ITBO20110616A1 - Lampada, particolarmente del tipo di lampade di emergenza, e procedimento per la fabbricazione di lampade - Google Patents

Lampada, particolarmente del tipo di lampade di emergenza, e procedimento per la fabbricazione di lampade Download PDF

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    • F21VFUNCTIONAL FEATURES OR DETAILS OF LIGHTING DEVICES OR SYSTEMS THEREOF; STRUCTURAL COMBINATIONS OF LIGHTING DEVICES WITH OTHER ARTICLES, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F21V31/00Gas-tight or water-tight arrangements
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F21LIGHTING
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    • F21LIGHTING
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    • F21V31/00Gas-tight or water-tight arrangements
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Description

Titolo: LAMPADA, PARTICOLARMENTE DEL TIPO DI LAMPADE DI EMERGENZA, E PROCEDIMENTO PER LA FABBRICAZIONE DI LAMPADE
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto una lampada, particolarmente del tipo di lampade di emergenza, e un procedimento per la fabbricazione di lampade. Come è noto, oggigiorno è assai frequente l'impiego di lampade e altri dispositivi di emergenza, in varia misura preposti a garantire l'illuminazione in caso di blackout e/o ad assicurare la sicurezza di persone all'interno degli edifici, in particolare in caso di calamità o incendi, quando cioè si rende necessario garantire la possibilità di immediata fuoriuscita verso un ambiente sicuro all'esterno.
Proprio per l'importanza che rivestono tali dispositivi, le aziende che si occupano della loro progettazione, produzione e commercializzazione, sono costantemente alla ricerca di soluzioni realizzative che offrano le migliori garanzie in termini di affidabilità, resistenza, durata, eccetera .
Più in dettaglio, è noto come sul mercato siano disponibili lampade di emergenza che presentano delle guarnizioni, collocate in corrispondenza della linea di giunzione fra lo schermo riflettente e il corpo della lampada, allo scopo di impedire che acqua, polvere e altre impurità anche di piccole dimensioni, possano penetrare all'interno del corpo ed entrare in contatto con altri componenti, danneggiandoli.
L'impiego di una guarnizione permette quindi di elevare il livello di affidabilità della lampada, consentendole di raggiungere la classe di protezione IP65 (secondo la norma italiana CEI 70-1, corrispondente alla norma europea EN 60529, volta appunto ad identificare il grado di protezione dell'involucro di apparecchiature elettriche contro il contatto di corpi solidi esterni e contro l'accesso a parti pericolose) .
Per realizzare quindi lampade che raggiungano tali livelli di affidabilità, secondo modalità note il processo di fabbricazione prevede l'inserimento manuale delle guarnizioni, da parte di operatori addetti, nelle sedi appositamente realizzate lungo i bordi del corpo, tipicamente scatolare, della lampada, destinati all'accoppiamento con lo schermo riflettente.
Tale soluzione non è però priva di inconvenienti. La necessità di assemblare manualmente le guarnizioni, innalza inevitabilmente i costi di manodopera del prodotto, nonché quelli logistici, in quanto si rende necessario l'acquisto e la gestione a magazzino di stock di un ulteriore componente (la guarnizione appunto).
Inoltre, inevitabilmente la presenza di una ulteriore fase di lavorazione, per di più manuale, eleva i rischi di errore e quindi la probabilità di realizzare, ed eventualmente commercializzare, lampade difettose.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando una lampada, particolarmente del tipo di lampade di emergenza, che presentino un elevato grado di protezione e un costo di produzione contenuto.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di proporre un procedimento che consenta la fabbricazione a costi contenuti di lampade, particolarmente del tipo di lampade di emerqenza, che presentino un elevato qrado di protezione .
Un altro scopo del trovato è quello di proporre una lampada che presenti un elevato qrado di protezione e realizzabile in tempi di produzione contenuti .
Un ulteriore scopo del trovato è quello di proporre un procedimento che riduca la necessità di intervento deqli addetti e la possibilità di errore .
Un altro scopo ancora è quello di realizzare una lampada che assicuri un'elevata affidabilità di funzionamento .
Un altro scopo ancora è quello di proporre un procedimento che consenta di realizzare una lampada che presenti elevato qrado di protezione, attuabile con tempi di produzione contenuti.
Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare una lampada che risulti facilmente ottenibile partendo da elementi e materiali di comune reperibilità in commercio.
