ITBO20070589A1 - Apparecchiatura per il dosaggio di pigmenti colorati in un contenitore di pittura o smalto neutro e per il mescolamento della miscela ottenuta - Google Patents

Description

APPARECCHIATURA PER IL DOSAGGIO DI PIGMENTI COLORATI IN UN CONTENITORE DI PITTURA O SMALTO NEUTRO E PER IL MESCOLAMENTO DELLA MISCELA OTTENUTA

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico relativo alla preparazione di pitture o smalti di colore predefinito.

In particolare, l’invenzione riguarda un’apparecchiatura per l’ottenimento di quantitativi prefissati di pittura, smalto o prodotti similari aventi un colore stabilito da una precisa formulazione, a partire da un componente base, di colore neutro, additivato di opportune quantità di pigmenti colorati.

Sono note apparecchiature in grado di dosare con precisione la composizione di una miscela di colori, conosciute col nome di “tintometri”.

I tintometri possono essere installati presso operatori professionali, ad esempio carrozzieri, oppure posti al servizio di utenti in punti vendita specializzati, quali mesticherie, dove un addetto provvede a preparare la quantità di colore richiesta dal cliente di turno.

Recentemente, si sta diffondendo l'installazione di tintometri in centri di grande distribuzione, all’ingrosso o al dettaglio, anche non specificamente dedicati ai prodotti per la pittura, sovente organizzati secondo la tecnica del “self-service”.

Per assecondare tale tendenza e rendere più semplice l’approccio da parte di utenti non specializzati, la medesima Richiedente ha depositato, in data 16/01/2003, la domanda di Brevetto per Invenzione Industriale N° B02003A 000018, nella quale è difesa una “Apparecchiatura per il dosaggio di pigmenti colorati in un contenitore di pittura o smalto neutro e contenitore utilizzabile con detta apparecchiatura”.

L’apparecchiatura consiste in un tintometro di tipo self-service, per l'immissione dosata di pigmenti colorati in un prodotto neutro presente in un contenitore.

Il tintometro comprende una pluralità di serbatoi di detti pigmenti colorati, collegati ad altrettanti aghi erogatori disposti in una camera di colorazione.

Il contenitore è provvisto di un coperchio in cui è definita una finestra chiusa da una membrana di materiale elastomerico.

Il contenitore, completo del coperchio, viene appoggiato sul piatto di una pesa, prevista all'interno della camera di colorazione; dopo che l’utilizzatore ha impostato i dati necessari e provveduto al prepagamento dell’operazione, mediante appositi dispositivi presenti nel tintometro, mezzi elevatori sollevano la pesa e il contenitore, in modo che gli aghi erogatori perforino la membrana e si introducano nel contenitore medesimo, per la detta erogazione di pigmenti colorati.

Al termine, il contenitore viene abbassato, i fori nella membrana si richiudono spontaneamente e l’utilizzatore può prelevare il contenitore con il prodotto colorato secondo quanto richiesto.

L’apparecchiatura sopra menzionata presenta diversi aspetti vantaggiosi sia per quanto riguarda la struttura commerciale che la mette a disposizione del pubblico, sia per quest’ultimo che, con la semplice introduzione di un codice o il posizionamento di un campione in corrispondenza di uno spettrofotometro, è nelle condizioni di ottenere il colore voluto, in modo del tutto autonomo e senza che sia richiesta alcuna preparazione o specifica competenza.

I tintometri, sia quelli tradizionali che quello di cui alla domanda di brevetto citata, si limitano ad erogare le quantità stabilite di pigmenti nel colore neutro di base; la miscela, prima di essere utilizzata, deve essere accuratamente mescolata, al fine di amalgamarla e renderla omogenea.

Quest’ultima operazione, solitamente, è effettuata dall’utente appena prima di applicare la pittura, ma molto spesso viene eseguita in modo approssimativo ed incompleto, per fretta o scarsa perizia, con ovvi inconvenienti sul risultato finale.

Al fine di servire al meglio la clientela degli “hobbisti”, in alcuni punti vendita, già dotati di tintometri tradizionali, è presente una seconda apparecchiatura che provvede a mescolare la miscela dosata dal tintometro, prima che il cliente la ritiri.

