ITBO20000039A1 - Metodo per la verifica di parametri di funzionamento dei dispositivi applicatori di soluzioni liquide e/o sostanze polverulenti , in partico - Google Patents

Metodo per la verifica di parametri di funzionamento dei dispositivi applicatori di soluzioni liquide e/o sostanze polverulenti , in partico Download PDF

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Description

METODO PER LA VERIFICA DEI PARAMETRI DI FUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI APPLICATORI DI SOLUZIONI LIQUIDE E/O SOSTANZE POLVERULENTI , IN PARTICOLARE SMALTI, IN UNA UNEA DI DECORAZIONE PER PIASTRELLE
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico concernente le fasi di lavorazione delle piastrelle ceramiche, con particolare riferimento alle linee di decorazione delle piastrelle.
E’ noto che nelle linee di decorazione delle piastrelle lo smalto viene applicato in continuo da idonei dispositi vi applicatoli, generalmente aerografi, posizionati nella regione interna e superiore di relative camere di fiammatura, poste in serie tra loro.
Le piastrelle sono movimentate da opportuni organi trasportatori che permetono l'inserimento di ciascuna piastrella, in successione, entro le medesime camere.
L'aspeto estetico ed il contrasto cromatico delle piastrelle ottenute a valle di tale linea di decorazione, è fortemente influenzato dal numero delle camere di fiammatura della stessa linea, dalle carateristiche e dalla tipologia di smalto utilizzato, nonché dai parametri di funzionamento degli aerografi, in particolare dall'esatta quantità di smalto erogata dagli stessi in ciascuna camera.
A tale scopo è opportuno verificare, ad intervalli di tempo regolari, i parametri di funzionamento corrispondenti a ciascun aerografo.
L'intervallo di tempo che mtercorre tra controlli successivi è strettamente funzione delle caratteristiche specifiche dei cicli produtivi di ciascuna camera e di quelli della corrispondente linea di decorazione.
La necessità di effettuare, in particolare, controlli relativamente alla quantità di smalto applicato sulle piastrelle, è detta dal fatto che sono presenti diverse variabili che interferiscono e/o mutano tale quantità di smalto applicato.
Per testare la quantità di smalto erogata dagli aerografi di ciascuna camera, generalmente si fa ricorso a metodi che prevedono, essenzialmente, l’arresto del ciclo produttivo, la preliminare pesatura di una piastrella campione, il suo passaggio entro la camera in cui opera l'aerografo da testare, e la successiva pesatura della stessa piastrella campione all’uscita della camera in esame.
In tal modo si valuta, per differenza di pesature, prima e dopo l'ingresso di una piastrella campione entro la camera da testare, la quantità di smalto erogata da parte del corrispondente aerografo nel prestabilito tempo di passaggio nella medesima camera. Tale procedura deve essere, ovviamente, ripetuta un numero di volte pari al numero di camere, quindi di aerografi, presenti nella linea di decorazione.
I metodi tradizionali sopra indicati presentano il gravoso inconveniente di richiedere il necessario arresto della linea di decorazione in fase di valutazione dei parametri di funzionamento dei dispositivi applicatori di smalto, con forte abbattimento della produttività del ciclo di lavorazione.
Non di minore importanza la inevitabile alterazione dei valori dei parametri di funzionamento rilevati a causa di condizioni fisico-ambientali che non risultano in alcun modo simili a quelle nominali di regime.
La medesima problematica si presenta nel caso in cui l’applicazione delle sostanze liquide sulle piastrelle venga effettuata mediante retini serigrafici o altri dispositivi noti similari. E’ altresì noto, infatti, il sistema che prevede di applicare sulle piastrelle sostanze in forma polverulenta : anche in questo caso è richiesto il controllo, mediante campione, della quantità di polveri erogate da relativi dispositivi applicatori.
