ITBO20090359A1 - Dispositivo per la movimentazione delle dita di piega in una macchina interfoliatrice - Google Patents

Description

“DISPOSITIVO PER LA MOVIMENTAZIONE DELLE DITA DI PIEGA IN UNA MACCHINA INTERFOLIATRICEâ€

DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE

La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico relativo alle macchine automatiche per la produzione e il confezionamento di articoli di carta “tissue†monouso, o di altro simile materiale assorbente, in pacchetti interfogliati.

In particolare, l’invenzione riguarda un dispositivo per la movimentazione delle dita di piega di una macchina interfoliatrice, destinata a realizzare tali pacchetti interfogliati di articoli monouso a partire da nastri continui del materiale utilizzato.

E’ noto che diversi tipi di articoli di carta monouso, quali fazzoletti, tovaglioli, salviette, carta igienica etc., vengono spesso commercializzati in forma di fogli, confezionati in pacchetti costituiti da un certo numero di fogli ripiegati, impilati l’uno sull’altro e interfogliati. Ciò significa che ciascun foglio viene piegato dalla predetta macchina in modo da ottenere due o più falde di piegatura, e quindi impilato in modo tale che le falde dei fogli contigui della pila si trovino fra loro compenetrate. Ad esempio, nel caso di piegatura a tre falde, la prima falda di un foglio risulta racchiusa nella piegatura del foglio precedente e fra la seconda falda e la terza risulta racchiusa, a sua volta, la prima falda del foglio successivo. In questo modo, durante l’uso, nell’estrarre un foglio dalla confezione degli articoli si libera anche la prima falda del foglio successivo. Ciò agevola la successiva estrazione di quest’ultimo.

Le macchine interfoliatrici convenzionali più comuni prevedono una pluralità di rulli organizzati in due diverse sequenze, ciascuna dei quali riceve un nastro del materiale dal quale ricavare gli articoli. Il nastro viene innanzitutto tagliato in fogli di dimensioni opportune, e quindi convogliato verso una coppia di rulli di piega controrotanti, in modo tale che un foglio proveniente da una direzione e portato da un rullo si sovrapponga parzialmente al foglio portato dall’altro rullo.

In uscita dai rulli di piega i fogli parzialmente sovrapposti vengono presi da una coppia di dispositivi oscillanti a pettine, provvisti di una pluralità di dita di piega fra loro parallele, che provvedono a staccare da ogni rullo le porzioni sovrapposte di due fogli consecutivi e a creare la pila interfogliata. Le dita di piega si spostano su una traiettoria chiusa che comprende una prima posizione estrema, nella quale esse si trovano inserite in apposite scanalature realizzate nei rulli di piega, e una seconda posizione estrema, nella quale si estendono all’esterno dei predetti rulli portando con sé una falda del foglio in arrivo per depositarla sulla pila in formazione.

I dispositivi a pettine noti sono imperniati su assi paralleli a quelli dei rulli di piega e vengono generalmente movimentati, in relazione di fase con l’avanzamento dei fogli sugli stessi rulli, per mezzo di un meccanismo provvisto di gruppi biellamanovella azionati da guide a camma. La motorizzazione viene derivata dalla motorizzazione principale della macchina interfoliatrice, per mezzo di noti dispositivi di trasmissione meccanica.

Un profilo delle camme opportunamente studiato consente alle dita di piega di effettuare i propri movimenti con le tempistiche richieste e di aumentare, diminuire o addirittura annullare la propria velocità di spostamento in funzione della posizione occupata nella traiettoria chiusa.

Un inconveniente presente nei meccanismi di movimentazione convenzionali dei suddetti dispositivi a pettine à ̈ dato dal fatto che l’inerzia dei componenti dei meccanismi stessi, in particolare delle camme e dei gruppi biella-manovella pone limiti abbastanza stringenti alle velocità operative delle dita di piega.

Un altro importante inconveniente dei meccanismi di movimentazione noti consiste nel fatto che risulta necessario cambiare il gruppo delle camme ogni volta che si desidera variare la traiettoria delle dita di piega, oppure le tempistiche con le quali tale traiettoria viene percorsa.

Uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di proporre un dispositivo per la movimentazione delle dita di piega di una macchina interfoliatrice in grado di definire la traiettoria delle stesse in modo sostanzialmente svincolato dalla presenza di meccanismi a camma, e pertanto in grado di ottenere velocità operative più elevate rispetto a quelle consentite dai dispositivi di movimentazione convenzionali.

