ITBO20000453A1 - Apparecchiatura e procedimento per la sterilizzazione del terreno . - Google Patents

Apparecchiatura e procedimento per la sterilizzazione del terreno . Download PDF

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ITBO20000453A1
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    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01GHORTICULTURE; CULTIVATION OF VEGETABLES, FLOWERS, RICE, FRUIT, VINES, HOPS OR SEAWEED; FORESTRY; WATERING
    • A01G11/00Sterilising soil by steam

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Description

DESCRIZIONE
II presente trovato concerne principalmente una macchina per la sterilizzazione del terreno.
È noto il fatto di utilizzare vapore iniettato nel terreno per ottenere la sterilizzazione del medesimo. Tale sistema di sterilizzazione, pur essendo vantaggioso, per il fatto di ovviare ai rischi di inquinamento, che sono invece presenti in altri sistemi di sterilizzazione facenti uso di sostanze chimiche nocive, non risulta essere molto efficace, per le rilevanti perdite di calore a cui il vapore va incontro subito dopo essere stato iniettato nel terreno. Un ulteriore inconveniente concerne inoltre l'eccessivo consumo di combustibile richiesto per il riscaldamento dell’acqua alfine di portarla in stato di vapore.
Per ottenere una sterilizzazione, quantomeno accettabile, le macchine note impiegano grandi quantità di vapore e avanzano sul terreno da sterilizzare a velocità molto lenta. Le macchine note sono, quindi, decisamente ingombranti e non presentano una sufficiente autonomia di lavoro; sono infatti necessarie un gran numero di soste per il rifornimento dell’acqua per la produzione di vapore.
Uno scopo del presente trovato è dunque quello di migliorare le metodologie di sterilizzazione finora note.
Inoltre, è altresì avvertita l’esigenza, nel settore, di avere a disposizione una macchina di sterilizzazione che presenti una grande flessibilità di impiego, in particolare che presenti una notevole manovrabilità, e/o sia adatta ad essere impiegata su un qualsiasi tipo di terreno, comunque accidentato, e/o che sia in grado di muoversi in spazi ristretti, ad esempio tra piante di alto fusto o comunque tra piantagioni già esistenti.
In conformità ad un aspetto innovativo viene provvista una macchina per la sterilizzazione del terreno, preferibilmente di un terreno agricolo, comprendente un’attrezzatura di sterilizzazione avente almeno un primo apparato di sterilizzazione comprendente dei mezzi di somministrazione di una sostanza di sterilizzazione al terreno, caratterizzata dal fatto di comprendere dei mezzi di compattazione del terreno, agenti sul terreno successivamente alla somministrazione della sostanza di sterilizzazione.
La compattazione della superficie del terreno entro cui viene provvista la sostanza di sterilizzazione consente di limitare la fuoriuscita di sostanze sterilizzanti, in fase vapore, dalla superficie superiore del terreno.
Ne consegue una maggiore efficacia del sistema di sterilizzazione del presente trovato rispetto ai sistemi finora utilizzati.
Si ottiene inoltre la possibilità di trattare ampie superfici di terreno e/o di ottenere velocità di lavoro particolarmente elevate.
Secondo un altro aspetto innovativo viene provvista una macchina per la sterilizzazione del terreno, preferibilmente di un terreno agricolo, comprendente un’attrezzatura di sterilizzazione avente almeno un primo apparato di sterilizzazione comprendente dei mezzi di somministrazione di una sostanza di sterilizzazione al terreno, caratterizzata dal fatto di comprendere dei mezzi di pulitura superficiale del terreno, agenti sul terreno prima dei detti mezzi di somministrazione della sostanza di sterilizzazione al terreno.
In questo modo, si elimina il substrato su cui proliferano i microorganismi patogeni del terreno. È possibile impiegare una minor quantità di sostanza sterilizzante, con conseguente possibilità di trattare ampie superfici di terreno e/o di ottenere velocità di lavoro particolarmente elevate e conseguente riduzione nei costi di sterilizzazione.
li presente trovato si rivolge altresì ad un procedimento di sterilizzazione, in cui è prevista una fase di compattazione del terreno successiva alla somministrazione della sostanza di sterilizzazione ed ad un procedimento di sterilizzazione, in cui è prevista una fase di pulitura superficiale del terreno, eseguita sul terreno prima della somministrazione della sostanza di sterilizzazione al medesimo.
Il presente trovato si rivolge altresì ad un apparato per la realizzazione di una reazione esotermica di sterilizzazione applicabile su un qualsiasi tipo di macchina per la sterilizzazione del terreno ed ad un particolare organo per la cessione di almeno una sostanza entro detto terreno.
Ulteriori aspetti vantaggiosi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla lettura della descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative, in cui:
la figura 1 illustra una vista schematica laterale di una prima realizzazione preferita di macchina di sterilizzazione del terreno secondo il presente trovato;
la figura 2 illustra una vista schematica frontale del solo dispositivo per provvedere una reazione esotermica di sterilizzazione impiegato nella macchina secondo la prima realizzazione preferita del presente trovato;
- la figura 3 illustra una vista schematica in prospettiva mostrante, in particolare, il secondo apparato di sterilizzazione utilizzato nella presente prima realizzazione di macchina;
la figura 4 illustra una vista schematica laterale del solo secondo apparato di sterilizzazione, il quale viene mantenuto in una condizione sollevata di riposo tramite appositi organi della macchina, questi organi di sollevamento del secondo apparato non essendo espressamente illustrati in questa figura;
la figura 5 illustra una vista schematica frontale della macchina secondo la prima realizzazione preferita del presente trovato;
la figura 6 illustra una vista schematica laterale di una seconda realizzazione preferita di macchina di sterilizzazione del terreno secondo il presente trovato;
la figura 7 illustra una vista schematica laterale di una terza realizzazione preferita di macchina di sterilizzazione del terreno secondo il presente trovato;
la figura 8 illustra una vista schematica laterale di una quarta realizzazione preferita di macchina di sterilizzazione del terreno secondo il presente trovato;
la figura 9 illustra una vista schematica laterale di una quinta realizzazione preferita di macchina di sterilizzazione dei terreno secondo il presente trovato;
la figura 10 illustra una vista schematica laterale mostrante una seconda realizzazione preferita del secondo apparato di sterilizzazione;
la figura 11 illustra una vista schematica frontale del secondo apparato di sterilizzazione, illustrato nella figura 10;
la figura 12 illustra una vista schematica laterale di una sesta realizzazione preferita di macchina di sterilizzazione del terreno secondo il presente trovato;
la figura 13 illustra una vista longitudinale, parzialmente in sezione, di una seconda realizzazione preferita dei mezzi di cessione della sostanza al terreno.
In tutte le successive figure, le componenti della macchina di sterilizzazione che sono comuni alle varie realizzazioni preferite del trovato sono indicate con gli stessi riferimenti numerici.
Una prima realizzazione preferita 10 di macchina di sterilizzazione è illustrata in figura 1.
La presente macchina 10 è composta da un veicolo semovente 12 e da una apposita attrezzatura di sterilizzazione, che viene trasportata dal detto veicolo 12.
Secondo la realizzazione qui illustrata, il veicolo 12 comprende, essenzialmente, un corpo del veicolo, che presenta una parte frontale 14, una parte posteriore 16 e dei fianchi laterali, che vengono contrassegnati con i riferimenti numerici 18 e 19 nella successiva figura 5.
Come mostrato, secondo la presente realizzazione preferita, il corpo del veicolo è essenzialmente composto da un telaio di supporto 10', che è sostenuto tramite una coppia di ruote anteriori di guida, indicate nelle citate figure 1 e 5 con il riferimento numerico 22, e tramite una coppia di ruote posteriori, a loro volta indicate nelle citate figure 1 e 5 con il riferimento numerico 24.
