ITBO20100367A1 - Gruppo di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria, pneumatici e simili - Google Patents

Gruppo di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria, pneumatici e simili Download PDF

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ITBO20100367A1
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Adriano Barbieri
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Description

Titolo : GRUPPO DI ACCOPPIAMENTO A TENUTA DI POMPE PER IL GONFIAGGIO DI CAMERE D'ARIA, PNEUMATICI E SIMILI
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un gruppo di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria, pneumatici e simili: con il termine pompe sono da intendersi sia le pompe ad azionamento manuale che quelle ad azionamento automatico (ad esempio per mezzo di motori elettrici connessi a rispettivi compressori e simili o attraverso lo sfruttamento dell'aria compressa presente all'interno di opportuni serbatoio) .
In generale una pompa del tipo normalmente adottato per il gonfiaggio delle ruote di una bicicletta è un dispositivo adatto a spostare aria che può essere opportunamente collegato alla valvola sulla ruota della bicicletta in modo da gonfiare la camera d'aria interna al copertone. Il tipo più comune è una singola pompa aspirante e premente, un cilindro entro il quale scorre lo stantuffo: due valvole unidirezionali (comunemente costituite da semplici membrane in gomma) permettono alternativamente l'afflusso dell'aria esterna nel cilindro e la immissione da questi nel condotto di uscita; estraendo lo stantuffo l'aria riempie la camera, premendo lo stantuffo essa viene pompata nello pneumatico.
Il condotto di uscita è normalmente un tubo in gomma rinforzato con una maglia di materiale sintetico che limita gli effetti di espansione dati dalla pressione ed i rischi di esplosione. All'estremità del tubo è posto un connettore con incastro adatto alla valvola della ruota (tipicamente la tenuta meccanica è realizzata da un semplice manicotto in gomma morbida che aderisce alle creste della filettatura esterna della valvola) .
Dato che esistono principalmente due tipi di valvole è sempre opportuno prevedere la possibilità che il terminale del condotto di uscita presenti un opportuno adattatore idoneo ad accoppiarsi, a seconda della configurazione di montaggio, con l'una o l'altra tipologia di valvola .
In particolare le valvole possono essere del tipo denominato "Presta", specie per i cicli che adottano nella grande maggioranza questa tipologia di componente, o del tipo denominato "Schrader", che trova larghissimo utilizzo anche in applicazioni più gravose come nei pneumatici delle automobili, delle motociclette ed altri mezzi di trasporto .
La sostituzione o la modifica di disposizione dell'adattatore nel terminale del condotto di uscita della pompa è generalmente scomoda, inoltre va notato che il continuo smontaggio e rimontaggio di componenti determina necessariamente una loro usura: questo in un dispositivo che deve garantire la tenuta della pressione è di fatto un problema grave .
Il bloccaggio del corpo valvola al terminale del condotto (in modo che si possa accoppiare in maniera efficace con l'adattatore) è generalmente ottenuto per mezzo di manicotti in gomma che cingono interamente il corpo valvola deformandosi elasticamente attorno allo stesso. Anche in questo caso la tenuta verrà meno con l'invecchiamento del componente (l'usura e l'esposizione all'ambiente potrebbero provocare una screpolatura e/o una fessurazione della gomma) .
Inoltre non è possibile avere la certezza che il corpo valvola sia stabilmente accoppiato al terminale allo scopo di tollerare anche elevate pressioni interne senza staccarsi.
Compito principale del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, proponendo un gruppo di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria, pneumatici e simili che garantisca una ottimale tenuta su qualsiasi tipologia di valvola.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di proporre un gruppo di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria, pneumatici e simili idoneo al bloccaggio della valvola all'interno del gruppo durante l'insufflazione in condizioni di tenuta dell'aria compressa.
Un altro scopo del trovato è quello di proporre un gruppo di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria, pneumatici e simili particolarmente comodo e semplice da utilizzare. Ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un gruppo di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria, pneumatici e simili di costi contenuti relativamente semplice realizzazione pratica e di sicura applicazione.
