ITBO20010327A1 - Macchina per la produzione di palette di carico o di contenitori in legno, con ridotto ingombro trasversale della struttura carrellata a por - Google Patents

Macchina per la produzione di palette di carico o di contenitori in legno, con ridotto ingombro trasversale della struttura carrellata a por Download PDF

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IT
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IT2001BO000327A
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Franco Vaccari
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Rimac Srl
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DESCRIZIONE dell’ invenzione industriale dal titolo:
“Macchina per la produzione di palette di carico o di contenitori in legno, con ridotto ingombro trasversale della struttura carrellata a portale che porta le teste di chiodatura”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Il trovato fa riferimento alle macchine adibite alla fabbricazione di palette di carico 0 cosiddetti pallet o di contenitori di legno, che comprendono una pluralità di teste chiodatrici orientate verso il basso, scorrevolmente sopportate da una traversa orizzontale, a sua volta verticalmente scorrevole lungo i montanti di un telaio a forma di portale, predisposto per scorrere su rotaie fissate sui fianchi di un bancale sul quale vengono collocate delle dime atte a ricevere i semilavorati in legno da chiodare e che una volta fissati reciprocamente, formano una paletta di carico od un cosiddetto pallet. I movimenti dei carrelli con le teste di chiodatura sulla traversa transelevatrice, di questa sul portale e di quest’ultimo sul bancale, sono comandati da un dispositivo a controllo numerico che, in funzione di un programma di lavoro preimpostato, provvede a posizionare automaticamente le teste in corrispondenza dei punti nei quali occorre effettuare le operazioni di chiodatura e comanda infine l’esecuzione di tale operazione.
La larghezza del bancale di queste macchine, è attualmente sull’ordine di circa 1600 mm, mentre la larghezza complessiva del portale delle stesse macchine note, è attualmente sull’ordine di circa 2650 mm, in quanto il dispositivo a controllo numerico e tutta la logica che presiede al funzionamento automatico della macchina, sono attualmente montati dentro un montante dello stesso portale che per questo presenta un ingombro in pianta maggiore di quello del montante opposto, nel quale vengono in genere collocate le elettrovalvole ed i vari componenti pneumatici. Questo attuale dimensionamento del portale, crea problemi nel trasporto delle macchine di cui trattasi mediante container di tipo standard, le cui dimensioni sono notoriamente di 2430 x 2430 x 6080 mm. (questo fatto, obbliga attualmente a spedire il portale smontato dal bancale, oppure a predisporre rimpianto elettrico in un contenitore separato che deve essere fissato successivamente su un fianco di un montante del portale e deve essere collegato elettricamente ai vari apparati della macchina. Queste soluzioni presuppongono quindi la presenza di mano d’opera specializzata nel luogo d’installazione della macchina, con conseguente incidenza sui costi di vendita della macchina stessa.
Il trovato intendi; ovviare a questi inconvenienti della tecnica nota, con la seguente idea di soluzione. Il portale viene dimensionato con una larghezza complessiva sull’ordine di circa 2300 mm circa, in modo da poter essere spedito in un container di dimensioni standard, già montato sul bancale. Questa ridotta dimensione dello ingombro del portale, non limita l’ampiezza della corsa dei carrelli con le teste di chiodatura, in quanto i fianchi interni dei montanti del portale, vengono dotati di rientranze atte ad essere impegnate dalle teste di chiodatura ai fine corsa sulla relativa traversa di guida. I fianchi del bancale, sul quale appoggiano i pezzi da chiodare, vengono poi dotati di rientranze che alloggiano i mezzi di scorrimento e di movimentazione della detta struttura Carrellata a portale, i cui montanti possono così essere collocati a breve distanza dai fianchi del piano superiore di lavoro del bancale.
Maggiori caratteristiche del trovato, ed i vantaggi che ne derivano, appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a puro titolo d’esempio, non limitativo, nelle figure delle tre tavole allegate di disegni, in cui:
- La fig. 1 è una vista in pianta dall’alto e con parti in sezione della struttura a portale della macchina di chiodatura;
- La fig. 2 illustra il portale di figura 1 in parte sezionato secondo la linea II-II e montato sul bancale della macchina di chiodatura;
- La fig. 3 illustra altri dettagli del portale in parte sezionato secondo la linea III-III di figura 1.