Un altro scopo ancora del trovato è quello di realizzare una lampada di sicura applicazione.
Questo compito e questi scopi venqono raqqiunti da Lampada, particolarmente del tipo di lampade di emerqenza, comprendente un quscio aperto di sostegno e alloqqiamento, almeno parziale, di una sorgente luminosa, e una valva trasparente, disposta a chiusura di detto quscio, per il passaqqio del fascio luminoso emesso da detta sorgente, a detto quscio essendo stabilmente accoppiato uno schermo riflettente, per il convoqliamento del fascio luminoso emesso da detta sorgente verso una direzione predefinita, caratterizzata dal fatto che detto quscio presenta una quarnizione costampata, interposta fra rispettive porzioni reciprocamente affacciate e prossime di detto quscio e di uno fra detta valva e detto schermo, per un incremento della tenuta dell'accoppiamento reciproco e per una ottimale protezione contro l'ingresso di acqua e altre sostanze all'interno di detto guscio.
Questo compito e questi scopi vengono altresì raggiunti da un procedimento di fabbricazione, almeno parziale, di lampade, particolarmente del tipo di lampade di emergenza, che consiste nell'allestire uno stampo presentante almeno un'impronta di un guscio aperto di sostegno e alloggiamento, almeno parziale, per una sorgente luminosa, provvisto di una guarnizione, collocata in corrispondenza di una sua porzione predefinita,· nel realizzare per costampaggio detto guscio, provvisto di detta guarnizione costampata; nell 'accoppiare in modo stabile a detta porzione di detto guscio una rispettiva porzione affacciata e prossima di uno fra una valva trasparente, disposta a chiusura di detto guscio, per il passaggio del fascio luminoso emesso da detta sorgente, e uno schermo riflettente, per il convogliamento del fascio luminoso emesso da detta sorgente verso una direzione predefinita, con detta guarnizione costampata interposta fra dette porzioni reciprocamente affacciate.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione del procedimento e di due forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, della lampada secondo il trovato, illustrate a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
le figure da 1 a 10 illustrano la lampada secondo il trovato, nella prima forma di esecuzione, più particolarmente:
la figura 1 illustra la lampada secondo il trovato, in alzato frontale e parzialmente esplosa;
la figura 2 illustra la lampada secondo il trovato, vista dall'alto;
la figura 3 illustra la lampada secondo il trovato, in alzato frontale;
la figura 4 è una sezione della figura 1, eseguita lungo l'asse IV-IV;
la figura 5 è un primo particolare fortemente ingrandito di figura 4;
la figura 6 è un secondo particolare fortemente ingrandito di figura 4;
la figura 7 è una sezione della figura 2, eseguita lungo l'asse VII-VII;
la figura 8 è un particolare fortemente ingrandito di figura 7;
la figura 9 illustra il guscio, in vista prospettica dall'alto;
la figura 10 illustra la valva e lo schermo in vista prospettica dal basso;
le figure da 11 a 17 illustrano la lampada secondo il trovato, nella seconda forma di esecuzione, più particolarmente:
la figura 11 illustra la lampada secondo il trovato, in vista prospettica e parzialmente esplosa;
la figura 12 illustra la lampada secondo il trovato, vista dall'alto;
la figura 13 illustra la lampada secondo il trovato, in alzato frontale;
la figura 14 è un particolare fortemente ingrandito di figura 11;
la figura 15 è una sezione della figura 13, eseguita lungo l'asse XV-XV;
la figura 16 è un particolare fortemente ingrandito di figura 15;
la figura 17 illustra il guscio, in vista prospettica dall'alto,·
la figura 18 è uno schema a blocchi illustrante il procedimento secondo il trovato.
Con riferimento alle figure citate, la lampada secondo il trovato, particolarmente del tipo delle lampade di emergenza, è indicata globalmente con il numero di riferimento 1 e comprende un guscio 2 aperto di sostegno e alloggiamento, almeno parziale, di una sorgente luminosa 3, di varia tipologia, anche nota.
La lampada 1 comprende inoltre una valva trasparente 4 (tipicamente, ma non esclusivamente, realizzata in vetro minerale), disposta a chiusura del guscio 2 (il quale potrà inoltre contenere altra componentistica necessaria al funzionamento della lampada 1 e della sorgente 3), per consentire il passaggio del fascio luminoso emesso dalla sorgente 3.
