ITBG20110024A1 - Impianto per la verniciatura di manufatti. - Google Patents

Impianto per la verniciatura di manufatti. Download PDF

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Description

IMPIANTO PER LA VERNICIATURA DI MANUFATTI
DESCRIZIONE
La presente invenzione à ̈ relativa ad un impianto per la verniciatura di manufatti, che comprenda almeno una sezione di trattamento a caldo di detti manufatti, e che à ̈ provvisto di caratteristiche migliorate per quanto riguarda la separazione e l’isolamento tra detta sezione di trattamento a caldo e le altre sezioni di impianto.
Come noto, gli impianti di verniciatura industriale di manufatti comprendono generalmente almeno una sezione di pre-trattamento del manufatto, almeno una sezione di verniciatura e almeno una sezione di polimerizzazione/essicazione del manufatto verniciato. I manufatti da verniciare, ad esempio pezzi metallici di configurazione oblunga, tipo barre rettilinee di varie sezioni oppure lastre o lamiere, vengono fatti avanzare tra le varie sezioni dopo essere stati appesi ad un trasportatore aereo. A seconda delle configurazioni dell’impianto possono essere previste una o più linee di trasporto aereo, con corrispondenti mezzi di trasferimento che trasferiscono i manufatti da una linea ad un’altra. Per ottenere i massimi risultati di produttività nonché la massima qualità possibile della verniciatura, tali impianti funzionano normalmente in continuo. Solitamente, almeno la sezione di pretrattamento e la sezione di polimerizzazione/essicazione del manufatto verniciato prevedono condizioni di temperatura superiore alla temperatura ambiente.
A titolo di esempio, il più semplice dei cicli di lavorazione di solito avviene con le seguenti fasi:
- aggancio dei pezzi in verticale su un convogliatore aereo con movimentazione prevalentemente orizzontale,
- pretrattamento dei pezzi in avanzamento continuo in appositi tunnel tramite speciali liquidi acidi o alcalini, completato da opportuni lavaggi consecutivi a freddo con acqua di rete e/o demineralizzata;
- sgocciolamento per gravità del liquido che rimane tendenzialmente sulla superficie dei pezzi, seguito da asciugamento a bassa temperatura in appositi forni;
- verniciatura a spruzzo dei pezzi in apposite cabine;
- polimerizzazione (cottura) della vernice in forni continui mantenuti a temperatura costante e massimamente uniforme (ad esempio, per le vernici a polvere, circa 195°-200°C) per un tempo variabile in relazione al tipo di vernice (ad esempio, per le vernici a polvere, 25-30 min);
- scarico dei pezzi verniciati dall’impianto.
Allo stato attuale, la necessaria movimentazione continua dei pezzi appesi in verticale al trasportatore richiede il mantenimento di una costante apertura delle bocche di entrata e di uscita sia nel tunnel di pretrattamento che nei forni, con notevoli problemi qualitativi, produttivi e di consumo energetico, di seguito riassunti.
I problemi riscontrati nel tunnel sono sostanzialmente dovuti al fenomeno della fuoriuscita di vapori caldi, nebbia, goccioline di liquidi caldi chimicamente corrosivi e inquinanti specialmente dalle bocche aperte di entrata e uscita del tunnel stesso.
Ne conseguono inconvenienti come inquinamento ambientale interno ed esterno all’ambiente di lavoro (che incide negativamente sulla salute degli operatori addetti), o creazione di corrosive (o quantomeno pericolose e inappropriate dal punto di vista della sicurezza) pozzanghere sul pavimento circostante in prossimità delle bocche, perdite energetiche, e simili problemi.
Questi problemi attualmente vengono risolti parzialmente con l’applicazione di appositi aspiratori aventi la funzione di scaricare all’esterno almeno una parte di questi vapori in modo diretto o attraverso speciali captatori di gocce.
I problemi riscontrati nei forni, anche se muniti di opportuni “veli†d’aria forzata destinati al contenimento delle perdite d’aria calda, si riferiscono al noto fenomeno del cosiddetto †effetto camino†, per cui dalle bocche aperte entra naturalmente in continuazione una grande quantità di aria fredda - ambiente dalla parte inferiore, compensata dalla contemporanea fuoriuscita dalla parte superiore di una pari quantità di aria calda.
