IT9083351A1 - Procedimento di fucinatura con una martellatrice e martellatrice idonea a concretizzare tale procedimento - Google Patents

Description

"PROCEDIMENTO DI FUCINATURA CON UNA MARTELLATRICE E MARTELLATRICE IDONEA A CONCRETIZZARE TALE PROCEDIMENTO"

RIASSUNTO

Procedimento di fucinatura di pezzi metallici con una martellatrice, durante la fase di sgrossatura i martelli compiendo una corsa lunga ad un basso numero di colpi e durante la fase di finitura i martelli compiendo una corsa corta ad un elevato numero di colpi.

Martellatrici idonee a concretizzare il procedimento di cui sopra.

CAMPO DI APPLICAZIONE

Forma oggetto del presente trovato un procediment di fucinatura con una martellatrice nonché una martellatrice idonea a concretizzare tale procedimento.

Più precisamente, forma oggetto del presente trovato un procedimento che prevede una cadenza di martellatura differenziata durante la fase di fucinatura con una martellatr ice per metalli sia essa idraulica che meccanica .

Forgiatrici idrauliche del tipo su cui si applica il trovato sono espresse ed illustrate ad esempio nel documento EP 88108963 . 5 o nel documento US 4 , 745, 793 .

Anche le forgiatrici meccaniche con martello azionato da un eccentrico sono note .

Nel presente t rovato il termine fucinatura comprende anche quello di forgiatura .

STATO DELLA TECNICA

Attualmente le martellatrici idrauliche per lavori di forgiatura vengono alimentate con pompe a cilindrata fissa e la loro cadenza di martellatura è fissa.

Viene variata la cadenza di martellatura di valori modesti variando il numero di giri della pompa.

Questo sistema non è però di per sè sufficiente nè vantaggioso stando le masse in movimento e quindi il dispendio di energia ad ogni variazione nella quantità di moto.

Lo stesso problema si pone per le martellatrici meccaniche che presentano sostanzialmente un'unica velocità di lavoro che viene variata di poco agendo sulla velocità di rotazione.

Le martellatrici, siano esso idrauliche che meccaniche, sono di due tipi, un tipo a corsa lunga ed un tipo a corsa corta.

Quelle a corsa lunga effettuano un basso numero di colpi al minuto, mentre quelle a corsa corta effettuano un numero più elevato di colpi al minuto.

Le martellatrici a corsa lunga servono per lavori di sgrossatura, mentre quelle a corsa corta servono per lavori di finitura.

Pertanto, per effettuare un lavoro di forgiatura finito, servono entrambe le martellatrici sì da poter lavorare prima su una (per la sgrossatura) e poi sull'altra (per la finitura).

Ciò comporta investimenti elevati, sprechi energetici, aree occupate notevoli, aumento dei costi di manutenzione, maggior personale, tempi più lunghi, macchinari per la movimentazione, ecc., il tutto non essendo più accettabile nel regime concorrenziale e nella situazione ecologica che da tempo si è evidenziata.

Infatti, la elevata corsa dei martelli di una martellatrice mal si adatta ai lavori di finitura del forgiato.

In altri termini, per ottenere un'elevata produttività sono attualmente necessari grandi investimenti in termini di spazio, macchine, impianti, uomini e grande consumo di energia.

La proponente si è quindi posta il problema ormai da tempo sentito ed ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il procedimento di fucinatura con una martellai rice e la martellat rice idonea a concretizzare detto procedimento secondo il trovato sono espressi e caratterizzati nelle rispettive rivendicazioni principali.

Le rivendicazioni derivate esprimono varianti alla rispettiva idea di soluzione principale.

Secondo il trovato i martelli della martellatrice possono compiere almeno due corse differenti, una lunga ed una corta; con la corsa corta viene associata una più elevata cadenza di colpi che puq essere anche e più del 400% maggiore della cadenza 1 lenta .

Il motore di comando può essere un motore elettrico in c.c. o un motore elettrico con un giunto a scorrimento o un qualsivoglia altro sistema che permetta di variare la velocità dell'albero motore .