In aggiunta, al guscio 2 è accoppiato in modo stabile uno schermo riflettente 5 (tipicamente, interposto fra il guscio 2 stesso e la valva 4), in grado di convogliare il fascio luminoso emesso dalla sorgente luminosa 3 verso una direzione predefinita (e quindi verso l'area circostante da illuminare) .
Giova rilevare che il settore delle lampade di emergenza (utilizzate cioè per garantire illuminazione a edifici e non solo, in caso di emergenze e blackout, tipicamente, ma non esclusivamente, allo scopo di consentire la segnalazione, o l'individuazione, delle vie di fuga anche in mancanza dell'illuminazione ordinaria) , costituisce applicazione preferita del presente trovato.
Non si esclude peraltro l'impiego di lampade 1 secondo il trovato in differenti settori, in funzione delle specifiche esigenze, senza con ciò uscire dall'ambito di protezione qui rivendicato. Secondo il trovato, il guscio presenta una guarnizione costampata 6, interposta fra rispettive porzioni reciprocamente affacciate e prossime del guscio 2 e di uno fra la valva 4 e lo schermo 5, per un incremento della tenuta dell'accoppiamento reciproco e per ottenere così una ottimale protezione contro l'ingresso di acqua e altre sostanze all'interno del guscio 2.
In particolare, la guarnizione costampata 6 è realizzata in un materiale elastomerìco, anche di tipo riciclabile, mentre la restante parte del guscio 2 è realizzata in un materiale polimerico, preferibilmente del tipo dei policarbonati . Tale scelta di materiali risulta particolarmente vantaggiosa, in quanto è possibile sfruttare le rispettive proprietà chimico-fisiche per ottenere che la guarnizione 6, a seguito del processo di costampaggio con il quale è realizzata, si leghi chimicamente al guscio 2, ottenendo un'adesione stabile che garantisce un'ottimale resistenza all 'acqua.
Si precisa inoltre che anche lo schermo 5 può essere realizzato in un materiale polimerico, preferibilmente del tipo dei policarbonati (per esempio il medesimo impiegato per il guscio 2), mentre la valva 4 è tipicamente, ma non esclusivamente, realizzata in vetro (per esempio vetro minerale) .
Secondo una possibile soluzione realizzativa, il guscio 2 presenta conformazione sostanzialmente parallelepipeda (eventualmente arrotondata in corrispondenza degli spigoli, come nella soluzione delle figure da 1 a 10) e comprende un piano di base 2a a sagoma sostanzialmente rettangolare e quattro pareti di contenimento 2b che si sviluppano (preferibilmente, ma non esclusivamente, secondo una direzione perpendicolare) dai lati del piano di base 2a fino a delimitare, da parte opposta, un'apertura 2c, richiusa dalla valva 4.
Secondo la soluzione realizzativa preferita, proposta a scopo illustrativo e non limitativo nelle figure da 1 a 10, le sopracitate porzioni reciprocamente affacciate e prossime sono rispettivamente e sostanzialmente costituite dalla sommità delle pareti di contenimento 2b (delimitanti l'apertura 2c e da parte opposta quindi al piano di base 2a) e da una scanalatura 7 sostanzialmente perimetrale dello schermo 5.
Più precisamente, come si evince dalle figure allegate, la scanalatura 7 è realizzata lungo un aggetto perimetrale 8 che si estende appunto dalla schermo 5 e che è rivolto verso il guscio 2. Tale aggetto 8 presenta inoltre, esternamente alla scanalatura 7, una sede perimetrale 9 rivolta anch'essa verso il guscio 2 e in grado di accogliere una corrispondente cornice esterna 10 che si sviluppa dalla sommità delle pareti di contenimento 2b del guscio 2, per assicurare il reciproco accoppiamento fra guscio 2 e schermo 5. In aggiunta, come appare in particolare dalla figura 6, da parte opposta l'aggetto 8 forma un alveolo circonferenziale 11 per ricevere una propaggine terminale 12 che si sviluppa dalla valva 4, per consentire appunto l'assemblaggio fra la valva 4 e lo schermo 5.
La guarnizione costampata 6 in materiale elastomerico è quindi collocata lungo la suddetta sommità delle pareti di contenimento 2b e alloggia nella scanalatura 7 quando il guscio 2 e lo schermo 5 sono reciprocamente accoppiati.
