ITBO20010114A1 - Dispositivo misuratore di distanza optoelettronico - Google Patents

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Description

D E S C R I Z IO N E
La presente invenzione è relativa ad un dispositivo misuratore di distanza optoelettronico.
Come è noto, i dispositivi misuratori di distanza optoelettronici attualmente conosciuti sono provvisti di un fotoemettitore atto ad emettere un fascio di impulsi luminosi in una direzione specifica per il rilevamento di oggetti, un fotoricevitore del tipo PSD (Position Sensitive Device) atto a ricevere parzialmente, attraverso un sistema di triangolazione ottica, il fascio di impulsi luminosi riflessi da un oggetto per fornire in uscita un primo ed un secondo segnale elettrico di posizione, i cui valori assieme presentano una correlazione con la posizione del fascio di impulsi incidente su una superficie presentata dal fotoricevitore .
I dispositivi misuratori di distanza sopracitati sono inoltre provvisti di un circuito di elaborazione, il quale riceve in ingresso il primo ed il secondo segnale elettrico di posizione, ed è atto a fornire in uscita un segnale, determinato in funzione del rapporto tra i suddetti segnali di posizione ed indicante la distanza dell'oggetto.
I dispositivi misuratori di distanza presentano l'inconveniente che il circuito di elaborazione sopra descrìtto è particolarmente complesso e dì conseguenza determina un elevato costo di produzione dei dispositivi misuratori di distanza stessi .
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo misuratore di distanza di tipo optoelettronico esente dagli inconvenienti sopra descritti.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un dispositivo misuratore dì distanza, come descritto nella rivendicazione 1.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
la figura 1 illustra schematicamente un dispositivo misuratore di distanza realizzato secondo i dettami della presente invenzione; e
la figura 2 mostra un diagramma di flusso relativo al funzionamento del dispositivo misuratore di distanza illustrato in figura 1.
Con riferimento alla figura 1, con il numero 1 è indicato nel suo complesso un dispositivo misuratore di distanza optoelettronico atto a misurare la distanza D di un generico oggetto 2 rispetto al dispositivo misuratore di distanza 1 stesso.
Il dispositivo misuratore di distanza 1 comprende una unità optoelettronica di emissione della luce, nella fattispecie un fotoemettitore 3, il quale è atto a generare in uscita in una prefissata direzione, ed in funzione di un segnale di controllo CT ricevuto in ingresso, un fascio luminoso comprendente una sequenza di impulsi luminosi; ed una unità optoelettronica di ricezione della luce, nella fattispecie un fotoricevitore 4, il quale è atto a ricevere, attraverso un sistema di triangolazione ottica, il fascio luminoso riflesso dall'oggetto 2 per fornire in uscita un primo ed un secondo segnale elettrico di posizione POSi, POS2, i cui valori, insieme, presentano una correlazione con la distanza D dell'oggetto 2 stesso misurata rispetto al dispositivo misuratore di distanza 1.
Il dispositivo misuratore di distanza 1 comprende, inoltre, un circuito di sbilanciamento 5, il quale è collegato a valle del fotoricevitore 4 ed è atto ad elaborare il primo ed il secondo segnale elettrico di posizione POSi, POS2, forniti dal fotoricevitore 4 stesso per fornire in uscita un segnale differenziale DIF presentante un valore indicativo della distanza D dell'oggetto 2; ed una unità di elaborazione 6, la quale è atta a ricevere ed elaborare, come verrà descritto in dettaglio in seguito, il segnale differenziale DIF alimentato dal circuito di sbilanciamento 5 per determinare la distanza D dell'oggetto 2 rispetto al dispositivo misuratore di distanza 1.
Il fotoricevitore 4 è vantaggiosamente definito da un sensore di tipo noto, generalmente indicato con la sigla "PSD" (Position Sensitive Device) , il quale presenta una superficie 7 sensibile alla posizione del fascio di luce incidente e comprende un primo e secondo terminale 8, 9 di uscita.
