ITBL20090018A1 - Astina di occhiale formata da due elementi tra loro agganciati, particolarmente per il supporto anche di altri elementi abbellitori - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

“ASTINA DI OCCHIALE FORMATA DA DUE ELEMENTI TRA LORO AGGANCIATI, PARTICOLARMENTE PER IL SUPPORTO ANCHE DI ALTRI ELEMENTI ABBELLITORIâ€

La presente innovazione concerne una nuova forma costruttiva delle astine, la quale à ̈ atta a conferire all’occhiale un nuovo effetto visivo, adottando un’applicazione che à ̈ estremamente semplice e perfettamente funzionale, oltre che consentire la realizzazione di un’ampia gamma di alternative per l’abbellimento e personalizzazione dell’occhiale.

Caratteristica principale della presente innovazione à ̈ quella di prevedere la realizzazione di un’astina di occhiale che à ̈ sostanzialmente costituita da due elementi longitudinali, aventi entrambi un’estremità associata al termine d’astina, mentre l’estremità opposta di uno dei due elementi o maschera à ̈ agganciata all’estremità opposta dell’altro elemento o anima, sul suo lato di incernieramento al frontale di occhiale, con la possibilità di applicare all’anima una serie di maschere intercambiabili, oltre che poter interporre tra questi due elementi un terzo elemento abbellitore o decorativo, il quale abbellitore à ̈ reso esternamente visibile da un opportuno foro che à ̈ realizzato sull’elemento esterno o maschera, pur garantendone uno stabile ed intercambiabile contenimento tra le superfici dei due elementi d’astina abbinati.

Se l’uso dell’occhiale à ̈ spesso una necessità imposta per superare dei difetti visivi, oppure à ̈ una necessità per proteggere gli occhi ad esempio dall’irradiazione solare o anche da altre forme di abbagliamento, la sua montatura costituisce sempre di più un elemento di abbigliamento e di decoro della persona, quando non diventa prevalentemente una occasione di moda o di esibizionismo.

La ricerca di nuove forme ed aspetti originali di montature per occhiale, tali da distinguere e personalizzare il proprio modello da tutti gli altri, costituisce sempre più una esigenza del consumatore e quindi del mercato, determinando una notevole gamma di forme e di colori che sono generalmente tutelate o tutelabili come “design†caratterizzante di ogni produttore di occhiali, seppure non presentando delle soluzioni tecniche nuove ma soltanto aspetti visivi diversi e variegati.

Alcune soluzioni tecniche note hanno talvolta determinato anche un contemporaneo nuovo carattere distintivo o novità visiva dell’occhiale, in particolare nella realizzazione di forme nuove di dispositivi di incernieramento tra le estremità delle astine e le estremità laterali del frontale di occhiale.

Più in generale, le nuove forme visive o di “design†delle montature di occhiale, ed in particolare le sue astine, sono realizzate annegando ad esempio una parte metallica in una struttura di materiale plastico, con rilievi e bassorilievi atti a conseguire il voluto aspetto visivo, seppure senza rivestire carattere di innovazione tecnica, quindi con una limitata capacità di diversificazione da un modello di base.

Compito principale di quanto forma oggetto della presente innovazione à ̈ quello di poter realizzare un’astina di occhiale che, in attuazione di una nuova soluzione tecnica particolare di innesto di più elementi decorativi, consenta la realizzazione di astine di occhiale che sono sostanzialmente illimitate nelle loro forme e nel loro aspetto visivo.

Nell’ambito di tale compito, un altro importante scopo dell’innovazione à ̈ quello di poter realizzare un’astina di occhiale che sia costituita da elementi intercambiabili, per rendere lo stesso occhiale adattabile a diverse e variabili stuazioni e combinazioni di forme e di colori.

Un altro importante scopo dell’innovazione à ̈ quello di rendere agevole tale intercambiabilità e sostituzione degli elementi di un’astina, consentendone l’operazione anche alla singola persona non esperta nel settore degli occhiali.

