ITBO20110763A1 - Dispositivo economizzatore antinquinamento. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

DISPOSITIVO ECONOMIZZATORE ANTINQUINAMENTO.

La presente invenzione riguarda un dispositivo economizzatore antinquinamento per idrocarburi, in particolare gasolio, nel seguito identificati col termine combustibile o carburante, del tipo comprendente un condotto innestabile lungo il tubo di alimentazione del combustibile e comprendente un generatore di campo elettromagnetico che influisce sul combustibile che fluisce all’interno del condotto a partire da un suo ingresso fino all’uscita dal condotto.

Dispositivi antinquinamento che utilizzano campi magnetici, o elettromagnetici, sono già noti nello stato della tecnica, come ad esempio indicato nella parte introduttiva della descrizione del brevetto europeo EP 1 408 227 B1.

Col Brevetto Europeo n. EP 1 408 227 B1 à ̈ stato tutelato un dispositivo antinquinamento caratterizzato da un particolare tipo di condotto che crea una sorta di percorso a labirinto ondulatorio (an undulatory labyrint path) per il carburante che à ̈ ripetutamente deviato rispetto all’asse longitudinale del condotto presentato dal dispositivo, ed entro il quale à ̈ fatto transitare il carburante medesimo. L’entrata e l’ uscita del detto condotto sono collegate sulla linea di alimentazione del carburante ad un motore a monte della sua pompa di iniezione.

Il dispositivo entra in funzione con l’avvio del motore e per effetto della polverizzazione molecolare del carburante con carica di energia dei suoi radicali liberi ottenuta tramite il campo elettromagnetico generato al suo interno ottimizza e migliora la combustione del carburante e, quindi, il rendimento generale del motore stesso, con una drastica riduzione delle parti incombuste carboniose che rimangono al suo interno.

L’effetto sopra descritto provoca l’ottimizzazione della combustione del carburante e consente al motore di non produrre inquinanti o di produrne in quantità estremamente inferiori rispetto alla mancata utilizzazione del su indicato dispositivo, che risulta divulgato sul mercato e identificato dalla marchio DAP, acronimo di Dispositivo Anti Particolato o Anti Pollution Device.

Da prove sperimentali e di collaudo del dispositivo di cui all’EP 1 408 227 B1, applicato ad utilizzazioni con motori diesel ed idrocarburi in genere ed anche per applicazioni a caldaie civili e industriali, à ̈ stata rilevata la riduzione dei seguenti inquinanti:

CO (monossido di carbonio) fino a -90%;

CO2 (biossido di carbonio) fino a -25%;

HC (idrocarburi incombusti) fino a -85%;

NOx (ossidi di azoto) fino a -20%;

NO2 (biossido di azoto) fino a -35%;

PM10 (polveri sottili) fino a -50%.

Si à ̈ osservato e constatato inoltre che si ottiene un sensibile aumento della coppia e della potenza del motore a bassi regimi di giri del motore, per valori che arrivano fino a 30%; si ottiene altresì una riduzione del consumo di carburante che può variare dal 4,5% al 10% a seconda del tipo di utilizzo del veicolo e/o delle caldaie civili e industriali cui il dispositivo DAP risulta applicato

In via sperimentale si à ̈ constatato che il generatore di campo elettromagnetico di dispositivi noti - come anche del dispositivo di cui al brevetto europeo EP 1 408 227, che genera un campo elettromagnetico di verso concorde al flusso del combustibile, e che à ̈ costituito da solenoidi alimentati in corrente continua, a sviluppo sostanzialmente cilindrico, isolati elettricamente dal condotto in cui transita il carburante mediante manicotti isolanti avviluppati al detto condotto coassialmente all’asse del condotto stesso - possono generare un calore che potrebbe dare luogo ad effetti negativi a valle dei dispositivi a causa della variazione del volume del combustibile all’interno dei dispositivi stessi. Questa variazione di volume à ̈ dovuta proprio alla variazione di temperatura cui il combustibile à ̈ sottoposto nel transito all’interno del condotto del dispositivo inserito nella linea di alimentazione del combustibile al motore a combustione interna.

Lo scopo della presente invenzione à ̈ quello di eliminare l’inconveniente sopra evidenziato per mezzo di una soluzione che consente di avere tra condotto di transito del carburante e generatore del campo elettromagnetico una camera in aperta comunicazione con l’ambiente esterno così da disporre di una ventilazione interna di detta camera che evita la trasmissione di calore tra il generatore di campo elettromagnetico e il condotto del dispositivo in cui transita il carburante, e contribuisce a dissipare l’eventuale aumento di calore del carburante dovuto agli effetti del campo elettromagnetico.

Ulteriori scopi e vantaggi, che meglio appariranno nel corso della descrizione che segue, sono raggiunti, in accordo con la presente invenzione, dal dispositivo in oggetto, strutturato e congegnato secondo quanto riportato nelle rivendicazioni.

