ITBO20070078U1 - Scaffalatura base per l'esposizione delle merci nei luoghi di vendita, avente una grande capacita' espositiva per l'impiego di schienali a collocazione arretrata, a doppio fronte utile e di limitata profondita'. - Google Patents

Scaffalatura base per l'esposizione delle merci nei luoghi di vendita, avente una grande capacita' espositiva per l'impiego di schienali a collocazione arretrata, a doppio fronte utile e di limitata profondita'. Download PDF

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ITBO20070078U1
ITBO20070078U1 ITBO20070078U ITBO20070078U1 IT BO20070078 U1 ITBO20070078 U1 IT BO20070078U1 IT BO20070078 U ITBO20070078 U IT BO20070078U IT BO20070078 U1 ITBO20070078 U1 IT BO20070078U1
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modules
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Giacomo Frascaroli
Massimo Poggi
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Cefla Coop
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DESCRIZIONE del modello industriale di utilità dal titolo:
“Scaffalatura base per l’esposizione delle merci nei luoghi di vendita, avente una grande capacità espositiva per l’impiego di schienali a collocazione arretrata, a doppio fronte utile e di limitata profondità”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
II trovato fa riferimento ad una scaffalatura base, essenzialmente in lamiera, per l'esposizione delle merci nei luoghi di vendila, del tipo che comprende delle colonne di montante con asole frontali alle quali vengono agganciate le mensole dei piani a sbalzo per l’appoggio delle merci da esporre nei luoghi di vendita e che comprende delle pannellature verticali, cosiddette di schienale, da ancorare agli stessi montanti per dividere tra loro i piani contrapposti di uno stesso scaffale a doppio fronte di esposizione o per completare col tamponamento posteriore e verticale i piani di uno scaffale ad un solo fronte di esposizione, in particolare il trovato fa riferimento ad ima scaffalatura base come descritta nel brevetto italiano per modello industriale di utilità n. 257.249 a nome della stessa richiedente, nella quale le pannellature di schienale vengono strutturate in modo da poter essere collocate in parte anche tra le colonne di montante di uno stesso scaffale, con arretramento rispetto al od ai fronti dagli stessi montanti, in modo che il od i piani d’esposizione risultino dotali di una estensione posteriore che può disporsi fino a breve distanza dal o dagli schienali nella nuova posizione arretrata e che aumenta proporzionalmente la capacità di carico di tali piani.
1 moduli di schienale sono dotati alle estremità di corti ganci, ad essi perpendicolari.
che possono essere ancorati con facilità nelle asole di apposite strutture scanalate ed ausiliarie, fissate o ricavate di pezzo coi fianchi dei montanti e che risultano in una posizione il più possìbilmente arretrata dal o dai fronti attrezzati per l esposizione dei montanti stessi.
In particolare, il trovato si riferisce ad una forma esecutiva della domanda dì brevetto di cui trattasi, secondo la quale le dette strutturo ausiliarie e scanalate hanno un profilo tale da presentare una sola fila verticale di asole, in modo da potervi agganciare una sola struttura di schienale che risulti collocata sostanzialmente nella mezzeria degli stessi montanti e che presenti una finitura estetica a doppio fronte utile, in modo da poter essere usata per entrambi i piani contrapposti di esposizione che possono in questo modo essere strutturati con una grande capacità espositiva, sia per scaffalature a doppio fronte che per quelle ad un solo fronte di esposizione.
Questa soluzione si è dimostrata di particolare interesse per la possibilità di realizzare i moduli di schienale con una profondità limitata e quindi per la possibilità dì impegnare una minima parte dello spazio compreso tra le strutture di montante della scaffalatura, lasciando tutta l’altra parte a disposizione per l esposizione delle merci. In questo contesto, il trovato intende risolvere dei problemi tecnici che non erano stati affrontati nel brevetto precedente, tra i quali, la possibilità di conferire ai moduli di schienale delle adeguate doti di resistenza alla flessione, di rendere le dette strutture scanalate ed ausiliarie utilizzabili sia sul fianco destro che su quello sinistro dei montanti, nonostante il loro profilo asimmetrico, la possibilità di sostituire queste stesse strutture ausiliarie con mezzi di fissaggio più economici e meno ingombranti.
