ITBA20110002U1 - Coppra (congegno posa pavimenti a rapido adattamento)trattasi di sistema di posa in opera economico completo facile per rivestimenti di superfici, anche ad uso pavimenti a raso , o parti di esso (soglia , uscio , rampe , piatto doccia , canali di sco - Google Patents

Coppra (congegno posa pavimenti a rapido adattamento)trattasi di sistema di posa in opera economico completo facile per rivestimenti di superfici, anche ad uso pavimenti a raso , o parti di esso (soglia , uscio , rampe , piatto doccia , canali di sco

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ITBA20110002U1
ITBA20110002U1 IT000002U ITBA20110002U ITBA20110002U1 IT BA20110002 U1 ITBA20110002 U1 IT BA20110002U1 IT 000002 U IT000002 U IT 000002U IT BA20110002 U ITBA20110002 U IT BA20110002U IT BA20110002 U1 ITBA20110002 U1 IT BA20110002U1
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Description

DESCRIZIONE
Del Modello dì Utilità dal Titolo: CoPPRA (Congegno Posa Pavimenti a Rapido Adattamento). Trattasi di sistema di Posa in Opera economico completo facile per Rivestimenti di Superila, anche ad uso Pavimenti a raso, o parti di esso (soglia, uscio, rampe, piatto doccia, canali di scolo, ecc.) con la possibilità di regolare quota, planarità. pendenza e sagomatura della superficie a vista durante la posa in opera direttamente sul supporto in maniera rapida, nella versione manuale ed automatizzata.
STATO ANTERIORE DELLA TECNICA:
Definiamo come supporto il solaio comunque rustico sul quale posizionare iì pacchetto di pavimentazione.
Volendo ricoprire o pavimentare a raso (ossia a formare un corpo unico e solidale tra faccia a vista e supporto) una superfìcie orizzontale o con pendenza, i metodi finora utilizzati rendono necessario stendere del materiale di apporto adesivo (malta, collante, ecc,) tra la superfìcie da ricoprire (supporto) ed il rivestimento scelto. Risulta evidente che, quota, planarità ed eventuale pendenza o sagomatura (essendo fìsso il rivestimento ed il supporto) dipendono dal dallo stato del supporto e dalla quantità di sostanza immessa tra questo ed il rivestimento, e da come la stessa viene ripartita nello spazio nonché dall'abilità di montaggio propria dell'operatore nel dare la forma adeguata, al materiale d'apporto, durante la posa in opera.
Nel caso il rivestimento scelto risulti già comprensivo di materiale adesivo predisposto sulla una delle facce non a vista(es: moquette con biadesivo), per rendere solidale la superfìcie a vista ai supporto è sufficiente togliere le protezioni del biadesivo, collocando il rivestimento direttamente al supporto.
In questo caso le operazioni di quota, planarità, pendenza e sagomatura della superfìcie a vista, sono determinate dalle caratteristiche intrinseche e non modificabili dei componenti.
OBIETTIVO CHE L’INNOVAZIONE INTENDE RAGGIUNGERE:
L'innovazione è insita nella possibilità di realizzare un sistema che:
- facilita, nei modi e riduce nei tempi, le operazioni di posa in opera del rivestimento direttamente sul supporto, sia nella versione manuale che automatizzata:
- consente il montaggio in fai da te;
- consente alla faccia a vista di assumere planarità, pendenza, quota ed eventuale sagomatura desiderate, a prescindere dalle caratteristiche intrinseche del supporto e/o del rivestimento e/o delle operazioni dì aggiustamento del materiale d’apporto;
- consente benefìci di confort acustico;
- consente una migliore efficienza energetica;
- consente di diminuire lo spessore del rivestimento con conseguente diminuzione del peso proprio del solaio;
- consente di diminuire il peso per unità di superficie del rivestimento migliorando le caratteristiche statiche della struttura e/o aumentandone la sicurezza statica;
- consente di diminuire lo spessore del solaio interpiano, con implemento di volumetria disponibile;
* consente di montare pavimentazioni di tutti ì tipi (piastrelle, parquet, marmi, materiali lapidei, materiali per finitura esterna vari, pannelli rivestiti o attrezzati, pavimenti scaldanti, moduli di pavimenti galleggianti, ecc.} direttamente, su ogni superficie e/o getto cementìzio e/o caldana ecc.