Il motore del veicolo 12 non è espressamente mostrato nelle figure allegate. Detto motore è tuttavia alloggiato entro il cofano 20 del veicolo e viene alimentato con un carburante contenuto nel serbatoio del trattore o veicolo (anch'esso non particolarmente mostrato in figura 1).
Con il riferimento numerico 26 viene contrassegnata una postazione o cabina di guida, entro la quale sono previsti il volante, i comandi di marcia del veicolo ed eventualmente quelli di controllo dell’attrezzatura di sterilizzazione. Come mostrato, in conformità a questa realizzazione preferita della presente macchina, la postazione o cabina di guida 26 è disposta tra detta parte anteriore 14, e detta parte posteriore 16, in maggiore vicinanza della parte posteriore del veicolo.
La presente attrezzatura di sterilizzazione del terreno comprende un primo apparato per la fornitura al terreno di una corrispondente sostanza o agente di sterilizzazione, che viene indicata in figura 1 con il riferimento numerico 11a.
Questa sostanza è, in particolare, costituita da acqua in condizione riscaldata o di vapore.
Per provvedere al riscaldamento di detta acqua, detto primo apparato di sterilizzazione comprende, quindi, una caldaia 28 che provvede a vaporizzare o semplicemente a riscaldare ad una temperatura predefinita detta acqua, prima che questa venga ceduta al terreno.
Per il rifornimento di detta acqua, il presente primo apparato di sterilizzazione comprende degli appositi mezzi di contenimento di detta acqua di sterilizzazione, che, come viene ben illustrato in figura 5, in conformità a questa prima realizzazione preferita, sono vantaggiosamente costituiti da un primo ed un secondo serbatoi, indicati entrambi con il riferimento numerico 30.
Come illustrato, questi serbatoi 30 sono collegati tramite un apposito condotto, non mostrato nelle figure allegate, alla detta caldaia 28 e sono disposti trasversalmente equidistanziati rispetto all’asse longitudinale mediano del veicolo affinché, almeno in condizione di completo riempimento, il peso dell’uno bilanci il peso dell’altro.
In figura 1, con il riferimento numerico 40, viene indicato il camino di scarico dei gas prodotti dalla combustione del combustibile utilizzato dalla caldaia 28, mentre con il riferimento numerico 40' viene indicato il condotto dello sfiato di sicurezza della caldaia per la fuoriuscita del vapore, quando il medesimo vapore è giunto in uno stato di sovrappressione. Con il riferimento V viene inoltre indicato il ventilatore della caldaia e con MV il motore di azionamento del detto ventilatore. Il riferimento PN contrassegna invece il pannello esterno di controllo della caldaia.
Appositi mezzi sono collegati alla detta caldaia 28 e provvedono a cedere detta prima sostanza 11a al terreno.
In conformità a questa prima realizzazione preferita, questi mezzi di somministrazione della sostanza al terreno comprendono una barra o lama 36 che si estende trasversalmente e, come illustrato in figura 1 , viene vantaggiosamente inserita, ad una profondità prestabilita, entro il detto terreno, in modo da provvedere ad iniettare questa prima sostanza nel terreno alla profondità più opportuna, in considerazione della specifica coltura che verrà impiantata in detto terreno.
Come illustra il particolare di detta figura 1 e la successiva figura 2, la lama trasversale 36 presenta una cavità collettrice 33 che si estende internamente alla barra 36, entro cui sboccano una pluralità di aperture o fori A1 e A2 per la cessione della sostanza 11a al terreno.
La presente barra o lama trasversale 36 è dotata di un corto profilo triangolare a cuneo avente l'estremità di punta che è rivolta, in uso, secondo la direzione di avanzamento del veicolo 12. In particolare, la barra o lama a cuneo 36 è dotata di una faccia inferiore 33a che viene tenuta, in uso, sostanzialmente orientata in orizzontale. Inoltre la barra o lama a cuneo 36 presenta una corta faccia posteriore 33b atta a disporsi trasversalmente alla direzione di avanzamento della barra nel terreno, che è sostanzialmente perpendicolare alla detta faccia inferiore 33a. Con il riferimento numerico 33c viene invece indicata ed una faccia superiore inclinata della detta lama o barra.
Questa conformazione della lama trasversale 36 le consente un agevole avanzamento e mantenimento della profondità all’interno del terreno.
Le aperture di cessione della sostanza 11a al terreno sono distribuite equidistanziate lungo la detta barra trasversale 36.
In modo vantaggioso, una pluralità di aperture, contrassegnate con il riferimento A2, si aprono nella faccia inferiore 33a della lama e consentono di dirigere il getto della sostanza 11a verso il basso, così da inviare detta prima sostanza in profondità e consentire una sterilizzazione del terreno in situ ad una profondità opportunamente elevata.
Una seconda pluralità di fori, evidenziati in tratteggio in figura 2 e contrassegnati con il riferimento A1, viene inoltre provvista sulla faccia posteriore 33b della detta barra distributrice 36.
Vantaggiosamente, la presente barra 36 di cessione della sostanza 11a al terreno è supportata solamente tramite un primo e un secondo bracci laterali 36a, 36b, solidali alle estremità trasversali della barra. Questi bracci laterali 36a, 36b si prolungano verticalmente e presentano un profilo trasversale idoneo a favorirne la penetrazione di detti bracci entro al terreno e contenere ogni resistenza all’avanzamento dei medesimi nel terreno.
Detta barra 36 e detti bracci 36a, 36b di sostegno sono realizzati, al pari della successivamente descritta intelaiatura di supporto dell’attrezzatura di sterilizzazione, in acciaio.
In modo vantaggioso, la detta prima sostanza raggiunge la cavità 33, entro la lama 36, attraverso il braccio laterale di supporto 36a, che è internamente cavo per definire un condotto 36d per detta prima sostanza 11 a. Un apposito tubo 36c è previsto per collegare l'uscita della caldaia 28 con detto condotto per la prima sostanza in detto braccio 36c.
Detti bracci laterali 36a, 36b di sostegno della barra 36 presentano una porzione anteriore sostanzialmente verticale che presenta una sezione generale cuneiforme ed una estremità appuntita rivolta nella direzione di marcia per favorire l’avanzamento entro al terreno. La porzione verticale del braccio 36a è stata, in figura 1, contrassegnata con il riferimento numerico 36'a.
II condotto 36d per la prima sostanza è definito da una porzione tubolare arcuata 36"a, di sezione tubolare tonda, che è disposta posteriormente alla detta porzione verticale 36'a e che è collegata a questa tramite una porzione di irrigidimento a piastra 36"’a. Il fatto di realizzare un condotto di alimentazione della prima sostanza da iniettare dentro il terreno entro un braccio di sostegno, della barra di iniezione, evita ogni rischio di rottura e usura di detto condotto. Inoltre, tale configurazione del braccio 36a consente una rilevante resistenza a flessione insieme con una notevole capacità di penetrazione nel terreno.
Si potrebbe altresì utilizzare una barra per la cessione della sostanza di sterilizzazione al terreno che presenti dei fori aprentisi nella superficie superiore della barra e in grado di direzionare il getto verticalmente o sostanzialmente in verticale verso l’alto.
È comunque preferito il fatto di provvedere dei mezzi di cessione che siano conformi ad una seconda realizzazione preferita che viene illustrata nella successiva figura 13, laddove elementi simili o equivalenti a quelli della prima realizzazione preferita vengono designati con gli stessi riferimenti numerici e non vengono, per non appesantire eccessivamente la presente descrizione, ricommentati nei dettagli. La seconda realizzazione preferita di barra 36 comprende una pluralità di aperture A3, trasversalmente distribuite lungo la barra trasversale, che sono atte ad inviare il getto di detta prima sostanza 11a verso la parte posteriore ed inclinato verso l’alto di un angolo, a partire dall’orizzontale.
