ITBA20060005A1 - Serratura a chiave cilindrica - Google Patents

Description

Descrizione del Brevetto per Invenzione Industriale dal titolo :

“Serratura a chiave cilindrica”

La presente invenzione ha per oggetto una serratura a chiave cilindrica comprendente due cilindretti coassiali reciprocamente vincolati mediante dispositivi a combinazione a perni sovrapposti e radiali, di cui quello interno ruotante mediante una chiave cilindrica.

Com’è noto, il modello più classico di cilindro per serrature è costituito da un primo corpo cilindrico rotante, detto appunto cilindro o barilotto, inserito all interno di un secondo corpo cilindrico fisso detto tamburo, la cui forma esterna è varia. Questo, infatti, può assumere una forma tonda, ovale o con un profilo cosi-detto “europeo” in dipendenza dei parametri standardizzati concordati tra i vari costruttori di serrature.

E’ altresì noto che la rotazione del barilotto all’ interno del tamburo è inibita da una serie di pistoncini, inseriti radicalmente in altrettanti fori presenti sia sul barilotto sia sul tamburo, i quali sono spinti in basso da molle.

La rotazione del cilindro rispetto al tamburo si ottiene inserendo una chiave dotata della corretta sagoma, detta cifratura, che sollevando i pistoncini della giusta quota permette la rotazione del tamburo medesimo.

Detto tipo di cilindro chiave si è imposto nel tempo grazie alle sue caratteristiche ovvero la economicità e la sua facilità di realizzazione.

Esistono svariati modelli di cilindri che funzionano sfruttando tale meccanismo ciascuno dei quali adotta un diverso tipo di chiave.

Una sagoma di chiave tra le più note e storicamente più datata, è quella a dente di sega che consiste in un profilo a sezione rettangolare abbastanza piatto su un lato del quale sono realizzate una serie di creste. Questa chiave, inserita nella toppa del barilotto, provvede a sollevare ima singola fila di pistoncini permettendo così al barilotto di ruotare all’interno del tamburo. Un ulteriore tipo di chiave molto diffuso, è quello a sezione rettangolare piatta laddove i pistoni contenuti nel cilindro sono sollevati grazie ad opportuni rialzi ricavati non sul bordo ma sulla superficie piatta della chiave medesima. Il vantaggio di questo tipo di cilindro è di poter realizzare più file di combinazioni ed inoltre di poter cifrare la chiave su entrambe le facce piatte. Inoltre dette chiavi hanno il vantaggio di avere un funzionamento meno ruvido rispetto alla chiave con profilo a dente di sega e, possedendo una simmetria bilaterale, consentono di far ruotare il barilotto indipendentemente dal lato in cui sono inserite.

Un ulteriore tipo di serratura nota prevede l’impiego di ima chiave che utilizza entrambe le tecniche di cifratura precedentemente descritte. Infatti, questa è dotata di una serie di pistoncini all’interno dei cilindri sempre posti radicalmente ma tra loro opportunamente angolati in modo da utilizzare per la cifratura sia il lato piatto della chiave sia il bordo laterale. Tale tecnica permette di aumentare sia il numero di combinazioni sia il livello di difficoltà di duplicazione della chiave.

I dispositivi noti presentano una serie di inconvenienti, il primo dei quali è causato dal fatto che l’aumentare del numero di combinazioni necessita l’impiego di un maggiore numero di pistoni, con la conseguenza che sia il barilotto sia la chiave presenteranno una forma molto allungata, cosa che comporta una fragilità della chiave medesima nonché gravi problemi di inserimento a causa del funzionamento ruvido della lunga cifratura.

Per quanto riguarda il cilindro a chiave piatta, sebbene questo consenta di aumentare il numero di combinazioni, presenta un limite tecnico al numero di file che il profilo chiave può ospitare per cui profili molto calcati e cifrature molto profonde contribuiscono ad indebolire la chiave ed a peggiorarne rinserimento nel cilindro medesimo.

