IT201800001128A1 - Piede/adattatore per sistema componibile per espositori di vendita - Google Patents

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IT201800001128A1
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IT
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foot
adapter
column
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slots
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Inventor
Andrea Passanti
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Cefla Soc Cooperativa
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Description

DESCRIZIONE
di brevetto per invenzione avente per titolo:
PIEDE/ADATTATORE PER SISTEMA COMPONIBILE PER ESPOSITORI DI
VENDITA
[001] La presente invenzione si riferisce al campo tecnico degli arredi per grandi superfici di vendita, e in particolare ad un sistema componibile che può essere montato e smontato per costituire espositori di vendita (scaffalature, gondole, tavoli, cestoni, etc.). Più particolarmente, la presente invenzione si riferisce ad un accessorio che può fungere da piede e/o adattatore della colonna del sistema componibile.
[002] Tali sistemi componibili sono ben noti nell’arte; tuttavia la maggior parte di essi prevede di fissare reciprocamente i vari componenti di base tramite saldatura oppure tramite l’uso di giunti ad hoc, in plastica o in alluminio.
[003] Gli stessi componenti di base (colonne, traversi e correnti) possono essere presenti in numero limitato per produrre diversi tipi di oggetti come scaffalature, gondole, tavoli, cestoni, etc.; tuttavia, una volta che i componenti di base sono stati saldati tra loro per costituire ad esempio una gondola, la gondola finita non è più smontabile. Il principale vantaggio dei sistemi saldati è loro stabilità, che è massima, mentre il loro principale inconveniente è l’impossibilità di smontare e rimontare i componenti di base; si può quindi dire che mancano totalmente di flessibilità.
[004] DE29914238U di Tegometall descrive ad esempio un sistema che fa uso di giunti per il collegamento dei componenti.
[005] I sistemi a giunti tendono ad essere abbastanza stabili. Tuttavia, un inconveniente dei sistemi che fanno uso di giunti è legato al fatto che in genere devono essere prodotti tipi differenti di giunti, ad esempio giunti terminali e giunti intermedi, ad angolo, a due vie o a tre vie. Questo conduce ad una lievitazione del numero e della varietà dei componenti che devono essere prodotti e stoccati, il che è un inconveniente sia per il fabbricante sia per il punto vendita stesso.
[006] Un sistema modulare, comprendente tre diverse tipologie di componenti di base (colonna, traverso, corrente), che si possono assemblare e disassemblare facilmente con il semplice uso di un martello, comprende un elemento di colonna costituito da un profilato che presenta una sezione trasversa quadrata, e coppie di asole disposte a distanza regolare fra loro lungo l’asse longitudinale del detto elemento di colonna; dette coppie di asole essendo presenti su un solo lato della colonna oppure su due lati fra loro contrapposti della colonna.
[007] I tre componenti di base comprendono ulteriormente un componente di traverso ed un componente di corrente e sono previsti in combinazione con mezzi di aggancio reciproco ed in condizione fra loro accoppiata, ciascuno dei detti componenti essendo allineato parallelamente ad una direzione di tre direzioni fra loro perpendicolari, mentre − l’elemento di colonna presenta almeno su una faccia una fila di parallele asole che sono equidistanziate fra loro, la detta faccia essendo destinata ad essere parallela all’asse longitudinale dell’almeno un corrente;
− il corrente presenta su ciascuna estremità una aletta di testa con l’asse longitudinale dell’aletta orientato perpendicolarmente all’asse longitudinale del corrente stesso, la quale aletta si estende parallelamente all’asse della colonna, in condizione accoppiata alla stessa e presenta almeno due ganci fra loro allineati in direzione parallela alle file di asole sulla colonna e destinati ad impegnare almeno due asole di almeno una fila di asole;
− i detti ganci e le dette asole sono distanziati rispettivamente dal lato superiore di testa della colonna e dal lato superiore del corrente in misura tale per cui il lato superiore del corrente si dispone complanare con il lato di testa della colonna o ad un piano parallelo al detto lato di testa della colonna, in condizione accoppiata alla stessa; e
− in condizione montata alla colonna, il traverso si estende con il suo asse longitudinale perpendicolare alla faccia della colonna provvista delle file di asole; − detto traverso presenta alle sue estremità due appendici che si estendono parallelamente alle dette file di asole od all’asse longitudinale della colonna; − ciascuna appendice porta almeno due coppie di denti di aggancio allineati in direzione di una fila di asole e coincidenti con almeno due asole di una delle dette file di asole;
− i detti denti essendo distanziati dal lato superiore del traverso in misura tale per cui il lato superiore del traverso si dispone complanare con il lato di testa della colonna in condizione accoppiata alla stessa e complanare al bordo superiore del corrente e della colonna oppure solo complanare al bordo inferiore del corrente.
