ITBO20000610A1 - Struttura portante a barre per un sistema di arredamento e relativo elemento portante a barra - Google Patents

Struttura portante a barre per un sistema di arredamento e relativo elemento portante a barra Download PDF

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ITBO20000610A1
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IT2000BO000610A
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Carlo Biondi
Paolo Consolini
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Haworth S P A
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Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo: “Struttura portante a barre per un sistema di arredamento e relativo elemento portante a barra”
La presente invenzione si riferisce ad una struttura portante a barre per un sistema di arredamento e relativo elemento portante a barra, in particolare, ma non limitativamente, per uffici.
Sono noti numerosi sistemi di arredamento, che utilizzano elementi modulari variamente disposti e combinati fra loro per creare o modificare configurazioni di arredamento secondo l’ambiente in cui sono dislocati.
Alcune di queste soluzioni sono note da documenti brevettali della medesima richiedente, in cui sistemi di arredamento di tipo modulare comprendono, come elemento principale di sviluppo, una struttura a telaio portante, o, in alternativa, un piano di lavoro.
La soluzione proposta nella domanda di brevetto WO 98/16136 della medesima richiedente, ad esempio, propone un sistema incentrato e sviluppato su piani di lavoro sostenuti da una pluralità di gambe, ed è caratterizzato dal fatto che detti piani di lavoro comprendono una pluralità di piastre di appoggio fissate in posizioni predeterminate per la connessione con ulteriori piani di lavoro ed elementi strutturali di arredamento.
Sebbene tali sistemi di arredamento abbiano dimostrato nell’uso un elevata efficacia nella risoluzione dei problemi legati all ’ottimizzazione degli spazi di lavoro, ed una estrema facilità di installazione e di modifica della loro configurazione, hanno contemporaneamente consentito di evidenziare ulteriori vie di sviluppo nel settore dei sistemi di arredamento, Ognuno dei sistemi di arredamento di tipo noto è caratterizzato dalla necessità di dislocare nell ’ambiente di lavoro un elemento, sia esso un telaio portante o un piano di lavoro, utilizzandolo come punto di origine per lo sviluppo del sistema stesso. Detto elemento, su cui è realizzata una postazione di lavoro, è assimilabile ad un nodo fisso di una rete di arredamento che deve essere, invece, sviluppabile e modificabile in modo dinamico. In tale configurazione, la dislocazione di una nuova postazione di lavoro di una rete di arredamento deve conseguentemente partire dalla connessione di un nuovo nodo a detto punto di origine e i successivi accessi alla rete devono avvenire in uno dei punti preesistenti, forzando la rete di arredamento a crescere in modo sequenziale progressivo.
Una simile modalità di sviluppo del sistema di arredamento è resa necessaria anche dall’esigenza di connettere le nuove postazioni di lavoro al sistema di canalizzazione dei collegamenti elettrici e dati presente unicamente nei nodi preesistenti della struttura di arredamento.
Inoltre, le dimensioni delle strutture di origine, telai o piani di lavoro, possono portare ad organizzare gli spazi ambiente disponibili fissando in modo univoco la dislocazione dei nodi della rete di arredamento e forzandone il suo sviluppo.
Tutte queste caratteristiche, in un procedimento di ottimizzazione degli spazi di un ambiente di lavoro, comportano il rischio di lasciare inutilizzati ampie zone, in quanto non raggiungibili da una rete di arredamento in fase avanzata di sviluppo, o obbligano a modificare l’intera dislocazione di una rete preesistente.
Scopo della presente invenzione è quello di fornire una risposta alle esigenze sopra evidenziate, superando le limitazioni dei sistemi modulari di arredamento di tipo noto, proponendo una struttura portante per un sistema di arredamento senza punti di origine né nodi prefissati di accesso.
Un altro degli scopi principali della presente invenzione è quello di realizzare una struttura di arredamento che comprenda numerose soluzioni di arredamento, vale a dire, dalle postazioni di lavoro indipendenti fino a complesse strutture del tipo “a box”, utilizzando sempre un’unica tipologia di elemento portante.
Un altro scopo della presente invenzione è di realizzare un sistema di arredamento che incentri la sua modularità e la sua flessibilità di sviluppo su un’unica struttura portante utilizzabile, in ogni suo punto, per la creazione di isole di lavoro.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è di assimilare all’unica struttura portante anche la canalizzazione di cavi elettrici o della rete cablata di dati, in modo da rendere indipendente dallo sviluppo della struttura del sistema la connessione di nuove isole di lavoro a detta canalizzazione.