In sintesi i problemi attuali del forno sono:
- uscita d’aria calda che va irrimediabilmente perduta (perdite energetiche); - entrata di aria fredda che deve essere riscaldata (consumo energetico);
- ingresso di inquinanti (prevalentemente polveri) trascinati da detta aria fredda; - incontro libero e scomposto di aria fredda - calda e viceversa nelle zone delle bocche con generazione di vortici incontrollabili e con la conseguenza che, ad esempio, la vernice in polvere appena applicata si stacca parzialmente e va a contaminare i pezzi vicini (o anche lontani) di diverso colore all’interno dei forni di polimerizzazione, compromettendo la qualità della produzione; per far fronte a tale problema si rende spesso necessario installare, tra le cabine di verniciatura ed i forni di polimerizzazione, ulteriori forni, più piccoli ma ad altissimo consumo energetico, che sono spesso costituiti da pannelli radianti a raggi infrarossi ed hanno il solo scopo di bloccare la vernice sul pezzo mediante gelificazione impedendo così, appunto, la dispersione nei forni di particelle di vernice e con essa la contaminazione fra colori diversi.
- innesco di oscillazioni scomposte e incontrollabili fra i pezzi verniciati di fresco fino a generare incollaggi fra gli stessi producendo scarti di produzione e pericoli di blocchi per interferenze con pezzi singoli o con parti costruttive fisse del forno; tale inconveniente à ̈ solo parzialmente ovviato utilizzando catenelle o nastri adesivi ferma - pezzi e quindi impiegando a tempo pieno mano d’opera appositamente dedicata con conseguente aggravio dei costi di mano d’opera;
- creazione, con certi tipi di vernice in polvere, del noto fenomeno di formazione di “neve†che va ad incidere anch’esso sui costi a causa della necessaria pulizia periodica di eventuali filtri o dell’intero forno.
In base a queste considerazioni emerge chiaramente la necessità di fornire un impianto di verniciatura che permetta di eliminare o ridurre al minimo gli inconvenienti sopra citati.
Compito del presente trovato à ̈ quindi quello di realizzare un impianto di verniciatura che superi, o riduca al minimo, i problemi degli impianti di tipo noto.
In particolare, nell’ambito di questo compito, uno scopo del presente trovato, à ̈ quello di realizzare un impianto di verniciatura che consenta di evitare il collegamento diretto attraverso le bocche di entrata/uscita tra l’interno e l’esterno delle sezioni di trattamento a caldo (per esempio tunnel di pretrattamento e/o forni), pur in presenza di movimentazione in continuo dei pezzi che entrano ed escono da dette sezioni.
Un altro scopo del presente trovato à ̈ quello di fornire un impianto di verniciatura che consenta di ridurre al minimo possibile lo scambio di aria fredda e aria calda tra l’esterno e l’interno delle sezioni di trattamento a caldo (per esempio tunnel di pretrattamento e/o forni), riducendo il consumo energetico.
Ancora uno scopo di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quello di fornire un impianto di verniciatura che impedisca o riduca al minimo la fuoriuscita di sostanze, quali goccioline di acqua, vapori chimicamente corrosivi, polveri di verniciatura e simili, dalle sezioni di trattamento a caldo.
Ancora uno scopo di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quello di fornire un impianto di verniciatura in cui siano ridotti i movimenti e gli sbattimenti dei pezzi dovuti a fenomeni convettivi di circolazione dell’aria.
Altro scopo à ̈ quello di eliminare la necessità di collocare forni di gelificazione prima dei forni di polimerizzazione allo scopo di bloccare le particelle di vernice sui pezzi evitando così la contaminazione fra colori diversi.
Un altro scopo di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quello di fornire un impianto di verniciatura che non necessiti di dispositivi, quali catenelle o nastri adesivi ferma pezzi, e di mano d’opera, per impedire o minimizzare gli sbattimenti dei pezzi dovuti a fenomeni convettivi di circolazione dell’aria.
Un ulteriore scopo di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quello di fornire un impianto di verniciatura che consenta di ridurre i percorsi destinati al contenimento di sostanze in uscita dalle sezioni di trattamento a caldo, ad esempio dai tunnel di pretrattamento.
Ancora un ulteriore scopo di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quello di fornire un impianto di verniciatura che consenta di separare o isolare le sezioni di trattamento a caldo, mantenendo una movimentazione in continuo dei manufatti.
Un altro scopo di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quello di fornire un impianto di verniciatura in cui sia possibile avere condizioni si separazione o isolamento tra le sezioni di trattamento a caldo e il resto dell’impianto, indipendentemente dalla conformazione geometrica dei pezzi da trattare, siano essi profili a sviluppo prevalentemente monodirezionale o lamiere a sviluppo bidirezionale
Non ultimo scopo di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quello di fornire un impianto di verniciatura che sia di facile realizzazione e a costi competitivi.