Le soluzioni di questi problemi, come esposte nella rivendicazione 1) e nelle successive rivendicazioni, appariranno evidenti dalla seguente descrizione fatta con riferimento alle figure delle quattro tavole allegate di disegni, in cui:
- La fig- 1 illustra in prospettiva, in parte e scomposti, un montante, l'elemento scanalato ausiliario agganci abile al fianco interno dello stesso montante ed un modulo di schienale agganci abile a tale elemento scanalato;
La fig. 2 è una vista in elevazione del fianco dell’elemento scanalato ausiliario rivolto versò l’operatore che deve agganciare su tale fianco i moduli di schienale;
La fig. 3 illustra ingrandito il tratto d’estremità indicato con K dell'elemento scanalato dì figura 2;
La fig. 4 è una vista in pianta dall'alto e con parti in sezione dei tre elementi di figura 1 montati in opera;
- La fig. 5 illustra gli stessi elementi di figura 4 in elevazione laterale da] fianco interno delia scaffalatura;
- La fig. 6 è una vista in elevazione laterale di una delle estremità di un modulo di schienale coi relativi ganci di ancoraggio;
- La fig. 7 è Una vista in prospettiva di un inserto in materia plastica utilizzabile in alternativa al detto elemento scanalato per fissare direttamente i moduli di schienale ai fianchi interni dei montanti della scaffalatura;
La fig. 8 illustra in elevazione dal fiancò interno della scaffalatura, due successivi moduli di schienale fissali ad un montante con gli inserti di figura 7;
- Le figg, 9 e 10 illustrano dei dettagli della soluzione di figura 8 sezionata secondo la linea VIII- VIII e ripresa in fasi successive di applicazione e di bloccaggio degli inserti di figura 7;
- La fig. Π illustra in prospettiva un altro tipo di inserto dì materia plastica utilizzabile in alternativa a quello di figura 7 per fissare direttamente i moduli di schienale ai fianchi interni dei montanti della scaffalatura;
- La fig, 12 illustra in elevazione dal fianco interno della scaffalatura, due successi vi moduli di schienale fissati ad un montante con gli inserti di figura 11 ;
Le fìgg, 13, 14 e 15 illustrano dei dettagli della soluzione di figura 12 sezionata secondo la linea ΧΙI-ΧII e ripresa in fasi successive di applicazione e di montaggio degli inserti dì figura 11.
Nella figura 1, con 1 è indicato uno dei montanti della scaffalatura, usualmente a pianta rettangolare, orientati con la maggior dimensione perpendicolarmente al od ai fronti in vista della stessa scaffalatura e provvisti sui fronti opposti di asole equidìstanziate 2 alle quali possono essere agganciate a sbalzo le mensole di estremità ed opportunamente attrezzate dei piani P di supporto delle merci, come schematicamente indicato nella figura 4 con segno a trattini, 1 montanti 1 sorto provvisti lateralmente di gruppi di asole 3 che nell’ esempio di cui trattasi hanno una fórma a T e che possono essere usate oltre che per gli scopi dì cui trattasi, anche per scopi usuali, ad esempio per il passaggio di viti o per il supporto di elementi di testata, essendo le dette asole 3 orientate nel senso dell altezza del montante, essendo collocate con simmetria rispetto all’asse longitudinale di mezzeria dello stesso montante ed essendo distribuite su alméno due file verticali e parallele, tra loro opportunamente distanziate e le stesse asole 3 essendo distribuite in gruppi di quattro, con distanziamento verticale a passo costante e prestabilito di tali gruppi, anche in funzione dell’altezza dei montanti 1 e/o di altre esigenze costruttive della scaffalatura.
Nelle asole 3 dei montanti 1 vengono ancorate coi loro ganci d’estremità 104 e con altri eventuali ganci intermedi, delle strutture scanalate 4 illustrate anche nelle figure da 2 a 5, ricavate da fogli di lamiera ed aventi un profilo tale che montate sui fianchi dei montanti 1, formano su quésti uno spazio laterale ed aggiunto 5 con una pianta ad L (fig. 4), con la parete di maggior profondità 204 parallela o sostanzialmente tale nei confronti della vicina parete di supporto dei montanti 1. Le strutture scanalate 4 hanno una lunghezza A che può variare a seconda delle necessità e che in genere è un sottomultiplo dell* altezza dei montanti 1, in modo che su questi possano essere montate più strutture 4 poste una di seguito all’ altra.
