ITBO20120243A1 - Puntale per attacco da sci-alpinismo - Google Patents

Description

PUNTALE PER ATTACCO DA SCI-ALPINISMO

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

La presente invenzione si inserisce nel particolare settore tecnico relativo agli attacchi per sci-alpinismo, in particolare il puntale di tali attacchi.

Il puntale a cui fa riferimento l’invenzione comprende una piastra, destinata ad essere bloccata ad una tavola da sci, a cui sono articolate le parti centrali di due ganasce, conformate a squadro, contraffacciate e simmetriche rispetto al piano longitudinale di simmetria della piastra.

Dalle superfici interne dei lati superiori delle ganasce sporgono relativi puntalini, uno per ganascia, tra loro contraffacciati, disposti su un piano trasversale.

Le testate dei lati inferiori delle ganasce risultano collegate, con interposizione di molle, ad uno snodo simmetrico rispetto al citato piano trasversale.

Il complesso snodo-molle, definisce per le due ganasce due configurazioni estreme aperta e chiusa, a cui corrispondono posizioni rispettivamente alta e bassa per lo snodo.

Alla piastra à ̈ incernierata, secondo un asse trasversale, un punto intermedio di una leva principale di cui un’estremità, conformata a forchetta, impegna lo snodo. Alla porzione della leva principale situata, rispetto al perno di articolazione, da parte opposta rispetto alla citata forchetta, à ̈ articolata a forbice, mediante un perno trasversale, una leva di sicurezza.

Mezzi elastici associati a tali leve (vedasi IT 1.378.791 della Richiedente) tendono a farle divaricare.

Il suddetto snodo à ̈ costituito da due elementi, rispettivamente maschio e

 

femmina; ciascuno di tali elementi à ̈ interessato da due fori affiancati, orientati trasversalmente.

Nelle testate dei lati inferiori delle ganasce sono praticati fori i cui assi sono disposti sui piani trasversali su cui giacciono i corrispondenti assi dei fori realizzati nel relativo elemento dello snodo; nei fori della testata di una ganascia e nei corrispondenti fori del relativo elemento vengono liberamente inserite delle spine che fungono da guida per le molle preventivamente interposte tra testata ed elemento.

I bordi dei fori praticati nelle citate testate e nei suddetti elementi maschio e femmina dello snodo sono opportunamente svasati per evitare disassamenti delle molle durante l’uso del puntale.

In definitiva i mezzi che consentono di definire le configurazioni aperta e chiusa delle ganasce, comprendono :

- uno snodo, costituito da due elementi;

- almeno quattro molle;

- almeno quattro spine di guida per le molle.

È inoltre necessario prevedere dei fori nelle testate delle ganasce e negli elementi dello snodo.

Tali spine, molle ed elementi devono essere assemblati in modo da collegare le ganasce al complesso snodo-molle.

In definitiva i suddetti mezzi sono costituiti da un numero non trascurabile di elementi, prevedono una serie di fasi operative (la realizzazione dei citati fori) e un assemblaggio che risulta abbastanza complesso, il tutto incidendo sul costo e sul peso complessivo del puntale.

La prerogativa dell’invenzione à ̈ quella di proporre un puntale che superi gli

 

inconvenienti dello stato della tecnica, e nel quale i mezzi che collegano mutuamente le testate inferiori delle ganasce, in modo da definire per queste ultime le configurazioni estreme aperta e chiusa, siano costituiti da un numero limitato di componenti, ottenibili con operazioni tecnologiche che non richiedano fasi di foratura, assemblabili in maniera semplice e rapida, e tali da comportare un peso inferiore rispetto ai mezzi dello stato dell’arte esplicanti le medesime funzioni. Una ulteriore prerogativa dell’invenzione à ̈ quella di fornire un puntale che oltre a soddisfare la precedente prerogativa risulti funzionale ed affidabile.

Le suindicate prerogative vengono ottenute in accordo con la rivendicazione indipendente.

Vantaggiosi, ed ulteriori, aspetti tecnico-funzionali sono definiti mediante le rivendicazioni dipendenti.

Le caratteristiche dell’invenzione sono evidenziate nel seguito con riferimento a quanto illustrato nelle allegate tavole di disegno nelle quali :

- la fig. 1 illustra, in una vista prospettiva in esploso ed in scala ingrandita, il puntale oggetto dell’invenzione;

- le figg. 2A, 2B illustrano, in scala ingrandita, altrettante viste prospettiche del puntale rispettivamente in configurazione chiusa ed aperta;

- la fig.3 illustra una vista dall’alto del puntale di cui alla fig.2A;

- la fig.4 illustra la vista della sezione IV-IV di fig.3.

- la fig.5 illustra una vista in pianta del puntale di cui alla fig.2B;

- la fig.6 illustra la vista della sezione VI-VI di fig.5.

Con riferimento alle figure, con 1 Ã ̈ stata indicata una piastra destinata ad essere bloccata (utilizzando i fori 2 realizzati nella stessa) ad una tavola da sci, non illustrata.