In dettaglio, il fotoricevitore 4 è atto a fornire nel primo e nel secondo terminale 8, 9 il primo e rispettivamente il secondo segnale elettrico di posizione POSi, POS2, i cui valori presentano insieme una correlazione con la posizione di incidenza sulla superficie 7 del fascio luminoso riflesso dall'oggetto 2.
Più in dettaglio, il fotoricevitore 4 è posizionato rispetto al fotoemettitore 3 in modo tale da realizzare una precisa triangolazione ottica del fascio di luce di emissione e ricezione, definendo in tal modo una relazione univoca tra la posizione del punto di incidenza del fascio di luce sulla superficie 7 del fotoricevitore 4 e la distanza D dell'oggetto 2 misurata rispetto al dispositivo misuratore di distanza 1.
Tale relazione fornisce quindi una correlazione tra la distanza D dell'oggetto 2 dal dispositivo misuratore di distanza 1 ed i valori del primo e secondo segnale di posizione POSi, POS2.
Con riferimento alla figura 1, il circuito di sbilanciamento 5 comprende uno stadio di amplificazione 10, che può essere vantaggiosamente definito ad esempio da una coppia di circuiti di amplificazione 11 (illustrati schematicamente), i quali sono atti a ricevere in ingresso il primo e rispettivamente il secondo segnale di posizione POSi, POS2 ed a fornire in uscita un'amplificazione di questi ultimi; ed uno stadio di regolazione 12, il quale è collegato al fotoricevitore 4 attraverso lo stadio di amplificazione 10 ed è atto a sbilanciare, in funzione di un segnale di comando COM ricevuto in ingresso, l'amplificazione del primo e/o del secondo segnale di posizione POSi, POS2.
In dettaglio lo stadio di regolazione 12 comprende un resistore 13 variabile, il quale è di tipo noto e può essere definito da un trimmer digitale il cui valore di resistenza R viene regolato attraverso il segnale di comando COM ricevuto in ingresso dal dispositivo di regolazione 12 stesso.
In altre parole, lo stadio di regolazione 12 è atto a variare, in funzione del segnale di comando COM la resistenza R del resistore 13 variabile determinando in tal modo uno sbilanciamento controllato dell'amplificazione del primo e del secondo segnale di posizione POSi, POS2.
Il circuito di sbilanciamento 5 comprende inoltre uno stadio differenziale 14, il quale è collegato a valle dello stadio di regolazione 12 dal quale riceve il primo ed il secondo segnale di posizione POSi, POS2,ed è atto a fornire in uscita il segnale differenziale DIF, che viene determinato dall'amplificazione della differenza tra il primo ed il secondo segnale di posizione POSi, POS2.
Da quanto sopra descritto è opportuno sottolineare che lo stadio di amplificazione 10 e lo stadio di regolazione 12 definiscono un primo ed un secondo "canale" di amplificazione 15, 16, i quali collegano i terminali d'ingresso dello stadio differenziale 14 ai terminali d'uscita del fotoricevitore 4, ovvero, collegano il primo ed il secondo terminale di uscita 8, 9 del fotoricevitore 4 ad un primo e rispettivamente un secondo terminale d'ingresso 17, 18 dello stadio differenziale 14, e presentano un rispettivo guadagno controllabile attraverso il segnale di comando COM.
Lo stadio differenziale 14 riceve sul primo e sul secondo terminale 17, 18, il primo ed il secondo segnale di posizione POSi, POS2 opportunamente sbilanciati dallo stadio regolatore 12, ed alimenta il dispositivo di elaborazione 6 con il segnale differenziale DIF.
