ITAN20060040A1 - Mezzi e metodi per la messa in tensione di membrane o reti - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:

MEZZI E METODI PER LA MESSA IN TENSIONE DI MEMBRANE O RETI

RI A S S U N T O

E’ descritto un telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) di una membrana elastica o elemento simile (3; 11; 13) che prevede:

- primi mezzi (8, 7.1, 7.5; 10.1, 10.2; 12.2) atti a serrare detta membrana elastica o elemento simile (3; 11; 13) lungo una sua prima linea continua chiusa (3.2; 10.4, 13.1), a detto telaio di tensionamento (7; 10; 12.1), in modo che sia impedito ogni movimento relativo tra detta prima linea continua chiusa (3.2; 10.4, 13.1) di detta membrana (3; 11; 13) e detto telaio di tensionamento (7; 10; 12.1);

- secondi mezzi (7.8, 7.3; 7.12, 7.8, 7.3; 7.12) atti a premere contro detta membrana elastica o elemento simile (3; 11; 13) lungo una sua seconda linea continua chiusa, interna a detta sua prima linea chiusa (3.2; 10.4, 13.1), in modo che sia consentito un movimento relativo tra detta membrana (3; 11; 13) e detto telaio di tensionamento (7; 10; 12.1);

- terzi mezzi consistenti in un fluido in pressione confinato in una camera stagna (7.10; 7.12) atti a spingere detti secondi mezzi (7.8, 7.3; 7.12, 7.8, 7.3; 7.12) contro detta membrana elastica o elemento simile (3; 11; 13) con una forza variabile in dipendenza di detta pressione la cui entità, a sua volta, è regolabile tramite mezzi noti.

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

La presente invenzione ha per oggetto mezzi e metodi per la messa in tensione, con possibilità di regolazione fine della tensione procurata, di membrane, reti, teli e simili elementi dotati di elasticità.

In particolare, la presente invenzione si riferisce a mezzi e metodi per la accordatura di strumenti musicali a percussione del tipo dotato di membrana quali tamburi, timpani ecc. di qui in poi detti brevemente strumenti a percussione.

E’ noto che la tonalità degli strumenti a percussione dipende dalla frequenza di vibrazione della membrana quando è percossa; la frequenza di vibrazione dipende a sua volta dalla tensione procurata alla membrana; regolando quindi tal tensione si ottiene, ad orecchio, l’accordatura dello strumento a percussione.

A causa di variazioni di umidità e temperatura o per leggeri cedimenti dei materiali dello strumento a percussione, l’accordatura si perde facilmente e la tensione della membrana deve di nuovo essere regolata.

In certi casi, poi, vi è la necessità di modificare la tonalità dello strumento a seconda dei brani musicali da eseguire.

La membrana degli strumenti a percussione è fissata in modo indissolubile ad un anello il quale, a sua volta, è posto in corrispondenza del bordo del fusto dello strumento; un cerchione, serrato da una molteplicità di tiranti (viti, negli strumenti di concezione più convenzionale), preme contro l’anello tirandolo verso il fusto; la membrana è tesa per contrasto contro il bordo del fusto.

L’accordatura degli strumenti a percussione concepiti secondo le strutture più tradizionali è piuttosto lunga e non idonea a modificare la tonalità dello strumento durante l’esecuzione di un brano.

Per modificare in modo uniforme la tensione della membrana è necessaria la regolazione manuale e graduale di tutti i tiranti, i quali devono tutti essere leggermente serrati o allentati uniformemente.

Per questa ragione molte proposte sono state avanzate allo scopo di semplificare ed accelerare l’operazione, altrimenti laboriosa.

Molti documenti mostrano mezzi per rendere più agevole l’azione sui tiranti ma non risolvono il problema di agire contemporaneamente su tutti; i seguenti brevetti, invece, hanno raggiunto tal obiettivo.

I mezzi indicati in IT 0000 253 528 consistono in un cavo continuo rinviato tra gole ancorate al cerchione e pulegge ancorate al fusto; il dispositivo è semplice ma è dubbio che l’attrito consenta un uniforme scorrimento e tensionamento del cavo.