Uno scopo aggiuntivo della presente invenzione è quello di realizzare un sistema di arredamento dinamico che comprenda postazioni di lavoro indipendenti connettibili selettivamente alla struttura portante.
Al fine di raggiungere gli scopi suddetti, l’invenzione ha per oggetto una struttura portante a barre per un sistema di arredamento comprendente una pluralità di elementi portanti e dispositivi di aggancio, caratterizzata dal fatto che due o più di detti elementi portanti, allungati secondo una direzione preferenziale, sono connessi reciprocamente in un punto qualunque lungo detta loro direzione preferenziale.
Uno dei vantaggi principali della presente invenzione consiste nella possibilità di connettere facilmente tra loro più elementi portanti secondo angoli e punti di connessione variabili, così da creare un’unica linea continua di elementi portanti comprendente mezzi di canalizzazione elettrica e dati.
Un altro vantaggio della presente invenzione consiste nella facilità di accesso e di gestione del sistema di canalizzazione elettrica e dati.
Un altro vantaggio consiste nella possibilità di connettere elementi di arredamento indipendenti liberamente lungo tutta l’estensione degli elementi portanti.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno dalla seguente descrizione dettagliata di una forma preferita di attuazione, con riferimento alle figure annesse date a puro titolo di esempio non limitativo, in cui:
la figura 1 è una vista prospettica di un esempio di una struttura di arredamento secondo la presente invenzione;
le figure 2a e 2b sono viste prospettiche parziali di ulteriori forme di attuazione di strutture di arredamento;
la figura 3 è una vista prospettica di un particolare della connessione tra più elementi portanti;
la figura 4 è una vista in sezione di un’estremità di un elemento portante;
la figura 5 è una vista frontale dell' estremità di figura 4;
le figure 6 e 7 sono viste prospettiche di una struttura di arredamento del tipo a “box” secondo la presente invenzione;
le figure 8 a 10 sono viste prospettiche di mezzi di raccolta e canalizzazione di cavi elettrici e/o dati;
la figura Ila è una vista in pianta di una forma di attuazione di un sistema di arredamento realizzato mediante la struttura portante della presente invenzione;
la figura 1 lb è una vista prospettica della forma di attuazione di figura 4a;
la figura 12 è una vista prospettica di una forma di attuazione di una postazione di lavoro indipendente secondo la presente invenzione;
la figura 13 è una vista prospettica di un particolare di un sistema di arredamento comprendente postazioni di lavoro indipendenti; e
la figura 14 è una vista prospettica di una ulteriore struttura di arredamento secondo la presente invenzione.
Con riferimento ora alle figure, una struttura portante a barre per un sistema di arredamento comprende una pluralità di elementi portanti sostanzialmente uguali fra loro, di forma ad esempio, ma non limitativamente, parai lei epipeda, allungati secondo una direzione preferenziale, tanto da risultare paragonabili alla forma di una barra. Per una più chiara comprensione della descrizione che segue, la barra del sistema di arredamento secondo la presente invenzione verrà indicata con il termine di barra orizzontale, se utilizzata disposta parallelamente rispetto ad una superficie di pavimento, o con il termine di barra verticale, se disposta generalmente ortogonalmente rispetto a detta superficie di pavimento. Tale distinzione di terminologia, che viene utilizzata a scopo di chiarezza, aiuta anche ad indicare che elementi di arredamento con le medesime caratteristiche tecniche e costruttive possono essere utilizzati per differenti funzioni.
Come dettagliatamente illustrato nel seguito, la parete periferica della barra comprende una pluralità di appendici o costole laterali e appendici o costole d’angolo che, nel loro complesso, definiscono pareti periferiche della barra interrotte da una pluralità di scanalature longitudinali parallele. La barra comprende, inoltre, dispositivi di aggancio, montati, ad esempio, ad una sua estremità, che, si possono impegnare con le costole laterali di un’altra barra e consentono la connessione scorrevole reciproca delle barre orizzontali e verticali. Mezzi di sopporto, ad esempio, mensole, bracci, staffe, o qualsiasi altro elemento adatto per sopportare un piano di lavoro o altri complementi di arredamento, comprendono anch’essi lo stesso dispositivo di aggancio in modo tale da potere essere connessi scorrevolmente ad una barra orizzontale o verticale. Nel caso di barre verticali, elementi di piede, utilizzati per migliorare la stabilità della struttura, possono essere connessi all’estremità di una barra mediante il medesimo dispositivo di aggancio sopra citato.