Il dispositivo di elaborazione 6 comprende una unità di sincronismo 19 atta a generare il segnale di controllo CT che comanda l'emissione degli impulsi luminosi dal fotoemettitore 3; ed una unità di controllo centrale 20, la quale è atta a ricevere in ingresso il segnale differenziale DIF ed a fornire in uscita il segnale COM attraverso il quale regola la resistenza R del resistore variabile 13, ed un segnale MIS indicante la misura della distanza D rilevata.
In dettaglio, l'unità di controllo centrale 20 è in grado di fornire in uscita il segnale di misura MIS al verificarsi di una condizione circuitale prestabilita, che viene soddisfatta quando il segnale differenziale DIF presenta un prefissato valore DIF0, ad esempio un valore in tensione e/o in corrente sostanzialmente uguale a zero (DIF=DIF0=0).
Più in dettaglio, l'unità di controllo centrale 20 è atta a raggiungere la sopra descritta condizione circuitale prestabilita attraverso un controllo ad "anello chiuso", in cui effettua, in funzione del valore del segnale differenziale DIF, una variazione della resistenza R del resistore variabile 13, il quale determina uno sbilanciamento controllato delle amplificazioni presenti nei due canali di amplificazione 15, 16 e quindi una variazione controllata del primo e del secondo segnale di posizione POSi, POS2, in ingresso dello stadio differenziale 14.
L'unità di controllo centrale 20, una volta raggiunta la sopra descritta condizione circuitale prestabilita, è in grado di ricavare il segnale di misura MIS attraverso il valore della resistenza R del resistore 13 che ha originato il raggiungimento della sopra descritta condizione circuitale prestablita.
In particolare il segnale di misura MIS viene calcolato attraverso una funzione circuitale FC(R) memorizzata in una memoria (non illustrata) dell'unità di controllo centrale 20.
In dettaglio, nella memoria (non illustrata) è memorizzata una tabella contenente una pluralità di valori numerici definenti la funzione circuitale FC(R), la quale consente di ricavare, per ciascun valore della resistenza R del resistore 13, il segnale di misura MIS indicante la distanza D dell'oggetto 2.
Più in dettaglio la funzione circuitale FC(R) definisce un'associazione biunivoca tra il valore della distanza D dell'oggetto 2, ed il valore della resistenza R del resistore 13, che permette il raggiungimento della condizione circuitale prestabilita.
L'unità di comando centrale 20 oltre ad effettuare il sopra descritto controllo ad "anello chiuso", è atta a coordinare e controllare le operazioni svolte dall'unità di sincronismo 19.
Con riferimento alla figura 1, il dispositivo misuratore di distanza 1 comprende inoltre un visualizzatore 22 di tipo noto, ad esempio un display a cristalli liquidi, il quale è atto a ricevere dall'unità di controllo centrale 20, il segnale di misura MIS in modo tale da visualizzare il valore numerico della distanza dell'oggetto 2 rilevato, calcolata rispetto al dispositivo misuratore di distanza 1 stesso.
Preferibilmente ma non necessariamente, il dispositivo misuratore dì distanza 1 comprende inoltre un dispositivo di comando 23 di tipo noto ad esempio un pulsante, il quale è atto a permettere ad un generico utente di attivare il dispositivo misuratore di distanza 1 .
In particolare, il dispositivo di comando 23 è collegato all'unità di elaborazione per comunicare a quest'ultima un segnale di azionamento codificante un comando di attivazione del dispositivo misuratore di distanza 1.
Preferibilmente, ma non necessariamente, il dispositivo misuratore di distanza 1 è provvisto di un circuito di ricerca preliminare 24, il quale è atto ad effettuare una ricerca di presenza/assenza di un oggetto 2 in corrispondenza del dispositivo misuratore di distanza 1 stesso prima che quest'ultimo effettui il rilevamento della distanza dell'oggetto 2.
