ITBO20030010U1 - Scaffalatura base, per l'esposizione delle merci nei luoghi di vendita , avente un'aumentata capacita' espositiva per l'impiego di schienali a collocazione arretrata e realizzabili su scala industriale. - Google Patents

Scaffalatura base, per l'esposizione delle merci nei luoghi di vendita , avente un'aumentata capacita' espositiva per l'impiego di schienali a collocazione arretrata e realizzabili su scala industriale. Download PDF

Info

Publication number
ITBO20030010U1
ITBO20030010U1 IT000010U ITBO20030010U ITBO20030010U1 IT BO20030010 U1 ITBO20030010 U1 IT BO20030010U1 IT 000010 U IT000010 U IT 000010U IT BO20030010 U ITBO20030010 U IT BO20030010U IT BO20030010 U1 ITBO20030010 U1 IT BO20030010U1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
uprights
slots
shelving
structures
hooks
Prior art date
Application number
IT000010U
Other languages
English (en)
Inventor
Massimo Poggi
Original Assignee
Cefla Coop
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Cefla Coop filed Critical Cefla Coop
Priority to IT000010U priority Critical patent/ITBO20030010U1/it
Priority to ES04000951T priority patent/ES2258743T3/es
Priority to EP04000951A priority patent/EP1442682B1/en
Priority to DE602004000442T priority patent/DE602004000442T2/de
Priority to AT04000951T priority patent/ATE319359T1/de
Priority to PT04000951T priority patent/PT1442682E/pt
Publication of ITBO20030010U1 publication Critical patent/ITBO20030010U1/it

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B57/00Cabinets, racks or shelf units, characterised by features for adjusting shelves or partitions
    • A47B57/30Cabinets, racks or shelf units, characterised by features for adjusting shelves or partitions with means for adjusting the height of detachable shelf supports
    • A47B57/32Cabinets, racks or shelf units, characterised by features for adjusting shelves or partitions with means for adjusting the height of detachable shelf supports consisting of grooved or notched ledges, uprights or side walls
    • A47B57/34Cabinets, racks or shelf units, characterised by features for adjusting shelves or partitions with means for adjusting the height of detachable shelf supports consisting of grooved or notched ledges, uprights or side walls the grooved or notched parts being the side walls or uprights themselves
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B96/00Details of cabinets, racks or shelf units not covered by a single one of groups A47B43/00 - A47B95/00; General details of furniture
    • A47B96/02Shelves
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47FSPECIAL FURNITURE, FITTINGS, OR ACCESSORIES FOR SHOPS, STOREHOUSES, BARS, RESTAURANTS OR THE LIKE; PAYING COUNTERS
    • A47F5/00Show stands, hangers, or shelves characterised by their constructional features
    • A47F5/0043Show shelves

Landscapes

  • Display Racks (AREA)
  • Assembled Shelves (AREA)
  • Chair Legs, Seat Parts, And Backrests (AREA)
  • Manufacturing Of Steel Electrode Plates (AREA)
  • Recrystallisation Techniques (AREA)
  • Passenger Equipment (AREA)