L’invenzione à ̈ esposta più in dettaglio nel seguito con l’aiuto dei disegni qui allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa:

- la Figura 1 mostra schematicamente dove viene inserito il dispositivo in oggetto in una linea di alimentazione di carburante ad un motore a combustione interna;

- la figura 2 mostra il dispositivo in oggetto in una sua vista laterale;

- la figura 3 mostra una sezione longitudinale del dispositivo in oggetto.

Con riferimento alla figura 1, con 1 à ̈ indicato il dispositivo in oggetto che à ̈ collocato sulla linea di alimentazione del combustibile (gasolio) tra un serbatoio 2 e la pompa d’iniezione 3 di un motore diesel di un veicolo non illustrato nei disegni. Il dispositivo 1 à ̈ fornito di un circuito elettrico 4 di azionamento e controllo che à ̈ collegabile direttamente alla batteria di alimentazione del veicolo.

Con riferimento alla figura 2, il dispositivo 1 à ̈ costituito da un corpo cilindrico cavo 5 chiuso alle sue estremità da due flange o testate 6 e 7 con foro assiale 8 per il passaggio delle estremità di un condotto 9 che, come si dirà in seguito, à ̈ collegabile alla linea di alimentazione del gasolio dal serbatoio 2 alla pompa d’iniezione 3.

Le testate 6 e 7 presentano perifericamente una prima serie di fori 10 che definiscono l’apertura verso l’esterno di altrettanti canali 11 (vedi figura 3) di cui si dirà in seguito a forma troncoconica sulla testata 6 e cilindrica sulla testata 7.

Con riferimento alla Figura 3, il dispositivo 1 comprende il suddetto condotto 9 provvisto di mezzi d’ingresso 12 e di uscita 13 innestabili direttamente a tenuta lungo la linea di alimentazione del combustibile. Con 14 à ̈ stato indicato un generatore di campo elettromagnetico atto ad interessare il combustibile che fluisce all’interno del condotto 9 con un campo elettromagnetico di verso concorde al flusso del combustibile, per mezzo di solenoidi alimentati in corrente continua, a sviluppo sostanzialmente cilindrico e isolati elettricamente dal corpo cilindrico cavo 5. Il generatore di campo elettromagnetico 14 à ̈ collegato tramite il circuito elettrico 4 (Figura 1) alla batteria di alimentazione del veicolo su cui il dispositivo à ̈ installato.

Il condotto 9, à ̈ provvisto al suo interno di una sorta di percorso a labirinto per il combustibile che à ̈ così ripetutamente deviato rispetto all’asse longitudinale del condotto 9.

Secondo quanto previsto dal presente trovato, il condotto 9 risulta disposto all’interno di una canalizzazione o camicia 15 collegata, a tenuta, alle testate 6 e 7. Il diametro interno di detta canalizzazione o camicia 15 à ̈ discretamente maggiore del diametro esterno del condotto 9 e che definisce, intorno a quest’ultimo, una intercapedine o camera 16 in aperta comunicazione con l’ambiente esterno tramite i canali 11 presentati da dette testate. Si realizza così una camera di ventilazione tra il generatore di campo elettromagnetico 14 e il condotto 9 per mezzo della quale si ottiene il dissipamento del calore che potrebbe altrimenti trasmettersi dal generatore di campo elettromagnetico 14 al condotto 9 entro cui fluisce e transita il combustibile in avvio alla pompa d’iniezione 3, consentendo quindi di mantenere a temperatura costante il combustibile lungo l’intera linea di alimentazione dal serbatoio 2 alla pompa d’iniezione 3. Per favorire la circolazione dell’aria all’interno della camera 16 almeno una delle testate 6 e 7, preferibilmente la testata 7 che si trova disposta in corrispondenza dei mezzi d’uscita 13 del combustibile dal dispositivo 1, à ̈ provvista di ulteriori canali a forma conica 17 - vedi Figura 3 – in comunicazione con tutti o parte dei primi canali 11 presenti su questa testata, così da generare un effetto Venturi che favorisce l’efflusso dell’aria dall’interno della camera di ventilazione 16.

Il dispositivo in oggetto à ̈ normalmente utilizzabile, come descritto, lungo la linea di alimentazione di un combustibile fluido per l’azionamento di mortori di veicoli, ma può essere utilizzato anche per qualsiasi altro combustibile fluido derivato da idrcarburi impiegato per l’alimentazione di motori a combustione interna o bruciatori non per veicoli, come nel caso di caldaie.