In particolare, il circuito di ricerca preliminare 24 comprende un interruttore 25, il quale è collegato tra il primo terminale 8 di uscita del fotoricevitore 4 ed un terminale 26 presentante un potenziale prefissato VRF (ad esempio un potenziale di massa VRF=0); una unità di selezione 27, che coopera con l'unità di controllo centrale 20 ed è atta a comandare selettivamente l'apertura/chiusura dell'interruttore 25 determinando in tal modo la selezione di una delle seguenti modalità di funzionamento del dispositivo misuratore di distanza 1.
Una modalità di funzionamento di "misura", in cui il dispositivo misuratore di distanza 1 è atto a effettuare il sopra citato controllo della resistenza R del resistere 13 per raggiungere la condizione circuitale prestabilita, nella quale è in grado di fornire il segnale di misura MIS indicante la distanza D dell'oggetto 2.
Una modalità di funzionamento a "tasteggio", in cui il dispositivo misuratore di distanza 1 è in grado di effettuare una ricerca preliminare (descritta dettagliatamente in seguito) per rilevare unicamente la presenza o l'assenza di un oggetto 2 indipendentemente dalla distanza D di quest'ultimo.
In dettaglio, l'unità di controllo centrale è in grado dì selezionare le modalità di funzionamento a "tasteggio" e di "misura" del dispositivo misuratore di distanza 1, comandando, attraverso l'unità di selezione 27, la chiusura e rispettivamente l'apertura dell'interruttore 25.
Il funzionamento del dispositivo misuratore di distanza 1 verrà ora descritto facendo riferimento alla figura 2.
Si ipotizza inizialmente che il dispositivo misuratore di distanza 1 sia provvisto del circuito di ricerca preliminare 24; sia operativo, ovvero sia stato attivato da un utente attraverso il dispositivo di comando 23; che il prefissato valore DIF0 per il raggiungimento della condizione circuitale prestabilita sia sostanzialmente uguale a zero (DIFo=0), e che il dispositivo misuratore di distanza 1 sia nella modalità di funzionamento di "misura", ovvero che l'interruttore 25 sia aperto.
Inizialmente si perviene al blocco 100, nel quale il dispositivo misuratore di distanza 1 comanda, attraverso il fotoemettitore 3, l'emissione di un fascio di impulsi luminosi.
Nel blocco 100 il dispositivo misuratore di distanza 1 comanda attraverso l'unità di selezione 27 la chiusura dell'interruttore 25 determinando il passaggio del dispositivo misuratore di distanza 1 dalla modalità di funzionamento di "misura" alla modalità di funzionamento a "tasteggio", nella quale viene attivata la ricerca preliminare dell'oggetto 2.
Il blocco 100 è seguito dal blocco 110, nel quale il dispositivo misuratore di distanza 1 verifica la presenza/assenza di un oggetto 2.
In dettaglio, nella modalità di funzionamento a "tasteggio", la chiusura dell'interruttore 25 determina l'esclusione del primo canale 15, ovvero, una "imposizione" del potenziale prefissato VRF (ad esempio nullo) al primo segnale di posizione POSi nel primo terminale d'ingresso 17 dello stadio differenziale 14; in questa condizione il funzionamento del circuito di sbilanciamento 5 viene limitato all'amplificazione del secondo canale 16, in quanto il segnale differenziale DIF in uscita dello stadio differenziale 14 corrisponde alla differenza tra il valore del secondo segnale di posizione POS2 opportunamente amplificato e il potenziale prefissato VRF.
In tale condizione di funzionamento, l'unità di controllo centrale 20 è in grado di stabilire attraverso l'analisi del segnale differenziale DIF la presenza o l'assenza di un oggetto 2.
Infatti, in caso di assenza dell'oggetto 2, il segnale di posizione POS2 è ovviamente nullo, in quanto il fotoricevitore 4 non viene eccitato da segnali luminosi. In questo caso l'unità di controllo centrale 20 rileva un segnale differenziale DIF=0 ed il blocco 110 è seguito dal blocco 120, nel quale l'unità di controllo centrale 20 assegna alla distanza D, codificata dal segnale di misura MIS, un valore infinito. In questo caso il visualizzatore 22 indica all'utente una condizione di assenza di oggetti 2.