Nel caso di martellatrice meccanica, si provvede a porre, in cooperazione con l'eccentrico che aziona il relativo e singolo martello, un secondo eccentrico.

La posizione reciproca dei due eccentrici definisce sia la corsa massima, sia la corsa minima, sia una qualunque delle corse intermedie.

Nel caso invece di martellatrice idraulica, ogni gruppo pompante che opera con un martello specifico viene dotato di mezzi idonei a modificarne la cilindrata.

Tale modificazione, nella sua formulazione più semplice, prevede la concretizzazione di due cilindrate differenti per ogni pistone della pompa. Modificando la cilindrata si varia la quantità di olio aspirata dalla e pompata nella camera di azionamento del pistone che porta il martello specifico.

Variando tale quantità di olio si modifica la corsa del pistone e quindi quella del martello specifico.

L'ottenimento di una cilindrata differenziata è concretizzato con un pistone ausiliario che presenta una posizione di riposo (cilindrata massima) ed una posizione di lavoro (cilindrata minima).

Secondo una variante, tale pistone ausiliario può essere ottenuto con elementi concentrici , cadaun elemento concentrico potendo assumere le due dette posizioni di riposo e di lavoro .

Detti elementi concentrici, in numero di uno o più, possono es sere posti in lavoro a piacere ottenendo altrettante cilindrate differenti .

Secondo un ' ulteriore variante, coassiale con la camera ove opera il pistone principale è prevista una autonoma camera in cui opera, o può operare , contemporaneamente con il detto pistone principale, un pistone ausiliario .

La variabilità del la cil indrata è ottenuta inserendo o meno nel circuito una o l ' altra delle camere di compressione/aspirazione od entrambe .

Come detto, modificando la cilindrata si modifica anche la quantità di olio idraulico spostato e quindi si modifica la corsa del pistone specifico che porta lo specifico martello .

Riducendo la cilindrata, le quantità di moto in gioco si riducono e la massa d ' olio spostata risulta molto più ridotta .

E ' allora possibile variare con maggior facilità e più rapidamente il numero di giri aumentandoli .

Pertanto, con il trovato è possibile ottenere a lmeno due reg imi di a z ionament o de l la martellat rice, permettendo di farla lavorare sia come forgiatrice grezza (corsa elevata, cadenza bassa) che come fucinatrice a finire (corsa ridotta, cadenza elevata) .

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Con riferimento alla tavola allegata, fornita a titolo esemplificativo non limitativo , vediamo il trovato applicato alle martellatrici idrauliche .

Nella tavola abbiamo che :

- la fig. 1 illustra una soluzione secondo il trovato;

- la fig. 2 illustra una variante alla soluzione di fig. 1;

- la fig. 3 illustra un’ulteriore soluzione del trovato .

DESCRIZIONE DEI DISEGNI

Con riferimento alle figure abbiamo che la fig. illustra in una sezione verticale schematica una pompa 10 in corrispondenza ad un pistone principale 11.

La camera 13, ove si tuffa il pistone principal 11, è collegata con lo specifico pistone della martellatrice idraulica (non illustrata) attraverso il tubo 12.

La martellatrice idraulica può essere del tipo illustrato nell'EP 88108963.5 o nell'US 4,745,793 o altro tipo noto.

Il pistone 11 è spostato assialmente da una biella 14 azionata da un albero a gomiti 15 posto in rotazione dal motore 16.

Fintantoché il pistone principale 11 è libero di scorrere nella camera 13, la cilindrata resta costante ed anche la corsa del martello resta costante.

Si può variare il numero di corse per unità di tempo accelerando o rallentando la rotazione dell'albero a gomiti, cioè agendo sul motore 16 o su mezzi intermedi posti tra motore 16 ed albero a gomiti 15.

Se si appoggia sul pistone principale 11, rendendolo di fatto solidale ad esso, un pistone ausiliario 18, si riduce la cilindrata del volume corrispondentemente occupato dal pistone ausiliario 18.

Il pistone ausiliario 18, nella posizione di lavoro, deve muoversi unitamente al pistone principale 11.

Nel caso in cui il pistone 18 sia in posizione di riposo, la cilindrata sarà la massima disponibile.