Come illustrato, il getto di detta prima sostanza 11a presenta con l'orizzontale, in modo preferito, un angolo sostanzialmente pari a 45°.
È stato verificato che un tale getto inclinato verso l’alto e verso la parte posteriore della barra consente di portare la sostanza di sterilizzazione, in particolare sotto forma di vapore acqueo, nella zona superiore alla barra, in modo tale da interessare la zona in cui normalmente si estende l’apparato radicale di determinate colture, quali il pomodoro, la rucola e altre che presentano un apparato radicale di lunghezza ridotta, ad esempio che si estende -quanto meno nella fase di immediata piantumazione della coltura -per una profondità che varia dai 5 ai 15 cm.
Un tale getto inclinato resta infatti maggiormente all’interno del terreno rispetto ad un getto di vapore diretto verticalmente verso l’alto ,che potrebbe oltretutto rimuovere il terreno, aprendosi una rapida via di fuga verso l’atmosfera.
Inoltre il presente getto inclinato percorre un cammino più prolungato prima di giungere in superficie e interessa quindi una superficie superiore di un terreno, conseguendo una vantaggiosa limitazione della dispersione di vapore.
Questo angolo di inclinazione sostanziale del getto potrebbe comunque presentare un qualsiasi altro valore desiderato adatto alio scopo.
Vantaggiosamente, come illustra la citata figura 13, detta pluralità di aperture A3 si apre in corrispondenza del bordo superiore, della detta faccia posteriore 33b, di congiunzione alla detta faccia superiore 33c.
Con il riferimento numerico 36e, in detta figura 13, viene contrassegnato un listello posteriore di irrigidimento flessionale della barra 136, che si prolunga sostanzialmente in orizzontale dalla faccia posteriore 33b di detta barra, in una posizione compresa tra detti fori A1 e detti fori A3. Detto listello 36a definisce inoltre un setto separatore e deflettore dei getti emessi da detti fori A1 ed A3.
Ovviamente, sarebbe altresì immaginabile una barra distributrice che presenti una superficie inferiore che si dispone, in uso, con una inclinazione verso il basso rispetto all’orizzontale.
La presente attrezzatura di sterilizzazione comprende inoltre un secondo apparato per la fornitura di una seconda sostanza o reagente atto a provvedere, insieme con la prima sostanza, una reazione esotermica che consente o contribuisce alla sterilizzazione del terreno.
Detto secondo apparato comprende dei secondi mezzi di contenimento, preferibilmente sotto forma di un secondo contenitore o serbatoio 32 per detta sostanza o reagente di sterilizzazione 11 b, che viene ceduto al terreno attraverso una bocca 38, definente dei mezzi di somministrazione della seconda sostanza al terreno, che si apre all’estremità di un condotto di scarico 38a, che è collegato in uscita dal detto serbatoio 32.
Come citato, detta seconda sostanza è una sostanza in grado di reagire esotermicamente con detta prima sostanza per provocare la sterilizzazione del terreno. Questa seconda sostanza può essere, ad esempio, costituita da Idrossido di Potassio (KOH), che reagisce esotermicamente con l’acqua, come verrà meglio chiarito in seguito.
II fatto che si utilizzi una reazione esotermica, la quale si sviluppa per un certo intervallo di tempo, in aggiunta al vapore acqueo o ad acqua in condizione riscaldata, consente di accrescere la temperatura del terreno a partire dal valore di temperatura che viene impartito a questo da detto vapore o detta acqua riscaldata, nonché di mantenere nel terreno, grazie al fatto che detta reazione si sviluppa entro un certo intervallo di tempo, un livello di temperatura sufficientemente elevato per un tempo più prolungato, idoneo ad eliminare efficacemente gli agenti infestanti e patogeni del terreno (quali erbe infestanti e nematodi), rispetto a quanto sarebbe ottenibile con l’uso del solo vapore o acqua calda.
Sarebbe tuttavia anche immaginabile il fatto di utilizzare la presente macchina come macchina di semplice sterilizzazione a vapore o tramite acqua calda; in tal caso il secondo apparato per la reazione esotermica verrebbe omesso ed opportune modifiche potrebbero essere apportate ai mezzi di somministrazione della prima sostanza 11 a al terreno.
In conformità ad un’ulteriore realizzazione, sarebbe altresì immaginabile il fatto di utilizzare per la reazione esotermica, anziché vapore d’acqua o acqua calda, dell’acqua a temperatura ambiente, ovvero altri reagenti idonei a provvedere una reazione esotermica; in tal caso, la caldaia ed altri eventuali mezzi di riscaldamento potrebbero essere omessi.
Sarebbe altresì immaginabile il fatto di utilizzare una prima ed un seconda sostanza atte ad agire esotermicamente, che siano composte da una pluralità di reagenti, come pure il fatto di invertire l’ordine con il quale dette sostanze vengono fornite al terreno.
Come illustrato nella successiva figura 2, il secondo serbatoio 32 è sotto forma di un corpo a vasca trasversalmente esteso avente un coperchio basculante superiore 32b per il caricamento della seconda sostanza e che presenta una pluralità di dispositivi 32a atti a dispensare la seconda sostanza, i quali sono trasversalmente distribuiti a distanze prestabilite l'uno dall’altro lungo la detta vasca 32. Questi dispositivi di dispensazione sono comunque di tipologia nota o non necessitano quindi di alcuna dettagliata descrizione.
Questi dispositivi di dispensazione immettono la seconda sostanza - che è preferibilmente in forma solida, ad esempio in granuli, polvere o simili - in un rispettivo condotto verticale 38a avente una corrispondente bocca inferiore 38 di fuoriuscita ed emissione a terra della seconda sostanza.
Come illustrato, detti tubi flessibili 38a, ad esempio realizzati in tubolare plastico comprimibile assialmente, presentano una rispettiva bocca 38 di cessione della sostanza di sterilizzazione che viene tenuta ad una altezza dal suolo tale da consentire una distribuzione sufficientemente uniforme di questa sostanza sulla superficie superiore del terreno.
È previsto l’impiego di mezzi 37 atti a rompere o sminuzzare il terreno, i quali sono supportati tra detti mezzi 38 di somministrazione del secondo reagente al terreno e detti mezzi 36 di somministrazione del primo reagente al detto terreno.
Detti mezzi 37 sono, in particolare, sotto forma di una fresa rotante avente una pluralità di utensili in grado di frantumare o sminuzzare il terreno, trasversalmente distanziati tra loro, i quali sono sotto forma di lame taglia nti, indicate con il riferimento numerico 37', che sono orientate in modo da eseguire tagli longitudinalmente al rotore trasversale e si prolungano da rispettivi supporti 37a solidali ad un albero o rotore 37b, a sua volta supportato girevole e azionato da un corrispondente motore 37c.
Questi mezzi a fresa definiscono dei vantaggiosi mezzi atti a rimescolare il terreno, provvedendo così a distribuire la seconda sostanza di sterilizzazione in forma granulare che è stata dispersa sulla superficie del terreno, nello strato di terreno che è sottoposto a trattamento sterilizzante.
Vantaggiosamente, sia nel caso che si utilizzi il solo vapore o acqua calda, sia nel caso in cui si utilizzi una reazione esotermica, è possibile prevedere di compattare il terreno successivamente alla somministrazione delle o della sostanza di sterilizzazione.
Appositi mezzi sono dunque previsti, nella presente macchina, per eseguire una tale compattazione della superficie del terreno.
La compattazione della superficie del terreno entro cui viene provvista la sostanza di sterilizzazione consente di limitare la fuoriuscita di sostanze sterilizzanti, in fase vapore, dalla superficie superiore del terreno.
Ne consegue una maggiore efficacia del sistema di sterilizzazione del presente trovato rispetto ai sistemi finora utilizzati.