Per far si che le strutture scanalate 4 possano essere montate sia sul fianco destro che su quello sinistro dei montanti 1 degli scaffali, i ganci 104 di tali strutture sono realizzati con una forma a T, così che le stesse strutture 4 possono essere montate ora dritte ed ora rovesciate e possono essere orientate verso uno stesso fronte dello scaffale con le toro parati a squadro. Grazie alla loro forma a T i detti ganci 104 presentano sempre una parte utile orientata verso il basso ed utile per l’ancoraggio alle dette asole 3 dei montanti 1.
Dalle figure 1, 2 e 3 si rileva che sui lati verticali e liberi delle strutture scanalate 4, sono previsti a giusta distanza dai denti 104, degli eventuali piccoli rilievi 404 che nella fase di messa in opera di tale struttura, toccano la superficie interna del montante, mentre i denti 104 cooperano col lato inferiore delle asole 3, con le loro zone d’angolo interne ed ampiamente raccordate 504-, il tutto in modo che per l'inserimento degli stessi denti 104 nelle asole 3 sia necessario esercitare una spinta verso il basso sulla struttura 4, ad esempio con un martello, così che a fronte di un tale inserimento leggermente forzato, corrisponda un disinserimento con analoghe esigenze e per questo difficilmente realizzabile in via accidentale o casuale.
Nella zona d’angolo interna delle lóro pareti a squadro 204 e 304, le strutture scanalate 4 sono dotate di una fila verticale di asole 6 tra loro distanziate con un passo prestabilito, costante o non costante, In queste asole 6 possono essere inseriti ed ancorati i ganci d’estremità 107 di moduli di schienale 7 ricavati da fogli di lamiera e/od altro adatto materiale, dotati di bordi verticali 207 piegati a squadro e nei confronti dei quali i detti ganci 107 sono complanari ed in un sol pezzo, come appare dai dettagli delle figure 1, 4, 5 e 6. 1 moduli di schienale 7 sono caratterizzati dal presentare almeno i lati orizzontali piegati per formare delle nervature che irrigidiscono strutturalmente gli stessi schienali e che si accoppiano reciprocamente per conferire continuità al tamponamento di schienale formato dalla successione degli stessi moduli 7 e per migliorare la resistenza alla flessione di tali lati accoppiati dei moduli di schienale. Più in particolare, i moduli 7 sono dotati di un lato inferiore 307 piegato dalla parte dei bordi verticali 207 e tale da formare un angolo di circa 135° col pannello di schienale e sono dotati superiormente di uh lato inclinato 407 con un primo tratto speculare allato inferiore ma che presenta un tratto consecutivo piegato a 90° in modo da presentare nell’ insieme un profilo a V, La profondità del lato alto 407 è leggermente superiore a quella del lato basso 307 e come appare dal dettaglio delie figure 4 è 5, gli stessi lati inclinati di cui trattasi hanno una lunghezza tale da potersi inserire tra le pareti più a sbalzo 304 dei profilati scanalati 4, senza interferire sostanzialmente con questi.
I moduli di schienale 7 vengono montati a partire dal basso verso l’alto, in modo che il lato piegato inferiore 307 di un modulo si inserisca nel lato a V 407 del modulo inferiore, come illustrato nel dettaglio della figura 5 dalla quale sì rileva anche come la parte alta dello schienale possa essere eventualmente coperta e rifinita esteticamente con un eventuale profilato 8 ad U rovesciata od a C, dotato ad esempio alle estremità di appendici 108 che impegnano le asole libere superiori 3 dei montanti Ϊ. Il profilato 8 ha ovviamente una lunghezza inferiore alla distanza che intercorre tra i fianchi interni dei montanti 1 dì uno scaffale, in modo da poter essere inserito con disposizione dapprima obliqua, per introdurre prima nelle asole 3 di un montante una coppia delie appendici 108 di una estremità, dopo di che lo stesso profilato viene disposto orizzontalmente e le altre appendici 108 dell’altra sua estremità vengono inserite nelle asole superiori dell’altro montante 1, sottoponendo il profilato ad una corta traslazione longitudinale, il tutto in modo intuibile e facilmente realizzabile dal tecnico del ramo, Occorrendo, le dette appendici 108 possono avere una forma ad L rovesciata per realizzare un vero e proprio ancoraggio alle asole 3 dei montanti. Resta inteso che quelle indicate, sono alcune possibili soluzioni esemplificative dì fissaggio in opera dell’eventuale profilato 8 di rifinitura superiore dello schienale, che potranno essere ampiamente modificate senza per questo modificare l ambìto di tutela della presente domanda di brevetto.