Nel caso di fig. 1, il pistone ausiliario 18 è posizionato a mezzo pistone di azionamento 19 che è reso attivo dal fluido in pressione proveniente dal condotto dell'accumulatore 17.

Quando il pistone ausiliario 18 è in posizione di lavoro (cioè reso solidale in continuo al pistone principale 11), il pistone di azionamento 19 spinge il pistone ausiliario 18 sempre contro il pistone principale 11 sì che l'uno e l'altro (11+18) viaggiano all'unisono.

Si ottengono così due cilindrate differenti con due corse differenti dei pistoni specifici porta martelli della martellatrice.

Infatti, restando costante la cilindrata dei pistoni specifici porta martelli, variando la cilindrata della pompa varia la corsa dei detti pistoni specifici.

Una variante riportata schematicamente ad esempi in fig . 2 , prevede che ci siano due o più pistoni ausiliari, cooperanti con la superficie superiore del pistone principale 11.

Dett i pi ston i au s i l iar i pos s ono e s s e re indipendenti , ad esempio posizionati lungo una circonferenza, ovvero essere coassiali .

La fig . 2 riporta il caso di pistoni ausiliari 18 (18,118,218, ecc.) coassiali.

Nel caso schematizzato in fig. 2, ogni pistone ausiliario 18 presenta un gruppo di posizionamento 20, comprendente ad esempio un accoppiamento ruota dentata - cremagliera 22, che comprende nel caso di specie mezzi elastici 21 per permettere al pistone ausiliario 18 di seguire la corsa del pistone principale 11.

La fig. 3 illustra un'ulteriore variante che prevede almeno due camere coassiali 13-113 1'una indipendente dall'altra.

In una camera (13) opera il pistone principale 1 e nell'altra camera (113) opera il pistone ausiliario 18 che è solidale al pistone principale 11.

Con ciò entrambi i pistoni 11 e 18 operano in proprie camere 13-113 e l'esclusione o l'inserimento di una o di entrambe le camere 13-113 al condotto 12 che conduce a l lo spec i f i co pi st one de l la martellat rice determina la cilindrata voluta .

Con il trovato è possibile abbinare ad una o all ' altra cilindrata del la pompa 10 la voluta velocità all ' asse dell ' albero a gomiti 15 .

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1 - Procedimento di fucinatura di pezzi metallici con una martellatrice, caratterizzato dal fatto che durante la fase di sgrossatura i martelli compiono una corsa lunga ad un basso numero di colpi e durante la fase di finitura i martelli compiono una corsa corta ad un elevato numero di colpi. 2 - Procedimento come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'elevato numero di colpi è anche di oltre il 400% del numero di colpi a basso regime. 3 - Martellatrice meccanica idonea a concretizzare il procedimento di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che presenta per ogni eccentrico di comando del singolo martello un controeccentrico di regolazione corsa dei martelli essendo il motore di azionamento ad almen due velocità. 4 - Martellatrice idraulica idonea a concretizzaré il procedimento di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la corsa dei singoli martelli è variata agendo sulla cilindrata delle specifiche pompe, avendo il motore di azionamento almeno due velocità. 5 - Pompa per martellatrice idraulica come alla rivendicazione 4, in cui la camera (13), in cui opera il pistone principale (11) è direttamente collegata alla camera del pistone specifico portante lo specifico martello, caratterizzata dal fatto che la cilindrata di ogni gruppo camera (13) - pistone principale (11) presenta almeno due valori. 6 - Pompa come alla rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che la variazione di cilindrata è ottenuta con almeno un pistone ausiliario (18) prevedente una posizione di riposo ed una posizione di lavoro, detto pistone ausiliario (18) operando nella camera (13) e risultando sostanzialmente solidale al detto pistone principale nella detta posizione di lavoro (figg . 1 e 2). 7 - Pompa come alla rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che la variazione di cilindrata è ottenuta con almeno una camera ausiliaria (113) coassiale ed indipendente con la camera principale (13), in detta camera operando un pistone ausiliario (18) coassiale e solidale al pistone principale (11).