 

La piastra conforma lateralmente coppie contrapposte di prominenze 4 che supportano perni longitudinali 4A con cui si articolano le parti centrale di due ganasce 3A, 3B, conformate a squadro, orientate simmetricamente rispetto ad un piano longitudinale.

Alle superfici interne dei lati superiori 6A, 6B delle ganasce sono bloccati relativi puntalini 7A, 7B rivolti verso l’interno.

Le testate dei lati inferiori delle ganasce risultano incavate a definire relative sedi S1, S2 simmetriche rispetto al citato piano longitudinale; la mutua distanza tra le superfici delimitanti tali sedi e decrescente procedendo da monte verso valle, cioà ̈ nel senso della freccia F (figg.2A, 2B).

Tali sedi sono destinate a ricevere in accoppiamento complementari pareti laterali P1, P2 di un componente cuneiforme 10.

La piastra 1 conforma a monte (rispetto alla freccia F) dei supporti 4, una ulteriore coppia di prominenze 8 che supportano un perno trasversale 9 con cui si articola un punto intermedio di una leva di sicurezza 11 disposta longitudinalmente; l’estremità interna di tale leva à ̈ conformata secondo una forchetta 12 che impegna il citato componente cuneiforme 10.

La forchetta 12 contiene mezzi elastici 13; la paretina interna 12A della forchetta costituisce riscontro per un’estremità di tali mezzi elastici la cui restante estremità interagisce con la base maggiore 10A del componente cuneiforme 10.

Con la porzione della leva di sicurezza situata da parte opposta, con riferimento al perno 9, rispetto alla porzione interessata dalla forchetta 12 si articola a forbice, mediante un perno trasversale 14, una leva di sicurezza 15.

Nell’esempio illustrato al perno 14 à ̈ associata una molla 16 che tende a divaricare mutuamente le leve 11, 15.

 

La parte inferiore della leva di sicurezza 15 porta un perno trasversale 17 che supporta, in folle, una rotella 18 prevista per interagire con la superficie superiore della piastra e, all’occorrenza, con un dentello 19 conformato da quest’ultima (vedasi fig.4).

Le testate delle ganasce 3A, 3B e l’elemento cuneiforme 10 individuano uno snodo, costituito da una “parte femmina†e una “parte maschio†.

La “parte femmina†comprende la pista troncoconica definita dalle sedi S1, S2 ricavate nelle testate delle ganasce; la “parte maschio†à ̈ costituita dalle pareti P1, P2 del componente cuneiforme, con queste ultime orientate secondo un tronco di cono.

La molla 13 stabilizza l’accoppiamento della “parte maschio†con la “parte femmina†; sono consentiti scorrimenti assiali del componente cuneiforme contrastati o facilitati dalla molla medesima.

Nella fig.2B il componente cuneiforme 10 Ã ̈ nella posizione alta A (configurazione aperta alle ganasce).

Con il passaggio del componente 10 dalla posizione alta A a quella bassa B (fig.

2A, configurazione chiusa delle ganasce), la distanza tra le testate delle ganasce dapprima diminuisce per poi aumentare nuovamente non appena superato l’allineamento dei lati inferiori 5A, 5B delle ganasce.

All’atto della diminuzione di tale distanza, a causa della sollecitazione esercitata dalla “parte femmina†sulla “parte maschio†, il componente 10 scorre verso la molla in contrasto con la reazione elastica (incrementata da tale scorrimento) della molla medesima; superato il citato allineamento dei lati 5A, 5B, il componente 10, per l’azione della molla 13, scorre in senso inverso al precedente.

Tali aspetti tecnico-funzionali si presentano anche con il passaggio del

 

componente cuneiforme 10 della posizione bassa B a quella alta A.

La molla 13 oltre a consentire tali scorrimenti (peraltro di lieve entità), stabilizza in ogni situazione operativa, cioà ̈ le configurazioni aperta e chiusa delle ganasce e il passaggio tra tali configurazioni, l’accoppiamento tra le parti “femmina†e “maschio†dello snodo.

È prevista una variante che prevede la “parte maschio†nelle testate delle ganasce (con le sedi S1, S2 incurvate verso l’esterno) e, ovviamente, la “parte femmina†nel componente 10, cioà ̈ con le pareti P1, P2 interessati da sedi per l’intero sviluppo di queste ultime ed incavate verso l’interno.

Una possibile alternativa à ̈ ottenuta realizzando le parti “maschio†e “femmina†costituite da due sezioni, ad esempio una sezione in cui una parete P1 e la complementare sede S1 sono ottenute come dalle figure allegate, mentre la restante parete P2 e la comprendente sede S2 presentano profili in accordo con la suddetta variante.