La presente invenzione à ̈ pertanto relativa ad un impianto per la verniciatura di manufatti che comprende mezzi per il trasporto aereo di detti manufatti lungo una direzione di avanzamento e almeno una stazione di trattamento a caldo di detti manufatti; l’impianto di verniciatura secondo l’invenzione si caratterizza dal fatto di comprendere mezzi di supporto di detti manufatti che sono operativamente accoppiati a detti mezzi di trasporto aereo e primi mezzi di apertura/chiusura di detta sezione di trattamento a caldo. Nell’impianto secondo l’invenzione detti mezzi di supporto sono rotanti tra almeno una prima posizione e almeno una seconda posizione e detti primi mezzi di apertura/chiusura sono movibili tra una posizione di chiusura e una posizione di apertura. Inoltre, nell’impianto secondo l’invenzione primi mezzi attuatori sono disposti, con riferimento a detta direzione di avanzamento, a monte di detti primi mezzi di apertura/chiusura e determinano la rotazione di detti mezzi di supporto tra detta prima posizione e detta seconda posizione.
In questo modo, come meglio descritto nel seguito, grazie alla presenza dei primi mezzi di apertura/chiusura à ̈ possibile avere separazione e isolamento tra detta stazione di trattamento a caldo dei manufatti ed il resto dell’impianto. Inoltre, grazie alla presenza dei mezzi di supporto rotanti e dei corrispondenti primi mezzi attuatori, à ̈ possibile mantenere una movimentazione in continuo dei manufatti, indipendentemente dalle loro dimensioni e dalla frequenza con cui sono posizionati su detti mezzi per il trasporto aereo.
Preferibilmente, detti mezzi di supporto comprendono una prima porzione operativamente accoppiata a detti mezzi di trasporto aereo ed una seconda porzione operativamente accoppiata a detta prima porzione e operativamente accoppiabile a detti manufatti, detta seconda porzione essendo libera di ruotare rispetto a detta prima porzione.
Vantaggiosamente, l’angolo di rotazione tra detta prima posizione e detta seconda posizione à ̈ di circa 90°.
Preferibilmente, detti primi mezzi di apertura/chiusura comprendono uno o più mezzi a porta, costituiti ad esempio da porte ad una o più ante, di tipo scorrevole o di tipo rotante (a battente).
In questo caso, l’impianto secondo l’invenzione può comprendere una pluralità di porte intervallate da una o più camere intermedie. Ad esempio, i primi mezzi di apertura/chiusura possono comprendere primi mezzi a porta, una prima camera intermedia, e secondi mezzi a porta, oppure detti primi mezzi di apertura/chiusura possono comprendere primi mezzi a porta, una prima camera intermedia, secondi mezzi a porta, una seconda camera intermedia, e terzi mezzi a porta.
Una forma di realizzazione particolarmente preferita dell’impianto di verniciatura secondo la presente invenzione, si caratterizzata dal fatto di comprendere secondi mezzi di apertura/chiusura di detta sezione di trattamento a caldo, detti primi e secondi mezzi di apertura/chiusura essendo rispettivamente disposti a monte e a valle di detta sezione di trattamento a caldo.
In questo caso, l’impianto secondo l’invenzione vantaggiosamente comprende secondi mezzi attuatori disposti, con riferimento a detta direzione di avanzamento, a valle di detti secondi mezzi di apertura/chiusura, i quali secondi mezzi attuatori determinano la rotazione di detti mezzi di supporto tra detta seconda posizione e detta prima posizione.