Per effettuare la detta operazione di mescolamento, è necessario prendere il contenitore in uscita dal tintometro, eventualmente chiuderlo col relativo coperchio, quindi posizionare lo stesso contenitore nell’apparecchiatura di mescolamento, avendo cura di rispettare le manovre previste per il suo corretto bloccaggio, avviare la macchina ed infine prelevarlo.

Si comprende come tale procedura, essendo laboriosa e non esente da rischi causati da manovre maldestre, non può essere affidata direttamente al cliente in un punto vendita self-service, pertanto le dette apparecchiature di mescolamento possono essere installate esclusivamente dove sono presenti commessi al servizio del pubblico.

Lo scopo principale dell’invenzione è quello di proporre un’apparecchiatura dedicata in particolare a punti vendita self-service che, oltre al preciso dosaggio dei componenti per ottenere pitture e smalti di prefissato colore, possa adeguatamente mescolare questi ultimi prima della consegna al cliente, senza che quest’ultimo debba compiere alcuna manovra.

Un altro scopo dell’invenzione consiste nel proporre un’apparecchiatura in cui tutte le fasi operative avvengano in camere isolate dall’esterno, così da ottenere una protezione totale degli astanti contro qualsiasi rischio alla loro incolumità.

Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di realizzare un’apparecchiatura di elevata affidabilità, di semplice concezione e di intuitivo utilizzo.

Le caratteristiche dell’invenzione, per l’ottenimento degli scopi succitati, saranno rese evidenti nella seguente descrizione di preferite forme di realizzazione, in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:

• la Fig. 1A illustra, in vista frontale schematica, una prima forma di realizzazione dell’apparecchiatura;

• la Fig. 1B illustra, in scala ingrandita, l’apparecchiatura di Fig. 1A, con illustrati gli organi interni;

• la Fig. 2A illustra, in vista frontale schematica, una seconda forma di realizzazione dell’apparecchiatura;

• la Fig. 2B illustra, in scala ingrandita, l’apparecchiatura di Fig. 2A, con illustrati gli organi interni;

• la Fig. 3 illustra, in vista parzialmente sezionata secondo un piano verticale, una variante di un particolare costruttivo dell’apparecchiatura.

Con riferimento alle suddette figure 1 A, 1 B, è stata indicata con 100 la prima forma di realizzazione dell’apparecchiatura in oggetto, nel suo complesso; la seconda forma di realizzazione, di cui alle figure 2A, 2B, è invece stata indicata con 200.

L’apparecchiatura 100, 200 è atta a ricevere un contenitore 5 di prodotto base di colore neutro, costituito, ad esempio, da pitture lavabili, traspiranti, bucciati, smalti, antiruggine e simili, e ad erogare all’interno dello stesso quantità dosate di pigmenti colorati al fine di ottenere una miscela rispondente ad una precisa formulazione.

A tal fine, l’apparecchiatura 100, 200 comprende una stazione di dosaggio SD nella quale operano organi erogatori 3, atti ad introdurre nel medesimo contenitore 5 prefissate quantità dei suddetti pigmenti colorati.

Secondo una preferita soluzione costruttiva, detti organi erogatori 3 e contenitore 5 sono del tipo conforme a quanto descritto nella domanda di brevetto citata in premessa, ovvero costituiti, rispettivamente, da aghi cavi, disposti verticalmente con la punta rivolta in basso, destinati a penetrare una membrana in materiale elastomerico (non illustrata in dettaglio) prevista nel coperchio 50 del contenitore 5.

Gli aghi erogatori 3 sono alimentati da relativi serbatoi 1 di pigmenti colorati, mediante mezzi regolatori di flusso 6 asserviti ad un’unità di elaborazione (non illustrata) dotata di mezzi di interfaccia con l’utente e collegata a dispositivi di riscossione automatica del pagamento (anch’essi non illustrati).