Nella figura 2, con 101 è indicato il piano orizzontale di lavoro del bancale 1, sul quale vengono posizionate le dime di riferimento per il materiale da chiodare e che ha una larghezza LB ad esempio di circa 1600 mm. Il piano 101 è sostenuto da un robusto telaio 201 che appoggia sul suolo con robusti piedi di estremità 301, intercollegati nella parte bassa da correnti e da traverse 401. Sul fianco esterno dei correnti del telaio 201, sono fissate parallelamente ed a giusta distanza da questi, le guide 2, 2’ di scorrimento della struttura a portale P di cui trattasi, che a loro volta portano fissate sul fianco interno ed a tutta lunghezza, le cremagliere 3, 3’ con le quali ingranano i mezzi di movimentazione dello stesso portale (vedi oltre).
Le basi dei montanti del portale P, comprendono delle piastre rettangolari ed orizzontali 4, 4’, sotto alle quali sono fissate delle piastre secondarie più corte ed anch’esse rettangolari 5, 5’, inferiormente nervate come indicato con 105, 105’, che in parte sporgono dai fianchi interni delle dette piastre principali 4, 4’ e che sulle zone d’angolo portano fissati inferiormente i supporti coi cuscinetti per coppie di ruote a gola ed a fianchi conicizzati 6, 6’, che scorrono sulle dette guide 2 del bancale. In posizione equidistante dalle coppie di ruote 6, 6’, sotto alle piastre secondarie 5, 5’ sono fissati dei supporti verticali 7, 7’ che si estendono verso il basso, che nella parte bassa sono intercollegati da una coppia di traverse 8 e che sostengono girevolmente le estremità di un albero 9 posto parallelamente tra le dette traverse e sul quale è calettata una coppia di pignoni 10 di uguali caratteristiche, che ingranano con le cremagliere 3, 3’, essendo tale albero collegato con una estremità ad un mezzo di moto 11 flangiato ad esempio al supporto 7’ e dotato di un motore elettrico a doppio senso di rotazione e preferibilmente del tipo a controllo elettronico della velocità e della fase, che consente di posizionare il portale carrellato P con precisione nei punti prestabiliti dei manufatti da chiodare. Sulle piastre principali 4, 4’ sono fissate coi bordi della loro estremità inferiore 112, 112’, 113, 113’, delle pareti verticali di lamiera 12, 12’ e 13, 13’ con pianta sostanzialmente ad L e con estremità nervate, che definiscono i fianchi interni dei montanti del portale, posti tra loro con una distanza LM ad esempio di circa 1660 mm. A queste pareti con profilo grecato, sono fissate esternamente delle incarterature di lamiera 14, 14’ con pianta sostanzialmente a U e di diversa profondità, che completano la formazione dei montanti e che conferiscono a questi una forma scatolare. Nel montante formato dall’incarteratura più profonda 14’, viene alloggiato il quadro elettrico ed elettronico di programmazione e di controllo della macchina, i cui componenti vengono ad esempio montati su una piastra 100 fissata a ponte tra le pareti 12’, 13’ e che viene alimentato mediante un cavo elettrico alloggiato in una guida cingolata 15, fissata ad esempio con una estremità ad una delle traverse 8 (fig.
3), fissata con l’altra estremità ad una delle testate del bancale 1 e che appoggia su una guida scanalata ed orizzontale 16 fissata sulle traverse inferiori 401 dello stesso bancale (fig. 2). All inte o dell’incarteratura di minor profondità 14, vengono ad esempio alloggiate le elettrovalvole e gli altri componenti pneumatici di controllo della macchina.
Con 212, 212’, 213, 213’ sono indicati in figura 1, dei fazzoletti di rinforzo fissati all 'interno dei lati esterni e nervati delle pareti 12, 12’, 13, 13’.