Sempre di tipo meccanico è il cinematismo indicato in US 6 812392.

Altri documenti, poi, ricorrono a rinvìi idraulici. Il documento DE 2 018 000, che ha per oggetto un timpano, prevede un circuito idraulico che da una pompetta a pedale si dirama in una molteplicità di stantuffi, ciascuno dei quali agisce indirettamente, tramite un bilanciere, su altrettanti tiranti. Il documento FR 1 279 991 ha un principio di funzionamento analogo così come analogo è il principio descritto in WO 97/01840.

II documento US 5 392 681 prevede i tradizionali tiranti a vite e propone un tubo toroidale interposto tra anello e cerchione; immettendo un fluido a varia pressione nel tubo toroidale, l’anello viene spinto con varia forza contro il fusto.

Si deve osservare che tutte le soluzioni proposte prevedono il fusto quale elemento della catena cinematica costituita dai mezzi di accordatura; tutti i documenti, infatti, mettono in tensione la membrana tramite tiranti che, ad una estremità, sono ancorati al fianco del fusto mentre l’altra estremità spinge, tramite il cerchione, l’anello della membrana verso il punto di ancoraggio, e detto anello deve scorrere in direzione parallela al fianco del fusto al variare della accordatura. In termini più rigorosi, siano i tiranti delle viti o altri dispositivi sopra indicati, è il fusto che funge da contrasto per mettere in tensione la membrana con una catena cinematica che, partendo dal suo fianco dove sono ancorate le prime estremità dei tiranti, si chiude di nuovo sul punto di ancoraggio passando per il bordo del fusto medesimo dove è tesa la membrana.

L’inconveniente di tali proposte, non essendo riuscite, sostanzialmente, ad uscire dalla concezione costruttiva tradizionale, è, appunto, che il fusto è elemento necessario degli strumenti a percussione. Ciò può sembrare irrilevante poiché il fusto sembra comunque indispensabile in quando funge da cassa di risonanza, in realtà non è così per strumenti elettronici che sanno simulare detta cassa.

In effetti esistono dei c. dd. pad elettronici privi di fusto dove, sostanzialmente, l’anello su cui è fissata la membrana è a sua volta fissato ad una corona munita di fori filettati su cui sono alloggiate viti di regolazione, la cui punta preme su un anello tenditore interno al primo e che viene a sua volta premuto contro la membrana. Il cinematismo è molto semplice ma ha due difetti: la sua applicazione non può essere estesa a strumenti muniti di fusto perché le viti sarebbero inaccessibili; le viti, da registrare una ad una, non permettono una operazione veloce né una uniforme accordatura.

Si passa ora ad esaminare apparecchiature ben diverse dagli strumenti a percussione ma che hanno analoghe esigenze di tensionamento di reti o membrane.

Il documento DE 4 100 081 mostra una racchetta da tennis le cui corde della rete sono messi in tensione da un cavo tenditore perimetrale che attraversa tutti i cappi che dette corde, con i loro rinvìi, formano all’interno del telaio. La proposta ha due inconvenienti: l’attrito tra cavo tenditore e corde rende dubbia la possibilità di un tensionamento uniforme; elementari nozioni di statica, poi, rendono evidente che la tensione cui deve essere sottoposto il cavo tenditore è di gran lunga superiore alla tensione procurata alle corde ed è quindi dubbio che si possa ottenere il loro adeguato tensionamento.

Altra apparecchiatura che necessita di mezzi di tensionamento è l’attrezzo ginnico chiamato trapezio; in esso il telo su cui si eseguono salti acrobatici è teso tutto attorno al telaio di sostegno tramite un cavo tenditore che passa alternativamente per occhielli praticati lungo il bordo del telo e rinvìi ancorati al telaio medesimo; anche qui, per ragioni di attrito del cavo tenditore con gli occhielli ed i rinvìi, non è agevole ottenere un tensionamento uniforme del telo.