In accordo con quanto previsto nella citata domanda di brevetto, il contenitore 5 viene disposto dall’utente su un piatto 80 supportato da una pesa a cella di carico 8, atta a fornire i valori rilevati a detta unità di elaborazione.

Il piatto 80 e la pesa 8 sono portati da mezzi elevatori 18 che li rendono mobili verticalmente per sollevare il contenitore 5, così da indurre gli aghi erogatori 3 a perforare la membrana del coperchio 50 ed a penetrare all’interno del contenitore stesso, per consentire l’immissione dei pigmenti colorati nel componente base di colore neutro.

L’apparecchiatura 100, 200 comprende, inoltre, mezzi di movimentazione 10, per il trasferimento dello stesso contenitore 5, una volta ricevuti i pigmenti colorati, verso una stazione di mescolamento SM nella quale sono previsti mezzi 20 che afferrano il contenitore 5 e lo scuotono, al fine di amalgamare la miscela ottenuta e renderla omogenea in accordo con la prevista tonalità di colore.

I suddetti mezzi 20, ad esempio, sono costituiti da un dispositivo mescolatore in cui sono previsti: una base di appoggio 21 , destinata a ricevere il citato contenitore 5, resa solidale ad un’intelaiatura 22; un organo pressore 23, associato superiormente a detta intelaiatura 22, azionato verso il basso da un relativo attuatore 24 per intercettare il coperchio 50 del suddetto contenitore 5, serrando quest’ultimo contro la sottostante base 21 , bloccandolo; primi organi di agitazione 25, associati a detta intelaiatura 22, atti ad imprimere alla stessa, ed al contenitore 5 ad essa bloccato, un movimento verticale alternato; secondi organi di agitazione 26, associati alla medesima intelaiatura 22, atti ad imprimere alla stessa, ed al contenitore 5 ad essa bloccato, un movimento orizzontale alternato.

Per garantire un efficace bloccaggio del contenitore 5 tra l’organo pressore 23 e la base 21 , è vantaggiosamente prevista la presenza di uno strato 23a di materiale cedevole ed elastico, ad esempio di gomma od altri materiali aventi caratteristiche similari, fissato alla faccia inferiore del predetto organo pressore 23. In aggiunta o in alternativa, un ulteriore strato di tale materiale, non illustrato, può essere fissato anche alla base 21.

Secondo una variante realizzativa è inoltre prevista la realizzazione, in quest’ultima, e/o nella faccia inferiore dell’organo pressore 23, di sedi concentriche 215, aventi diverse profondità e diametri corrispondenti a quelli dei contenitori 5 di dimensioni standard maggiormente utilizzati.

Nella Fig. 3, a titolo di esempio, è illustrata la realizzazione nella base 21 di tre sedi 215A, 215B, 215C aventi corrispondenti diametri D1 , D2, D3, crescenti, per altrettanti contenitori 5. Questi ultimi sono illustrati parzialmente con linee tratteggiate.

I primi e secondi organi di agitazione 25, 26, sono dotati, preferibilmente, di relative motorizzazioni indipendenti (non illustrate), che possono essere azionate in simultanea oppure separatamente.

Una possibile, ma non esclusiva, forma di realizzazione di detti primi e secondi organi di agitazione 25, 26, prevede che i relativi movimenti alternati, verticale ed orizzontale, siano impressi da rispettivi cinematismi 250, 260 a biella e manovella, primo e secondo.

Il primo cinematismo 250, per il movimento verticale, è associato al basamento 27 del dispositivo mescolatore 20 e comanda la salita e la discesa di una incastellatura 28, guidata da relativi steli 270, recante associata detta intelaiatura 22.

Il secondo cinematismo 260, per il movimento orizzontale, è associato alla incastellatura 28 e comanda la traslazione a destra ed a sinistra dell’intelaiatura 22, guidata da relativi steli 280 e da una slitta 290, interposta tra la stessa intelaiatura 22 ed una sottostante piastra orizzontale 29 conformata dalla incastellatura 28.