Il blocco 120 è seguito dal blocco 130, nel quale ha termine la misura della distanza ed il misuratore di distanza 1 si pone in uno stato di attesa di un nuovo comando di attivazione da parte dell'utente.
Nel caso opposto, ovvero in presenza di un oggetto 2, il segnale di posizione POS2 presenta un valore diverso da zero in quanto il fotoricevitore 4 viene eccitato dal segnale luminoso riflesso dall'oggetto 2 stesso. In questo caso l'unità di controllo centrale 20 rileva un segnale differenziale DIF di valore diverso da zero indicante la presenza di un oggetto 2.
In questa condizione il blocco 110 è seguito dal blocco 140, nel quale l'unità di controllo centrale 20 comanda attraverso l'apertura dell'interruttore 25, il passaggio dalla modalità di funzionamento "a tasteggio" alla modalità di funzionamento di "misura".
Nel blocco 140 l'unità di controllo centrale 20 inizializza un contatore C0NT=1 e pilota, attraverso il segnale di comando COM, una prima variazione della resistenza R del resistore 13, assegnandoli un valore iniziale prestabilito Ro ad esempio pari al valore massimo o minimo del resistore 13 stesso.
Il blocco 140 è seguito dal blocco 150, nel quale l'unità di controllo 20 rileva il valore del segnale differenziale DIF prodotto, attraverso la ricezione di un nuovo impulso luminoso convertito dal fotoricevitore 4 nei rispettivi primo e secondo segnale di posizione POSI e POS2.
Il blocco 150 è seguito dal blocco 160, nel quale l'unità di controllo centrale 20 verifica il valore del segnale differenziale DIF.
Se la differenza tra il valore del segnale differenziale DIF rilevato ed il valore del segnale differenziale DIF che soddisfa la condizione circuitale prestabilita (DIF=0) è maggiore di un valore di scostamento minimo, il blocco 160 è seguito dal blocco 180.
Se invece la differenza tra il valore del segnale differenziale DIF rilevato, ed il valore del segnale differenziale DIF che soddisfa la condizione circuitale prestabilita (DIF=0) è minore del valore di scostamento minimo, il blocco 160 è seguito dal blocco 170, nel guale l'unità di controllo centrale 20 aggiorna il valore di scostamento minimo stesso assegnandoli un nuovo valore, che viene ricavato dalla differenza tra il valore del segnale differenziale DIF rilevato, ed il valore del segnale differenziale DIF indicante la condizione circuitale prestabilita (DIF=0).
Nel blocco 170 l'unità di controllo centrale 20 memorizza, inoltre, il valore della resistenza R del resistore 13 che ha determinato il nuovo valore di scostamento minimo.
Da guanto sopra descritto è opportuno sottolineare che il valore di scostamento minimo confrontato nella prima verifica (primo ciclo in cui viene interessato il blocco 160), viene inizialmente fissato (memorizzato) ad esempio ad un valore massimo prestabilito.
Il blocco 170 è seguito dal blocco 190, nel quale viene effettuata una verifica del valore di scostamento minimo memorizzato.
Se il valore di scostamento minimo memorizzato è sostanzialmente uguale a zero (verifica della condizione prefissata, ovvero il valore del segnale differenziale DIF è sostanzialmente uguale a zero), il blocco 190 è seguito dal blocco 200 nel quale l'unità di controllo centrale 20 ricava, attraverso la funzione circuitale FC(R) della resistenza R associata al valore di scostamento minimo memorizzato, la misura della distanza D dell'oggetto 2 dal dispositivo misuratore di distanza 1 e fornisce il segnale di misura MIS al visualizzatore 22, attraverso il quale viene visualizzata la distanza D dell'oggetto 2.
