ITBO20120277A1 - Metodo e apparato per la realizzazione di una spazzola industriale - Google Patents

Metodo e apparato per la realizzazione di una spazzola industriale Download PDF

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ITBO20120277A1
ITBO20120277A1 IT000277A ITBO20120277A ITBO20120277A1 IT BO20120277 A1 ITBO20120277 A1 IT BO20120277A1 IT 000277 A IT000277 A IT 000277A IT BO20120277 A ITBO20120277 A IT BO20120277A IT BO20120277 A1 ITBO20120277 A1 IT BO20120277A1
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Davide Zagni
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Davide Zagni
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    • A46BRUSHWARE
    • A46BBRUSHES
    • A46B3/00Brushes characterised by the way in which the bristles are fixed or joined in or on the brush body or carrier
    • A46B3/08Brushes characterised by the way in which the bristles are fixed or joined in or on the brush body or carrier by clamping
    • A46B3/10Brushes characterised by the way in which the bristles are fixed or joined in or on the brush body or carrier by clamping into rings or the like
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A46BRUSHWARE
    • A46DMANUFACTURE OF BRUSHES
    • A46D3/00Preparing, i.e. Manufacturing brush bodies
    • A46D3/04Machines for inserting or fixing bristles in bodies
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Description

DESCRIZIONE
METODO E APPARATO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA SPAZZOLA INDUSTRIALE.
La presente invenzione ha per oggetto un metodo ed un apparato per la realizzazione di una spazzola industriale, del tipo “a pennello†o “a tazza†di diametro inferiore a mm 100†.
La presente invenzione trova particolare applicazione nel campo tecnico delle spazzole industriali e per hobbistica, cioà ̈ spazzole utilizzate per lavorazioni meccaniche (per esempio sbavatura lappatura o lucidatura di superfici ecc.).
In particolare, la presente invenzione fa riferimento alle spazzole del tipo “a pennello†o “a tazza†(se di piccolo diametro), nonché ad elementi singoli per la formazione di spazzole di grande diametro o per il montaggio in apposite attrezzature meccaniche utilizzate nei centri di lavoro a CNC. Tali spazzole presentano diametro ridotto e comprendono generalmente un corpo spazzola conformato a cappuccio e sviluppantesi prevalentemente lungo un proprio asse centrale ed una pluralità di fili o cordicelle o cavi aventi una porzione ancorata internamente al cappuccio ed una porzione sporgente esternamente ad esso per effettuare una spazzolatura quando il corpo spazzola à ̈ posto in rotazione attorno a tale asse centrale.
Più precisamente, il corpo spazzola presenta un cappuccio provvisto di una porzione di contenimento, sostanzialmente tubolare, al cui interno sono alloggiati i fili ed una porzione di giunzione, definita generalmente da un perno definente l’asse di rotazione della spazzola e protrudente dalla porzione di presa in allontanamento da essa.
Nella tecnica nota tali spazzole sono realizzate mediante una successione di fasi predefinita.
In prima istanza, viene predisposta una matassa di fili lisci o ondulati, che viene srotolata in modo che un suo tratto terminale avanzi in modo lineare parallelamente ad una propria direzione di sviluppo.
In concomitanza a ciò, un cappuccio viene posizionato al di sotto del tratto terminale in avanzamento, disposto perpendicolarmente ad esso ed orientato in modo che la porzione di presa risulti affacciata ai fili.
Successivamente, l’avanzamento del tratto terminale viene arrestato, in modo che il tratto sporga a valle della mezzeria del cappuccio per una lunghezza pari sostanzialmente a quella che si vuole ottenere per il prodotto finito.
Inoltre, mediante una taglierina, il tratto terminale viene tagliato in corrispondenza di un punto a monte della mezzeria, in modo che il tratto a valle ed il tratto a monte della mezzeria siano sostanzialmente uguali.
In corrispondenza della mezzeria, ed al di sopra del tratto terminale, viene collocata una spina sviluppantesi trasversalmente all’asse del cappuccio che, mediante mezzi pressori, viene spinta all’interno della porzione di presa del cappuccio, trascinando con se il tratto terminale della matassa.
In tal modo, il tratto terminale presenta sostanzialmente uno sviluppo ad “U†, in cui due porzioni di estremità si sviluppano linearmente in modo sostanzialmente parallelo ed una porzione intermedia presenta forma ricurva ed à ̈ collocata al di sotto della spina.
Si noti che durante l’azione dei mezzi pressori, una coppia di ganasce rastrema localmente una zona di estremità della porzione di presa del cappuccio per impedire la fuoriuscita della spina e quindi del filo. In fase di finitura, un utensile rasatore agisce sulle porzioni di estremità dei fili per pareggiarne il livello, il quale in fase di lavoro non risultano mai allo stesso livello.
Svantaggiosamente, le spazzole così realizzate presentano numerosi inconvenienti.
Principalmente, la presenza della spina trasversale e lo sviluppo ad “U†dei fili genera un vuoto nella parte centrale della spazzola, il che peggiora notevolmente la funzionalità della stessa.
Inoltre, tale conformazione impone ai fili una direzione preferenziale di deformazione, ovvero l’allontanamento reciproco tra le due porzioni di estremità lungo una direzione ortogonale alla spina.
Anche questo svantaggio si ripercuote in modo negativo sulla funzionalità della spazzola in quanto l’area occupata dai fili risulta non uniforme, comportando difformità nella lavorazione.
Peraltro, l’utilizzo di fili che hanno subito una deformazione (la piegatura impartita dai mezzi pressori), genera all’interno di ciascun filo una catena di tensioni interne che può compromettere la durata della spazzola. Inoltre la rastrematura della sola parte terminale del cappuccio può provocare dei punti di taglio che diventa molto critico con fili sottili (diametro del filo inferiore a mm 0,25).
Nella tecnica nota esistono anche macchine per la realizzazione di spazzole a pennello con mazzetti ritorti. Tali macchine prevedono una preliminare formatura di un anello attorno al quale sono avvolti una pluralità di mazzetti ritorti, il quale viene inserito all’interno del corpo spazzola in modo assiale e successivamente vincolato mediante la bordatura di un piccolo perno posto all’interno del fondo del cappuccio, il quale blocca l’anello con i mazzetti ritorti che si sono disposti assialmente durante l’introduzione dell’anello forato.
Svantaggiosamente, con tali macchine risulta particolarmente laboriosa la realizzazione della spazzola. Inoltre, l’utilizzo di fili o mazzetti ritorti (ovvero cavi/cavetti) necessita di due apparati di produzione completamente differenti, riducendo la flessibilità del produttore (o quantomeno aumentandone i costi).