Questo compito e questi scopi vengono raggiunti da un gruppo di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria, pneumatici e simili, pompe del tipo comprendente un condotto per il collegamento del serbatoio in pressione della pompa stessa con una porzione terminale di accoppiamento ad una valvola di una camera d'aria, pneumatico e simili, caratterizzato dal fatto che è disposto a valle di detta porzione terminale e comprende un'unità provvista di almeno una cavità longitudinale interna, detta cavità alloggiando almeno un mezzo di tenuta idoneo all'accoppiamento stabile con almeno una porzione di una corrispondente valvola di una camera d'aria, detto accoppiamento stabile a tenuta essendo ottenuto per deformazione elastica del detto mezzo di tenuta sulla porzione di valvola cui è accoppiato. Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del gruppo di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria, pneumatici e simili secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la fig.l rappresenta, in vista frontale sezionato secondo un piano trasversale, un gruppo di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria, pneumatici e simili secondo il trovato in una prima posizione di utilizzo;
la fig.2 rappresenta, in vista frontale sezionato secondo un piano trasversale, un gruppo di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria, pneumatici e simili secondo il trovato in una seconda posizione di utilizzo;
la fig.3 rappresenta, in vista frontale sezionato secondo un piano trasversale, un gruppo di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria, pneumatici e simili secondo il trovato di tipo idoneo ad operare su valvole di tipo Presta;
la fig.4 rappresenta, in vista frontale sezionato secondo un piano trasversale, un gruppo di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria, pneumatici e simili secondo il trovato di tipo idoneo ad operare su valvole di tipo Schrader.
Con particolare riferimento a tali figure è indicato globalmente con 1 un gruppo di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria A, pneumatici e simili.
Le pompe idonee all'associazione con il gruppo 1 comprendono un condotto D per il collegamento del serbatoio in pressione della pompa stessa (ad esempio costituito da un cilindro entro cui scorre a tenuta un rispettivo stantuffo per le pompe a mano, oppure un vero e proprio serbatoio di aria compressa per pompe e compressori automatici) .
Tale condotto D presenta generalmente una porzione terminale di accoppiamento ad una valvola B e C di una camera d'aria e simili.
La valvola di tipo B è (in conformità alla soluzione realizzativa descritta nell'allegata figura) di tipo Presta: si tratta di valvole prevalentemente adottate per le camere d'aria ed i tubeless delle biciclette.
La valvola Presta comprende un manicotto generalmente metallico entro cui è scorrevole, con contrasto elastico, un'astina preposta al serraggio della sua apertura frontale: il manicotto presenta generalmente una filettatura in corrispondenza della sua parte prossima alla camera d'aria, un collo liscio ed una seconda filettatura di estremità cui è normalmente avvitato un tappino di sicurezza.
La valvola di tipo C è (in conformità alla soluzione realizzativa descritta nell'allegata figura) di tipo Schrader: si tratta di valvole adottate gli usi più disparati, ad esempio per i pneumatici di automobili ed altri mezzi di trasporto, ma anche per le camere d'aria ed i tubeless delle biciclette.
La valvola Schrader comprende un manicotto generalmente metallico entro cui è scorrevole, con contrasto elastico, un'astina preposta al serraggio della sua apertura frontale: il manicotto presenta una filettatura per tutta la sua lunghezza, sulla cui estremità è normalmente avvitato un tappino di sicurezza.
Il gruppo 1 è progettato al fine di essere disposto a valle della porzione terminale del condotto D e comprende un'unità provvista di almeno una cavità longitudinale interna: in pratica tale unità è un componente generico (di forma prismatica, cilindrica o variamente conformato in funzione delle necessità tecniche ed estetiche di ciascuna particolare applicazione) provvisto di una cavità interna cilindrica (o sostanzialmente cilindrica.
La cavità interna dell'unità alloggia almeno un mezzo di tenuta idoneo all'accoppiamento stabile con almeno una porzione di una corrispondente valvola (B, C) di una camera d'aria (A).
Si sottolinea che l'accoppiamento stabile a tenuta è ottenuto per deformazione elastica del mezzo di tenuta sulla porzione di valvola (B, C) cui è accoppiato .
Secondo una specifica soluzione realizzativa di indubbio interesse pratico ed applicativo, specificamente dedicata a valvole B di tipo Presta e simili, i mezzi di tenuta comprendono un disco 10 in materiale del tipo della gomma, del poliuretano, dei polimeri in genere e simili, vincolato trasversalmente alla unità, entro una opportuna sede della cavità interna, e coassiale con la stessa.