Scopo della presente invenzione è quello di ovviare ai menzionati inconvenienti proponendo un metodo per la verifica dei parametri di funzionamento dei dispositivi applicatori di soluzioni liquide e/ o sostanze polverulenti, in particolare smalti, in una linea di decorazione per piastrelle, che garantisca la rilevazione di valori corretti di tali parametri, riproducendo le caratteristiche fisico-ambienali delle condizioni nominali di funzionamento della linea di decorazione, non alterando in alcun modo la produttività del ciclo di lavorazione della medesima linea.
Un ulteriore scopo della presente invenzione consiste nel proporre un metodo caratterizzato da fasi operative singolarmente semplici e tali da non richiedere, per la loro attuazione, apparecchiature complesse e/ o costose.
I suddetti scopi vengono ottenuti in accordo con il contenuto delle rivendicazioni. Le caratteristiche dell’invenzione sono evidenziate nel seguito in cui è descritta una preferita, ma non esclusiva, forma di realizzazione, con riferimento alle allegate tavole di disegno nelle quali le figure 1, 2, 3, 4, 5, 6 illustrano schematicamente altrettante fasi operate particolarmente significative del proposto metodo in una prima forma di esecuzione, mentre la figura 7 rappresenta in modo schematico una fase operativa dello stesso metodo in una seconda forma di esecuzione.
Con riferimento alle allegate tavole, si indica con W una linea di decorazione essenzialmente costituita da almeno due unità operative, prima Cl e seconda C2, distinte o accostate, ciascuna delle quali comprendente una camera 1 conformante relative regioni di ingresso li e di uscita lu.
Nelle regioni superiori di tali camere 1 operano relativi dispositivi applicatori 5, in particolare aerografi, atti ad erogare soluzioni liquide e/ o sostanze polverulenti, ad esempio smalto 2, su sottostanti piastrelle 6 che risultano movimentate, secondo una direzione di avanzamento A, mediante opportuni organi trasportatori 4 che interessano le medesime camere 1 in corrispondenza delle relative regioni inferiori.
Con riferimento ad un funzionamento in condizioni nominali della suindicata linea di decorazione W, vale a dire con gli aerografì 5 di ciascuna camera 1 atti ad erogare smalto 2 sulle sottostanti piastrelle 6, secondo modalità imposte da una centralina di gestione C, in funzione del prestabilito ciclo di lavoro, il proposto metodo per la verifica dei parametri di funzionamento degli aerografi 5 della stessa linea di decorazione W si articola sostanzialmente nelle seguenti fasi operative, nel caso particolare di verifica dell 'aerografo 5 della prima unità operativa C1 :
I. misura dei parametri fisici di una piastrella campione 60, in particolare pesatura di quest' ultima;
II introduzione, a monte della linea di decorazione W, della piastrella campione 60 sugli organi trasportatori 4 in luogo di una piastrella 6 (Fig.l);
III. rilevamento della piastrella campione 60 da parte di un sensore 3 associato alla camera 1 della prima unità operativa C1, nella quale opera l'aerografo 5 i cui parametri di funzionamento sono oggetto di verifica (Fig.2), con relativa abilitazione, con il consenso della centralina C, dello stesso aerografo 5 ed erogazione di smalto 2 sulla sottostante piastrella campione 60 (Fig.3);
IV. rilevamento della stessa piastrella campione 60 da parte di un sensore 3 associato alla camera 1 della seconda unità operativa C2, in cui opera un aerografo 5 i cui parametri di funzionamento non sono oggetto di verifica (Fig.4), con conseguente disabilitazione dello stesso aerografo 5 da parte della centralina C e mancata erogazione di smalto 2 sulla sottostante piastrella campione 60 (Fig.5);
V. prelievo, a valle della linea di decorazione W, di tale piastrella campione 60 dagli organi trasportatori 4 (Fig.6);
VI. misura dei parametri fisici della suddetta piastrella campione 60;
VII. determinazione dei parametri di funzionamento del dispositivo applicatore 5 oggetto di verifica.
La sequenza operativa risulta sostanzialmente simile nel caso di verifica dei parametri di funzionamento dell' aerografo 5 presente nella seconda unità operativa C2.
In tal caso, nelle medesime condizioni nominali di funzionamento della linea di decorazione W, in luogo dell'aerografo 5 della seconda unità operativa C2 si disabilita l aerografo 5 della prima unità operativa C1.
