IT9083551A1 - Dispositivo per riattacco fili tra subbio e macchina roccatrice. - Google Patents

Dispositivo per riattacco fili tra subbio e macchina roccatrice. Download PDF

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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"DISPOSITIVO PER RIATTACCO FILI TRA SUBBIO E MACCHINA ROCCATRICE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forma oggetto del presente trovato un dispositivo per il riattacco dei fili svolgentisi da un subbio e raccolti da una macchina roccatrice come espresso nella rivendicazione principale.
Il trovato vantaggiosamente trova applicazione in cooperazione con macchine roccatrici alimentate con subbi di filato come impiegate a valle di operazioni tessili, quale ad esempio la mercerizzazione in continuo .
Con dette macchine roccatrici si raccoglie contemporaneamente una pluralità di fili o filati procedenti parallelamente l'un l'altro e provenienti da uno o più subbi.
Per fili o filati tessili si intendono materiali a fibra continua o discontinua, di origine naturale o chimica, come normalmente presenti nelle lavorazioni in campo tessile.
TECNICA NOTA
Nei processi tessili in cui è vantaggioso trattare in contemporaneità ed in continuo una pluralità di fili o filati, detta pluralità può essere raccolta su supporti del tipo subbio, ai quali si farà riferimento nel seguito della descrizione.
Quando si parla di pluralità di fili o filati, ci si riferisce a quantità che possono corrispondere a più decine per arrivare alle migliaia.
Comunque, ciascun subbio confezionato, sia esso contenente decine di fili o filati, sia che ne contenga migliaia, ha il problema di essere svolto quando detti fili o filati devono essere successivamente utilizzati singolarmente.
Ciò avviene, ad esempio, quando la destinazione è l'alimentazione a macchine di maglieria, o come trama in macchine di tessitura, o in tintoria, o in tante altre applicazioni analoghe.
Generalmente, la confezione preferita è una rocca, sia essa cilindrica che conica, in diversi scartamenti secondo l'impiego specifico.
Si pone quindi il problema di dipana-re dal subbio la pluralità dei fili o filati avvolti e di avviarli singolarmente alle rispettive unità di roccatura. E' evidente che tale operazione presenta molte problematiche legate soprattutto alla presenza di numerosi fili o filati in movimento e a stretto contatto tra loro, problematiche ben note a qualsiasi tecnico esperto nel ramo tessile.
Inoltre, la necessità sempre maggiore di occupare meno spazio possibile per ovvie motivazioni economiche contrasta con il fatto di dover disporre in questo caso di un numero molto elevato di unità di raccolta da posizionare l'una in prossimità dell 'altra.
Sull'argomento la proponente ha protetto una macchina roccatrice per raccogliere una pluralità di fili o filati tessili, svolgentisi contemporaneamente e parallelamente, da uno o più supporti di confezionamento, detta macchina roccatrice essendo vantaggiosamente posta a valle di apparecchiature di trattamento di detta pluralità di fili o filati paralleli.
Detta macchina presenta una testata di carico e svolgimento del o dei supporti di confezionamento della pluralità dei fili o filati, vantaggiosamente subbi, ed una struttura di supporto per una pluralità di teste di roccatura in numero coordinato al numero dei fili o filati da avvolgere.
Detta struttura di supporto presenta gruppi modulari di teste di roccatura disposti in successione l'uno all'altro.
Ognuno di detti gruppi modulari presenta in entrata mezzi di singolarizzazione per un numero di fili o filati pari al numero di teste di roccatura presenti nel rispettivo gruppo modulare.
Detta pluralità di fili o filati viene singolarizzata in uscita da detta testata ed, almeno in entrata, al primo gruppo modulare di detta struttura di supporto.
Questa tecnica nota pone grossi limiti alla sua operatività in conseguenza ai problemi di presa e consegna del capo di ogni filo alla rispettiva testa roccatrice, ai problemi di rottura del filo, alla consegna all'operatore del capo rotto, ecc.
Per ovviare a tutti questi inconvenienti e per concretizzare altri ed ulteriori vantaggi, la proponente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
DESCRIZIONE DEL TROVATO
Il dispositivo secondo il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione principale .
Le rivendicazioni derivate esprimono varianti all'idea di soluzione.
