ITAN20110091A1 - Cuneo adattatore da utilizzare in occasione della posa in opera di impianti dentali. - Google Patents

Cuneo adattatore da utilizzare in occasione della posa in opera di impianti dentali. Download PDF

Info

Publication number
ITAN20110091A1
ITAN20110091A1 IT000091A ITAN20110091A ITAN20110091A1 IT AN20110091 A1 ITAN20110091 A1 IT AN20110091A1 IT 000091 A IT000091 A IT 000091A IT AN20110091 A ITAN20110091 A IT AN20110091A IT AN20110091 A1 ITAN20110091 A1 IT AN20110091A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
aforementioned
implant
section
abutment
hole
Prior art date
Application number
IT000091A
Other languages
English (en)
Inventor
Edoardo Maria Calvi
Original Assignee
Calvi Raffaella
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Calvi Raffaella filed Critical Calvi Raffaella
Priority to IT000091A priority Critical patent/ITAN20110091A1/it
Publication of ITAN20110091A1 publication Critical patent/ITAN20110091A1/it

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C8/00Means to be fixed to the jaw-bone for consolidating natural teeth or for fixing dental prostheses thereon; Dental implants; Implanting tools
    • A61C8/0048Connecting the upper structure to the implant, e.g. bridging bars
    • A61C8/005Connecting devices for joining an upper structure with an implant member, e.g. spacers
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C8/00Means to be fixed to the jaw-bone for consolidating natural teeth or for fixing dental prostheses thereon; Dental implants; Implanting tools
    • A61C8/0048Connecting the upper structure to the implant, e.g. bridging bars
    • A61C8/005Connecting devices for joining an upper structure with an implant member, e.g. spacers
    • A61C8/0063Connecting devices for joining an upper structure with an implant member, e.g. spacers with an internal sleeve
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C8/00Means to be fixed to the jaw-bone for consolidating natural teeth or for fixing dental prostheses thereon; Dental implants; Implanting tools
    • A61C8/0048Connecting the upper structure to the implant, e.g. bridging bars
    • A61C8/005Connecting devices for joining an upper structure with an implant member, e.g. spacers
    • A61C8/0069Connecting devices for joining an upper structure with an implant member, e.g. spacers tapered or conical connection

Landscapes

  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • Oral & Maxillofacial Surgery (AREA)
  • Orthopedic Medicine & Surgery (AREA)
  • Dentistry (AREA)
  • Epidemiology (AREA)
  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Animal Behavior & Ethology (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Public Health (AREA)
  • Veterinary Medicine (AREA)
  • Dental Tools And Instruments Or Auxiliary Dental Instruments (AREA)

Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“CUNEO ADATTATORE DA UTILIZZARE IN OCCASIONE DELLA POSA IN OPERA DI IMPIANTI DENTALI”.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un cuneo adattatore da utilizzare in occasione della posa in opera di impianti dentali.
Le peculiarità ed i vantaggi dell’ invenzione in oggetto risulteranno più evidenti a seguito di una breve descrizione dello stato dell’ arte.
Allorquando si tratti di sostituire uno o più denti caduti, si ricorre alla posa in opera di rispettivi impianti dentali nel cavo orale del paziente.
Una simile tecnologia prevede innanzitutto che il dentista innesti dapprima nell’osso del paziente un perno metallico sostanzialmente cilindrico (definito “impianto” nel gergo del settore) che assolve alla funzione di radice in favore del dente artificiale da installare.
Una volta che un simile impianto si sia stabilizzato nell’osso, è previsto che su di esso venga poi fissato, solitamente per il tramite di una vite, un sovrastante stelo metallico, sostanzialmente conico, definito usualmente “moncone”.
A sua volta un tale moncone è destinato a supportare la vera e propria protesi dentaria (la cosiddetta “corona”), vale a dire la capsula metallica, rivestita di ceramica, che riproduce fedelmente il dente naturale mancante.
Per stabilizzare maggiormente Γ unione tra rimboccatura dell’impianto ed il rispettivo moncone è previsto che tra di essi si stabilisca un accoppiamento in profondità, in virtù del quale il tratto terminale rastremato del moncone si insedia esattamente entro una corrispondente sede prevista, per l’appunto, sull’ imboccatura del rispettivo impianto.
In tale contesto si prevede inoltre che i due anzidetti componenti cooperanti realizzino anche un accoppiamento antirotazionale, che serve a prevenire che il moncone prenda “giochi” indesiderati, nei confronti del rispettivo impianto, a causa delle inevitabili sollecitazioni che gli derivano nel corso della masticazione.
In particolare un simile accoppiamento antirotazionale si ottiene nel momento in cui alcuni risalti previsti sul moncone si accoppiamento prismaticamente con corrispondenti cavità previste all’ imboccatura dell’impianto.
Il fissaggio finale di una tale coppia impianto-moncone si ottiene poi per il tramite di una vite che, dopo essere stata infilata attraverso un foro assiale previsto sul moncone, si impegna con il proprio stelo filettato sulle pareti di un foro filettato ottenuto suH’intemo deirimpianto.
Una tipologia particolarmente diffusa degli anzidetti monconi è rappresentata dai cosiddetti monconi “lunghi”, si allude ai quei monconi che adottano, a valle dell’ anzidetto tratto rastremato, un’appendice tubolare conica, nota nel gergo come “cono morse”.
Questa specifica tipologia di monconi, tuttavia, può essere associata soltanto ad una specifica corrispondente tipologia di impianti.
Questi impianti dedicati, infatti, devono recare, in corrispondenza della loro imboccatura, una profonda sede conica che sfocia poi in foro cilindrico con pareti filettate, che si estende per gran parte della lunghezza del rispettivo impianto.
Inutile dire che l’anzidetta sede conica di un simile impianto è destinata ad alloggiare esattamente l’anzidetta corrispondente appendice conica del corrispondente moncone “lungo”, mentre il successivo tratto cilindrico serve a realizzare l’accoppiamento elicoidale con lo stelo dell’anzidetta vite di fissaggio.
La ragione per cui è stata prevista una simile soluzione di accoppiamento tra impianti e “monconi lunghi” risiede nel fatto che, in tal modo, il moncone tende a risultare del tutto insensibile nei confronti di sollecitazioni anche forti, dovute a carichi trasversali.
Peraltro, nel medesimo contesto, lo stress masticatorio viene ad essere distribuito lungo una maggiore altezza deirimpianto, con la conseguenza di evitare quei picchi di stress a carico della zona coronale dello stesso (vale a dire della sua zona di sommità) che - ove dovessero effettivamente verificarsi - provocherebbero facilmente svitamenti e fratture a carico deirimpianto medesimo, così come una trasmissione eccessiva di carico a livello dell’osso corticale.
A fronte di simili vantaggi, è possibile tuttavia mettere in luce un inconveniente della riferita tecnologia basata sull’impiego di impianti dotati di una sede conica d’imboccatura, legata per l’appunto alla scarsa versatilità d’impiego che questi ultimi manifestano.
Fino ad oggi, infatti, qualsiasi impianto dotato di una simile sede conica può essere accoppiato soltanto con un esemplare degli anzidetti monconi lunghi e non anche con un esemplare di monconi corti.
Questa seconda opzione risulta impedita dal fatto che in presenza di un moncone corto, dunque privo dell’anzidetta appendice conica, l’anzidetta sede conica dell’impianto resterebbe sostanzialmente vuota, né potrebbe essere “riempita” dallo stelo di un’eventuale vite di fissaggio, visto che lo stesso dovrebbe recare una forma cilindrica, necessaria per consentirgli di impegnarsi nell’ anzidetto foro cilindrico filettato del medesimo impianto.