Questi ed altri scopi sono in effetti perfettamente conseguiti con la presente innovazione, la quale prevede la realizzazione di un’astina di occhiale che sia sostanzialmente costituita da due elementi longitudinali, aventi entrambi un’estremità associata al terminale d’astina, mentre l’estremità opposta di uno dei due elementi o maschera à ̈ agganciata all’estremità opposta dell’altro elemento o anima, in prossimità del suo punto di incernieramento al frontale di occhiale, con la possibilità di applicare all’anima una serie di maschere intercambiabili, oltre che poter interporre un terzo elemento abbellitore o decorativo, il quale abbellitore à ̈ reso esternamente visibile da un foro che à ̈ realizzato sull’elemento esterno o maschera, pur garantendone uno stabile ed intercambiabile contenimento tra le superfici dei due elementi d’astina abbinati.

Una migliore comprensione della soluzione proposta, ed una evidenziazione del conseguimento degli scopi specificati, viene di seguito più dettagliatamente descritta ed illustrata, secondo alcune forme costruttive puramente indicative e non limitative, avvalendosi anche di n.14 figure schematiche riprodotte nelle tre tavole allegate e delle quali:

- la fig. 1 di tav. 1 rappresenta una vista orizzontale ed in sezione longitudinale di un elemento base o anima di un’astina da realizzare secondo la presente innovazione; - la fig.2 di tav.1 rappresenta un vista verticale dello stesso elemento base di fig.1; - la fig. 3 di tav. 1 rappresenta una vista orizzontale ed in sezione longitudinale di un secondo elemento o maschera da associare all’elemento base di fig.1;

- la fig.4 di tav.1 rappresenta una vista verticale dello stesso elemento di fig.3;

- la fig. 5 di tav. 1 rappresenta una vista orizzontale di un normale terminale di astina, utilizzabile anche per la realizzazione dell’astina in oggetto;

- la fig.6 di tav.1 rappresenta una vista verticale del terminale di fig.5;

- la fig. 7 di tav. 1 rappresenta una vista orizzontale di una pietra di abbellimento di possibile applicazione nell’astina in oggetto;

- la fig.8 di tav.1 rappresenta una vista verticale della pietra di fig.7;

- la fig. 9 di tav. 2 rappresenta una vista orizzontale ed in sezione longitudinale degli elementi d’astina di figg. 1 – 3 5 e 7, tra loro assemblati, per formare un’astina di occhiale, di nuova struttura e forma visiva;

- la fig. 10 di tav. 2 rappresenta una vista verticale d’assieme degli stessi elementi di astina di fig.9, secondo le loro viste di figg.2 – 46 e 8;

- la fig.11 di tav.2 rappresenta una vista verticale analoga alla vista di fig.10 ma con una diversa disposizione dei suoi elementi;

- la fig. 12 di tav. 3 rappresenta una vista verticale di un diverso modello di maschera, rispetto al modello di fig. 4;

- la fig. 13 di tav. 3 rappresenta una vista verticale di un diverso modello di anima, rispetto al modello di fig. 2;

- la fig. 14 di tav. 3 rappresenta una vista verticale d’assieme della maschera di figg. 12 e dell’anima di fig.13.

In tutte le figure gli stessi elementi sono rappresentati, o si intendono rappresentati, con lo stesso numero di riferimento.

Secondo la soluzione esemplificativa delle figg. da 1 a 11, un elemento principale o anima (10) d’astina di occhiale à ̈ costituito da uno spezzone metallico laminare, con una estremità a codolo (11), un corpo centrale a conformazione ondulata di fantasia (12) ed una estremità di testa (13) sulla cui superficie interna à ̈ applicato un elemento di cerniera (18), per la sua unione al frontale di occhiale che non à ̈ stato rappresentato.

La stessa estremità (13) dell’anima (10) à ̈ poi dotata di un foro circolare (14) e da un attiguo foro rettangolare (15) di dimensioni più ridotte, il quale foro (15) à ̈ indicativamente disposto in asse longitudinale con il foro (14).

L’estremità a codolo (11) dell’anima (10) à ̈ preferibilmente dotata di piccole dentellature laterali (16), il cui compito à ̈ di seguito meglio specificato.

