IT201800001130A1 - Basetta per sistema componibile per espositori di vendita - Google Patents

Basetta per sistema componibile per espositori di vendita Download PDF

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Andrea Passanti
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Cefla Soc Cooperativa
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Description

DESCRIZIONE
di brevetto per invenzione avente per titolo:
BASETTA PER SISTEMA COMPONIBILE PER ESPOSITORI DI VENDITA
[001] La presente invenzione si riferisce al campo tecnico degli arredi per grandi superfici di vendita, e in particolare ad un sistema componibile che può essere montato e smontato per costituire espositori di vendita (scaffalature, gondole, tavoli, cestoni, etc.). Più particolarmente, la presente invenzione si riferisce ad un accessorio che può fungere da base della colonna del sistema componibile.
[002] Tali sistemi componibili sono ben noti nell’arte; tuttavia la maggior parte di essi prevede di fissare reciprocamente i vari componenti di base tramite saldatura oppure tramite l’uso di giunti ad hoc, in plastica o in alluminio.
[003] Gli stessi componenti di base (colonne, traversi e correnti) possono essere presenti in numero limitato per produrre diversi tipi di oggetti come scaffalature, gondole, tavoli, cestoni, etc.; tuttavia, una volta che i componenti di base sono stati saldati tra loro per costituire ad esempio una gondola, la gondola finita non è più smontabile. Il principale vantaggio dei sistemi saldati è loro stabilità, che è massima, mentre il loro principale inconveniente è l’impossibilità di smontare e rimontare i componenti di base; si può quindi dire che mancano totalmente di flessibilità.
[004] DE29914238U di Tegometall descrive ad esempio un sistema che fa uso di giunti per il collegamento dei componenti.
[005] I sistemi a giunti tendono ad essere abbastanza stabili. Tuttavia, un inconveniente dei sistemi che fanno uso di giunti è legato al fatto che in genere devono essere prodotti tipi differenti di giunti, ad esempio giunti terminali e giunti intermedi, ad angolo, a due vie o a tre vie. Questo conduce ad una lievitazione del numero e della varietà dei componenti che devono essere prodotti e stoccati, il che è un inconveniente sia per il fabbricante sia per il punto vendita stesso.
[006] Un sistema modulare comprendente tre diverse tipologie di componenti di base (colonna, traverso, corrente), che si possono assemblare e disassemblare facilmente con il semplice uso di un martello, comprende un elemento di colonna costituito da un profilato che presenta una sezione trasversa quadrata, e coppie di asole disposte a distanza regolare fra loro lungo l’asse longitudinale del detto elemento di colonna; dette coppie di asole essendo presenti su un solo lato della colonna oppure su due lati fra loro contrapposti della colonna.
[007] I tre componenti di base comprendono ulteriormente un componente di traverso ed un componente di corrente e sono previsti in combinazione con mezzi di aggancio reciproco ed in condizione fra loro accoppiata, ciascuno dei detti componenti essendo allineato parallelamente ad una direzione di tre direzioni fra loro perpendicolari, mentre − l’elemento di colonna presenta almeno su una faccia una fila di parallele asole che sono equidistanziate fra loro, la detta faccia essendo destinata ad essere parallela all’asse longitudinale dell’almeno un corrente;
− il corrente presenta su ciascuna estremità una aletta di testa con l’asse longitudinale dell’aletta orientato perpendicolarmente all’asse longitudinale, la quale aletta si estende parallelamente all’asse della colonna, in condizione accoppiata alla stessa e presenta almeno due ganci fra loro allineati in direzione parallela alle file di asole sulla colonna e destinati ad impegnare almeno due asole di almeno una fila di asole; − i detti ganci e le dette asole sono distanziati rispettivamente dal lato superiore di testa della colonna e dal lato superiore del corrente in misura tale per cui il lato superiore del corrente si dispone complanare con il lato di testa della colonna o ad un piano parallelo al detto lato di testa della colonna, in condizione accoppiata alla stessa; e
− in condizione montata alla colonna, il traverso si estende con il suo asse longitudinale perpendicolare alla faccia della colonna provvista delle file di asole; − detto traverso presenta alle sue estremità due appendici che si estendono parallelamente alle dette file di asole od all’asse longitudinale della colonna;
− ciascuna appendice porta almeno due coppie di denti di aggancio allineati in direzione di una fila di asole e coincidenti con almeno due asole di una delle dette file di asole;
− i detti denti essendo distanziati dal lato superiore del traverso in misura tale per cui il lato superiore del traverso si dispone complanare con il lato di testa della colonna in condizione accoppiata alla stessa e complanare al bordo superiore del corrente e della colonna oppure solo complanare al bordo inferiore del corrente.
[008] Il montaggio dei componenti del sistema fra loro comprende le seguenti fasi: a. Montaggio di un traverso su una colonna
infilare un traverso in una colonna in modo da mandare in battuta tutti i denti, con il loro rispettivo intaglio che si appoggia alla parte inferiore delle asole, detto montaggio essendo effettuato con un martello, in modo da far sì che ciascuna protrusione vada ad incastrarsi nella medesima asola occupata da un dente terminale;
b. Montaggio di un corrente sull’assemblaggio di una colonna e di un traverso montare il detto corrente sull’insieme colonna-traverso infilando due ganci del traverso nella porzione libera di una delle asole e un gancio nell’asola libera intermedia; una volta che il corrente è andato in battuta sulla colonna, viene martellato verso il basso in modo da portare il peduncolo di ciascun gancio in battuta sulla porzione inferiore dell’asola.