Nell’esempio di figura 1, quattro barre orizzontali 10, sono connesse ciascuna ad una barra verticale 20 comune da un lato, ed a rispettive barre verticali 20 dall’altro lato, in modo tale da realizzare una struttura a quadrifoglio con quattro postazioni di lavoro distinte. Sulle barre orizzontali 10 sono connesse scorrevoli mensole 30 che sopportano rispettivi piani di lavoro 40. Tra la parete periferica superiore delle barre orizzontali 10 e la parete periferica laterale delle barre verticali 20, sono connessi elementi di pannello, quali, ad esempio, schermi di separazione 32 e pannelli divisori 34, per creare un’alzata protettiva su ciascun piano di lavoro 40. Sulla porzione superiore dei pannelli divisori 34 è connessa una barra orizzontale di altezza ridotta 12, utilizzata sia come finitura di arredamento, sia come mezzo di connessione per ulteriori pannelli divisori o altri complementi di arredamento. Per aumentare la stabilità verticale della struttura, ciascuna barra verticale 20 comprende, nella sua porzione inferiore, elementi di piede 22, 24 connessi smontabili.
Naturalmente la forma e le dimensioni degli schermi 32 e/o dei pannelli 34 potranno ampiamente variare rispetto a quanto illustrato nelle figure annesse, fin tanto che possano essere raggiunti gli scopi ed i vantaggi della presente invenzione. Ad esempio, gli elementi di pannello, connessi ad una barra mediante le scanalature della sua porzione periferica, potranno essere ciechi o a vetrate, utilizzati singolarmente, in corrispondenza della scanalatura centrale, o in coppia, in corrispondenza delle due scanalature esterne, a copertura parziale della barra o a filo con la sua porzione periferica laterale.
Le figure 2a, 2b illustrano porzioni di pareti realizzate con il sistema della presente invenzione attrezzate in modo differente. Le barre orizzontali 10 sono connesse alle loro estremità a barre verticali 20, e tra esse sono impegnati alcuni pannelli divisori 34 in modo tale da realizzare una parete di arredamento. I pannelli sono, ad esempio, ma non limitatamente, realizzati in legno, come in figura 2a, o in materiale metallico rivestito di tessuto, come in figura 2b, e sono connessi tra loro mediante ulteriori barre orizzontali di altezza ridotta 12. Alle barre orizzontali 10 sono connesse scorrevoli mensole di sostegno 30 su cui sono impegnati piani di lavoro 40, su cui, a loro volta, sono fomiti schermi di separazione 32. Su un lato della struttura, alla barra verticale 20, è connesso un elemento a tenda 36, utilizzato anch’esso a scopo divisorio e di arredamento. In figura 2a, sul lato opposto all’elemento a tenda 36, è connesso scorrevole un’ulteriore barra orizzontale 10, sulla quale è connessa scorrevole una delle mensole di sostegno 30 del piano di lavoro 40.
Uno dei vantaggi della forma di attuazione illustrata in figura 2a, è quello di potere modificare le dimensioni del piano di lavoro 40, ad esempio, riducendole, o di suddividere detto piano 40 in più piani di lavoro distinti, semplicemente spostando la barra orizzontale 10 laterale per fornire in modo rapido ed efficace le necessarie mensole di sostegno 30, senza modificare né la struttura né le dimensioni della parete attrezzata.
In una particolare forma di attuazione, gli elementi divisori 34, 36, sopra menzionati, non sono direttamente connessi ad una struttura di arredamento, ma possono essere accostati selettivamente agli elementi portanti 10, 20 in modo tale da essere impiegati indipendentemente dalla struttura portante, ed essere utilizzati o con singole postazioni di lavoro, o in accoppiamento scorrevole alla struttura portante, per variare la configurazione e lo spazio delle aree di lavoro definibili sull'intera struttura portante.