Dalle figure 4 e 5 appare evidente che quando i moduli dì schienale 7 sono montati in opera, la loro superficie piana risulta sostanzialmente nella mezzeria dei montanti 1, in modo che i piani P di esposizione delle merci, ancorati con le loro mensole ganci formi d'estremità PI ad una fila delle asole frontali 2 dei montanti 1, possono inserirsi con una loro estensione posteriore nello spazio compreso tra i montanti, per aumentare proporzionalmente la capacità di carico delle merci da esporre sugli stessi piani P. Questa soluzione che consente l’impiego di moduli di schienale resistenti alla flessione, di peso limitato e di limitata profondità, è utilmente impiegabile sia per gli scaffali a doppio fronte di esposizione, con piani di carico P su entrambi i fronti contrapposti dei montanti 1 , sia per le scaffalature ad un solo fron te di esposizione, destinate ad esempio al’installazione a ridosso di una parete o di un'altra struttura,:
Per conferire ai moduli di schienale maggiori doti di resistenza alle sollecitazioni meccaniche, gli stessi possono essere dotati anche di nervature intermedie, orizzontali e/o verticali e/od oblique, con andamento retto e o curvo, il tutto in modo intuibile e facilménte realizzabile dai tecnici del ramo.
Con riferimento alle figure da 7 a 10 viene ora descritta una prima soluzione per fissare i moduli di schienale alle asole 3 dei fianchi dei montanti 1, con mezzi alternativi alle strutture scanalate 4 dianzi dette. Dalla figura 7 si rileva che questa prima soluzione prevede l’uso di inserti 9 di una qualsiasi adatta materia plastica con buone doti di resistenza meccanica, anche caricata con apposite fibre, e/o di altro adatto materiale, dotata di una basetta longilinea e sufficientemente flessibile 109, di lunghezza correlata alla distanza che intercorre tra due successive coppie di asole 3 dei montanti 1, provvista su una estremità di un rilievo 209 con profilo a T, con testa a pianta leggermente inferiore a quella della parte quadrangolare superiore delle dette asole 3 e con gambo di larghezza leggermente inferiore a quella della parte rettangolare inferiore delle stesse asole 3 e di altezza opportunamente superiore allo spessore delle pareti del montante 1, SuH’altra estremità della basetta 109, parallelamente al rilievo 209 è previsto un ulteriore rilievo 309 internamente cavo, parallelepipediforme, con pianta di ampiezza simile a quella del detto rilievo 209, con altezza superiore a quella di tale primo rilievo e dotato dì una parete laterale 409 molleggiata per la presenza di tagli 509 e provvista esternamente di un dente trasversale 609.
Dalle figure S e 9 si rileva che i moduli di schienale 7’ sono sìmili a quelli 7 della soluzione precedente, per il fatto di essere ricavati da lamiera dì spessore limitato e per l’essere dotati di lati orizzontali piegati 307 e 407, ma differiscono dai precedenti moduli per il fatto di essere dotati di bordi verticali 207’ di maggiore profondità, che giungono in sostanziale contatto con le facce interne dei montanti 1 e che sono provvisti almeno in corrispondenza delle estremità, di asole 10 a forma di T, simili ad una delle asole 3 del montante 1.