Description

DESCRIZIONE del modello industriale di utilità dal titolo:
“Scaffalatura base, per l’esposizione delle merci nei luoghi di vendita, avente una aumentata capacità espositiva per l’impiego di schienali a collocazione arretrata e realizzabili su scala industriale”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
II trovato fa riferimento alle scaffalature base, essenzialmente in lamiera, per l’esposizione delle merci nei luoghi di vendita, che secondo la tecnica nota sono per lo più realizzate come illustrato schematicamente ed in pianta nella figura 1 dei disegni allegati, quando tali strutture sono attrezzate per l’esposizione delle merci da entrambi i fronti opposti. Queste strutture comprendono dei montanti 1 di sezione poligonale, usualmente rettangolare, orientati con la maggior dimensione perpendicolarmente al od ai fronti in vista della scaffalatura e provvisti sugli stessi fronti opposti, di file verticali di asole equidistanziate 2 alle quali possono essere agganciate a sbalzo le mensole 3 d’estremità dei piani 4 di supporto delle merci ed alle quali asole vengono pure ancorati i ganci 105 d’estremità di pannelli modulari di lamiera 5, posti di taglio, che formano i cosiddetti schienali, ossia quelle pareti di tamponamento contro le quali possono essere appoggiate le merci poste sui piani e che separano fisicamente ed esteticamente i fronti opposti di esposizione di una scaffalatura intermedia o bifronte, suddividendo i prodotti esposti su un fronte da quelli esposti sul fronte opposto della stessa scaffalatura. Gli schienali 5 come realizzati nella tecnica nota, sono in lieve rilievo rispetto al fronte in vista dei montanti 1 od in certi casi sono sostanzialmente complanari a tale fronte quando questo ha un profilo ad omega schiacciato, in modo da presentare in corrispondenza dei fianchi delle file di asole lievemente arretrate rispetto alle altre asole frontali, dedicate appositamente al supporto dei pannelli di schienale.
Attualmente, un grande spazio S compreso tra gli schienali contrapposti 5 di ogni scaffalatura intermedia, del valore di circa il 5-10% della superficie di ogni piano di esposizione, rimane inutilizzato.
Il trovato intende risolvere il seguente problema tecnico: recuperare, ai fini espositivi delle merci, la maggior parte possibile del detto spazio morto S che intercorre tra gli schienali contrapposti delle scaffalature, disponendo gli schienali stessi con una collocazione arretrata rispetto al fronte dei montanti e strutturando i piani di esposizione in modo che questi presentino una parte rientrante tra i montanti, che si dispone a ridosso degli schienali nella nuova posizione arretrata e che aumenta proporzionalmente la capacità di carico degli stessi piani di esposizione. Il trovato intende risolvere il problema dianzi detto, con una soluzione realizzabile su scala industriale, affidabile e di facile montaggio, non ottenibile seguendo la prassi attuale che prevede l’aggancio degli schienali alle asole frontali dei montanti, in quanto gli schienali risulterebbero dotati alle estremità di ali di aggancio eccessivamente lunghe, flessibili e quindi facilmente deformabili nelle fasi di immagazzinaggio e di trasporto dei manufatti che compongono la scaffalatura. Questi ed altri problemi sono stati risolti con la seguente idea di soluzione principale. I montanti delle scaffalature di cui trattasi, sono usualmente dotati di asole anche sui fianchi, attualmente utilizzate per scopi diversi da quelli di cui trattasi. Si è pensato che queste asole potrebbero essere strutturate e collocate in modo tale da poter essere usate, oltre che per gli scopi convenzionali, anche per agganciare sulla mezzeria dei fianchi dei montanti delle scaffalature, dei profilati a pettine, con sezione ad U o con una sezione a questa conducibile, di profondità limitata, dotati di file di feritoie od asole rivolte verso i fronti opposti della scaffalatura, alle quali poter ancorare i corti ganci d’estremità delle pannellature di schienale, affinché queste posano essere posizionate in opera con una collocazione arretrata rispetto al fronte anteriore dei montanti e possano essere alloggiate in tutto e per tutto tra gli stessi montanti, permettendo una proporzionale estensione della superficie attiva dei piani di esposizione. Secondo una variante esecutiva, le dette strutture scanalate ed a pettine, hanno una sezione tale da presentare solo una fila di asole, in modo da potervi agganciare una sola struttura di schienale che risulta collocata sostanzialmente sulla mezzeria dei montanti e che è strutturata con una forma double-face, in modo da poter essere usata come divisorio per entrambi i piani contrapposti di esposizione, con recupero totale dello spazio S che è inutilizzato nella tecnica nota (fig. 1). All’idea di soluzione principale dianzi detta, è collegata l’idea di soluzione secondaria che prevede di ricavare le dette strutture scanalate ed a pettine, in un sol pezzo coi fianchi dei montanti, con una opportuna profilatura degli stessi montanti nella fase di costruzione.