In figura 3 è illustrato un altro particolare di una parete attrezzata secondo la presente invenzione, in cui ad una barra verticale 20 sono connesse scorrevoli due barre orizzontali 10, tra cui sono presenti pannelli divisori 34. Ad una delle barre orizzontali 10 è connesso scorrevole un’ulteriore barra orizzontale 10 sulle cui scanalature longitudinali 105 della parete periferica sono impegnate scorrevolmente due mensole 30. Una delle due mensole 30 sopporta un piano di lavoro 40, insieme ad altre mensole non illustrate. Anche in questo esempio la posizione di connessione delle barre orizzontali 10 con la barra verticale 20, quella reciproca delle due barre orizzontali, e quella delle mensole 30 sono date a puro titolo di esempio e risultano, come descritto nel seguito, facilmente modificabili grazie ad una connessione scorrevole fra i singoli elementi.
Come visibile in particolare in figura 4, la barra del sistema di arredamento secondo la presente invenzione presenta sostanzialmente una sezione trasversale con un’anima tubolare quadrangolare, ed in particolare quadrata per le barre di altezza piena. DaH’anima quadrangolare 101 si estendono una pluralità di appendici o costole laterali 102 e appendici o costole d’angolo 103 che, nel loro complesso, definiscono pareti periferiche 104 della barra interrotte da una pluralità di scanalature longitudinali parallele 105, preferibilmente in numero di tre per lato nella barra di altezza piena, sul lato maggiore della barra di altezza ridotta, e di due sul lato corto della barra di altezza ridotta. Ciascuna scanalatura 105 comprende una parete di fondo 106 e due pareti laterali 107 che, in prossimità dell’apertura 108 della scanalatura 105 in corrispondenza delle pareti 104, presentano una coppia di sporgenze 109. Le sporgenze 109 definiscono un restringimento della scanalatura 105 in corrispondenza dell’apertura 108, rispetto alla larghezza del vano interno definito dalle pareti laterali 107.
Il dispositivo di aggancio della presente invenzione, che può essere montato sia all’estremità di una barra, come illustrato nella figura 4, o su una mensola di sostegno 30 come illustrato nella figura 5, comprende un corpo di contenimento 110 con una cavità di estremità 111, avente due pareti contrapposte 112 inclinate divergenti verso l’estremità del corpo di contenimento 110 l’una rispetto all’altra. Nella cavità 111 sono alloggiate due ganasce 113 articolate oscillanti mediante un perno 114 o simili in prossimità del fondo della cavità 111 e terminanti ciascuna con un dente allungato 115 destinato ad agganciare, nella configurazione montata illustrata nella figura 4, una rispettiva sporgenza 109 di due scanalature 105. Ciascuna ganascia 113 è mantenuta normalmente accostata ad una rispettiva parete laterale 112 della cavità 111 tramite mezzi elastici, in particolare una o più molle 116; interposti fra la coppia di ganasce 113 è pure interposto un organo di serraggio, in particolare un cuneo 117 avente almeno due pareti laterali 118 inclinate dello stesso angolo di inclinazione delle pareti 119 corrispondenti delle ganasce su cui il cuneo 117 appoggia con libertà di scorrimento. In un foro centrale filettato 120 del cuneo è avvitata una vite di manovra 121 la cui testa 122 è accessibile attraverso un’apertura 123 realizzata nel corpo di contenimento 110.
Per agganciare una barra, una mensola, o comunque un elemento provvisto del sistema di bloccaggio illustrato nelle figure 4 e 5, è sufficiente allentare la vite di manovra 121 quanto basta affinché il cuneo 117 si allontani dalle ganasce 113, consentendo loro di avvicinarsi, contrastando l’azione della molla 116, quanto basta per inserire i denti 115 all’interno di due scanalature 105, superando le sporgenze 109 in corrispondenza delle aperture 108 delle scanalature stesse. L’inserimento delle ganasce aH’intemo delle scanalature è favorito dalla forma arrotondata di estremità delle estremità stesse.
Successivamente è possibile posizionare la barra, la staffa o l’elemento provvisto dell’organo di connessione nella posizione desiderata facendolo scorrere lungo le scanalature longitudinali 105 ricavate sulla barra portante. Questa manovra è facilitata dal fatto che la molla 116 mantiene aperte le ganasce 113 senza tuttavia bloccarle sulla barra portante. Una volta raggiunta la posizione desiderata, è sufficiente agire sulla testa 122 della vite di manovra 121 per forzare il cuneo 117 contro le pareti 119 delle ganasce, forzandone definitivamente l’apertura e bloccando così l’organo di connessione sulla barra portante. Preferibilmente, un elemento di centraggio, ad esempio un perno o chiavetta 124, è predisposto in posizione centrale rispetto alle due ganasce 113 e sporge dall’estremità dell’organo di connessione in modo tale da impegnare una scanalatura 105 centrale rispetto alle scanalature occupate dai denti 115. Tale organo di centraggio facilita sia il piazzamento dell’organo di connessione sulla barra portante, sia il suo posizionamento scorrevole in direzione longitudinale, sia infine la resistenza meccanica complessiva del giunto rispetto alle sollecitazioni a cui potrebbe sottoposto in seguito ad un carico applicato sull’elemento provvisto dell’organo di connessione.