La presente macchina comprende, vantaggiosamente, dei mezzi di compattazione del terreno agenti, i quali sono sotto forma di un rullo girevole 39 di compressione del terreno, che rotolando sul terreno lo comprime, dopo che la sostanza di sterilizzazione è stata aggiunta al terreno.
Il detto rullo 39 è costituito preferibilmente da un cilindro metallico allungato che presenta una superficie esterna liscia e che si prolunga trasversalmente, interessando l'intera zona o striscia di terreno sottoposta a lavorazione dai mezzi di sterilizzazione e di rimescolamento del terreno.
La presente macchina è altresì dotata di idonei mezzi di pacciamatura che consentono di stendere un foglio di pacciamatura P sul terreno compattato. Il foglio di pacciamatura P che viene steso sul terreno è sotto forma di un film plastico uniforme in grado di non consentire alcuna fuoriuscita di gas.
I mezzi di pacciamatura comprendono una bobina 41 di supporto del foglio continuo di pacciamatura e delle ruote 43 di applicazione a terra del foglio perfettamente aderente al terreno compattato, ed una coppia di vomeri rincalzatori laterali, uno solo -indicato con il riferimento numerico 45 - è mostrato in figura 1.
Detti vomeri rincalzatori sollevano del terreno lateralmente al foglio P e lo adagiano sui fianchi del medesimo, provvedendo alla chiusura ermetica laterale del foglio continuo di pacciamatura. In questo modo, avendo - detta compattazione superficiale del terreno - reso la superficie di questo estremamente liscia, il foglio di pacciamatura P si appoggia perfettamente alla superficie di questo e non si crea alcuno spazio, tra la superficie del terreno e la superficie interna del foglio, in cui il vapore sterilizzante potrebbe insinuarsi. Tutto il vapore resta quindi confinato nel terreno conseguendo una maggiore efficacia di sterilizzazione.
Si potrebbe altresì immaginare di stendere sul terreno il foglio di pacciamatura, facendolo passare sotto al rullo di compressione del terreno. In questo modo, si eviterebbe l'impiego delle ruote o rotelle atte a stendere detto foglio sul terreno.
Una ruota R, avente sporgenze radiali R1 di ingranamento con il terreno, aziona tramite una trasmissione a catena 32" i mezzi 32a di dispensazione della seconda sostanza o reagente.
Questa trasmissione a catena presenta, come viene è particolare evidente con riferimento alla figura 2, una prima, una seconda ed un terza catene 32"a, 32"b, 32"c che sono avvolte su corrispondenti rocchetti di trasmissione e sono tali da muovere in rotazione un albero trasversale 32"d atto ad azionare simultaneamente e i mezzi di dispersione 32a.
Questa ruota R è vantaggiosamente supportata coassialmente al detto rullo di compressione 39. Come mostrato detto rullo di compressione 39 è supportato tramite rispettivi perni di prolungamento laterale.
Uno dei perni di attacco girevole del rullo 39 all’intelaiatura di supporto definisce altresì il perno di supporto centrale delia ruota R. Come illustrato, questa ruota è composta da un cerchione R2 supportato da raggi R3 che si prolungano in dette sporgenze R1.
Secondo un ulteriore aspetto vantaggioso, è previsto l’impiego di mezzi 47 di pulitura superficiale del terreno, agenti sul terreno prima dei detti mezzi di somministrazione delle sostanze al terreno di sterilizzazione al terreno.
Detti mezzi di pulitura superficiale del terreno sono posizionati anteriormente alla macchina mobile 10 e comprendono dei mezzi 47 atti a asportare del materiale comprendente piante e/o residui di piante dalla superficie del terreno.
I mezzi 47 di pulitura superficiale del terreno comprendono dei mezzi a rebbi 49 che, preferibilmente, si inseriscono nello strato superficiale del terreno e dei mezzi di movimentazione dei rebbi 49, in modo tale che questi trascinino e allontanino detto materiale dal terreno antistante la macchina.
Detti mezzi a rebbi sono costituiti da rispettive forchette di pulitura 49a. Una pluralità di dette forchette di pulitura 49a vengono movimentate in continuo ed in successione tra loro lungo un percorso orizzontale di spostamento delle dette piante o residui di queste lateralmente al veicolo.
Questi mezzi di movimentazione dei rebbi 49a comprendono una prima ed un seconda catene, una sola indicata con il riferimento 51 essendo mostrata in figura 5, le quali sono guidate lungo un percorso chiuso ad anello che presenta un tratto inferiore di spostamento laterale. Le catene di movimentazione delle pluralità di forchette vengono condotte su rispettive ruote laterali supportate da lamiere di sostegno 57, che sono fissate ad un telaio 50 anteriore al veicolo. Con il riferimento numerico 53 viene indicata in figura 1 una scatola per ingranaggi che servono a trasmettere il moto da una corrispondente presa di forza anteriore del veicolo (non mostrata espressamente nelle figure allegate) alle catene di trascinamento 51.
Come illustrato, secondo la presente prima realizzazione di macchina sono previsti dei primi mezzi di sostegno 34a per detta caldaia 28, i quali si prolungano posteriormente al veicolo e sono supportati da questo.
È previsto il fatto di utilizzare un generatore di vapore o caldaia che presenti una notevole autonomia di lavoro e, quindi, di notevoli dimensioni.
In modo preferito, la presente realizzazione di macchina presenta una caldaia 28 che è costituita da una caldaia a vaporizzazione istantanea, senza accumulo di calore, avente una capacità produttiva pari a 1800 kg/h e del peso di circa 10 q. La pressione di esercizio massima della caldaia è pari a 12 atm.
Come illustrato in detta figura 1 , detti mezzi di supporto della caldaia comprendono, vantaggiosamente, un’intelaiatura di sostegno 34a che definisce un piano di appoggio inferiore 341, da cui si prolungano degli elementi verticali anteriori 342 e degli elementi laterali 343 che collegano rispettivi elementi verticali 342 al piano inferiore di appoggio 341.
Dei fazzoletti verticali 344, 345, solidali a corrispondenti elementi verticali 342 della detta intelaiatura di sostegno 34a, definiscono dei mezzi per l’attacco dell'intelaiatura 34a alia parte posteriore (indicata in tratteggio) del telaio 10' del veicolo.
Ovviamente, sarà presente una coppia di tali fazzoletti 344, trasversalmente distanziati tra loro, ed una coppia di fazzoletti 345, trasversalmente distanziati tra loro, ciascuno per un corrispondente organo di fissaggio.
Questi mezzi per l’attacco dell'intelaiatura 34 a alla parte posteriore del telaio del veicolo comprendono, preferibilmente, un primo ed un secondo bracci 346, 347, atti a definire un collegamento a parallelogramma articolato che consente di mantenere l'orientamento della detta intelaiatura 34a. Questi bracci 346, 347 presentano rispettive estremità che sono collegate in modo liberamente girevole all’estremità posteriore del telaio del veicolo ed ai rispettivi fazzoletti 344 e 345 dell'intelaiatura 34a.
Mezzi a martinetto 348 agiscono tra la parte posteriore del veicolo ed i corrispondenti mezzi a braccio 346 per provvedere al sollevamento, rispettivamente, all’abbassamento del telaio 34a che porta la caldaia 28.
Come illustrano le figure da 1 a 4, un’apposita intelaiatura 35a è prevista per il sostegno delle componenti principali del detto secondo apparato per la somministrazione di detto reagente per la reazione esotermica, nonché dei mezzi di compressione, di pacciamatura, di rimescolamento e di cessione della prima sostanza al terreno. Questi secondi mezzi di sostegno 35a sono, in questa seconda realizzazione preferita, collegati posteriormente al telaio di supporto 34a per il primo apparato di sterilizzazione.