Inutile dire che una simile situazione risulterebbe assolutamente improponibile, non soltanto perché pregiudicherebbe in misura sostanziale la stabilità e la resistenza dell’ accoppiamento tra moncone ed impianto, ma anche perché Γ anzidetto vuoto che si formerebbe all’ interno dell’impianto diverrebbe il ricettacolo di ogni genere di batterio e di impurità minute.
Tutto ciò permette facilmente di convincersi che l’odontoiatra che volesse utilizzare un moncone corto dovrebbe necessariamente dotarsi di un impianto dedicato, del tipo di quelli che presentano, sostanzialmente per tutta la loro altezza, un semplice foro cilindrico dotato di pareti filettate.
A partire da queste considerazioni critiche, lo scopo specifico della presente invenzione è quello di consentire finalmente un accoppiamento tra un impianto dotato di un foro conico ed un moncone corto, pur senza incorrere in tutti gli inconvenienti appena segnalati.
Il grande vantaggio connesso con la presente invenzione è quello di consentire ad un laboratorio di protesi dentali di dotarsi di un'unica tipologia di impianti, vale a dire soltanto di quelli dotati dell’anzidetta sede conica d’imboccatura, pur avendo la certezza di poterli poi utilizzare sia in combinazione con monconi lunghi, sia in combinazione con monconi corti. L’idea di soluzione alla base della presente invenzione è stata quella di realizzare un cuneo adattatore, dotato di profilo conico, da montare in posizione intermedia tra moncone e impianto ed altresì capace di restare fissato in tale assetto ad opera della stessa vite utilizzata per stabilizzare l’unione tra i medesimi moncone ed impianto.
Più precisamente l’ anzidetto cuneo adattatore risulta capace di insediarsi esattamente all’interno dell’anzidetta sede conica prevista all’imboccatura di un rispettivo impianto, occupandone interamente il volume interno e generando, nei suoi confronti, un “effetto sigillante” che la rende assolutamente immune dal rischio di divenire il ricettacolo di pericolosi batteri o di altre impurità minute.
Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore illustrativo e non certo limitativo, in cui:
- la figura 1 mostra, con una rappresentazione assonometrica, il cuneo adattatore in questione;
- la figura 2 mostra, con una rappresentazione assonometrica in esploso, il cuneo anzidetto insieme con gli ulteriori componenti destinati a formare assieme una protesi dentale;
- la figura 3 mostra, con un disegno schematico in sezione, l’assetto assunto dal cuneo adattatore anzidetto una volta frapposto ad un moncone e ad un rispettivo impianto;
- la figura 4 è analoga alla precedente, ma mostra in aggiunta la vite che serve a stabilizzare Γ accoppiamento dei tre anzidetti componenti;
- la figura 5 mostra, con un disegno schematico in sezione, una protesi dentale appartenente ad una tipologia differente da quella mostrata nelle figure 2, 3 e 4, ma comunque idonea ad utilizzare vantaggiosamente il cuneo adattatore in questione (non ancora posto in opera);
- la figura 6 è analoga alla precedente e serve a mostrare le modalità di posa in opera del cuneo adattatore in questione nell’ambito dell’anzidetta differente tipologia di protesi dentale.
Con riferimento alle figure 2, 3, 4, si ribadisce che il cuneo adattatore secondo il trovato (1) è destinato ad essere posto in opera in posizione intermedia tra un moncone (2) ed un rispettivo impianto (3).
Più precisamente l’ anzidetto moncone (2) consiste usualmente in uno stelo cilindrico e termina con una breve testa allargata (20) dotato di un’estremità rastremata (20a), di profilo conico.
Tale moncone (2) adotta una struttura sostanzialmente tubolare, in quanto risulta attraversato, per tutta la sua altezza, da un rispettivo foro cilindrico, formato da un primo tratto (21), di maggiore sezione, che si estende sostanzialmente dall’imboccatura del moncone medesimo (2) fino all’anzidetta testa allargata (20), nonché da un secondo tratto (22), di minore sezione, eseguito in corrispondenza della medesima testa allargata (20); essendo previsto che questi due tratti (21, 22) del foro anzidetto siano raccordati, suH’intemo del moncone (2), da uno spallamento anulare (23).
Da parte sua l’anzidetto impianto (3) risulta dotato, in corrispondenza della propria imboccatura, di una sede conica con pareti lisce (30) che sfocia, in corrispondenza della propria parete di fondo (30a), in un foro cilindrico con pareti filettate (31) che reca la medesima sezione dell’ anzidetto secondo tratto (22) del foro (F) del moncone (2).
Al fine di poter cooperare con gli anzidetti componenti (2, 3), il cuneo secondo il trovato (1) presenta una forma conica e risulta attraversato centralmente da un foro cilindrico (10); vedasi al riguardo la figura 1.
In particolare la forma e le dimensioni conferite a detto cuneo (1) sono tali da consentire allo stesso di insediarsi esattamente entro l’anzidetta sede conica (30) del rispettivo impianto (3), con l’effetto di colmarne esattamente il volume interno e di realizzare l’anzidetto desiderato “effetto sigillante”.