[008] Il montaggio dei componenti del sistema fra loro comprende le seguenti fasi: a. Montaggio di un traverso su una colonna
infilare un traverso in una colonna in modo da mandare in battuta tutti i denti, con il loro rispettivo intaglio che si appoggia alla parte inferiore delle asole, detto montaggio essendo effettuato con un martello, in modo da far sì che ciascuna protrusione vada ad incastrarsi nella medesima asola occupata da un dente terminale;
b. Montaggio di un corrente sull’assemblaggio di una colonna e di un traverso montare il detto corrente sull’insieme colonna-traverso infilando due ganci del traverso nella porzione libera di una delle asole e un gancio nell’asola libera intermedia; una volta che il corrente è andato in battuta sulla colonna, viene martellato verso il basso in modo da portare il peduncolo di ciascun gancio in battuta sulla porzione inferiore dell’asola.
[009] Secondo una caratteristica dello specifico sistema modulare, l’appendice del traverso presenta almeno due coppie di denti che formano due file di ganci fra loro parallele e coincidenti ciascuna con le asole di una delle due file, per cui l’accoppiamento fra colonna e traverso avviene impegnando almeno due asole di ciascuna fila, mentre i ganci del traverso impegnano affiancandosi ai denti del corrente almeno alcune asole di una fila in cui sono impegnati i denti del corrente.
[010] Secondo una forma esecutiva, ciascuna appendice del traverso presenta tre coppie di denti, i quali denti sono disposti su due file parallele e coincidenti ciascuna con una fila di asole anch’esse parallele.
[011] Secondo ancora una forma esecutiva, ciascuna aletta del corrente presenta tre ganci disposti su un’unica fila coincidente con una fila di asole.
[012] Una ulteriore forma esecutiva prevede che i traversi che sono destinati ad impegnare la parte inferiore della colonna siano identici a quelli per la parte superiore, in cui le appendici sono però orientate in direzione opposta a quella dei traversi destinati al filo superiore.
[013] Ancora secondo una forma esecutiva lo stesso tipo di corrente viene impiegato per l’accoppiamento alle estremità superiori od a quelle inferiori delle colonne, il corrente venendo ribaltato per il montaggio alla estremità superiore o inferiore delle colonne.
[014] Un perfezionamento prevede che per la costruzione di strutture ad esempio espositive per punti vendita il detto traverso presenti una forma a U comprendente un tubolare che raccorda due appendici che costituiscono i bracci della U; il traverso alto presentando una forma a U rivolta verso il basso e il traverso basso una U rivolta verso l’alto; le appendici presentando tre coppie di denti a forma di L con un intaglio sul lato interno della L per l’incastro nelle dette asole della colonna; i detti denti sporgendo dal traverso nella direzione dell’asse longitudinale del detto traverso; detta appendice presentando inoltre una protrusione per stabilizzare l’incastro rimovibile tra traverso e colonna.