In una ulteriore forma di attuazione, non illustrata, la barra del sistema di arredamento secondo la presente invenzione presenta sostanzialmente una sezione trasversale con un’anima tubolare differente da quella quadrangolare. In questo modo è possibile realizzare connessioni tra barre, orizzontali e/o verticali, con angoli differenti da quello retto, ad esempio, di 120° con una barra a sezione trasversale a triangolo equilatero.
In figura 6 è illustrata una porzione di un’altra forma di attuazione di una struttura portante a barre per un sistema di arredamento secondo la presente invenzione, ed in particolare una struttura del tipo “a box” comprendente un’isola di lavoro. La struttura comprende tre o più barre verticali 20 fra cui sono connesse due o più barre orizzontali 10 in modo tale da realizzare una struttura definente al suo interno uno spazio delimitato. Le pareti laterali del box sono realizzate mediante una pluralità di pannelli divisori 34 connessi, i primi, direttamente con la barra orizzontale 10, e gli altri, con barre orizzontali di altezza ridotta 12. Sull’estremità superiore delle barre verticali 20 sono connesse ulteriori barre orizzontali 10 che definiscono il suddetto spazio anche verticalmente, consentendo di completare il box con elementi di parete superiori o con elementi di parete scorrevoli.
Sulle barre orizzontali 10 sono connesse scorrevoli mensole 30 che sopportano un piano di lavoro 40 a sviluppo angolare, e mezzi per la raccolta e la canalizzazione 60, 70 di cavi elettrici e/o dati. La particolare configurazione della parete periferica delle barre 10, 20 consente di variare verticalmente il punto di connessione delle barre orizzontali 10 con la barra verticale 20, variando di conseguenza l’altezza del piano di lavoro 40. Tale conformazione consente inoltre di spostare i mezzi di raccolta e canalizzazione 50 lungo la barra orizzontale 10 in modo tale da posizionarli lungo il piano di lavoro 40 a seconda delle esigenze dell’utente e delle apparecchiature presenti. Volendo variare la conformazione e/o la posizione del piano di lavoro 40, sarà sufficiente spostare le mensole 30 lungo la barra orizzontale 10 cosi da creare idonei punti di sopporto per detto piano 40.
I pannelli divisori 34 possono essere presenti su tutta l’estensione delle barre orizzontali 10, o solo su parte di essi, così come possono essere previste forme di realizzazione differenti di detti pannelli superiori aventi comunque la medesima funzione. Anche la disposizione della barra verticale 20 che sostiene gli elementi portanti 10 non è vincolata alla configurazione illustrata, data a puro titolo di esempio.
In figura 7 è illustrata un’altra estremità della struttura a box di figura 6, in cui la parete laterale è realizzata con un numero inferiore di pannelli divisori 34 in modo tale da creare un’apertura verso il resto dell’ambiente. Anche in questo caso, come facilmente visibile in figura, sulla barra orizzontale 10 è connesso scorrevole una mensola di sostegno 30 su cui è sopportata l’altra estremità del piano di lavoro 40. La particolare configurazione della mensola, illustrata nelle figure annesse, consente di posizionare un piano di lavoro 40 in diverse posizioni di profondità rispetto ad una barra 10, 20: piano completamente esterno alla barra, piano a parziale copertura della barra, piano a totale copertura della barra.
Nelle figure 8 a 10 sono illustrate alcune forme di attuazione di mezzi per la raccolta e la canalizzazione di cavi elettrici e/o dati connessi ad una barra orizzontale 10. In particolare, in figura 8, è illustrata una fodera 60, realizzata, ad esempio, ma non limitativamente, in un tessuto sintetico non conduttivo, in modo tale da costituire un ottimo isolante elettrico, e trasparente, in modo tale da garantire una buona visione dei cavi contenuti all’interno. La fodera 60 è sopportata da uno o più mezzi di sopporto, ad esempio, cinghie 62 comprendenti alle loro estremità mezzi di connessione, ad esempio, spine 64, con le scanalature 105 delle barre 10, 20, in modo tale da consentire una connessione scorrevole della fodera 60 lungo tutta l’estensione di tali elementi.