Se invece il valore dello scostamento minimo memorizzato è diverso da zero il blocco 190 è seguito dal blocco 180, nel quale viene verificato se il contatore CONT ha raggiunto un valore massimo NMAXA ovvero, viene verificata la relazione: CONT<=NMAX.
In caso negativo, ovvero se C0NT>NMAX il blocco 180 è seguito dal blocco 200 sopra descritto, mentre in caso positivo, ovvero se CONT<=NMAX il blocco 180 è seguito dal blocco 210, nel quale l'unità di controllo centrale 20 pilota, attraverso il segnale di comando COM, una nuova variazione del valore della resistenza R del resistere 13.
In particolare l'unità di controllo centrale 20 effettua la variazione della resistenza R del resistore 13 secondo un algoritmo di ricerca binaria di tipo noto.
L'unità di controllo centrale 20 è atta, attraverso l'algoritmo di ricerca binario, a determinare di volta in volta una precisa variazione della resistenza R del resistore 13 in funzione del valore positivo o negativo del segnale differenziale DIF.
In altre parole l'algoritmo di ricerca binario determina la variazione di resistenza R del resistore 13 in funzione del valore dello scostamento minimo, in modo tale da ridurre al minimo il valore di quest'ultimo.
Il blocco 210 è seguito dal blocco 150, nel quale l'unità di controllo centrale 20 effettua nuovamente il ciclo di rilevazione del segnale differenziale DIF, che viene successivamente elaborato nel blocco 160, nel quale viene effettuato il confronto tra il valore di scostamento minimo memorizzato e la differenza tra il valore del segnale differenziale DIF rilevato ed il valore del segnale differenziale DIF associato alla condizione circuitale prestabilita (DIF=0).
Il dispositivo misuratore di distanza 1 presenta il vantaggio di essere preciso, ovvero è in grado di misurare la distanza di qualsiasi oggetto 2 indipendentemente dal potere riflettente di quest'ultimo .
Infine, il dispositivo misuratore di distanza 1 presenta il vantaggio di essere costruttivamente semplice ed economico.
Risulta infine chiaro che al dispositivo misuratore di distanza 1 qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.
In particolare, il circuito dispositivo misuratore di distanza può essere privo del circuito di ricerca preliminare, ovvero è in grado di determinare la distanza effettuando direttamente il controllo ad "anello chiuso" senza una preliminare verifica della presenza/assenza dell'oggetto 2.

Claims (1)

  1. R IV E N D ICA Z IO N I 1.Dispositivo misuratore di distanza (1) optoelettronico caratterizzato dal fatto di comprendere: mezzi emettitori (3) di luce atti ad emettere un fascio di impulsi luminosi in una direzione prestabilita; - mezzi di ricezione (4) optoelettronici, i quali sono atti a ricevere un fascio di impulsi luminosi riflessi da un oggetto (2) ed a fornire in uscita un primo ed un secondo segnale di posizione (POSi),(POS2) indicativi della distanza (D) dell'oggetto (2) dal dispositivo misuratore di distanza (1); mezzi di sbilanciamento (5) atti a ricevere in ingresso i detti primo e secondo segnale di posizione (POSi),(POS2), ed in grado di amplificare/attenuare alternativamente il primo e il secondo segnale di posizione (POSi),(POS2) stessi, attraverso la variazione di un parametro circuitale (R) effettuata in funzione di un segnale di controllo (COM) ricevuto in ingresso; mezzi di elaborazione (6) atti a fornire in uscita il detto segnale di controllo (COM) per variare sequenzialmente il valore del detto parametro circuitale (13) fino al raggiungimento di una prefissata relazione tra i detti primo e secondo segnale di posizione (POSi),(POS2); i detti mezzi di elaborazione (6) essendo atti a fornire in uscita un segnale (MIS) indicante la distanza D dell''oggetto, ricavata in funzione del valore del detto parametro circuitale (R) che ha determinato il raggiungimento della detta prefissata relazione tra i detti primo e secondo segnale di posizione (POSi),(POS2) . 2.-Dispositivo misuratore di distanza optoelettronico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di sbilanciamento (5) comprendono mezzi resistivi (13) presentanti un parametro circuitale resistivo (R) variabile, il cui valore viene controllato da detti mezzi di elaborazione (6) attraverso il detto segnale di controllo (COM). 