ITBO20100267A1 - Apparato di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari sostanzialmente soffici e flessibili, particolarmente per materassi e simili - Google Patents
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Description
Titolo: APPARATO DI MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO DI PANNELLI PLANARI SOSTANZIALMENTE SOFFICI E FLESSIBILI, PARTICOLARMENTE PER MATERASSI E SIMILI
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un apparato di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari sostanzialmente soffici e flessibili, particolarmente per materassi e simili.
Esistono, per diverse applicazioni (industriali e civili) degli pannelli planari di scarsa consistenza, sostanzialmente flessibili e facilmente deformabili, che richiedono uno stoccaggio in ambienti controllati al fine di stabilizzare le caratteristiche meccaniche e, in certi casi, anche quelle chimico-fisiche.
Ad esempio si realizzano pannelli di materiale, generalmente polimerico, espanso i quali richiedono che, terminata la fase di espansione, sia previsto un predefinito periodo di stoccaggio per la corretta asciugatura da residui d'acqua e vapore e per la stabilizzazione delle lunghe catene molecolari.
Ovviamente è necessario che i pannelli siano stoccati entro un magazzino a scansie che permetta l'eventuale evaporazione di acqua dalla massima superficie possibile del pannello stesso.
Questi materiali sono particolarmente delicati e subiscono danni ingenti in caso di sfregamento contro superfici dure, quali quelle del magazzino e/o degli organi meccanici preposti al loro spostamento .
Ciò determina una elevata complessità di manipolazione, movimentazione e stoccaggio, in quanto il pannello deve essere prelevato e movimentato per l'inserimento in un magazzino aperto evitando lo strisciamento della superficie dello stesso su tutti gli altri elementi ad esso prossimi (componenti del magazzino e degli organi di movimentazione) .
L'elevata def ormabilità di ciascun pannello determina anche grande complessità di manipolazione in quando, in molti casi, questi pannelli sono costituiti da materiale ad elevato pose specifico: le deformazioni subite da ciascun pannello quando sottoposto al carico del proprio peso possono infatti essere tali da modificarne di molto la forma.
Gli apparati di movimentazione di tipo noto, non essendo in grado di minimizzare le deformazioni causate dal peso proprio di ciascun pannello, rendono particolarmente complesso, ed in certi casi impossibile, il corretto stoccaggio dei pannelli nei magazzini, senza il danneggiamento della superficie dei pannelli.
Per questo motivo si ricorre sempre alla presenza di operatori che affiancano gli apparati di movimentazione di tipo noto compensando le deformazioni indesiderate dei pannelli manualmente .
Ovviamente, quanto maggiori sono le dimensioni dei pannelli, maggiore risulterà la loro deformazione e quindi la difficoltà di movimentazione e stoccaggio .
Compito principale del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, proponendo un apparato di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari sostanzialmente soffici e flessibili, particolarmente per materassi e simili, in grado di movimentare agevolmente anche pannelli molto flessibili senza provocare sfregamenti dei pannelli stessi su altre superfici, evitandone quindi il danneggiamento.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di proporre un apparato di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari sostanzialmente soffici flessibili, particolarmente per materassi e simili, idoneo a garantire la corretta esposizione all'aria del pannello durante lo stoccaggio.
Un altro scopo del trovato è quello di proporre un apparato di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari sostanzialmente soffici e flessibili, particolarmente per materassi e simili, idoneo ad operare anche su pannelli di grandi dimensioni ed elevato peso.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un apparato di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari sostanzialmente soffici e flessibili, particolarmente per materassi e simili di costi contenuti relativamente semplice realizzazione pratica e di sicura applicazione.