Maggiori caratteristiche del trovato, ed i vantaggi che ne derivano, appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione fatta con riferimento alle figure delle due tavole allegate di disegno, in cui, oltre alla già considerata figura 1 si rileva che:
- La fig. 2 è una vista dall’alto di un montante di una scaffalatura a doppio fronte d’esposizione, con gli schienali a collocazione arretrata e coi piani di aumentata superficie espositiva;
- La fig. 3 è una vista in prospettiva di una struttura scanalata ed a pettine che viene riportata lateralmente ai montanti per il supporto degli schienali nella posizione arretrata;
- La fig. 4 illustra in prospettiva una struttura scanalata ed a pettine nella fase di montaggio lateralmente al montante della scaffalatura;
- Le figg. 5, 5a e 5b sono viste frontali ed in sezione di un montante della scaffalatura con una struttura scanalata ed a pettine ripresa rispettivamente nella fase iniziale ed in quella finale di montaggio allo stesso montante e nella fase di sollevamento, con lintervento dei denti antisgancio;
- Le figg. 6 e 7 illustrano delle piccole varianti esecutive di schienali a collocazione arretrata e con piani di aumentata superficie, secondo viste in pianta dall’ alto.
Dalle figure 2, 3 e 4 si rileva che i montanti 1 vengono provvisti lateralmente di gruppi di asole 6 che nell’esempio di cui trattasi hanno una forma a T per poter essere usate oltre che per i nuovi scopi di cui trattasi, anche per scopi usuali, ad esempio per il passaggio di viti o per il supporto di elementi di testata, essendo le dette asole orientate nel senso dell’altezza del montante, essendo collocate con simmetria rispetto all’asse longitudinale di mezzeria dello stesso montante ed essendo distribuite su due file verticali e parallele, tra loro distanziate orizzontalmente ad esempio di circa 20-30 mm ed essendo distribuite in gruppi di quattro, con distanziamento verticale di tali gruppi ad esempio di circa 300-450 mm, in funzione dell’altezza dei montanti 1.
Nelle asole 6 vengono fissate coi loro ganci di estremità 107 e con eventuali ganci intermedi, delle strutture scanalate ed a forma di pettine 7, ricavate ad esempio con operazioni di tranciatura, di coniatura (vedi oltre) e piegatura, da lamiera di acciaio di qualsiasi adatto spessore, ad esempio con spessore anche inferiore a quello di formazione dei montanti, ad esempio con spessore di circa 1,5 mm, essendo tali strutture dotate lateralmente di feritoie equidistanziate 8, preferibilmente di profondità o larghezza decrescente verso il basso, intervallate da merlature 207 destinate all’appoggio contro il montante e su alcune delle quali sono ricavati per cornatura dei rilievi esterni e ad impronta semicircolare 9, dei quali verrà detto più avanti. Dal dettaglio di figura 5 si rileva che l’altezza H dei denti 107 è leggermente inferiore all’altezza H’ della parte delle asole 6 atta ad essere impegnata dagli stessi ganci, ad esempio della testa delle stesse asole a T di cui trattasi. Sempre dal dettaglio di figura 5 si rileva che al di sopra di ogni gancio 107, i fianchi della struttura scanalata 7 portano un dente 307 che con la propria punta arrotondata tocca lateralmente il montante 1 quando il gancio 107 non ha ancora completamente oltrepassato l’asola 6 e coopera ancora con questa col proprio bordo arrotondato interno 407. L’arrotondamento del bordo 407 crea un invito tale per cui, solo spingendo longitudinalmente la struttura scanalata 7 verso il basso, con una forza di giusta entità, il gancio 107 di tale struttura può oltrepassare completamente l’asola 6 e può scendere ed agganciarsi al bordo inferiore di tale asola, mentre il dente 307 scorre inizialmente ad attrito sulla superfìcie esterna del montante 1 e poi entra nell’asola 6 allentando il successivo sforzo di aggancio, come illustrato nella figura 5a. Se la struttura 7 viene incidentalmente sollevata, come illustrato nella figura 5b, il dente 307 tocca superiormente l’asola 6 con la propria punta arrotondata e la struttura 7 rimane agganciata al montante 1. Per poter sganciare la struttura 7 dal montante, è necessario esercitare sulla stessa struttura una spinta longitudinale di giusta entità e verso l’alto, in modo da sfruttare l'arrotondamento della punta del dente 307 che crea un invito col bordo superiore dell’asola 6, così che lo stesso dente può uscire dall’asola e può scorrere ad attrito sul montante, fintanto che il gancio 107 giunge nella condizione di figura 5 e può essere sfilato agevolmente dall’asola 6. E’ evidente la condizione di sicurezza creata dalle parti descritte.