Come appare dalle figure 8, 9 e 10, i moduli di schienale 7’ vengono posizionati in opera ad uno alla volta, preferibilmente a partire dall' alto verso il basso, in modo da rimanere in corretta in posizione anche per effetto della gravità. Dalla figura S appare come il modulo di schienale superiore T venga fissato ad una coppia di asole 3 per mezzo di una coppia di inserti superiori 9 il cui risalto a T 209 viene dapprima inserito nella parte quadrata delle dette asole superióri 3 dei montanti l e poi viene fatto scorrere verso il basso per ancorarsi alla parte inferiore delle stesse asole 3 è per far si che l’altro risalto 309 sì allinei alle asole sottostanti 10 e 3 nelle quali può essere inserito a scatto, grazie ali’ azione del dente 609 che sporge al'interno dei montante 1 e si ancora a questo. Dalla figura 7 appare evidente come, per facilitare rinserimento della tèsta del risalto 209, sotto alla parte dei montante dotata del gambo rettangolare delle asole 3, la stessa testa del risalto 209 sia dotata inferiormente di una smussatura di invito I L
in successione si provvede a posizionare il secondo modulo di schienale 7 al di sotto ed in successione a quello superiore già trattenuto da una coppia di inserti 9 e che permane correttamente in posizione verticale anche per effetto della gravità, dopo di che, con un’altra coppia di inserti 9 si fissano ai montanti 1 Γ estremità inferiore del modulo superiore V e l’estremità superiore del modulo inferiore 7’ che rimane verticalmente disposto per effetto della gravità e l'operazione descritta procede fino al montaggio di tutti i moduli di schienale 7’, Resta inteso che contrariamente a quanto detto, il montaggio dei moduli di schienale può essere eseguito dal basso verso l’alto, E' evidente come la soluzione descritta risulti molto affidàbile in quanto la rimozione degli inserti 9 deve avvenire con una successione di più operazioni difficilmente eseguibili in modo accidentale o casuale, ossia con l’estrazione forzata del risalto 309 dalle relative asole 3 e 10, quindi col sollevamento dello stesso inserto 9 ed infine con l’estrazione del risalto 209 dalle relative asole 3 e 10.
Con riferimento alle figure da 11 a 15 viene ora descritta una seconda soluzione simile a quella precedente per l’uso di inserti 9' di materia plastica e/od altro adatto materiale, che consentono di fissare direttamente ai montanti 1 i bordi verticali 207’ dei moduli di schienale 71 dotati di asole 10 come nel caso precedente. Questa seconda soluzione può essere considerata migliore dì quella precedente in quanto richiede per la messa in opera degli inserii di fissaggio e per la loro successiva rimozione, anche ima operazióne di rotazióne di ampiezza prestabilita, difficilmente eseguibile in maniera casuale.
Dalla figura 11 si rileva che Γ inserto 9’ è dotato della solita basetta 109 con un risalto parallelepipedi forme di estremità 309 e relative parti accessorie 409, 509, 609 uguali a quelle dell' inserto 9 di figura 7, Al posto del precedente risalto a T 209 è previsto un risalto 209' che comprende una base cilindrica 709 di diametro leggermente inferiore al lato della parte quadrangolare delle asole 3 e 10 e dì altezza leggermente superiore alla somma degli spessori di una parete del montante 1 e della lamiera di formazione di un modulo di schienale T e che comprende una testa piatta 809 pòsta diametralmente sulla detta base cilindrica e di larghezza superiore al diametro di questa, in modo da sporgere da tale base con giusti tratti di estremità. Le zone d’angolo 909 della detta testa 809 sono opportunamente arrotondate.
Per la messa in opera dell’ inserto 9' è necessario eseguire la successione delle operazioni illustrate nelle figure da 12 a 15. Innanzitutto occorre inserire la base cilindrica 709 e la testa 809 nella parte superiore quadrangolare delle asole 3 ed anche di quella eventuale 10 del modulo di schienale, con una intraduzione dapprima obliqua della detta testa, in modo che una sua estremità sporgente si disponga sotto la parete del modulo l e che l’altra estremità sporgente impegni il gambo rettangolare della o delle stesse asole, come illustrato nella parte alta di figura 12 e come illustrato nella figura 13. In successione di fase si ruota l inserto 9’ di novanta gradi verso il basso, come illustrato nella figura 14 in modo che entrambe le estremità sporgenti della testa 809 si dispongano sotto la parete del modulo 1 , lateralmente ai Iati verticali della parte superiore e quadrangolare delle asole 3, 10, Dopo questa rotazione il risalto 309 dell’inserto 9’ si trova centrato sulla parte quadrangolare delle asole inferiori 3, 10 del montante e del modulo 7’ così che con una spinta, come i llustrato nella figura 15, è possibile inserire tale risalto nelle sottostanti asole 3, 10, fintante che ii dente 609 scatta sotto la parete del modulo 1 e si ancora a questa, come nel caso precèdente. Resta inteso che l’inserto 9’ può essere montato in opera con una disposizione capovolta rispetto a quella considerata in precedenza e quindi con una rotazione versò l’alto anziché verso il basso. Per rimuovere l'inserto 9’ dì quest’ultima soluzione, occorre effettuare a ritroso le tre operazioni illustrate nelle figure da 13 a 15, non eseguibili in via accidentale.