Un elemento secondario o maschera (20), per la medesima astina d’occhiale da realizzare secondo la presente innovazione, à ̈ costituito da uno spezzone metallico laminare, con estremità a codolo (21), un corpo centrale a conformazione ondulata di fantasia (22) ed una estremità di testa (23) che à ̈ sagomata sostanzialmente ad anello ed à ̈ quindi munita di un foro passante (24). Detto anello (23) à ̈ poi munito di un dentino a sottosquadra (25), disposto sostanzialmente in asse longitudinale con il foro (24) o lo stesso anello (23).

L’estremità a codolo (21) della maschera (20) à ̈ preferibilmente dotata di piccole dentellature laterali (26), il cui scopo à ̈ di seguito meglio specificato.

Un terminale (30) di tipo e materiali tradizionali à ̈ dotato di un foro cieco assiale (31) che, per mezzo di adeguata pressione, à ̈ atto ad alloggiare stabilmente il codolo (11) dell’anima (10) ed il codolo (21) dell’elemento di rivestimento (20). Detto terminale (30) à ̈ poi sottoposto alla tradizionale piegatura del suo corpo (32), per il migliore appoggio del’astina all’orecchio della persona che indossa l’occhiale.

Con riferimento alle figg. 7 e 8, un elemento abbellitore tradizionale (40) à ̈ costituito da una pietra a doppia piramide (41 – 42), con base poligonale centrale rispetto ai suoi due contrapposti vertici. Detta base poligonale dell’abbellitore (40) presenta una sua larghezza o diametro nominale che à ̈ leggermente maggiore al diametro dei fori (14 – 24).

Come appare evidente, le dentellature (16) dell’anima (10) e le dentellature (26) della maschera (20) hanno lo scopo di forzare l’innesto dei rispettivi codoli (11 e 21) entro il vano (31) del terminale (30), per garantirne una stabile seppure amovibile unione.

Con riferimento alle figg. 9 e 10, appare evidente che una innovativa astina (A) à ̈ realizzata innestando il dentino piegato (25) dell’occhiello (23) dell’elemento di rivestimento o maschera (20) nel foro rettangolare (15) dell’estremità (13) dell’anima (10), unendo poi i due rispettivi codoli (11 e 21) per infilarli, con la dovuta pressione, nel foro (319 del terminale (30).

Secondo la soluzione visiva casuale delle figg. da 1 a 10, sul piano del “design†, l’innovazione dell’astina (A) à ̈ data dal carattere distintivo delle forme ondulate dei corpi sovrapposti (12 – 22), oltre che dalla presenza di un abbellitore (40) la cui base à ̈ imprigionata dal bordo dei fori (14 – 24) rispettivamente dell’anima (10) e della maschera (20).

Per altro, come già specificato, la forma ondulata del corpo centrale (12) dell’anima (10), così come la forma ondulata del corpo centrale (22) della maschera (20) possono assumere una qualsiasi forma lineare, così come le rispettive estremità (13 – 23) per realizzare una grande serie di astine (A) composte con anime (10) e con maschere (20) ed eventuali abbellitori (40) di varia forma e materiale o colore, essendo tutte tra loro intercambiabili, per il fatto che gli elementi (10 – 20) sono realizzati con rispettivi codoli (11 – 21) e con corrispondenti dentini (25) e sedi d’innesto (15), secondo la presente innovazione e conforme al loro scopo principale specificato.

L’innovazione dell’astina (A), sul piano della tecnica e quindi del suo livello inventivo, à ̈ data dal fatto di poter conseguire una molteplicità di forme e colori dei due stessi elementi (10 -20) per il semplice innesto dell’elemento di rivestimento (20) sull’elemento principale o anima (10) della stessa astina (A), con semplice congiunzione delle loro estremità opposte o codoli (11 – 21) nel foro (31) del tradizionale terminale (30), oltre che con l’aggancio del dentino (25) nella sede (15), consentendo anche l’interposizione di un elemento abbellitore (40).

Si rende così possibile la realizzazione di astine di occhiali (A) sostanzialmente illimitate nella forma e nell’aspetto visivo, senza dover ricorrere a complesse lavorazioni meccaniche e di trattamento, ma per semplice innesto di elementi preconfezionati, conforme ad uno degli scopi specificati.