Questi mezzi di sostegno 35a per il secondo apparato comprendono una prima parte 35'a fissabile alla detta macchina ed una seconda parte 35"a che è collegata in modo articolato alla detta prima parte 35'a.
La prima parte 35'a dei mezzi di sostegno del secondo apparato comprende una prima ed una seconda piastra laterali 351 , 352 che sono solidarizzate a traversi 353 e 354, ed ad una lastra sagomata in modo arcuato. Questa lastra sagomata trasversale, che viene indicata con il riferimento C, definisce inoltre un carter di protezione per dei mezzi a fresa 37 di rottura del terreno.
Il telaio della prima parte 35'a dei mezzi di sostegno del secondo apparato comprende inoltre una coppia di longheroni laterali superiore 357' e 357" e una coppia di longheroni laterali inferiori, di cui uno solo - indicato con il riferimento numerico 358 - è mostrato nelle figure 1 e 4. Questi longheroni sono solidali alle dette piastre laterali 351 , 352.
II telaio della prima parte 35'a dei mezzi di sostegno del secondo apparato comprende inoltre una coppia 361, 362 di montanti verticali anteriori, che sono collegati a detti traversi 355 e 356.
Dei fazzoletti verticali superiori F1 ed inferiori F2 si prolungano anteriormente alla prima parte dei mezzi di sostegno 35'a per definire dei mezzi di attacco di bracci B1, B2 di articolazione ad una corrispondente piastra verticale laterale P1 solidale posteriormente al telaio 34a di sostegno del primo apparato.
Sono previsti una prima ed una seconda coppia di detti bracci B1, B2, i quali definiscono un collegamento a parallelogramma articolato, in grado di consentire il sollevamento, rispettivamente, l’abbassamento dei mezzi sostegno 35a.
Dei mezzi C1 di sollevamento dei detti mezzi 35a di sostegno del secondo apparato, tra una posizione abbassata di lavoro in sterilizzazione e una posizione sollevata di riposo, sono previsti rispettivamente tra una piastra verticale P1 e il corrispondente braccio superiore B1.
Come mostrato, questa prima parte 35'a dei mezzi di sostegno dell’apparato di sterilizzazione supporta, oltre al serbatoio 32 per la seconda sostanza, con i relativi mezzi di cessione di questa al terreno, e ai mezzi 37 di frantumazione e rimescolamento del terreno, i detti mezzi 36 di cessione ed inserimento entro il terreno della detta prima sostanza 11 a.
Grazie a questi mezzi a martinetto C1 è possibile sollevare, in posizione di riposo, detto secondo apparato di sterilizzazione, ovvero abbassare il medesimo secondo apparato, in una posizione di lavoro opportunamente prescelta in funzione della profondità di inserimento desiderata per i mezzi cessione della seconda sostanza 1 1 b.
Dei mezzi a vite V1 solo previsti tra il braccio superiore B1 e in braccio inferiore B2 per consentirne la regolazione della distanza reciproca e favorire l'attacco di intelaiature di supporto 35a che presentino punti di attacco a distanze diverse tra loro.
La seconda parte 35"a dei mezzi di sostegno del secondo apparato comprende una coppia di longheroni laterali 359, 360 che sono fulcrati, in un rispettivo punto, ai longheroni laterali inferiori della detta prima parte 35’a; uno solo, indicato con il riferimento numerico 361', di questi punti di fulcraggio è mostrato nelle figure 1 , 3 e 4.
Come illustrato, la detta seconda parte 35"a dei mezzi di sostegno di questa prima realizzazione preferita supporta il detto rullo di schiacciamento 39 e i detti mezzi 43, 45 di applicazione al terreno del detto foglio di pacciamatura P.
In particolare, i detti mezzi 43, 45 di applicazione al terreno del detto foglio di pacciamatura P sono supportati su steli S1, S2, che si prolungano a sbalzo posteriormente dalla detta seconda parte 35"a, mentre ulteriori steli, sporgenti posteriormente dalla prima parte 35'a dei mezzi di sostegno 35a e contrassegnati con i riferimenti S3, S4 in figura 3, consentono il supporto della bobina di pacciamatura 41 in posizione sollevata.
Dei mezzi a vite V2, V3 sono previsti tra detta prima parte 35'a e detta seconda parte 35"a per consentire di alzare, rispettivamente, abbassare quest’ultima rispetto alla prima parte in modo da far lavorare, o meno, i mezzi che sono supportati su questa seconda parte di sostegno 35"a.
Come illustrato, i bracci 346, 347 di collegamento tra detta parte posteriore del veicolo e detta intelaiatura 34a sono tali da sostenere quest’ultima intelaiatura 34a in modo sospeso.
Come illustrato, i citati mezzi di somministrazione per una seconda sostanza sboccano, secondo la direzione di marcia del veicolo, a monte dei detti mezzi di somministrazione della prima sostanza.
I mezzi 30 di contenimento per la prima sostanza, che sono sotto forma di un primo ed un secondo serbatoio supportati in corrispondenza della parte anteriore 14 del veicolo, sono appoggiati su un piano inferiore orizzontale 52 del telaio anteriore 50 definente dei terzi mezzi di sostegno dei mezzi di sterilizzazione. Con il riferimento numerico 59, in figura 1 , viene indicato un braccio di collegamento articolato del telaio 50 al veicolo 12.
Come illustrano le figure 1 e 5, un serbatoio 54 per il carburante di alimentazione della caldaia di riscaldamento dell’acqua di sterilizzazione viene supportato anteriormente alla macchina, in particolare su un rispettivo quarto telaio di sostegno contrassegnato con il riferimento numerico 50' in figura 5.
Dei mezzi a martinetto, non mostrati nelle figure allegate, sono previsti per muovere detto telaio 50 tra una posizione abbassata di lavoro per i detti mezzi di pulitura 47 ed una posizione rialzata di riposo dei detti mezzi di pulitura e di spostamento libero della macchina.
Questa configurazione di macchina è particolarmente vantaggiosa, in quanto consente di utilizzare una caldaia di notevoli capacità e rendimento, con disposizione dei mezzi di contenimento dell'acqua, che è tale da bilanciare il peso della medesima caldaia e contrastare ogni effetto ribaltante che tale pesante caldaia impartisce al veicolo.
La figura 6 illustra una seconda realizzazione di macchina per la somministrazione di sostanze 11 a, 11 b ad un terreno agricolo 13a. I medesimi riferimenti numerici di figura 6 contrassegnano gli stessi componenti della prima realizzazione e non devono, quindi, essere ridescritti nei dettagli.
Come illustra la figura 6, in questa seconda realizzazione preferita, dei primi mezzi di sostegno 34a per detta caldaia 28 si prolungano posteriormente al veicolo e sono supportati da questo.
Vantaggiosamente, questi mezzi di supporto 34a, che si prolungano posteriormente al veicolo e che supportano la detta caldaia 28 di riscaldamento della prima sostanza, sostengono altresì il detto serbatoio 30' di contenimento della medesima sostanza.
In figura 6 con il riferimento numerico 31 , viene indicato un condotto, in particolare un tubo flessibile in gomma, per la mandata della prima sostanza verso la caldaia 28.
Montando l'attrezzatura sul veicolo in posizione posteriore è possibile avere un veicolo semovente di trattamento del terreno, in particolare di sterilizzazione del medesimo, che può essere vantaggiosamente impiegato anche in condizioni in cui vi è uno spazio di manovra limitato e in cui le condizioni ambientali sono particolarmente difficili.
Questa configurazione di macchina è particolarmente vantaggiosa, in quanto consente di utilizzare una caldaia di notevoli capacità e rendimento, con disposizione del serbatoio 30' dell'acqua, che è tale da bilanciare il peso della medesima caldaia. In particolare, in relazione al punto incernieramento inferiore della intelaiatura di supporto, come mostrato in figura 6, tale disposizione del serbatoio per la prima sostanza provvede, rispetto al punto di vincoiamento del piano inferiore del telaio di supporto della caldaia, un momento sostanzialmente opposto a quello provvisto dal peso della detta caldaia.