I montanti 1 sono dotati di asole 6 a passi tali per cui sui fianchi degli stessi montanti sia possibile montare una di seguito all’altra, più strutture scanalate 7 del tipo già detto, in modo da interessare gli stessi montanti sostanzialmente per tutta l’altezza. Ad avvenuta messa in opera delle strutture scanalate 7, queste risultano provviste nella zona di congiunzione coi montanti 1, di una fila verticale di asole equidistanziate definite dalle dette feritoie 8 e dal montante, aperte verso i fronti degli stessi montanti e per questo di facile impiego per Γ aggancio e lo sgancio delle pannellature di schienale S. Le asole 8 hanno dimensioni adatte e correlate alle dimensioni dei ganci 105 delle pannellature di schienale 5. Ad esempio, se anche le pannellature di schienale 5 sono ricavate da lamiera di spessore 1,5 mm, le asole definite dalle feritoie laterali 8 delle strutture scanalate ausiliarie 7, possono essere caratterizzate dalle seguenti dimensioni: larghezza superiore circa 3,1 mm; larghezza inferiore circa 1,5 mm ed altezza di circa 15 mm.
Dalla figura 2 appare evidente come nelle asole 8 delle strutture scanalate 7 sia possibile ancorare in modo agevole i ganci di estremità 105 delle pannellature di schienale 5 che differiscono dalle pannellature di tipo noto semplicemente per una minor lunghezza e che saranno caratterizzate da una collocazione ampiamente arretrata dal fronte dei montanti 1, in modo che i piani di esposizione 4 possono presentare una estensione 104 in direzione degli stessi schienali, che aumenta proporzionalmente la capacità espositiva di tali piani 4. Dalla figura 2 si può facilmente comprendere come, se i ganci 105 delle pannellature di schienale vengono formati coi punzoni di tipo noto che li predisponevano per l’aggancio alle asole frontali 2 dei montanti, aventi una profondità maggiore di quella delle asole 8 delle strutture 7, i rilievi esterni determinati dalle coniature 9 siano in grado di distanziare i pannelli 5 dalle strutture 7 dell’entità sostanzialmente pari alla differenza di spessore tra il materiale che compone il montante 1 e quello che compone le strutture 7, consentendo ai ganci 105 un ancoraggio saldo e senza giochi alle relative asole 8. Resta inteso che nell’ambito del trovato rientra anche l’uso di pannellature di schienale non in lamiera metallica, ad esempio in rete, in legno, in plastica e/od altri adatti materiali.
I fori F illustrati sulle strutture supplementari 7 e sui pannelli di schienale 5 sono usualmente richiesti per poter appendere i manufatti nel processo di verniciatura.
Le strutture scanalate 7 saranno dimensionate con una lunghezza proporzionata al passo dianzi detto esistente tra i gruppi di asole laterali 6 dei montanti e potranno ad esempio avere una larghezza esterna L di circa 24 mm (fig. 3), ed una profondità PI complessiva dei ganci 107, di circa 16-17 mm, ed ima profondità interna P2, in corrispondenza delle merlature 207, di circa 8 mm, come evidenziato nella figura 5. Resta però inteso che queste dimensioni possono essere ampiamente modificate, ad esempio per poter usare le strutture scanalate 7 come canalette per il passaggio di cavi elettrici e/od per altri scopi.
NeH’ambito del trovato rientra anche la soluzione di figura 6, secondo la quale la struttura scanalata 7’ presenta un profilo ad “S”, a “Z” od altro profilo tale da disporre di una sola fila verticale di vere e proprie asole 8’ aperte su un solo fronte dei montanti 1 e collocate sostanzialmente nella mezzeria degli stessi montanti, in modo da potervi ancorare i ganci 105’ di palmellatine di schienale 5’ di tipo double-face, che sono collocabili sostanzialmente nella mezzeria dei montanti 1, che sono visibili da entrambi i fronti della scaffalatura e che eliminano completamente lo spazio morto tra gli schienali di una stessa scaffalatura, consentendo il massimo dimensionamento dell’estensione 104 dei piani di appoggio dello scaffale.
Nell’ambito del trovato rientra anche l’uso di materiali diversi dalla lamiera metallica per la formazione della struttura scanalata 7 o 7’, ad esempio l’uso di materie plastiche caricate con materiali di rinforzo.