- consente l'utilizzo di materiali eco compatibili e/o biodegradabili ecc.;
Per capire il CoPPRA (Congegno Posa Pavimenti a Rapido Adattamento) è opportuna una premessa che, attraverso un percorso logico, renda il concetto.
Preso un contenitore cavo di forma cubica con lato Ί", pratico anfora di diametro "d"al centro di una delie facce, e riempio completamente il contenitore con adesivo di densità "β<η>. In seguito posiziono fa faccia forata in corrispondenza di un piana orizzontale e chiamo<m>h<*>la distanza tra la faccia forata e la superfìcie d'appoggio.
Sollevando la faccia forata, la distanza "h<*>aumenterà e l'adesivo tenderà a spandersi, (nei limiti delle caratteristiche del sistema Ί";<H>d<a>ff”) come macchia d'olio.
Continuo a distanziare il contenitore dal piano di appoggio fìno ad un’altezza di hmattale che, una quantità minima di adesivo di altezza Ύ rimanga nel contenitore e l'adesivo sofidifìcandosL in questa posizione, formi un corpo unico tra piano d'appoggio e contenitore.
Da quanto dimostrato notiamo che h potrà variare tra 0 e hmox,in funzione dei diametro del foro, della densità *β” e della quantità (al massimo pari al volume della cavità del contenitore, quindi funzione del lato T? di adesivo. L’altezza h" può essere prestabilita con buona approssimazione ("h-ffl, d, β)”).
Concludendo, se sistemiamo il contenitore pieno su un piano d'appoggio e lo portiamo ad una distanza inferiore o pari ad Ama* la sostanza adesiva all'interno del contenitore cubico fuoriuscirà parzialmente e nel tempo (in base alì’adesivo) sì solidificherà incorporando la base dei contenitore al piano d'appoggio; rendendoli quindi solidali.
Finita la trattazione del concetto è palese, che il contenitore possa avere svariate forme, volumi e materiali; e die numero e forma dei fori possono variare da "uno" (senza la faccia parallela a contatto col supporto ossìa con affaccio di solo facce perpendicolari all'appoggio con una zanca rientrante per migliorare l'ancoraggio) a lasciando inalterato il concetto base. Inoltre il contenitore può essere riempito in fabbrica di collante e il contenuto sigillato con es: foglio adesivo da rimuovere prima della posa.
Nella progettazione dei corpo cavo bisogna tener conto della pressione eserdtata dai carichi sul pavimento, che deve essere adeguatamente contrapposta dalla reazione delie facce verticali del corpo cavo sulla piastrella, e parimenti, dalla somma tra ia forza che il collante esercita sulla sezione orizzontale del corpo cavo aggiunta alla forza di attrito tra la sostanza adesiva e la parte della sezione verticale affogata nella stessa. È fondamentale stabilire questi sforzi e scegliere e/o costruire il collante atto alle sollecitazioni gravitazionali ed antigravitazionali sulla pavimentazione.
La soluzione dei quesiti posti, si ottiene dimensionando in maniera opportuna le facce verticali del corpo cavo, la rugosità delle stesse, le alette d! ancoraggio (zanche), qualità e tipo di sostanza adesiva, ecc..
Questa dissertazione è partita dall'ipotetico “cubo cavo", perché semplifica il concetto, e continuerà con questo esempio per semplicità espositiva; ma, come abbiamo visto e come vedremo, questo “contenitore" è un asse portante e necessita di adeguate considerazioni
inteso il concetto alia base del presente brevetto, si prosegue la descrizione per esporre il concetto di applicazione del CoPPRA (Congegno Posa Pavimenti a Rapido Adattamento),
Simuliamo la posa in opera di una generica piastrella su dì un supporto (ad esempio caldana), che essendo non perfettamente piano ammette una differenza di quota "r".
Costruisco e posiziono, in corrispondenza dei quattro angoli della piastrella quattro contenitori cubici (secondo quanto descritto in premessa] di lato "1” e foro con diametro "d", riempiti con adesivo di densità "(Γ e con h>(r+t).
Rendo solidali 1 contenitori alia piastrella e/o produco la piastrella con i contenitori già integrati.
I contenitori possono essere riempiti, in precedenza, dì sostanza adesiva e sigillati, ad esempio con un foglio incollato a tappo, da staccare al momento della posa in opera e/o riempiti al momento delia posa in òpera per poi poggiare semplicemente la piastrella sulla caldana.