L’ulteriore peculiarità dell’ anzidetto cuneo (1) è quella di recare un profilo conico (Ila) anche in corrispondenza del bordo perimetrale (11) che delimita la sua imboccatura di maggiore ampiezza.
Gli anzidetti accorgimenti adottati in seno al cuneo in questione (1) sono stati previsti al fine di consentirgli di realizzare uno stabile accoppiamento prismatico con gli anzidetti componenti - intesi come moncone (2) ed impianto (3) - tra i quali deve essere posto in opera.
In effetti, una volta che rimpianto (3) sia stato innestato nell’osso del paziente, occorre inserire il cuneo secondo il trovato (1) all’ interno dell’anzidetta sede conica (30) prevista all’ imboccatura dell’impianto medesimo (3).
Compiuta tale operazione, non resta che porre in opera il moncone (2); essendo previsto, in questa fase, che l’anzidetta estremità rastremata (20a) della sua testa allargata (20) si accoppi esattamente con il profilo conico (Ila) conferito all’ anzidetto bordo perimetrale (11) che delimita l’imboccatura di maggiore sezione del cuneo secondo il trovato (1).
In tal modo si crea un perfetto allineamento tra il secondo tratto (22) del foro assiale del moncone (2), il foro (10) che attraversa assialmente il cuneo secondo il trovato (1) ed il foro cilindrico (31) dell’impianto (3).
Tale condizione viene mostrata in figura 3, dalla quale si può anche accertare come i tre citati fori (22, 10, 31) rechino profilo e sezione perfettamente identici.
L’ultimo adempimento consiste nella posa in opera di una vite (V), il cui stelo cilindrico filettato, dopo aver attraversato Γ anzidetto secondo tratto (22) del foro del moncone (2) ed il foro (10) del cuneo secondo il trovato (1), si accoppia elicoidalmente con il foro filettato (31) in dotazione all’ anzidetto impianto (3).
Inutile dire che Γ anzidetto accoppiamento elicoidale tra lo stelo filettato dell’ anzi detta vite (V) e il foro filettato (32) dell’impianto (3) favorisce il progressivo avanzamento della vite medesima (V) all’ interno dell’impianto (3), fino a che la sua testa non giunga a battuta contro Γ anzidetto spallamento interno (23) del moncone (2).
Proprio questa condizione risulta puntualmente mostrata nell’ anzi detta figura 4.
Ma, come anticipato, il cuneo adattatore secondo il trovato (1), si presta ad essere vantaggiosamente utilizzato anche in combinazione con un moncone (2’) ed un rispettivo impianto (3’) dotati di una forma costruttiva differente da quella adottata dai corrispondenti componenti (2, 3) mostrati nelle figure 2, 3 e 4.
Vedasi al riguardo la figura 5 che mostra, infatti, come il rispettivo moncone (2’) rechi, a partire dalla propria testa allargata (20’), un’estremità rastremata conica (20a’) alquanto pronunciata.
Si consideri, in ogni caso, che anche quest’ultimo moncone (2’) adotta una struttura sostanzialmente tubolare, in quanto risulta attraversato, per tutta la sua altezza, da un rispettivo foro, formato da un primo tratto (2Γ), di forma cilindrica, che si estende dall’imboccatura del moncone medesimo (2’) fino alla rispettiva testa allargata (20’), nonché da un secondo tratto (22’), di forma conica, che attraversa Γ anzi detta estremità rastremata conica (20a’); essendo previsto che questi due tratti (21 ’ , 22’) del foro anzidetto siano raccordati, sull’interno del moncone (2’), da uno spallamento anulare (23’).
A sua volta il rispettivo impianto (3’) prevede che la sua sede conica d’imboccatura (30’) sfoci in un foro - usualmente destinato ad estendersi assialmente per buona parte della lunghezza dell’ impianto medesimo (3’) - che risulta formato da un primo tratto (32a), conico e con pareti lisce, e da un secondo tratto (32b), cilindrico e con pareti filettate.
Si consideri peraltro che l’anzidetto secondo tratto (22’) del foro assiale del moncone (2’) presenta un angolo di conicità identico a quello del primo tratto (32a) del foro assiale dell’impianto (3).
Ebbene la cooperazione che si instaura tra questi due componenti (2’, 3’) è tale per cui Γ estremità rastremata conica (20a’) del moncone (2’) si insedia esattamente entro la sede conica (30’) del rispettivo impianto (3’), secondo quanto espressamente mostrato nell’anzidetta figura 5.
Ebbene, in un simile contesto, la funzione del cuneo adattatore secondo il trovato (1) è quella di insediarsi esattamente e contemporaneamente nell’ anzidetto secondo tratto (22’) del foro assiale del moncone (2’) e nell’anzidetto primo tratto (32a) del foro assiale deH’impianto (3’), colmandone del tutto i rispettivi volumi interni e realizzando così il desiderato “effetto sigillante”; secondo quanto mostrato in figura 6.
La stabile unione tra il moncone (2’), il cuneo adattatore (1) e rimpianto (3’) può essere poi realizzata grazie ad una vite (non mostrata in figura 6) che, dopo aver attraversato moncone (2’) e cuneo (1), si impegna normalmente nel secondo tratto filettato (32b) del foro dell’impianto (3’).