Il trovato permette di sfruttare in pieno le capacità delle teste di roccatura aumentando la velocità media di lavoro dagli attuali 200 m/min. a 600 m/min. e più.
Inoltre, permette di intercettare e posizionare qualunque filo rotto in automatico.
Ancora, permette il taglio a lunghezza predeterminata del capo del filo rotto.
Inoltre, permette la consegna automatica del capo rotto all'operatore al momento dell'annodatura .
Infine, permette di ottenere grande uniformità nelle rocche con una durezza adeguata per la tintura .
Ancora, riduce la polverosità e lo sporco.
Secondo il trovato, tra il gruppo di svolgimenti del subbio e la macchina di roccatura viene prevista una pluralità di primi tubi di guida quanti sono i fili presenti nel subbio.
Detti tubi possono essere di vetro o di materiale plastico, ovvero in metallo.
A valle di detta pluralità di primi tubi è previsto un sistema di aspirazione associato ad un gruppo di taglio.
Tra i detti primi tubi e detto sistema di aspirazione sono presenti coniugati secondi tubi che riportano cadauno detto gruppo di taglio.
Secondo una variante, ci può essere un gruppo di taglio per più di un secondo tubo.
Tra ognuno di detti primi tubi e detti secondi tubi è presente un deviatore.
Secondo una variante, tra detti primi tubi e il subbio è presente un gruppo di accumulo con funzione di compensatore.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Vediamo ora, con l'ausilio delle tavole allegate, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, due soluzioni del trovato.
Nelle tavole abbiamo che:
- la fig. 1 illustra in vista di fianco e schematicamente una soluzione del dispositivo secondo il trovato;
- la fig. 2 illustra in vista dall'alto la soluzione di fig. 1;
- la fig. 3 illustra una variante alla fig. 1;
- le figg. 4 e 5 illustrano in vista frontale e dall'alto un possibile deviatore per la soluzione di fig. 1;
- le figg. 6 e 7 illustrano in vista di fianco e frontale una possibile cesoia per filo singolo .
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Secondo il trovato un dispositivo per il riattacco fili tra subbio e macchina roccatrice 10 si trova tra il subbio 11 e la pluralità delle teste di roccatura 19.
In fig. 1 si vede un subbio 11 riportante la pluralità di fili, detti fili possono essere ad esempio 50, 100 o un altro numero determinato, il quale subbio è posizionato e comandato da un gruppo di comando 111 che ne controlla lo svolgimento.
Il fascio di fili 13 come uscente dal subbio 11 passa attraverso il gruppo di accumulo 12 che serve a compensare eventuali differenze di velocità e di consumo, ovvero di alimentazione, tra subbio e unità poste a valle.
Detto gruppo di accumulo 12 presenta almeno un rullo ballerino 32 ed in uscita un gruppo rulli trainanti 29.
Dal gruppo di accumulo 12 il fascio di fili 13 si distanzia e si predispone a ventaglio sino ad assumere una posizione coordinata in corrispondenza alla zona di allineamento 28.
In questa zona di allineamento 28 ogni singolo filo trova un primo tubo 20 e la pluralità dei primi tubi 20 va a costituire il fascio di primi tubi 14.
Nel caso di figg. 1 e 2 in collimazione con i primi tubi 20 sono presenti secondi tubi 21 che allineati vanno a costituire il fascio di secondi tubi 15.
Terminalmente a detti secondi tubi 15 è presente il gruppo di aspirazione 17 collegato ad un aspiratore 18 .
In una posizione intermedia ed a distanza voluta dalla parte terminale dei primi tubi 20 è presente per ogni secondo tubo 21, nel caso di specie, una cesoia 16 a coltello.
Come detto precedentemente, una cesoia 16 a coltello può operare anche su più secondi tubi 21. Abbiamo anche detto che la distanza tra la cesoia 16 e la parte terminale del fascio di primi tubi 14 è una distanza determinata in relazione alla distanza esistente tra la terminazione del primo tubo 20 e la testa di roccatura 19.
Tra i secondi tubi 21 e i primi tubi 20 è presente un deviatore 22, il quale può spostarsi permettendo così all'operatore di accedere al singolo filo come deviato dal deviatore 22.
In figg. 4 e 5 il deviatore 22 è illustrato del tipo a rotazione mosso da un motore a rotazione angolare 23, sì che in fase di deviazione il deviatore 22 perde l'allineamento tra il primo tubo 20 ed il secondo tubo 21 e si pone angolato rispetto a detti facilitando la presa del filo transitante da parte dell'operatore.