Un altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di proporre un dispositivo di movimentazione in grado di consentire variazioni immediate e semplicemente realizzabili delle traiettorie delle dita di piega, delle tempistiche di percorrenza delle stesse o di entrambe le caratteristiche.

Un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di proporre un dispositivo di movimentazione estremamente preciso e affidabile.

Gli scopi sopra citati vengono interamente ottenuti, in accordo con il contenuto delle rivendicazioni, da un dispositivo per la movimentazione delle dita di piega di organi di piega a pettine lungo un percorso operativo chiuso, utilizzato su una macchina interfoliatrice per la produzione di pacchetti interfogliati di fogli di carta “tissue†o altro materiale, montato su un telaio collocato nella parte inferiore della macchina.

Sul telaio à ̈ montato un gruppo di trasmissione a biella-manovella collegato al predetto pettine, atto a movimentare quest’ultimo lungo il percorso operativo chiuso.

Il dispositivo di movimentazione comprende inoltre un motore principale, destinato a fornire almeno parte della potenza meccanica necessaria per movimentare il pettine, e un motore ausiliario a velocità di rotazione controllabile, destinato a cooperare con il motore principale per movimentare lo stesso pettine.

Un differenziale di tipo epicicloidale, meccanicamente collegato ai motori principale e ausiliario, e al gruppo di trasmissione, provvede a ricevere in ingresso l’energia meccanica rotazionale generata rispettivamente dal motore principale e da quello ausiliario, e a fornire in uscita la corrispondente energia meccanica rotazionale al gruppo di trasmissione quale combinazione dell’energia ricevuta dagli ingressi.

Una unità di controllo à ̈ altresì prevista nella macchina interfoliatrice per regolare la velocità di rotazione indotta dal motore ausiliario in funzione della posizione assunta dalle dita di piega nel menzionato percorso operativo.

Le caratteristiche dell'invenzione, così come risulteranno dalle rivendicazioni, sono evidenziate nella seguente descrizione dettagliata, con riferimento alle tavole di disegno allegate, nelle quali:

- la figura 1 illustra schematicamente una vista laterale della struttura principale di una macchina interfoliatrice, provvista di una coppia di gruppi di piega;

- la figura 2 illustra una vista prospettica di uno dei gruppi di piega di figura 1, provvisto del dispositivo di movimentazione delle dita di piega realizzato secondo una prima forma di realizzazione della presente invenzione;

- la figura 3 illustra una vista dall’alto del gruppo di piega di figura 2;

- la figura 4 illustra una vista dall’alto del gruppo di piega in una seconda forma di realizzazione dell’invenzione.

Con riferimento alla figura 1 si illustrano schematicamente gli organi operativi principali di una macchina interfoliatrice 100 di articoli in foglio 1, quali ad esempio salviette asciugamani realizzate con carta “tissue†.

La macchina interfoliatrice 100 comprende, secondo una tecnologia nota, una coppia di rulli di taglio 101a,10b controrotanti, una corrispondente coppia di rulli di piega 110a,110b anch’essi controrotanti e disposti al disotto dei rulli di taglio 101a,101b, e corrispondenti gruppi di piega, che comprendono una coppia di organi di piega 2 a pettine disposti al disotto dei rulli di piega 110a,110b.

Il pettine 2 in sostanza comprende (vedasi anche figura 2) una pluralità di dita di piega 3 montate fra loro parallele ed equidistanziate su un albero 4 girevole attorno al proprio asse. L’albero 4 à ̈ montato parallelo all’asse del corrispondente rullo di piega 110a,110b, così che ciascun dito di piega 3 risulta ugualmente distante dalla superficie dello stesso.

Le dita di piega 3 sono atte a oscillare periodicamente, in idonea relazione di fase con la rotazione dei rulli di piega 110a,110b, lungo un percorso operativo chiuso, che consente loro di staccare le salviette 1 dagli stessi rulli di piega 110a,110b, di prelevarle e di ripiegarle secondo schemi di piegatura anch’essi noti.

Con riferimento alle figure 2 e 3 le dita di piega 3 sono movimentate, lungo il sopra citato percorso operativo, da un dispositivo di movimentazione 10 realizzato secondo una prima forma di realizzazione della presente invenzione.