Come illustrato in figura 6, if presente veicolo comprende inoltre un secondo serbatoio 32' per una seconda sostanza 11b di trattamento del terreno che viene ceduta al terreno attraverso una bocca 38 all’estremità di un condotto di scarico 38a connesso in uscita dal detto serbatoio 32.
Secondo questa seconda realizzazione preferita, detto serbatoio 32* è vantaggiosamente supportato, tramite mezzi di supporto 34b collegati al telaio del veicolo, in corrispondenza della parte posteriore 16 del veicolo.
Come illustrato in figura 6, il secondo serbatoio 32' è supportato in posizione rialzata rispetto al detto primo serbatoio 30' in una posizione maggiormente ravvicinata alla parte posteriore del veicolo, in particolare, in posizione posteriore alla cabina 26 del veicolo. In questo modo, si ottiene una disposizione dei pesi in maggiore vicinanza all’asse delle ruote posteriori, ciò che consente di limitare gli effetti ribaltanti dei pesi della presente attrezzatura rispetto alle ruote posteriori del veicolo.
Come illustrato, la lama trasversale 36 di somministrazione del vapore entro il terreno è in questa seconda realizzazione supportata alla detta intelaiatura 34a per la caldaia 28.
Dei mezzi di collegamento 346, 347, 348, simili a quelli della prima realizzazione sono previsti tra detta parte posteriore 16 del veicolo e detta intelaiatura 34a. Questi mezzi di collegamento sono tali da sostenere detta intelaiatura 34a in modo sospeso e da sollevare, in condizione di riposo e marcia su strada del veicolo, rispettivamente, abbassare, in condizione di lavoro, detta intelaiatura 34a, con introduzione entro al terreno dei detti mezzi a barra 36 di cessione della prima sostanza 11a al terreno.
In conformità ad una terza realizzazione preferita mostrata in figura 7, laddove i medesimi riferimenti numerici contrassegnano gli stessi componenti delle realizzazioni precedenti, è previsto, con vantaggio, che i mezzi 34a, prolungantisi posteriormente al veicolo e supportati da questo, siano destinati solamente al sostegno della detta caldaia 28 di trattamento della medesima sostanza, mentre un serbatoio 30" per la prima sostanza, preferibilmente costituita da acqua, viene supportato in corrispondenza del fianco 18 del veicolo.
In particolare, il serbatoio 30" per l'acqua di trattamento del terreno è collegato alla caldaia tramite un rispettivo condotto 31" che si prolunga lungo il fianco 18 del medesimo veicolo supportato a questo.
Si ottiene, anche con questa terza realizzazione preferita, una disposizione dei pesi che consente un buon bilanciamento del veicolo, che gli permette di essere vantaggiosamente impiegato anche su pendìi particolarmente scoscesi riducendo, in massimo grado, i rischi di ribaltamento, senza che ciò comporti un aumento dell’ingombro in lunghezza della parte anteriore del veicolo. Il serbatoio 30" può essere vantaggiosamente mantenuto in corrispondenza della zona tra le ruote anteriore e posteriore del veicolo, senza fuoriuscire in modo sostanziale dalla sagoma trasversale del veicolo.
In conformità ad una quarta realizzazione preferita mostrata in figura 8, laddove i medesimi riferimenti numerici contrassegnano gli stessi componenti delle figure precedenti, è previsto, con vantaggio, che i mezzi 34a prolungantisi posteriormente al veicolo e supportati da questo siano destinati solamente ai sostegno della detta caldaia 28 di trattamento della medesima sostanza, mentre un serbatoio 30”’ per la prima sostanza, preferibilmente costituita da acqua, viene supportato in corrispondenza della parte anteriore del veicolo. Con 31"' in questa figura 8, viene indicato un condotto che si prolunga lungo il fianco 18 del medesimo veicolo e supportato a questo, il quale collega il serbatoio 30"' alla caldaia 28.
In questo modo, si ottiene un trasferimento del peso dalla parte posteriore alla parte anteriore del veicolo conseguendo un maggiore bilanciamento del veicolo, che gli consente di essere vantaggiosamente impiegato anche su pendìi particolarmente scoscesi riducendo al massimo i rischi di ribaltamento.
In conformità ad una quinta realizzazione preferita mostrata in figura 9, laddove i medesimi riferimenti numerici contrassegnano gli stessi componenti delle precedenti figure, è previsto, con vantaggio, che, in modo similare alla terza realizzazione della figura 2, i mezzi 34a prolungantisi posteriormente al veicolo e supportati da questo siano destinati solamente al sostegno della detta caldaia 28 di trattamento della medesima sostanza, mentre un serbatoio 30'" per la prima sostanza, preferibilmente costituita da acqua, viene supportato in corrispondenza delia parte anteriore 14 del veicolo.
Con ulteriore vantaggio, in questa quinta realizzazione preferita viene previsto che un secondo serbatoio 32" per una seconda sostanza 11 b di trattamento del terreno sia supportato in corrispondenza della parte anteriore 14 del veicolo. In particolare, detto secondo serbatoio 32" è posizionato tra detto primo serbatoio 30"' e la parte anteriore 14 del veicolo ed è supportato tramite mezzi 34'b fissati ad un prolungamento anteriore del telaio 10' del veicolo.
Si ottiene una vantaggiosa disposizione dei pesi della attrezzatura che comporta un vantaggioso effetto di bilanciamento del veicolo, in vista della sua marcia di lavoro, in particolare in presenza di pendìi particolarmente ripidi.
Le successive figure 10 e 11 illustrano una seconda realizzazione preferita per i mezzi di supporto del secondo apparato di sterilizzazione.
in queste figure 10 e 11 , gli elementi simili o equivalenti a quelli della prima realizzazione preferita di questo secondo apparato di sterilizzazione, mantengono gli stessi riferimenti e non devono quindi essere ridescritti nei dettagli.
Questa seconda realizzazione 135a dei mezzi di supporto del secondo apparato di sterilizzazione si differenzia dalla prima realizzazione per il fatto che presenta una prima coppia di ruote anteriori, indicate con i riferimenti W1, ed una coppia di ruote posteriori indicate con i riferimenti W2, le quali sono atte a scorrere sul terreno agricolo supportando la detta intelaiatura 135a.
Ciascuna di queste ruote anteriori W1 è portata su un apposito braccio D1, mentre ciascuna di dette ruote posteriori W2 è portata su un apposito braccio D2. Rispettivi bracci D1 e D2 sono fulcrati tramite un comune perno ali’intelaiatura 135a.
In figura 11, con i riferimenti E1 ed E2 vengono indicati i punti di imperniamento all'intelaiatura 135a di ciascuna coppia laterale di bracci D1 e D2.
I bracci D1 e D2 di corrispondenti ruote anteriori W1 e posteriori W2 sono collegati tramite opportuni mezzi G1 di spostamento, preferibilmente costituiti da una vite che viene azionata in modo tale da poter allontanare, rispettivamente, avvicinare detti bracci D1 e D2 di supporto delle ruote W1 e W2, così da ottenere l'abbassamento, rispettivamente, il sollevamento re rispetto al terreno della detta intelaiatura 135a. In questo modo è possibile regolare l’altezza di lavoro dei mezzi di trattamento del terreno portati sul telaio 135a ed in particolare regolare la profondità di inserimento nel terreno dei detti mezzi 36 di cessione della prima sostanza 1 1 a.
La successiva figura 12 illustra una sesta realizzazione preferita di macchina di sterilizzazione secondo il presente trovato.
In questa figure 12, gli elementi simili o equivalenti a quelli della prima realizzazione preferita mantengono di stessi riferimenti e non devono quindi essere ridescritti nei dettagli.