Una forma di realizzazione preferita dell’impianto di verniciatura secondo l’invenzione, prevede la presenza di terzi mezzi attuatori disposti, con riferimento a detta direzione di avanzamento, a valle di detti primi mezzi di apertura/chiusura, nonché la presenza di quarti mezzi attuatori disposti, con riferimento a detta direzione di avanzamento, a monte di detti secondi mezzi di apertura/chiusura e a valle di detti terzi mezzi attuatori, detti terzi mezzi attuatori determinando la rotazione di detti mezzi di supporto tra detta seconda posizione e detta prima posizione, detti quarti mezzi attuatori determinando la rotazione di detti mezzi di supporto tra detta prima posizione e detta seconda posizione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di forme realizzative preferite, ma non esclusive, della presente invenzione, illustrate a titolo esemplificativo negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra una vista schematica in pianta di un impianto di verniciatura secondo la presente invenzione;
- la figura 2 mostra una vista laterale di una prima forma di realizzazione di mezzi di supporto rotante e di un relativo attuatore in un impianto di verniciatura secondo la presente invenzione;
- la figura 3 mostra una vista laterale di una seconda forma di realizzazione di mezzi di supporto rotante e di un relativo attuatore in un impianto di verniciatura secondo la presente invenzione;
- la figura 4 mostra una vista in pianta dall’alto delle forme di realizzazione di figura 2 e 3;
- la figura 5 mostra una vista laterale di una forma di realizzazione di un impianto di verniciatura secondo la presente invenzione con una prima tipologia di manufatti; - la figura 6 mostra una vista laterale di una forma di realizzazione di un impianto di verniciatura secondo la presente invenzione con una seconda tipologia di manufatti; - la figura 7 mostra la sequenza operativa di apertura e chiusura di una prima forma di realizzazione dei mezzi di apertura/chiusura di un impianto di verniciatura secondo la presente invenzione;
- la figura 8 mostra la sequenza operativa di apertura e chiusura di una seconda forma di realizzazione dei mezzi di apertura/chiusura di un impianto di verniciatura secondo la presente invenzione;
- la figura 9 mostra una forma di realizzazione particolare chiusura di un impianto di verniciatura secondo la presente invenzione con sincronizzazione dei mezzi di apertura/chiusura.
Con riferimento alla figura 1, un impianto per la verniciatura di manufatti secondo la presente invenzione, designato con il numero di riferimento 1, nella sua forma di realizzazione più generale comprende mezzi 2 per il trasporto aereo di manufatti lungo una direzione di avanzamento che porta detti manufatti ad attraversare una pluralità di stazione/aree di trattamento, partendo generalmente da una stazione di carico 9 sino ad arrivare ad una stazione di scarico 8.
In particolare, l’impianto secondo la presente invenzione comprende almeno una stazione di trattamento a caldo di detti manufatti. Ad esempio, la sezione di trattamento a caldo può essere costituita da una sezione di essiccamento/polimerizzazione 7 posta a valle di una zona di applicazione della vernice 6, costituita ad esempio da una cabina di verniciatura a polvere. Altre zone di trattamento a caldo possono essere costituite da un tunnel 3 di pretrattamento dei manufatti e/o da un forno di asciugamento 5 dei manufatti posto a valle di detto tunnel 3, con eventualmente interposta una zona di sgocciolamento 4.
Con riferimento anche alle figure da 2 a 6, una delle caratteristiche peculiari dell’impianto di verniciatura 1 secondo la presente invenzione, à ̈ data dal fatto di comprendere mezzi di supporto 20 di detti manufatti 10,100 che sono operativamente accoppiati a detti mezzi di trasporto aereo 2. I manufatti possono ad esempio essere costituiti da pezzi a sviluppo prevalentemente longitudinale, ad esempio profili/barre 10 con sviluppo prevalentemente monodirezionale, ovvero da pezzi a sviluppo bidirezionale, come ad esempio delle lamiere 100.
Come si può notare dalle allegate figure 5 e 6, al fine di massimizzare la produttività dell’impianto, tali manufatti sono generalmente appesi ai mezzi di supporto 20 con la massima densità possibile, vale a dire lasciando tra i vari pezzi (siano essi lamiere 100 o profili/barre 10) la minima distanza possibile.
Un’altra caratteristica peculiare dell’impianto di verniciatura 1 secondo la presente invenzione à ̈ data dal fatto di comprendere primi mezzi di apertura/chiusura di detta sezione di trattamento a caldo, detti primi mezzi di apertura/chiusura essendo movibili tra una posizione di chiusura e una posizione di apertura.
Ad esempio, tali mezzi 11 di apertura/chiusura possono essere disposti a monte della sezione di essiccamento/polimerizzazione 7, e/o a monte del tunnel di pretrattamento 3 (blocco 14), e/o a valle del forno di asciugamento 5 (blocco 13).
Come illustrato nelle figure 2-4, detti mezzi di supporto 20 sono rotanti tra almeno una prima posizione e almeno una seconda posizione, tale rotazione essendo determinata da primi mezzi attuatori 25 disposti, con riferimento alla direzione di avanzamento dei manufatti indicata dalla freccia 50, a monte di detti primi mezzi di apertura/chiusura 11, 13, 14.