Utilmente, come si evince in particolare dalla figura 6, le pareti laterali 7a della scanalatura 7 sono reciprocamente inclinate, in modo tale da definire, per la scanalatura 7 stessa, una sezione trasversale sostanzialmente a cuspide, con interasse medio sostanzialmente inferiore all'ingombro trasversale, in configurazione indeformata, della guarnizione 6.
Grazie a tale specifico dimensionamento, la guarnizione 6 alloggia nella scanalatura 7 in configurazione deformata (la guarnizione 6 può infatti deformarsi, adattandosi alla conformazione della scanalatura 7, grazie alle proprietà del materiale elastomerico di cui è costituita), e ciò assicura la sua adesione ottimale alle pareti laterali 7a della scanalatura 7.
Va inoltre osservato come la scelta di ricavare, di fatto, l'alloggiamento della guarnizione 6 nello schermo 5 (in quanto appunto essa è ospitata dalla scanalatura 7 realizzata su un aggetto 8 che si sviluppa dallo schermo 5), offre ulteriori garanzie contro l'azione dell'acqua, anche in caso quest 'ultima eserciti una spinta elevata. Infatti, all 'aumentare della pressione esercitata dall'acqua sullo schermo 5, aumenta corrispondentemente la forza con cui la guarnizione 6 è premuta contro lo schermo 5 stesso, e ciò garantisce una tenuta ottimale e una protezione totale contro l'ingresso di acqua nel guscio 2 (che viene di fatto sigillato dallo schermo 5).
Secondo una differente forma di realizzazione, proposta a scopo illustrativo nelle figure da 11 a 17, il guscio 2 è provvisto di un labbro perimetrale 13, che sporge verso l'esterno, in corrispondenza delle sue pareti laterali 2b, mentre la valva 5 è sostanzialmente costituito da una lastra 14, stabilmente disposta a copertura dell'apertura 2c e adagiata al guscio in corrispondenza del suddetto labbro 13.
In tale forma di realizzazione, la guarnizione costampata 6 è collocata lungo il labbro 13 ed è premuta e compressa fra quest'ultimo e una regione perimetrale della lastra 14 (e quindi proprio il labbro 13 e tale regione perimetrale costituiscono le sopra citate porzioni reciprocamente affacciate e prossime), al fine di ottenere la conseguente adesione ottimale della guarnizione 6 alla lastra 14, e quindi la protezione contro l'ingresso di acqua e altre sostanze nel guscio 2.
Inoltre, nelle figure 15 e 16 è illustrato l'accoppiamento fra il guscio 2 e lo schermo 5, che prevede l'innesto di un rilievo 15, sporgente dallo schermo 5 stesso, in un corrispondente incavo 16 realizzato sulla sommità delle pareti laterali 2b del guscio 2.
Come si evince dalla figura 18, il procedimento di fabbricazione, almeno parziale, di lampade, e particolarmente, ma non esclusivamente, di lampade 1 del tipo di lampade di emergenza, consiste, in una prima fase a., nell 'allestire, uno stampo presentante almeno un'impronta di un guscio 2 di sostegno e alloggiamento, almeno parziale, per una sorgente luminosa 3, guscio 2 provvisto di una guarnizione 6, collocata in corrispondenza di una sua porzione predefinita.
Successivamente, in una fase b. il procedimento secondo il trovato prevede di realizzare per costampaggio il guscio 2, provvisto quindi della guarnizione costampata 6.
Una volta ottenuto il guscio 2 (con la guarnizione costampata 6), il procedimento secondo il trovato prevede, in una fase c., di accoppiare in modo stabile alla sopraddetta porzione del guscio 2 una rispettiva porzione affacciata e prossima di uno fra una valva trasparente 4, disposta a chiusura del guscio 2, per il passaggio del fascio luminoso emesso dalla sorgente 3, e uno schermo riflettente 5, per il convogliamento del fascio luminoso emesso dalla sorgente 3 verso una direzione predefinita, con la guarnizione costampata 6 interposta fra le porzioni reciprocamente affacciate così definite.
Si precisa che la fase b. di realizzazione, e la fase c. di accoppiamento, potranno essere ripetute per un numero di volte scelto a piacere, al fine di realizzare il desiderato quantitativo di lampade 1 secondo il trovato.