Anche le soluzioni di cui alle figure 8 e 12 potranno essere eventualmente corredate di un eventuale profilato superiore dì rifinitura simile a quello indicato con 8 nella figura 5, ora ancorabile con proprie appendici di estremità alle due asole superieri 3 dei montanti 3 che sono libere o fissabile in opera con qualsiasi altra adatta soluzione.
Resta inteso che al trovato come descritto, possono essere apportate tutte quelle piccole modifiche che conseguono pari utilità e che adottano lo stesso concetto innovativo, il tutto per altro senza uscire dai limiti di protezione del presente modello industriale, come sopra esposto, come illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, 1 riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Scaffalatura base per l'esposizione delle merci nei luoghi di vendita, avente ima grande capacità espositiva per Γ impiego di schienali a collocazione arretrata, a doppio fronte utile e di limitata profondità, caratterizzata dal fatto che gli stessi schienali (7, T) sono ricavati da fògli di lamiera di adatto spessore e che almeno i loro lati verticali sono dotati di bordi piegati (207, 207’), ad esempio piegati a squadro, che migliorano la resistenza alla flessione di tali moduli e che sono predisposti in qualsiasi modo per poter essere fissati ai fianchi interni dei montanti (1) della scaffalatura, sfruttando degli appositi mezzi dì fissaggio e le file verticali di asole (3) ad esempio con forma a T, delle quali gli stessi fianchi di montante sono usualmente provvisti, il tutto in modo che la struttura di schienale formata dai detti moduli (7, 7’) risulti in posizione tale per cui la scaffalatura possa essere usata con grande capacità di carico delle merci esposte, sia nella versione a doppio fronte di esposizione, sia nella versione ad un solo fronte di esposizione.
  2. 2) Scaffalatura secondo la rivendicazione 1), caratterizzata dal fatto che i detti moduli di schienale (7, Ί1) hanno almeno uno od entrambi i iati orizzontali, quello inferiore e/o quelle superiore (307, 407), piegati per risultare ulteriormente nervati e resistenti agii sforzi di flessione e per far si che nell’ applicazione tra i montanti, tali lati abbiano ad accoppiarsi reciprocamente per simulare una sostanziale continuità della struttura di schienale da essi formata e per migliorare ulteriormente la loro resistenza alle sollecitazioni meccàniche.
  3. 3) Scaffalatura secondo la rivendicazione 2), caratterizzata dal fatto che uno dei lati orizzontali dei detti moduli di schienale (7, 7’), ad esempio il lato inferiore (307), è piegato dalla parte dei detti bordi verticali (207, 207’) in modo da formare con la pannellatura di schienale un angolo superiore a 90° ed inferiore a 180° , ad esempio di circa 135°, mentre l’altro lato, ad esempio quello superiore (407) è caratterizzato da una piegatura a V, con un primo tratto speculare al detto lato inferiore (307) e col secondo tratto piegato a squadro rispetto al primo, essendo la profondità del lato a V (407), leggermente superiore a quella dell'altro lato inclinato (307), in modo che t due lati abbiano a compenetrarsi senza interferenze indesiderate quando i moduli di schienale vengono posti uno di seguito all' altro e fissati in opera tra i fianchi dei montanti (1) della scaffalatura.