Questo compito e questi scopi vengono raggiunti da un apparato di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari sostanzialmente soffici e flessibili, particolarmente per materassi e simili del tipo comprendente almeno una scaffalatura e, affiancata e prossima alla scaffalatura stessa, almeno una pedana mobile per il prelievo di almeno un singolo pannello da una linea di fornitura ed il suo inserimento in un rispettivo vano della detta almeno una scaffalatura caratterizzato dal fatto che detta pedana comprende un basamento traslante lungo la detta scaffalatura, un elevatore, associato a detto basamento traslante, per la variazione dell'altezza di un piano di appoggio superiore, piano costituito da singole unità di sostegno a basso attrito, tra dette unità di sostegno essendo interposto almeno un traverso parallelo alla direzione di inserimento e prelievo dalla detta scaffalatura, avente la sommità ad una altezza non superiore alla sommità delle dette unità di supporto, detto almeno un traverso comprendendo almeno un mezzo di sollevamento fino ad una configurazione in cui l'altezza della sua sommità è maggiore di quella della sommità delle dette unità di supporto di un valore predefinito ed almeno un attuatore lineare per il suo spostamento e ingresso, e con esso anche dell'eventuale pannello appoggiato su di esso, nella detta scaffalatura.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, dell'apparato di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari sostanzialmente soffici e flessibili, particolarmente per materassi e simili secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui: la fig.l rappresenta, in vista prospettica, un magazzino provvisto di un apparato di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari sostanzialmente soffici flessibili, particolarmente per materassi e simili secondo il trovato;
la fig.2 rappresenta, in vista dall'alto, una porzione di un magazzino provvisto di un apparato di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari sostanzialmente soffici flessibili, particolarmente per materassi e simili secondo il trovato;
la fig.3 rappresenta, in vista prospettica, una ulteriore porzione di un magazzino provvisto di un apparato di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari sostanzialmente soffici e flessibili, particolarmente per materassi e simili secondo il trovato;
la fig.4 rappresenta, in vista prospettica, una pedana di un apparato di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari sostanzialmente soffici flessibili, particolarmente per materassi e simili secondo il trovato,
Con particolare riferimento a tali figure è indicato globalmente con 1 un apparato di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari P sostanzialmente soffici e flessibili, particolarmente per materassi e simili.
L'apparato 1 comprende almeno una scaffalatura 2 e, affiancata e prossima alla scaffalatura 2 stessa, almeno una pedana mobile 3 per il prelievo di almeno un singolo pannello P da una linea di fornitura 4 ed il suo inserimento in un rispettivo vano 5 della scaffalatura 2.
La scaffalatura 2 sarà usualmente costituita da una intelaiatura (generalmente metallica) in cui opportune colonne e travi delimitano una molteplicità di vani 5 contigui reciprocamente allineati ed incolonnati.
La pedana 3 comprende un basamento traslante 6 lungo la scaffalatura 2: in particolare il basamento 6 si troverà disposto in prossimità della scaffalatura 2 allo scopo di traslare parallelamente alla scaffalatura 2 mantenendosi a distanza costante dalla stessa (sostanzialmente la pedana 3 risulterà sempre affacciata e prossima al bordo terminale dei vani 5 durante la traslazione) .
La pedana 3 comprende inoltre un elevatore 7, associato al basamento traslante 6, per la variazione dell'altezza di un piano di appoggio superiore 8.
Alla pedana 3 è quindi permesso un movimento secondo due assi cartesiani ortogonali lungo la superficie esterna della scaffalatura 2 grazie al basamento traslante 6 ed all'elevatore 7: sarà sempre possibile allineare la pedana 3 ad un qualsiasi vano della scaffalatura 2 combinando i moti determinati dal basamento traslante 6 e dall'elevatore 7.
Il piano d'appoggio superiore 8 della pedana 3 è costituito da singole unità di sostegno a basso attrito: tra tali unità di sostegno è interposto almeno un traverso 9 parallelo alla direzione di inserimento e prelievo dei pannelli P dalla scaffalatura 2.
Ciascun traverso 9 ha la propria sommità posta ad una altezza non superiore alla sommità delle unità di supporto tra cui è compreso: il pannello che sia disposto sul piano di appoggio superiore 8 appoggerà quindi sulle unità (scivolandovi sopra durante il posizionamento grazie al basso attrito garantito dalle stesse) e non sfregherà sulla superficie dell 'almeno un traverso 9 in quanto lo stesso è disposto ad una altezza inferiore.