Si sottolinea come l'adozione di un disco 10 realizzato in poliuretano presenta ottimale deformabilità elastica, resistenza all'usura ed alle sollecitazioni meccaniche e sostanziale insensibilità alla sporcizia (polveri e residui vari) ed all'azione di sostanze chimiche del tipo di grassi, derivati del petrolio e simili (potenzialmente presenti nei lubrificanti adottati nelle catene dei cicli e degli altri mezzi di trasporto) .
Il disco 5 comprende un occhiello centrale di diametro non superiore al diametro minimo del corpo della valvola B cui sarà accoppiato.
Ad accoppiamento avvenuto, il disco 10, risulterà essere deformato secondo una geometria sostanzialmente conica (a meno di approssimazioni dovute a curve di deformazioni che si discostano da quella ideale) , in modo che la sua parte prossima all'occhiello (quella in contatto o prossima al corpo della valvola B) sia più interna, trascinata per attrito dal corpo della valvola (B), rispetto alla posizione della sede di alloggiamento .
Grazie a tale deformazione del disco 10 si favorisce la tenuta alla pressione presente a monte del disco 10 stesso: ogni incremento di pressione non farà altro che incrementare la forza con cui il disco 10 (in particolare la sua parte prossima all'occhiello) è schiacciato sul corpo della valvola B, si otterrà quindi una tenuta crescente al crescere della pressione presente a monte della stessa.
Il vantaggio di questa soluzione è quello di ottimizzare la tenuta sfruttando le proprietà intrinseche del materiale che costituisce il disco 10 semplicemente in seguito all'adozione di una forma geometrica idonea: un ridotto diametro dell'occhiello, infatti, incrementa l'attitudine ad essere trascinato per attrito dal corpo della valvola B e quindi l'attitudine a disporsi secondo una configurazione che garantisce una tenuta proporzionale alla pressione posta a monte del disco stesso.
Secondo una ulteriore specifica soluzione realizzativa anch'essa presentante indubbio interesse pratico ed applicativo, specificamente dedicata a valvole C di tipo Schrader e simili, i mezzi di tenuta comprendono una pastiglia 11 in materiale del tipo della gomma, del poliuretano, dei polimeri in genere e simili, ed un corpo elastico 12 ad azione assiale, posto a monte della pastiglia 11.
La pastiglia 11 ed il corpo elastico 12 sono coassiali con l'unità: il corpo elastico 12 è preposto a mantenere estroflessa la pastiglia 11 (in particolare il suo fronte terminale).
La pastiglia 11 presenta infatti un fronte terminale sostanzialmente tronco conico per l'accoppiamento, con parziale inserimento di una sua porzione terminale, con l'apertura frontale del corpo della valvola C cui sarà operativamente associata, per il gonfiaggio della rispettiva camera d'aria A.
In pratica l'apertura frontale del corpo della valvola C sarà occluso dal fronte terminale conico della pastiglia 11: siccome tale pastiglia 11 presenta però un passaggio assiale per l'aria proveniente dal condotto D, posto a monte del gruppo 1, si verificherà una perfetta tenuta del gruppo 1 sulla valvola C dovuto alla deformazione elastica della pastiglia 11 sull'apertura.
In particolare l'accoppiamento del fronte conico con l'apertura della valvola C sarà ottimale ed autocentrante (in quanto la conicità favorisce tale disposizione) mentre la deformabilità della pastiglia 11 le permetterà di agire come una guarnizione impedendo la trafilatura di aria.
Secondo una specifica soluzione realizzativa idonea all'applicazione di entrambe le soluzioni realizzative precedentemente descritte in un unico gruppo 1, lo stesso sarà preferibilmente disposto a valle della porzione terminale del condotto D della pompa e comprende un collettore tubolare 2 a tre vie.
Il collettore 2 comprende nello specifico un ramo 3, direttamente associato alla porzione terminale del condotto D, ed almeno un cannotto 4, sostanzialmente trasversale al ramo 3, provvisto di una bussola interna 5 scorrevole assialmente tra due configurazioni limite definite da rispettivi organi di bloccaggio fine corsa.
La bussola 5 comprende, a sua volta, almeno due percorsi indipendenti per il flusso d'aria proveniente dal ramo 3; tali percorsi distinti risulteranno essere afferenti rispettivamente alla prima 6 e alla seconda bocca 7 del cannotto 4, e saranno alternativamente aperti in funzione del posizionamento della bussola 4 in una delle due configurazioni limite.