Ovviamente, non si esclude la possibilità di fare uso di stampi muniti di un numero superiore di impronte, ciascuna delle quali destinate a contribuire alla fabbricazione di un rispettivo quscio 2 munito di una corrispondente quarnizione costampata 6.
Per qiunqere alla completa fabbricazione della lampada 1, sarà ovviamente prevista una ulteriore fase di assemblaqqio fra il quscio 2 e la valva 4 (nel caso la quarnizione 6 sia interposta fra il quscio 2 e lo schermo 5), successiva alla fase c. di accoppiamento, o una ulteriore fase di assemblaqqio fra il quscio 2 e lo schermo 5 (nel caso la quarnizione 6 sia interposta fra il quscio 2 e la valva 4), che in questo caso sarà precedente alla fase c. di accoppiamento.
Più particolarmente, la fase b. di realizzazione per costampaqqio del quscio 2 provvisto della guarnizione 6 consiste, in una fase bl . nell 'iniettare nello stampo stesso, in sostanziale contemporaneità, una prima predefinita quantità di materiale elastomerico allo stato liquido, che andrà a costituire la guarnizione 6, e una seconda predefinita quantità di materiale polimerico allo stato liquido, preferibilmente del tipo dei policarbonati, che andrà a costituire la restante parte del guscio 2.
Successivamente, la fase b. di realizzazione prevede, in una fase b2 ., di attendere la solidificazione della prima predefinita quantità di materiale elastomerico e della seconda predefinita quantità di materiale polimerico, per la realizzazione del guscio 2 provvisto della guarnizione costampata 6, legata chimicamente alla restante parte del guscio 2.
Appare quindi evidente come la scelta di ricorrere ad un guscio 2 provvisto di una guarnizione costampata 6, consenta di eliminare le attività di inserimento manuale della guarnizione 6 stessa, normalmente previste nei cicli di produzione delle lampade di tipo noto, riducendo così i costi di manodopera e i rischi di errore.
Inoltre, la possibilità di ottenere la contemporanea iniezione (e solidificazione) della guarnizione 6 e della restante parte del guscio 2, oltre a garantire, come già osservato, un efficace legame chimico fra tali elementi, consente di mantenere inalterato il tempo di ciclo necessario per lo stampaggio del guscio 2 stesso, con ciò garantendo tempi di produzione assolutamente contenuti .
In aggiunta, è immediato osservare come realizzando la guarnizione 6 per costampaggio, si elimini la necessità di gestire scorte (e riordini) di stock di guarnizioni, da assemblare secondo modalità note ai gusci realizzati in una fase precedente, con ciò abbattendo anche i costi di acquisto e di magazzino.
Le lampade 1 secondo il trovato offrono così un'elevata protezione contro il contatto di corpi solidi esterni (quali acqua e altre sostanze) e contro l'accesso a parti pericolose, potendo così senz'altro ottenere gradi di protezione elevati, per esempio grado di protezione IP65 o quantomeno IP42 (secondo la norma italiana CEI 70-1, corrispondente alla norma europea EN 60529).
Si è in pratica constatato come la lampada e il procedimento secondo il trovato, assolvano pienamente il compito prefissato, in quanto, il ricorso ad un guscio, preposto al sostegno e all'alloggio almeno parziale di una sorgente luminosa, che presenta una guarnizione costampata, interposta fra rispettive porzioni reciprocamente affacciate e prossime del guscio e di uno fra la valva, che consente il passaggio del fascio luminoso emesso dalla sorgente, e lo schermo, che convoglia tale fascio luminoso, per incrementare la tenuta dell'accoppiamento fra il guscio e lo schermo, consente di ottenere lampade che presentino un elevato grado di protezione e un costo di produzione contenuto.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (1)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1.Lampada, particolarmente del tipo di lampade di emergenza, comprendente un guscio (2) aperto di sostegno e alloggiamento, almeno parziale, di una sorgente luminosa (3), e una valva trasparente (4), disposta a chiusura di detto guscio (2), per il passaggio del fascio luminoso emesso da detta sorgente (3), a detto guscio (2) essendo stabilmente accoppiato uno schermo riflettente (5), per il convogliamento del fascio luminoso emesso da detta sorgente (3) verso una direzione predefinita, caratterizzata dal fatto che detto guscio (2) presenta una guarnizione costampata (6), interposta fra rispettive porzioni reciprocamente affacciate e prossime di detto guscio (2) e di uno fra detta valva (4) e detto schermo (5), per un incremento della tenuta dell'accoppiamento reciproco e per una ottimale protezione contro l'ingresso di acqua e altre sostanze all'interno di detto guscio (2). 