Ciascun traverso 9 comprende almeno un rispettivo mezzo di sollevamento fino ad una configurazione in cui l'altezza della sua sommità è maggiore di quella della sommità delle unità di supporto di un valore predefinito. In pratica, questo sollevamento del traverso 9 imporrà che lo stesso entri in contatto con la superficie del pannello P adagiato sul piano di appoggio 8 e che lo sollevi dal piano 8 stesso fino a separarlo dalle unità di supporto .
Ogni singolo traverso 9 comprende inoltre almeno un attuatore lineare per il suo spostamento con conseguente ingresso, e con esso anche dell'eventuale pannello P appoggiato su di esso, in un predefinito vano 5 della scaffalatura 2.
Secondo una soluzione realizzativa di indubbio interesse pratico, le scaffalature 2 sono due, simmetricamente disposte rispetto alla pedana 3: in tal caso 1'almeno un attuatore lineare dell 'almeno un traverso 9 è di tipo bilaterale, cioè idoneo al movimento tra una configurazione limite di sporgenza laterale destra del traverso 9 (rispetto alla pedana 3), una configurazione di riposo con il traverso 9 sostanzialmente compreso nella sagoma della pedana 3, ed una configurazione limite di sporgenza laterale sinistra del traverso 9 (rispetto alla pedana 3), per l'accesso selettivo in uno qualsiasi dei vani 5 affacciati definiti nelle due scaffalature 2.
E' opportuno specificare che, secondo tale soluzione realizzativa, è possibile prevedere che 1 'almeno un attuatore lineare comprenda una cremagliera 10, operativamente associata al traverso 9, ed almeno un pignone 11, impegnato sulla cremagliera 10 stessa, solidale ad un albero motore 12.
Ovviamente, in tal caso, i pignoni 11 saranno due, posti ai lati della pedana 3 e sostanzialmente allineati all'estremità terminale del rispettivo traverso 9 quando il traverso 9 risulterà essere disposto nella configurazione di riposo.
Tali pignoni 11 saranno impegnati nella corrispondente porzione terminale della cremagliera 10, in tale configurazione di riposo. Quando i pignoni 11 cominceranno a ruotare per portare il traverso in una delle due configurazioni limite di sporgenza laterale accadrà che uno (quello corrispondente al lato di sporgenza del traverso 9) rimarrà impegnato nella cremagliera 10 mentre l'altro sarà temporaneamente abbandonato dalla cremagliera 10.
Il traverso 9, sporgendo lateralmente, nella configurazione limite di sporgenza laterale, dovrà sostenere a sbalzo l'elevato peso del pannello P ed il peso proprio: a tale scopo è opportuno un dimensionamento oculato dello stesso per evitare che eccessive sollecitazioni possano provocarne delle deformazioni.
Specificamente si prevede la disposizione di una ruota folle 9a su entrambe le estremità del traverso 9 e di dotare ogni vano 5 della scaffalatura 2 di rispettive corsie sagomate 5a allineate ai traverso in configurazione di deposito/prelievo dei pannelli: tale ruota folle avrà lo scopo di appoggiare sul fondo della corsia 5a fornendo un sostegno al traverso 9 e garantendo che non sia costretto a sopportare 1'intero carico a sbalzo.
Questa particolare applicazione garantirà l'idoneità dell'apparato 1 alla gestione di pannelli P di peso anche elevatissimo: il peso sarà ripartito tra la porzione di traverso 9 che insiste su cremagliera 10 e pignone 11 e la porzione che, attraverso la ruota folle, insiste sul fondo della corsia 5a del vano 5.