Scopo generale della presente invenzione è quello di indicare mezzi e metodi per la messa in tensione veloce di membrane, reti, teli e simili elementi dotati di elasticità.

Un secondo scopo della presente invenzione è quello di indicare mezzi e metodi per la messa in tensione della membrana di strumenti a percussione che non necessitino di vincoli al fusto.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di indicare mezzi rapidi per l’accordatura della tonalità degli strumenti a percussione.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di consentire l’uso di semplici mezzi indirettamente indicatori dello stato di tensione della membrana.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello consentire, in uno strumento a percussione, la sostituzione molto veloce della membrana senza peraltro dover necessariamente procedere alla accordatura ad ogni sostituzione.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di indicare strumenti a percussione privi di fusto.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di indicare mezzi per il tensionamento di reti delle racchette da tennis.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di indicare mezzi per il tensionamento di teli di trapezi ginnici.

Questi ed altri scopi si conseguono con metodi e mezzi di cui alcune varianti preferite sono esposte nella seguente descrizione, nonché nei disegni e nelle rivendicazioni annesse, le quali ultime costituiscono parte integrante della descrizione stessa.

Nella fig. 1 è mostrata, parzialmente in sezione, una parte di uno strumento a percussione secondo l’arte nota più tradizionale.

Nella fig. 2 è mostrata, parzialmente in sezione, una parte di uno strumento a percussione in accordo con una prima variante dell’invenzione.

Nella fig. 3 è mostrata, in sezione dall’alto, una parte dello strumento a percussione secondo la variante dell’invenzione di fig. 2.

Nella fig. 4 è mostrato, ingrandito, un dettaglio già mostrato in figura 2.

Nella fig. 5 è mostrata, parzialmente, in sezione, una parte di uno strumento a percussione in accordo con una seconda variante dell’ invenzione.

Nella fig. 6 è mostrata, parzialmente, in sezione, una parte di uno strumento a percussione in accordo con una terza variante dell’invenzione.

Le precedenti figure si riferiscono tutte a strumenti a percussione ma sono esemplificative anche di altre applicazioni analoghe.

Nella fig. 7 è mostrata, in sezione, una parte di una racchetta da tennis con mezzi innovativi di tensionamento delle corde.

Nella fig. 8 è mostrata, in sezione, una parte di una racchetta da tennis con mezzi innovativi di tensionamento alternativi a quelli della fig. 7.

Nella fig. 9 è mostrata, in sezione, ed assonometria, una porzione di un trapezio ginnico con mezzi di tensionamento del telo secondo l’invenzione.

Con riferimento alla fig. 1, uno strumento a percussione 1 ha un fusto 2 munito di bordo 2.1 che è rastremato ed arrotondato.

Sul fusto è montata una membrana 3, munita di un anello 3.2 lungo tutta una linea chiusa perimetrale e di una parte piana 3.1; la parte piana 3.1 è delimitata dalla linea chiusa definita dai punti di contatto della membrana 3 medesima con il bordo superiore 2.1 del fusto 3.

Un cerchione 4 spinge l’anello 3.2 verso il punto di ancoraggio 6 di un tirante 5 (nella fattispecie una vite).

Tutti i mezzi di tensionamento noti (ad eccezione dei detti pad elettronici), prevedono il cinematismo di fig. 1, salvo sostituire il tirante 5 con i tiranti di volta in volta indicati nei documenti citati.

Con riferimento alle figg. 2, 3 e 4, tutte riferite ad una medesima variante della presente invenzione, la membrana 3 è fissata ad un telaio di tensionamento 7 che a sua volta può essere montato sul fusto 2.

Detto telaio 7 comprende una flangia 7.1 ed una controflangia 7.2. L’anello 3.2 della membrana 3 è vincolato in modo inamovibile alla flangia 7.1 tramite un cerchione 8 serrato contro detta flangia 7.1 da una serie di bulloni 7.5 (o mezzi di fissaggio equivalenti), che possono provvedere anche al serraggio tra loro della flangia 7.1 e della controflangia 7.2.

