansione si sovrappone almeno in parte nella zona 10 di miscelazione e trasporto.

Alternativamente, la zona 26 di diffusione ed espansione à ̈ definita da un’appendice 25 disposta a monte rispetto alla zona 10 di miscelazione, secondo il verso di rotazione del tamburo 4.

Al fine di depositare gli strati discreti di materiale superassorbente in una posizione interna intermedia dell’imbottitura assorbente 2, il condotto 15 di alimentazione deve essere posizionato sempre più prossimo alla zona 10 di miscelazione e trasporto del materiale assorbente 7.

In particolare, come illustrato in figura 2, nel caso in cui il condotto 15 di alimentazione à ̈ posizionato a monte dell’appendice 25, e sfociante nella zona 10 di miscelazione e trasporto del materiale assorbente 7, il materiale superassorbente 9, definente lo strato discreto di materiale assorbente, viene depositato in una posizione intermedia della sede 5 del tamburo 4.

In questo caso la zona di 26 di diffusione ed espansione si sovrappone almeno in parte nella zona 10 di miscelazione e trasporto.

Nella forma realizzativa preferita, essendo il condotto 15 di alimentazione disposto in corrispondenza dall’appendice 25, disposta a valle rispetto alla zona 10 di miscelazione secondo il verso di rotazione del tamburo 4, il materiale superassorbente 9, definente lo strato discreto di materiale assorbente, viene depositato al disopra del materiale assorbente 7 già depositato nella sede 5 in corrispondenza dell’estremità di ingresso della sede 5 stessa.

Si osservi che, dal momento che il tamburo 4 ribalta le imbottiture assorbenti 2 lungo la linea di avanzamento 3, la posizione degli strati discreti assorbenti nell’imbottitura assorbente 2 avanzante lungo la linea 3 à ̈ capovolta rispetto alla posizione assunta entro le sedi 5 del tamburo 4.

Al fine di depositare una pluralità di strati discreti di materiale superassorbente in corrispondenza del fondo delle sedi 5 del tamburo 4 e dell’estremità di ingresso delle sedi 5, la zona 26 di diffusione ed espansione, definita dall’appendice 25, à ̈ disposta rispettivamente a monte ed a valle rispetto alla zona 10 di miscelazione, secondo il verso di rotazione del tamburo 4.

In una forma realizzativa alternativa illustrata in figura 4, l’unità 1 comprende due cappe 6 di alimentazione, in particolare una prima ed una seconda cappa 36 e 37, del materiale assorbente 7 disposte l’una affiancata all’altra, rispetto al verso di rotazione del tamburo 4, ed entrambe contrapposte alla superficie periferica 4a del tamburo 4.

Al fine di depositare strati discreti assorbenti, composti prevalentemente da materiale superassorbente, almeno una delle due cappe comprende almeno un condotto 15 di alimentazione ad essa associata.

Le due cappe 6 sono in comunicazione tra loro mediante un elemento di collegamento 35 interposto tra le due cappe 6 stesse. Si osservi che, anche in tale forma realizzativa, il condotto 15 di alimentazione può essere posizionato in zone differenti, rispetto alla prima e seconda cappa 36 e 37, in funzione del posizionamento degli strati discreti di “SAP†nell’imbottitura assorbente 2.

In particolare, il condotto 15 di alimentazione può essere disposto a monte e/o a valle della prima e seconda cappa 36 e 37 di alimentazione.

Infine, nella presente descrizione, à ̈ contemplato anche l’impiego di più condotti 15 di alimentazione per realizzare più strati discreti di “SAP†nell’imbottitura assorbente 2.

Secondo la presente invenzione, la configurazione del condotto 15 di alimentazione ed il posizionamento dello stesso rispetto alla cappa 6 consente di espandere il flusso di materiale superassorbente, fino a raggiungere un’estensione corrispondente all’estensione longitudinale dell’almeno strato discreto, in modo tale che esso si depositi nella sede 5 del tamburo 4 senza che esso vada ad impattare nella rispettiva sede 5 aspirante con una velocità tale da deteriore l’eventuale materiale assorbente 7 già depositato entro la sede 5 aspirante oppure tale da provocare un ritorno del materiale superassorbente 9 stesso.