Scopo della presente invenzione à ̈ rendere disponibile una spazzola industriale, nonché un apparato ed un metodo per la realizzazione di tale spazzola industriale che superino gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, Ã ̈ scopo della presente invenzione mettere a disposizione un apparato ed un metodo per la realizzazione di una spazzola industriale semplici, rapidi ed economici.
Inoltre, scopo della presente invenzione à ̈ mettere disposizione un metodo di realizzazione di una spazzola industriale adatto a produrre spazzole del tipo “a pennello†o “a tazza†sia con il filo o cordicella che con i cavi (definito mazzetto avvolto o ritorto) minimizzando il cambio di attrezzatura.
Peraltro, scopo della presente invenzione à ̈ anche mettere a disposizione una macchina ed un metodo per la realizzazione di spazzole a pennello che, se impiegato per la produzione di spazzole a pennello standard (con la spina interna al bicchiere), ne riduce i difetti costruttivi ed i costi di produzione
Ancora, à ̈ scopo della presente invenzione mettere a disposizione una spazzola industriale avente una distribuzione uniforme dei fili o cordicelle o dei cavi ed un comportamento omogeneo degli stessi e con densità di filo o cordicella o cavi molto elevate.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ mettere a disposizione una spazzola industriale di semplice realizzazione e dalle prestazioni elevate.
Detti scopi sono pienamente raggiunti dalla spazzola industriale, dall’apparato e dal metodo per realizzarla oggetto della presente invenzione.
Queste ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui:
- la figura 1 illustra una vista prospettica di una spazzola industriale secondo la presente invenzione;
- la figura 2 mostra una vista in sezione della spazzola industriale di figura 1 con le novità del bicchiere in una prima forma di realizzazione;
- la figura 2a mostra una vista in sezione della spazzola industriale di figura 1 con le novità del bicchiere in una seconda forma di realizzazione;
- la figura 2b mostra una vista in sezione della spazzola tradizionale con la chiusura innovativa del bicchiere;
- le figure 3a-3c mostrano viste in sezione di ulteriori forme realizzative di una spazzola industriale secondo la presente invenzione;
- le figure 4a-4d mostrano viste in sezione di diverse forme di realizzazione di un elemento conformato a bicchiere utilizzato nel metodo secondo la presente invenzione per realizzare le spazzole delle precedenti figure;
- la figura 5 mostra una vista schematica di un apparato per la realizzazione di spazzole industriali secondo la presente invenzione;
- la figura 6 mostra un particolare di figura 5;
- le figure 7a-7c mostrano successive fasi del metodo per la realizzazione di spazzole industriali secondo la presente invenzione portate a termine dall’apparato di figura 5;
- la figura 8 mostra una vista in esploso di una forma realizzativa dei mezzi pressori utilizzati nell’apparato per la realizzazione di spazzole industriali secondo la presente invenzione;
- la figura 8a mostra un particolare della figura 8.
Con riferimento alle allegate figure, con il numero 1 viene indicata una spazzola industriale realizzata mediante il metodo secondo la presente invenzione.
In particolare, la presente trattazione farà specifico riferimento alle spazzole del tipo “a pennello†, ovvero quelle adatte all'uso con utensili elettrici o ad aria per, ad esempio, sbavatura, eliminazione di scorie o residui di vernice, spazzolatura dei giunti di saldatura o dei punti di ossidazione.
Tuttavia, la presente invenzione potrebbe coinvolgere anche altre tipologie di spazzole.
Nelle forme realizzative illustrate, tali spazzole 1 presentano uno sviluppo assiale maggiore rispetto a quello radiale, e per tale ragione sono impiegate dove c'à ̈ difficoltà di accesso: negli angoli o all'interno dei fori e per la pulizia e la lucidatura degli stampi. Secondo il metodo à ̈ prevista la predisposizione di un elemento conformato a bicchiere 22 (definente un corpo spazzola 2 che verrà meglio descritto nel prosieguo). L’elemento conformato a bicchiere 22 presenta una porzione di contenimento 23, conformata per contenere e trattenere spezzoni 8 di detti fili o cordicelle o cavi (metallici o plastici) 51, ed una porzione di giunzione 26 atta ad essere collegata ad un organo motore (non illustrato) rotante.
Preferibilmente, la porzione di contenimento 23 dell’elemento conformato a bicchiere 22 à ̈ provvista di una parete di fondo 24 ed almeno una parete laterale 25, definenti un vano di alloggiamento “V†.
Dunque, la porzione di contenimento 23 à ̈ un corpo scatolare sviluppantesi lungo un proprio asse centrale “A†e provvisto di una bocca di accesso “B†opposta alla parete di fondo 24 per consentire l’introduzione dei fili o cavi 51 della spazzola.
Nella forma preferita, l’elemento conformato a bicchiere 22 comprende un perno 12 ergentesi dalla parete di fondo 24 internamente al vano “V†di alloggiamento, preferibilmente lungo una direzione parallela all’asse centrale “A†.
Nelle forme realizzative delle figure 4a, 4b e 4c, la parete laterale 25 dell’elemento conformato a bicchiere 22 presenta una conformazione svasata (in allontanamento dalla parete di fondo 24) per facilitare l’introduzione della mazzetta 7, come risulterà maggiormente chiaro nel prosieguo.
In altre parole, l’elemento conformato a bicchiere 22 presenta uno svaso 27 in corrispondenza di una zona di estremità 25a della parete laterale 25.
Preferibilmente, tale svaso 27 si sviluppa in allontanamento dalla parete di fondo 24.
Tale svaso 27 può essere solo sulla faccia interna 25c della parete laterale 25, o solo sulla faccia esterna 25d, oppure su entrambe.
Il metodo secondo la presente invenzione prevede inoltre di predisporre di un cordone 50 composto da una pluralità di fili o cordicelle (lisci od ondulati) 51 tra loro sostanzialmente paralleli, presentante almeno un tratto terminale 52 sviluppantesi lungo una propria direzione principale “C†.
Alternativamente, la mazzetta 7 può essere realizzata spezzoni di cavi (o cavetti), preferibilmente metallici o plastici.
Tali cavi sono definiti da un fascio di fili 51 avvolti su loro stessi, preferibilmente in modo sostanzialmente elicoidale.
Ancora, il cordone 50 può essere composto da una o più cordicelle.
Nel prosieguo, salvo dove esplicitamente specificato, si potrà fare indistintamente riferimento agli uni (fili o cordicella), agli altri (cavi o cavetti) o ad entrambi senza per questo perdere in generalità.
Si noti che il cordone 50 presenta un proprio sviluppo che può anche differire da quello del tratto terminale 52, ad esempio avvolto attorno ad un rocchetto 102a o simili.
Il tratto terminale 52 presenta invece andamento sostanzialmente rettilineo, lungo la direzione principalmente “C†, in modo da poter essere almeno in parte alloggiato all’interno del vano “V†della porzione di contenimento 3 del corpo spazzola 2.