Sempre in figura 8, è illustrato un altro mezzo per la raccolta e la canalizzazione di cavi elettrici e/o dati, comprendente un elemento di raccordo 70, ad esempio, ma non limitativamente, di forma ad “L” e realizzato in materiale plastico non conduttivo, trasparente, connesso scorrevole alle scanalature 105 della barra orizzontale 10. La porzione superiore 74 dell’elemento di raccordo 70 comprende una pluralità di connettori 72 adatti, nell’uso, alla connessione con terminazioni di cavi elettrici e/o dati, mentre alla porzione inferiore dell’elemento di raccordo 70 è connesso un elemento tubolare 76 flessibile, ad esempio, ma non limitativamente, isolante e trasparente, per la raccolta e la canalizzazione di cavi provenienti dal pavimento.
Come illustrato in figura 9, un altro mezzo per la raccolta e la canalizzazione di cavi elettrici e/o dati 50 comprende un elemento di alloggiamento, ad esempio, un contenitore 52, di forma sostanzialmente parallelepipeda, che ospita al suo interno le terminazioni di cavi elettrici e/o dati, in modo tale da renderle facilmente disponibili in prossimità di un piano di lavoro. Il contenitore 52, che può anche estendersi per tutta la lunghezza della barra orizzontale 10, comprende sulla sua porzione superiore una coppia di ali 54 mobili selettivamente, che consentono l'apertura della porzione superiore stessa e facilitano la posa, l’ispezione, la manutenzione e la sostituzione di dette terminazioni di cavi elettrici e lo dati. La porzione inferiore della scatola 52 comprende una o più sporgenze 56 per consentire la connessione scorrevole della scatola alle scanalature 105 della barra orizzontale 10.
In figura 10, infine, è illustrata una forma di attuazione particolare di un pannello divisorio 34, in cui la parete frontale 38 è connessa girevole alla porzione superiore del pannello 34, in modo tale realizzare, nell’uso, un’apertura verso la porzione interna 39 del pannello divisorio 34 dove sono raccolti e canalizzati cavi elettrici e/o dati.
Nelle figure I la e llb è illustrata una forma di attuazione di un sistema di arredamento realizzato mediante la struttura portante a barre della presente invenzione. Una pluralità di elementi portanti 10, 20 sono connessi tra di loro per creare una configurazione di arredamento con piani di lavoro isolati tra loro e nei confronti del resto dell’ambiente. In particolare, una serie di barre orizzontali 10 forma una struttura principale a forma di “L”, allungata su un lato a cui sono connesse ortogonalmente ulteriori barre orizzontali 10 che delineano isole di lavoro contigue. Le barre orizzontali 10 sono sopportate, in questa forma di attuazione, da barre verticali 20, comprendenti elementi di piede 22, 24, e sopportano elementi di pannello 34, ed elementi accessori di arredamento 90, ad esempio, contenitori pensili, ripiani mobili, vaschette porta fogli e/o porta cancelleria e/o porta dischetti o porta CD. Tutti questi accessori sono appesi a parete con innesto diretto alle scanalature della porzione perimetrale frontale della barra 10 e possono quindi essere posizionati liberamente lungo tutta l’estensione della barra stessa. Schermi di separazione 32 contribuiscono alla suddivisione delle isole di lavoro. La struttura è completata da piani di lavoro 40, di forma e dimensioni variabili, sopportati da mensole di sostegno 30 connesse scorrevoli alle barre orizzontali 10.
Dalla figura Ila risulta evidente come la disposizione degli elementi portanti 10, 20 connessi ortogonali tra di loro non è assolutamente vincolata alla struttura di detti elementi portanti, ma può essere realizzata connettendo l' estremità di un primo elemento portante 10 indifferentemente lungo tutta l' estensione orizzontale di un secondo elemento portante 10. Tale connessione consente di creare e modificare la configurazione della struttura degli elementi portanti secondo una qualsiasi modalità, di cui quelle illustrate nelle figure precedenti sono date a puro titolo di esempio non limitativo.