La necessità di rendere la chiave difficilmente riproducibile da parte dei falsari, è spesso in contrasto con la necessità di duplicarla; pertanto, in genere una chiave molto complessa è sì irriproducibile ma rende anche altresì difficile la sua duplicazione da parte del produttore.

II dispositivo oggetto del presente brevetto ha lo scopo di risolvere i problemi su descritti fornendo un cilindro azionabile da una chiave dotata di un profilo idoneo ad azionare contemporaneamente più file radiali di pistoncini realizzando, in questo modo, un elevato numero di combinazioni.

Un ulteriore scopo è quello di fornire un accoppiamento cilindro-chiave dotato di un grande numero di combinazioni, pur utilizzando una chiave di lunghezza contenuta.

Un ulteriore scopo è quello di fornire un cilindro nel quale Γ inserimento della chiave risulti sempre agevole anche nel caso che la stessa presenti un elevato numero di cifrature.

Ancora uno scopo è quello di permettere la realizzazione di chiavi con geometria anche particolarmente allungata, al fine di ottenere un elevatissimo potere combinatorio, senza compromettere la rotazione chiave.

Un ulteriore scopo è quello di fornire una serratura che non necessiti di particolari accorgimenti tecnici, quali ad esempio l’applicazione di un defender, a protezione del cilindro stesso dalle effrazioni.

Infine un ulteriore scopo è quello fornire una serratura il cui imbocco chiave sia perfettamente cilindrico in modo da non rendere possibile Γ applicazione di attrezzi idonei a mettere in tensione il barilotto al fine di sottoporre quest’ultimo a grimaldellatura.

Questi scopi sono raggiunti dal cilindro per serrature, di cui alla presente invenzione, che viene nel seguito descritto, in un’esecuzione preferita non limitativa di ulteriori sviluppi nell’ambito del brevetto, con l’aiuto delle due tavole di disegni allegate che illustrano le seguenti figure:

Fig. 1 una vista in assonometria d’insieme del cilindro con sezione parziale e chiave inserita;

Fig. 2 ima vista in assonometria del cilindro con chiave inserita Fig. 3 una vista esplosa di un pistoncino

Fig. 4 una vista in assonometria di una chiave con profili differenti in punta.

La serratura di cui alla presente invenzione, è sostanzialmente costituita da due corpi cilindrici cavi coassiali 1 e 2, di cui quello cilindrico 2, inaccessibile dall’esterno, può ruotare internamente al corpo cilindrico esterno 1 che invece è fisso.

II corpo interno 2, detto anche barilotto, è vincolato a quello esterno per mezzo di un comune anello di arresto 3 in modo tale da poter ruotare all’interno del corpo esterno 1 senza compiere spostamenti lungo il suo asse longitudinale.

La serratura è azionata da una chiave di forma cilindrica 6 che viene inserita in una cavità sempre cilindrica e centrata nel barilotto 2 medesimo.

I due cilindri 1 e 2 sono bloccati tra loro attraverso Γ interferenza causata da una serie di pistoncini composti 4 disposti in file longitudinali e radiali rispetto ai cilindri 1 e 2 medesimi. I pistoncini 4 alloggiano in una serie di fori radiali la, 2a corrispettivi, praticati sul cilindro interno e lungo lo stesso asse su quello esterno.

II bloccaggio della serratura nella posizione di riposo, è causata dal fatto che i pistoncini 4 alloggiano per una quota parte nel barilotto 2 e per la restante nel cilindro esterno 1 impedendo quindi la rotazione di un corpo all’ interno dell’altro. I pistoncini 4 sono costituiti da due parti: i perni 4a che sono sempre interni al barilotto 1 e i contropern 4b che sono a diretto contatto con le teste dei perni stessi. I contropemi 4b sono i responsabili del blocco della rotazione della serratura poiché, in condizione di riposo, con la loro superficie laterale sono interposti nella superfìcie di separazione dei due cilindri 1 ,2 .

L’escursione dei perni 4a e dei contropemi 4b è sempre guidata da una serie di corrispettive molle 8; queste vengono caricate dall’alto del cilindro esterno 1, e sono tenute insieme all’ interno dello stesso grazie ad una camicia 5 calettata sul cilindro esterno le fissata ad esso mediante ribattitura.