Il collante, dopo che la piastrella viene poggiata al supporto, sarà ostacolato nella fuoriuscita dalia contrapposizione a quest'ultimo. Durante la posa del rivestimento, per ottenere una superficie finale a vista livellata ed alla quota desiderata, si procede utilizzando degli spessori tra il supporto (es. caldana) ed i contenitori solidali alla piastrella; il tutto a patto che sia valida la relazione di altezza [hmax≥ h ≥ fr+tj] e quindi solidificandosi, l'adesivo, renderà la piastrella solidale al supporto con la superfìcie a vista della planarità e quota imposta dagli spessori. Con questo abbiamo dimostrato il funzionamento.
Trattiamo ora la realizzazione delle varie caratteristiche.
Puntualizziamo che, la regolazione degli spessori consente di variare a piacimento, nei lìmiti della relazione di altezza, sia la quota che il piano a vista, presentandosi perfettamente orizzontale o con la pendenza desiderata.
Le condizioni statiche createsi possono assimilarsi ad un solaio retto da quattro pilastri dove ogni punto è assoggettato ad un momento flettente, dì valore uguale alla fona agente per il braccio. Essendo la forza il conico dovuto alle condizioni dì uso, il momento flettente è zero in corrispondenza dei pilastri, massimo al centro. Possiamo quindi concludere, che il momento flettente è funzione della "luce" (distanza tra punto di applicazione della forzo dal punto di riferimento).
Si prosegue nella tratazione, notando che, la superfìcie faccia a vista (che abbiamo generalizzato chiamandola piastrella), così come ideata, è soggeta a momenti flettenti generati dalla distanza degli appoggi (tra cubetto e cubeto e tra le facce verticali del cubetto). Si noti che questo momento ha una luce conosciuta, e che la stessa dipende da forma e parametri del contenitore e della piastrella.
Una volta illustrato iì ragionamento, è più semplice capire la sostituzione del “cubo cavo" (utilizzato per esplicitarne il concetto e la funzionalità) con ima struttura che integra il contenitore/i e die possa essere resa solidale alla piastrella (sia come parte fissa della pavimentazione che applicabile).
Iniziamo la trattazione della "struttura cava" ipotizzando di rendere solidale alla generica piastrella una struttura grigliata: ossìa tanti parallelepipedi cavi (ossia fatto dì solo facce di spessore limitato) a base quadrata di altezza H (cella), affiancati uno all'altro a coprire finterà superficie della piastrella.
Osserviamo, per prima cosa, che in questo caso si momento flettente applicato alla piastrella dipende dalla "cella", in particolare dal lato della sua base; sarà pari a zero se il lato della base risulterà nullo (caso in cui la struttura non potrebbe contenere adesivo).
Osserviamo ancora che, sostituendo la base superiore della cella (a contatto con la superficie a vista) con una superfìcie curvilinea (dio ad esempio una chiusura piano o convessa), sacrificando una parte molto limitata di volume della sostanza adesiva, a parità di condizioni, migliora sensibilmente, la reazione al momento flettente.
inoltre, la cella può essere della forma più disparata, rettangolare, cilindrica, ecc,
È anche possibile unificare delle celle {eliminando le facce verticali tra loro adiacenti), dando luogo ad una infinità di forme geometriche complesse.
Le celle così dette “fuse", con un'opportuna sagoma a contatto con la piastrella, danno luogo ad una struttura complessa e razionale, che contrasta il momento flettente applicato alla piastrella; mentre, la parte a contatto con il supporto può essere determinata dal sistema di ancoraggio più conveniente (queste peculiarità sono anche costruibili caso per caso}.
Consideriamo che, il CoPPRA per la parte a contatto con il supporto, può essere realizzato in qualsivoglia forma, in funzione delle necessità e che, le celle che si vengono a creare nella struttura, possono essere utilizzate come contenitori di adesivo mentre con la faccia contrapposta al supporto la funzione di aggrappante alla sostanza adesiva da applicare alia caldana (come dimostrato nel cubo cavo}.