[009] Secondo una caratteristica dello specifico sistema modulare, l’appendice del traverso presenta due coppie di denti che formano due file di ganci fra loro parallele e coincidenti ciascuna con le asole di una delle due file, per cui l’accoppiamento fra colonna e traverso avviene impegnando almeno due asole di ciascuna fila, mentre i ganci del traverso impegnano affiancandosi ai denti del corrente almeno alcune asole di una fila in cui sono impegnati i denti del corrente.
[010] Secondo una forma esecutiva, ciascuna appendice del traverso presenta tre coppie di denti, i quali ganci sono disposti su due file parallele e coincidenti ciascuna con una fila di asole anch’esse parallele.
[011] Secondo ancora una forma esecutiva, ciascuna aletta del traverso presenta tre ganci disposti su un’unica fila coincidente con una fila di asole.
[012] Una ulteriore forma esecutiva prevede che i traversi che sono destinati ad impegnare la parte inferiore della colonna siano identici a quelli per la parte superiore, in cui le appendici sono però orientate in direzione opposta a quella dei traversi destinati al filo superiore.
[013] Ancora secondo una forma esecutiva lo stesso tipo di corrente viene impiegato per l’accoppiamento alle estremità superiori od a quelle inferiori delle colonne, il corrente venendo ribaltato per il montaggio alla estremità superiore o inferiore delle colonne.
[014] Un perfezionamento prevede che per la costruzione di strutture ad esempio espositive per punti vendita il detto traverso presenti una forma a U comprendente un tubolare che raccorda due appendici che costituiscono i bracci della U; il traverso alto presentando una forma a U rivolta verso il basso e il traverso basso una U rivolta verso l’alto; le appendici presentando almeno due, opzionalmente tre coppie di denti a forma di L con un intaglio sul lato interno della L per l’incastro nelle dette asole della colonna; i detti denti sporgendo dal traverso nella direzione dell’asse longitudinale del detto traverso; detta appendice presentando inoltre una protrusione per stabilizzare l’incastro rimovibile tra traverso e colonna.
[015] In una forma esecutiva, il detto corrente presenta una forma a U comprendente un tubolare che raccorda due alette che costituiscono i bracci della U; il raccordo tra alette e tubolare avvenendo grazie alla presenza di un fazzoletto che presenta una nervatura con un decorso avente una porzione parallela al tubolare, una porzione perpendicolare al tubolare e una porzione che raccorda le due porzioni precedenti; detto corrente presentando tre ganci aventi la forma di un trapezio isoscele, in cui la base maggiore del trapezio isoscele è raccordata all’aletta tramite un peduncolo di dimensioni inferiori alla detta base maggiore; detti ganci essendo orientati perpendicolarmente rispetto all’asse longitudinale del tubolare e sporgendo al di sotto di questo dal lato del fazzoletto opposto a quello della nervatura.
[016] Ancora una caratteristica prevede che ciascuna coppia di denti del corrente si inserisca in una corrispondente coppia di asole, essendo due coppie di denti distanziate fra loro in misura tale per cui una coppia di asole resti libera in condizione montata, mentre i denti del traverso si infilano nella porzione libera di almeno due asole in cui è impegnata una corrispondente coppia di ganci del corrente e nell’asola lasciata libera.
[017] In particolare, la funzione della presente invenzione è limitare il numero di versioni di colonne che devono essere prodotte per ottenere il massimo della versatilità del sistema modulare. Ancor più particolarmente, la presente invenzione permette di utilizzare le medesime colonne con appoggio dell’estremità inferiore del sistema modulare sopra descritto direttamente a terra, anche con un accoppiamento dell’estremità inferiore ad una base pre-esistente per scaffalature.
[018] È bene notare che insiemi base+colonna sono ben noti nell’arte. Nei sistemi espositivi, l’insieme base+colonna serve a fornire un appoggio a terra per la scaffalatura. Il brevetto EP2807958B1 della medesima richiedente descrive un sistema di aggancio della base alla colonna in grado di fornire una eccellente stabilità meccanica alla scaffalatura.
[019] Scopo della presente invenzione è limitare il numero di versioni di colonne che devono essere prodotte per ottenere il massimo della versatilità del sistema modulare.
[020] Tale scopo è ottenuto con un’apparecchiatura e un metodo che hanno le caratteristiche delle rivendicazioni indipendenti. Forme realizzative vantaggiose e affinamenti sono specificati nelle rivendicazioni dipendenti da queste.
[021] La soluzione consiste in una basetta che viene montata sulle colonne in modo rimovibile, grazie ad un sistema ad incastro. Detta basetta è costruita in modo da consentire il suo utilizzo sia con colonne singole, sia con insiemi colonna+base.
[022] In particolare, detta basetta presenta una forma a parallelepipedo con sezione quadrata; il lato del parallelepipedo rivolto verso il suolo è essenzialmente liscio, presentando soltanto due fori per l’inserimento di due distinte viti che servono da piede di appoggio a terra per mezzo della corrispondente testa allargata delle stesse.
[023] Il lato opposto del parallelepipedo rivolto verso la colonna presenta invece una scanalatura per accogliere la parte terminale della parete di mantello di una colonna, preferibilmente costituita da un profilato tubolare od almeno comprendente tratti terminali tubolari, e una coppia di sedi destinate ad alloggiare opzionalmente la coppia di alette di una base per colonna.