[015] In una forma esecutiva, il detto corrente presenta una forma a U comprendente un tubolare che raccorda due alette che costituiscono i bracci della U; il raccordo tra alette e tubolare avvenendo grazie alla presenza di un fazzoletto che presenta una nervatura con un decorso avente una porzione parallela al tubolare, una porzione perpendicolare al tubolare e una porzione che raccorda le due porzioni precedenti; detto corrente presentando tre ganci aventi la forma di un trapezio isoscele, in cui la base maggiore del trapezio isoscele è raccordata all’aletta tramite un peduncolo di dimensioni inferiori alla detta base maggiore; detti ganci essendo orientati perpendicolarmente rispetto all’asse longitudinale del tubolare e sporgendo al di sotto di questo dal lato del fazzoletto opposto a quello della nervatura.
[016] Ancora una caratteristica prevede che ciascuna coppia di denti del traverso si inserisca in una corrispondente coppia di asole, essendo due coppie di denti distanziate fra loro in misura tale per cui una coppia di asole resti libera in condizione montata, mentre i ganci del traverso si infilano nella porzione libera di almeno due asole in cui è impegnata una corrispondente coppia di denti del traverso e nell’asola lasciata libera.
[017] In particolare, la funzione della presente invenzione è limitare il numero di versioni di colonne che devono essere prodotte per ottenere il massimo della versatilità del sistema modulare. Ancor più particolarmente, la presente invenzione permette di utilizzare le medesime colonne con appoggio dell’estremità inferiore del sistema modulare sopra descritto direttamente a terra, anche con un appoggio dell’estremità inferiore ad una base pre-esistente per scaffalature.
[018] Scopo della presente invenzione è fornire un accessorio che funga da piede/adattatore per detto sistema modulare, che permetta di utilizzare sempre le medesime colonne per tutti i diversi oggetti (gondola, scaffalatura a muro, tavoli, cestoni, ecc.) che si possono ottenere montando i tre componenti di base.
[019] Al fine di ottenere la possibilità di utilizzare colonne del suddetto sistema modulare in combinazione con strutture di scaffalatura diverse e più tradizionali, come quella descritta ad esempio in EP2807958B1 della medesima richiedente, consentendo una integrazione di queste strutture con il sistema modulare, la soluzione consiste in un piede/adattatore che si appoggia con la sua porzione inferiore sulla base, mentre la sua porzione superiore si innesta nella colonna in modo da rendere solidali fra loro i due oggetti, consentendo lo scarico dei pesi dalla colonna all’adattatore alla base. Tale piede/adattatore permette inoltre di limitare il numero di tipologie di colonne che deve essere prodotto.
[020] Tale scopo è ottenuto con un’apparecchiatura e un metodo che hanno le caratteristiche delle rivendicazioni indipendenti. Forme realizzative vantaggiose e affinamenti sono specificati nelle rivendicazioni dipendenti da queste.
[021] In particolare l’invenzione è destinata ad essere prevista in combinazione con un sistema modulare come quello descritto in precedenza, montabile mediante un semplice martello, e che può venire combinato ad una scaffalatura di costruzione tradizionale, come quella descritta ad esempio in EP2807958B1 della medesima richiedente, per l’integrazione e/o modifica della stessa.
[022] Il primo vantaggio della presente invenzione consiste nell’ottimizzazione del numero di versioni di colonne che deve essere prodotto.
[023] Il secondo vantaggio della presente invenzione consiste in una migliore distribuzione dei carichi sulla base.
[024] Un terzo vantaggio è dato dal fatto che il piede/adattatore non ha un verso, e questo ne facilita il montaggio.
[025] Ulteriori vantaggi e proprietà della presente invenzione sono illustrati nella seguente descrizione, in cui una forma realizzativa esemplare della presente invenzione è mostrata in dettaglio sulla base dei disegni:
Figura 1 Vista assonometrica di una scaffalatura montata utilizzando il piede/adattatore secondo la presente invenzione;
Figura 2 Vista assonometrica di un dettaglio ingrandito della Figura 1;
Figura 3 Vista assonometrica del piede/adattatore secondo la presente invenzione; Figura 4 Vista assonometrica esplosa del piede/adattatore montato sull’apposita sede presente sulla base;
Figura 5 Vista assonometrica dall’esterno dei tre componenti di base (colonna, traverso e corrente) del sistema espositivo modulare assemblati in un oggetto finito;
Figura 6 Vista assonometrica dall’interno dei tre componenti di base (colonna, traverso e corrente) del sistema espositivo modulare assemblati in un oggetto finito;
Figura 7 Vista assonometrica di due colonne di diverso tipo;
Figura 8 Vista assonometrica di due traversi, il primo per filo alto e il secondo per filo basso;
Figura 9 Vista assonometrica di un corrente.