Per effetto del profilo a greca delle pareti 12, 12’, 13, 13’, i fianchi interni dei montanti del portali P presentano una prima zona in recesso RI, RI’ con profondità PI di circa 60-70 mm, ad esempio di circa 67 mm, ed una seconda zona in recesso R2, R2’ con profondità P2 di circa 70-90 mm, ad esempio di circa 80 mm. In quest’ultima zona vengono alloggiate le guide verticali 17, 17’ con profilo ad U, fissate sui lati interni delle dette pareti 12, 12’ e 13, 13’, nelle quali scorrono le piastre di estremità 118, 118’ della traversa 18 sulla quale scorrono i carrelli con le teste di chiodatura T, T’ collocate sui fianchi opposti della detta traversa e delle quali, quelle indicate con T hanno usualmente una collocazione verticale e fissa, mentre quelle T’ possono essere disposte verticalmente o con una giusta inclinazione che le vede convergere verso il basso in direzione delle altre teste T. Appositi mezzi, non illustrati in quanto noti e non necessari alla comprensione del trovato, sono previsti per muovere i carrelli con le teste di chiodatura sulla traversa 18, in modo che le teste stesse possano essere posizionate con precisione nel punto di volta in volta necessario, fino ad impegnare in parte i recessi di estremità RI, RI’ dianzi detti, con una corsa massima di lavoro C sull’ordine ad esempio di circa 1500 mm. Grazie all’esistenza dei recessi RI, RI’ ed R2, R2’ dianzi detti, la larghezza complessiva LP del portale P, può essere contenuta al valore di circa 2300 mm, ad esempio di circa 2310 mm, in modo da consentire l’agevole inserimento della macchina di chiodatura, col portale montato, in un container di dimensioni standard.
Le coppie di guide verticali 17, 17’, sono intercollegate con l’estremità superiore da piastre trasversali e verticali 19, 19’ (figg. 2, 3), alle quali sono fissati dei supporti 20, 20’ che sostengono girevolmente le estremità di un albero 21 parallelo alla traversa 18, collegal o con una estremità ad un gruppo di moto 22 con riduttore di tipo irreversibile e con motore a doppio senso di rotazione e preferibilmente del tipo a controllo elettronico della velocità e della fase, fissato su una vicina parte di supporto, in modo da posizionare la traversa 18 con le teste di chiodatura, con la distanza di volta in volta necessaria dal bancale 1, tenendo presente che le stesse teste dispongono di mezzi propri e noti per compiere una oltrecorsa di avvicinamento e di allontanamento al e dal pezzo da chiodare. Sull’albero 21 sono ad esempio calettati in estremità dei pignoni 23, 23’ di uguali caratteristiche, sui quali sono rinviate delle catene chiuse 24, 24’ collocate ad esempio all’esterno delle piastre 118, 118’, che si estendono verso il basso e che sono rinviate su pignoni oziosi 25, 25’ portati da supporti 26, 26’ ancorati con mezzi elastici di trazione, ad esempio alle piastre 4, 4’ di fondo dei montanti del portale di cui trattasi. Ad uno dei rami verticali delle catene 24, 24’, sono fissate per mezzo di attacchi 27, 27’, le piastre di estremità 118, 118’ della traversa transelevatrice 18.
Le estremità superiori delle pareti 12, 12’ e 13, 13’ dei montanti del portale, sono di preferenza dotate di bordi di irrigidimento 112 , 112 ’ , 113 , 113 ’ analoghi a quelli inferiori, ed in corrispondenza del lato verticale esterno, che è ulteriormente irrigidito dai fazzoletti interni 212, 212’, 213, 213’, sono intercollegate da travi tralicciate 28, 28’ che vengono poi di preferenza occultate da un’apposita incarteratura 29.
Resta inteso che al portale come descritto, possono essere apportate numerose varianti e modifiche costruttive, il tutto per altro senza abbandonare il principio informatore dell’invenzione, come sopra descritto, come illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina per la produzione di palete di carico o di contenitori in legno, del tipo che comprende una pluralità di teste di chiodatura (T, T’) orientate verso il basso, scorrevolmente sopportate da una traversa orizzontale (18) a sua volta verticalmente scorrevole lungo i montanti di un telaio a forma di portale, predisposto per scorrere su rotaie (2) fissate ad esempio sui fianchi di un bancale (1) sul quale vengono collocate delle dime che ricevono i pezzi di legno da chiodare, caratterizzata dal fatto che i montanti del telaio a portale sono realizzati in modo da presentare sui fianchi interni e rivolti verso il bancale (1), almeno un primo ampio recesso (RI, RI’) e dal presentare circa nella mezzeria di questo, ed a scalare, almeno un secondo recesso (R2, R2’), in modo da formare neH’insieme, su ogni montante, delle zone in recesso con una forma in pianta sostanzialmente a T, rivolte col gambo verso l’esterno, essendo previsto che nel deto ultimo recesso (R2, R2’) siano collocate le guide verticali (17, 17’) nelle quali scorrono le piastre di estremità (118, 118’) della traversa mobile (18) sulla quale scorrono i carrelli con le teste di chiodatura (T, T’) e coi mezzi per la movimentazione degli stessi carrelli, il tutto in modo che le teste possano posizionarsi in parte nei detti primi recessi (RI, RI’) al fine delle corse sulla detta traversa, quando si dispongono a breve distanza dai fianchi del piano di lavoro (101) del sotostante bancale, il tutto essendo previsto allo scopo di contenere la larghezza complessiva (LP) del portale ad un valore inferiore ai 2430 mm, per poter stivare la macchina chiodatrice con la struttura carrellata a portale montata, all’ interno di un container di dimensioni standard.