Una simile realizzazione della scaffalatura 2 garantisce inoltre che anche la superficie inferiore del pannello P, che normalmente sarebbe in appoggio su una ampia area piana (la mensola), sia parzialmente affacciata all'esterno (attraverso le corsie 5a tale superficie è infatti lambita dall'aria) : in questo modo è favorita l'evaporazione di eventuale acqua presente nei pannelli P (problema che si verifica nei pannelli P polimerici espansi dopo la formatura) . Incrementando il numero di corsie 5a o aprendo delle finestre nell'area piana di appoqqio (mensola) è possibile aumentare l'ampiezza della superficie di pannello P lambita dall'aria.
E' fondamentale evidenziare che il basamento traslante 6 è costituito da un carrello mobile lunqo una quida.
La quida è parallela all'almeno una scaffalatura 2 e ortoqonale alla direzione di inserimento e prelievo dalla scaffalatura 2 stessa: non si esclude la possibilità di realizzare una quida costituita da veri e propri binari 6a solidali alla scaffalatura 2 lunqo cui il carrello possa muoversi in perfetto allineamento al fronte della scaffalatura 2.
In riferimento ad una specifica soluzione realizzativa di sicuro interesse applicativo, l'elevatore 7 è preferibilmente del tipo di un sollevatore a forbice: questo sarà quindi costituito da rispettivi bracci 13 reciprocamente incernierati (sostanzialmente in corrispondenza di una loro zona mediana) ed associati, con le loro estremità inferiori al basamento 6 e con le loro estremità superiori al piano di appoqqio superiore 8.
Opportuni spintori associati ad estremità corrispondenti dei bracci 13 saranno proposti alla variazione dell'angolo reciproco tra i bracci 13 stessi con conseguente innalzamento del piano di appoggio 8 rispetto al basamento 6 (adottando quindi soluzioni commerciali di uso comune per i sollevatori a forbice) . Ovviamente accoppiando una pluralità di sollevatori a forbice, incernierando le rispettive estremità (salvo quelle dei bracci 13 terminali, impegnate nel basamento 6 e nel piano d'appoggio 8), è possibile realizzare elevatori 7 che permettono il sollevamento del piano di appoggio 8 a qualsiasi altezza rispetto al suolo. In tale situazione l'ingombro verticale dei bracci 13, quando il piano di appoggio 8 è all'altezza minima, è comunque ingente e per questo va previsto che l'altezza minima dei vani 5 da utilizzare sia sempre non inferiore a tale ingombro verticale.
Una forma realizzativa particolarmente efficiente prevede l'adozione, come unità di sostegno a basso attrito, di rulli 14 paralleli alla direzione di inserimento e prelievo dall 'almeno una scaffalatura 2: i rulli 14 potranno essere imperniati folli su rispettive bande perimetrali del piano di appoggio superiore 8; non si esclude comunque di prevedere che alcuni rulli 14 siano motorizzati per facilitare lo spostamento dei pannelli P sul piano d'appoggio 8.
Spingendo il pannello P sul piano di appoggio 8 si assisterà ad un facile avanzamento dello stesso grazie alla rotazione dei rulli 14 che ne impediranno lo strisciamento e quindi qualsiasi possibile abrasione.
Secondo una forma realizzativa preferita, 1'almeno un traverso 9 è conformato sostanzialmente ad "U" rovesciata, ciò consente e facilita l'impegno della stessa su una banda di alloggiamento di forma sostanzialmente coniugata associata al piano di appoggio 8.
Il traverso 9 comprende, nell'incavo centrale della "U", almeno un rilievo sagomato (sostanzialmente una camma) provvisto di due piani inclinati di estremità. Durante la traslazione del traverso 9 rispetto alla rispettiva banda di alloggiamento, si verifica il riscontro del rilievo sagomato su rispettivi tasselli (preferibilmente costituiti da rullini folli associati alla banda) che, insistendo sul piano inclinato di estremità, determinano il sollevamento del traverso 8: tra i due piani inclinati è definito uno smanco entro cui i tasselli possono impegnarsi stabilmente mantenendo così il traverso 9 in configurazione sollevata dalla banda.
