ITBO20070802A1 - Dispositivo per la riduzione del tempo morto tra due sterilizzazioni successive di sostanze liquide contenute in flaconi. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

DISPOSITIVO PER LA RIDUZIONE DEL TEMPO MORTO TRA DUE STERILIZZAZIONI SUCCESSIVE DI SOSTANZE LIQUI-DE CONTENUTE IN FLACONI.

La presente invenzione è applicabile ad una autoclave per sterilizzare sostane liquide contenute in flaconi, particolarmente sostanze liquide per uso medicale o ospedaliero.

Più in dettaglio, la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per ridurre il tempo morto tra due sterilizzazioni successive in autoclave di sostanze liquide contenute in flaconi.

Sono noti apparati ad autoclave provvisti di una camera all'interno della quale vengono posizionati i flaconi contenenti il liquido da sterilizzare. In queste note autoclavi, è anche previsto di inserire un flacone campione “dummy” tappato e pieno di acqua, all'interno del quale è posizionata una sonda di temperatura utilizzata per controllare e monitorare non la temperatura della camera di autoclavazione (come succede ad esempio per l’autoclavazione di ferri chirurgici) ma la temperatura del liquido alPinterno dei flaconi.

Il flacone “dummy”, riproduce quindi sostanzialmente le caratteristiche termiche (inerzia, conducibilità,..) dei flaconi da sterilizzare in modo tale che il sistema di gestione dell’autoclave possa regolare la temperatura all'interno della camera di autoclavazione così da ottenere per il liquido all’interno del flacone campione, e dunque all’interno dei flaconi in sterilizzazione, la curva di temperatura desiderata.

Inoltre, è noto che il sistema di gestione dell’autoclave calcoli un parametro che può essere utilizzato per definire l’entità della sterilizzazione, e quindi necessario per poter emettere report di autoclavazione, basandosi sulla curva di temperatura nel tempo del liquido all’interno del “dummy”. I sistemi di tipo noto presentano alcuni inconvenienti, particolarmente in merito al tempo necessario per eseguire cicli successivi di autoclavazione. questo inconveniente è particolarmente sentito quando il processo interessi sostanze il cui valore decade rapidamente con il tempo, ad esempio ne caos di liquidi radioattivi ad uso medico e radioterapico.

Infatti, nei sistemi noti al termine di un’autoclavazione occorre estrarre i flaconi e non appena la Temperatura e Pressione all’interno della camera di autoclavazione sono scesi ad un valore tollerabile (ad es. T=107°C e P=1.5 bar per liquidi radioattivi) la camera dell’autoclave può essere aperta ed i flaconi, ancora in temperatura vengono estratti.

Prima di procedere con l’autoclavazione di un nuovo lotto di flaconi, occorrerà però attendere il tempo necessario affinchè la temperatura dell’acqua all'interno del flacone campione si porti ad una temperatura vicina o uguale al liquido dei flaconi del nuovo ciclo di sterilizzazione.

Mancando di attendere il tempo necessario per il raffreddamento del liquido campione, ogni ciclo di autoclavazione iniziato in anticipo portereb be a sovrastimare la temperatura del liquido nei flaconi del nuovo lotto, e dunque a sovrastimare l'entità della autoclavazione: in pratica il nuovo lotto risulterebbe sterilizzato secondo i report, ma non lo sarebbe affatto. Un primo scopo dell’invenzione è ovviare agli inconvenienti dei sistemi di tipo noto, proponendo una autoclave ed un processo di autoclavazione per liquidi in flacone con cicli di lavoro ripetibiii in tempi limitati e al tempo stesso garantendo l’efficacia della sterilizzazione.

Il compito tecnico e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da una autoclave ed un processo di autoclavazione comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle rivendicazioni annesse.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva dell'invenzione, come illustrato negli uniti disegni in cui:

la figura 1 mostra schematicamente una autoclave di tipo noto;

la figura 2 mostra schematicamente una autoclave secondo l’invenzione con un circuito di ricambio dell’acqua ed un numero di flaconi di liquido da sterilizzare la suo interno.

Con riferimento ai disegni allegati, è descritto un apparato di sterilizzazione 1 mediante una camera ad autoclave 2, di tipo in se noto e pertanto non ulteriormente descritta, per ospitare un numero di flaconi F contenenti il liquido L da sterilizzare.