In altre parole, la pluralità di fili o cordicelle o di cavi 51, che possono essere lisci o ondulati, sono preferibilmente mantenuti sostanzialmente diritti al fine di avere una migliore lavorabilità in una successiva fase di inserimento nell’elemento conformato a bicchiere 22 e di taglio.
Ove richiesto, può essere eseguita una fasciatura della pluralità dei fili o dei cavi 51 mediante un film di materiale plastico (es. nylon o politene) o con un sistema meccanico.
Il metodo prevede in prima istanza un posizionamento dell’elemento conformato a bicchiere 22 affacciandolo con il tratto terminale 52 del cordone 50 lungo.
In una prima forma di attuazione del metodo l’elemento conformato a bicchiere 22 viene allineato al tratto terminale del cordone 50, lungo la direzione principale “C†.
In altre parole, in tale forma di attuazione, vengono allineati la direzione principale “C†del tratto terminale 52 con l’asse centrale “A†dell’elemento conformato a bicchiere 22 (in particolare della porzione di contenimento 23).
Vantaggiosamente, in tal modo il vano “V†di alloggiamento risulta affacciato ad un’estremità libera 52a del tratto terminale 52 stesso.
Alternativamente, in una seconda forma di attuazione, per la produzione dei pennelli standard, l’elemento conformato a bicchiere viene affacciato al tratto terminale 52 in modo che la direzione principale “C†di quest’ultimo risulti ortogonale all’asse centrale “A†della porzione di contenimento 23.
Successivamente, il metodo prevede di generare un moto relativo di avvicinamento tra il tratto terminale 52 del cordone 50 e la porzione di contenimento 23 dell’elemento conformato a bicchiere 22, in modo da introdurre il tratto terminale 52 all’interno del vano “V†di alloggiamento.
In particolare, la fase di generazione di un moto relativo termina con l’attestamento di una porzione del tratto terminale 52 alla parete di fondo 24 della porzione di contenimento 23.
Nella suddetta prima forma di attuazione, la fase di generazione di un moto relativo prevede l’introduzione dell’estremità libera 52a del tratto terminale 52 all’interno del vano “V†lungo la direzione principale “C†. Tale fase termina attestando tale estremità libera 52a con la parete di fondo 24 del corpo di contenimento 23.
Preferibilmente, tale fase à ̈ realizzata mediante una fase avanzamento del tratto terminale 52 del cordone 50 lungo la propria direzione principale “C†.
In accordo con quanto sopra accennato, l’avanzamento del tratto terminale 52 viene arrestato al raggiungimento della parete di fondo 24 da parte della propria estremità libera 52.
Nella seconda forma di attuazione precedentemente introdotta, una spina (non illustrata) sviluppantesi trasversalmente all’asse del cappuccio viene spinta all’interno della porzione di contenimento 23, trascinando con se il tratto terminale 52 del cordone 50.
In tal modo, il tratto terminale 52 presenta sostanzialmente uno sviluppo ad “U†, in cui due porzioni di estremità si sviluppano linearmente in modo sostanzialmente parallelo ed una porzione intermedia presenta forma ricurva ed à ̈ collocata tra la spina e la parete di fondo 24.
Inoltre, il metodo prevede una separazione del tratto terminale 52 dal resto del cordone 50 mediante mezzi di taglio 110, al fine di definire una mazzetta 7 di spezzoni 8 di filo o cavo.
Nella prima forma di attuazione del metodo, la fase di separazione avviene a valle della fase di generazione di un moto relativo (ovvero di avanzamento del cordone 50). Al contrario, nella seconda forma di attuazione del metodo, la fase di separazione avviene prima della fase di generazione di un moto relativo (ovvero dell’inserimento della spina).
Inoltre, il metodo prevede, in via preferenziale, una fase di deformazione radiale della parete laterale 25 della porzione di contenimento 23, al fine di realizzare mezzi di trattenimento 10 della mazzetta 7 all’interno del vano “V†.
Con il termine “deformazione radiale†si intende nel presente testo una deformazione della parete laterale 5 tale da modificare, nella zona deformata, la sezione del vano “V†trasversale all’asse centrale “A†della porzione di contenimento 23 (e dunque alla direzione principale “C†).
In particolare, tale deformazione radiale à ̈ tale da ridurre la sezione del vano “V†in corrispondenza di una zona operativa di appositi mezzi pressori 111.
Preferibilmente, la fase di deformazione radiale comprende una fase di realizzazione di una strozzatura 11 di lunghezza “L†predefinita in corrispondenza della parete laterale 25 del corpo di contenimento 23 in modo da definire i mezzi di trattenimento 10 precedentemente descritti.
Preferibilmente, la fase di deformazione radiale à ̈ eseguita su almeno 1/3 (più preferibilmente almeno metà) della lunghezza della parete laterale 25. In altre parole, la lunghezza “L†della strozzatura 11 corrisponde ad almeno 1/3 (preferibilmente 1/2) della lunghezza della parete laterale 25.
Più precisamente, il metodo prevede di realizzare una strozzatura 11 in corrispondenza della parete laterale 25 della porzione di contenimento 23, in cui tale strozzatura 11 presenta uno sviluppo di lunghezza “L†corrispondente ad almeno 1/3 di una lunghezza della parete laterale 5 misurata parallelamente all’asse centrale “A†.
Nella forma attuativa preferita, la strozzatura 11 presenta lunghezza “L†corrispondente alla lunghezza della parete laterale 5.
Si noti che la strozzatura 11 di lunghezza “L†predeterminata presenta conformazione tubolare.
Più precisamente, la strozzatura 11 di lunghezza “L†predeterminata si sviluppa in avvicinamento all’estremità 25a della parete laterale 25 (distale dalla parete di fondo 24) per definire in parte i mezzi di trattenimento 10.
In altre parole, una zona di estremità 25a della parete laterale 25 distale dalla parete di fondo 24 definisce una sezione di passaggio di estensione minore rispetto alla sezione della parete di fondo 24 stessa.
Preferibilmente, la fase di realizzazione di una strozzatura 11 à ̈ realizzata mediante una deformazione radiale di pluralità di tratti di lunghezza “L†tra loro angolarmente (equi) spaziati attorno all’asse centrale “A†.
In tal modo vengono realizzate una pluralità di nervature 16 longitudinali, sostanzialmente parallele all’asse centrale “A†alternate ad una corrispondente pluralità di canali 17 longitudinali.
Preferibilmente, i tratti di cui sopra sono almeno 3, più preferibilmente sei, otto, dieci o dodici.
Alternativamente, vengono realizzate una pluralità di pareti longitudinali, sostanzialmente parallele all’asse centrale “A†, tra loro collegate da rispettivi spigoli di collegamento.