In figg. 6 e 7 è illustrato un gruppo cesoia 16 a coltello singolo, cioè idoneo ad operare su ogni singolo filo presente nel relativo secondo tubo 15. Il gruppo cesoia 16, nel caso di specie, presenta un cilindro di comando 24 collegato ad un coltello 27 in cui è presente una lama mobile 25 ed eventualmente un ammortizzatore 26.
Al comando pervenente dal cilindro di comando 24 la lama mobile 25 viene sollevata e il taglio del filo interviene.
Al rilascio del cilindro di comando 24 la lama mobile 25 scende e va ad appoggiarsi sull 'ammortizzatore 26 senza creare vibrazioni, danni o altro.
In fig. 3 è illustrata una variante alla soluzione di fig. 1 la quale presenta il vantaggio di occupare uno spazio molto più ridotto, in quanto il fascio dei secondi tubi 15 si pone sostanzialmente parallelo e superiore (o inferiore) al fascio dei primi tubi 14 riducendo così notevolmente l'estensione longitudinale dello spazio occupato dal dispositivo .
Vediamo ora sinteticamente il funzionamento.
Ad ogni cambio subbio 11 i capi dei fili su di esso avvolti vengono fatti passare attraverso il gruppo di accumulo 12 ed attraverso i rulli trainanti 29.
A questo punto l'operatore provvede a presentare i singoli fili davanti ad ogni specifico primo tubo 20 messo in depressione dal gruppo di aspirazione 17. Quando tutti i fili sono stati aspirati, cioè quando tutti i fili sono presenti in ogni singolo e proprio primo tubo 20 e sono stati posti in tensione dalla depressione creata in detto primo tubo 20, viene fatto girare lentamente il subbio 11 fino a quando i fili non pervengono al gruppo di aspirazione 17 .
A questo punto il mini orditoio si ferma e tutte le cesoie 16, nel caso di specie presenti una per ogni secondo tubo 21, tagliano il rispettivo filo alla lunghezza utile come prevista per allacciarsi alle rispettive teste roccatura 19.
A taglio avvenuto, e sostanzialmente contemporaneamente all'effettuazione del taglio, si aprirà in ogni singolo tratto di collegamento tra primo tubo 20 e secondo tubo 21 un deviatore 22 per permettere il prelevamento del filo da parte dell 'operatore .
Quando tutte le teste di roccatura 19 sono collegate al rispettivo filo, i rulli trainanti 29 ed il gruppo comando 111 verranno posti in rotazione con una rampa di accelerazione prestabilita e differenziata .
Al l'aumentare della velocità del gruppo comando 111 aumenterà la velocità dei fili causando lo spostamento del rullo ballerino 32 del gruppo di accumulo 12.
Detto rullo ballerino 32 è associato ad una stazione di controllo posizione ed il sistema di controllo delle velocità tende a mantenere detto rullo ballerino 32 in detta stazione.
Detto rullo ballerino 32 e detta stazione sono collegati a loro volta ad un sistema di regolazione della velocità di rotazione del gruppo comando 111 e di rotazione dei rulli trainanti 29.
Analogamente, il rullo ballerino 32 specifico di ogni testa di roccatura regolerà la velocità di raccolta adeguandola a quella del filo in uscita dai rulli trainanti 29.
In questo modo tutto il sistema si regolerà alla velocità impostata sull'azionamento dei rulli trainanti 29 e/o del gruppo comando 111.
Nel caso di rottura di un filo durante la lavorazione, l'aspirazione garantisce il prelievo del capo del filo rotta con una velocità pari alla velocità di roccatura, al fine di tenere il filo sempre in leggera tensione per impedire che possa aggrovigliarsi con gli altri.
Il gruppo di aspirazione è costituito in modo tale da permettere un mantenimento di depressione attorno ad un valore voluto, detto valore voluto corrispondendo sostanzialmente all'aspirazione di un numero determinato di fili rotti per una velocità determinata e per un tempo determinato.
Ciò affinchè l'intervento dell'aspiratore non sia richiesto in continuazione, ma sia richiesto soltanto al momento del bisogno e detto intervento possa avvenire su richiesta, e quindi con un certo ritardo, e non su comando periodico o continuo.