Il dispositivo di movimentazione 10 comprende un telaio 10a, disposto al disotto del corrispondente rullo di piega 110a,110b, che nella propria parte frontale accoglie i sopra citati organi di piega 2, mantenendoli in posizione parallela rispetto ai predetti rulli. Il dispositivo 10 prevede inoltre mezzi motori 50 a velocità controllabile elettronicamente, la cui struttura e conformazione costituisce il fondamento dell’invenzione.

Nella predetta prima forma di realizzazione, i mezzi motori 50 comprendono in primo luogo organi motori principali 51, montati un’estremità del telaio 10a, destinati a fornire almeno una parte dell’energia meccanica necessaria per movimentare il pettine 2, come risulterà evidente dal seguito della descrizione. Gli organi motori principali 51 sono costituiti da una derivazione della motorizzazione generale della macchina interfoliatrice 100, semplicemente schematizzata nelle figure con un albero e una puleggia, collegata per mezzo di una cinghia 11 a un gruppo di trasmissione meccanica 31. E’ da notare che la velocità di tale derivazione non à ̈ in sostanza controllabile, almeno non in particolare per quel che riguarda il dispositivo di movimentazione 10, ed à ̈ pertanto da considerarsi fissa.

Il gruppo di trasmissione 31 comprende un dispositivo fasatore-moltiplicatore di giri 32 di tipo noto il quale, tramite una ulteriore cinghia 33 e una coppia di pulegge, à ̈ collegato a un’estremità di un albero 34 supportato nel telaio 10 parallelamente all’albero 4 del pettine 2.

All’estremità opposta l’albero 34 à ̈ collegato, mediante una puleggia e una cinghia di trasmissione 35, a organi di regolazione differenziale 20, costituiti da un differenziale meccanico di tipo epicicloidale. In particolare, la cinghia di trasmissione 35 ingrana su una prima presa di moto in ingresso 21 del predetto differenziale 20, prevista nella carcassa mobile dello stesso.

Il differenziale 20 utilizzato, come già accennato, à ̈ convenientemente costituito da un dispositivo commerciale che prevede una prima presa di moto in ingresso 21 in corrispondenza della propria carcassa mobile, una seconda presa di moto in ingresso 22 assiale e una presa di moto in uscita 23, anch’essa assiale e allineata con l’asse della seconda presa 22. Il differenziale 20 à ̈ montato su supporti trasversali realizzati nel telaio 10 con asse parallelo a quelli dell’albero 4 del pettine 2 e dell’albero 34 del gruppo di trasmissione 31.

Alla seconda presa di moto in ingresso 22 à ̈ collegata in asse l’uscita di organi motori ausiliari 55, montati su uno dei supporti trasversali del telaio 10 e destinati a cooperare con i sopra menzionati organi motori principali 51 per movimentare il pettine 2. In particolare, gli organi motori ausiliari 55 sono vantaggiosamente costituiti da un motore di tipo “brushless†la cui posizione angolare, e quindi la cui velocità istantanea in entrambi i versi, sono controllabili con estrema precisione, e consentono pertanto di definirne velocità e posizione istantanee per mezzo di una unità di controllo programmabile. La predetta tipologia di motore non à ̈ comunque da considerarsi limitativa né esaustiva. Un ottimo controllo elettronico della velocità di rotazione si può ottenere anche con altre tipologie di motore elettrico, ad esempio con un motore asincrono o con un motore di tipo “passo-passo†.

In sostanza il differenziale 20 à ̈ destinato, secondo l’invenzione, a ricevere in ingresso energia meccanica rotazionale dal motore principale 51 e dal motore ausiliario brushless 55, e a fornire in uscita energia meccanica rotazionale con velocità di rotazione definita dalla combinazione delle velocità di rotazione imposta dal motore principale 51 sulla prima presa di moto in ingresso 21 e sulla seconda pesa di moto in ingresso 22.

Alla presa di uscita 23 del differenziale 20 à ̈ collegato in asse un albero di trasmissione di uscita 14, il quale à ̈ a sua volta meccanicamente collegato a organi di trasmissione meccanica 13, destinati a movimentare gli organi di piega a pettine 2.