Questa seconda realizzazione di macchina si differenzia dalla prima realizzazione per il fatto che il presente telaio 235a di supporto del secondo apparato sterilizzazione viene supportato al di sotto del telaio 34a di supporto del primo apparato di sterilizzazione.
Il detto telaio 34a comprende dei fazzoletti di articolazione H1 e H2 che si prolungano verso il basso, definendo un punto di imperniamento per corrispondenti bielle L1, L2, che presentano l’altra estremità collegata, in modo articolato a corrispondenti fazzoletti H3, H4 prolungandosi verso l'alto dalla intelaiatura 235a per il supporto delle componenti del secondo apparato di sterilizzazione.
Questa configurazione della macchina consente di contenere in massimo grado la lunghezza della medesima. Inoltre, il collegamento a bielle articolate tra il telaio 235a, che supporta le componenti de! secondo apparato di sterilizzazione, ed il telaio sovrastante 34a, che supporta la caldaia 28 del primo apparato di sterilizzazione, consente il sollevamento relativo del telaio 235a rispetto al telaio 34a, permettendogli di seguire l’andamento del terreno, mantenendo la profondità dei mezzi di cessione del terreno sempre alla stessa profondità rispetto alla superficie superiore del medesimo. È particolarmente vantaggioso utilizzare il presente apparato anche in condizioni di terreno accidentato, che presenti un numero notevole di avvallamenti ed asperità.
Come illustrato nella figura 12, la base di appoggio 341 dell'intelaiatura 34 a supporta gli steli di supporto della bobina di pacciamatura 41. Uno solo di questi steli, indicato con il riferimento S3, viene mostrato in questa figura 12.
Inoltre, il serbatoio 232 per la seconda sostanza è qui supportato tramite un rispettivo telaio 234'b.
in modo preferito, la seconda sostanza potrebbe essere preferibilmente costituita da idrossido di potassio, che posto a contatto con vapore acqueo genera una reazione esotermica i cui prodotti finali sono K<+ >e OH\ Tale reazione consente di correggere l’acidità eccessiva del terreno attraverso l'apporto di ioni basici OH<' >e fornisce elementi nutritivi per le coltivazioni (ioni K<+>).
In questo modo si ottiene, rispetto all’uso del solo vapore, il raggiungimento di una temperatura più alta (grazie all’apporto di calore fornito dalla reazione esotermica), una permanenza più prolungata della alte temperature raggiunte (per lo sviluppo della reazione esotermica che si protrae nel tempo), ed una sorta di effetto “caustico”, che gli elementi reagenti esotermicamente generano con l'acqua presente nei tessuti dei parassiti ed infestanti del terreno.
La barra distributrice di vapore viene preferibilmente introdotta nel terreno ad una profondità di 15-20 cm.
Si potrebbe estendere la zona trattata di introduzione della barra fino ad una profondità D intorno a 30 cm. Profondità maggiori possono essere comunque raggiunte.
Con il riferimento numerico 13b, in figura 6, è stato contrassegnato lo strato non trattato di terreno duro non infestato da microorganismi e non interessato dall’apparato radicale delle colture.
Secondo prove sperimentali risultati apprezzabili sono stati ottenuti utilizzando una dose da 1000 a 4000 Kg/ha di KOH, con una velocità di avanzamento tra 150 e 250 m/h.
Altre sostanze utilizzabili sono la calce viva o ossido di calcio (CaO) che reagisce esotermicamente con l’acqua e che consente di correggere l’acidità dei terreni e la carenza di Calcio, l’acido ortofosforico H3P04 che corregge la basicità dei terreni e la carenza di fosforo. Può essere altresì previsto l’utilizzo di zeoliti naturali, in particolare zeoliti tufacee che siano attivabili tramite acqua in reazione di assorbimento, deassorbimento in modo da ottenere un rilascio di calore.
A titolo esemplificativo, il veicolo potrebbe avere un motore di traino che sviluppa una potenza pari a 115 CV.
Si potrebbe prevedere dunque prevedere un serbatoio apposito del combustibile per la caldaia, ovvero si potrebbe prevedere di andare a prelevare il gasolio, necessario per la caldaia, direttamente dal serbatoio del veicolo.
Si potrebbe altresì prevedere di utilizzare appositi mezzi di depurazione dell’acqua di sterilizzazione che utilizzino una resina a scambio ionico.
La presente attrezzatura di sterilizzazione si monta agevolmente sul veicolo in quanto tale a cui viene associata e consente inoltre una elevata autonomia operativa del veicolo, permettendo di trattare elevate quantità di terreno.
Nelle citate realizzazioni preferite, il fatto di montare l’attrezzatura di sterilizzazione in posizione posteriore consente di avere una macchina di trattamento del terreno che può essere vantaggiosamente impiegata anche in condizioni in cui vi è uno spazio di manovra limitato e in cui la condizioni ambientali particolarmente difficili.
La predisposizione di un secondo apparato di sterilizzazione montato su un apposito telaio, rende possibile la messa a punto di un singolo modello di apparato di sterilizzazione che può essere vantaggiosamente applicato a diverse tipologie di macchine, anche già note, che prevedano l'utilizzo della caldaia o di altri mezzi di riscaldamento dell’acqua di sterilizzazione.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti neH'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (46)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina (10) per la sterilizzazione del terreno, preferibilmente di un terreno agricolo (13a), comprendente un’attrezzatura di sterilizzazione avente almeno un primo apparato di sterilizzazione comprendente mezzi di somministrazione di una sostanza di sterilizzazione (11 a) al terreno, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi (39) di compattazione del terreno, agenti sul terreno successivamente alla somministrazione della sostanza di sterilizzazione.
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di compattazione comprendono un rullo girevole (39) di compressione del terreno.
  3. 3. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di pacciamatura (41, 45) atti a stendere un foglio di pacciamatura (P) sul terreno compattato.
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto foglio di pacciamatura (P) viene fatto passare sotto ai mezzi (39) di compressione del terreno.
  5. 5. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi (47) di pulitura superficiale del terreno, agenti sul terreno prima dei mezzi di somministrazione della sostanza di sterilizzazione al terreno.
  6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (47) di pulitura superficiale del terreno comprendono mezzi (49) atti a asportare del materiale comprendente piante e/o residui di piante dalla superficie del terreno.
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (47) di pulitura superficiale del terreno comprendono dei mezzi a rebbi (49) che si inseriscono nel terreno e dei mezzi (51, 53) di movimentazione dei rebbi tali che questi trascinino e allontanino detto materiale dalla superficie di terreno interessata alla sterilizzazione.
  8. 8. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 5 a 7, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (47) di pulitura superficiale del terreno sono supportati anteriormente alla detta macchina (10).
  9. 9. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto primo apparato comprende dei mezzi (28) di riscaldamento di detta sostanza di sterlizzazione sotto forma di una caldaia di riscaldamento di detta prima sostanza (11 a).
  10. 10. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta attrezzatura per la sterilizzazione del terreno comprende un secondo apparato per la somministrazione di un reagente atto a provvedere una reazione esotermica per la sterilizzazione del terreno.
  11. 11. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i mezzi di somministrazione della sostanza al terreno comprendono una barra trasversale (36, 136) che viene inserita ad una profondità prestabilita entro il detto terreno, detta barra trasversale (36, 136) presenta una pluralità di aperture o fori (A1, A2, A3) per la cessione della sostanza (11 a) al terreno.
  12. 12. Macchina secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che detta barra (36, 136) di cessione della sostanza (11 a) al terreno è supportata solamente tramite un primo e un secondo bracci laterali (36a, 36b).
  13. 13. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 11 e 12, caratterizzata dal fatto che detta barra trasversale (36, 136) e/o detti primo e secondo bracci (36a, 36b) presentano un profilo a cuneo che ne favorisce la penetrazione entro il terreno.