L’apparecchiatura 100, in detta prima forma di realizzazione (Figg. 1A, 1 B), è realizzata all’interno di un unico mobile di contenimento 110, ad esempio di forma parallelepipeda, nel quale sono alloggiati sia gli organi della stazione di dosaggio SD che quelli della stazione di mescolamento SM, in corrispondenza delle quali sono rispettivamente previste una prima ed una seconda finestra 111 , 112, che permettono l’accessibilità dall’esterno.

Attraverso la prima finestra 111 , l’utente dispone il contenitore 5 sul piatto 80, per ricevere i pigmenti colorati, mentre dalla seconda finestra 112 lo stesso utente preleva il medesimo contenitore 5 al termine del ciclo di colorazione e di mescolamento.

Le finestre 111 , 112 sono preferibilmente provviste di relativi portelli di sicurezza (non illustrati), recanti associati organi di consenso (ad esempio microinterruttori) atti ad inibire il funzionamento dell’apparecchiatura nel caso gli stessi portelli non siano perfettamente chiusi.

In questa prima forma di realizzazione dell’apparecchiatura, i citati mezzi di movimentazione 10 comprendono i già detti mezzi elevatori 18 della stazione di dosaggio SD, opportunamente conformati per consentire al piatto 80, oltre la corsa di sollevamento per l’introduzione dei pigmenti nel contenitore 5, una corsa di discesa che porti quest’ultimo al disotto della prima finestra 111 (prima posizione tratteggiata H nella Fig. 1 B), in modo che lo stesso piatto 80 risulti complanare con la base d’appoggio 21 del dispositivo 20, posizionata immediatamente a fianco.

Negli stessi mezzi di movimentazione 10 è altresì previsto uno spintore 15, azionato orizzontalmente da un rispettivo attuatore 16, atto ad intercettare lateralmente il contenitore 5, posto nella detta posizione H, per trasferirlo dal piatto 80 alla base d’appoggio 21 (seconda posizione tratteggiata K nella stessa Fig. 1 B), in relazione di fase con la posizione inoperativa sollevata dell’organo pressore 23.

L’apparecchiatura 200, in detta seconda forma di realizzazione (Figg. 2A, 2B), è realizzata con due moduli accoppiati M1 , M2, ciascuno provvisto di un relativo mobile di contenimento 210, 220.

Nel mobile 210 del primo modulo M1 , ad esempio di forma parallelepipeda, sono alloggiati gli organi della stazione di dosaggio SD ed almeno parte degli organi di movimentazione 10.

Nel mobile 220 del secondo modulo M2, invece, sono alloggiati i mezzi 20 della stazione di mescolamento SM, costituiti, nell’esempio di cui alla Fig. 2B, dal medesimo dispositivo mescolatore sopra descritto.

Nel mobile 210 del primo modulo M1 è prevista una prima finestra 211 analoga a quella di detta prima forma di realizzazione, per l’introduzione del contenitore 5 nella stazione di dosaggio SD; nel mobile 220 del secondo modulo M2, invece, è realizzata la seconda finestra 212 che permette l’estrazione del contenitore 5 a fine ciclo.

Anche in questo caso le finestre 211 , 212 sono dotate di portelli di sicurezza aventi funzioni analoghe a quelle già dette.

Nelle pareti contraffacciate dei mobili 210, 220 sono previste corrispondenti aperture 213, 223, di dimensioni tali da permettere il passaggio degli organi di movimentazione 10 e del contenitore 5.

Per detta seconda forma di realizzazione, gli organi di movimentazione 10 comprendono, similmente alla suddetta prima forma di realizzazione, i mezzi elevatori 18 della stazione di dosaggio SD, conformati per consentire al piatto 80 ed al contenitore 5 di abbassarsi nella posizione H (linee tratteggiate nella Fig. 2B) al disotto della prima finestra 211 .

In detta posizione H il piatto 80 risulta complanare con una rulliera 17 estendentesi a fianco del piatto 80 medesimo sino in prossimità della base d’appoggio 21 del dispositivo 20.

Analogamente a quanto già detto, nei mezzi di movimentazione 10 è previsto uno spintore 15, azionato orizzontalmente da un rispettivo attuatore 16, atto ad intercettare lateralmente il contenitore 5, posto nella detta posizione H, per trasferirlo dal piatto 80 alla base d’appoggio 21 (seconda posizione tratteggiata K nella stessa Fig. 2B), in relazione di fase con la posizione inoperativa sollevata dell’organo pressore 23.