In una forma tale da realizzare la spazzola illustrata in figura 3a e 3b, la fase di deformazione radiale comprende una sottofase di deformazione radiale di una zona intermedia 25b della parete laterale 25 per realizzare il restringimento 13 di sezione sostanzialmente anulare, precedentemente descritto.
Preferibilmente, tale fase di deformazione radiale à ̈ eseguita mediante una porzione attiva 112 dei mezzi pressori 111.
Più preferibilmente, la porzione attiva (o morsa) 112 à ̈ formata da vari segmenti in funzione del diametro del bicchiere e che può eseguire varie forme di rastremazione (in funzione della sagomatura dei segmenti della morsa o pinza e per la lunghezza del bicchiere. Tale morsa o pinza 112 verrà in ogni caso meglio descritta in seguito.
Nella forma attuativa preferita, la fase di separazione e la fase di deformazione radiale sono eseguite in contemporanea (o in rapida successione) in modo da velocizzare i tempi di realizzazione del pezzo.
Inoltre, il metodo prevede anche di eseguire la marcatura (o stampaggio o incisione) di una pluralità di dati identificativi del prodotto su una o più facce esterne 25d della parete laterale 25 della porzione di contenimento 23 dell’elemento conformato a bicchiere 22.
Preferibilmente, tale fase à ̈ eseguita mediante appositi mezzi pressori 111. Più preferibilmente, tali mezzi pressori 111 sono gli stessi che realizzano la fase di deformazione radiale.
In altre parole, la porzione attiva 112 comprende una o più matrici 114 che realizzano la marcatura (o stampaggio). Nella forma realizzativa preferita, la fase di marcatura e la fase di deformazione radiale (realizzazione della strozzatura 11) sono eseguite in contemporanea mediante i suddetti mezzi pressori 111. A tale proposito, viene nel seguito discusso e descritto un apparato 100 per la realizzazione della spazzola 1 industriale secondo la presente invenzione, preferibilmente svolgendo le fasi del metodo appena descritto.
L’apparato 100 comprende un telaio 101 di supporto e sostegno al quale sono collegati o quantomeno operativamente associati una pluralità di mezzi ed organi di assemblaggio della spazzola 1.
In particolare, l’apparato 100 comprende mezzi di alimentazione 102 del succitato cordone 50 di fili o cordicella o cavi/cavetti 51, i quali mezzi 102 sono come detto associati al telaio 101.
Si ricordi, in analogia a quanto riportato in precedenza, che il cordone 50 presenta un tratto terminale 52 orientato lungo una direzione principale “C†sostanzialmente rettilinea e corrispondente alla direzione di sviluppo dei fili o cordicella o cavi 51. In una prima forma realizzativa, i mezzi di alimentazione 102 sono configurati per posizionare il tratto terminale 52 lungo una direzione operativa “D†, preferibilmente corrispondente alla direzione principale “C†.
Nella forma realizzativa illustrata (figura 5), i mezzi di alimentazione comprendono un rocchetto 102a atto ad avvolgere un primo tratto 50a del cordone 50, mobile in rotazione per svolgere tale cordone in un convogliatore 102b rettilineo sviluppantesi lungo detta direzione operativa “D†.
Tuttavia, i mezzi di alimentazione potrebbero presentare anche un’altra conformazione, purché tale da collocare un tratto terminale 52 del cordone 50 lungo la succitata direzione operativa “D†(corrispondente alla direzione principale “C†).
L’apparato 100 comprende inoltre un gruppo di alloggiamento 105 associato al telaio 101 e sagomato per alloggiare almeno un elemento conformato a bicchiere 22, preferibilmente del tipo fin qui descritto.
Tale gruppo di alloggiamento 105 comprende dunque almeno una sede 105a dimensionata per accogliere l’elemento conformato a bicchiere 22. Preferibilmente, il gruppo di alloggiamento 105 presenta una porzione di presa configurata per trattenere tale elemento conformato a bicchiere 22.
Il gruppo di alloggiamento 105 à ̈ configurato per allineare l’elemento conformato a bicchiere 22 al tratto terminale 52 del cordone 50 in un piano operativo.
Nella prima forma di realizzazione dell’apparato (illustrata nelle figure 5 e 6) il gruppo di alloggiamento 105 ed i mezzi di alimentazione 102 sono disposti in modo che il tratto terminale 52 del cordone 50 (e dunque la direzione operativa “D†) sia parallelo ed allineato all’asse centrale “A†dell’elemento conformato a bicchiere 22 (e dunque ad un asse centrale della sede).
Dunque, il vano “V†di alloggiamento risulta affacciato all’estremità libera 52a del tratto terminale 50 stesso. Preferibilmente, l’apparato 100 comprende un organo di movimentazione 103 configurato per il gruppo di alloggiamento 105 in modo tale che l’asse centrale “A†dell’elemento conformato a bicchiere 22 risulti allineato alla direzione principale “C†(e dunque al tratto terminale 52).
Più precisamente, l’asse centrale “A†risulta allineato alla direzione operativa “D†.
Nella forma realizzativa illustrata in fig. 5, l’organo di movimentazione 103 à ̈ definito da una tavola rotante 104.
Tale tavola 104 à ̈ provvista di una pluralità di elementi di afferraggio definenti il gruppo di alloggiamento 105. Ciascun elemento di afferraggio à ̈ dunque mobile in rotazione tra una posizione di carico, in cui riceve il rispettivo elemento conformato a bicchiere 22 da una stazione di rifornimento, ed una posizione di scarico, in cui rilascia la spazzola 1 finita (e dunque rilascia il corpo spazzola 2) ad una stazione di raccolta.
Intermedia tra le due posizioni à ̈ definita una posizione di assemblaggio, collocata in una zona operativa “Z†dell’apparato 100, in cui l’elemento conformato a bicchiere 22 e la mazzetta 7 (descritta in precedenza) vengono assemblati.
Si noti che la zona operativa “Z†à ̈ allineata alla direzione operativa “D†.
Alternativamente, in una seconda forma di realizzazione non illustrata, il gruppo di alloggiamento 105 ed i mezzi di alimentazione 102 sono disposti in modo che il tratto terminale 52 del cordone 50 (e dunque la direzione operativa “D†) sia ortogonale all’asse centrale “A†dell’elemento conformato a bicchiere 22 (e dunque ad un asse centrale della sede).
Preferibilmente, l’apparato 100 comprende mezzi di generazione 107 di un moto relativo associati ai mezzi di alimentazione 102 e configurati per movimentare il tratto terminale 52 del cordone 50 e l’elemento conformato a bicchiere 22 in reciproco avvicinamento al fine di introdurre il tratto terminale 52 stesso all’interno del vano “V†di alloggiamento dell’elemento conformato a bicchiere 22.
Nella prima forma di realizzazione dell’apparato 100, i mezzi di generazione 107 sono operativamente attivi lungo la direzione operativa “D†(che come detto corrisponde alla direzione principale “C†).