Il cilindro interno 2 termina con una testata 2b di maggiore diametro che serve, oltre a costituire battuta meccanica per il cilindro esterno 1, anche ad ospitare una cava sagomata 2c che ospita la punta della chiave 6a. La chiave 6 di comando della serratura è come già detto di forma cilindrica e alla sua estremità presenta una sagoma prismatica 6a che può essere di varia forma a patto che rientri negli ingombri massimi consentiti dal profilo cilindrico della chiave.

La chiave 6, dopo aver sbloccato il barilotto 2 dal cilindro esterno 1 sollevando opportunamente tutti i contropemi 4b deve compiere la sua corsa fino in fondo al barilotto 2 inserendo la sua sagoma 6a nella cavità predisposta 2a poiché solo in tale condizione può funzionare mettendo in rotazione il barilotto 2.

La geometria della punta della chiave 6a consente, inoltre, di direzionare opportunamente agevolando l’entrata della stessa all’ interno del barilotto 2 nella corretta posizione, e correggendo la posizione in caso di errato inserimento.

I contropemi 4b presenti all’interno del barilotto 2 si impegnano nella chiave 6 grazie ad opportune cavità 6b praticate sulla superficie della stessa. I contropemi 4b presentano alla loro estremità delle punte secondo un fissato angolo necessario a consentire loro di penetrare nell’ impronta conica 6b praticata sulla chiave 6.

Le impronte coniche 6b sono realizzate a diverse altezze in accordo con la lunghezza dei contropemi 4b, consentendo con un numero fissato di pistoncini 4 di elevare il potere combinatorio del cilindro chiave.

Sulla testata 2b del barilotto 2 è presente uno scasso angolare 2c per limitare la rotazione di barilotto 2 medesimo, tale scasso 2c serve come fine corsa meccanico per una spina 7, forzata sulla periferia del cilindro esterno 1, che fuoriesce della quota necessaria ad impegnarsi nella suddetta cavità 2c. L’angolazione scelta per lo scasso 2c determina l’angolo massimo di rotazione del cilindro chiave C nella esecuzione preferita di 90°. Inoltre, sulla testata 2c del barilotto 2 possono essere ricavare varie sagome allo scopo di azionare gli ingegni di serrature; nel caso illustrato in figura uno è stato applicato un perno eccentrico 2d.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1.“Serratura a chiave cilindrica” comprendente un corpo cilindro esterno fisso (1), un secondo corpo cilindrico (2) alloggiato all’interno del primo e collegati tra loro a mezzo di un anello di arresto (3), una serie di pistoni composti (4) disposti in file ordinate longitudinalmente che attraversano sia il cilindro esterno (1) che quello interno (2) a mezzo di relativi fori radiali (2a) appartenenti sia al cilindro interno (2) sia al cilindro esterno (1), i pistoncini (4) essendo composti da perni (4a) e contropemi (4b) sospinti da molle (8) a spirale tenute all’interno del cilindro esterno (1) da una camicia sottile (5), caratterizzata dal fatto che - la rotazione del corpo cilindrico interno (2) è ottenuta mediante una chiave di forma cilindrica (6) che presenta in testa una sagoma sporgente (6a), atta ad inserirsi in una corrispondente cavità (2a), avente la stessa forma della sagoma suddetta (6a), ricavata sulla testa (2b) del cilindro interno (2) medesimo, - il cilindro interno (2) presenta alla sua estremità una testata (2b) di maggiore diametro dotata di uno scasso angolare (2c), necessario ad impegnare una spina fissa (7) per impostare l’angolo massimo di rotazione del cilindro, - il cilindro esterno (1) presenta alla periferia della sua estremità superiore un foro necessario ad ospitare una spina (7) che si impegna nello scasso angolare (2c) appartenete alla testata (2b) del cilindro interno (2) - la testata (2b) è dotata di un perno eccentrico (2d) per la manovra di meccanismi di serrature.