I mezzi attuatori 25 possono essere di tipo meccanico, agendo ad esempio per interferenza con i mezzi di supporto 20 e determinandone la rotazione durante il loro avanzamento, oppure di tipo elettromeccanico, con eventuale controllo a distanza.
Preferibilmente, con riferimento alle figure 2-4, detti mezzi di supporto 20 comprendono una prima porzione 21 operativamente accoppiata a detti mezzi di trasporto aereo e sostanzialmente solidale ad essi, ed una seconda porzione 22 operativamente accoppiata a detta prima porzione 21 e operativamente accoppiabile a detti manufatti e che à ̈ libera di ruotare rispetto a detta prima porzione 21.
La seconda porzione 22 può, ad esempio, comprendere una prima piastra 222 connessa in modo da essere libera di ruotare alla prima porzione 21. A detta prima piastra 222 sono operativamente connesse una pluralità di seconde piastre 223 alle quali vengono agganciati i manufatti. Tale forma di realizzazione à ̈ particolarmente utile quando i mezzi 2 per il trasporto aereo comprendono due o più catene di trasporto e i manufatti devono essere trasferiti tra queste catene. Utilizzando mezzi di trasferimento di tipo noto à ̈ infatti possibile trasferire le piastre 223 da una catena ad un’altra con metodologie di tipo noto.
Alternativamente, la seconda porzione 22 può comprendere una terza piastra 224 connessa in modo da essere libera di ruotare alla prima porzione 21. A detta terza piastra 224 possono poi essere agganciati i manufatti 10, 100.
Con riferimento alle figure 5 e 6, il posizionamento dei manufatti sui vari mezzi di supporto 20 lungo la direzione di avanzamento può essere fatto utilizzando tutti o solo parte di essi in funzione dello sviluppo orizzontale dei manufatti stessi. Ad esempio, con riferimento a figura 5, in presenza di lamiere 100 ad elevato sviluppo orizzontale (e cioà ̈ lungo la direzione di avanzamento), può essere opportuno/necessario utilizzare i mezzi di supporto 20 in modo alternato; invece, con riferimento a figura 6, in presenza di barre/profili ad elevato sviluppo verticale (e cioà ̈ perpendicolarmente alla direzione di avanzamento) à ̈ generalmente vantaggioso utilizzare tutti i mezzi di supporto 20.
Con riferimento a figura 4, vantaggiosamente l’angolo di rotazione tra detta prima posizione e detta seconda posizione à ̈ di circa 90°. In questo modo, lo spazio libero che si genera lungo la direzione di avanzamento quando i mezzi di supporto 20 si trovano nella seconda posizione risulta massimizzato.
In pratica, con riferimento alle figure 2-4, durante l’avanzamento in continuo dei manufatti ad opera dei mezzi 2 per il trasporto aereo, per effetto dei mezzi attuatori 25, i mezzi di supporto 20 ruotano da una prima posizione (in particolare, con riferimento alla direzione di avanzamento indicata dalla freccia 50, quella dei primi due gruppi di supporto 20 1 e 202 di figura 4) ad una seconda posizione (in particolare, con riferimento a figura 4, quella degli ultimi due gruppi di supporto 203 e 204). Nell’esempio riportato in figura 4, i mezzi attuatori 25 impegnano il braccio 225 della seconda porzione 22 determinando una rotazione di 90° di essa.
In questo modo, lo spazio libero che si genera lungo la direzione di trasporto non à ̈ più dato dal passo con cui i manufatti sono appesi, ma dal passo con cui i mezzi di supporto 20 sono collegati ai mezzi 2 per il trasporto aereo (o da un multiplo di esso) quest’ultimo essendo maggiore del primo. Come meglio illustrato nel seguito, tale spazio libero consente di aprire i mezzi di apertura/chiusura immediatamente prima dell’arrivo dei manufatti appesi ai mezzi di supporto 20 ruotati, e di chiuderli immediatamente dopo il loro transito.
Preferibilmente detti primi mezzi di apertura/chiusura comprendono mezzi a porta, comprendenti ad esempio una porta a avente una o due ante, che possono essere aperte o chiuse per scorrimento lungo una direzione perpendicolare alla direzione di avanzamento o per rotazione lungo un asse verticale.
Un ulteriore vantaggio dato dall’utilizzo dei mezzi a porta deriva dal fatto che in questo modo à ̈ possibile mantenere un andamento rettilineo del trasportatore durante l’ingresso/uscita di esso dalla stazione di trattamento a caldo.