[026] È bene precisare che le tre tipologie dei componenti di base del sistema componibile modulare da combinare con una scaffalatura avente una struttura o costruzione più tradizionale sono: colonna 1, traverso 2 e corrente 3.
[027] Le colonne 1 sono disponibili in due versioni: monoasolata 1A, che porta le coppie di asole poste a distanza regolare su una sola faccia della sezione quadrata della colonna, e biasolata 1B, che porta le coppie di asole poste a distanza regolare su due facce opposte della sezione quadrata della colonna (vedere Figura 7). La descrizione che segue fa riferimento all’uso del piede/adattatore 101 in congiunzione con una colonna biasolata 1B senza per questo perdere in generalità, in quanto le dimensioni in gioco permettono l’utilizzo del piede/adattatore 101 anche in congiunzione con una colonna monoasolata 1A.
[028] Le Figure dalla 5 alla 9 illustrano il sistema modulare per l’esposizione delle merci, e vengono descritte dettagliatamente in quanto, pur non facendo parte della presente invenzione, servono ad illustrare meglio la modularità del sistema, nonché la funzione e l’accoppiamento del piede/adattatore 101 secondo la presente invenzione.
[029] La Figura 5 mostra una vista assonometrica dall’esterno dello spigolo dei tre componenti di base assemblati: colonna 1, traverso 2 e corrente 3, come assemblati in un oggetto finito. Da questa Figura è possibile apprezzare che i tre componenti assemblati nell’oggetto finito definiscono un unico piano (filo alto).
[030] La Figura 6 mostra una vista assonometrica dall’interno dello spigolo dei tre componenti di base assemblati: colonna 1, traverso 2 e corrente 3, come assemblati in un oggetto finito. Nella forma realizzativa preferita, colonna 1 e tubolare del traverso 2 e del corrente 3 presentano la medesima sezione trasversa quadrata.
[031] La Figura 7 mostra una colonna 1A e una colonna 1B. La colonna 1 presenta una sezione quadrata in cui le coppie di asole 10 sono presenti su un solo lato (colonna monoasolata 1A) oppure sui due lati opposti (colonna biasolata 1B).
[032] La Figura 8 mostra un traverso 2 che consente di ottenere un unico piano tra colonna, traverso e corrente rivolto verso l’alto (filo alto), il quale presenta complessivamente una forma a U rovesciata, con i due bracci della U rivolti verso il basso. Il traverso 2 presenta un tubolare 24 (porzione di collegamento dei due bracci) alle estremità del quale si trovano due appendici 25 simmetriche (i bracci) dotate di tre coppie di denti, di cui una coppia adiacente 26 al tubolare, una coppia intermedia 27 e una coppia terminale 28. La Figura 8A mostra un traverso 2A che consente di ottenere un unico piano tra traverso e corrente rivolto verso il basso (filo basso), il quale presenta complessivamente una forma a U. La differenza tra traverso 2 per filo alto e traverso 2A per filo basso consiste nel fatto che le appendici 25A presentano le tre coppie di denti 26A, 27A, 28A sempre rivolti verso il basso, ma le dette appendici 25A sono traslate verso l’alto. Le tre coppie di denti 26, 27, 28 si trovano rispettivamente ad una distanza tale tra loro da permettere l’incastro nelle asole della colonna 1A o 1B; va notato tuttavia che le coppie di denti 26 e 27 si trovano ad una distanza tale da permettere il loro incastro in due asole adiacenti, mentre la coppia 28 è situata in modo da permettere l’incastro saltando l’asola che si trova immediatamente sotto a quella che permette l’incastro della coppia di denti 27. Nella porzione di appendice 25, 25A che si trova tra le coppie di denti 27 e 28 oppure 27A e 28A più lontani tra loro è situata una piccola protrusione 29, 29A sporgente rispetto al filo dell’appendice 25, che una volta assemblati i componenti va in appoggio sulla colonna 1. Le coppie di denti 26, 26A; 27, 27A; 28, 28A hanno una forma a L e presentano un intaglio verso il basso pari circa alla metà della dimensione complessiva dei denti. Le coppie di denti 26, 26A; 27, 27A; 28, 28A sporgono dalle due estremità dei traversi 2, 2A nella direzione dell’asse longitudinale del traverso stesso. Le appendici 25 sono prodotte piegando a U una porzione di lamiera e saldando dette appendici all’interno del tubolare 24, in modo che nulla resti visibile all’esterno.