La flangia 7.1 è provvista di un canale circolare 7.10 nel quale è presente un fluido in pressione, che può consistere semplicemente in aria. Al di sopra di tal canale circolare 7.10 è presente una corona 7.6, nella quale sono praticati una molteplicità di fori 7.7. AlTintemo di ciascun foro 7.7 scorre un pistoncino 7.8 munito di una guarnizione di tenuta 7.9 contro il trafilamento del fluido in pressione mantenuto nel canale circolare 7.10. Un opportuno mezzo di tenuta 7.4, quale una guarnizione o un mastice, può essere utile per evitare trafilamenti del fluido in pressione tra la flangia 7.1 e la controflangia I pistoncini 7.8, spinti contemporaneamente dal fluido in pressione, premono un anello di tensionamento 7.3 contro la membrana 3, lungo una linea chiusa interna alla linea chiusa costituita dall’anello 3.2. L’anello di tensionamento 7.3 è preferibilmente metallico, o comunque di materiale sufficientemente rigido da non flettersi sotto l’azione del pistoncini 7.8.

II tensionamento della membrana 3, e quindi la regolazione della tonalità, avviene variando la pressione applicata al fluido presente nel canale circolare 7.10, che produce minuscoli spostamenti dell’anello di tensionamento 7.3 (e quindi della parte piana 3.1 della membrana 3 medesima) rispetto al telaio di tensionamento 7 e, quindi, al fusto 2, se presente. L’anello 3.2, invece, durante la registrazione della tensione, non subisce spostamenti relativi rispetto al telaio di tensionamento 7 e, quindi, al fusto 2. In altre parole, la struttura del fusto non è parte della catena cinematica finalizzata alla regolazione della tensione.

Naturalmente, sebbene non mostrato nelle figure, tra l’anello 3.2 della membrana 3 e la flangia 7.1 può essere previsto che il cerchione 8 lasci un po’ di gioco in modo da tener conto di tolleranze dimensionali tra diverse membrane 3; ciò, comunque, non comporta spostamenti relativi dell’anello 3.2 rispetto al telaio di tensionamento 7 durante la regolazione della tensione.

Le figg. 2 e 4 mostrano che il telaio di tensionamento 7 può essere provvisto di una corona rastremata 7.11 che può accoppiarsi facilmente al bordo 2.1, a sua volta usualmente rastremato. Il fissaggio del telaio 7 al fusto 3 può avvenire molto facilmente con noti mezzi di ancoraggio rapido, quali gancetti elastici a scatto o innesti a baionetta, non mostrati nelle figure.

E’ possibile allora essere provvisti di una molteplicità di membrane 3 già montate su corrispondenti telai 7, ad esempio per disporre di una varietà di timbri, tra loro intercambiabili ed applicabili rapidamente sulla parte superiore e/o inferiore del fusto.

Grazie all’ elettronica, un microfono o sensore applicato in corrispondenza della membrana può riprodurre, in modo noto, vari timbri ed effetti di risonanza anche in assenza del fusto che, pertanto, non è più necessario. Di conseguenza, secondo l’invenzione, uno strumento a percussione può ridursi sostanzialmente al semplice assieme “membrana 3 e telaio 7” mentre, secondo l’arte nota, il fusto 2 è comunque necessario quale elemento componente della catena cinematica di tensionamento.

L’immissione di fluido in pressione aH’intemo del canale circolare 7.10 può avvenire in modo noto tramite un tubetto non mostrato nei disegni così come, in modo noto, può avvenire la regolazione della pressione, ad esempio tramite uno stantuffo azionato da una pedaliera. Si vedano, in merito, per quanto applicabili, le circuiterie idrauliche o pneumatiche descritte nei già citati documenti DE 2018 000, FR 1 279991, WO 97/01840 ed US 5 392681.

Si è constatato che, percuotendo ripetutamente la membrana 3, l’accordatura si ottiene con estrema velocità variando la pressione con i detti mezzi. L’operazione può essere facilitata ulteriormente prevedendo un manometro che mostri la pressione nel circuito idraulico o pneumatico; infatti tal pressione è un indicatore di massima dello stato di tensione della membrana 3 e, quindi, della sua tonalità.