In particolare à ̈ preferibile che i mezzi di apertura/chiusura comprendono una pluralità di porte intervallate da una o più camere intermedie. In questo modo, regolando opportunamente l’apertura e chiusura delle porte à ̈ possibile minimizzare lo scambio tra l’interno e l’esterno della stazione di trattamento a caldo, mantenendo almeno una di dette porte chiusa.
Una forma di realizzazione di questo tipo, illustrata in figura 7, prevede che i primi mezzi di apertura/chiusura 11 comprendano primi mezzi a porta 111, ad esempio una porta a scorrimento o due porte a ghigliottina, una prima camera intermedia 115, e secondi mezzi a porta 112, ad esempio una porta a scorrimento o due porte a ghigliottina. Immediatamente a monte dei primi mezzi di apertura/chiusura 11, con riferimento alla direzione di avanzamento indicata dalla freccia 50, i mezzi di supporto 20 si presentano nella seconda posizione ruotata di 90° per effetto dei primi mezzi attuatori 25 rispetto alla loro prima posizione mantenuta durante le altre fasi del trasporto. Prendendo come riferimento il gruppo di manufatti in neretto designati con il riferimento 60, ad un dato istante preso come riferimento T=0, i primi mezzi a porta 111 si aprono consentendo il transito dei mezzi di supporto 20 con i relativi manufatti e rimangono aperti sino all’istante T=12, quando vengono chiusi. Immediatamente dopo, all’istante T=13, i secondi mezzi a porta 112 vengono aperti consentendo l’ingresso dei mezzi di supporto 20 con i relativi manufatti nella stazione di trattamento a caldo, venendo chiusi all’istante T=24. Immediatamente dopo riparte la medesima sequenza per i successivi mezzi di supporto 20 con i relativi manufatti. Dopo essere usciti dalla stazione di trattamento a caldo (non illustrata), i mezzi di supporto 20 possono essere ruotati dalla seconda posizione alla prima posizione per effetto dei secondi mezzi attuatori 55.
Mantenendo ad esempio un passo di 600 mm tra i mezzi di supporto 20 e una velocità di 1,5 m/min per i mezzi 2 di trasporto aereo, gli istanti T corrispondono ai secondi. In questo modo, il ciclo si ripete ogni 24 secondi mantenendo al contempo sempre condizioni di chiusura/isolamento tra interno ed esterno della stazione di trattamento a caldo, in quanto uno dei mezzi a porta 111 o 112 risulta essere sempre chiuso.
Alternativamente con riferimento a figura 8, Ã ̈ possibile prevedere la presenza di primi mezzi a porta 111, una prima camera intermedia 115, secondi mezzi a porta 112, una seconda camera intermedia 116, e terzi mezzi a porta 113. Anche in questo caso, i mezzi a porta 111, 112, e 113 possono essere costituiti vantaggiosamente da una porta a scorrimento o da due porte a ghigliottina.
Analogamente al caso precedente, ad un dato istante preso come riferimento T=0, i primi mezzi a porta 111 si aprono consentendo il transito di primi mezzi di supporto 20 con i relativi manufatti e rimangono aperti sino all’istante T=18 quando vengono chiusi. Immediatamente dopo, all’istante T=19, i secondi mezzi a porta 112 vengono aperti consentendo l’ingresso dei primi mezzi di supporto 20 con i relativi manufatti nella seconda camera intermedia 116. All’istante T=25, i primi mezzi a porta 111 si aprono ancora consentendo l’ingresso di secondi mezzi di supporto 20, immediatamente successivi ai primi mezzi di supporto 20, nella prima camera intermedia 115, venendo chiusi all’istante T=36. Immediatamente dopo, all’istante T=37, i terzi mezzi a porta 113 vengono aperti consentendo l’ingresso dei primi mezzi di supporto 20 con i relativi manufatti nella stazione di trattamento a caldo, venendo chiusi all’istante T=47. All’istante T=48 i primi mezzi a porta 111 si aprono ancora consentendo l’ingresso di terzi mezzi di supporto 20, immediatamente successivi ai secondi mezzi di supporto 20, nella prima camera intermedia 115, con chiusura immediatamente successiva dei secondi mezzi a porta 112.