Tra questo flaconi, un flacone 3 è utilizzato come flacone campione o “dummy" provvisto di un sensore 4, ad esempio una sonda PT 100, per la misura delia temperatura raggiunta dal liquido durante il processo di autoclavazione.

A questo scopo, il flacone campione 3 contiene un liquido, ad esempio acqua, con caratteristiche termiche analoghe al liquido L da sterilizzare. Secondo l’invenzione, al termine di un ciclo di sterilizzazione, è prevista una sostituzione dell’acqua nel flacone 3.

Preferibilmente, la sostituzione viene effettuata tramite un circuito idraulico 5 per il ricambio dell’acqua all’Interno del flacone 3 che permette, tra un’autoclavazione e la successiva, di sostituirne l’acqua.

In maggiore dettaglio, il circuito 5 comprende un condotto di pescaggio 6 attivo preferibilmente in prossimità del fondo del flacone, che inserisce acqua “fresca” cioè sostanzialmente alla stessa temperatura del liquido L da sterilizzare, ed un secondo condotto 7 attivo preferibilmente in prossimità del pelo libero del liquido nel flacone 3, tramite il quale viene aspirato e rimosso il liquido scaldato dal precedente ciclo di autoclavazione. L’aspirazione e la reimmissione di liquido nel flacone 3 vengono effettuate tramite una pompa 10 e due elettrovalvole 8, 9 interposte tra i punti di pescaggio dei condotti 6, 7 ed un serbatoio 11 e che permettono il ricambio.

Nel funzionamento il circuito 5 avvia il ricambio del liquido al termine di un ciclo di autoclavazione, e prosegue fino a quando la sonda di temperatura 4 non arresta il ricambio e abilita un nuovo ciclo di autoclavazione, non appena la temperatura misurata all’interno del flacone 3 non raggiunge un valore di riferimento T0 predeterminabile, tipicamente prossima alla temperatura dell’ambiente all’interno del quale vengono movimentati i flaconi prima della sterilizzazione.

L’invenzione presenta un primo vantaggio dovuto al fatto che con la soluzione descritta il ricambio ha una durata di qualche secondo dopo di che è possìbile awiare la sterilizzazione di un nuovo ciclo, con una riduzione drastica dei tempi di attesa tra un ciclo e il successivo, e quindi, nel caso di liquidi radioattivi, una drastica limitazione del fenomeno del decadimento. L’invenzione così concepita è suscettibile di evidente applicazione industriale; può essere altresì oggetto di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; tutti i dettagli possono essere sostituiti, inoltre, da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato di sterilizzazione ad autoclave per sostanze liquide (L) in flaconi (F), comprendente una camera (2) per contenere un numero di flaconi (F) ed almeno un flacone campione (3), provvisto di un sensore di temperatura (4) per rilevare la temperatura di un liquido campione contenuto al suo interno, caratterizzato dal fatto di comprendere un circuito idraulico di ricambio (5) del liquido contenuto nel flacone campione (3).
2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1 , in cui detto circuito (5) è operativamente associato a detto sensore (4) per avviare fasi di ricambio in risposta a valori di temperatura rilevati dal sensore.
3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 1 o 2 in cui detto circuito comprende un primo condotto (6) di riempimento ed un secondo condotto di svuotamento (7) del flacone (3) comunicanti con un serbatoio (11).
4. 4. Apparato secondo la rivendicazione 3, In cui detto circuito comprende una pompa (10) ed elettrovalvole (8) e (9) associate a detti primo condotto (6) e rispettivamente secondo condotto (7).
5. 5. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto liquido (L) è un liquido radioattivo.
6. 6. Metodo per la sterilizzazione in autoclave di cicli successivi di sostanze liquide (L) contenuti in flaconi (F) , comprendente una fase di rilevazione della temperatura di un liquido contenuto in un flacone campione, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di ricambio del liquido contenuto nel flacone campione (3), intermedia tra cicli successivi di sterilizzazione.
7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 6, in cui detto ricambio avviene per svuotamento e riempimento del flacone (3).
8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 6 o 7 in cui detto ricambio del liquido awiene con liquido ad una temperatura predeterminata.
9. 9. Metodo secondo una delle rivendicazioni 6 - 8 in cui detto ricambio awiene tramite un circuito idraulico (5).
10. 10. Metodo secondo una delle rivendicazioni 6 - 9 in cui detto liquido da sterilizzare è un liquido radioattivo.