In altre parole, i mezzi di generazione 107 sono configurati per introdurre l’estremità libera 52a del cordone 50 all’interno del vano “V†.
Dunque, i mezzi 107 generano un avvicinamento di una prefissata entità tra l’elemento conformato a bicchiere 22 ed il tratto terminale 52.
Preferibilmente, i mezzi 107 di generazione di un moto relativo comprendono un gruppo di avanzamento 108 operativamente attivo lungo la direzione operativa “D†e configurato per trascinare il tratto terminale 52 del cordone 50 in avanzamento verso l’elemento conformato a bicchiere 22 (ovvero verso la zona operativa “Z†).
Dunque, il gruppo di avanzamento 108 comprende almeno un organo di presa 109a, 109b mobile lungo la direzione operativa “D†(ovvero lungo la direzione principale “C†) per inserire il tratto terminale 52 del cordone 50 all’interno del vano “V†dell’elemento conformato a bicchiere 22.
Preferibilmente, il gruppo di avanzamento 108 comprende una coppia di organi di presa 109a, 109b (un primo 109a ed un secondo 109b) mobili lungo la direzione operativa “D†e selettivamente attivabili per operare in alternanza in modo che almeno uno di essi si mantenga in presa sul tratto terminale 52 del cordone 50.
Il vantaggio di tale caratteristica verrà meglio chiarito nel seguito.
Alternativamente, nella seconda forma realizzativa, i mezzi di generazione sono operativamente attivi trasversalmente alla direzione principale “C†e sono provvisti di mezzi spintori per introdurre il tratto terminale 52 all’interno del vano “V†in una configurazione ad “U†.
Preferibilmente, al fine di migliorarne il funzionamento, l’apparato comprende una stazione di fasciatura 116 entro la quale il cordone 50 scorre mediante il gruppo di avanzamento 108.
La stazione di fasciatura à ̈ configurata per impacchettare il cordone 50, ed in particolare il tratto terminale 52, mediante uno strato di materiale plastico (ad esempio nylon o simili).
Vantaggiosamente, ciò consente di incrementare la densità dei fili o cordicella 51 (o cavi) e la rigidezza del cordone 50.
Al fine di eseguire la fase di separazione precedentemente descritta nel metodo secondo la presente invenzione, l’apparato 100 comprende inoltre mezzi di taglio 110 associati al telaio 101 ed operativi trasversalmente alla direzione operativa “D†per separare il tratto terminale 52 dal resto del cordone 50 al fine di realizzare una mazzetta 7 di spezzoni 8 di filo o cordicella o di cavi/cavetti 51.
Preferibilmente, i mezzi di taglio 110 comprendono una ghigliottina 110a od una taglierina mobile (radialmente) in avvicinamento ed allontanamento dal cordone 50.
Si noti che la fasciatura del cordone 50 nella stazione di fasciatura 116 oppure con un cordone di fili o cordicelle o cavi precedentemente fasciati, permette di avere un migliore taglio ed una migliore introduzione nella cavità del bicchiere.
Infatti, la fasciatura del cordone con lo strato di materiale plastico (o con sistemi alternativi) permette di avere un perfetto avanzamento del cordone 50, una perfetta introduzione del tratto terminale 52 nella cavità “V†ed una maggiore precisione e velocità di taglio.
Nella prima forma realizzativa, la ghigliottina 110a à ̈ interposta tra il primo 109a ed il secondo 109b organo di presa in modo che anche a valle della separazione il cordone 50 e la mazzetta 7 siano “controllati†e trattenuti in posizione.
Vantaggiosamente, in tal modo sia la mazzetta 7 che il resto del cordone 51 sono costantemente guidati, aumentando la precisione della lavorazione.
Preferibilmente, inoltre, l’apparato 100 comprende mezzi pressori 111 associati al gruppo di alloggiamento 105 e presentanti una porzione attiva 112 di lunghezza “L†predeterminata mobile radialmente per deformare radialmente la parete laterale 25 della porzione di contenimento 23.
In tal modo, i mezzi pressori 111 realizzano la strozzatura 11 di lunghezza “L†, la quale corrisponde ad almeno 1/3 di una lunghezza della parete laterale 25 della porzione di contenimento 23 misurata parallelamente all’asse centrale “A†.
Preferibilmente, tali mezzi pressori 111 sono operativamente attivi (ovvero collocati) in corrispondenza della zona operativa “Z†.
Preferibilmente, la porzione attiva 112 comprende almeno tre ganasce 113 di lunghezza “L†predeterminata tra angolarmente (equi) spaziate e mobili radialmente in reciproco avvicinamento ed allontanamento tra una posizione di riposo, allontanata, ed una posizione operativa, avvicinata.
Nella forma realizzativa illustrata, le ganasce sono otto, ma potrebbero indistintamente essere sei, dieci o dodici in funzione dalle dimensioni del pennello.
Preferibilmente, le ganasce 113, sia nella posizione di riposo che nella posizione operativa, sono circonferenzialmente distanziate l’una dall’altra da un’intercapedine 117 definente una via di fuga radiale per il materiale deformato.
Come illustrato in figura 8, la porzione attiva 112 dei mezzi pressori 111 comprende un organo attuatore 118 associato alle ganasce 113 per movimentarle tra la posizione di riposo e la posizione operativa.
Preferibilmente, l’organo attuatore 118 à ̈ rigidamente connesso alle ganasce 113 mediante mezzi di collegamento reversibili (ad esempio viti o simili) al fine di consentire la sostituzione della ganascia 113.
Nella forma realizzativa illustrata, l’organo attuatore 118 à ̈ definito da un corpo cilindrico (preferibilmente a più settori 119) a superficie interna conica in modo che un movimento assiale relativo tra le ganasce 113 e l’organo attuatore 118 provochi un movimento radiale di strizione delle ganasce 113 stesse tra la posizione di riposo e quella operativa.
Al fine di eseguire le incisioni 15 di cui sopra, i mezzi pressori 111 comprendono almeno una matrice 114 prestampata provvista della pluralità di dati identificativi delle specifiche della spazzola 1.
Tale matrice 114 à ̈ mobile trasversalmente alla direzione operativa “D†tra una posizione di riposo ed una posizione di marcatura al fine di imprimere la pluralità di dati sulla faccia esterna 5d della parete laterale 5 della porzione di contenimento 23 dell’elemento conformato a bicchiere 22.
Al fine di gestire le operazioni di assemblaggio, l’apparato 100 comprende un’unità di controllo 115.
Tale unità di controllo 115 à ̈ associata ai mezzi di taglio 110 ed ai mezzi pressori 111, ed à ̈ configurata per attivarli in contemporanea (od eventualmente in rapida successione) al fine di velocizzare la realizzazione della spazzola 1.