2.Lampada, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta guarnizione costampata (6) è realizzata in un materiale elast omerico, anche di tipo riciclabile, la restante parte di detto guscio (2) essendo realizzata in un materiale polimerico, preferibilmente del tipo dei policarbonati, detta guarnizione costampata (6) in materiale elastomerico essendo legata chimicamente a detto guscio (2). 3.Lampada, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che detto guscio (2) presenta conformazione sostanzialmente parallelepipeda e comprende un piano di base (2a) a sagoma sostanzialmente rettangolare e quattro pareti di contenimento (2b) sviluppantisi dai lati di detto piano (2a), delimitanti da parte opposta un'apertura (2c), richiusa da detta valva (4). 4.Lampada, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette porzioni reciprocamente affacciate e prossime sono sostanzialmente costituite rispettivamente dalla sommità di dette pareti di contenimento (2b) e da una scanalatura (7) sostanzialmente perimetrale di detto schermo (5), detta guarnizione costampata (6) in materiale elastomerico essendo collocata lungo detta sommità, ed alloggiando in detta scanalatura (7) in corrispondenza dell'accoppiamento fra detto schermo (5) e detto guscio (2) . 5. Lampada, secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che le pareti laterali (la) di detta scanalatura (7) sono reciprocamente inclinate, per la definizione, per detta scanalatura (7), di una sezione trasversale a conformazione sostanzialmente a cuspide, con interasse medio sostanzialmente inferiore all'ingombro trasversale, in configurazione indeformata, di detta guarnizione (6), detta guarnizione (6) alloggiando in detta scanalatura (7) in configurazione deformata, per la sua adesione ottimale alle pareti laterali (la) di detta scanalatura (7) . 6. Lampada, secondo le rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che detto guscio (2) presenta un labbro trasversale (13) sporgente verso l'esterno in corrispondenza della sommità di dette pare laterali (2b), detta valva (5) essendo sostanzialmente costituita da una lastra (14), stabilmente disposta a copertura di detta apertura (2c) e adagiata a detto guscio in corrispondenza di detto labbro (13). 7.Lampada, secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detta guarnizione costampata (6) è collocata lungo detto labbro (13) ed è premuta e compressa fra detto labbro (13) ed una regione perimetrale di detta lastra (14), detto labbro (13) e detta regione costituendo dette porzioni reciprocamente affacciate e prossime. 8.Procedimento di fabbricazione, almeno parziale, di lampade, particolarmente del tipo di lampade di emergenza, che consiste nel: a. allestire uno stampo presentante almeno un'impronta di un guscio (2) aperto di sostegno e alloggiamento, almeno parziale, per una sorgente luminosa (3), provvisto di una guarnizione (6), collocata in corrispondenza di una sua porzione predefinita; b. realizzare per costampaggio detto guscio (2), provvisto di detta guarnizione costampata (6); c. accoppiare in modo stabile a detta porzione di detto guscio (2) una rispettiva porzione affacciata e prossima di uno fra una valva trasparente (4), disposta a chiusura di detto guscio (2), per il passaggio del fascio luminoso emesso da detta sorgente (3), e uno schermo riflettente (5), per il convogliamento del fascio luminoso emesso da detta sorgente (3) verso una direzione predefinita, con detta guarnizione costampata (6) interposta fra dette porzioni reciprocamente affacciate. 9.Procedimento, secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta fase (b.) di realizzazione per costampaggio di detto guscio (2) provvisto di detta guarnizione (6) consiste nel : bl.iniettare in detto stampo, in sostanziale contemporaneità, una prima predefinita quantità di materiale elastomerico allo stato liquido, per detta guarnizione (6), e una seconda predefinita quantità di materiale polimerico allo stato liquido, preferibilmente del tipo dei policarbonati , per la restante parte di detto guscio (2); b2.attendere la solidificazione di detta prima predefinita quantità di materiale elastomerico e detta seconda predefinita quantità di materiale polimerico, per la realizzazione di detto guscio (2) provvisto di detta guarnizione costampata (6), legata chimicamente alla restante parte di detto guscio (2).
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