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Cuneo adattatore per impianti dentali, caratterizzato per il fatto di recare una forma conica e per il fatto di essere attraversato centralmente da un foro assiale cilindrico (10).
  2. 2) Cuneo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato per il fatto di recare un profilo conico (Ila) anche in corrispondenza del bordo perimetrale (11) che delimita la sua imboccatura di maggiore ampiezza.
  3. 3) Impianto dentale formato da: - un moncone (2) sostanzialmente consistente in uno stelo cilindrico tubolare terminante con una breve estremità rastremata (20a) di forma conica; essendo previsto che detto moncone (2) sia attraversato da un foro assiale cilindrico formato da un primo tratto (21) e da un secondo tratto (22), di minore sezione, eseguito in corrispondenza dell’anzidetta estremità rastremata; - un rispettivo impianto (3), sostanzialmente consistente in uno stelo cilindrico con pareti esterne filettate, che reca, in corrispondenza della sua imboccatura, una sede conica (30) sfociante in un foro cilindrico filettato (31) che si estende assialmente nell’impianto medesimo (3); essendo previsto che detto foro filettato (31) abbia una sezione analoga a quella dell’ anzidetto secondo tratto (22) del foro assiale del moncone (2) - una vite (1) comprendente una testa (10) ed uno stelo atto a penetrare attraverso il moncone (2) e ad accoppiarsi elicoidalmente con Γ anzidetto foro filettato (31) dell’ impianto (3); impianto dentale caratterizzato per il fatto di comprendere un cuneo adattatore (1), di forma conica, atto ad insediarsi esattamente aH’intemo dell’anzidetta sede conica (30) dell’impianto (3), nonché dotato di un foro cilindrico passante (10) avente sezione identica a quella dell’ anzidetto foro (31) dell’impianto medesimo (3).
  4. 4) Impianto dentale formato da: - un moncone (2’) sostanzialmente consistente in uno stelo cilindrico tubolare terminante con un’estremità rastremata conica (20a’), il quale risulta attraversato assialmente da un foro formato da un primo tratto (21 ’), cilindrico, e da un secondo tratto (22’), conico, che interessa l’anzidetta estremità rastremata (20a’); essendo previsto che i due anzi detti tratti (2Γ, 22’) del foro del moncone (2’) siano raccordati, sull’intemo di quest’ultimo, ad opera di uno spallamento anulare (23’) - un rispettivo impianto (3’), sostanzialmente consistente in uno stelo cilindrico con pareti esterne filettate, che reca, in corrispondenza della sua imboccatura, una sede conica (30’) che sfocia in un foro che si estende assialmente nell’ impianto medesimo (3) e che comprende un primo tratto (32a), conico e con pareti lisce, ed un secondo tratto (32b), cilindrico e con pareti filettate; essendo previsto che Γ anzidetto primo tratto (32a) del foro assiale di tale impianto (3’) rechi lo stesso angolo di conicità di quello dell’anzidetto secondo tratto (22’) del foro assiale dell’ anzidetto moncone (2’) - una vite comprendente una testa ed uno stelo atto a penetrare attraverso il moncone (2’) e ad accoppiarsi elicoidalmente con Γ anzidetto tratto cilindrico filettato (32b) del foro assiale dell’impianto (3’); impianto dentale caratterizzato per il fatto di comprendere un cuneo adattatore (1), di forma conica, atto ad insediarsi esattamente e contemporaneamente all’ interno dell’ anzidetto secondo tratto (22’) del foro assiale del moncone (2’) ed all’interno dell’anzidetto primo tratto (32a) del foro assiale dell’impianto (3’); essendo previsto che detto cuneo (1) sia attraversato di un foro cilindrico passante (10) avente sezione identica a quella dell’ anzidetto secondo tratto (32b) del foro assiale dell’impianto (3’).
IT000091A 2011-07-04 2011-07-04 Cuneo adattatore da utilizzare in occasione della posa in opera di impianti dentali. ITAN20110091A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000091A ITAN20110091A1 (it) 2011-07-04 2011-07-04 Cuneo adattatore da utilizzare in occasione della posa in opera di impianti dentali.