L’invenzione così concepita à ̈ suscettibile di modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza. Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo economizzatore antinquinamento per combustibili fluidi, del tipo comprendente un condotto innestabile lungo il tubo di alimentazione del combustibile a formare parte integrante di detta linea di alimentazione e comprendente un generatore di campo elettromagnetico che influisce sul combustibile che transita all’interno del condotto a partire da un suo ingresso fino alla sua uscita, caratterizzato dal fatto che comprendente almeno una canalizzazione (15) che definisce una camera di aerazione (16) in aperta comunicazione con l’ambiente esterno e realizzata o disposta tra il generatore di campo elettromagnetico (14) e il condotto (9) in cui fluisce il carburante, detta canalizzazione (15) estendendosi tra l’ ingresso e l’uscita di detto condotto (9) così da definire un’intercapedine tra detto condotto (9) e il generatore di campo elettromagnetico (14) del dispositivo.
2. 2. Dispositivo economizzatore antinquinamento, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza dell’ingresso e dell’uscita di detto condotto (9) sono previste delle flange o testate (6) e (7) di chiusura del corpo (5) del dispositivo, ciascuna delle quali à ̈ provvista di almeno un canale (10) in diretta comunicazione con l’esterno e con la canalizzazione (15) che definisce detta camera (16) che assume così la funzione di intercapedine d’aerazione tra detto condotto (9) e il generatore di campo elettromagnetico (14) del dispositivo.
3. 3. Dispositivo economizzatore antinquinamento, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto di comprendere: - un corpo cilindrico cavo (5) chiuso alle sue estremità da una flangia o testata (6) e (7) presentante un foro centrale/assiale (8) per il transito delle estremità di ingresso e rispettivamente d’uscita di un condotto (9) disposto coassialmente al corpo cilindrico cavo (5), per l’afflusso e l’efflusso del carburante fluido nel e dal dispositivo, dette estremità del condotto (9) essendo fissate a dette testate (6) e (7) per mezzo di dispositivi (12) e (13) atti a consentire il loro fissaggio alla linea di alimentazione del carburante da un serbatoio ad un motore a combustione interna, così da formare parte integrante di detta linea; - un generatore di capo elettromagnetico (14) costituito da solenoidi a sviluppo sostanzialmente cilindrico, disposti all’interno del corpo cilindrico cavo (5) ed isolati rispetto ad esso, avviluppanti il medesimo condotto (9) coassialmente al corpo cilindrico cavo (5), detti solenoidi essendo alimentati in corrente continua e capaci di produrre un campo elettromagnetico in verso concorde al flusso del carburante; - una canalizzazione (15) disposta tra detto condotto (9) e i solenoidi che costituiscono il generatore di campo elettromagnetico (14), di diametro interno maggiore rispetto al diametro esterno del detto condotto(9) e le cui estremità sono fissate alle flange o testate (6) e (7) di chiusura del corpo cilindrico cavo (5) del dispositivo, detta canalizzazione (15) essendo di diametro interno tale da creare una intercapedine (16) tra detto condotto (9) e il generatore di campo elettromagnetico (14); - le testate di chiusura (6) e (7) del corpo cilindrico cavo (5) del dispositivo essendo provviste di almeno un primo canale (11) aperto verso l’esterno e in diretta comunicazione con l’intercapedine (16) tra detto condotto (9) e il generatore di campo elettromagnetico (14); - l’interno di detto condotto (9) essendo realizzato in modo da creare una sorta di percorso a labirinto ondulatorio per il carburante che à ̈ ripetutamente deviato rispetto all’asse longitudinale del condotto (9) stesso presentato dal dispositivo.
4. 4. Dispositivo economizzatore antinquinamento, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che ciascuna delle testate (6) e (7) di chiusura del corpo cilindrico cavo (5) del dispositivo stesso comprende una serie di primi canali (11) aperti verso l’esterno e in diretta comunicazione con l’intercapedine (16) tra detto condotto (9) e il generatore di campo elettromagnetico (14), detti canali (11) essendo uniformemente distribuiti sulle dette testate.
5. 5. Dispositivo economizzatore antinquinamento, secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che almeno la testata di chiusura (7) del corpo cilindrico concavo (5) che si trova in corrispondenza dei mezzi d’uscita (13) del combustibile dal condotto (9) inseribile nella linea di alimentazione ad un motore a combustione interna o ad un bruciatore, presenta almeno una seconda serie di fori (17) ad andamento troncoconico che definiscono altrettanti canali aperti verso l’esterno e in comunicazione con almeno una parte della prima serie di canali (11) di comunicazione con l’esterno della intercapedine o camera di ventilazione (16) interposta tra il condotto (9) stesso e il generatore di campo elettromagnetico (14), detta prima (10) e seconda (17) serie di fori tra loro comunicanti essendo realizzati e disposti in modo tale da generare un effetto Venturi per favorire l’efflusso dell’aria dalla suddetta camera di ventilazione (16).
6. 6. Dispositivo economizzatore antinquinamento, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che presenta le caratteristiche illustrate nella descrizione, con riferimento ai disegni ad essa allegati.