[024] Inoltre, la basetta secondo la presente invenzione può essere vantaggiosamente accoppiata ad un sistema di fissaggio a terra nel caso di colonna utilizzata senza base, e alternativamente accoppiata ad una ruota, sempre senza base, per ottenere sistemi di esposizione mobili, ad esempio cestoni, tavoli, ecc.
[025] Grazie alla presente invenzione, le medesime colonne possono essere utilizzate per montare sia sistemi modulari come quello sopra descritto, sia scaffalature dotate di base come quella descritta in EP2807958B1. Ancor più particolarmente, la presente invenzione permette di utilizzare le medesime colonne appoggiandone l’estremità inferiore a terra con l’intermediazione della basetta secondo la presente invenzione.
[026] Il primo vantaggio della presente invenzione consiste nell’ottimizzazione del numero di versioni di colonne che deve essere prodotto.
[027] Il secondo vantaggio della presente invenzione consiste nella possibilità di usare le basi standard già in uso secondo il brevetto EP2807958B1 in congiunzione con gli altri componenti di base del sistema modulare sopra descritto.
[028] Un terzo vantaggio è dato dal fatto che la medesima basetta, con l’aggiunta di un accessorio, può essere utilizzato per tutte le strutture montate su ruote.
[029] Ulteriori vantaggi e proprietà della presente invenzione sono illustrati nella seguente descrizione, in cui una forma realizzativa esemplare della presente invenzione è mostrata in dettaglio sulla base dei disegni:
Figura 1 Vista assonometrica dal basso della basetta secondo la presente invenzione;
Figura 2 Vista assonometrica dall’alto della basetta secondo la presente invenzione;
Figura 3 Vista laterale di un insieme colonna-basetta-base, con basetta secondo la presente invenzione;
Figura 4 Vista assonometrica di una basetta secondo la presente invenzione con un una colonna priva di base in cui parte della colonna è stata rimossa per permettere di apprezzare i rapporti reciproci;
Figura 5A, 5B Vista assonometrica dell’insieme colonna-basetta-base con una porzione di colonna rimossa ed esploso per mostrare i rapporti reciproci;
Figura 6 Vista assonometrica di una basetta secondo la presente invenzione con sistema di fissaggio a terra;
Figura 7A, 7B Vista assonometrica ed esplosa dell’accessorio che consente il montaggio della basetta secondo la presente invenzione su una ruota;
Figura 8 Vista assonometrica di una piastra antisganciamento per ruota; Figura 9 Vista assonometrica dall’esterno dei tre componenti di base (colonna, traverso e corrente) del sistema modulare espositivo assemblati in un oggetto finito;
Figura 10 Vista assonometrica dall’interno dei tre componenti di base (colonna, traverso e corrente) del sistema modulare espositivo assemblati in un oggetto finito;
Figura 11 Vista assonometrica di due colonne di diverso tipo;
Figura 12 Vista assonometrica di due traversi, il primo per filo alto e il secondo per filo basso;
Figura 13 Vista assonometrica di un corrente.
[030] È bene precisare che i tre componenti di base del sistema componibile sopra descritto sono colonna 1, traverso 2 e corrente 3.
[031] Le colonne 1 sono disponibili in due versioni: monoasolata 1A, che porta coppie di asole poste a distanza regolare su una sola faccia della sezione quadrata della colonna; e biasolata 1B (vedere Figura 11), che porta le coppie di asole poste a distanza regolare su due facce opposte della sezione quadrata della colonna. La descrizione che segue fa riferimento all’uso della basetta 201 in congiunzione indifferentemente con una colonna monoasolata 1A oppure con una colonna biasolata 1B. Nei disegni la colonna viene indicata con 1, con ciò intendendo che si può trattare indifferentemente di una colonna monoasolata 1A oppure di una colonna biasolata 1B.
[032] Le Figure dalla 9 alla 13 illustrano il sistema modulare per l’esposizione delle merci e vengono descritte dettagliatamente in quanto, pur non facendo parte della presente invenzione, servono ad illustrare meglio la modularità del sistema, nonché la funzione e l’accoppiamento della basetta 201 secondo la presente invenzione.
[033] La Figura 9 mostra una vista assonometrica dall’esterno dello spigolo dei tre componenti di base assemblati: colonna 1, traverso 2 e corrente 3, come assemblati in un oggetto finito. Da questa Figura è possibile apprezzare che i tre componenti assemblati nell’oggetto finito definiscono un unico piano (filo alto).
[034] La Figura 10 mostra una vista assonometrica dall’interno dello spigolo dei tre componenti di base assemblati: colonna 1, traverso 2 e corrente 3, come assemblati in un oggetto finito. Nella forma realizzativa preferita, colonna 1 e tubolare del traverso 2 e del corrente 3 presentano la medesima sezione trasversa quadrata.
[035] La Figura 11 mostra una colonna 1A e una colonna 1B. La colonna 1 presenta una sezione quadrata in cui le coppie di asole 10 sono presenti su un solo lato (colonna monoasolata 1A) oppure sui due lati opposti (colonna biasolata 1B).