Gli organi di trasmissione meccanica 13 sono sostanzialmente costituiti da un gruppo biella–manovella comprendente una biella 13a accoppiata a un’estremità con una manovella 13b realizzata nel predetto albero di trasmissione 14, e con l’estremità opposta della biella 13a collegata eccentrica all’albero 4 del pettine 2. In questo modo a una rotazione completa dell’albero di trasmissione di uscita 14 corrisponde un ciclo di oscillazione delle dita di piega 3, che porta le stese a percorrere il sopra citato percorso operativo chiuso, con una conformazione nota.

Il funzionamento del dispositivo di movimentazione sopra descritto prevede che il motore principale 51 operi in modo sostanzialmente convenzionale, con regime di rotazione costante, e definisca la velocità di movimentazione di base delle dita di piega 3, attraverso il gruppo di trasmissione meccanica 31, la carcassa del differenziale 20 e il gruppo biella-manovella 13.

La velocità di rotazione del motore ausiliario 55, a sua volta, viene definita in funzione della posizione assunta dalle dita di piega 3 lungo il percorso operativo chiuso, per mezzo di un idoneo programma memorizzato nell’unità di controllo della macchina interfoliatrice 100, o in una unità di controllo dedicata del dispositivo 10. La velocità di rotazione indotta dal motore ausiliario 55 nella seconda presa di moto in ingresso 22 del differenziale 20 si va quindi a sommare, in uscita sulla corrispondente presa di moto 23, alla velocità di rotazione indotta dal motore principale 51 se i versi di rotazione dei due motori sono concordi, e a sottrarre dalla stessa se il motore ausiliario 55 viene comandato in rotazione nel verso opposto rispetto a quello principale 51.

Appare quindi evidente che la possibilità, offerta dal motore ausiliario 55 brushless, di controllarne e definirne punto per punto posizione e velocità istantanea, consente di imporre alle dita di piega 3 qualunque accelerazione o decelerazione, rispetto alla velocità di base, sia desiderata per modificare le temporizzazioni di intervento delle dita di piega 3 stesse sui fogli 1 da piegare.

Tali temporizzazioni possono essere inoltre vantaggiosamente modificate in modo semplice e immediato, anche in linea di produzione, con la sola variazione dei parametri del programma di controllo del motore ausiliario 55.

Una seconda forma di realizzazione dell’invenzione à ̈ illustrata in figura 4. Tale forma di realizzazione prevede che gli organi motori ausiliari 55 comprendano un primo motore brushless 55a e un secondo motore brushless 55b, montati simmetricamente rispetto al gruppo di trasmissione e conversione meccanica 13 con i rispettivi assi allineati.

Gli organi di trasmissione differenziale 20, a loro volta, comprendono un primo differenziale meccanico 20a e un secondo differenziale meccanico 20b, entrambi di tipo epicicloidale, montati rispettivamente contrapposti su relativi supporti trasversali del telaio 10a e assialmente allineati, fra loro e con i predetti motori ausiliari 55a,55b.

I differenziali 20a,20b sono rispettivamente provvisti di una prima presa di moto in ingresso 21a,21b in corrispondenza della propria carcassa, collegate al motore principale 51 per mezzo di una coppia di cinghie di trasmissione 35a,35b azionate di conserva dal gruppo di trasmissione meccanica 31 in modo del tutto similare a quanto già descritto con riferimento alla prima forma di realizzazione dell’invenzione, di una seconda presa di moto in ingresso 22a,22b collegate ai motori ausiliari 55a,55b, e di una presa di moto in uscita 23a,23b disposta in asse alla seconda presa di moto in ingresso 22a,22b.

Le prese di moto in uscita 23a,23b sono a loro volta collegate da lati opposti agli organi di trasmissione e conversione meccanica 13.

Le velocità di rotazione dei motori ausiliari 55a,55b à ̈ definita e resa sincrona da un programma memorizzato nell’unità di controllo della macchina interfoliatrice 100, in modo tale che entrambi i motori cooperino in modo identico a modificare la velocità e l’accelerazione delle dita di piega 3 lungo il loro percorso operativo chiuso.

I vantaggi connessi all’uso di una doppia motorizzazione ausiliaria così come definito nella seconda forma di realizzazione dell’invenzione consistono principalmente nel fatto che in tal modo à ̈ possibile utilizzare componenti di dimensioni minori, con un aumento di ingombri limitato e ottenendo nel contempo una consistente riduzione dei costi.