In questo caso l’attuatore 16 deve essere in grado di effettuare una corsa opportunamente maggiorata, in funzione della lunghezza della rulliera 17.

Secondo una variante realizzativa non illustrata, è possibile prevedere che il trasferimento del contenitore 5 dal piatto 80 alla base d’appoggio 21 sia effettuato mediante più organi agenti in successione, ad esempio: uno spintore 15, azionato da un attuatore 16 analogo a quello della prima forma di realizzazione dell’apparecchiatura, per lo spostamento dal piatto 80 alla rulliera 17; quest’ultima motorizzata per lo spostamento lungo il suo sviluppo; un ulteriore spintore, azionato da un relativo attuatore, per completare il posizionamento sulla base 21.

In ambedue le forme di realizzazione descritte, gli organi di movimentazione 10 ed il dispositivo mescolatore 20 sono attivati in relazione di fase con gli organi della stazione di dosaggio SD, secondo un idoneo programma automatico memorizzato nella citata unità di elaborazione.

Una volta introdotto il contenitore 5 nella stazione di dosaggio SD attraverso la prima finestra 111 , 211 ed avere espletato le operazioni necessarie per l’avvio dell’apparecchiatura 100, 200, quindi, l’utente non deve compiere nessuna altra manovra sino a quando, alla fine del ciclo automatico di introduzione dei pigmenti e del mescolamento della miscela, il contenitore 5 è pronto per essere prelevato dalla seconda finestra 112, 212.

Risulta di estrema evidenza, pertanto, che l’apparecchiatura in oggetto possieda i requisiti per soddisfare gli scopi prefissi, soprattutto in vista di un utilizzo in punti vendita self-service, con utenti sprovvisti di specifiche competenze.

L’apparecchiatura, infatti, è in grado di dosare con precisione i componenti, per ottenere pitture e smalti di prefissato colore, e di mescolare adeguatamente gli stessi per amalgamare e rendere omogenea la miscela, il tutto senza che il cliente debba compiere alcuna manovra.

Tutte le operazioni sono effettuate in camere isolate dall’esterno, a garanzia della massima sicurezza per le persone che si trovano vicino all’apparecchiatura, in accordo con le vigenti normative previste per le macchine.

Un’altra non meno importante caratteristica dell’apparecchiatura proposta risiede nella sua intrinseca semplicità costruttiva, che si traduce in elevata affidabilità di funzionamento; tale prerogativa, come ovvio, risulta determinante per l’impiego previsto, sia per la soddisfazione della clientela che, di conseguenza, per assicurare la prevista redditività.

Si intende, comunque, che quanto sopra detto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali modifiche alla conformazione degli organi descritti si considerano sin d’ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sottoriportate rivendicazioni.