[036] La Figura 12 mostra un traverso 2 che consente di ottenere un unico piano tra colonna, traverso e corrente rivolto verso l’alto (filo alto), il quale presenta complessivamente una forma a U rovesciata, con i due bracci della U rivolti verso il basso. Il traverso 2 presenta un tubolare 24 (porzione di collegamento dei due bracci) alle estremità del quale si trovano due appendici 25 simmetriche (i bracci) dotate di tre coppie di denti, di cui una coppia adiacente 26 al tubolare, una coppia intermedia 27 e una coppia terminale 28. La Figura 12A mostra un traverso 2A che consente di ottenere un unico piano tra traverso e corrente rivolto verso il basso (filo basso), il quale presenta complessivamente una forma a U. La differenza tra traverso 2 per filo superiore e traverso 2A per filo inferiore consiste nel fatto che le appendici 25A presentano le tre coppie di denti 26A, 27A, 28A sempre rivolti verso il basso, ma le dette appendici 25A sono traslate verso l’alto. Le tre coppie di denti 26, 27, 28 si trovano rispettivamente ad una distanza tale tra loro da permettere l’incastro nelle asole della colonna 1A o 1B; va notato tuttavia che le coppie di denti 26 e 27 si trovano ad una distanza tale da permettere il loro incastro in due asole adiacenti, mentre la coppia 28 è situata in modo da permettere l’incastro saltando l’asola che si trova immediatamente sotto a quella che permette l’incastro della coppia di denti 27. Nella porzione di appendice 25, 25A che si trova tra le coppie di denti 27 e 28 oppure 27A e 28A più lontani tra loro è situata una piccola protrusione 29, 29A sporgente rispetto al filo dell’appendice 25 che una volta assemblati i componenti va in appoggio sulla colonna 1. Le coppie di denti 26, 26A; 27, 27A; 28, 28A hanno una forma a L e presentano un intaglio verso il basso pari circa alla metà della dimensione complessiva dei denti. Le coppie di denti 26, 26A; 27, 27A; 28, 28A sporgono dalle due estremità dei traversi 2, 2A nella direzione dell’asse longitudinale del traverso stesso. Le appendici 25 sono prodotte piegando a U una porzione di lamiera e saldando dette appendici all’interno del tubolare 24, in modo che nulla resti visibile all’esterno.
[037] La Figura 13 mostra un corrente 3 che presenta complessivamente una forma a U, con i due bracci della U rivolti verso il basso. Anche il corrente 3 presenta un tubolare 34 (porzione di collegamento dei bracci) alle estremità del quale si trovano due alette 35 simmetriche (i due bracci) dotate di tre ganci, di cui uno 36 adiacente al tubolare, uno intermedio 37 e uno terminale 38. I ganci 36, 37, 38 si trovano ad una distanza reciproca tale da permettere il loro incastro in tre asole consecutive. Presentano una forma a trapezio isoscele, con un peduncolo più sottile del rettangolo che collega la base maggiore del trapezio all’aletta 35. I ganci 36, 37, 38 sporgono dalle due estremità del corrente 3 orientati in senso perpendicolare all’asse longitudinale del corrente stesso; tutti i ganci sono orientati in modo da trovarsi dallo stesso lato del tubolare 34. Anche le alette 35 sono prodotte piegando e saldando al tubolare 34 un pezzo di lamiera dalla forma complessivamente triangolare. Una volta saldate, dette alette 35 presentano ciascuna un fazzoletto 31 che è responsabile della stabilità degli oggetti assemblati. Il fazzoletto 31 presenta una nervatura 32 che sporge dal lato opposto del fazzoletto 31 rispetto ai denti 36, 37, 38. La nervatura 33 presenta una porzione parallela al tubolare 34, una porzione perpendicolare al tubolare 34 e una porzione a 45° che collega le due porzioni precedenti. La totalità della nervatura 32 permette di conferire maggiore rigidità al sistema, mentre la parte superiore della nervatura, parallela al suolo, fornisce una piccola superficie in grado di sostenere un pannello con una portata fino a 70 kg.
[038] Al fine di consentire di utilizzare una colonna 1 del sistema modulare secondo le Figure da 9 a 13, ad esempio per integrare una scaffalatura di altro tipo con elementi della scaffalatura modulare, il detto sistema modulare può essere utilizzato in congiunzione con almeno una basetta 201 secondo la presente invenzione, che può essere montata indifferentemente su una colonna monoasolata 1A oppure su una colonna biasolata 1B.
[039] La Figura 1 mostra una vista assonometrica del lato inferiore della basetta 201; il lato inferiore visibile nella Figura è quello che in uso è rivolto verso il suolo. La basetta 201 ha complessivamente la forma di un parallelepipedo a base quadrata; il suo lato inferiore presenta una superficie piana in cui sono praticati tre fori 202, 203 e 204. I fori 202 e 203 sono destinati ad alloggiare le viti di due piedi alternativi 402 e 403. Dalla superficie piana si diparte un bordo a U 205 che corre su tre lati della basetta.
[040] La Figura 2 mostra una vista assonometrica del lato superiore della basetta 201 rivolto verso la colonna 1 quando la basetta 201 è montata sulla detta colonna 1. Anche qui è visibile il bordo a U 205, mentre solo i fori 202, 203 sono visibili in quanto il foro 204 non è passante.
[041] Nell’interno, a ridosso del bordo a U 205 si trova una scanalatura 206 che corre sui quattro lati della basetta 201, ed è destinata ad accogliere le estremità perimetrali della colonna 1. La basetta 201 viene infilata sulla colonna 1, mentre l’insieme resta solidale grazie alla presenza di bugne 207 su cui la colonna deve essere forzata. Dette bugne 207 sono presenti su tutti e quattro i lati della basetta 201. Le dette bugne vengono incastrate mediante forzamento nella luce interna della sezione trasversale della colonna 1, sporgendo dalla parete opposta alla parete 205 e che delimita sul lato interno la gola 206. Pertanto le bugne sporgono in coppia oltre alla corrispondente dimensione o distanza degli opposti lati interni della colonna venendo incastrate a forzamento e con lieve deformazione anelastica fra le dette pareti.