[033] La Figura 9 mostra un corrente 3 che presenta complessivamente una forma a U, con i due bracci della U rivolti verso il basso. Anche il corrente 3 presenta un tubolare 34 (porzione di collegamento dei bracci) alle estremità del quale si trovano due alette 35 simmetriche (i due bracci) dotate di tre ganci, di cui uno 36 adiacente al tubolare, uno intermedio 37 e uno terminale 38. I ganci 36, 37, 38 si trovano ad una distanza reciproca tale da permettere il loro incastro in tre asole consecutive. Presentano una forma a trapezio isoscele, con un peduncolo più sottile del rettangolo che collega la base maggiore del trapezio all’aletta 35. I ganci 36, 37, 38 sporgono dalle due estremità del corrente 3 orientati in senso perpendicolare all’asse longitudinale del corrente stesso; tutti i ganci sono orientati in modo da trovarsi dallo stesso lato del tubolare 34. Anche le alette 35 sono prodotte piegando e saldando al tubolare 34 un pezzo di lamiera dalla forma complessivamente triangolare. Una volta saldate, dette alette 35 presentano ciascuna un fazzoletto 31 che è responsabile della stabilità degli oggetti assemblati. Il fazzoletto 31 presenta una nervatura 32 che sporge dall’altro lato del fazzoletto 31 rispetto ai ganci 36, 37, 38. La nervatura 32 presenta una porzione parallela al tubolare 34, una porzione perpendicolare al tubolare 34 e una porzione a 45° che collega le due porzioni precedenti. La totalità della nervatura 32 permette di conferire maggiore rigidità al sistema, mentre la parte superiore della nervatura, parallela al suolo, fornisce una piccola superficie in grado di sostenere un pannello con una portata fino a 70 kg.
[034] Al fine di consentire di combinare una colonna 1 del sistema modulare secondo le Figure da 5 a 9, ad esempio per integrare una scaffalatura di altro tipo con elementi (1, 2, 3) della scaffalatura modulare, la scaffalatura 100 comprende infine due piedi/adattatori 101 secondo la presente invenzione, ciascuno dei quali è montato su una delle due dette colonne biasolate 1B.
[035] La Figura 1 mostra una scaffalatura 100 a muro comprendente due colonne biasolate 105, due basi 102 come quelle descritte in EP2807958B1 della medesima richiedente, un numero a piacere di piani 91, 92 sorretti da coppie di mensole posteriori 103 e anteriori 104, e schienali 93. La scaffalatura 100 comprende inoltre due colonne biasolate 1B, due traversi 2 e un corrente 3 facenti parte del detto sistema modulare.
[036] La Figura 2 mostra un dettaglio del piede/adattatore 101 montato sulla colonna biasolata 1B e sulla base 102, che permette di meglio apprezzare i rapporti reciproci.
[037] Il piede/adattatore 101 è incastrato in modo rimovibile sulla colonna biasolata 1B. L’insieme adattatore-colonna poggia con quattro piedini 106 del piede/adattatore sul corpo della base 102, e a sua volta tramite gli scassi 107 predisposti nelle quattro pareti del piede/adattatore 101 si inserisce, in una forma preferita, nelle apposite predisposizioni 114 della base per consentire una posizione definita della colonna 1B sulla base 102, in modo da permettere il montaggio degli accessori dedicati come le mensole 103 e 104 per completare la configurazione del sistema.