3.-Dispositivo misuratore di distanza optoelettronico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di sbilanciamento (5) comprendono mezzi differenziali (14) riceventi in ingresso i detti primo e secondo segnale di posizione (POSi), (POS2), ed atti ad elaborare i detti primo e secondo segnale di posizione (POSi),(POS2) stessi per alimentare ai mezzi di elaborazione (6) un segnale differenziale (DIF) definito dalla differenza tra il detto primo ed il detto secondo segnale di posizione (POSi),(POS2). 4.-Dispositivo misuratore di distanza optoelettronico secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che la detta prefissata relazione è definita dalla condizione in cui il detto segnale differenziale (DIF) ricevuto in ingresso dai detti mezzi di elaborazione (6) presenta un valore sostanzialmente uguale ad un valore prestabilito. 5.-Dispositivo misuratore di distanza optoelettronico secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che la detta prefissata relazione è definita dalla condizione in cui il valore del detto segnale differenziale (DIF) ricevuto in ingresso dai detti mezzi di elaborazione (6) è sostanzialmente uguale a zero. 6.-Dispositivo misuratore di distanza optoelettronico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di sbilanciamento 5 comprendono un primo ed un secondo canale di amplificazione (15), (16). 7.-Dispositivo misuratore di distanza optoelettronico secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di ricerca preliminare (24) controllati dai detti mezzi dei elaborazione (6) ed atti a annullare il contributo del primo o del secondo canale di amplificazione (15),(16) per permettere ai detti mezzi di elaborazione (6) di elaborare uno dei due segnali di posizione (POSi),(POS2) e rilevare unicamente la presenza/assenza di un oggetto (2). 8.-Dispositivo misuratore di distanza optoelettronico secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di elaborazione 6 comprendono primi mezzi di verifica (110) atti a rilevare la presenza/assenza di un oggetto (2). 9.-Dispositivo misuratore di distanza optoelettronico secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di elaborazione (6) comprendono secondi mezzi di verifica (190) atti a controllare se la detta condizione prestabilita è verificata. 10.-Dispositivo misuratore di distanza optoelettronico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 9, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di elaborazione (6) comprendono mezzi di calcolo (200) della distanza (D) atti a fornire in uscita il detto segnale di misura (MIS) determinato in funzione della resistenza (R) dei detti mezzi resistivi (13) che determina la detta condizione prefissata. 11 .-Dispositivo misuratore di distanza optoelettronico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 10, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di elaborazione (6) sono atti a variare la resistenza (R) dei detti mezzi resistivi (13) attraverso un algoritmo di ricerca binario. 12.-Dispositivo misuratore di distanza optoelettronico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 11, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di sbilanciamento (5) comprendono mezzi di amplificazione (11). 13.-Dispositivo misuratore di distanza optoelettronico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di visualizzazione (22) riceventi in ingresso il detto segnale di misura (MIS) per visualizzare la distanza (D) dell'oggetto (2). 14.-Dispositivo misuratore di distanza optoelettronico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 13, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi resistivi (13) sono definiti da un trimmer digitale. 15.-Dispositivo misuratore di distanza optoelettronico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di elaborazione 6 comprendono mezzi di sincronizzazione (19) atti a alimentare un segnale di sincronizzazione (CT) ai detti mezzi di emissione (3) luminosa per controllare l'emissione del fascio luminoso. 16.-Dispositivo misuratore di distanza optoelettronico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il detti mezzi di ricezione (4) optoelettronici sono dei fotoricevitori PSD.
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