Allo stesso modo, in luogo dell'aerografo 5 della prima unità operativa C1, rimane abilitato il solo aerografo 5 della seconda unità operativa C2.
La piastrella campione 60 può essere realizzata interamente in materiale metallico o, alternativamente, può essere realizzata in materiale plastico interessato da inserti metallici. La piastrella campione 60 deve, in definitiva, essere realizzata in modo tale da permetterne il rilevamento da parte dei sensori 3 associati alle relative camere 1, cioè essere realizzata in un qualsiasi materiale associato ad un idoneo elemento di rilevazione, ad esempio di tipo meccanico, o induttivo, o capacitivo, atto ad essere rilevato dai suddetti sensori 3. Durante la fase di verifica dei parametri di funzionamento degli aerografi 5, ciò permette ai sensori 3 di riconoscere la piastrella campione 60 rispetto alle piastrelle 6, integralmente di materiale ceramico.
In tal modo, il passaggio di ciascuna piastrella 6 di fronte ai sensori 3 non provoca nessuna disabilitazione forzata degli aerografi 5, se non determinata dal ciclo di lavorazione. Il passaggio, invece, della piastrella campione 60 di fronte ai sensori 3 richiede un opportuno riconoscimento in modo tale che gli aerografi 5 vengano abilitati o disabilitati a seconda dell'unità operativa, prima Ci ò seconda C2, che deve essere testata.
Secondo una ulteriore forma di esecuzione è possibile prevedere, a monte della linea di decorazione W, un unico rilevatore 13 che, in funzione dei parametri di funzionamento degli organi trasportatori 4 (velocità, posizione, ecc.), permette alla centralina C di abilitare correttamente i dispositivi applicato ri 5 presenti in un’unica camera principale 20, secondo il prefissato ciclo di lavoro : la velocità e la posizione degli organi trasportatori 4 sono rilevati mediante un encoder 80 opportunamente connesso alla centralina C (Fig7). La camera principale 20, conformante relative sezioni di ingresso 20i e di uscita 20u, individua, per ciascun dispositivo applicatore 5, corrispondenti zone operative 50 di applicazione di soluzioni liquide e/o sostanze polverulenti sulle sottostanti piastrelle 6 o piastrella campione 60.
In tal caso il metodo esaminato si articola sostanzialmente nelle seguenti fasi operative : A. misura dei parametri fisici di una piastrella campione 60, in particolare pesatura di quest 'ultima;
B. introduzione, a monte della linea di decorazione W, in prossimità della sezione di ingresso 20i, della piastrella campione 60 sugli organi trasportatori 4, in luogo di una piastrella 6;
C. rilevamento della piastrella campione 60 da parte di un rilevatore 13 previsto a monte della camera principale 20;
D. abilitazione, con il consenso di detta centralina C, del dispositivo applicatore 5 i cui parametri di funzionamento sono oggetto di verifica, in corrispondenza del passaggio della piastrella campione 60, con conseguente erogazione di smalto 2 sulla sottostante piastrella campione 60, in corrispondenza della relativa zona operativa 50;
E. disabilitazione, da parte della citata centralina C, del dispositivo applicatore 5 i cui parametri di funzionamento non sono oggetto di verifica, in corrispondenza del passaggio della piastrella campione 60, con conseguente mancata erogazione di smalto 2 sulla sottostante piastrella campione 60, in corrispondenza della relativa zona operativa 50;
F. prelievo, a valle della linea di decorazione W, della piastrella campione 60 dagli organi trasportatori 4;
G. misura dei parametri fisici della piastrella campione 60;
H. determinazione dei parametri di funzionamento del dispositivo applicatore 5 oggetto di verifica.
Il proposto metodo, nelle sue semplici ed intuitive fasi operative, permette di effettuare la verifica dei parametri di funzionamento dei dispositivi applicatoli 5 di soluzioni liquide e/ o sostanze polverulenti, in particolare smalto, di una linea di decorazione W senza alterare in alcun modo la produttività della medesima linea.