Un’altra variante prevede di realizzare le pareti P1, P2 con profilo prismatico, e le sedi S1, S2 complementari a tali profili; ad esempio il profilo delle pareti P1, P2 a forma di cuspide, con il vertice rivolto all’esterno, o a forma di spezzata poligonale. Una ulteriore variante (non illustrata) prevede di utilizzare un componente sferico, assoggettato ad una molla, il cui alloggiamento à ̈ definito da due sedi ricavate nelle testate delle ganasce; ovviamente tale componente sferico à ̈ inserito nella forchetta 12 della leva principale 11.

In definitiva i mezzi operativi che collegano mutuamente le testate delle ganasce e che risultano funzionalmente associati alla forchetta 12 della leva principale 11, sono costituiti da un componente cuneiforme 10 e da una molla 13; le uniche lavorazioni previste consistono in interventi sulle testate dei lati inferiori delle

 

ganasce in modo che possano accoppiarsi con il componente 10.

Rispetto allo stato dell’arte la soluzione proposta consente di ridurre notevolmente il numero degli elementi, il che si traduce in una semplificazione dell’assemblaggio di questi ultimi, in una riduzione dei costi e in una riduzione del peso complessivo del puntale.

Quanto sopra à ̈ stato descritto a titolo esemplificativo; eventuali varianti costruttive si intendono rientranti nell’ambito protettivo dell’invenzione come nel seguito rivendicati.

 

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Puntale per attacco da sci-alpinismo, comprendente: una piastra 1 destinata ad essere bloccata ad una tavola da sci; due ganasce 3A, 3B conformate a squadro, le cui parti centrali sono incernierate alla piastra secondo assi paralleli longitudinali in modo da contraffacciare le ganasce medesime i cui lati inferiori 5A, 5B risultano rivolti verso l’interno della piastra; due puntalini 7A, 7B, uno per ganascia, vincolati alle superfici interne dei lati superiori 6A, 6B delle ganasce in modo da risultare contraffacciati e rivolti verso l’interno della piastra; mezzi operativi colleganti le testate dei lati inferiori di dette ganasce a definire per queste ultime due configurazioni estreme rispettivamente aperta e chiusa; una leva principale 11 di cui un punto intermedio à ̈ articolato alla piastra secondo un asse trasversale 9, perpendicolare agli assi di articolazione delle ganasce con la piastra, una estremità di detta leva principale, conformata a forchetta 13, cooperando funzionalmente con i citati mezzi operativi; una leva di sicurezza 15 articolata, mediante un perno trasversale 14, alla porzione della leva principale situata, rispetto all’asse trasversale di quest’ultima, da parte opposta rispetto alla citata forchetta, tale leva di sicurezza essendo conformata per interagire con detta piastra 1 in conseguenza della configurazione chiusa di dette ganasce; caratterizzato dal fatto che i citati mezzi operativi comprendono: un componente 10 posizionato all’interno di detta forchetta ed accoppiato con almeno un alloggiamento definito da sedi realizzate nelle testate dei lati inferiori di dette ganasce; mezzi elastici interposti tra detto componente e un riscontro 12A previsto in detta forchetta, destinati a comprimere detto componente contro le superfici delimitanti tali sedi.
2. 2. Puntale secondo la riv. 1 caratterizzato dal fatto che detto componente ha   profilo cuneiforme le cui pareti laterali P1, P2 si accoppiano con le corrispondenti sedi S1, S2 realizzate nelle testate dei lati inferiori di dette ganasce.
3. 3. Puntale secondo la riv. 2, caratterizzato dal fatto che detto componente, in corrispondenza di dette pareti laterali, ha profilo troncoconico.
4. 4. Puntale secondo la riv. 3, caratterizzato dal fatto che le citate pareti laterali P1, P2 di detto componente cuneiforme 10 risultano simmetriche rispetto al piano longitudinale di simmetria di dette ganasce.
5. 5. Puntale secondo la riv.3 o 4, caratterizzato dal fatto che dette pareti laterali P1, P2 del componente cuneiforme 10 sono incurvate verso l’esterno, e dal fatto che le corrispondenti sedi S1, S2 ricavate in dette testate sono incavate complementariamente rispetto a dette pareti laterali.
6. 6. Puntale secondo la riv.3 o 4, caratterizzato dal fatto che dette pareti laterali P1, P2 del componente cuneiforme 10 sono incavate, e dal fatto che le corrispondenti sedi S1, S2 ricavate in dette testate sono incurvate verso l’esterno complementariamente a dette pareti laterali.
7. 7. Puntale secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la sezione trasversale di detto componente cuneiforme 10 Ã ̈ decrescente procedendo da monte verso valle del puntale medesimo.
8. 8. Puntale secondo la riv.3 o 4, caratterizzato dal fatto che dette pareti laterali P1, P2 del componente cuneiforme 10 presentano profili prismatici, e dal fatto che le sedi S1, S2 risultano complementari a tali profili.
9. 9. Puntale secondo la riv. 3 o 4, caratterizzato dal fatto che le citate sedi S1, S2 presentano profili prismatici, e dal fatto che dette pareti laterali P1, P2 sono conformate per ricevere in accoppiamento tali profili prismatici.  
10. 10. Puntale secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto che detto componente ha profilo sferico.