Si rende poi estremamente semplice e pratica l’applicazione e la sostituzione delle mascherine (20) e degli elementi di abbellimento (40), entro la gamma messa a disposizione dal produttore di ogni astina (A), anche a persone non esperte nel settore degli occhiali, consentendo loro l’adattamento dell’occhiale a loro discrezione, conforme ad altri scopi specificati.

Con riferimento alla fig. 11, come già citato, à ̈ proposta una prima variazione costruttiva per la quale l’anima (10) e la maschera (20) anziché essere semplicemente abbinate, come in fig. 10, sono intrecciate per formare un’astina (A’) di diverso aspetto visivo.

Dalla stessa fig. 11 si evince poi il fatto che la stessa astina (A’) à ̈ realizzabile anche senza l’applicazione dell’abbellitore (40), determinando la formazione di un foro di luce costituito dalla sovrapposizione dei foro (149 dell’asta (10) con il foro (24) della maschera (20).

Analogamente, conforme ad una’altra variazione non rappresentata graficamente, à ̈ possibile sostituire la forma bi piramidale dell’abbellitore (40) ad esempio con una piastrina circolare che sia dotata di una bisellatura periferica da imprigionare tra i bordi dei fori (14 – 24), detta piastrina potendo essere cromaticamente abbinabile ai colori dell’anima (10) e della maschera (20), oltre che eventualmente munita di una disegno, di un logo o di un nome di fantasia che possano personalizzare ulteriormente l’occhiale.

Con riferimento alle figg. 12 – 13 e 14 di tav. 3 à ̈ proposta una ulteriore variazione costruttiva dell’astina in esame. In particolare, un’anima (10’) à ̈ costituita da un codolo (11’) e da un corpo centrale (12’) che à ̈ sagomato a forma di goccia allungata, con un unico foro passante (14’) ed un’estremità di incernieramento (13’) dotata della feritoia (15’), mentre la maschera (20’) à ̈ costituita da codolo (21’) e da un corpo centrale (22’) sagomato pure a gocci allungata parzialmente munito di fori passanti (24’), secondo un disegno appropriato, oltre che dalla presenza del solito gancino (25’), per una sovrapposizione tra anima (10’) e maschera (20’) atta a formare un’astina (A1) con luce passante per le fessure (24’) e per il sottostante foro (14’), come esemplificato in fig. 14.

Naturalmente la forma a goccia dei corpi (12’) e (22’) può essere modificata in altre forme, con rispettivi fori (14’) e (24’) riproducenti altre figure di luce.

È possibile poi, secondo una ulteriore variazione costruttiva, realizzare astine (10 – 10’) con corpo centrale (12 – 12’) di forma analoga o diversa, senza foro (14 – 14’) ed eventualmente pieno ma di colore diverso dal colore del bordo, per rivestirlo con una maschera (20 – 20’) avente il corpo centrale (22 -22’) di forma corrispondente e con fori (24 – 24’) che lascino intravvedere il fondo pieno e colorato (14 – 14’), per un ulteriore diverso aspetto visivo dell’astina in esame.