Anche in questo caso, mantenendo ad esempio un passo di 600 mm tra i mezzi di supporto 20 e una velocità di 1,5 m/min per i mezzi 2 di trasporto aereo, gli istanti T corrispondono ai secondi. In questo modo, il ciclo si ripete ogni 48 secondi mentendo al contempo sempre condizioni di chiusura/isolamento tra interno ed esterno della stazione di trattamento a caldo, in quanto uno dei mezzi a porta 111, 112 o 113 risulta essere sempre chiuso, l’isolamento essendo maggiore che nel caso precedente grazie alla presenza delle due camere intermedie 115 e 116.
Una forma di realizzazione particolarmente preferita prevede la presenza di secondi mezzi di apertura/chiusura 12 di detta sezione di trattamento a caldo, detti primi 11 e secondi 12 mezzi di apertura/chiusura essendo rispettivamente disposti a monte e a valle di detta sezione di trattamento a caldo. In pratica à ̈ preferibile avere, particolarmente per le sezioni di essiccamento/polimerizzazione 7, una chiusura sia a monte che a valle della stazione stessa. Tale considerazioni sono ovviamente applicabili anche ad altre sezioni dell’impianto, come ad esempio il tunnel 3 o la stazione di asciugamento 5.
In questo caso, l’impianto secondo l’invenzione prevede vantaggiosamente la presenza di secondi mezzi attuatori disposti, con riferimento a detta direzione di avanzamento, a valle di detti secondi mezzi di apertura/chiusura 12, detti secondi mezzi attuatori determinando la rotazione di detti mezzi di supporto 20 tra detta seconda posizione e detta prima posizione.
Pur essendo possibile una rotazione ulteriore, ad esempio di 90° dei mezzi di supporto 20, Ã ̈ infatti preferibile riportare detti mezzi di supporto ed i relativi manufatti nella configurazione e disposizione di partenza, corrispondente appunto alla prima posizione.
Al fine di ridurre l’ingombro laterale delle stazioni di trattamento a caldo, l’impianto secondo l’invenzione preferibilmente prevede la presenza di terzi mezzi attuatori disposti, con riferimento a detta direzione di avanzamento, a valle di detti primi mezzi di apertura/chiusura e di quarti mezzi attuatori disposti, con riferimento a detta direzione di avanzamento, a monte di detti secondi mezzi di apertura/chiusura e a valle di detti terzi mezzi attuatori; detti terzi mezzi attuatori determinano la rotazione dei mezzi di supporto tra detta seconda posizione e detta prima posizione, mentre detti quarti mezzi attuatori determinano la rotazione di detti mezzi di supporto tra detta prima posizione e detta seconda posizione.
In pratica, all’interno della stazione di trattamento a caldo, viene ripristinata, grazie ai terzi mezzi attuatori, la configurazione originale che prevede un passo minimo tra i vari manufatti ed il minimo ingombro laterale. Immediatamente prima dell’uscita, grazie ai quarti mezzi attuatori, i mezzi di supporto ed i relativi manufatti vengono riportati nella condizione di massima distanza tra essi lungo la direzione di avanzamento per consentirne il transito attraverso i secondi mezzi di apertura/chiusura.
Una forma di realizzazione particolare dell’impianto di verniciatura secondo la presente invenzione, illustrata in Fig. 9, prevede la presenza primi 11 e secondi 12 mezzi di apertura/chiusura, ad esempio del forno di cottura/polimerizzazione 7. Detti primi 11 e secondi 12 mezzi di apertura/chiusura sono rispettivamente disposti a monte e a valle del forno di trattamento a caldo 7 avendo come riferimento la direzione di percorso della linea di trasporto aereo 2, e il percorso di tale linea di trasporto 2 à ̈ configurato in modo tale che detti primi 11 e secondi 12 mezzi di apertura/chiusura siano fisicamente affiancati. In questo modo, le porte 91 e 92, scorrendo in direzione ortogonale al trasportatore aereo 2, chiudono alternativamente la camera intermedia 93 dei primi mezzi 11 di apertura/chiusura e la camera 94 dei secondi mezzi 12 di apertura/chiusura. In pratica, con riferimento alla situazione di figura 9, sincronizzando il trasportatore 2 con il comando di apertura e chiusura delle porte, quando la porta 91 scorre verso sinistra, la camera intermedia 93 viene chiusa in ingresso (e cioà ̈ dall’esterno del forno 7) e la camera 94 risulta aperta in uscita (e cioà ̈ verso l’esterno del forno 7); contemporaneamente la porta 92 scorre verso destra aprendo l’uscita della camera intermedia 93 verso l’interno del forno 7, mentre l’ingresso della camera 94 dal forno 7 viene chiuso da detta porta 92.