Durante le fasi operative di abilitazione - disabilitazione degli aerografi 5 per la determinazione dei parametri di funzionamento dei medesimi, infatti, il ciclo produttivo cui sono sottoposte le piastrelle 6 non è in alcun modo modificato o alterato : in altre parole la fase di verifica di tali parametri non influenza le condizioni nominali di esercizio della linea di decorazione W.
In luogo degli aerografi possono essere utilizzati retini serigrafici o altri dispositivi noti similari. Il metodo proposto risulta, infatti, applicabile anche a dispositivi noti destinati ad applicare sostanze polverulenti sulle piastrelle 6.
Il metodo in questione, infatti, ha il grande vantaggio di essere effettuato nelle condizioni nominali di esercizio della linea di decorazione W oggetto di verifica, garantendo la presenza delle condizioni fisico-ambientali di regime : ciò evita qualsiasi alterazione dei dati così ricavati.
Ne deriva un innegabile vantaggio per il ciclo di lavorazione che, in tal modo, non subisce rallentamenti ne tantomeno alcun arresto, se non a causa di guasti e/ o per questioni di manutenzione.
Le fasi operative descritte risultano particolarmente rapide e semplici da realizzare non richiedendo, per la loro attuazione, ne personale specializzato ne, tantomeno, apparecchiature complesse e/o costose.
Va sottolineato che gli scopi prefissati sono stati raggiunti mediante una soluzione tecnica sostanzialmente affidabile ed altamente funzionale, limitando notevolmente i costi di realizzazione.
Si intende comunque che quanto sopra detto è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali modifiche di dettaglio, così come le variazioni di forma e dimensioni dei componenti descritti, si intendono rientranti nel medesimo ambito protettivo, così come nel seguito rivendicato.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Metodo per la verifica dei parametri di funzionamento dei dispositivi applicatori di soluzioni liquide e/o sostanze polverulenti, in particolare smalto, in una linea di decorazione per piastrelle costituita da almeno due unità operative, prima C1 e seconda C2, distinte o accostate, ciascuna delle quali comprendente una camera 1, conformante relative regioni di ingresso li e di uscita lu, in cui opera un relativo dispositivo applicatore 5 di soluzioni liquide e/o sostanze polverulenti 2 su sottostanti piastrelle 6 che risultano movimentate, secondo una direzione di avanzamento A, mediante relativi organi trasportatori 4 che interessano la suddetta camera 1 in corrispondenza della relativa regione inferiore, con ciascun dispositivo applicatore 5 abilitato e/o disabilitato con il consenso di una centralina C, caratterizzato dal fatto di prevedere, nelle condizioni nominali di funzionamento della citata linea di decorazione W, per ciascuna unità operativa (C1, C2), le seguenti sequenze operative : a) misura dei parametri fisici di una piastrella campione 60; b) introduzione, a monte della suddetta linea di decorazione W, di tale piastrella campione 60 su detti organi trasportatori 4 in luogo di una piastrella 6; c) rilevamento di detta piastrella campione 60 da parte di un sensore 3 associato alla camera 1, in prossimità della relativa regione di ingresso li, dell'unità operativa, prima C1 o seconda C2, in cui opera il dispositivo applicatore 5 i cui parametri di funzionamento sono oggetto di verifica, a monte della stessa, con conseguente abilitazione, con il consenso di detta centralina C, dello stesso dispositivo applicatore 5, ed erogazione di soluzioni liquide e/o sostanze polverulenti 2 sulla sottostante piastrella campione 60; d) rilevamento della stessa piastrella campione 60 da parte di un sensore 3 associato alla camera 1 della restante unità operativa, prima C1 o seconda C2, in cui opera un dispositivo applicatore 5 i cui parametri di funzionamento non sono oggetto di verifica, con conseguente disabilitazione, da parte della citata centralina C, dello stesso dispositivo applicatore 5 e mancata erogazione di soluzioni liquide e/ o sostanze polverulenti 2 sulla sottostante piastrella campione 60; e) prelievo, a valle della suddetta linea di decorazione W, di tale piastrella campione 60 dai citati organi trasportatori 4; f) misura dei parametri fisici della suddetta piastrella campione 60; g) determinazione dei parametri di funzionamento del dispositivo applicatore 5 oggetto di verifica.