La bussola 5, inoltre, comprende, in ciascuna sua estremità, opportuni organi di serraggio per una rispettiva valvola B o C della camera d'aria A, pneumatico e simili in cui insufflare aria.
Va segnalato fin d'ora che, preferibilmente, il collettore tubolare a tre vie 2 e la bussola 5 sono preferibilmente realizzati in materiale scelto tra un materiale polimerico, un materiale metallico ed un materiale composito; non si esclude comunque la possibilità di adottare differenti materiali o combinazioni degli stessi. Secondo una specifica soluzione realizzativa di particolare interesse pratico ed applicativo, gli organi di serraggio sono conformati sostanzialmente come dei mandrini 8 costituiti da una pluralità di settori 9 reciprocamente affiancati e disposti lungo una circonferenza.
I settori 9 sono elasticamente deformabili tra una prima disposizione di riposo in cui sono reciprocamente distanti e posizionati ad una maggiore distanza radiale dall'asse longitudinale della bussola 5 (disposizione rappresentata sulla parte sinistra della figura che rappresenta il mandrino 8 aperto di fronte ad una valvola C di tipo Schrader) , ed una seconda disposizione in cui sono reciprocamente serrati prossimi all'asse longitudinale (disposizione rappresentata sulla parte destra della figura che rappresenta il mandrino 8 chiuso su una valvola B di tipo Presta) .
Nella prima disposizione il mandrino 8 è sporgente rispetto al cannotto 4, mentre nella seconda disposizione il mandrino il contenuto entro il cannotto 4 con i suoi settori 9 vincolati in tale disposizione in seguito all'interferenza con la superficie interna del cannotto 4 stesso.
In pratica ciascun mandrino 8 quando si trova nella seconda disposizione immorsa la rispettiva valvola B o C impedendone lo sgancio accidentale dal gruppo 1.
Va opportunamente evidenziato che ciascun settore 9 presenta spessore crescente a partire dall'area di collegamento alla bussola 5 fino al suo bordo terminale: questo incremento di sezione determina un ottimale serraggio del corpo della valvola B o C quando il mandrino 8 si trova nella seconda disposizione .
La bussola 5 comprende opportuni mezzi di tenuta, a monte degli organi di serraggio per le rispettive valvole B e C ed a valle di un corrispondente percorso; in particolare tali organi di tenuta risulteranno essere disposti tra la sezione terminale del percorso e l'apertura frontale della valvola B e C di camera d'aria A, pneumatici e simili in cui insufflare aria.
Secondo una particolare soluzione realizzativa di certa e sicura efficienza, i mezzi di tenuta comprendono un disco 10 in materiale del tipo della gomma, del poliuretano, dei polimeri in genere e simili.
Tale disco 10 risulterà essere vincolato trasversalmente alla bussola 5 e coassiale con la stesso; inoltre comprenderà un occhiello centrale di diametro non superiore al diametro minimo del corpo della valvola B cui sarà accoppiato.
Secondo una ulteriore soluzione realizzativa, anch'essa di certa e sicura efficienza, i mezzi di tenuta comprendono una pastiglia 11 in materiale del tipo della gomma, del poliuretano, dei polimeri in genere e simili, ed un corpo elastico 12 (ad esempio una molla) ad azione assiale posto a monte della pastiglia 11 stessa.
La pastiglia 11 ed il corpo elastico 12 dovranno essere coassiali con la bussola 5; la pastiglia 11 presenterà utilmente un fronte terminale sostanzialmente tronco conico per l'accoppiamento con l'apertura frontale del corpo della valvola C cui sarà accoppiata.
La pastiglia 11 sarà spinta elasticamente dal corpo 12 contro tale apertura della valvola C in modo che la sua porzione tronco conica si deformi garantendo la necessaria tenuta nei confronti di trafilamento di aria.
E' necessario specificare che ciascuno dei percorsi precedentemente citati è definito da una pluralità di setti stagni 13 della bussola 5 rispetto alla superficie interna del cannotto 4: la tenuta dei setti è garantita dalla disposizione sulla loro periferia di una guarnizione del tipo di un O-ring e simili.