Una ulteriore forma di realizzazione dell’invenzione sopra descritta, che non ne modifica sostanzialmente i principi funzionali già illustrati, e che non à ̈ illustrata nelle figure in quanto di immediata comprensione, prevede che i sopra citati mezzi motori 50 siano costituiti da un unico motore, dedicato unicamente all’azionamento del dispositivo di movimentazione 10, di tipo controllabile elettronicamente in velocità, il cui albero sia direttamente collegato al sopra menzionato albero di uscita 14. La velocità di rotazione del motore 50 à ̈ in questo caso direttamente controllata dall’unità di controllo programmabile della macchina interfoliatrice 100 o del dispositivo 10.

In questo modo vengono migliorate le caratteristiche di semplicità costruttiva di tutto il sistema di motorizzazione del dispositivo 10. Un inconveniente di tale ulteriore forma di realizzazione à ̈ dato dal fatto che il motore 50 può presentare alcuni problemi di inerzia quando si tratta di raggiungere le accelerazioni e le decelerazioni necessarie a un pieno controllo delle funzionalità delle dita di piega 3 per regimi di produzione molto elevati. La scelta dell’uso di una forma di realizzazione dell’invenzione rispetto alle altre descritte sarà comunque oggetto di valutazioni di convenienza in funzione dei requisiti di produttività e di prestazioni del dispositivo 10 in ogni singolo caso.