[042] La basetta 201 presenta inoltre due sedi 208 sagomate per accogliere la porzione inferiore delle alette 401 della base 102 (vedere Figura 3 e 5A).
[043] La Figura 3 mostra una base 102 secondo il brevetto EP2807958B1 della medesima richiedente montata su una colonna 1 secondo il sistema modulare mostrato nelle Figure da 9 a 13, e una basetta 201 secondo la presente invenzione.
[044] La Figura 4 mostra una colonna 1 in vista tratteggiata, assemblata con un traverso 2 e un corrente 3 secondo il sistema modulare mostrato nelle Figure da 9 a 13, che poggia a terra con l’intermediazione di una basetta 201 secondo la presente invenzione. Quando la basetta 201 è montata solo su una colonna 1, senza base 102, è possibile utilizzare il piede 402, la cui vite viene alloggiata nel foro 202.
[045] La Figura 5A mostra una vista assonometrica con una porzione di colonna in vista tratteggiata, mentre la Figura 5B mostra una vista assonometrica in esploso del medesimo insieme della Figura 3; complessivamente le viste hanno lo scopo di mostrare i rapporti reciproci fra colonna 1, base 102 e basetta 201 una volta che questi sono stati assemblati. Le alette 401 della base 102 hanno la medesima sagoma delle sedi 208 della basetta 201. Il perimetro terminale della colonna 1 è alloggiato nella scanalatura 206.
[046] Quando la basetta 201 è utilizzata su un insieme base 102-colonna 1, in cui la base è costruita secondo il citato brevetto EP2807958B1, il montaggio prevede l’utilizzo di un perno rimovibile 404 (indicato come 4 in EP2807958B1) per garantire il fatto che l’insieme base-colonna sia solidale. Detto perno 404 viene infilato in appositi fori 405 della colonna 1 e in appositi fori 406 della base 102. L’ingombro del perno rimovibile 404 costringe ad usare il foro 203 per accogliere la vite di un piede 403.
Detto foro 203 risulta eccentrico rispetto alla posizione del foro 405 nella misura corrispondente alla somma dei raggi dei tratti filettati del perno 404 e della vite del piede 403. Inoltre detto foro 203 risulta eccentrico rispetto al foro 202.
[047] Con riferimento in particolare alle Figure 5A e 5B, la base 102 presenta una coppia di alette 401 che attraverso asole 1401 previste nel tratto terminale inferiore della colonna 1 penetrano all’interno della detta colonna e si impegnano rispettivamente nelle sedi di forma corrispondente 208 previste sulla basetta 201. Le due alette sono allineate ciascuna verticalmente con un dente di aggancio 409 previsto all’estremità di una appendice verticale di estremità della base 102 in corrispondenza del lato di testa di aggancio alla colonna 1. I ganci 409 sono lateralmente distanziati in misura corrispondente alla distanza delle file di asole lungo la colonna 1 e coincidenti con una coppia di asole 408 essendo la distanza fra i ganci e le corrispondenti alette 401 commisurata alla distanza fra le asole per le alette e quelle per i ganci previste sulla colonna 1. Inoltre i ganci 409 sono sagomati in modo tale da consentire un preventivo aggancio degli stessi nelle corrispondenti asole 408 ed una rotazione di innesto delle alette 401 nelle corrispondenti asole 1401 e nelle sedi 208 della basetta 201. Tale costruzione e le funzionalità sono descritte con maggiore dettaglio in EP2807958B1.
[048] Con riferimento alla suddetta costruzione è bene notare che il bordo a U 205, che delimita su tre lati della sezione quadrangolare della basetta 201 e della colonna 1 la scanalatura 206 di impegno della estremità della parete di mantello della colonna 1, è aperto od è mancante sostanzialmente lungo il lato parallelo e coincidente con il lato della colonna provvisto delle asole di aggancio e delle asole di impegno 1401 per le alette 401 della base 102. Ciò allo scopo di consentire il passaggio delle alette 401 e l’innesto nelle sedi 208 della basetta 201.
[049] La Figura 6 mostra una colonna 1 su cui è montata una basetta 201 secondo la presente invenzione, con l’aggiunta di un sistema 601 di fissaggio a terra.
[050] Detto sistema 601 di fissaggio a terra comprende una staffa metallica 602 con una sagoma che presenta una differenza in altezza tra l’asola aperta 604 che trattiene il piede 402, ovvero la testa del piede, e il foro 605 che alloggia un tassello 603. La porzione di staffa 602 che si aggancia al piede 402 è più alta della porzione di staffa che contiene il foro 605. Tale differenza in altezza serve a permettere l’aggancio della staffa al piede 402 tenendo conto dello spessore del piede stesso, ed è ben nota nell’arte.
L’asola aperta 604 facilita l’aggancio della staffa 602 al piede 402 durante il montaggio, rendendo possibile il montaggio del sistema 601 di fissaggio a terra con colonna già montata.