Tra ogni coppia contigua di setti stagni 13 è delimitato un vano 14 comunicante, per mezzo di un rispettivo canale, con una rispettiva bocca 6 e 7 del cannotto 4 per l'accoppiamento con una rispettiva valvola B e C.
Ciascun vano 14 è affacciato e comunicante con il ramo 3 associato alla porzione terminale del condotto D quando la bussola 5 si trova in una delle due configurazioni limite, consentendo l'insufflazione di aria nella valvola B o C associata alla bocca 6 o 7 ad esso coniugata.
Il medesimo vano 14 è affacciato alla superficie interna del cannotto 4, quindi isolato ermeticamente, nell'altra configurazione limite. Un accessorio indubbiamente utile ed interessante del gruppo 1 secondo il trovato è disposto a valle di una canalizzazione 15 del ramo 3, in derivazione: tale canalizzazione 15 infatti afferisce ad un manometro 16 per il rilievo della pressione presente nella cavità interna del ramo 3, corrispondente, quando una valvola B o C è correttamente vincolata al rispettivo mandrino 8, alla pressione della camera d'aria A, pneumatico e simile asservita alla valvola B o C stessa.
Il fatto che la bussola 5 possa scorrere all'interno del cannotto 4 garantisce che inserendo la valvola B o C nel mandrino 8 e spingendola all'interno del cannotto 4 il mandrino 8 si serri sulla stessa e crei una tenuta attraverso i rispettivi mezzi di tenuta (10 e 11). Vantaggiosamente il gruppo 1 di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria A, pneumatici e simili secondo il trovato garantisce una ottimale tenuta su qualsiasi tipologia di valvola B o C.
Utilmente il gruppo 1 di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria A, pneumatici e simili secondo il trovato è idoneo al bloccaggio della valvola B o C all'interno del gruppo 1 durante l'insufflazione, in condizioni di tenuta dell'aria compressa.
Positivamente il gruppo 1 secondo il trovato risulta essere particolarmente comodo e semplice da utilizzare.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Ad esempio la realizzazione delle sedi di alloggiamento per il disco 10 e la coppia costituita da pastiglia 11 e corpo elastico 12 può essere opportunamente realizzata praticando un canale filettato di diametro ampio nell'unità: una volta inserito il disco 10 (in un caso) o il corpo elastico 12 e la pastiglia 11 (nell'altro caso) si provvede ad avvitare una opportuna ghiera tubolare 20 si forma e dimensioni coniugate a quelle del canale filettato nel canale stesso fino a realizzare una battuta. In questo modo il disco 10 e la coppia costituita da pastiglia 11 e corpo elastico 12 sono correttamente e rigidamente vincolati e, all'occorrenza, sono anche prelevabili dal gruppo 1 semplicemente svitando la ghiera tubolare 20 di bloccaggio.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (1)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1.Gruppo di accoppiamento a tenuta di pompe per il gonfiaggio di camere d'aria (A), pneumatici e simili, pompe del tipo comprendente un condotto (D) per il collegamento del serbatoio in pressione della pompa stessa con una porzione terminale di accoppiamento ad una valvola (B, C) di una camera d'aria (A), pneumatico e simili, caratterizzato dal fatto che è disposto a valle di detta porzione terminale e comprende un'unità provvista di almeno una cavità longitudinale interna, detta cavità alloggiando almeno un mezzo di tenuta idoneo all'accoppiamento stabile con almeno una porzione di una corrispondente valvola (B, C) di una camera d'aria (A), detto accoppiamento stabile a tenuta essendo ottenuto per deformazione elastica del detto mezzo di tenuta sulla porzione di valvola (B, C) cui è accoppiato. 2.Gruppo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di tenuta comprendono un disco (10) in materiale del tipo della gomma, del poliuretano, dei polimeri in genere e simili, vincolato trasversalmente alla unità, entro una opportuna sede della cavità interna, e coassiale con la stessa, detto disco (5) comprendendo un occhiello centrale di diametro non superiore al diametro minimo del corpo della valvola (B) cui sarà accoppiato, ad accoppiamento avvenuto, detto disco (10), essendo deformato secondo una geometria sostanzialmente conica, in modo che la sua parte prossima all'occhiello sia più interna, trascinata per attrito dal corpo della valvola (B), rispetto alla posizione della sede di alloggiamento, tale deformazione favorendo la tenuta alla pressione presente a monte del disco (10) stesso. 