Il sollevamento del traverso 9 avverrà per un'altezza sostanzialmente pari all'altezza del rilievo sagomato, la quale corrisponde al valore predefinito di altezza incrementale della sommità del traverso 9 rispetto alle sommità delle unità di supporto (rulli 14).
In sostanza quindi il rilievo sagomato ed i corrispondenti tasselli della banda costituiscono 1 'almeno un mezzo di sollevamento citato in precedenza .
Al fine di realizzare un apparato 1 particolarmente efficace, è opportuno che la scaffalatura 2 comprenda almeno un nastro trasportatore inferiore 15, posto al di sotto dell 'almeno un vano 5 di altezza minima rispetto al suolo.
Questo nastro trasportatore 15 sarà preposto al trasferimento dei pannelli P lungo la scaffalatura 2 verso opportune stazioni di prelievo associate a rispettive pedane mobili 3 ausiliarie.
In questo modo sarà possibile prelevare ed inserire più pannelli P contemporaneamente incrementando la velocità operativa dell'intero apparato 1.
E' necessario segnalare che i pannelli P sono preferibilmente costituiti da polimeri espansi e schiume polimeriche.
Il valore predefinito di altezza incrementale della sommità del traverso 9 rispetto alle sommità dei rulli 14 quando il traverso 9 è sollevato attraverso 1'almeno un mezzo di sollevamento (costituito dal rilievo sagomato e dai tasselli) deve essere non inferiore alla freccia di inflessione identificata dal pannello P deformato quando è disposto in appoggio tra due traversi 9 contigui .
Si ricorda che in meccanica per freccia si intende l'abbassamento massimo della porzione di un elemento sospeso tra due appoggi.
Vantaggiosamente il presente trovato risolve i problemi tipici del settore, proponendo un apparato 1 di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari P sostanzialmente soffici e flessibili, particolarmente per materassi e simili, in grado di movimentare agevolmente anche pannelli P molto flessibili senza provocare sfregamenti dei pannelli P stessi su altre superfici, evitandone quindi il danneggiamento.
Questa tipologia di pannelli P è quella del componente costituente l'imbottitura dei materassi in lattice e/o in schiume polimeriche: l'apparato I secondo il trovato è particolarmente adatto a gestire pannelli P destinati ai materassi proprio perché questi presentano grandi dimensioni, elevato peso proprio e sono particolarmente delicati e facilmente danneggiabili in caso di abrasione .
Utilmente l'apparato 1 di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari P secondo il trovato è idoneo a garantire la corretta esposizione all'aria del pannello P durante lo stoccaggio .
Positivamente l'apparato 1 di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari P secondo il trovato è idoneo ad operare anche su pannelli P di grandi dimensioni ed elevato peso.
II trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.
Claims (10)
- R I V E N D I C A Z I O N I 1. Apparato di movimentazione e stoccaggio di pannelli planari (P) sostanzialmente soffici e flessibili, particolarmente per materassi e simili del tipo comprendente almeno una scaffalatura (2) e, affiancata e prossima alla scaffalatura (2) stessa, almeno una pedana mobile (3) per il prelievo di almeno un singolo pannello (P) da una linea di fornitura (4) ed il suo inserimento in un rispettivo vano (5) della detta almeno una scaffalatura (2) caratterizzato dal fatto che detta pedana (3) comprende un basamento traslante (6) lungo la detta scaffalatura (2), un elevatore (7), associato a detto basamento traslante (6), per la variazione dell'altezza di un piano di appoggio superiore (8), piano (8) costituito da singole unità di sostegno a basso attrito, tra dette unità di sostegno essendo interposto almeno un traverso (9) parallelo alla direzione di inserimento e prelievo dalla detta scaffalatura (2), avente la sommità ad una altezza non superiore alla sommità delle dette unità di supporto, detto almeno un traverso (9) comprendendo almeno un mezzo di sollevamento fino ad una configurazione in cui l'altezza della sua sommità è maggiore di quella della sommità delle dette unità di supporto di un valore predefinito ed almeno un attuatore lineare per il suo spostamento e ingresso, con esso anche dell'eventuale pannello (P) appoggiato su di esso, nella detta scaffalatura (2) .