  14. 14. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 12 e 13, caratterizzata dal fatto che almeno detto braccio laterale di supporto (36a) è internamente cavo per definire un condotto (36d) di alimentazione di detta prima sostanza (11 a) alla barra di cessione (36, 136).
  15. 15. Macchina secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che detto condotto (36d) per la prima sostanza è definito da una porzione tubolare arcuata (36"a) che è disposta posteriormente alla detta porzione verticale (36'a) ed è collegata a questa tramite una porzione di irrigidimento a piastra (36’"a).
  16. 16. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 11 a 15, caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralità di aperture (A2) atte ad inviare il getto di detta prima sostanza (11a) verso il basso.
  17. 17. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 11 a 16, caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralità di aperture (A3) atte ad emettere un getto inclinato verso l’alto di un angolo rispettivo all’orizzontale.
  18. 18. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 11 a 17, caratterizzata dal fatto che detta pluralità di apertura (A3) si apre in corrispondenza del bordo superiore della detta faccia posteriore (33b) di collegamento alla detta faccia superiore (33c).
  19. 19. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 11 a 18, caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralità di aperture (A1) aprentesi nella faccia posteriore inferiore (33b) della barra di cessione (36).
  20. 20. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 10 a 19, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi (35a, 135a, 235a) per il sostegno di almeno parte del detto apparato per la somministrazione di detto reagente per la reazione esotermica, detti mezzi di sostegno (35a, 135a, 235a) per il secondo apparato essendo portati in posizione posteriore alla macchina (10).
  21. 21. Macchina secondo la rivendicazione 20, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (35a, 135a) di sostegno del detto apparato per la somministrazione di detto reagente per la reazione esotermica supportano detti mezzi di pacciamatura (43, 45).
  22. 22. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi (37) atti a rompere il terreno, i quali sono supportati tra detti mezzi (38) di somministrazione del secondo reagente al terreno e detti mezzi (36) di somministrazione del primo reagente al detto terreno.
  23. 23. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 20 a 22, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di sostegno (35a, 135a, 235a) per il secondo apparato supportano i detti mezzi (37) atti a rompere il terreno.
  24. 24. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 20 a 23, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di compattazione del terreno (39) sono collegati a detti mezzi (35a, 135a, 235a) di sostegno per il secondo apparato.
  25. 25. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 10 a 24, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (35a, 135a) di sostegno per il secondo apparato supportano detti mezzi (36) di somministrazione della prima sostanza al terreno.
  26. 26. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 20 a 25, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di sostegno (35a, 135a, 235a) per il secondo apparato comprendono una prima parte(35'a) ed una seconda parte (35"a) collegata in modo articolato alla detta prima parte(35'a), mezzi (V2) essendo previsti, tra detta prima parte (35’a) e detta seconda parte (35"a) in modo tale da muovere i mezzi di trattamento del terreno supportati su detta seconda parte (35"a) tra una posizione abbassata di lavoro ed un posizione rialzata di riposo.
  27. 27. Macchina secondo la rivendicazione 26, caratterizzata dal fatto che detta seconda parte (35"a) dei mezzi di sostegno del secondo apparato supporta detti mezzi (39) di compattazione superficiale del terreno, e/o i mezzi (43, 45) di applicazione al terreno del detto foglio (P) di pacciamatura.
  28. 28. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (37) atti a rompere il terreno rimuovono detto terreno sostanzialmente fino alla profondità raggiunta dai detti mezzi (36) di somministrazione della prima sostanza.
  29. 29. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 2 a 28, caratterizzata dal fatto che una ruota (R) di azionamento dei mezzi di dispensazione (32a) del reagente è montata coassiale al detto rullo di compressione (39).
  30. 30. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzata dai fatto di essere sotto forma di un veicolo semovente per la somministrazione di almeno una sostanza (11 a, 11b) al terreno, comprendente un corpo del veicolo (12) avente una parte frontale (14), una parte posteriore (16) e fianchi laterali (18, 19), e presentante mezzi motore, ed una postazione di guida (26) tra detta parte anteriore (14) e detta parte posteriore (16), e dal fatto di comprendere dei mezzi (34a) per il sostegno di almeno parte (28) del detto primo apparato di sterilizzazione che si prolungano posteriormente al veicolo e vengono supportati da questo.
  31. 31. Macchina secondo la rivendicazione 30, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi (35a, 135a) per il sostegno di almeno parte (28) del detto secondo apparato per la somministrazione di detto reagente per la reazione esotermica sono collegati in modo articolato ai detti mezzi (34a) per il sostegno di almeno parte (28) del detto primo apparato di sterilizzazione, e dal fatto che mezzi (346, 347, 348) sono previsti per muovere detti mezzi di sostegno dei mezzi di sterilizzazione tra una posizione abbassata di lavoro ed un posizione rialzata di riposo.
  32. 32. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il serbatoio per la prima sostanza (30, 30'") per detta prima sostanza è supportato in corrispondenza della parte anteriore (14) della macchina.
  33. 33. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 5 a 32, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (47) di pulitura superficiale del terreno sono solidali a dei mezzi (50) di sostegno (50) prolungatesi anteriormente alla macchina, detti mezzi di sostegno (50) essendo collegati in modo articolato alla detta macchina, dei mezzi essendo previsti per muovere detti mezzi di sostegno (50) tra una posizione abbassata di lavoro per detti mezzi di pulitura (47) ed una posizione rialzata di riposo.
  34. 34. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto serbatoio (30’) per la prima sostanza è posizionato tra detti mezzi di riscaldamento della prima sostanza (28) e la parte posteriore (16) della detta macchina.
  35. 35. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto serbatoio (30") per detta prima sostanza è supportato in corrispondenza di un fianco (18) della detta macchina.
  36. 36. Macchina una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 10 a 35, caratterizzata dal fatto che il secondo serbatoio (32, 32', 232) per il reagente è supportato dalla detta macchina in corrispondenza della parte posteriore (16) della medesima macchina.
  37. 37. Macchina secondo una qualsiasi delie rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto secondo serbatoio (32") è supportato in corrispondenza della parte anteriore (14) della detta macchina.
  38. 38. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un serbatoio (54) per il carburante di alimentazione delle caldaia che viene supportato anteriormente alla macchina.
  39. 39. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi (W1, W2, D1, D2, G1) per regolare la profondità di inserimento nel terreno dei detti mezzi (36) di cessione della prima sostanza (11·)·
  40. 40. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i mezzi (235a) di supporto delle componenti del secondo apparato di sterilizzazione vengono supportati al di sotto dei mezzi (34a) di supporto delle componenti del primo apparato di sterilizzazione.
  41. 41. Macchina secondo la rivendicazione 40, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi a biella (L1, L2) di collegamento tra i mezzi (235a) di supporto delle componenti del secondo apparato di sterilizzazione e i mezzi (34a) di supporto delle componenti del primo apparato di sterilizzazione.
  42. 42. Apparato per la somministrazione di un reagente atto a provvedere una reazione esotermica secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 10 a 41.
  43. 43. Organo (36, 136) per la cessione di almeno una sostanza entro al terreno secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
  44. 44. Procedimento per la sterilizzazione del terreno, preferibilmente di un terreno agricolo (13), in cui una sostanza di sterilizzazione (11 a) viene somministrata al detto terreno, caratterizzata dal fatto di comprendere una fase di compattazione del terreno, eseguita sul terreno successivamente alla somministrazione della detta sostanza di sterilizzazione.
  45. 45. Procedimento per la sterilizzazione del terreno, preferibilmente di un terreno agricolo (13), caratterizzata dal fatto di comprendere una fase di pulitura superficiale del terreno.
  46. 46. Macchina, apparato, organo e procedimento per la sterilizzazione del terreno secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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