Rendo solidale alla piastrella il CoPPRA (Congegno Posa Pavimenti a Rapido Adattamento} lasciandolo vuoto, successivamente stendo sul supporto uno strato di sostanza adesiva di altezza opportuna e senza livellarlo (purché soddisfi la citata relazione dì altezza). Poggio la piastrella col CoPPRA direttamente sul supporto ed inserisco gli spessori come già descritto. La sostanza adesiva, ancora fresca, si legherà alle zanche ottenendo le stesse peculiarità descrite precedentemente, con la differenza che non ho utilizzato le cavità della struttura per contenere l'adesivo, ma l'ho solo poggiato al supporto (caldana, superficie generica).
Abbiamo visto cosa è il CoPPRA (Congegno Posa Pavimenti a Rapido Adattamento), come lo si utilizza e come posare ìli opera la piastrella ad esso integrata, proseguiamo analizziamo altre caratteristiche:
se monto due piastrelle consecutive con pendenze concorrenti, lungo la linea dì adiacenza realizzo un compluvio;
se tra le suddette piastrelle, pongo una fascia di piastrelle lasciando alle prime la pendenza concorrente, realizzo un canale di scolo;
se monto un perimetro piastrellato e sul perimetro posiziono delle piastrelle con pendenza verso la superficie, realizzo es: un piatto doccia; ecc
Dopo aver osservato queste ulteriori specificità del CoPPRA {Congegno Posa Pavimenti a Rapido Adattamento) passo ad un ulteriore argomento: la automatizzazione del montaggio.
Prendo una piastrella integrata al CoPPRA (Congegno Posa Pavimenti a Rapido Adattamento) e collego ai vertici quattro regolatori dì posizione (di altezza) solidali con la piastrella.
I regolatori possono essere del tipo;
a) a registrazione manuale;
b) manovrabili singolarmente sul posto o da remoto;
c) manovrabili a gruppi sul posto o da remoto;
d) manovrabili in toto sul posto o da remoto;
e) avere tutte le caratteristiche citate o una combinazione delie stesse.
Questi regolatori (minimo In numero di tre) vengono posizionati direttamente sulla piastrella con il cursore verso il supporto, I regolatori distanziando il cursore da sé stessi, regolano la quota della superfìcie a vista sulla quale sono collocati, sostituendosi nella funzione data dagli spessori. In questa ipotesi i regolatori trovano giusta collocazione nel giunto tra una piastrella integrata e Tal tra {oppure va collegato rigidamente tra piastrella ed un punto fìsso sopra di essa, in modo da essere indipendenti dai giunti).
Applicando il sistema dei regolatori automatizzati alla piastrella integrata è lapalissiano che ottengo tutte le caratteristiche proprie de! montaggio manuale, inoltre, poggiando sul supporto tutte le piastrelle integrate necessarie, ognuna assoggettata ai regolatori automatici, con una stazione di pilotaggio, con un unico comando è possibile posizionare la superfìcie in qualunque predeterminato livello; ossia, posso realizzare la superfìcie a vista orizzontale, in pendenza, a quota predeterminata, di sagoma qualsiasi.
Esistono già in commercio stazioni wireless, anche laser, con annessi ricevitori, che operano in tal senso ma, in ambiti completamente diversi.
Con la descrizione fin qui sciorinata appare dimostrata la possibilità reale di costruire un Sistema di Posa in Opera di Rivestimenti dì Superfìci, anche ad uso Pavimenti, a raso con posizionamento dì quota verticale, planarità, pendenza, o sagomatura della superficie a vista in maniera rapida nella versione sia manuale che automatizzata.
ANALISI DEL RISULTATO RAGGIUNTO;
Abbiamo; esplicitato l'innovazione; CoPPRA (Congegno Posa Pavimenti a Rapido Adattamento] e che io stesso può rendere montabile un (pavimento) rapidamente sia con operazioni manuali che automatizzate" e dimostrato la fattività pratica.
Espliciti amo come e per cosa la si può utilizzare.
Diminuire lo spessore della pavimentazione a parità di resistenza.
La pavimentazione, a seconda di destinazione ed uso, deve garantire degli standard. Fattore basilare per il rispetto della parte statica di questi standard sono le condizioni di appoggio. Se il supporto non presenta una planarità spinta queste condizioni sono gravose. Infatti, i solai gettati o la loro caldana hanno delle caratteristiche geometriche che. In generale, mal si addicono alla posa in opera diretta di piastrelle; perché costerebbe troppo, sìa fornire alla caldana le caratteristiche geometriche, che dare spessore al rivestimento superficiale affinché regga i carichi imposti dalla destinazione d'uso in queste condizioni.