Sempre con riferimento alla figura 1 la, e come accennato in precedenza, il sistema di arredamento realizzato mediante la struttura portante della presente invenzione, comprende anche postazioni di lavoro indipendenti, atte ad essere combinate a detta struttura sia per usufruire del sistema di canalizzazione elettrico, telefonico e dati, sia per aumentare la modularità e la flessibilità dell'intero sistema di arredamento.
Come meglio illustrato in figura 12 una postazione di lavoro indipendente 91 di un sistema di arredamento secondo la presente invenzione comprende due barre verticali 20, connesse tra loro mediante una barra orizzontale 10. Per aumentare la stabilità verticale della struttura, ciascuna barra verticale 20 comprende, nella sua porzione inferiore, elementi di piede 22 connessi smontabili.
In figura 13 è illustrato un particolare di un sistema di arredamento comprendente una struttura portante a barre secondo la presente invenzione ed una combinazione di postazioni di lavoro indipendenti associate a detta struttura. In particolare detta configurazione comprende una serie di barre 10, 20, ed elementi di pannello 34, e su cui sono montati pannelli divisori 32. Un'isola di lavoro è ricavata combinando alla struttura portante una postazione di lavoro indipendente 91, comprendente tre piani di lavoro 40 sopportati da una coppia di barre orizzontali 10. Un pannello divisorio 93, anch'esso connesso scorrevole agli elementi portanti 10, 20 consente la separazioni di più isole di lavoro attigue. Elementi di arredamento accessori, quali, ad esempio, mensole 96, ripiani e/o contenitori, connessi ai pannelli divisori 32, completano l'arredamento dell'isola di lavoro.
In un'altra forma di attuazione preferita di una postazione di lavoro indipendente, illustrata in figura 15, il piano di lavoro 40 è connesso alla barra orizzontale 10, sopportata da una coppia di barre verticali 20, mediante una cerniera 30 che consente, nell'uso, la rotazione di detto piano di lavoro 40 attorno all’asse longitudinale della barra orizzontale 10.
Uno dei vantaggi di tale rotazione del piano di lavoro 40 è quello di diminuire gli spazi di ingombro della postazione di lavoro indipendente in caso di non utilizzo.
In tutti gli esempi fin qui illustrati i pannelli divisori presenti possono essere montati indifferentemente su ognuno degli elementi portanti della struttura di arredamento, così come possono essere previste forme di realizzazione differenti di detti pannelli divisori aventi comunque la medesima funzione. Anche la disposizione delle barre verticali 20 di sopporto alle barre orizzontali 10 non è assolutamente vincolata alle configurazioni illustrate, date a puro titolo di esempio.
La figura 14 illustra una struttura di arredamento del tipo “ uffici/box”, in cui le dimensioni delle barre verticali 20 e delle pannellature 34, ad esempio, ma non limitativamente, superiori ai 2 metri, permettono di sviluppare pareti monolitiche. Questa struttura comprende ante scorrevoli, utilizzando strutturalmente gli stessi elementi del sistema di arredamento fin ad ora descritto, in cui le pareti possono ricevere, lungo le barre 10, 20, in qualsiasi posizione, le mensole 30 per il supporto di piani di lavoro 40. Il reticolo strutturale superiore può, invece, ricevere soluzioni dedicate di illuminazione e di soffittatura.
Infine, un’ulteriore forma di attuazione della presente invenzione comprende barre verticali 20 e barre orizzontali 10 in quota per sviluppare una struttura portante adatta a creare partizioni di ambienti e cabine/armadio polifunzionali. Tale struttura comprende soluzioni per separare gli ambienti tramite pannellature leggere, scorrevoli aH’intemo delle scanalature delle pareti periferiche delle barre 10, 20. Il reticolo strutturale in quota può inoltre comprendere soluzioni dedicate di illuminazione e/o di soffittatura.
Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, le forme di attuazione ed i particolari di realizzazione potranno ampiamente variare senza per questo uscire daH’ambito della presente invenzione.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento portante a barra per un sistema di arredamento, di forma allungata secondo una direzione preferenziale, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di connessione (105, 106, 109) per la connessione, nell’uso, con ulteriori elementi portanti e/o con elementi di arredamento.
  2. 2. Elemento portante secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende una pluralità di appendici laterali (102) e appendici d’angolo (103) che, nel loro complesso, definiscono pareti periferiche (104), interrotte da una pluralità di scanalature longitudinali parallele (105).