Nello stesso ambito del trovato rientra infine anche la soluzione di figura 7 che prevede la precedente struttura scanalata 7 ricavata in un sol pezzo coi montanti 1 , come indicato con 101, con le asole 102 di ancoraggio dei ganci dei pannelli di schienale 5, poste ad esempio nelle zone d’angolo arrotondate di congiunzione tra le stesse parti 101 e le pareti laterali del montante, o poste sui lati dritti e paralleli od altrimenti obliqui delle stesse parti 101.
I perfezionamenti qui esposti, debbono intendersi protetti anche per le scaffalature ad un solo fronte di esposizione, ad esempio per le scaffalature montate a ridosso di una parete dell’edificio di vendita delle merci o d’altra struttura. Per queste scaffalature potrà essere previsto l’uso delle strutture a pettine 7 dianzi dette e potrà essere previsto che le asole 6 siano predisposte sui montanti 1 in più di due file verticali, in modo che a seconda delle necessità, le strutture a pettine 7 possano essere collocate sulla mezzeria dei montanti 1 od in posizione disassata e prossima al fronte non attivo delle scaffalature ad un solo fronte d’esposizione. Secondo un’altra variante può essere previsto l’uso di strutture a pettine di tipo specifico, atte a presentare una sola fila di asole in posizione molto ravvicinata al fronte posteriore della scaffalatura, per sostenere solo una fila di pannelli di tamponamento in posizione molto arretrata e prossima a tale fronte posteriore, il tutto in modo intuibile e facilmente realizzabile dai tecnici del ramo. Queste e tutte quelle piccole modifiche, anche relative ai materiali ed alle dimensioni dei vari componenti descritti, che conseguono pari utilità e che adottano lo stesso concetto innovativo, non esulano dai limiti di protezione del presente modello industriale, come sopra esposto, come illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Scaffalatura base, essenzialmente in lamiera, per l’esposizione delle merci nei luoghi di vendita, del tipo che comprende delle colonne di montante (1) con asole frontali (2) alle quali vengono agganciate le mensole (3) dei piani a sbalzo (4) per l’appoggio delle merci da esporre nei luoghi di vendita e che comprende delle palmellature verticali (5) cosiddette di schienale, da ancorare agli stessi montanti per dividere tra loro i piani contrapposti di uno stesso scaffale a doppio fronte d’esposizione o per completare col tamponamento posteriore i piani di uno scaffale ad un solo fronte d’esposizione, caratterizzata dal fatto che le pannellature di schienale vengono dimensionate in modo da poter essere collocate tra le colonne di montante (1) di uno stesso scaffale, con arretramento rispetto al od ai fronti degli stessi montanti, in modo che il od i piani d’esposizione (4) possano essere strutturati con una estensione (104) che rientra tra i montanti, che si dispone a ridosso del o degli schienali nella nuova posizione arretrata, per aumentare proporzionalmente la capacità di carico dei piani d’esposizione della scaffalatura, essendo le dette pannellature di schienale dotate alle estremità di corti ganci (105) ancorabili con facilità alle asole (8, 8’) di apposite strutture scanalate ausiliarie (7, 101) poste verticalmente sui fianchi dei detti montanti (1) ed in posizione il più possibilmente arretrata dal o dai loro fronti attrezzati per l’esposizione.
  2. 2) Scaffalatura secondo la rivendicazione 1), in cui le strutture scanalate ausiliarie (7) sono realizzate con qualsiasi adatti materiali e sono riportate e fissate con qualsiasi adatti mezzi lateralmente ai montanti (1).
  3. 3) Scaffalatura secondo la rivendicazione 2), in cui le strutture scanalate ausiliarie (7) sono dotate di corti ganci (107) di estremità ed eventualmente anche intermedi, coi quali possono essere ancorate ad asole laterali (6) dei montanti (1).
  4. 4) Scaffalatura secondo la rivendicazione 2), in cui le strutture scanalate ausiliarie (7) sono dotate lateralmente di feritoie equidistanziate (8), intervallate da merlature (207) che appoggiano sui fianchi del montante (1) quando le strutture (7) di cui trattasi sono agganciate al montante stesso che chiude le dette feritoie e le trasforma in asole aperte verso i fronti opposti della scaffalatura ed adatte a sostenere i ganci di estremità (105) delle pannellature di schienale (5).
  5. 5) Scaffalatura secondo la rivendicazione 4), in cui le feritoie laterali (8) delle strutture scanalate ausiliarie (7) hanno forma di trapezio rettangolo, con gli angoli retti in corrispondenza del montante (1) e sono orientate in modo da presentare una larghezza progressivamente decrescente verso il basso.