Preferibilmente, la porzione attiva 112 e la matrice 114 sono attive in contemporanea.
L’unità di controllo 115 à ̈ inoltre associata ai mezzi di alimentazione 102 ed al gruppo di alloggiamento 105 al fine di coordinare la sequenza produttiva rendendola rapida ed efficiente.
Strutturalmente, la spazzola 1 realizzata mediante il metodo secondo la presente invenzione comprende un corpo spazzola 2 presentante una porzione di contenimento 3, conformata per contenere e trattenere una pluralità di fili o cordicelle o cavi (metallici o plastici) 51, ed una porzione di giunzione 6 atta ad essere collegata ad un organo motore (non illustrato) rotante.
Si noti che il corpo spazzola 2 non à ̈ altro che l’elemento conformato a bicchiere 22 a valle della realizzazione del metodo secondo la presente invenzione. Dunque, la porzione di contenimento 3 del corpo spazzola 2 à ̈ conformata a bicchiere e provvista di una parete di fondo 4 ed almeno una parete laterale 5, definenti un vano di alloggiamento “V†.
In altre parole, la porzione di contenimento 3 à ̈ un corpo scatolare sviluppantesi lungo un proprio asse centrale “A†e provvisto di una bocca di accesso “B†opposta alla parete di fondo 4 per consentire l’introduzione dei fili o cavi 51 della spazzola.
Tale bocca di accesso “B†à ̈ delimitata da una zona di estremità 5a della parete laterale 5 distale dalla parete di fondo 4.
Dunque, la parete laterale 5 presenta conformazione sostanzialmente tubolare nella fase iniziale della produzione.
La porzione di contenimento 2 presenta preferibilmente geometria simmetrica, in modo da mantenere uniforme l’azione della spazzola 1 durante la rotazione attorno all’asse centrale “A†della porzione di contenimento 3. Nella forma realizzativa illustrata, la porzione di contenimento 3 presenta una geometria formata da varie sezioni tutte perpendicolari e sostanzialmente simmetriche rispetto all’asse di centrale “A†. Tali sezioni possono avere differenti forme geometriche e differenti dimensioni al fine di avere una perfetta tenuta dei fili o cordicelle o cavi anche alle massime velocità di rotazione, ovvero la parete di fondo 4 à ̈ sostanzialmente circolare, mentre la parete laterale 5 presenta una conformazione tubolare), sostanzialmente rastremata.
Tale strozzatura può avere anche la stessa dimensione lungo tutta la lunghezza “L†a seguito di restringimento discontinuo della sezione (del tipo a scalino). Tuttavia, altre forme realizzative possono prevedere conformazioni anche poligonali (assialsimmetriche), persino in parte prismatiche al fine di avere una perfetta tenuta dei fili o cordicelle o dei cavi in funzione delle caratteristiche costruttive (ondulazione, densità dei fili o cordicelle ecc).
Preferibilmente, la porzione di contenimento si sviluppa in modo sostanzialmente coassiale alla porzione di contenimento 3.
Dunque, anche la porzione di giunzione 6 si sviluppa lungo tale asse centrale “A†.
Nella forma realizzativa illustrata, la porzione di giunzione 6 comprende un gambo 6a sviluppantesi a partire dalla parete di fondo 4 del corpo di contenimento 3 in allontanamento dallo stesso, preferibilmente lungo l’asse centrale “A†.
Alternativamente, nella forma realizzativa illustrata in figura 4c, la porzione di giunzione può essere definita da un’apertura 26b collocata in corrispondenza della parete di fondo 4 accoppiabile con un albero rotante di movimentazione del motore. Tale apertura 26b à ̈ preferibilmente un foro filettato.
Nella forma realizzativa preferita, il corpo spazzola 2 à ̈ realizzato in materiale metallico, preferibilmente acciaio o acciaio inox o ottone o bronzo o rame (in funzione dell’utilizzo della spazzola ).
La spazzola 1 comprende inoltre una mazzetta 7 di spezzoni 8 di filo o cordicella (metallico o plastico), in parte alloggiati in detto vano “V†ed in parte sporgenti esternamente ad esso.
Analogamente a quanto accennato in precedenza, la mazzetta 7 può essere realizzata con spezzoni di cordicella o cavi (cavetti), preferibilmente metallici o plastici.
Tali cavi sono definiti da un fascio di fili 51 avvolti su loro stessi, preferibilmente in modo sostanzialmente elicoidale.
Secondo una forma realizzativa ottenuta mediante la prima forma di attuazione del metodo, ciascuno spezzone 8 di filo o cordicella o di cavo si sviluppa tra un proprio primo estremo 8a disposto esternamente al vano “V†di alloggiamento ed un proprio secondo estremo 8b opposto al primo 8a ed attestato alla parete di fondo 4 della porzione di contenimento 3 del corpo spazzola 2. Dunque, la mazzetta 7 di spezzoni 8 di filo o cordicella o di cavo si sviluppa a sua volta tra una propria prima estremità 7a (corrispondente al primo estremo 8a degli spezzoni 8 di filo o cordicella o di cavi) collocata all’esterno del vano “V†ed una propria seconda estremità 7b attestato alla parete di fondo 4 della porzione di contenimento 3.
In altre parole, ciascuno spezzone 8 di filo o cordicella o di cavo si sviluppa lungo l’asse centrale “A†della porzione di contenimento 3 ed à ̈ suddiviso in due semiparti; una prima semiparte 9a disposta internamente al vano “V†e terminante con il suddetto secondo estremo 8b attestato a (ovvero in contatto con) la parete di fondo 4 ed una seconda semiparte 9b disposta esternamente al vano “V†e sviluppantesi a partire dalla prima semiparte 9a in allontanamento dalla stessa per definire una setola della spazzola 1.
Preferibilmente, i fili o cavi 51 sono realizzati in materiale metallico oppure plastico.
Al fine di mantenere la mazzetta 7 all’interno del vano “V†, la spazzola 1 comprende appositi mezzi di trattenimento 10.
Tali mezzi di trattenimento 10 sono caratterizzati da forme innovative possibili da realizzare grazie al nuovo apparato (non che al metodo) secondo la presente invenzione, con possibilità di utilizzare questo metodo produttivo anche per le spazzole a pennello tradizionali (spina interna al bicchiere (vedi fig.
2b).
Preferibilmente tali mezzi di trattenimento 10 sono almeno in parte definiti da una strozzatura 11 di lunghezza “L†predefinita realizzata in corrispondenza della parete laterale 5 del corpo di contenimento 3.
Più precisamente, la parete laterale 5 del corpo di contenimento 3 presenta almeno una porzione di lunghezza “L†sviluppantesi in avvicinamento all’asse centrale “A†.
Dunque, una zona di estremità 5a della parete laterale 5 distale dalla parete di fondo 4 definisce una sezione di passaggio di estensione minore rispetto alla sezione della parete di fondo 4 stessa. In altre parole, la parete laterale 5 presenta forma rastremata.