Di analoga concezione, suscettibile quindi di garantire gli stessi vantaggi, ma di più semplice costruzione, è la variante dell’invenzione mostrata in fig. 5. In essa il fluido in pressione è mantenuto all’ interno di un elemento tubolare di materiale elastomerico 7.12 che preme contro i pistoncini 7.8 i quali, a loro volta, premono sull’anello di tensionamento 7.3. Pertanto tal elemento toroidale 7.12 svolge assieme le funzioni che nelle precedenti figure 2 - 4 erano assolte dal canale circolare 7.10, dalle guarnizioni di tenuta 7.9 dei pistoncini 7.8 e dal mezzo di tenuta 7.4 previsto tra flangia 7.1 e controflangia 7.2.

Ancora più semplice è la variante di fig. 6, dove l’elemento tubolare elastomerico 7.12 assolve da solo a tutte le funzioni e, cioè, anche a quelle dei pistoncini 7.8 e dell’anello di tensionamento 7.3. In fig. 6 si vede come, non essendo qui previsti canali circolari 7.10 interni al telaio di tensionamento 7, non è neppure necessaria la controflangia 7.2. Può essere invece opportuno, sebbene non mostrato nella figura, interporre tra detto elemento tubolare elastomerico 7.12 e la membrana 3 un cerchio metallico, nel caso in cui il materiale elastomerico di cui l’elemento tubolare elastomerico 7.12 è composto avesse l’effetto di smorzare le vibrazioni della membrana in modo indesiderato.

Passando ad applicazioni diverse dagli strumenti musicali, si è visto come i mezzi essenziali dell’invenzione siano talmente semplici da poter essere utilizzati anche in strumenti piccoli e leggeri quali, ad esempio, le racchette da tennis.

Con riferimento al citato documento DE 4 100 081, la tensione delle corde, una volta ottenuta di massima in modi noti, potrebbe essere aggiustata come proposto in fig.

7 dove è mostrata una porzione di telaio 10 di una racchetta 9. Al posto del cavo tenditore di detto documento DE 4 100 081, i cappi 11.1 delle corde che compongono la rete 11 potrebbero essere attraversati dal già detto elemento tubolare elastomerico 7.12, sebbene il tensionamento così ottenuto richieda, per i motivi già esposti, una pressione molto elevata.

La soluzione preferita, invece, è quella mostrata in figura 8, che utilizza mezzi analoghi a quelli già descritti nelle figg. 2 - 6. Di una racchetta 9 è mostrata una sezione del telaio 10 composta di due parti contrapposte 10.1 e 10.2. All’interno di detto telaio è praticata una cavità 10.3 nella quale è alloggiato un elemento tubolare elastomerico 7.12 contenente un fluido, preferibilmente un liquido, in quanto incomprimibile, suscettibile di essere messo e mantenuto in pressione. Le corde della rete 11 subiscono prima un tensionamento di massima in modo noto mentre la regolazione della esatta tensione desiderata è ottenuta variando la pressione all’interno dell’elemento tubolare elastomerico 7.12, che preme contemporaneamente su tutti le corde in prossimità dei punti di ancoraggio 10.4, lungo una linea interna ai punti di ancoraggio 10.4 medesimi. Sebbene non mostrato in figura, è molto semplice variare la pressione all’ interno dell’elemento tubolare elastomerico 7.12: è sufficiente che esso sia collegato tramite un tubetto ad un cilindretto alloggiato all’interno del manico della racchetta 9, in cui può scorrere un pistoncino munito di gambo filettato ed azionabile tramite un cacciavite.

Ugualmente vantaggiosa può essere l’applicazione dell’invenzione nel trapezio 12, mostrato in fig. 9. In esso, un telo 13 è assicurato ad un telaio 12.1 tramite cavetti 12.2 che tengono in tensione il telo lungo il suo bordo 13.1 formante una linea chiusa attorno a tutto il telo 13 medesimo. La variazione accurata della tensione, come può essere richiesto per vari tipi di esercizi ginnici, può essere ottenuta variando la pressione con cui è gonfiato l’elemento tubolare elastomerico 7.12.