  2. 2) Metodo per la verifica dei parametri di funzionamento dei dispositivi applicatori di soluzioni liquide e/o sostanze polverulenti, in particolare smalto, in una linea di decorazione per piastrelle costituita da una camera principale 20, conformante relative sezioni di ingresso 13i e di uscita 13u, in cui operano almeno due dispositivi applicatori 5 di soluzioni liquide e/o sostanze polverulenti 2 su sottostanti piastrelle 6 che risultano movimentate, secondo una direzione di avanzamento A, mediante relativi organi, trasportatori 4 che interessano la suddetta camera principale 20 in corrispondenza della relativa regione inferiore, con ciascun dispositivo applicatore 5 abilitato e/o disabilitato con il consenso di una centralina C, caratterizzato dal fatto di prevedere, nelle condizioni nominali di funzionamento della citata linea di decorazione W, per ciascun dispositivo applicatore 5, ognuno individuante una relativa zona operativa 50 di applicazione di soluzioni liquide e/ o sostanze polverulenti, le seguenti sequenze operative: a) misura dei parametri fisici di una piastrella campione 60; b) introduzione, a monte della suddetta linea di decorazione W, in prossimità della suddetta sezione di ingresso 13i, della citata piastrella campione 60 su detti organi trasportatori 4, in luogo di una piastrella 6; c) rilevamento di detta piastrella campione 60 da parte di un rilevatore 13 previsto a monte di detta camera principale 20; d) abilitazione, con il consenso di detta centralina C, del dispositivo applicatore 5 i cui parametri di funzionamento sono oggetto di verifica in corrispondenza del passaggio della suddetta piastrella campione 60, con conseguente erogazione di soluzioni liquide e/ o sostanze polverulenti 2 sulla sottostante piastrella campione 60, in corrispondenza della relativa zona operativa 50; e) disabilitazione, da parte della citata centralina C, del dispositivo applicatore 5 i cui parametri di funzionamento non sono oggetto di verifica, in corrispondenza del passaggio della suddetta piastrella campione 60, con conseguente mancata erogazione di soluzioni liquide e/ o sostanze polverulenti 2 sulla sottostante piastrella campione 60, in corrispondenza della relativa zona operativa 50; f) prelievo, a valle della suddetta linea di decorazione W, di tale piastrella campione 60 dai citati organi trasportatori 4; g) misura dei parametri fisici della suddetta piastrella campione 60; h) determinazione dei parametri di funzionamento del dispositivo applicatore 5 oggetto di verifica.
  3. 3) Metodo secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fato che la suddetta misura dei parametri fisici della citata piastrella campione 60 è una pesatura di quest1 ultima.
  4. 4) Metodo secondo le rivendicazioni 1 o 2, carattenzzato dal fatto che i citati dispositivi applicatoti 5 sono costituiti da aerografi atti ad erogare smalto 2 in soluzione liquida su dette piastrelle 6 e piastrella campione 60.
  5. 5) Metodo secondo le rivendicazioni 1 o 2, carattenzzato dal fatto che la suddetta piastrella campione 60 è realizzata integralmente in materiale metallico, e dal fatto che detti sensori 3 rilevano la presenza di materiale metallico.
  6. 6) Metodo secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la suddetta piastrella campione 60 è interessata da almeno un inserto in materiale metallico, e dal fatto che detti sensori 3 rilevano la presenza di materiale metallico.
  7. 7) Metodo secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto di prevedere, in detta piastrella campione 60, un elemento di rilevazione atto ad essere rilevato dai suddetti sensori 3 associati alle relative camere 1, 8) Metodo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il citato elemento di rilevazione è di tipo induttivo. 9) Metodo secondo la rivendicazione 7, caraterizzato dal fatto che il citato elemento di rilevazione è di tipo capacitivo. 10) Metodo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il citato elemento di rilevazione è di tipo meccanico.
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