3.Gruppo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di tenuta comprendono una pastiglia (11) in materiale del tipo della gomma, del poliuretano, dei polimeri in genere e simili, ed un corpo elastico (12) ad azione assiale posto a monte della detta pastiglia (11), detta pastiglia (11) e detto corpo elastico (12) essendo coassiali con detta unità, detta pastiglia (11) presentando fronte terminale sostanzialmente tronco conico per l'accoppiamento, con parziale inserimento di una sua porzione terminale, con l'apertura frontale del corpo della valvola (C) cui sarà operativamente associata per il gonfiaggio della rispettiva camera d'aria (A). 4.Gruppo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta unità, secondo una particolare soluzione realizzativa, è costituita da un collettore tubolare (2) a tre vie, avente un ramo (3), direttamente associato alla porzione terminale del detto condotto D, ed almeno un cannotto (4), sostanzialmente trasversale al detto ramo (3), provvisto di una bussola interna (5) scorrevole assialmente tra due configurazioni limite definite da rispettivi organi di bloccaggio fine corsa, detta bussola (5) comprendendo almeno due percorsi indipendenti per il flusso d'aria proveniente dal detto ramo (3), afferenti rispettivamente alla prima (6) e alla seconda bocca (7) del detto cannotto (4), percorsi alternativamente aperti in funzione del posizionamento della detta bussola (5) in una delle due dette configurazioni limite, e detta bussola (4) comprendendo, in ciascuna sua estremità, opportuni organi di serraggio per una rispettiva valvola (B, C) della camera d'aria (A), pneumatici e simili in cui insufflare aria. 5.Gruppo, secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti organi di serraggio sono conformati sostanzialmente come dei mandrini (8) costituiti da una pluralità di settori (9) reciprocamente affiancati e disposti lungo una circonferenza. 6.Gruppo, secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti settori (9) sono elasticamente deformabili tra una prima disposizione di riposo in cui sono reciprocamente distanti e posizionati ad una maggiore distanza radiale dall'asse longitudinale della detta bussola (5), ed una seconda disposizione in cui sono reciprocamente serrati e prossimi al detto asse longitudinale, in detta prima disposizione detto mandrino (8) essendo sporgente rispetto a detto cannotto (4), in detta seconda disposizione detto mandrino (8) essendo contenuto entro detto cannotto (4) con detti settori (9) vincolati in tale disposizione in seguito all'interferenza con la superficie interna del cannotto (4) stesso. 7.Gruppo, secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che ciascun settore (9) presenta spessore crescente a partire dall'area di collegamento alla detta bussola (5) fino al suo bordo terminale, detto incremento di sezione determinando un ottimale serraggio del corpo della detta valvola (B, C) quando il mandrino (8) si trova nella detta seconda disposizione. 8.Gruppo, secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto collettore tubolare a tre vie (2) e detta bussola (5) sono preferibilmente realizzati in materiale scelto tra un materiale polimerico, un materiale metallico ed un materiale composito. 9.Gruppo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti percorsi è definito da una pluralità di setti stagni (13) di detta bussola (5) rispetto alla superficie interna di detto cannotto (4), tra ogni coppia contigua di detti setti stagni (13) essendo delimitato un vano (14) comunicante, per mezzo di un rispettivo canale, con una rispettiva bocca (6, 7) del detto cannotto (4) per l'accoppiamento con una rispettiva valvola (B, C), ciascun detto vano (14) essendo affacciato e comunicante con il detto ramo (3) associato alla porzione terminale del detto condotto (D) in una delle due configurazioni limite, consentendo l'insufflazione di aria nella valvola (B, C) associata alla bocca (6, 7) ad esso coniugata, e affacciato alla superficie interna del detto cannotto (4), quindi isolato ermeticamente, nell'altra configurazione limite. 10.Gruppo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lungo detto ramo (3) comprende, in derivazione, una canalizzazione (15) afferente ad un manometro (16) per il rilievo della pressione presente nella cavità interna del ramo (3), corrispondente, quando una valvola (B, C) è correttamente vincolata al rispettivo mandrino (8 ), alla pressione della camera d'aria (A), pneumatico e simile asservita a detta valvola (B, C).
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