[038] È bene notare che il piede/adattatore 101 si incastra in modo solidale nella colonna 1B, mentre si appoggia soltanto alla base 102, venendo tenuto in sede dai carichi in gioco.
[039] La Figura 3 mostra una vista assonometrica del piede/adattatore 101 secondo la presente invenzione. Esso presenta una sezione trasversa quadrata o poligonale secondo la sezione trasversale del profilo tubolare che forma la colonna 1A o 1B; presenta inoltre due porzioni, una superiore 110 e una inferiore 111 chiaramente separate da uno scalino, la porzione inferiore essendo di dimensione maggiore rispetto a quella superiore, in particolare relativamente alla sezione trasversale. La porzione inferiore 111 presenta una sezione trasversale con una forma poligonale e con le medesime dimensioni della sezione esterna della colonna monoasolata 1A o biasolata 1B, tanto da costituirne il naturale prolungamento (visibile nella Figura 2) una volta che il piede/adattatore 101 è montato sulla colonna monoasolata 1A o biasolata 1B. La porzione superiore 110 ha invece una forma ed una dimensione della sezione trasversale sostanzialmente corrispondenti nell’ambito delle tolleranze con la sezione trasversale interna del profilato tubolare che forma la colonna, o di un bicchiere d’incastro previsto alla sua estremità di testa, essendo la forma e le dimensioni reciproche tali da permettere l’incastro solidale della parte 110 del piede con il vano interno della colonna o del bicchiere terminale.
[040] Nei quattro angoli della porzione inferiore 111 sono ricavati verso il basso quattro piedini 106, ciascuno separato dagli altri da scassi 107. L’altezza degli scassi 107 è tale da permettere l’appoggio dei piedini 106 sulla porzione superiore della base 102 senza interferenza con le bandelle 112 della base stessa. Con riferimento alla forma illustrata gli scassi formano due intagli diametrali che si incrociano fra loro.
[041] L’altezza della porzione inferiore 111 ovvero degli scassi 107 fra i piedini 106 è la medesima dell’altezza delle bandelle 112 della base 102, in modo da permettere l’utilizzo della medesima colonna 1A o 1B utilizzata in altri casi, grazie al fatto che la base 102 presenta uno spessore maggiore della bandella superiore 112 e che la detta porzione inferiore si dispone a cavallo della detta bandella 112 poggiando i quattro piedi sul lato superiore della base 102, due su un lato della bandella 112 e gli altri due sul lato opposto della detta bandella 112.
[042] La porzione superiore 110 presenta anch’essa una sezione quadrata con quattro protrusioni 108 sporgenti verso l’alto, separate una dall’altra da quattro scassi 109 meno profondi degli scassi 107 presenti nella porzione inferiore 111.
[043] Vale la pena notare il fatto che il piede/adattatore 101 è un oggetto perfettamente simmetrico rispetto al suo asse longitudinale, mentre la colonna 1B possiede un verso di montaggio dato dalla posizione delle asole sulle due pareti contrapposte. La simmetria del piede/adattatore 101 facilita il montaggio dell’insieme colonna-piede/adattatore in quanto il montatore umano non deve badare al senso del piede/adattatore, ma il detto piede/adattatore può accoppiarsi alla base 102 in qualsivoglia posizione di rotazione a passi di 90° rispetto all’asse longitudinale della colonna. Una volta montato il piede/adattatore 101 sulla colonna 1 è quindi possibile ruotare la stessa nella posizione necessaria di orientamento della faccia provvista delle asole, senza compromettere l’accoppiabilità fra piede 101 e base 102.
[044] La Figura 4 mostra un esploso che permette di chiarire il montaggio e i rapporti reciproci tra base 102, colonna 1B, e piede/adattatore 101.