  6. 6) Scaffalatura secondo la rivendicazione 2), caratterizzata dal fatto che le strutture scanalate ausiliarie (7) sono ricavate con operazioni di tranciatura e di piegatura da lamiera di acciaio avente un qualsiasi adatto spessore, ad esempio uno spessore anche inferiore a quello della lamiera che compone i montanti (1), ad esempio uno spessore di circa 1,5 mm.
  7. 7) Scaffalatura secondo la rivendicazione 5), in cui le asole definite dalle feritoie laterali (8) delle strutture scanalate ausiliarie (7), hanno dimensioni correlate a quelle dei ganci (105) delle pannellature di schienale (5) che debbono essere ancorate alle dette struttine.
  8. 8) Scaffalatura secondo la rivendicazione 7), caratterizzata dal fatto che se anche le pannellature di schienale (5) sono ricavate da lamiera di spessore 1,5 mm, le asole definite dalle feritoie laterali (8) delle strutture scanalate ausiliarie (7), possono essere caratterizzate dalle seguenti dimensioni: larghezza superiore circa 3,1 mm; larghezza inferiore circa 1,5 mm ed altezza di circa 15 mm.
  9. 9) Scaffalatura secondo la rivendicazione 2), in cui le strutture scanalate ausiliarie (7) possono essere realizzate con una lunghezza diversa, correlata alla distanza che intercorre tra i gruppi laterali di asole (6) dei montanti (1) e possono ad esempio avere una larghezza esterna (L) di circa 24 mm, una profondità (PI) complessiva dei ganci (107), di circa 16-17 mm, ed una profondità interna (P2), in corrispondenza della merlature (207), di circa 8 mm.
  10. 10) Scaffalatura secondo la rivendicazione 3), in cui le asole laterali (6) dei montanti (1) hanno ima forma utile anche per scopi diversi da quelli del supporto delle strutture scanalate ausiliarie (7), ad esempio una forma a T.
  11. 11) Scaffalatura secondo la rivendicazione 3), in cui le asole laterali (6) dei montanti (1) sono disposte con simmetria rispetto alla o nella mezzeria degli stessi montanti e sono disposte a gruppi, ad esempio a gruppi di quattro, in modo da poter ricevere strutture scanalate ausiliarie (7) di diversa lunghezza, in ragione dell’altezza degli stessi montanti.
  12. 12) Scaffalatura secondo la rivendicazione 11), in cui le asole laterali (6) dei montanti (1) sono collocate con simmetria rispetto all’asse longitudinale di mezzeria degli stessi montanti, con distribuzione su due file verticali e parallele, tra loro distanziate orizzontalmente in relazione alle dimensioni delle strutture scanalate a pettine (7) che debbono essere ancorate alla dette asole.
  13. 13) Scaffalatura secondo la rivendicazione 12), in cui le due file di asole laterali (6) dei montanti (1) sono tra loro distanziate orizzontalmente ad esempio di circa 20-30 mm e sono disposte in gruppi di quattro, con distanziamento verticale di tali gruppi ad esempio di 300 mm o di 450 mm, in funzione dell’altezza dei montanti (1).
  14. 14) Scaffalatura secondo la rivendicazione 11), in cui le asole laterali (6) dei montanti (1) sono collocate con simmetria rispetto all’asse longitudinale di mezzeria degli stessi montanti e sono distribuite su più di due file verticali e parallele, ad esempio su quattro file, con un distanziamento orizzontale reciproco tale per cui le strutture scanalate ausiliarie (7) possano essere ancorate lateralmente ai montanti in posizione equidistante dai loro fronti, od in posizione disassata, più vicina ad un fronte che a quello opposto dello stesso montante, essendo tale ultima collocazione particolarmente adatta quando la scaffalatura è predisposta con un solo fronte d’esposizione.
  15. 15) Scaffalatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui le strutture scanalate ausiliarie (7) sono dotate immediatamente sopra ai ganci (107) di rispettivi denti (207) che con la loro punta arrotondata entrano in parte nelle feritoie (6) laterali dei montanti (1) per impedire lo sgancio accidentale delle stesse strutture di cui trattasi nella eventualità che queste vengano incidentalmente sollevate.
  16. 16) Scaffalatura secondo la rivendicazione 15), in cui l’altezza (H) dei ganci (107) della struttura scanalata ausiliaria (7) è leggermente inferiore all’altezza (H’) della parte delle asole laterali dei montanti (6) atta ad essere impegnata dai detti ganci (107), ad esempio della testa delle stesse asole a T (6) di cui trattasi ed è previsto che la punta arrotondata del dente (307) posto sopra al detto gancio (107), tocchi lateralmente il montante (1) quando lo stesso gancio (107) non ha ancora completamente oltrepassato l’asola (6) e coopera ancora con questa col proprio bordo arrotondato inferiore ed interno (407) che crea un invito tale per cui, solo spingendo longitudinalmente la struttura scanalata (7) verso il basso, con una forza di giusta entità, il gancio (107) di tale struttura può oltrepassare completamente l’asola (6) e poi scendere ed agganciarsi al bordo inferiore di tale asola, mentre il detto dente superiore (307) scorre inizialmente ad attrito sulla superficie esterna del montante (1) e poi entra nell’asola (6) allentando il successivo sforzo di aggancio.