Eventuali riduzioni di pressione all'interno del gruppo di aspirazione possono essere compensate,con una piccola pompa per vuoto, ovvero con un altro sistema analogo.
Va notato che la cesoia 16 terrà la rispettiva lama mobile 25 sollevata, al fine di intercettare l'aspirazione proveniente dal gruppo di aspirazione 17 fintantoché il singolo filo non viene raccolto e collegato alla testa di roccatura, fintantoché detto filo non si rompa, ciò per economizzare depressione. Con il trovato i fili che si rompono durante il funzionamento dell'impianto sono immediatamente intercettati e il loro svolgimento viene garantito dalle teste di roccatura in coordinato funzionamento con i rulli trainanti 29 e con il gruppo di comando 111.
Qualora la rottura avvenga nella testa di raccolta, la mancanza del filo sarà immediatamente avvertita dal singolo rullo ballerino 32 della testa di roccatura 19 che cadendo chiuderà un contatto per l’azionamento istantaneo della relativa cesoia 16 e successivamente del relativo deviatore 22, favorendo così l'aspirazione del filo rotto e permettendo cosi la predisposizione del filo tagliato e posizionato per le successive operazioni richieste all 'operatore.
Ad evitare che si creino problemi determinati da eventuali fili che si rompono tra il subbio 11 e il gruppo di accumulo 12, può essere previsto un gruppo aspiratore ausiliario 30 associato ad un aspiratore ausiliario 31, che aspira i singoli fili subito dopo il subbio 11 e prima del gruppo di accumulo 12.
Secondo un'ulteriore variante, può essere previsto un ulteriore secondo gruppo aspiratore ausiliario 130 collegato ad un secondo aspiratore ausiliario 131 che viene posizionato tra i rulli trainanti 29 e l'inizio dei singoli primi tubi 20 e ciò per poter raccogliere eventuali fili che si rompessero tra i rulli trainanti 29 ed il primo tubo 20.
E' nello spirito del trovato prevedere che il fascio 14 di più tubi 20 sia anche angolato rispetto al fascio 15 dei secondi tubi 21.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Dispositivo per riattacco fili tra subbio e macchina roccatrice, caratterizzato dal fatto che presenta un primo tubo (20) seguito da un deviatore (22) e da un secondo tubo (21) collegato ad un gruppo aspiratore (17), detto secondo tubo (21) presentando in posizione intermedia una cesoia (16) a coltello. 2 - Dispositivo (10) come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che è presente uno per ogni filo. 3 -Dispositivo (10) come ad una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che tra il subbio (11) e il detto primo tubo (20) è presente un gruppo di accumulo (12) con almeno un rullo ballerino (32). 4 - Dispositivo (10) come ad una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in uscita dal gruppo di accumulo (12) è presente un gruppo a rulli trainanti (29). 5 - Dispositivo (10) come ad una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il gruppo aspiratore (17) è del tipo a mantenimento di depressione. 6 - Dispositivo (10) come ad una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che nel tratto tra subbio (11) e gruppo di accumulo (12) è presente un primo gruppo aspiratore ausiliario (30). 7 - Dispositivo (10) come ad una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che nel tratto tra gruppo rulli trainanti (29) ed inizio primo tubo (20) è presente un secondo gruppo aspiratore ausiliario (30). 8 - Dispositivo (10) come ad una delle rivendicazioni precedenti fino a 7, caratterizzato dal fatto che il primo tubo (20) ed il secondo tubo (21) sono sostanzialmente coassiali e conseguenti. 9 - Dispositivo (10) come ad una delle rivendicazioni precedenti fino a 7, caratterizzato dal fatto che il primo tubo (20) ed il secondo tubo (21) sono sostanzialmente paralleli. 10 - Dispositivo (10) come ad una delle rivendicazioni precedenti fino a 7, caratterizzato dal fatto che il primo tubo (20) ed il secondo .tubo (21) sono sostanzialmente angolati. 11 - Dispositivo (10) come ad una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la posizione verticale istantanea del rullo ballerino (32) determina la velocità di almeno il gruppo di comando. 12 - Dispositivo (10) come ad una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la posizione verticale istantanea del rullo ballerino (32) determina la velocità di almeno il gruppo a rulli trainanti (29).
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