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000091A ITAN20110091A1 (it) 2011-07-04 2011-07-04 Cuneo adattatore da utilizzare in occasione della posa in opera di impianti dentali.

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITAN20110091A1 true ITAN20110091A1 (it) 2013-01-05

Family

ID=44509521

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000091A ITAN20110091A1 (it) 2011-07-04 2011-07-04 Cuneo adattatore da utilizzare in occasione della posa in opera di impianti dentali.

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITAN20110091A1 (it)

Citations (7)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5297963A (en) * 1993-05-17 1994-03-29 Fereidoun Dafatry Anatomical restoration dental implant system with interlockable elliptical healing cap assembly and matching abutment member
WO1997001306A1 (en) * 1995-06-27 1997-01-16 Beaty Keith D One-piece single-stage dental implant and single-stage dental implant system
US6012923A (en) * 1998-07-30 2000-01-11 Sulzer Calcitek Inc. Two-piece dental abutment with removable cuff
US20010019816A1 (en) * 1999-08-12 2001-09-06 Ajay Kumar Universal implant delivery system
US20080241790A1 (en) * 2007-03-30 2008-10-02 Gittleman Neal B CIP of Expanding Ball Lock Oral Prosthesis Alignment Apparatus
US20110008755A1 (en) * 2009-07-13 2011-01-13 Misch Carl E Plate form of dental implant
US20110129798A1 (en) * 2008-06-06 2011-06-02 Straumann Holding Ag Device for mounting an impression cap on a tooth implant

Patent Citations (7)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5297963A (en) * 1993-05-17 1994-03-29 Fereidoun Dafatry Anatomical restoration dental implant system with interlockable elliptical healing cap assembly and matching abutment member
WO1997001306A1 (en) * 1995-06-27 1997-01-16 Beaty Keith D One-piece single-stage dental implant and single-stage dental implant system
US6012923A (en) * 1998-07-30 2000-01-11 Sulzer Calcitek Inc. Two-piece dental abutment with removable cuff
US20010019816A1 (en) * 1999-08-12 2001-09-06 Ajay Kumar Universal implant delivery system
US20080241790A1 (en) * 2007-03-30 2008-10-02 Gittleman Neal B CIP of Expanding Ball Lock Oral Prosthesis Alignment Apparatus
US20110129798A1 (en) * 2008-06-06 2011-06-02 Straumann Holding Ag Device for mounting an impression cap on a tooth implant
US20110008755A1 (en) * 2009-07-13 2011-01-13 Misch Carl E Plate form of dental implant

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US20120178048A1 (en) Dental implant with multiple thread patterns
US7597557B2 (en) Condensing skeletal implant that facilitate insertions
JP2020062527A (ja) 仮補綴システム及びその仮補綴システムの使用法
JP5694110B2 (ja) 歯科インプラントシステム
US20060105296A1 (en) Dental implant system
JP2005507284A (ja) 改良された印象採得のための構成要素
KR20140021597A (ko) 치아용 구성요소 세트
KR200417669Y1 (ko) 임시 임플란트의 결합구조
ITPI20100001A1 (it) Struttura di impianto dentale perfezionato
WO2013186764A1 (en) Triple lock abutment system
EP3166530B1 (en) Dental prostheses cemented onto implants and/or abutments having a reverse margin
US20090155743A1 (en) Improved Dental Implant
US20160278887A1 (en) Dental implant
ES2842303T3 (es) Implante dental que tiene superficie roscada cónica con características de mejora en la instalación
ES2943466T3 (es) Implante dental
ITAN20110089A1 (it) Attrezzatura modulare per impianti dentali.
ITAN20110091A1 (it) Cuneo adattatore da utilizzare in occasione della posa in opera di impianti dentali.
ITAN20110041U1 (it) Vite conica per il fissaggio di impianti dentali.
ITUD20110209A1 (it) Impianto biomedicale osteointegrabile a connessione conometrica
CN113499156A (zh) 一种可拆卸缩短种植系统及使用方法
CN103732177A (zh) 牙齿上部结构连接系统和将牙齿上部结构连接于牙种植体的方法
KR101067752B1 (ko) 임플란트용 픽스쳐
US20140227662A1 (en) Ceramic implant system
RU2720486C2 (ru) Набор для зубной имплантации, включающий зубной имплантат и протезные компоненты, предназначенные для фиксации одиночного зубного протеза в верхней и нижней челюстях пациента
ITAN20110090A1 (it) Attrezzatura modulare per impianti dentali composta da un impianto e da un moncone che sfruttano un indice antirotazionale formato da risalti conici.