[051] In una forma realizzativa preferita, alla basetta 201 viene sovrapposta una piastrina 607 (mostrata in dettaglio a parte nella sua interezza nella Figura 6) in metallo, a forma di U predisposta con scasso 608 aperto nel fondo e due fori 609 sulle pareti laterali. Lo scasso aperto 608 ha lo scopo di impegnare al suo interno la vite del piede 402, ovvero lo stelo della stessa, e di consentire di allineare la piastrina 607 con la basetta 201 portando i fori 609 a coincidere sostanzialmente con i fori 407. Detti fori 609 praticati nella piastrina metallica 607, una volta che la piastrina è montata, sono in corrispondenza dei rispettivi fori 407 nella colonna 1, in modo da poter inserire due viti 606 autoforanti e autofilettanti che perforano la parete 205 della basetta 201 e penetrano nei fori 407 della colonna 1 per garantire che la colonna 1 sia solidale al sistema 601 di fissaggio a terra.
[052] La Figura 7A mostra una vista assonometrica della basetta 201 secondo la presente invenzione montata su una struttura colonna 1-traverso 2- corrente 3 a sua volta montata su una ruota 83 facente parte del sistema modulare illustrato nelle Figure da 9 a 13. La ruota 83 è solidale alla basetta 201 grazie alla presenza di una piastra 701 antisganciamento.
[053] La Figura 7B mostra l’esploso dei medesimi componenti mostrati nella Figura 7A. La ruota 83 viene fissata alla basetta 201 della presente invenzione tramite una vite 702 a brugola che si infila all’interno del foro filettato 202 della basetta 201. Tra la basetta 201 e la ruota 83 viene inserita la piastra 701, il cui foro 703 è attraversato dalla medesima vite 702 a brugola. La presenza della vite 702 a brugola permette ai componenti 701, 201, 83 di essere solidali fra loro.
[054] La Figura 8 mostra una vista assonometrica di una piastra 701 antisganciamento per ruota. Detta piastra 701 presenta essenzialmente una sezione laterale a L, in cui la base della L ha una forma quadrata di dimensioni corrispondenti a quelle della basetta 201; al centro del quadrato è presente un foro 703. All’estremità superiore della gamba verticale della L si trovano due dentini 704 rivolti dallo stesso lato della base della L. Detti dentini 704 hanno dimensioni opportune, in modo che una volta montati si appoggino, dalla parte interna delle asole, al lato inferiore dell’ultima coppia di asole presenti sulla colonna 1.
[055] Tale piastra 701 antisganciamento è necessaria in quanto la ruota 83 non è in asse con la colonna 1, e ciò crea un momento che potrebbe determinare lo sfilamento della basetta 201 dalla colonna 1. Questo viene impedito dalla presenza della piastra 701 che blocca la basetta 201 alla colona 1 tramite i dentini 704 che sono inseriti nelle asole della colonna 1, dal lato interno delle dette asole ed opposto alla base della piastra ad L, in modo da trattenere serrata la basetta 201 alla colonna 1 interposta fra la base della piastra ad L ed i dentini agganciati nelle asole della colonna 1 e cooperanti con il bordo di estremità delle asole orientato in direzione opposta al lato inferiore della basetta 201.
[056] Il metodo di montaggio secondo la presente invenzione nel caso di montaggio della basetta 201 su una colonna 1 priva di base (Figura 4) prevede le seguenti fasi: a. Montare una basetta 201 su una colonna 1 inserendo il perimetro terminale della detta colonna 1 nella scanalatura 206 della basetta; tale montaggio viene forzato con il martello a causa della presenza delle bugne 207;
b. Inserire il piede 402 avvitando la vite nell’apposito foro 202 praticato nella basetta 201.
[057] Nel caso si desideri fissare la struttura al suolo, è necessario montare anche un sistema 601 di fissaggio a terra, e quindi alle fasi a e b è necessario aggiungere le due fasi seguenti:
c. Appoggiare la piastrina 607 metallica con la sua faccia superiore alla faccia inferiore della basetta 201; inserire l’asola 608 a battuta contro il piede 402, così da permettere ai fori 609 della piastrina di essere allineati ai fori 407 della colonna 1; inserire nei due fori 609 due viti 606 autoforanti e autofilettanti che perforano le pareti 205 della basetta 201 andando ad intercettare i fori della colonna 1 in modo da rendere solidale la basetta 201 alla colonna 1;
d. Agganciare la piastra 601 al piede 402 tramite la sua asola aperta 604; inserire il tassello 603 nel foro 605 della piastra 601 e avvitare il tassello 603 nel foro precedentemente praticato nel suolo.
[058] Il metodo di montaggio secondo la presente invenzione nel caso di montaggio della basetta 201 su un insieme colonna 1-base 102 (Figura 5) prevede le seguenti fasi: a. Montare una basetta 201 sulla detta colonna 1 inserendo il perimetro terminale della detta colonna 1 nella scanalatura 206; tale montaggio viene forzato con il martello a causa della presenza delle bugne 207;
b. Inserire il piede 403 avvitando la vite nell’apposito foro 203 praticato nella basetta 201;
c. Montare una base 102 su una colonna 1 completa di basetta 201, inserendo le alette 401 della base nelle asole 1401 della colonna 1; inserire il perno 404 nei fori 405 praticati nella colonna 1 e nei fori 406 praticati nelle alette 401 al fine di stabilizzare l’insieme colonna 1-base 102.