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1) Apparecchiatura per il dosaggio di pigmenti colorati in un contenitore di pittura o smalto neutro e per il mescolamento della miscela ottenuta, caratterizzata dal fatto di comprendere: una stazione di dosaggio SD, nella quale viene introdotto detto contenitore 5 di pittura o smalto neutro; organi erogatori 3, previsti in detta stazione di dosaggio SD, atti ad introdurre nel medesimo contenitore 5 prefissate quantità dei suddetti pigmenti colorati; mezzi di movimentazione 10, atti a trasferire detto contenitore 5, successivamente alla citata introduzione di pigmenti colorati, verso una stazione di mescolamento SM, prevista nella stessa apparecchiatura 100, 200; mezzi 20, previsti in detta stazione di mescolamento SM, atti ad afferrare e scuotere il suddetto contenitore 5 per amalgamare in modo omogeneo la miscela di pittura o smalto neutro e pigmenti colorati ottenuta.
2. 2) Apparecchiatura secondo la riv. 1 , caratterizzata dal fatto che i detti mezzi 20, previsti nella citata stazione di mescolamento SM, sono costituiti da un dispositivo mescolatore comprendente: una base di appoggio 21 , destinata a ricevere il citato contenitore 5, resa solidale ad un’intelaiatura 22; un organo pressore 23, associato superiormente a detta intelaiatura 22, azionato verso il basso da un relativo attuatore 24 per intercettare il coperchio 50 del suddetto contenitore 5, serrando quest’ultimo contro la sottostante base 21 , bloccandolo; primi organi di agitazione 25, associati a detta intelaiatura 22, atti ad imprimere alla stessa, ed al contenitore 5 ad essa bloccato, un movimento verticale alternato; secondi organi di agitazione 26, associati alla medesima intelaiatura 22, atti ad imprimere alla stessa, ed al contenitore 5 ad essa bloccato, un movimento orizzontale alternato.
3. 3) Apparecchiatura secondo la riv. 2, caratterizzata dal fatto che alla citata base d’appoggio 21 e/o il citato l’organo pressore 23 è fissato uno strato 23a di materiale cedevole ed elastico, ad esempio di gomma od altri materiali aventi caratteristiche similari, destinato ad agevolare il bloccaggio di detto contenitore 5.
4. 4) Apparecchiatura secondo la riv. 2, caratterizzata dal fatto che la citata base d’appoggio 21 reca sedi 215 sostanzialmente concentriche, aventi diverse profondità e diametri corrispondenti a quelli di misure standardizzate di detto contenitore 5.
5. 5) Apparecchiatura secondo la riv. 2, caratterizzata dal fatto che detti primi organi di agitazione 25 comprendono un cinematismo 250 a biella e manovella, associato al basamento 27 di detto dispositivo mescolatore 20, atto a comandare la salita e la discesa di una incastellatura 28, guidata da relativi steli 270, recante associata detta intelaiatura 22.
6. 6) Apparecchiatura secondo la riv. 2, caratterizzata dal fatto che detti secondi organi di agitazione 26 comprendono un cinematismo 260 a biella e manovella, associato ad una incastellatura 28, di detto dispositivo mescolatore 20, assoggettata al movimento verticale alternato impresso dai suddetti primi organi di agitazione 25, con detto cinematismo 260 atto a comandare la traslazione a destra ed a sinistra della citata intelaiatura 22, guidata da relativi steli 280 e da una slitta 290, interposta tra la stessa intelaiatura 22 ed una sottostante piastra orizzontale 29 conformata da detta incastellatura 28.
7. 7) Apparecchiatura secondo la riv. 2 o 5 o 6, caratterizzata dal fatto che detti primi e secondi organi di agitazione 25, 26 sono azionati da relativi mezzi di motorizzazione indipendenti.
8. 8) Apparecchiatura secondo la riv. 1 , caratterizzata dal fatto di prevedere un mobile di contenimento 110, atto ad alloggiare gli organi di dette stazioni di dosaggio SD e mescolamento SM, nonché i citati mezzi di movimentazione 10, con detto mobile di contenimento 110 provvisto di una prima ed una seconda finestra 111, 112, rispettivamente in corrispondenza di detta stazione di dosaggio SD, per l’introduzione del citato contenitore 5, e di detta stazione di mescolamento SM, per l’estrazione dello stesso.