[045] La porzione superiore della base 102 complessivamente è chiamata bandella 112. La bandella 112 presenta una pluralità di asole 113 rivolte verso l’alto. Tali asole non sono tutte uguali tra loro, presentando la medesima profondità, ma due distinte larghezze pari a 6 e 11 mm. Tali differenti larghezze hanno lo scopo di facilitare il montaggio di piani 91, 92 di dimensioni diverse direttamente sulla base 102.
[046] Secondo una ulteriore caratteristica, il piede/adattatore 101, ed in particolare la porzione 111, è tubolare o presenta nella zona centrale una rientranza assiale coincidente con la zona d’incrocio degli scassi 107 che separano fra loro i piedini 106. Questa costruzione consente di migliorare ulteriormente l’accoppiamento fra base 102 e piede/adattatore 101, grazie alla presenza sulla bandella di due asole 114 di identiche dimensioni che impegnano i tratti di materiale della porzione 111 fra i piedini e che delimitano la rientranza assiale consentendo l’appoggio del piede/adattatore in una posizione predefinita e fissa relativamente alla lunghezza della base 102, restando il piede/adattatore 101, ovvero la sua porzione 111, impegnata nelle dette asole 114. In particolare, la dimensione verticale delle asole è tale per cui non solo la porzione 111 si impegna nelle stesse, ma la corsa d’impegno consente di recuperare la differenza in altezza tra gli scassi 107 e l’altezza della porzione inferiore 111.
[047] Dette asole 114 sono posizionate a una distanza tale da essere leggermente inferiore rispetto alla dimensione interna del piede/adattatore 101 in modo da consentirne agevolmente l’inserimento. La presenza di un’asola 115 intermedia alle due asole di montaggio 114 è ininfluente sul montaggio del piede/adattatore, ma è invece utile per il montaggio di un ulteriore piano unico che prende la stessa posizione dei piani 91 e 92.
[048] Il metodo di montaggio secondo la presente invenzione prevede le seguenti fasi:
a. Montare una coppia di basi 102 su una coppia di colonne 105;
b. Inserire gli schienali 93 per costituire una struttura tridimensionale autosostentantesi;
c. Inserire la porzione 110 di un piede/adattatore 101 all’interno dell’estremità di una colonna 1 in modo da renderli solidali, con l’aiuto di un martello;
d. Appoggiare l’insieme piede/adattatore 101-colonna 1, in particolare la porzione 111, negli appositi scassi 114 presenti sulle bandelle 112 della base 102; e. Inserire il numero desiderato di mensole 103 nelle opportune asole delle colonne
105 e 1B.
[049] È appena il caso di menzionare che il detto insieme può essere smontato nei
componenti di base che possono poi essere tutti riutilizzati per costruire altre
combinazioni.
[050] Infine, vale la pena notare che nella forma realizzativa preferita, il
piede/adattatore è realizzato in una lega di magnesio, preferibilmente AM50 (EN-
McMgAl5Mn EN-MC21220 AM 50), che presenta il vantaggio di essere estremamente
leggera e tuttavia resistente agli urti. A differenza della plastica, la lega di magnesio si
deforma ma non si rompe.
1A colonna monoasolata 91 piano
1B colonna biasolata 92 piano
2 traverso alto 93 schienale
2A traverso basso 100 scaffalatura a muro
3 corrente 101 piede/adattatore
10 asole 102 base
24 tubolare 103 mensola posteriore
25 appendice 104 mensola anteriore
26 dente adiacente al tubolare 105 colonna
27 dente intermedio 106 piedino
28 dente terminale 107 scasso
29 protrusione 108 protrusioni
31 fazzoletto 109 scassi
32 nervatura 110 porzione superiore
34 tubolare 111 porzione inferiore
35 aletta 112 bandella
36 dente adiacente al tubolare 113 asole
37 dente intermedio 114 asole
38 dente terminale 115 asola

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Piede/adattatore (101) per colonne (1) in una struttura costituita da una combinazione di almeno una colonna (1) ed almeno una base (102) collegata alla detta colonna, la quale base (102) comprende un profilato con una prestabilita lunghezza ed una prestabilita larghezza ed una bandella (112) longitudinale, sporgente dal lato superiore del detto profilato in posizione mediana rispetto alla larghezza del profilato, detti elementi (101, 1) facenti parte di un sistema modulare, detto piede/adattatore (101) presentando una sezione trasversa poligonale, preferibilmente quadrata e comprendendo: − una porzione superiore (110); − una porzione inferiore (111); caratterizzato dal fatto che la detta porzione superiore (110) costituisce un terminale di impegno ad innesto in una estremità cava di una colonna (1) da accoppiare alla base (102), mentre la porzione inferiore (111) costituisce il piede d’appoggio alla base (102) essendo provvisto di almeno uno scasso (107) centrale di impegno della detta bandella (112) e di appoggio alla detta base (102) a cavallo della detta bandella (112).