- 2. Apparato, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette scaffalature (2) sono due, simmetricamente disposte rispetto a detta pedana (3), detto almeno un attuatore lineare del detto almeno un traverso (9) essendo di tipo bilaterale, idoneo al movimento tra una configurazione limite di sporgenza laterale destra del traverso (9), una configurazione di riposo con il traverso (9) sostanzialmente compreso nella sagoma della pedana (3), ed una configurazione limite di sporgenza laterale sinistra del traverso (9), per l'accesso selettivo in uno qualsiasi dei vani (5) affacciati, definiti nelle due scaffalature (2).
- 3. Apparato, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto almeno un attuatore lineare comprende una cremagliera (10), operativamente associata al detto traverso (9) ed almeno un pignone (11), impegnato sulla detta cremagliera (10), solidale ad un albero motore (12) solidale alla pedana (3).
- 4. Apparato, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti pignoni (11) sono due, posti ai lati della detta pedana (3) e sostanzialmente allineati alla rispettiva estremità terminale del detto traverso (9), quando detto traverso (9) è disposto nella detta configurazione di riposo, e, sempre in tale configurazione di riposo, impegnati nella corrispondente porzione terminale della detta cremagliera (10).
- 5. Apparato, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto basamento traslante (6) è costituito da un carrello mobile lungo una guida, detta guida essendo parallela a detta almeno una scaffalatura (2) e ortogonale alla direzione di inserimento e prelievo dalla scaffalatura (2) stessa.
- 6. Apparato, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elevatore (7) è preferibilmente del tipo di un sollevatore a forbice, provvisto di rispettivi bracci (13) reciprocamente incernierati ed associati, con le loro estremità inferiori, al detto basamento (6) e, con le loro estremità superiori, al detto piano di appoggio superiore (8).
- 7. Apparato, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette unità di sostegno a basso attrito sono rulli (14) paralleli alla direzione di inserimento e prelievo dalla detta almeno una scaffalatura (2), rulli (14) imperniati folli su rispettive bande perimetrali del detto piano di appoggio superiore (8).
- 8. Apparato, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto almeno un traverso (9) è conformato sostanzialmente ad "U" rovesciata, per l'impegno su una banda di alloggiamento di forma sostanzialmente coniugata associata al piano di appoggio (8), e comprende, nell'incavo centrale della detta "U", almeno un rilievo sagomato provvisto di due piani inclinati di estremità, per il riscontro su rispettivi tasselli della detta banda di alloggiamento durante la traslazione del traverso (9) rispetto alla banda, con conseguente sollevamento del detto traverso (9) di un'altezza sostanzialmente pari all'altezza del detto rilievo sagomato, corrispondente al detto valore predefinito di altezza incrementale della sommità del traverso (9) rispetto alle sommità delle dette unità di supporto, detto rilievo sagomato e detti tasselli della detta banda costituendo detto almeno un mezzo di sollevamento.
- 9. Apparato, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta scaffalatura (2) comprende almeno un nastro trasportatore inferiore (15), posto al di sotto dell 'almeno un vano (5) di altezza minima, per il trasferimento dei detti pannelli (P) lungo la detta scaffalatura (2) verso opportune stazioni di prelievo associate a rispettive pedane mobili (3) ausiliarie.
- 10. Apparato, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti pannelli (P) sono preferibilmente costituiti da polimeri espansi e schiume polimeriche, il detto valore predefinito di altezza incrementale della sommità del traverso (9) rispetto alle sommità delle dette unità di supporto, quando il traverso (9) è sollevato attraverso 1' almeno un mezzo di sollevamento, essendo non inferiore alla freccia identificata dal pannello (P) deformato disposto in appoggio tra due traversi (9) contigui.
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