  2. 2) Macchina secondo la rivendicazione 1), caratterizzata dal fatto che i fianchi del bancale di lavoro (1) sono dotati soto al piano superiore di lavoro (101) dello stesso bancale, avente ad esempio una larghezza (LB) di circa 1600 mm, di rientranze nelle quali sono alloggiate le rotaie (2, 2’) di scorrimento delle ruote a gola inferiori (6, 6’) portate dalle basi dei montanti della struttura carrellata a portale (P), il tutto in modo che i fianchi del detto piano superiore (101) del bancale, risultino a breve distanza dagli stessi montanti della detta struttura a portale (P).
  3. 3) Macchina secondo la rivendicazione 1), caratterizzata dal fatto che i montanti della struttura carrellata a portale (P), comprendono alla base delle rispettive piastre rettangolari ed orizzontali (4, 4’), sulle quali sono fissati i bordi inferiori di estremità (112, 112’, 113, 113’) di pareti verticali di lamiera (12, 12’, 13, 13’) aventi un profilo in pianta a greca, che da origine ai detti recessi (RI, RI’, R2, R2’) rivolti verso il bancale, essendo tali pareti irrigidite dai detti bordi di estremità e da fazzoletti trasversali ed intermedi (212, 212’, 213, 213’) e le estremità superiori di queste stesse pareti essendo intercollegate ad esempio da una coppia di travi tralicciate (28, 28’) poste di taglio ed occultate da un’apposita incarteratura (39), che insieme formano l’architrave del portale, essendo sui lati verticali interni delle dette pareti grecate, fissate le guide verticali ad U (17, 17’) nelle quali scorrono le piastre di estremità (118, 118’) della traversa (18) di guida dei carrelli con le teste di chiodatura (T, T’), essendo tali guide fissate reciprocamente con l’estremità superiore, per mezzo di piastre (19, 19’) e sulla parte dei montanti così realizzata, essendo fissate coi loro bordi, delle incarterature (14, 14’) con pianta ad U, che conferiscono agli stessi montanti una forma scatolare e che sono preferibilmente di differente profondità, per poter alloggiare nel montante più profondo il quadro elettrico di comando e di controllo della macchina e per alloggiare invece nell’altro montante i comandi pneumatici e/od altri componenti della macchina.
  4. 4) Macchina secondo la rivendicazione 3), caratterizzata dal fatto che a fronte di un bancale (1) con un piano di lavoro (101) largo circa 1600 mm, la struttura carrellata a portale (P) viene dimensionata con una distanza (LM) tra i fianchi interni dei montanti, compresa tra 1600 e 1700 mm, ad esempio di circa 1660 mm, e con una larghezza complessiva (LP) compresa tra 2260 e 2360 mm, ad esempio di circa 2310 mm.
  5. 5) Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i primi recessi (RI, RI’) hanno una profondità (PI) di circa 60-80 mm, ad esempio di circa 67 mm, mentre i secondi recessi (R2, R2’) hanno una profondità (P2) di circa 70-90 mm, preferibilmente di circa 80 mm.
  6. 6) Macchina per la produzione di palette di carico o di contenitori di legno, con la struttura carrellata che porta le teste di chiodatura, avente una larghezza complessiva limitata, che consente di stivare la stessa macchina pronta per il funzionamento, in container di dimensioni standard, realizzata in particolare, in tutto o sostanzialmente, come descritto, come illustrato nelle figure delle tre tavole allegate di disegno e per gli scopi sopra esposti.
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