  17. 17) Scaffalatura secondo la rivendicazione 16), caratterizzata dal fatto che se la struttura scanalata ed ausiliaria (7) viene incidentalmente sollevata, il dente (307) previsto sopra ogni gancio (107) tocca superiormente l’asola (6) del montante con la propria punta arrotondata e la detta struttura (7) rimane agganciata al montante 1, essendo previsto che per sganciare la stessa struttura (7) dal montante, sia necessario esercitare su tale struttura una spinta longitudinale e verso l’alto di giusta entità, in modo da sfruttare larrotondamento della punta del dente (307) che crea un invito col bordo superiore dell’asola (6), cosi che lo stesso dente può uscire dall’asola e può scorrere ad attrito sul montante, fintanto che il gancio (107) si allinea con l’asola (6) e può essere da questa sfilato.
  18. 18) Scaffalatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che se i ganci (105) delle pannellature di schienale (5) sono ricavati coi punzoni tradizionali che presupponevano l’aggancio di tali pannellature direttamente sulle asole frontali dei montanti (1), quindi con un’apertura interna dei detti ganci (105) proporzionata allo spessore della lamiera dalla quale sono stati ricavati i montanti e se le strutture scanalate ausiliarie (7) sono ricavate da materiale di spessore inferiore a quello di formazione dei detti montanti (1), è previsto che le stesse strutture ausiliarie (7) siano dotate lateralmente ed in numero di almeno una per ogni pannello di schienale, ad esempio in corrispondenza delle merlature (207), di coniature (9) in rilievo verso Γ esterno, aventi uno spessore complessivo od un’altezza proporzionata alla larghezza dell’apertura interna dei detti ganci (105).
  19. 19) Scaffalatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la struttura scanalata (7’) presenta un profilo ad “S”, a “Z” od altro profilo tale da disporre di una sola fila verticale di vere e proprie asole (8’) aperte su un solo fronte dei montanti (1) e collocate sostanzialmente nella mezzeria degli stessi montanti, in modo da potervi ancorare i ganci (105’) di pannellature di schienale (5’) di tipo doubleface, che sono collocabili sostanzialmente nella mezzeria dei montanti (1), sono visibili da entrambi i fronti della scaffalatura e che eliminano completamente lo spazio morto tra gli schienali di una stessa scaffalatura, consentendo il massimo dimensionamento dell’estensione (104) dei piani di appoggio dello scaffale.
  20. 20) Scaffalatura secondo una qualsiasi o più delle rivendicazioni precedenti, in cui la struttura scanalata (7) presenta un profilo tale da disporre di una sola fila verticale di vere e proprie asole (8) collocate in posizione il più possibilmente arretrata rispetto all’unico fronte attrezzato con piani espositori (4) della stessa scaffalatura, per sostenere delle pannellature di schienali semplici o di tipo double-face, il più possibilmente arretrate rispetto al detto fronte attrezzato della medesima scaffalatura.
  21. 21) Scaffalatura secondo la rivendicazione 1), in cui la struttura scanalata (7) di supporto delle pannellature di schienale (5) viene ricavata in un sol pezzo (101) coi fianchi dei montanti (1), in posizione mediana, essendo le asole (102) di ancoraggio dei ganci dei detti pannelli di schienale, poste ad esempio nelle zone d’angolo arrotondate di congiunzione della nuova struttura (101) con le pareti laterali del montante, od essendo poste sui lati dritti e paralleli od obliqui della stessa struttura (101), od in altra adatta posizione.
  22. 22) Scaffalatura secondo una qualsiasi o più delle rivendicazioni precedenti, in cui le strutture di schienale (5, 5’) possono essere realizzate con qualsiasi adatti materiali anche diversi dalla lamiera metallica.
  23. 23) Scaffalatura base, essenzialmente in lamiera, per l’esposizione delle merci nei luoghi di vendita, avente una aumentata capacità espositiva per l’impiego di schienali a collocazione arretrata e realizzabili su scala industriale, il tutto come descritto, come illustrato nelle due tavole allegate di disegni e per gli scopi sopra esposti.
IT000010U 2003-01-28 2003-01-28 Scaffalatura base, per l'esposizione delle merci nei luoghi di vendita , avente un'aumentata capacita' espositiva per l'impiego di schienali a collocazione arretrata e realizzabili su scala industriale. ITBO20030010U1 (it)