Claims (16)

1. RIVENDICAZIONI Riv. 1 Telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) di una membrana elastica o elemento simile (3; 11; 13) caratterizzato dal fatto di prevedere - primi mezzi (8, 7.1, 7.5; 10.1, 10.2; 12.2) atti a serrare detta membrana elastica o elemento simile (3; 11; 13) lungo una sua prima linea continua chiusa (3.2; 10.4, 13.1), a detto telaio di tensionamento (7; 10; 12.1), in modo che sia impedito ogni movimento relativo tra detta prima linea continua chiusa (3.2; 10.4, 13.1) di detta membrana (3; 11; 13) e detto telaio di tensionamento (7; 10; 12.1), - secondi mezzi (7.8, 7.3; 7.12, 7.8, 7.3; 7.12) atti a premere contro detta membrana elastica o elemento simile (3; 11; 13) lungo una sua seconda linea continua chiusa, interna a detta sua prima linea chiusa (3.2; 10.4, 13.1), in modo che sia consentito un movimento relativo tra detta membrana (3; 11; 13) e detto telaio di tensionamento (7; 10; 12.1). - terzi mezzi consistenti in un fluido in pressione confinato in una camera stagna (7.10; 7.12) atti a spingere detti secondi mezzi (7.8, 7.3; 7.12, 7.8, 7.3; 7.12) contro detta membrana elastica o elemento simile (3; 11; 13) con una forza variabile in dipendenza di detta pressione la cui entità, a sua volta, è regolabile tramite mezzi noti. Riv.
2. 2 Telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che - detta membrana elastica o elemento simile (3; 11; 13) è la membrana (3) di uno strumento a percussione (1), - detti primi mezzi (8, 7.1, 7.5; 10.1, 10.2; 12.2) atti a serrare detta membrana (3) comprendono un cerchione (8), serrato contro una flangia (7.1) da elementi di fissaggio (7.5) atti a bloccare in modo inamovibile l’anello (3.2) di detta membrana (3) rispetto a detta flangia (7.1), - detti secondi mezzi (7.8, 7.3; 7.12, 7.8, 7.3; 7.12), atti a premere contro detta membrana (3), comprendono un anello di tensionamento (7.3; 7.12). Riv.
3. 3 Telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che - detto fluido in pressione - esercita, direttamente o indirettamente, la sua spinta alle estremità inferiori di una serie di pistoncini (7.8), - detti pistoncini (7.8) - sono alloggiati e liberi di scorrere all’ interno di fori (7.7) praticati in una corona (7.6) facente parte di detta flangia (7.1) - e premono contro detto anello di tensionamento (7.3; 7.12), - detto anello di tensionamento (7.3; 7.12) - essendo costituito da un anello (7.3) sufficientemente rigido e premendo contro detta membrana (3). Riv.
4. 4 Telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detta camera stagna (7.10; 7.12) comprende un canale circolare (7.10) delimitato da una controflangia (7.2) e da detta corona (7.6) facente parte di detta flangia (7.1) così che detto fluido in pressione esercita direttamente la sua spinta alle estremità inferiore di detta serie di pistoncini (7.8). Riv.
5. 5 Telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) secondo la rivendicazione precedente caraterizzato dal fato che deti pistoncini (7.8) sono provvisti di guarnizione di tenuta (7.9). Riv.
6. 6 Telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) secondo le precedente rivendicazioni 5 o 6 caraterizzato dal fato che è ulteriormente previsto un mezzo di tenuta (7.4) ato ad evitare trafilamenti del fluido in pressione tra dete flangia (7.1) e controflangia (7.2). Riv.
7. 7 Telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) secondo la rivendicazione 3 caraterizzato dal fato che deta camera stagna (7.10; 7.12) comprende un elemento tubolare di materiale elastomerico (7.12) alloggiato all’ interno di un canale circolare (7.10) così che detto fluido in pressione esercita indiretamente la sua spinta alle estremità inferiore di deta serie di pistoncini (7.8) tramite le pareti di deto elemento tubolare di materiale elastomerico (7.12) . Riv.