Si noti che, la parete laterale 5 può essere rastremata per tutta la sua lunghezza “L†o solo parzialmente, risultando inclinata verso l’asse centrale “A†e determinando la strozzatura 11.
Preferibilmente, tale parete laterale 5 à ̈ rastremata per almeno 1/3 (più preferibilmente almeno metà) della sua lunghezza. In altre parole, la lunghezza “L†della strozzatura 11 corrisponde ad almeno 1/3 (preferibilmente 1/2) della lunghezza della parete laterale 5.
Vantaggiosamente, tale strozzatura 11 deforma in parte gli spezzoni 8 di fili comprimendoli l’uno contro l’altro evitando che si sfilino dal vano “V†.
Preferibilmente, la parete laterale 5 del corpo di contenimento 3 comprende una pluralità di nervature 16 longitudinali, sostanzialmente parallele all’asse centrale “A†ed angolarmente spaziate l’una rispetto all’altra in modo da definire una corrispondente pluralità di canali 17 longitudinali.
Nella forma realizzativa illustrata, le nervature 16 (e così i canali 17) sono angolarmente equispaziati.
Tali canali 17 sono preferibilmente inclinati rispetto all’asse centrale “A†, in avvicinamento allo stesso, per definire la strozzatura 11.
Secondo una prima forma realizzativa (illustrata in figura 2), la porzione di contenimento 3 presenta un perno 12 centrale ergentesi all’interno del vano “V†a partire dalla parete di fondo 4 lungo una direzione parallela (preferibilmente coincidente) all’asse centrale “A†della porzione di contenimento 3 stessa. Tale perno 12 definisce in parte i mezzi di trattenimento 10.
Più precisamente, il perno 12 collabora con la strozzatura 11 per ridurre la sezione di passaggio per gli spezzoni 8 di filo o dei cavi, deformandoli, aumentando così l’azione di trattenimento sugli stessi. Si noti infatti che la presenza del perno 12 à ̈ sostanzialmente complementare a quella della strozzatura 11. Ciò perché la strozzatura genera una riduzione nella sezione utile del vano “V†in una zona periferica dello stesso posta in prossimità della bocca di accesso “B†mentre il perno 12 comporta tale riduzione in una zona centrale del vano “V†posta in prossimità della parete di fondo 4.
In altre parole, la collaborazione tra la strozzatura 11 ed il perno 12 crea un vincolo meccanico sulla mazzetta 7 impedendone lo sfilamento e ne migliora la stabilità durante il suo utilizzo in rotazione (alta velocità). Preferibilmente, il perno 12 si sviluppa per una lunghezza superiore ai 2/3 della lunghezza della porzione di contenimento 3 a partire dalla parete di fondo 4.
In una forma realizzativa alternativa (illustrata nelle figure 3a e 3b) la parete laterale 5 della porzione di contenimento 3 presenta un restringimento 13 di sezione preferibilmente a forma anulare in corrispondenza di una propria zona intermedia 5b, preferibilmente collocata lungo la strozzatura 11.
Anche tale restringimento 13 definisce in parte i mezzi di trattenimento 10.
Preferibilmente, tale restringimento 13 à ̈ definito da una gobba 13a (o apice) in corrispondenza di una faccia interna 5c al vano “V†della parete laterale 5 a cui corrisponde una gola 13b in corrispondenza di una faccia esterna 5d al vano “V†.
In altre parole, la parete laterale 5 presenta una scanalatura sostanzialmente circolare (o poligonale) sulla propria faccia esterna 5d cui corrisponde una strizione anulare sulla faccia interna 5c.
Si noti che, in talune forme realizzative non illustrate, i mezzi di trattenimento 10 sono definiti in collaborazione dal restringimento 13, dalla strozzatura 11 e dal perno 12.
Preferibilmente, la parete laterale 5 della porzione di contenimento 3, in corrispondenza della propria porzione di estremità 5a, presenta uno svaso affacciato internamente al vano “V†.
Tale svaso espleta la sua funzione in fase di assemblaggio della spazzola 1 facilitando l’introduzione della mazzetta 7 all’interno del vano “V†stesso.
Va infatti sottolineato che la mazzetta 7 di spezzoni 8 di filo o di cavo presenta una sezione trasversale sostanzialmente corrispondente a quella del vano “V†, in modo che la presenza dei mezzi di trattenimento 10 eserciti un’azione di compressione della stessa tale da deformare i singoli spezzoni 8 di filo comprimendoli l’uno contro l’altro.
Preferibilmente, inoltre, il corpo spazzola 2 (ed in particolare la porzione di contenimento 3) presenta una pluralità di incisioni 15 realizzate sulla faccia esterna, rappresentative di una pluralità di dati identificativi del prodotto (ovvero della spazzola 1) come ad esempio le specifiche tecniche, i dati di produzione e di sicurezza o altro.
Si noti che tali incisioni 15 sono disposte in modo da svilupparsi prevalentemente parallelamente all’asse centrale “A†della porzione di contenimento 3.
Vantaggiosamente, in tal modo à ̈ possibile riportare tutte le informazioni relative al prodotto indipendentemente dal diametro della porzione di contenimento 3, sfruttando lo sviluppo dello stesso lungo l’asse principale “A†il quale si mantiene sostanzialmente costante.
L’invenzione raggiunge gli scopi preposti e consegue importanti vantaggi.
Infatti, la spazzola industriale così conformata, in cui la strozzatura à ̈ eseguita su gran parte della lunghezza della parete laterale consente di ridurre notevolmente le tensioni del materiale, consentendo un migliore trattenimento dei fili o cavi.
Peraltro, le deformazioni radiali sono facilmente realizzabili poiché risulta molto semplice sostituire i segmenti pressori variando le forme geometriche della strozzatura.
Infatti, grazie al metodo secondo la presente invenzione ciascuno spezzone di filo presenta una propria estremità attestata alla parete di fondo del bicchiere, presenta caratteristiche strutturali e meccaniche uniformi, consentendo di realizzare lavorazioni omogenee.
Inoltre, la presenza di fili sostanzialmente rettilinei (non incurvati) e con la zona di bloccaggio rastremata con nuove forme rende gli stessi più longevi e meno soggetti a rotture.
Peraltro, con il metodo secondo la presente invenzione à ̈ possibile mettere una maggiore densità di filo (o cordicella o cavi) nella cavità del bicchiere.
Si noti inoltre che il metodo di realizzazione secondo la presente invenzione à ̈ decisamente più rapido ed efficiente del precedente e molto più economico diminuendo il numero di fasi.