Come si evince dalla descrizione data, le soluzioni tecniche adottate per l’impianto di verniciatura secondo la presente invenzione consentono di assolvere pienamente i compiti e gli scopi prefissati.
L’impianto di verniciatura così concepito si presta a numerose possibili varianti, tutte rientranti nell’ambito della presente invenzione. In pratica, i materiali impiegati nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto (1) per la verniciatura di manufatti (10, 100) comprendente mezzi per il trasporto aereo (2) di detti manufatti (10, 100) lungo una direzione di avanzamento e almeno una stazione di trattamento a caldo (3, 5, 7) di detti manufatti (10, 100), caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di supporto (20) di detti manufatti (10, 100) operativamente accoppiati a detti mezzi di trasporto aereo (2) e primi mezzi di apertura/chiusura (11, 13, 14) di detta sezione di trattamento a caldo (3, 5, 7), detti mezzi di supporto (20) essendo rotanti tra almeno una prima posizione e almeno una seconda posizione e detti primi mezzi di apertura/chiusura (11, 13, 14) essendo movibili tra una posizione di chiusura e una posizione di apertura, primi mezzi attuatori (25) essendo disposti, con riferimento a detta direzione di avanzamento, a monte di detti primi mezzi di apertura/chiusura (11, 13, 14) e determinando la rotazione di detti mezzi di supporto (20) tra detta prima posizione e detta seconda posizione.
  2. 2. Impianto (1) per la verniciatura di manufatti (10, 100) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di supporto (20) comprendono una prima porzione (21) operativamente accoppiata a detti mezzi di trasporto aereo ed una seconda porzione (22) operativamente accoppiata a detta prima porzione (21) e operativamente accoppiabile a detti manufatti (10, 100), detta seconda porzione (22) essendo libera di ruotare rispetto a detta prima porzione (21).
  3. 3. Impianto (1) per la verniciatura di manufatti (10, 100) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che l’angolo di rotazione tra detta prima posizione e detta seconda posizione à ̈ di circa 90°.
  4. 4. Impianto (1) per la verniciatura di manufatti (10, 100) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di apertura/chiusura (11, 13, 14) comprendono una o più porte.
  5. 5. Impianto (1) per la verniciatura di manufatti (10, 100) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di apertura/chiusura (11, 13, 14) comprendono una pluralità di porte intervallate da una o più camere intermedie.
  6. 6. Impianto (1) per la verniciatura di manufatti (10, 100) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che primi mezzi di apertura/chiusura (11, 13, 14) comprendono primi mezzi a porta (111), una prima camera intermedia (115), e secondi mezzi a porta
  7. 7. Impianto (1) per la verniciatura di manufatti (10, 100) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che primi mezzi di apertura/chiusura (11, 13, 14) comprendono primi mezzi a porta (111), una prima camera intermedia (115), secondi mezzi a porta (112), una seconda camera intermedia (116), e terzi mezzi a porta (113).
  8. 8. Impianto (1) per la verniciatura di manufatti (10, 100) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere secondi mezzi di apertura/chiusura (12) di detta sezione di trattamento a caldo (7), detti primi (11) e secondi (12) mezzi di apertura/chiusura essendo rispettivamente disposti a monte e a valle di detta sezione di trattamento a caldo (7).
  9. 9. Impianto (1) per la verniciatura di manufatti (10, 100) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto di comprendere secondi mezzi attuatori disposti, con riferimento a detta direzione di avanzamento, a valle di detti secondi mezzi di apertura/chiusura (12) e determinando la rotazione di detti mezzi di supporto (20) tra detta seconda posizione e detta prima posizione.
  10. 10. Impianto (1) per la verniciatura di manufatti (10, 100) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto di comprendere terzi mezzi attuatori disposti, con riferimento a detta direzione di avanzamento, a valle di detti primi mezzi di apertura/chiusura (11) e quarti mezzi attuatori disposti, con riferimento a detta direzione di avanzamento, a monte di detti secondi mezzi di apertura/chiusura (12) e a valle di detti terzi mezzi attuatori, detti terzi mezzi attuatori determinando la rotazione di detti mezzi di supporto (20) tra detta seconda posizione e detta prima posizione, detti quarti mezzi attuatori determinando la rotazione di detti mezzi di supporto (20) tra detta prima posizione e detta seconda posizione.
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