Vantaggiosamente, la distensione del materiale superassorbente 9 dalla bocca di erogazione 17 del condotto 15 di alimentazione al deposito sulla rispettiva sede 5 del tamburo, à ̈ ottenuta anche dalla combinazione di più fattori precedentemente citati, quali ad esempio la posizione del condotto 15 di alimentazione rispetto alla cappa 6 ed al tamburo 4, la conformazione della sezione del condotto 15, la lunghezza del condotto 15 di alimentazione.

Claims (13)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Unità per la realizzazione di imbottiture assorbenti per pannolini, l’imbottitura assorbente (2) comprendendo almeno un materiale assorbente (7) ed almeno uno strato discreto di materiale superassorbente (9); l’unità comprende un tamburo (4) di formatura di detta imbottitura assorbente (2), comprendente sulla superficie periferica (4a) una o più sedi (5) aspiranti; almeno una cappa (6) di alimentazione di almeno detto materiale assorbente (7) contrapposta ad almeno una porzione della superficie periferica del tamburo (4) ; l’unità comprendendo un condotto (15) di alimentazione ad intermittenza di dosi predefinite di detto materiale superassorbente (9), sfociante in detta cappa; l’unità essendo caratterizzata dal fatto che detto condotto (15) di alimentazione à ̈ configurato in modo tale che il flusso di materiale superassorbente (9) alimentato all’interno della cappa (6) si espanda fino a raggiungere un’estensione corrispondente all’estensione longitudinale dell’almeno strato discreto dell’imbottitura assorbente (2).
2. 2. Unità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la cappa (6) comprende almeno un’appendice (25) laterale sviluppantesi lungo la superficie periferica (4a) del tamburo (4); detto condotto (15) di alimentazione del materiale superassorbente sfociando all’interno di questa appendice (25) laterale della cappa (6).
3. 3. Unità secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che il condotto (15) di alimentazione del materiale superassorbente (9) à ̈ configurato in modo tale che il flusso del materiale superassorbente presenta una prima velocità di ingresso ed una seconda velocità di uscita inferiore rispetto alla prima velocità di ingresso.
4. 4. Unità secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che il condotto (15) di alimentazione à ̈ un condotto che presenta una conformazione sezionale divergente.
5. 5. Unità secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che il condotto (15) di alimentazione presenta un’estremità di ingresso direttamente collegata a mezzi valvolari (19) di alimentazione intermittente del materiale superassorbente ed una bocca di erogazione (17) sfociante entro la cappa (6).
6. 6. Unità secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che il condotto (15) di alimentazione presenta una lunghezza (L) definita dai mezzi valvolari (19) alla bocca di erogazione (17) compresa tra 100 e 400 mm.
7. 7. Unità secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che il tamburo (4) comprende al suo interno almeno una prima ed una seconda (27, 28) camera di aspirazione, aventi rispettive pareti divisorie (31 ,32 ,33), contrapposte alla cappa (6).
8. 8. Unità secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che la prima e la seconda camera (27, 28) di aspirazione presentano una parete divisoria (32) in comune avente sviluppo a raggiera.
9. 9. Unità secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzata dal fatto di comprendere una prima ed una seconda cappa (36, 37) di alimentazione del materiale assorbente (7) disposte l’una affiancata all’altra ed entrambe affacciate alla superficie periferica (4a) del tamburo (4), almeno una delle quali comprende almeno un condotto (15) di alimentazione ad essa associata.
10. 10. Unità secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzata dal fatto che il condotto (15) di alimentazione à ̈ saldamente connesso alla cappa (6).
11. 11. Unità secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, caratterizzata dal fatto che il condotto (15) di alimentazione à ̈ disposto in una posizione sostanzialmente ortogonale alla superficie cilindrica periferica (4a) del tamburo (4).
12. 12. Unità secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzata dal fatto che la cappa (6) presenta una zona di (10) miscelazione e trasporto del materiale assorbente; detto condotto (15) per il materiale superassorbente sfociando in questa zona di miscelazione e trasporto (10).
13. 13. Unità secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che l’appendice (25) definisce una zona (26) di diffusione ed espansione disposta a monte e/o a valle rispetto alla zona (10) di miscelazione, secondo il verso di rotazione del tamburo (4).