Priority Applications (6)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000010U ITBO20030010U1 (it) 2003-01-28 2003-01-28 Scaffalatura base, per l'esposizione delle merci nei luoghi di vendita , avente un'aumentata capacita' espositiva per l'impiego di schienali a collocazione arretrata e realizzabili su scala industriale.
ES04000951T ES2258743T3 (es) 2003-01-28 2004-01-19 Estructuras para estanterias.
EP04000951A EP1442682B1 (en) 2003-01-28 2004-01-19 Shelving structure
DE602004000442T DE602004000442T2 (de) 2003-01-28 2004-01-19 Warenpräsentationsregal
AT04000951T ATE319359T1 (de) 2003-01-28 2004-01-19 Warenpräsentationsregal
PT04000951T PT1442682E (pt) 2003-01-28 2004-01-19 Estrutura de estante.

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000010U ITBO20030010U1 (it) 2003-01-28 2003-01-28 Scaffalatura base, per l'esposizione delle merci nei luoghi di vendita , avente un'aumentata capacita' espositiva per l'impiego di schienali a collocazione arretrata e realizzabili su scala industriale.

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITBO20030010U1 true ITBO20030010U1 (it) 2004-07-29

Family

ID=43724190

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000010U ITBO20030010U1 (it) 2003-01-28 2003-01-28 Scaffalatura base, per l'esposizione delle merci nei luoghi di vendita , avente un'aumentata capacita' espositiva per l'impiego di schienali a collocazione arretrata e realizzabili su scala industriale.

Country Status (6)

Country Link
EP (1) EP1442682B1 (it)
AT (1) ATE319359T1 (it)
DE (1) DE602004000442T2 (it)
ES (1) ES2258743T3 (it)
IT (1) ITBO20030010U1 (it)
PT (1) PT1442682E (it)

Families Citing this family (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
FR2874487B1 (fr) * 2004-08-26 2009-03-27 Hmy Investissements Sa Panneau de fond pour mobilier metallique de rayonnages
FR2874488B1 (fr) * 2004-08-26 2009-04-03 Hmy Investissements Sa Panneau de fond pour mobilier metallique de rayonnages
DE102014111973A1 (de) 2014-02-14 2015-08-20 decor metall GmbH Vorrichtung zur Präsentation von Waren

Family Cites Families (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
GB692049A (en) * 1950-10-21 1953-05-27 Gordon Michael Jeffreys Improvements in or relating to shelving
GB798106A (en) * 1956-02-21 1958-07-16 Parnall & Sons Ltd Improvements connected with shelving and the like
SE417852B (sv) * 1980-06-05 1981-04-13 Inredningar R O L Ab Festanordning for vegg- eller skermelement

Also Published As

Publication number Publication date
EP1442682A1 (en) 2004-08-04
DE602004000442D1 (de) 2006-05-04
ATE319359T1 (de) 2006-03-15
DE602004000442T2 (de) 2006-11-02
EP1442682B1 (en) 2006-03-08
PT1442682E (pt) 2006-07-31
ES2258743T3 (es) 2006-09-01

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US4501369A (en) Merchandise display means
EP0794722B1 (en) A modular tiered rack or shelf assembly
DE3046139C2 (de) Steckregal für Dekorationszwecke
DE3152031A1 (de) Einstellbare lagervorrichtung zur waren-schaustellung
US3958372A (en) Article supporting panelling
ITMI20121531A1 (it) Montacarichi
US5016764A (en) Merchandise display unit
JP2009195677A (ja) 少なくとも1つの垂直支柱とこの垂直支柱に取り付けられる1次支持部材とを有する商品展示用の棚
ITMI930124A1 (it) Mobile a struttura modulare,in particolare per l'arredamento di spazi espositivi
ITBO20030010U1 (it) Scaffalatura base, per l'esposizione delle merci nei luoghi di vendita , avente un'aumentata capacita' espositiva per l'impiego di schienali a collocazione arretrata e realizzabili su scala industriale.
DE60128278T2 (de) Schauvorrichtung
KR200426349Y1 (ko) 상품 진열대용 보조선반
US3039622A (en) Bracket and shelf supports
KR200456576Y1 (ko) 벽면 설치용 조립식 진열대
US3229648A (en) Bracket and shelf supports
JP3152338U (ja) 複式商品陳列台及び複式商品陳列台キット
JP3860946B2 (ja) 店舗用什器
JPH0428418Y2 (it)
DE2133823B2 (de) Hochbelastbare regalanlage, insbesondere fuer trockenanlagen in der ziegeleiindustrie
RU2223689C1 (ru) Панель с навесными держателями
JPH0311764B2 (it)
ITUD20120153A1 (it) Elemento di collegamento per ripiani affiancati di scaffalature
ITBO20070078U1 (it) Scaffalatura base per l'esposizione delle merci nei luoghi di vendita, avente una grande capacita' espositiva per l'impiego di schienali a collocazione arretrata, a doppio fronte utile e di limitata profondita'.
IT202000002524U1 (it) Mensola componibile
JPH0243236Y2 (it)