[059] Nel caso di montaggio della basetta 201 secondo la presente invenzione a una struttura dotata di ruote 83 il metodo di montaggio prevede le seguenti fasi:
a. Montare una basetta 201 sulla detta colonna 1 inserendo il perimetro terminale della detta colonna 1 nella scanalatura 206; tale montaggio viene forzato con il martello a causa della presenza delle bugne 207;
b. Montare la struttura tridimensionale colonna 1-traverso 2-corrente 3 secondo il sistema modulare mostrato nelle Figure da 9 a 13;
c. Inserire la piastrina 701 con i dentini 704 rivolti verso il lato della colonna 1 in cui sono presenti una coppia di asole facendo in modo che la parete superiore della piastrina 701 risulti tangente alla parete inferiore della basetta 201, e contemporaneamente la porzione inferiore dei dentini 704 sia tangente al lato inferiore della coppia di asole, il tutto in modo che il foro 703 risulti perfettamente in asse con il foro 202 della basetta 201;
d. Posizionare la ruota 83 con il suo foro in asse al foro 202 della basetta 201 e foro 703 della piastrina 701; il lato superiore della struttura che circonda la ruota 83 va in battuta sulla parete inferiore della piastrina 701; inserire e avvitare la vite 702 a brugola in modo da rendere i vari pezzi solidali tra loro.
[060] È appena il caso di menzionare che il detto insieme può essere smontato nei componenti di base che possono poi essere tutti riutilizzati per costruire altre combinazioni.
[061] Infine, vale la pena notare che nella forma realizzativa preferita, il piede/adattatore è realizzato in una lega di magnesio, preferibilmente AM50 (EN-McMgAl5Mn EN-MC21220 AM 50), che presenta il vantaggio di essere estremamente leggera e tuttavia resistente agli urti. A differenza della plastica, la lega di magnesio si
deforma ma non si rompe.
1A colonna monoasolata 207 bugne
1B colonna biasolata 208 sedi 401
2 traverso 404 perno della base
2A traverso basso 402 piede per colonna senza base 3 corrente 403 piede per base
10 asole 404 perno
24 tubolare 405 fori colonna
25 appendice 406 fori alette
26 dente adiacente al tubolare 407 foro
27 dente intermedio 408 asola
28 dente terminale 409 gancio
29 protrusione 408 asole colonna
31 fazzoletto 601 sistema di fissaggio a terra 32 nervatura 602 staffa
34 tubolare 603 tassello
35 aletta 604 asola aperta
36 gancio adiacente al tubolare 605 foro
37 gancio intermedio 606 vite
38 gancio terminale 607 piastrina
83 ruota 608 scasso
102 base per colonna 609 fori
201 basetta 701 piastra antisganciamento ruota 202 foro 702 vite a brugola
203 foro 703 foro
204 foro 704 dentini
205 bordo a U 1401 asole per alette
206 scanalatura

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Basetta (201) per colonne (1) facenti parte di un sistema modulare, e per colonne (1) accoppiate a basi (102), − detta colonna (1) comprendendo una sezione trasversale tubolare o almeno un tratto terminale inferiore e/o un tratto terminale superiore con sezione trasversale tubolare; − detta basetta presentando una forma essenzialmente a parallelepipedo con sezione trasversa poligonale, opzionalmente quadrata e comprendendo: − una porzione superiore rivolta verso la colonna; − una porzione inferiore rivolta verso il suolo; caratterizzata dal fatto che detta basetta viene utilizzata in combinazione con colonne (1) costituite da un profilato lineare (1) sia su insiemi costituiti dalla combinazione di una colonna (1) e un elemento di base (102), detta basetta (201) incastrandosi nella porzione terminale della detta colonna (1) grazie alla presenza di una scanalatura (206) su almeno tre lati della basetta stessa, la quale scanalatura presenta una forma e dimensioni sostanzialmente corrispondenti alla forma ed alle dimensioni della parete di mantello della colonna (1) in corrispondenza di una sua estremità terminale e la scanalatura essendo dotata di mezzi di incastro.
  2. 2. Basetta (201) per colonne (1) secondo la rivendicazione 1, che presenta sulla sua porzione superiore rivolta verso la colonna due sedi (208) destinate ad accogliere una coppia di alette (401) che rendono solidale l’incastro tra detta colonna (1) e una base (102) per la detta colonna.
  3. 3. Basetta (201) per colonne (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, che presenta un primo foro (202) passante destinato ad alloggiare un piede (402) in combinazione con una colonna lineare (1) costituita da un solo profilato tubolare rettilineo, e un secondo foro (203) passante destinato ad alloggiare un piede (403) alternativo in combinazione con una colonna (1) e ad una base (102), la quale colonna (1) e la quale base (102) sono fissabili fra loro mediante un perno (404) trasversale passante da parte a parte di alette (401) di impegno della base (102) della colonna (1) e delle adiacenti parenti della parete di mantello della colonna (1) stessa.
  4. 4. Basetta (201) per colonne (1) secondo la rivendicazione 3, accoppiata ad un sistema (601) di fissaggio a terra, detto sistema (601) comprendendo: − una staffa metallica (602) a sua volta comprendente tre sezioni, le due sezioni di estremità giacenti su due distinti piani collegati dalla sezione intermedia; la sezione di estremità rivolta verso la colonna comprendendo un foro aperto (604) e la sezione di estremità rivolta verso il suolo comprendendo un foro (605) per un tassello (603) da fissare a terra; − opzionalmente una piastrina (607) a forma di U predisposta con scasso (608) aperto nel fondo e due fori (609) sulle pareti laterali; detti fori (609) praticati nella piastrina metallica (607), una volta che la piastrina (607) è montata sul lato inferiore rivolto verso il suolo della basetta (201), venendo a coincidere con rispettivi fori (407) nella colonna (1), in modo da poter inserire almeno una vite (606) che perfora la parete (205) della basetta (201) per fissare la colonna (1) in modo solidale al sistema (601) di fissaggio a terra.