8. 8 Telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fato che detta camera stagna (7.10; 7.12) comprende un elemento tubolare di materiale elastomerico (7.12) che funge anche da deto anello di tensionamento (7.3; 7.12) Riv.
9. 9 Telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente dalla 2 inclusa in poi caraterizzato dal fato che esso comprende - una corona rastremata (7.11) per T accoppiamento al bordo rastremato (2.1) del fusto (2) di uno strumento a percussione (1) - e mezzi noti di aggancio rapido a detto fusto (2). Riv.
10. 10 Telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che - detta membrana elastica o elemento simile (3; 11 ; 13) è la rete (11) di una racchetta da tennis (9), ancorata ad un telaio (10) tramite occhielli in corrispondenza di punti di ancoraggio (10.4), - detti primi mezzi (8, 7.1, 7.5; 10.1, 10.2; 12.2), atti serrare detta rete (11) in corrispondenza di punti di ancoraggio (10.4), comprendono le due parti contrapposte (10.1, 10.2) di detto telaio (10), - detti secondi mezzi (7.8, 7.3; 7.12, 7.8, 7.3; 7.12), atti a premere contro detta rete (11), comprendono un elemento tubolare elastomerico (7.12) alloggiato all’ interno di una cavità (10.3) compresa tra dette due parti contrapposte (10.1, 10.2) di detto telaio (10), - essendo detto elemento tubolare elastomerico (7.12) riempito di un fluido in pressione cosi che sia atto a premere contemporaneamente su tutte le corde di detta rete (11) in prossimità di detti punti di ancoraggio (10.4) lungo una linea interna ai punti di ancoraggio (10.4) medesimi. Riv.
11. 11 Telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che la pressione di detto fluido all’ interno di detto elemento tubolare elastomerico (7.12) è regolata tramite il collegamento con un tubicino ad un cilindretto alloggiato all’interno del manico della racchetta (9) ed in cui può scorrere un pistoncino munito di gambo filettato ed azionabile tramite un cacciavite. Riv.
12. 12 Telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) secondo almeno la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che - detta membrana elastica o elemento simile (3; 11; 13) è il telo (13) di un trapezio ginnico (12), - detti primi mezzi (8, 7.1, 7.5; 10.1, 10.2; 12.2) atti a fissare detto telo (13), comprendono cavetti (12.2) assicurati al telaio (12.1) di detto trapezio (12) (10.1, 10.2), - detti secondi mezzi (7.8, 7.3; 7.12, 7.8, 7.3; 7.12), atti a premere contro detto telo (13), comprendono un elemento tubolare elastomerico (7.12) suscettibile di essere gonfiato a varie pressioni. Riv.
13. 13 Strumento a percussione utilizzante un telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) secondo una o più delle rivendicazioni dalla 1 alla 9 incluse. Riv.
14. 14 Racchetta da tennis utilizzante un telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) secondo le rivendicazioni 10 o 11. Riv.
15. 15 Trapezio ginnico utilizzante un telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) secondo la rivendicazione 12. Riv.
16. 16 Metodo per il tensionamento di membrane elastiche o elementi simili (3; 11; 13) caratterizzato dal fatto di - serrare detta membrana elastica o elemento simile (3; 11; 13) lungo una sua prima linea continua chiusa (3.2; 10.4, 13.1) ad un telaio di tensionamento (7; 10; 12.1), - agire su detta membrana elastica o elemento simile (3; 11; 13) lungo una sua seconda linea continua chiusa, interna a detta sua prima linea chiusa (3.2; 10.4, 13.1), in modo che sia consentito un movimento relativo tra detta membrana (3; 11; 13) e detto telaio di tensionamento (7; 10; 12.1). - porre in atto detto movimento relativo tra detta membrana (3; 11; 13) e detto telaio di tensionamento (7; 10; 12.1) facendo variare la pressione di un fluido.