Da quanto fino ad ora descritto ed esemplificato, appare evidente che innumerevoli altre forme costruttive dell’anima (10 – 10’) e dell’elemento di rivestimento o maschera (20 – 20’) sono possibili, pur dotando detti elementi longitudinali (10 – 10’) e (20 -20’) di rispettivi o invertiti fori (15 – 15’) e dentini (25 – 25’), oltre che di corrispondenti codoli d’innesto (11 – 11’) e (21 – 21’) nella sede (31) del terminale (30), con o senza elementi abbellitori (40), rientrando comunque nell’originalità del trovato che si vuole proteggere.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI “ASTINA DI OCCHIALE FORMATA DA DUE ELEMENTI TRA LORO AGGANCIATI, PARTICOLARMENTE PER IL SUPPORTO ANCHE DI ALTRI ELEMENTI ABBELLITORI†1.- Astina di occhiale formata da due elementi tra loro agganciati, particolarmente per il supporto anche di altri elementi abbellitori, la quale à ̈ atta a conferire all’occhiale un nuovo effetto visivo, adottando un’applicazione che à ̈ estremamente semplice e perfettamente funzionale, oltre che consentire la realizzazione di un’ampia gamma di alternative per l’abbellimento e personalizzazione dell’occhiale, caratterizzata dal fatto di prevedere la realizzazione di un’astina di occhiale che à ̈ sostanzialmente costituita da due elementi longitudinali, aventi entrambi un’estremità associata al terminale d’astina, mentre l’estremità opposta di uno dei due elementi o maschera à ̈ agganciata all’estremità opposta dell’altro elemento o anima, sul suo lato di incernieramento al frontale di occhiale, con la possibilità di applicare all’anima una serie di maschere intercambiabili, oltre che poter interporre tra questi due elementi anche almeno un terzo elemento abbellitore o decorativo, il quale abbellitore à ̈ reso esternamente visibile da un opportuno foro che à ̈ realizzato almeno sull’elemento esterno o maschera, pur garantendone uno stabile ed intercambiabile contenimento tra le superfici dei due elementi d’astina abbinati; 2.- Astina di occhiale formata da due elementi tra loro agganciati, come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che un elemento longitudinale o anima (10) à ̈ sostanzialmente costituito da una estremità a codolo (11), con una parte centrale (12) ed una estremità di incernieramento (13), detta parte o corpo centrale (12) potendo essere variamente sagomato e dotato di uno o più fori (14), mentre l’estremità (13) à ̈ dotata di almeno una feritoia (15); 3.- Astina di occhiale formata da due elementi tra loro agganciati, come alla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che una feritoia (15) à ̈ ricavata sull’estremità (13) d’anima (10), detta feritoia (15) essendo disposta sostanzialmente in asse con la conformazione longitudinale della stessa anima (10); 4.- Astina di occhiale formata da due elementi tra loro agganciati, come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che una maschera o rivestimento longitudinale (20) dell’anima (10) à ̈ sostanzialmente costituita da un copro centrale (22) con una estremità a codolo (21) ed una estremità opposta (23) comprendente almeno un foro (24), oltre che almeno un gancino piegato (25); 5.- Astina di occhiale formata da due elementi tra loro agganciati, come alla rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che un gancino (25) à ̈ ricavato sull’estremità (23) della maschera (20), essendo disposto sostanzialmente in asse con la conformazione longitudinale della stessa maschera (20); 6.- Astina di occhiale formata da due elementi tra loro agganciati, come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i codoli (11) dell’anima (10) e (21) della maschera (20) sono tra loro uniti ed alloggiati nella cavità cieca (31) di un normale terminale (30); 7.- Astina di occhiale formata da due elementi tra loro agganciati, come alla rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che l’innesto ed alloggiamento dei codoli (11 e 21) nella cavità (31) del terminale (30) à ̈ migliorato dalla presenza delle rispettive dentellature (16 e 26); 8.- Astina di occhiale formata da due elementi tra loro agganciati, come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il dentino a sottosquadra (25) della maschera (20) à ̈ alloggiato nella feritoia (15) dell’anima (10), per cooperare con i rispettivi codoli (11 – 21) chiusi nella sede (31) del terminale (30) a determinare una stabile ed amovibile unione tra l’anima (10) e la maschera (20) nel formare un’astina di occhiale (A), variamente sagomata e con maschere (20) facilmente intercambiabili; 9.- Astina di occhiale formata da due elementi tra loro agganciati, particolarmente per il supporto anche di altri elementi abbellitori, come alla rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che uno o più elementi abbellitori (40) possono essere interposti tra anima (10) e maschera (20), essendo resi solidali all’astina (A) e visibili dall’esterno della stessa astina (A), per il fatto di essere sostenuti almeno dai bordi di uno o più fori (24) della maschera (20); 10.- Astina di occhiale formata da due elementi tra loro agganciati, particolarmente per il supporto anche di altri elementi abbellitori, come alle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzata dal fatto che, sempre previo innesto di un dentino (25’) nella feritoia (15’) di un’anima (10’) e previo innesto dei rispettivi codoli (11’ e 21’) nel terminale (30), maschere (20’) di ogni forma, colore e dimensione, con uno o più fori (24’), sono associate ad anime (10’), di ogni forma, colore e dimensione, con o senza abbellitori (40) e/o fori (14’), per formare una grande quantità di combinazioni di astine (A1), per la massima scelta dei modelli e combinazioni di occhiale da parte del consumatore.