  5. 5. Basetta (201) per colonne (1) secondo la rivendicazione 3, accoppiata ad un sistema (701) antisganciamento per garantire la solidità dell’accoppiamento di una colonna (1) ad una ruota (83), detto sistema antisganciamento comprendendo: − una piastra (701) di sezione laterale essenzialmente a L, in cui la base della L forma una superficie di sovrapposizione al lato inferiore della basetta (201), mentre l’altro ramo della piastra ad L porta denti di aggancio ad almeno un’asola della colonna (1) che fanno battuta contro il bordo terminale della o delle asole rivolto in direzione opposta rispetto al lato inferiore della basetta (201), venendo la stessa serrata fra la base della piastra ad L ed i detti dentini.
  6. 6. Basetta (201) per colonne (1) secondo la rivendicazioni 3 e 5, accoppiata ad un sistema (701) antisganciamento per garantire la solidità dell’accoppiamento di una colonna (1) ad una ruota (83), detto sistema antisganciamento comprendendo: − una piastra (701) di sezione laterale essenzialmente a L, in cui la base della L ha una forma quadrata di dimensioni corrispondenti a quelle della basetta (201); al centro del quadrato essendo presente un foro (703), e all’estremità della gamba verticale della L due dentini (704) rivolti dallo stesso lato della base della L; detta piastra (701) circondando la detta basetta (201) interponendosi tra la detta colonna (1) e la detta ruota (83); − detto foro (703) essendo attraversato da una vite (702), che a sua volta attraversa un foro filettato (202) praticato nella basetta (201), in modo da rendere i detti componenti (701, 201, 83) solidali tra loro.
  7. 7. Basetta (201) per colonne (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, prodotta in lega di magnesio.
  8. 8. Metodo per il montaggio della basetta (201) secondo le rivendicazioni da 1 a 7 nel caso di montaggio della detta basetta (201) su una colonna (1) da sola, comprendente le seguenti fasi: a. Montare una basetta (201) su una colonna (1) inserendo il perimetro terminale della detta colonna (1) nella scanalatura (206) della basetta; tale montaggio essendo forzato con il martello a causa della presenza delle bugne (207); b. Inserire il piede (402) avvitando la vite nell’apposito foro (202) praticato nella basetta (201).
  9. 9. Metodo per il montaggio della basetta (201) secondo la rivendicazione 8, in cui la detta colonna viene fissata a terra tramite due ulteriori fasi: c. Appoggiare la piastrina (607) metallica con la sua faccia superiore alla faccia inferiore della basetta (201); inserire l’asola (608) a battuta contro il piede (402), così da permettere ai fori (609) della piastrina di essere allineati ai fori (407) della colonna (1); inserire nei due fori (609) due viti (606) autoforanti e autofilettanti che perforano le pareti (205) della basetta (201) andando ad intercettare i fori (407) della colonna (1) in modo da rendere solidale la basetta (201) alla colonna (1); d. Agganciare la piastra (601) al piede (402) tramite la sua asola aperta (604); inserire il tassello (603) nel foro (605) della piastra (601) e avvitare il tassello (603) nel foro precedentemente praticato nel suolo.
  10. 10. Metodo per il montaggio della basetta (201) secondo le rivendicazioni da 1 a 7 nel caso di montaggio della detta basetta (201) su un insieme colonna (1)-base (102) comprendente le seguenti fasi: a. Montare una basetta (201) sulla detta colonna (1) inserendo il perimetro terminale della detta colonna (1) nella scanalatura (206); tale montaggio viene forzato con il martello a causa della presenza delle bugne (207); b. Inserire il piede (403) avvitando la vite nell’apposito foro (203) praticato nella basetta (201); c. Montare una base (102) su una colonna (1) completa di basetta (201), inserendo le alette (401) della base nelle asole (1401) della colonna (1); inserire il perno (404) nei fori (405) praticati nella colonna (1) e nei fori (406) praticati nelle alette (401) al fine di stabilizzare l’insieme colonna (1)-base (102).
  11. 11. Metodo per il montaggio della basetta (201) secondo le rivendicazioni da 1 a 7 nel caso di montaggio della detta basetta (201) su una colonna (1) dotata di ruota (83) comprendente le seguenti fasi: a. Montare una basetta (201) sulla detta colonna (1) inserendo il perimetro terminale della detta colonna (1) nella scanalatura (206); tale montaggio viene forzato con il martello a causa della presenza delle bugne (207); b. Montare una struttura tridimensionale comprendente − almeno una colonna (1) − almeno un traverso (2) − almeno un corrente (3) utilizzando il sistema di incastri reciproci previsto per i detti componenti (1, 2, 3); c. Inserire una piastrina (701) con i dentini (704) rivolti verso il lato della colonna (1) in cui sono presenti una coppia di asole facendo in modo che la parete superiore della piastrina (701) risulti tangente alla parete inferiore della basetta (201), e contemporaneamente la porzione inferiore dei dentini (704) sia tangente al lato inferiore della coppia di asole, il tutto in modo che il foro (703) risulti perfettamente in asse con il foro (202) del piede (1); d. Posizionare la ruota (83) con il suo foro in asse al foro (202) della basetta (201) e al foro (703) della piastrina (701); il lato superiore della struttura che circonda la ruota (83) andando in battuta sulla parete inferiore della piastrina (701); inserire e avvitare la vite (702) a brugola in modo da rendere i vari pezzi solidali tra loro.
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