La soluzione utilizzata per questo problema è quella di creare un sottofondo sulla caldana con le caratteristiche geometriche richieste e questa strategia viene applicata normalmente da manodopera specializzata. Nonostante ciò, esistono dei margini di errore della planarìtà che rendono necessari piccoli aggiustamenti durante fa posa in opera delle piastrelle.
Questo tipo di pratica porta inevitabilmente ad una disomogeneità nei materiale d'apporto tale da generare dei vuoti (“luci") che seppur contenuti hanno dimensione incerta e generano momenti flettenti altrettanto incerti.
Le piastrelle devono avere spessore tale da reggere statisticamente anche all’incertezza di appoggi tra cementante e piastrella. Nel montaggio tradizionale la necessità inderogabile dì muovere la piastrella nella posa genera spostamenti nel materiale d'apporto con la probabilità (anzi certezza} di rendere non omogeneo il materiale con la creazione di spazi vuoti di materiale d'apporto o zone meno dense assimilabili a 'luci" dì dimensioni incerte,
Nel nostro caso il CoPPRA ( modellabile in perfetta aderenza alla piastrella) con la sua forma progettata elimina le incertezze delle luci (braccio del momento flettente agente) in quanto la forma è predeterminata. Tramite la forma, si stabilisce a priori la luce delle celle e dopo averla ridotta a piacimento contrastandola con la forma del CoPPRA e resa certa si rende possibile di ridurre al minimo lo spessore del rivestimento in funzione della destinazione d’uso richiesta.
Montare direttamente la Piastrella, il Marmo, il Rivestimento superficiale in genere sul supporto o caldana.
La caldana ha delle oscillazioni di quota maggiori rispetto a quelle del sottofondo, pertanto diretta del rivestimento è sconsigliata perché le difficoltà innanzi esposte si esaltano.
Il nostro sistema, permettendo dì variare a piacimento, la forma del contenitore ed il valore "h" riesce ampiamente a compensare le asperità della caldana, anche negli aggiustamenti di quota rendendo possibile l'installazione delie piastrelle direttamente sulla caldana.
Riduzione del peso proprio caricato sul solaio.
L'eliminazione del sottofondo, riduce la sezione dei materiale utilizzato per la faccia a vista e l’uso della sostanza adesiva, estremamente meno densa rispetto a quanto usato normalmente, riduce sensibilmente il carico statico.
Aumento di volumetria utile.
Riducendo la sezione del "pacchetto di pavimentazione'' aumenta la volumetria disponibile.
Possibilità di aggiustamento nella quota del pavimento.
Il metodo di posa in opera, le sezioni ridotte ed il dover prestare meno attenzione durante il livellamento della caldana, riduce il processo di messa in opera del solaio rustico, con conseguente abbattimento dei costi di esecuzione delle opere.
Possibilità di costruzione di piani orizzontali, inclinati, profili, sagome.
La possibilità di regolare la quota di ogni modulo della pavimentazione, permette di determinarne la planarìtà, le pendenze ed eventuali profili da utilizzare per canalizzazione a cielo aperto o la posizione di docce o sagome per gli usi più disparati, già in fase di progetto.
Efficienza energetica tramite ('isolamento termico implementato.
Il contenitore, le sue dimensioni e/o l'adesivo possono essere di materiale plastico composito o comunque vario con determinate caratteristiche di conducibilità termica. Questo mi consente di preferire dei materiali termo isolanti a bassa conduttanza con le opportune dimensioni, capaci di implementare l'efficienza energetica.
Confort ambientale tramite l'isolamento acustico implementato.
lì contenitore e/o l'adesivo possono essere di materiale plastico composito o comunque progettati con caratteristiche di fono assorbenza determinati, capaci di implementare acustica con vantaggi nel confort ambientale (specie nell'interpiano).
Risparmio dì materiali e tempo nella posa in opera.