Si intende che quanto sopra à ̈ stato descritto a titolo puramente esemplificativo e non limitativo. Pertanto, possibili modifiche e varianti dell'invenzione si considerano rientranti nell'ambito protettivo accordato alla presente soluzione tecnica, così come sopra descritta e nel seguito rivendicata.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la movimentazione delle dita di piega in una macchina interfoliatrice per la produzione di pacchetti interfogliati articoli in foglio, quali fogli di carta “tissue†o altro materiale, detta macchina interfoliatrice 100 comprendente almeno un rullo di piega 110a,110b, ciascuno atto a ricevere in sequenza una pluralità di articoli in foglio 1 da impilare e, per ciascun citato rullo di piega 110a,110b, organi di piega 2 a pettine provvisti di una pluralità di dita di piega 3, disposti in prossimità del corrispondente citato rullo di piega 110a,110b col proprio asse longitudinale sostanzialmente parallelo all’asse dello stesso, dette dita di piega 3 essendo mobili, in idonea relazione di fase con la rotazione di detto rullo di piega 110a,110b, lungo un percorso operativo chiuso definito dal citato dispositivo di movimentazione 10 per prelevare periodicamente dai medesimi un foglio 1 e disporlo in pila a formare corrispondenti pacchetti, detto dispositivo di movimentazione 10 essendo caratterizzato dal fatto di comprendere: un telaio 10a; mezzi motori 50 a velocità di rotazione controllabile elettronicamente, destinati a fornire energia meccanica rotativa per movimentare detti organi di piega a pettine 2; organi di trasmissione meccanica 13 montati su detto telaio 10a, collegati a detti organi di piega a pettine 2 e a un albero di trasmissione 14 a sua volta collegato all’uscita di detti mezzi motori 50, atti a convertire detta energia meccanica rotativa in oscillazioni controllate di detti organi di piega 2 per condurre dette dita di piega 3 lungo il citato percorso operativo chiuso; una unità di controllo programmabile, collegata a detti mezzi motori 50 e provvista di un programma per elaboratore atto a regolare la velocità di rotazione di detti mezzi motori 50 in funzione della posizione assunta dalle citate dita di piega 3 nel menzionato percorso operativo.
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi motori 50 comprendono un unico motore elettrico a velocità controllabile, indipendente dalla motorizzazione della citata macchina interfoliatrice 100, l’albero d’uscita dello stesso essendo meccanicamente collegato a detti organi di trasmissione meccanica 13.
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto motore a velocità controllabile 50 à ̈ un motore di tipo “brushless†.
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto motore a velocità controllabile 50 à ̈ un motore elettrico asincrono o un motore elettrico di tipo “passo-passo†.
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi motori a velocità controllabile 50 comprendono: organi motori principali 51 a velocità prefissata, destinati a fornire almeno parte dell’energia meccanica rotazionale necessaria alla movimentazione di detti organi di piega a pettine 2; organi motori ausiliari 55 a velocità di rotazione controllabile, destinati a cooperare con detti organi motori principali 51 per movimentare i citati organi di piega a pettine 2; organi di regolazione differenziale 20, montati su detto telaio 10a, meccanicamente collegati a detti organi motori principali 51, a detti organi motori ausiliari 55 e a detti organi di trasmissione e conversione meccanica 13, destinati a ricevere in ingresso l’energia meccanica rotazionale generata rispettivamente dai citati organi motori principali 51 e ausiliari 55, e a fornire in uscita la corrispondente energia meccanica rotazionale ai citati organi di trasmissione e conversione 13, con velocità definita dalla combinazione delle velocità di detti organi motori principali 51 e ausiliari 55; detta unità di controllo programmabile essendo prevista per regolare la velocità di rotazione indotta da detti organi motori ausiliari 55 in funzione della posizione assunta dalle citate dita di piega3 nel menzionato percorso operativo.
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti organi di trasmissione differenziale 20 comprendono un differenziale meccanico di tipo epicicloidale, provvisto di una prima presa di moto in ingresso 21, in corrispondenza della propria carcassa, collegata ai citati organi motori principali 51, di una seconda presa di moto assiale in ingresso 22 collegata ai citati organi motori ausiliari 55, e di una presa di moto in uscita 23, disposta in asse a detta seconda presa di moto in ingresso 22, collegata ai citati organi di trasmissione e conversione meccanica 13, la velocità di rotazione di detta presa di moto in uscita 23 essendo definita dalla combinazione della velocità di rotazione indotta dai citati organi motori principali 51 nella prima presa di moto in ingresso 21 e di quella indotta dai citati organi motori ausiliari 55 nella seconda presa di moto in ingresso 22.
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 o la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti organi motori ausiliari 55 comprendono un motore controllabile in posizione di tipo “brushless†.
8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 o la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti organi motori ausiliari 55 comprendono un motore asincrono o un motore elettrico di tipo “passo-passo†.
9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 e la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti organi motori principali 51 sono collegati alla citata prima presa di moto in ingresso 21 mediante un gruppo di trasmissione meccanica 31 comprendente una cinghia di trasmissione 35, agente sulla citata carcassa mobile 21 del differenziale meccanico 20.
10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di che detti organi motori ausiliari 55 comprendono un primo motore ausiliario brushless 55a e un secondo motore ausiliario brushless 55b, che detti organi di trasmissione differenziale 20 comprendono un primo differenziale meccanico 20a e un secondo differenziale meccanico 20b, entrambi di tipo epicicloidale, montati rispettivamente contrapposti, rispettivamente provvisti di una prima presa di moto in ingresso 21a,21b in corrispondenza della propria carcassa, collegata ai citati organi motori principali 51, di una seconda presa di moto in ingresso 22a,22b collegata a un relativo citato motore ausiliario 55a,55b, e di una presa di moto in uscita 23a,23b disposta in asse a detta seconda presa di moto in ingresso 22a,22b, dette prese di moto in uscita 23a,23b essendo fra loro in asse e collegate da lati opposti ai citati organi di trasmissione e conversione meccanica 13, le velocità di rotazione di dette prese di moto in uscita 23a,23b essendo definite dalla combinazione della velocità di rotazione indotta dai citati organi motori principali 51 nella rispettiva prima presa di moto in ingresso 21a,21b e di quella indotta dai citati organi motori ausiliari 55 nella rispettiva seconda presa di moto in ingresso 22a,22b, le velocità di rotazione di detti motori ausiliari 55a,55b essendo sincronizzate dalla citata unità di controllo di detta macchina interfoliatrice 100.
11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti organi motori principali 51 sono collegati alla citata prima presa di moto in ingresso 21a di detto primo differenziale 20a mediante un gruppo di trasmissione meccanica 31 per mezzo una prima cinghia di trasmissione 35a, agente sulla citata prima presa di moto in ingresso 21a del citato primo differenziale meccanico 20a, e sono altresì collegati alla citata prima presa di moto in ingresso 21b di detto secondo differenziale 20b mediante il medesimo citato gruppo di trasmissione meccanica 31, per mezzo di una seconda cinghia di trasmissione 35b, agente sulla citata prima presa di moto in ingresso 21b del citato secondo differenziale meccanico 20b.