9. 9) Apparecchiatura secondo la riv. 1, caratterizzata dal fatto di essere costituita da due moduli accoppiati M1, M2, primo e secondo, ciascuno provvisto di un relativo mobile di contenimento 210, 220, con detto primo mobile 210 atto ad alloggiare gli organi della suddetta stazione di dosaggio SD ed almeno parte dei citati mezzi di movimentazione 10, nonché provvisto di una prima finestra 211 per l’introduzione del citato contenitore 5 nella stessa stazione di dosaggio SD, e con detto secondo mobile 220 atto ad alloggiare gli organi della suddetta stazione di mescolamento SM e la restante parte degli stessi organi di movimentazione 10, nonché provvisto di una seconda finestra 212, per l’estrazione del citato contenitore 5 dalla medesima stazione di mescolamento SM.
10. 10) Apparecchiatura secondo la riv. 8 o 9, caratterizzata dal fatto che le citate prima e seconda finestra 111 , 211, 112, 212 sono provviste di relativi portelli di sicurezza, recanti associati organi di consenso atti ad inibire il funzionamento della stessa apparecchiatura in condizione di apertura dei medesimi portelli.
11. 11) Apparecchiatura secondo la riv. 9, caratterizzata dal fatto che nelle pareti contraffacciate di detti mobili ci contenimento 210, 220, sono previste corrispondenti aperture 213, 223, aventi dimensioni tali da consentire il transito, dal citato primo modulo M1 al secondo M2, di detti organi di movimentazione 10 e contenitore 5.
12. 12) Apparecchiatura secondo la riv. 1 o 8, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione 10 comprendono: mezzi elevatori 18, disposti in detta stazione di dosaggio SD, atti a movimentare verso il basso un piatto 80 previsto per supportare il citato contenitore 5, per portare quest’ultimo, dopo la citata fase di introduzione dei pigmenti colorati, in una prefissata posizione H, sottostante la detta prima finestra 111 e tale che lo stesso piatto 80 risulti complanare ad una affiancata base d’appoggio 21 , a sua volta prevista nei suddetti mezzi 20 della stazione di mescolamento SM; organi spintori 15, azionati orizzontalmente da un relativo attuatore 16, atto ad intercettare lateralmente il citato contenitore 5, nella detta posizione H, per trasferirlo da detto piatto 80 alla citata base d’appoggio 21 , in una seconda prefissata posizione K.
13. 13) Apparecchiatura secondo la riv. 1 o 9, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione 10 comprendono: mezzi elevatori 18, disposti in detta stazione di dosaggio SD, atti a movimentare verso il basso un piatto 80 previsto per supportare il citato contenitore 5, per portare quest’ultimo, dopo la citata fase di introduzione dei pigmenti colorati, in una prefissata posizione H, sottostante la detta prima finestra 111 e tale che lo stesso piatto 80 risulti complanare ad una affiancata rulliera 17, a sua volta estendentesi verso una base d’appoggio 21 prevista nei suddetti mezzi 20 della stazione di mescolamento SM; organi spintori 15, azionati orizzontalmente da un relativo attuatore 16, atto ad intercettare lateralmente il citato contenitore 5, nella detta posizione H, per trasferirlo da detto piatto 80 alla citata rulliera 17 e, di seguito, a detta base d’appoggio 21, in una seconda prefissata posizione K.
14. 14) Apparecchiatura secondo la riv. 1 o 9, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione 10 comprendono: mezzi elevatori 18, disposti in detta stazione di dosaggio SD, atti a movimentare verso il basso un piatto 80 previsto per supportare il citato contenitore 5, per portare quest’ultimo, dopo la citata fase di introduzione dei pigmenti colorati, in una prefissata posizione H, sottostante la detta prima finestra 111 e tale che lo stesso piatto 80 risulti complanare ad una affiancata rulliera 17, a sua volta estendentesi verso una base d’appoggio 21 prevista nei suddetti mezzi 20 della stazione di mescolamento SM; organi spintori 15, azionati orizzontalmente da un relativo attuatore 16, atto ad intercettare lateralmente il citato contenitore 5, nella detta posizione H, per trasferirlo da detto piatto 80 alla citata rulliera 17; mezzi di motorizzazione, associati a detta rulliera 17, atti a consentire la traslazione di detto contenitore 5 lungo lo sviluppo della stessa rulliera 17; ulteriori organi spintori, atti a completare il trasferimento dello stesso contenitore 5 dalla citata rulliera 17 a detta base d’appoggio 21 , in una seconda prefissata posizione K.
15. 15) Apparecchiatura secondo la riv. 1 , caratterizzata dal fatto di prevedere mezzi di programmazione ed elaborazione, per l’attivazione dei suddetti organi di dette stazioni di dosaggio SD e mescolamento SM, nonché dei citati mezzi di movimentazione 10, in reciproca relazione di fase, per l’esecuzione automatica di cicli operativi di detta apparecchiatura 100, 200.