  2. 2. Piede/adattatore (101) secondo la rivendicazione 1, in cui la porzione superiore (110) è di sezione trasversa minore della detta porzione inferiore (111); la detta porzione superiore (110) si incastra in modo solidale con l’estremità terminale assiale della detta colonna (1), mentre la detta porzione inferiore (111) si appoggia alla base (102).
  3. 3. Piede/adattatore (101) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la porzione superiore (110) comprende quattro protrusioni (108) collocate ai quattro spigoli, separati tra loro da quattro rispettivi scassi (109); la dimensione trasversa consente l’incastro della detta porzione superiore (110) all’interno della colonna (1), avendo una forma in sezione ed una dimensione corrispondente alla forma ed alle dimensioni della sezione trasversale della luce interna della colonna (1) tubolare o di una rientranza assiale d’estremità della colonna (1).
  4. 4. Piede/adattatore (101) secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui la porzione inferiore (111) comprende quattro piedini (106) collocati ai quattro spigoli, separati tra loro da quattro rispettivi scassi (107); la dimensione trasversa di detta porzione inferiore è pari alla dimensione esterna della colonna (1), in modo che la detta porzione inferiore (111) costituisca il naturale prolungamento della colonna (1).
  5. 5. Piede/adattatore (101) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui nella bandella (112) della base (102) sono praticate apposite asole (114) che consentono di fissare il punto preciso di montaggio del piede/adattatore (101) rispetto alla totalità della bandella (112), le dette asole impegnando pareti di delimitazione di una rientranza assiale della detta porzione inferiore del piede/adattatore o della luce interna della sezione tubolare del detto piede/adattatore e collegando fra loro le estremità superiori dei piedini (106).
  6. 6. Piede/adattatore (101) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui l’altezza degli scassi (107) consente di alloggiare la bandella (112) della base (102), l’altezza della porzione inferiore (111) è la medesima dell’altezza delle bandelle (112) della base, mentre la dimensione verticale delle asole (114) consente di recuperare la differenza in altezza tra gli scassi (107) e l’altezza della porzione inferiore (111).
  7. 7. Piede/adattatore (101) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, prodotto in lega di magnesio.
  8. 8. Metodo per il montaggio del piede/adattatore (101) secondo le rivendicazioni da 1 a 7 comprendente le seguenti fasi: c. Inserire la porzione (110) di un piede/adattatore (101) all’interno dell’estremità di una colonna (1) in modo da renderli solidali, con l’aiuto di un martello; d. Appoggiare l’insieme piede/adattatore (101)-colonna (1) nelle apposite asole (114) presenti sulle bandelle (112) della base (102);
  9. 9. Metodo per il montaggio del piede/adattatore (101) secondo la rivendicazione 8, ulteriormente comprendente le seguenti fasi a monte delle fasi c e d: a. Montare una coppia di basi (102) su una coppia di colonne (105); b. Inserire gli schienali (93) per costituire una struttura tridimensionale autosostentantesi; nonché la seguente fase a valle della fase d e. Inserire il numero desiderato di mensole (103) nelle opportune asole delle colonne (105) e (1).
  10. 10. Metodo per il montaggio del piede/adattatore (101) secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui il montaggio del detto piede/adattatore (101) può avvenire solo in un punto della bandella (112) della base (102), grazie alla presenza di asole di montaggio (114).
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