  3. 3. Elemento portante secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ciascuna scanalatura (105) comprende una parete di fondo (106) e due pareti laterali (107) che, in prossimità dell’apertura (108) della scanalatura (105) in corrispondenza delle pareti (104), presentano una coppia di sporgenze (109).
  4. 4. Elemento portante secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che le scanalature (105) sono, preferibilmente, in numero di due o tre per lato.
  5. 5. Elemento portante secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto elemento portante è di forma a barra (10, 20), presentando sostanzialmente una sezione trasversale con un’anima tubolare quadrangolare.
  6. 6. Elemento portante secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto elemento portante è di forma a barra (10, 20), presentando sostanzialmente una sezione trasversale con un’anima tubolare triangolare.
  7. 7. Dispositivo di aggancio per un sistema di arredamento, caratterizzato dal fatto che è alloggiato in un elemento portante per una struttura di arredamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
  8. 8. Dispositivo di aggancio secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che comprende un corpo di contenimento (110) al cui interno sono alloggiati mezzi di impegno selettivo (113).
  9. 9. Dispositivo di aggancio secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che il corpo di contenimento (110) comprende una cavità di estremità (111), avente due pareti contrapposte (112) inclinate divergenti verso l’estremità del corpo di contenimento (110) l’una rispetto all’altra.
  10. 10. Dispositivo di aggancio secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che i mezzi di impegno selettivo comprendono due ganasce (113) articolate oscillanti in prossimità del fondo della cavità (111) e terminanti ciascuna con un dente allungato (115), destinato, nell’uso, ad agganciare una rispettiva sporgenza (109) di due scanalature (105) di un elemento portante (10, 20). 1 1. Dispositivo di aggancio secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che ciascuna ganascia (113) è mantenuta normalmente accostata ad una rispettiva parete laterale (112) della cavità (111) tramite mezzi elastici. 12. Dispositivo di aggancio secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che interposti fra la coppia di ganasce (113) è interposto un organo di serraggio. 13. Dispositivo di aggancio secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che in un’apertura (120) dell’organo di serraggio è impegnato un elemento di manovra (121), parzialmente accessibile attraverso un’apertura (123) realizzata nel corpo di contenimento (110). 14. Dispositivo di aggancio secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che comprende un elemento di centraggio (124), predisposto in posizione centrale rispetto alle due ganasce (113). 15. Dispositivo di aggancio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 7 a 14, caratterizzato dal fatto che è connesso ad un organo di sopporto (30) di un elemento di arredamento (40). 16. Struttura portante a barre per un sistema di arredamento comprendente una pluralità di elementi portanti (10, 20) e dispositivi di aggancio (110, 113, 115) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che due o più di detti elementi portanti (10, 20), allungati secondo una direzione preferenziale, sono connessi reciprocamente in un punto qualunque lungo detta loro direzione preferenziale. 17. Struttura portante secondo la rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto che comprende organi di sopporto (30) di elementi di arredamento (40) connessi scorrevolmente a detti elementi portanti (10, 20) mediante detti dispositivi di aggancio. 18. Struttura portante secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che comprende elementi di pannello (32, 34). 19. Struttura portante secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che detti elementi di arredamento (40) e di pannello (32, 34 36) sono connessi scorrevoli agli elementi portanti (10, 20), in modo tale da poter modificare liberamente, nell'uso, la dislocazione e/o il numero e/o la dimensione di una o più postazioni di lavoro (20). 20. Struttura portante secondo la rivendicazione 19, caratterizzata dal fatto che comprende una pluralità di elementi portanti (10, 20) e di elementi di panello (32, 34, 36) definenti una porzione di spazio chiusa per ospitare, nell’uso, una o più postazioni di lavoro. 31. Sistema di arredamento comprendente una struttura portante a barre per un sistema di arredamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 16 a 20, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre postazioni di lavoro indipendenti selettivamente accostabili, nell'uso, a detta struttura di arredamento per modificare la configurazione del sistema di arredamento stesso. 32. Sistema di arredamento secondo la rivendicazione 31, caratterizzato dal fatto che dette postazioni di lavoro indipendenti comprendono almeno un piano di lavoro (40) sostenuto da due o più elementi portanti (10, 20), comprendenti elementi di piede (22, 24).
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