  4. 4) Scaffalatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i moduli di schienale (7, 7’) possono essere dotati di piegature interne, orizzontali e/ó verticali e/od oblique, lineari e/o curve, per migliorare le loro caratteristiche di resistenza alle sollecitazioni meccaniche 5) Scaffalatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il lato orizzontale superiore della struttura di schienale formata dalla successione dei moduli (7, 7’) dianzi detti, può essere eventualmente rifinito con un eventuale profilato (8), ad esèmpio con sezione ad U rovesciata od a C, comunque predisposto per il fissaggio ai montanti (1) e/od alla detta struttura di schienale. fi) Scaffalatura secondo la rivendicazione 5), caratterizzata dal fatto che il detto profilato (8) di rifinitura superiore del tamponamento di schienale, ha una estensione orizzontale inferiore alla distanza che intercorre tra i fianchi interni dei montanti (1) ai quali è vincolato lo stesso tamponamento di schienale, in modo che tale profilato possa essere installato dapprima con disposizione obliqua, per poter inserire dapprima nelle asole (3) di un montante una coppia delle appendici (108) di una estremità del detto profilato che poi viene disposto orizzontalmente in modo che le altre appendici (108) dell' altra sua estremità possano essere inserite nelle asole superiori dell’altro montante, sottoponendo lo stesso profilato (8) ad una giusta traslazione longitudinale. 7) Scanalatura secondo la rivendicazione 1), caratterizzata dal fatto; che i detti moduli di schienale (7) sono dotati di pezzo coi bordi verticali (207) e complanarmente a questi, di ganci (107) con profilo ad L rovesciata e tra loro distanziati con un passo tale da poter essere ancorati in file verticali di asole (6) delle quali è dotata nella propria zona d’angolo, una struttura scanalata ed ausiliarìa (4) con un profilo interno (5) ad L e che con propri ganci (104) può essere ancorata alle dette asole laterali (3) dei montanti (1). S) Scaffalatura secondo la rivendicazione 7), caratterizzata dal fatto che la detta struttura scanalata (4) è dotata di ganci (104) con forma a T ruotata di novanta gradi, in modo da poter essere montata dritta o capovolta e sempre orientata in un senso, sia sul fianco destro che su quello sinistro dei montanti (1) di ogni scaffalatura. 9) Scaffalatura secondo la rivendicazione 8), caratterizzata dal fatto che sui lati verticali e liberi delle strutture scanalate (4), sono previsti a giusta distanza dai denti (104), degli eventuali piccoli rilievi (404) che nella fase di messa in opera di tale struttura, toccano la superficie interna del montante, mentre i detti denti (104) cooperano col lato inferiore delle asole (3) dei montanti (1), con loro zone d’angolo interne ed ampiamente raccordate (504), il tutto per far si che per l inserimento degli stessi denti (104) nelle asole (3), sia necessario esercitare una spinta verso il basso sulla detta struttura (4), così che a fronte di un tale inserimento leggermente forzato, corrisponda un disinserimento con analoghe esigenze e per questo difficilmente realizzabile in modo casuale od accidentale. 10) Scaffalatura secondo la rivendicazione 7), caratterizzata dal fatto che le dette strutture scanalate (4) hanno una lunghezza (A) che può variare a seconda delle necessità e che in genere è un sottomultiplo dell’altezza dei montanti (1), in modo che su questi possano essere montate più strutture scanalate (4) poste una di seguito al l’altra. 11) Scaffalatura secondo una ο più delle rivendicazioni da 7) a 10), caratterizzata dal fatto che i moduli di schienale (7) allorché fissati in opera, appoggiano coi loro bordi verticali sulle parti dì maggior profondità delle strutture scanalate di supporto (4) e tra queste parti gli stessi moduli di schienale si inseriscono coi loro lati piegati inferiore e superiore (307, 407), 12) Scaffalatura secondo una qualsiasi o più delle rivendicazioni da 1) a 6), caratterizzata dal fatto che i moduli dì schienale (71) hanno una estensione orizzontale tale per cui i loro bordi piegati e verticali (207°) si dispongano in sostanziale appoggio sulla superficie interna dei montanti (1), essendo tali bordi dotati di àsole (10) almeno in corrispondenza delle estremità, di forma uguale o complementare a quella delle asole laterali (3) degli stessi montanti, in modo da sovrapporsi ad alcune di queste e che l’insieme di tali asole possa essere attraversato da risalti di estremità di inserti (9, 9’) ad esempio di una qualsiasi adatta materia plastica con buone doti di resistenza meccanica, anche caricata con apposite fibre, e/o di altro adatto materiale, per mezzo dei quali i moduli di schienale (7’) vengono fissati direttamente sui fianchi interni dei montanti (1). 