Essendo i! sistema di posa molto veloce si risparmia notevolmente in manodopera ed in materiali.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1) L'uso o la Fabbricazione di materiale cementante e/o adesivo specifico per applicare direttamente la pavimentazione al supporto comunque rugoso, non livellato o pendente con il criterio di una struttura dei tipo di quella descritto che renda compatibile la posa diretta anche sulla caldana, 2) Integrazione o applicazione dì componente/i o struttura/! anche cavo/ì di forma qualsiasi che applicato/i a materiale da pavimentazione (soglie, usci, piastrelle, parquet, marmi, materiali lapidei, materiali per finitura esterna vari, pannelli rivestiti, pavimenti scaldanti, moduli di pavimenti galleggianti, ecc,) così come descritto, li rende applicabili direttamente a supporti anche con rugosità e/o differenze di quota e/o imperfezioni (caldane, getti, solai, rampe ecc.) nella planarità, rapidamente, sia manualmente che In modo automatizzato. 3) Integrazione o applicazione di una struttura e/o componente/! anche cava/i che nell'esercizio della pavimentazione sìa/ino portante e distribuisca/no il carico in maniera omogenea, rendendo la pavimentazione soggetta a momenti flettenti che asintoticamente vanno verso il valore zero (piastrelle, parquet, marmi, materiali lapidei, materiali per finitura esterna vari, pannelli rivestiti, pavimenti scaldanti, moduli di pavimenti galleggianti, ecc.)* così come descritto permettendo anche di ridurre la portanza, quindi di ridurre lo spessore del materiale di rivestimento e/o aumenti la volumetria disponibile. 4) integrazione o applicazione di una struttura e/o componente/! anche cava/i, che esercizio della pavimentazione essendo costituiti di materiali a bassa densità rispetto al sottofondo alleggeriscono ii peso totale delia pavimentazione (piastrelle parquet, marmi, materiali lapidei, materiali per finitura esterna vari, pannelli rivestiti, pavimenti scaldanti, moduli di pavimenti galleggianti, ecc.}; cosi come descritto, diminuendo i carichi sulle strutture. 5) Integrazione o applicazione di una struttura e/o compone nte/ì anche cava/l, che nell'esercizio della superficie rivestita, essendo costituiti di materiali a spessore ridotto rispetto al sottofondo diminuiscono la sezione dell'intera pavimentazione {piastrelle parquet, marmi, materiali lapidei, materiali per finitura esterna vari, pannelli rivestiti, pavimenti scaldanti, moduli di pavimenti galleggianti, ecc.}; così come descritto, con aumento della volumetria disponibile. 6) Integrazione o applicazione di una struttura e/o componente/i anche cava/i a moduli, anche da terminare successivamente con la posa della finitura a vista (marmo ceramica, ecc.), per pavimentazione, o comunque concepiti per rivestire le superila a rustico e/o già rivestite (pannelli, compositi, wafer materiali per finitura esterna vari, contenitori di impianti), che consenta, così come riportato nella descrizione, facilmente e/o rapidamente di consolidare il “pacchetto di pavimentazione" al supporto e/o al rivestimento preesistente. 7) Integrazione o applicazione di una struttura e/o componente/s anche cava/i a moduli, anche da terminare successiva mente con la posa della finitura a vista (marmo, ceramica, ecc.] per rivestimenti ventilati (es. pavimento galleggiante), che consenta, cosi come riportato nella descrizione, facilmente e/o rapidamente di consolidare il "pacchetto di pavimentazione al supporto e/o al rivestimento preesistente. 8) Integrazione o applicazione di una struttura e/o componente/! anche cava/i, a strutture per moduli, anche da terminare successivamente con la posa delia finitura a vista (marmo, ceramica, ecc.), per rivestimenti ventilati (es, pavimento galleggiante, controsoffitti), che consenta, così come riportato nella descrizione, facilmente e/o rapidamente dì consolidare il "paccheto di pavimentazione" al supporto preesistente. 9) Integrazione o applicazione di una struttura e/o componente/i anche cava/i che costruita in materiali isolanti termoacustici e/o termici (costituenti la struttura e/o la sostanza adesiva), così come riportato nella descrizione, in grado di conferire al "paccheto di pavimentazione confort ambientale (abbattimento sonoro) e/o efficienza energetica (bassa conducibilità termica). 10)L'uso e la fabbricazione dì regolatori di posizione specifici, ad interazione manuale e/o automatizzata, con intervento sul sìngolo regolatore e/o gruppi e/o tutti contemporaneamente; che così come riportato nella descrizione, regolano durante la posa in opera, quota e/o planarità e/o sagoma del rivestimento superficiale e/o pavimento.
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