Inoltre, anche l’apparato per la realizzazione dello stesso presenta una struttura più semplice e compatta.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la realizzazione di una spazzola industriale, comprendente le fasi di: - predisposizione di un cordone (50) composto da una pluralità di fili o cavi (51) tra loro sostanzialmente paralleli e presentante almeno un tratto terminale (52) sviluppantesi lungo una propria direzione principale (C); - predisposizione di un corpo conformato a bicchiere (22) avente una porzione di contenimento (23) sviluppantesi lungo un proprio asse centrale (A) e provvista di una parete di fondo (24) ed almeno una parete laterale (25) definenti un vano di alloggiamento (V); - separazione del tratto terminale (52) dal resto del cordone (50) mediante mezzi di taglio (110), al fine di definire una mazzetta (7) di spezzoni (8) di filo o cavo conformata per alloggiarsi in parte nel vano (V) sporgendo esternamente ad esso; - generazione di un moto relativo di avvicinamento tra detto tratto terminale (52) e detta porzione di contenimento (23) in modo da introdurlo all’interno del vano (V) di alloggiamento; caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di realizzazione di una strozzatura (11) in corrispondenza della parete laterale (25) della porzione di contenimento (23), in cui detta strozzatura (11) presenta uno sviluppo di lunghezza “L†corrispondente ad almeno 1/3 di una lunghezza della parete laterale (5) misurata parallelamente all’asse centrale (A).
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta strozzatura (11) di lunghezza “L†predeterminata presenta conformazione tubolare.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o la 2, caratterizzato dal fatto che detta strozzatura (11) di lunghezza “L†predeterminata si sviluppa in avvicinamento ad un’estremità (25a) della parete laterale (25) distale dalla parete di fondo (24) per definire in parte detti mezzi di trattenimento (10).
  4. 4. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la fase di realizzazione di una strozzatura (11) à ̈ realizzata mediante una deformazione radiale di pluralità di tratti di lunghezza “L†tra loro angolarmente spaziati attorno all’asse centrale (A) al fine di realizzare una pluralità di nervature (16) longitudinali, sostanzialmente parallele all’asse centrale (A) alternate ad una corrispondente pluralità di canali (17) longitudinali.
  5. 5. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 1 alla 4, caratterizzato dal fatto che la fase di realizzazione di una strozzatura (11) à ̈ realizzata mediante una deformazione radiale di pluralità di tratti di lunghezza “L†tra loro angolarmente spaziati attorno all’asse centrale (A) al fine di realizzare una pluralità di pareti longitudinali, sostanzialmente parallele all’asse centrale (A) tra loro collegate da rispettivi spigoli di collegamento.
  6. 6. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la fase di generazione di un moto relativo di avvicinamento tra il tratto terminale (52) e la porzione di contenimento (23) comprende le seguenti sottofasi: - allineamento del corpo conformato a bicchiere (22) con il tratto terminale (52) del cordone (50) lungo detta direzione principale (C) in modo che il vano (V) di alloggiamento sia affacciato ad un’estremità libera (52a) del tratto terminale (52) stesso; - avvicinamento reciproco tra detto tratto terminale (52) e la porzione di contenimento (23) lungo una direzione operativa (D) parallela alla direzione principale (C) per introdurre l’estremità libera (52a) del cordone (52) all’interno del vano (V) di alloggiamento.
  7. 7. Apparato per la realizzazione di una spazzola industriale, comprendente: - un telaio (101); - mezzi di alimentazione (102) di un cordone (50) di fili o cordicella o cavi (51) associati a detto telaio (101), in cui detto cordone (50) presenta un tratto terminale (52) orientato lungo una direzione principale (C) sostanzialmente rettilinea e corrispondente alla direzione di sviluppo dei fili o cavi; - un gruppo di alloggiamento (105) associato a detto telaio (101) e sagomato per alloggiare almeno un elemento conformato a bicchiere (22), in cui l’elemento conformato a bicchiere (22) presenta una porzione di contenimento (23) sviluppantesi lungo un proprio asse centrale (A) e provvista di una parete di fondo (24) ed almeno una parete laterale (25) definenti un vano di alloggiamento (V); - mezzi di generazione (107) di un moto relativo associati ai mezzi di alimentazione (102) e/o al gruppo di alloggiamento (105) e configurati per movimentare il tratto terminale (52) del cordone (50) e l’elemento conformato a bicchiere (22) in reciproco avvicinamento al fine di introdurre il tratto terminale (52) stesso all’interno del vano (V) di alloggiamento dell’elemento conformato a bicchiere (22); - mezzi di taglio (110) associati a detto telaio (101) ed operativi trasversalmente alla direzione principale (C) per separare il tratto terminale (52) dal resto del cordone (50) al fine di realizzare una mazzetta (7) di spezzoni (8) di filo o cavo. caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi pressori (111) associati al gruppo di alloggiamento (105) e presentanti una porzione attiva (112) di lunghezza “L†predeterminata mobile radialmente per deformare radialmente la parete laterale (25) della porzione di contenimento (23) al fine di realizzare una strozzatura (11) di lunghezza “L†corrispondente ad almeno 1/3 di una lunghezza della parete laterale (25) della porzione di contenimento (23) misurata parallelamente all’asse centrale (A).
  8. 8. Apparato secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta porzione attiva (113) comprende almeno tre ganasce (113a) di lunghezza “L†predeterminata tra angolarmente spaziate e mobili radialmente in reciproco avvicinamento ed allontanamento tra una posizione di riposo, allontanata, ed una posizione operativa, avvicinata per eseguire la deformazione della parete laterale (25).
  9. 9. Apparato secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che dette ganasce (113), sia nella posizione di risposo che nella posizione operativa, sono circonferenzialmente distanziate l’una dall’altra da un’intercapedine (117) definente una via di fuga radiale per il materiale deformato.
  10. 10. Apparato secondo la rivendicazione 8 o la 9, caratterizzato dal fatto che la porzione attiva (112) comprende almeno tre corpi attuatori (118) ciascuno associato ad una rispettiva ganascia (113) per movimentarla tra la posizione di riposo e la posizione operativa; ciascun corpo attuatore (118) essendo rigidamente connesso alla rispettiva ganascia (113) mediante mezzi di collegamento reversibili al fine di consentire la sostituzione della ganascia (113a).
  11. 11. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il gruppo di alloggiamento (105) à ̈ almeno in parte allineato al tratto terminale del cordone (52) lungo detta direzione principale (C), in modo tale che il vano (V) di alloggiamento sia affacciato ad un’estremità libera (52a) del tratto terminale (52) stesso; detti mezzi di generazione (107) di un moto relativo essendo configurati per movimentare il tratto terminale (52) e l’elemento conformato a bicchiere (22) in reciproco avvicinamento lungo una direzione operativa (D) corrispondente alla direzione principale (C), al fine di introdurre l’estremità libera (52a) del tratto terminale (52) stesso all’interno del vano (V).
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