13) Scaffalatura secondo la rivendicazione 12), caratterizzata dal fatto che i detti inserti di fissaggio (9) comprendono una basetta longilinea e sufficientemente flessibile (109), di lunghezza correlata alla distanza che intercorre tra due successive coppie di asole laterali (3) dei montanti (1), dotata ad una estremità di un primo risalto (209) con profilo a T, con testa a pianta leggermente inferiore a quella della parte quadrangolare superiore delle dette asole (3), con gambo di larghezza leggermente inferiore a quella della parte rettangolare inferiore delle stesse asole (3) e di altezza opportunamente superiore allo spessore delle pareti del montante (1), essendo previsto su 1Γ altra estremità della detta basetta _ (109}»un secondo rilievo (309) internamente cavo, con pianta di ampiezza simile a quella del detto primo risalto (209), con altezza superiore a quella di tale primo risalto e dotato di una parete (409) molleggiata per la presenza di tagli (509) e tale parete essendo dotata esternamente di un dente in rilievo (609). 14) Scaffalatura secondo la rivendicazione ] 3), caratterizzata dal fatto che i detti inserti (9) fissano sui montanti un modulo di schienale (7) e quello immediatamente successivo, col detto risalto (209) a forma di T che viene inserito per primo nella parte quadrangolare delle asole (3) dei montanti (1) e delle eventuali asole sovrapposte (10) dei bordi verticali dei moduli di schienale e che poi viene fatto scorrere verso il basso, in modo da ancorarsi alla parte inferiore delle dette asole (3, 10), mentre il secondo risalto (309) viene allineato alle asole sottostanti nelle quali viene inserito a pressione, col relativo dente (609) che sporge airintemo del montante (1) e si ancora alla parete di tale montante, 15) Scaffalatura secondo la rivendicazione 14), caratterizzata dal fatto che per facilitare Γ inserimento della testa del detto primo risalto (209) sotto alla parete del montante (1) che è dotata del gambo rettangolare delle dette asole (3) a forma di T, la testa dello stesso risalto (209) è dotata di una smussatura inferiore e ad invito (11). 16) Scanalatura secondo una o più delle rivendicazioni da 12) a 15), caratterizzata dal fatto che secondo una diversa soluzione, ognuno dei detti inserti di fissaggio (9’) comprende una basetta (109) con un primo risalto paralleiepìpedìforme (309) con relativo dente laterale di aggancio (609) come nella soluzione precedente e comprende al posto del detto risalto a T (209), uri risalto (209’) con una base cilindrica (709) di diametro leggermente inferiore al lato della parte quadrangolare delle asole (3, 10) e di altezza leggermente superiore alla somma degli spessori di una parete del montante (1) e della lamiera di formazione dì un modulo di schienale (7’} e sulla detta base (709) essendo prevista di costa e diametralmente una testa piatta (SG9) di larghezza tale da sporgere da detta base con giusti tratti di estremità e con zone d’angolo (909) opportuna mente arrotondate. 17) Scaffalatura secondo la rivendicazione 16), caratterizzata dal fatto che per la messa in opera del detto inserto (9°) è necessario dapprima inserire la detta base cilindrica (709) con la relativa testa (809) nella parte superiore quadrangolare delle dette asole (3, 10), con una introduzione dapprima obliqua della detta testa, in modo che una sua estremità sporgente si disponga sotto la parete del modulo (1) e che Γ al tra estremità sporgente impegni il gambo rettangolare della o delle dette asole (3, lt3⁄4 essendo successivamente prevista la rotazione di novanta gradi della basetta (109), verso il basso o verso Paltò, in modo che entrambe le estremità sporgenti della detta testa (809) si dispongano sotto la parete del modulo (1), lateralmente ai lati verticali della parte superiore e quadrangolare delle dette asole (3, 10) e per far sì che il secondo risalto (309) dell' inserto (9’) si allinei e si centri sulla parte quadrangolare delle asole inferiori o superiori (3, 10), così da poter essere spinto ed ancorato in queste a scatto, come nel caso precedente. 18) Scaffalatura base per l’esposizione delle merci nei luoghi di vendita, avente una grande capacità espositiva per Γ impiego di schienali a collocazione arretrata, a doppio fronte utile e di limitata profondità, realizzata più in particolare, in tutto o sostanzialmente, come descritto, come illustrato nelle quattro tavole allegate di disegni e per gli scopi sopra esposti.
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